Il Cavallo di Adrian – Marcy Campbell – Recensione

“Adrian Cox è seduto in disparte
e, come al solito, ha la testa tra le nuvole.
Quando parla del suo cavallo, invece,
diventa un chiacchierone.”

Adrian Cox dice a chiunque lo ascolti che ha un cavallo, il cavallo migliore e più bello del mondo.
Ma Chloe NON gli crede. Adrian vive in una piccola casa. Dove avrebbe tenuto un cavallo? Ha dei buchi nelle scarpe. Come avrebbe pagato il mantenimento per un cavallo?
Più Adrian parla del suo cavallo, più Chloe si arrabbia. Ma quando lo chiama a scuola e si lamenta persino di lui con sua madre, Chloe non ottiene la vendetta che desiderava. Ottiene qualcosa di molto più importante.

Scritto con tenerezza e intensità e splendidamente illustrato, questo libro mostrerà ai lettori che la gentilezza è sempre gratificante, la comprensione è più dolce del giudizio e l’amicizia è il miglior regalo che si possa fare.

Il Cavallo di Adrian di Marcy Campbell edito da Fatatrac è una bellissima storia sulla gentilezza e l’empatia. Nelle parole di Marcy, il libro parla di “vedere le cose in un modo diverso “. Racconta la toccante storia di Adrian che ogni giorno ripete ai suoi compagni di classe che ha un cavallo, e non un cavallo qualsiasi. Il cavallo di Adrian è il cavallo migliore e più bello di tutto il mondo. Ma Chloe sa che Adrian sta mentendo. Dopotutto, Adrian vive in una piccola casa e ha le scarpe bucate, quindi non è possibile che abbia un cavallo nel suo cortile. E più Adrian parla di questo bellissimo cavallo, più Chloe si arrabbia… e più vuole dimostrargli che si sbaglia.
La vendetta darà a Chloe la soddisfazione che tanto desidera?

Alcune persone sono spesso veloci nel giudicare gli altri senza cercare di capirli. In questa storia, Chloe crede fermamente che Adrian NON abbia davvero un cavallo. Più Adrian ne parla a scuola, più Chloe si irrita. Quando ne ha abbastanza, Chloe lo mette in difficoltà dicendo a tutti nel parco giochi che Adrian sta mentendo!


Per fortuna, la mamma di Chloe incarna la luce guida perfetta. Porta Chloe a fare una passeggiata, con il loro cane Bull,  nella parte povera della città. Lì Chloe scopre la verità e impara una lezione importante.

“…e fu in quel momento che capii che Adrian Cox
possedeva davvero il cavallo più bello del mondo.”

Se stai cercando un libro che parli con delicatezza di empatia questo è perfetto!
Il tocco leggero di Campbell è evidente in tutto questo libro, specialmente attraverso il suo testo sottile e il modo in cui Chloe arriva a capire perché Adrian potrebbe essere perso nella sua immaginazione.
Adoro il modo in cui questa storia incoraggia così meravigliosamente i bambini a mettersi nei panni degli altri, così come il modo in cui aiuta i bambini a riconoscere che indulgere nelle storie fantasiose di un compagno di classe a volte va bene, soprattutto se aiuta quel bambino a rendere più felice l’amico.

È solo un libro illustrato, ma come capita spesso… anche noi adulti ci possiamo riscoprire leggendolo. La combinazione della scrittura dolcemente assertiva di Marcy Campbell – il testo è davvero raffinato e accessibile – con la magnifica magia dell’opera d’arte di Corinne Luyken è qualcosa da vedere e apprezzare.

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Un barattolo di Emozioni – Deborah Marcero – Recensione

A Luis piacevano le storie paurose,
le barzellette paurose,
e anche i cartoni animati paurosi.
Ma a Luis non piaceva avere paura.
Cercava di nasconderla…

Tutto inizia con la nera paura, sempre pronta a tornare, finché non la chiude in un barattolo
Libero dalla paura, Luis rapidamente mette tristezza, entusiasmo, rabbia, solitudine, gioia e delusione nei barattoli. Che sia negativa o positiva ogni emozione è soffocata nei barattoli, ancora prima dì venire a galla.
Fino a sentirsi vuoto, senza provare nulla o così crede, ma un semplice commento di un compagno gli fa provare “vergogna” ma Luis non vuole affrontare altri sentimenti.

Per un bambino, ma anche per un adulto, la gestione delle emozioni può essere un impresa
Accantonare, mettere da parte e non lasciare respirare quel sentimento pensando che non guardandolo negli occhi sparisca, per poi ritrovarselo di fronte più grande e potente

Luis pensa di mettere anche la vergogna in un barattolo, ma non c’è più posto, troppi sentimenti sono stati rinchiusi e e più spinge per fare posto ad altre emozioni da accantonare, più si dispera e viene travolto dai barattoli che esplodono in mille pezzi


Luis si ritrova a terra, circondato da emozioni, e si sente leggero, felice e triste, entusiasta e preoccupato, Luis si sente libero ora le può riconoscere, esprimere ma soprattutto condividerle!

“Quando fu pronto a guardare
ogni emozione negli occhi,
la abbracciò e la lasciò andare.”

Adesso con tutte le emozioni si sente finalmente libero di esternare, di mostrare tutte le emozioni che prova e di condividere con gli altri ogni sua fragilità.

Un Barattolo di Emozioni di Deborah Marcero edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato che parla della potenza delle emozioni e della gestione di esse. Luis fa fatica a gestire ciò che prova, le emozioni negative e quelle positive lo mandano in confusione. L’unico modo per non provare quella spiacevole sensazione di discontrollo è rinchiudere le emozioni in un posto lontano. Ma ben presto Luis si rende conto di non poter rinchiudere la sua intera sfera emotiva in un posto lontano.

L’autrice affronta, ancora una volta, dopo il successo di “Un Barattolo di Stelle” una tematica importante con grande semplicità e ingenuità: non esistono emozioni buone o cattive, ma esistono strategie diverse per imparare a gestirle senza farsi travolgere dalla loro potenza esplosiva. Anche le illustrazioni sono immediate e coinvolgenti, sfruttando i colori e le forme per dare forza e significato a ciò che racconta.

Luis parla ai bambini ma anche a noi adulti e ci insegna che le emozioni vale la pena viverle, che nasconderle non servirà a nulla perché prima o poi usciranno fuori con tutta la loro forza.
La bellezza del sentire è parte della vita, è proprio imparare a cavalcare l’onda emotiva e esperirla fino in fondo, qualsiasi sfumatura essa possa avere.
Perchè quella sensazione di libertà che si prova una volta rotti tutti i barattoli è davvero impagabile! ❤

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Più cattiva di un lupo – Amélie Javaux

“Per tutti i bambini che incontrano un lupo cattivo nel cortile della loro scuola.”

Carlotta ha sempre avuto paura del lupo, e anche se gli adulti dicono che non esiste, lei non gli crede perché ce n’è uno nella sua scuola. Viaggia in branco e si chiama… Agnese. È una ragazza della sua classe, a cui piace prendere in giro gli altri, le sue parole poi diventano zanne.

Ad ogni intervallo, pensieri, parole cattive, prese in giro… Nel pancino di Carlotta quella sensazione di rabbia e paura cresce, le impedisce di ridere, giocare, dormire e persino mangiare.
Carlotta è sempre più angosciata dalle prese in giro, ma non osa parlarne con i suoi genitori, che la vedono strana e sono molto preoccupati. Si sente sminuita e perde la fiducia in se stessa.

Una notte di luna piena, ancora infastidita, Carlotta non riesce ad addormentarsi.
E se la soluzione, per fermare tutto questo fosse diventare come loro, anche lei un lupo cattivo?


Per cercare di unirsi al gruppo di Agnese, anche lei si trasforma in un lupo, tira fuori le zanne… e per un po’ diventa lei stessa una bulla.
Il giorno dopo per far parte di quel gruppo anche lei grida al piccolo Simone.
La colpa di aver visto il terrore negli occhi di Simeone le stringe il cuore.
Si rende conto di quello che ha fatto al povero Simeone, era spaventato a morte proprio come lei, questo circolo vizioso deve essere spezzato.


Fortunatamente nel caldo abbraccio della mamma, prima di dormire, escono lacrime liberatorie che raccontano tutto.
Le parole svuotano la sua palla e la liberano. Si sente meglio.
Non vuole più essere amica del lupo, Carlotta non ha più paura del lupo.

“Ho capito che certe volte quando sei tanto spaventato
e magari le cose si mettono male,
la rabbia può farti diventare un lupo cattivo.”

Più cattiva di un lupo di Amélie Javaux edito da Mondadori affronta con forza e sensibilità la piaga del bullismo scolastico. La metafora del lupo è efficace e funziona molto bene con i bambini, portando forte e chiare le emozioni che troviamo con Carlotta. Tuttavia, è un peccato associare sempre il lupo alla crudeltà e alla paura 😉

È un albo illustrato, secondo me, indispensabile. Apre la discussione su pratiche che stanno diventando sempre più “comuni” e che si verificano sempre prima nella carriera scolastica. Questo argomento mi sta particolarmente a cuore e questo albo ci aiuta molto a riflettere anche come genitori e adulti che lavorano con i bambini.

Inoltre, questa storia evoca la situazione del bullo che a sua volta diventa un bullo, per paura e rabbia, ma anche per il desiderio di entrare in un gruppo, e questa è una posizione molto interessante, perchè sembra che sia sempre più frequente e che alcuni bambini siano fortemente condizionati dal comportamento di altri… un tema molto delicato e poco presente nei libri per bambini.
Non è sempre così facile risolvere una situazione così, ma trovo questa storia rassicurante. Sapere che puoi trovare aiuto da un adulto o dialogando.

“In due, ci si sente fortissimi.
In due, siamo già una banda di super amici da favola!”

Un libro che affronta con delicatezza il tema del bullismo, e che aiuta a sconfiggere anche i lupi più feroci.

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Il Giardino di Evan – Brian Lies

Evan e il suo cane facevano tutto insieme.
Trascorrevano insieme ogni giorno e ogni stagione
Ma ciò che amavano sopra ogni cosa era lavorare
nel magnifico giardino di Evan.

Evan è un signor volpe che ha un cane come inseparabile amico: si divertono, giocano, insieme fanno un sacco di cose. Tra cui occuparsi del loro giardino rigoglioso!


Un giorno accade l’impensabile e il migliore amico di Evan, il cane, muore.
La vitalità di Evan, e così anche quella del giardino, vengono meno.

Evan non può sopportare di vedere lo sbocciare della vita del suo giardino quando quella del suo amico non è più lì. E così si rifiuta di prendersene cura, non vuole più che il giardino sia un posto felice.


Lui non è più felice. Non sopporta più di stare in giardino e lo abbatte tutto al suolo. Al posto delle verdure, spuntano le erbacce, ed Evan si ritrova a curare le erbacce. Se non può essere felice, creerà un giardino oscuro come il suo umore.

Ma la natura non si ferma facilmente.
E il tempo nemmeno.

Un giorno, nel silenzio del giardino, Evan vede un nuovo germoglio, un tralcio di zucca entrava da sotto lo steccato.
Vorrebbe reciderlo, ma forse è pronto a rivedere la luce e lascia che quel germoglio fiorisca.

Riscopre così la sensazione di prendersi di nuovo cura di qualcosa.
E di lì a sentire di avere di nuovo spazio nel cuore per prendersi cura anche di qualcuno, il passo è breve.

Il Giardino di Evan di Brian Lies edito da HarperCollins è un albo illustrato tra i più toccanti e accessibili sul dolore e la guarigione che abbiamo letto con i bambini, scritto con voce onesta e piena di speranza. È un libro premuroso, in tutti i sensi della parola. Se hai difficoltà a parlare con tuo figlio della perdita e del lutto, condividere questa storia potrebbe essere un modo utile per iniziare la conversazione.
Nelle illustrazioni nitide, colorate e ricche di emozioni, Brian Lies racconta le profonde profondità del lutto e il riaccendersi dell’amore.

Il Giardino di Evan parla di perdita e dolore, in particolare della morte di un animale domestico o, nel caso di Evan, di un amico. Descrive l’impatto del dolore nelle nostre emozioni—che nutre sentimenti di amarezza e rabbia—e il suo effetto nelle nostre vite—essere distruttivi e chiudersi fuori dal mondo.
Una bellissima storia di amore, perdita, guarigione e nuovi inizi,
una storia che spezza il cuore e pagina dopo pagina lo ripara di nuovo

“Ma un buon posto non resta mai vuoto a lungo.
Nuove piante germogliano, allungandosi verso il cielo.”

Questo libro mi è piaciuto molto perché contiene le fasi principali del lutto in modo colorato e accessibile ai bambini:

la negazione : l’autore usa la parola “impensabile” per descrivere la morte del cane
la rabbia : questa fase di rabbia è descritta attraverso la distruzione del giardino da parte di Evan che distrugge tutto e strappa le radici
la depressione : Evan si ripiega su se stessa, non esce più e non prova più un’immensa tristezza
l’accoglienza : la fase di accoglienza avviene attraverso la pianta di zucca che apre nuove opportunità (nuove emozioni con la voglia di prendersi cura dell’emozione all’idea della fiera, la capacità di godere del tempo presente divertendosi e infine l’incontro finale con il cucciolo).
Questo album può essere un mediatore per i bambini in lutto (soprattutto un animale domestico). La storia ci ricorda che accettare non è vedere la situazione sotto una luce positiva, ma imparare a convivere con la perdita.

La storia di Evan sottolinea l’importanza di non esortare le persone in lutto a essere forti o a nascondere le proprie emozioni. Rabbia, tristezza, paura sono emozioni sane da provare sulla via del lutto. L’accettazione è un processo lento , non un punto di arrivo.

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Il maglione della Mamma – Jayde Perkin

“Ti voglio bene” abbiamo detto alla mamma
Siamo usciti dall’ospedale.
Avrei tanto voluto che la mamma potesse venire con noi.

E’ difficile continuare a vivere come prima quando la mamma non c’è più. In questa storia delicata e sensibile, una bambina cerca i modi per affrontare la rabbia, la solitudine e la gelosia che la morte può creare.


Trova conforto nel vecchio maglione della sua mamma, e pian piano scopre che il dolore non si riduce necessariamente nel tempo, ma a poco a poco, giorno dopo giorno…

Lei adorava questo maglione.
Anch’io lo adoro
Ha il suo profumo.
Papà dice che il dolore è come il maglione della mamma.
Il maglione resterà sempre della stessa misura,
ma pian piano sarò io a crescerci dentro.

Il maglione della mamma di Jayde Perkin pubblicato da Salani editore, affronta la perdita e il dolore attraverso gli occhi di una bambina la cui madre se nè andata in cielo e lei lotta su come sentirsi: come riesce a superare questo evento? Perché è arrabbiata e gelosa di coloro che guariscono più velocemente? Come “dovrebbe” sentirsi? Quando scopre uno dei maglioni di sua madre, trova conforto nell’indossarlo come promemoria.
Il libro affronta il tema più difficile in assoluto: quello della perdita. E si inserisce in un filone narrativo che ha questo aspetto della vita dei piccoli dedica molta attenzione.

La vivacità dei colori nelle illustrazioni bilancia davvero la pesantezza del testo, ma il messaggio è chiaro a prescindere: non importa quanto sia buio il giorno, ci aspettano giorni più luminosi. L’idea della solitudine è portata a casa in modo impeccabile poiché la bambina è raramente raffigurata da sola su una pagina, e anche quando lo è, c’è un certo livello di caos raffigurato intorno a lei o da lei. L’unica eccezione a questo è il momento di chiarezza verso la fine in cui si rende conto che anche se il suo dolore potrebbe essere sempre lì, il suo mondo crescerà e il dolore si sentirà più piccolo: la ragazza appare completamente sola, irrigando un giardino che cresce attraverso da sinistra a destra su uno sfondo completamente bianco. Come la diffusione, il cuore della bambina è aperto e ordinato, ed è pronta a crescere e continuare a vivere.

Il maglione della mamma, come racconta l’autrice, è autobiografico, quando è mancata la sua mamma ha messo le sue emozioni nei panni di una persona molto più giovane cercando di dare un senso al dolore in quel modo. Esplorando così l’idea che non solo “superiamo” il dolore, e che è molto più complicato di così, ma cresciamo, cambiamo. Il dolore non si limita a “svanire”, ma gli facciamo spazio nel nostro mondo.

Sento la mia mamma in ogni cosa.
E’ nell’aria, nel mare,
è nei fiori, e dentro di me.

Delicato ed emozionante, toccante e diretto, per affrontare la perdita a cuore aperto e passo dopo passo, giorno dopo giorno, andare incontro alla vita protetti dall’abbraccio di un maglione.

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Una Cioccolata calda per Orso – Jee-Yeon Park

L’orso a cui piaceva abbracciare tutto
era famoso in città per essere un vero amante
della cioccolata calda.
Da casa sua, usciva sempre
un dolce profumo di cioccolata calda.

Nella foresta vive un orso molto, molto tenero. Un orso calmo, con lineamenti morbidi e che adora coccolare. Trascorre il suo tempo abbracciando tutto ciò che vede, dalla sua sedia agli alberi che circondano la sua casa. Per mantenere questo lato caldo, consuma molta cioccolata calda. Sfortunatamente, scopre di non avere più cacao in dispensa. C’è solo una soluzione: andare al negozio, che dista solo 2 colline per comprarne un po’. E mentre si reca al negozio, ci sono buone probabilità che cederà ai suoi impulsi …

Sulla sua strada incontra molti animali della foresta, come la volpe che piange triste perchè i suoi amici la pensano furbacchiona, oppure il maiale che brontola perchè l’autobus è in ritardo, incontra anche dei coniglietti dispettosi…così tanti sentimenti diversi che questo orsetto molto, molto tenero troverà una soluzione per calmarli e renderli più felici: abbracciali.
Proprio così, qui ci vogliono dei teneri abbracci, Orso lo sa bene e non si tira indietro.

Quindi, se ne va per andare al negozio a prendere la sua cioccolata, ma l’orso si accorge che è arrivato tardi ed è chiusa, quindi è impossibile avere la cioccolata! 😦
Triste e deluso l’orso torna a casa… ma una bella sorpresa potrebbe aspettarlo fuori dalla sua porta …

Una Cioccolata calda per Orso di Jee-Yeon Park edito da Jaca Book è una bella storia di solidarietà e amicizia che delizia grandi e piccini! Una storia dal sapore dolce e cioccolatoso piena di dolcezza e tenerezza. Un album da leggere nelle giornate con la “luna storta”, perchè è proprio vero che gli abbracci hanno un grande potere e portano calore e benessere 😉

Tutti gli animali aiutati da Orso sapranno ricambiare con la miglior cosa che possa succedere in un pomeriggio nevoso e freddo ad un orso amante della cioccolata??
Non dirò di più per non rovinarvi la storia, ma questo finale è semplicemente troppo dolce! Si tratta di solidarietà e amicizia.
Abbracciare, abbracciarsi è una terapia tanto semplice quanto efficace perché capace, più di mille parole, di comunicare un volersi bene, così come si è, coi propri difetti e limiti. Il buon Orso assomiglia tanto ai bambini, che hanno questa gratitudine profonda nel cuore: basta che tu ci sia e loro ti ri-amano di un amore infinito.

Il testo è piuttosto breve, perfettamente adatto a un pubblico giovane. La ripetizione, con il fatto che ogni incontro con l’orso fa la stessa cosa, è un principio che piace molto ai bambini perché permette loro di anticipare la reazione degli animali e quindi di sapere in anticipo cosa succederà.
Anche le illustrazioni, sono davvero molto carine, molto morbide con colori tenui e caldi.

In un periodo come quello in cui stiamo vivendo oggi, dove gli abbracci sembrano così lontani, ora come mai, tutti ci accorgiamo di quanto sia essenziale, di quanto bene ci faccia, stringerci forte.
Una stretta forte a volte è la sola cosa di cui abbiamo bisogno…per sapere che non siamo soli, per sapere che ce la possiamo fare, per rincuorarci.
Ecco che questa storia è anche un promemoria per noi adulti, abbracciamo i nostri bambini, quando sono felici, per dirgli quanto gli vogliamo bene, ma soprattutto quando sono tristi o ancor di più arrabbiati e scontrosi… perchè proprio quando c’è la rabbia che bolle, una abbraccio forte può calmare, rassicurare e donare calma e tranquillità!

Una storia da leggere e rileggere, in cui semplici gesti pieni di spontaneo affetto mostrano ai più piccoli come l’amicizia passi anche attraverso momenti teneri di vita quotidiana, come una tazza di cioccolata calda bevuta con gli amici.
Un libro illustrato per promuovere un momento molto dolce e coccoloso con i bambini. Come questo simpatico orso bruno, che ci ricorda e ci invita alla gentilezza, alla dolcezza e agli abbracci! Piacevolissima e perfetta come lettura serale molto tenera.
Un racconto dolce e caldo, come la cioccolata calda o come un abbraccio.

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Una Rabbia da Leone – Una Gelosia da Orango

Leone era un felino
davvero particolare:
si arrabbiava sempre,
anche per nulla!

Leone ha il suo bel caratterino, diventa scontroso e si arrabbia proprio per tutto ed appena qualcosa lo infastidisce, esplode!
Ma un bel giorno Furia, la sua rabbia, gli esce letteralmente fuori, e inizia a tenergli testa…
Come andrà a finire?


Un libro che aiuta a gestire ed accettare le proprie emozioni, senza lasciarsi sopraffare dalla negatività ma, al contrario, a comprenderne l’esistenza come parte integrante del proprio essere.

All’improvviso,
con un balzo repentino,
FURIA saltò fuori
dalle fauci di Leone.
…si trovò davanti una copia di se stesso,
ma con la criniera tutta arruffata.

La gestione della rabbia e il riconoscimento delle proprie emozioni è un processo lungo e complicato. Una rabbia da Leone di Giulia Pesavento illustrato da Susy Zanella edito da Sassi Junior, tratta in modo semplice e diretto il tema della rabbia e, attraverso la storia di un leone iracondo, spiega come imparare ad accettarla e gestirla per poterci convivere. Ci piace e lo consigliamo perchè a differenza di molti altri testi non insegna a sopprimerla ma a conoscierela.

Le prese la zampa,
provò a pettinare la criniera,
le saltò sulle spalle;
si arrampicarono sulle liane,
corsero insieme
fecero capriole
e si tuffarono nel laghetto.

…Tra di loro, ormai, regnava l’armonia.

Un leone, come un bambino che gradualmente impara a convivere con le sue emozioni e ad accettarle
Le illustrazioni poi sono davvero bellissime e completano perfettamente il senso della storia grazie alla loro vivacità!

La rabbia, di cui si parla nel libro, è molto complessa da gestire e anche gli adulti spesso devono farci conti! La prima volta che un bambino si arrabbia non sa dare un nome a quella sensazione ed è molto facile che si lasci dominare da ciò che prova.
Provare rabbia è normale: si tratta di un’emozione primordiale dettata dall’istinto naturale di difesa ma attenzione a non lasciarci soggiogare!
La rabbia, infatti, può insegnarci molto su noi stessi… Basta saperla ascoltare 🙂
Una rabbia da Leone offre lo spunto per lavorare su questo complicato aspetto della nostra sfera emotiva con i più piccoli.
Perché sto provando rabbia? Cosa l’ha scatenata?” sono le domande da cui noi tutti, adulti e bambini, possiamo partire per cercare di capire le nostre emozioni e non lasciarci sopraffare dall’ira.

Ancora una volta, un bel libro è un ottimo strumento per introdurre ai bimbi più piccoli il complesso tema delle emozioni.

Orango stava sempre nascosto tra le foglie e le liane,
e NESSUNO aveva il coraggio di disturbarlo.
Orango era GELOSISSIMO della sua casa,
ma Orango era GELOSO

soprattutto delle sue cose.

In questa storia invece incontriamo, Orango gelosissimo delle sue cose, e non lascia mai avvicinare nessuno a ciò che possiede.
Guai a chi osa avvicinarsi al suo albero!
Ai rami sono appesi tanti bellissimi sacchetti colorati: cosa conterranno di così prezioso?
Un giorno, un piccolo cucciolo di orango, si perde nel bosco: riuscirà Orango a fargli un po’ di spazio e a condividere con lui le sue cose più preziose?

“Per stanotte puoi restare” disse al piccolo.
“Ma non ti avvicinare alle MIE COSE.
Non pensarci neanche!”
Guardando il cucciolo che faceva dolci sogni, però,
sentì che il suo cuore si faceva più MORBIDO

Una dolce storia per capire che la condivisione è il regalo più bello.
Proprio grazie all’amicizia, Orango scopre che la condivisione è il regalo più bello.

Orango, rimase SOLO,
come lo era sempre stato.
Solo con i suoi sacchetti colorati.
Aveva TUTTE le sue cose.
Stavolta, però, sentiva quasi
di non avere NIENTE.

Una Gelosia da Orango di Irene Trevisan illustrato da Susy Zanella edito da Sassi Junior è una bella storia dedicata all’importanza di dare il giusto valore alle cose.


Un bambino che cresce si trova a sperimentare non soltanto il mondo che lo circonda ma anche quello, spesso ben più misterioso e sconvolgente, che si agita dentro di sé, e con queste due letture in compagnia di Leone e di Orango sarà piacevole provare a rinoscere due grandi emozioni, la Rabbia e la Gelosia.
Sono due libri di facile accessibilità ed immediatezza emotiva per i piccoli lettori da 3-4 anni.

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Ti mangio di baci – Carmen Gil

Il mostro Peloso era grande.
Più della quercia millenaria.
O della torre del castello.
O della montagna nuvolosa.

Peloso è un mostro molto grande che è sempre arrabbiato e solo. E più è solo, più si arrabbia, e più si arrabbia, più solo è…
Peloso era grande, enorme e soprattutto era sempre arrabbiato, arrabbiato e ruggente come una tempesta GRRRRRR !!


Peloso viveva nel paese dei paronzoli, adorabili esseri colorati che temono il grande mostro. Ogni volta che provano ad avvicinarsi a lui, scappano spaventati, intanto Peloso continua ad arrabbiarsi e ringhiare.
Una volta un paronzolo viola ha cercato di avvicinarsi a lui, ma un disegno che stava facendo è andato storto e Peloso non poteva sopportare che qualcosa fosse andato storto. Il grande Peloso iniziò ad arrabbiarsi e cominciò a ringhiare e ad agitarsi. Grrrrrr


Il paronzolo viola iniziò a correre pensando che Peloso lo avrebbe mangiato.
Allo stesso modo in cui il paronzolo viola ha cercato di avvicinarsi, così ha fatto anche un paronzolo blu, ma anche lui scappò dalla paura.

Ma arriva un giorno in cui un paronzolo arancione invece di scappare, gli sorride e questo sorprende così tanto Peloso che le sue sopracciglia sempre aggrottate si trasformano in un enorme sorriso. A poco a poco si rende conto che l’affetto che il paronzolo gli sta dando, anche quando è arrabbiato, gli fa perdere la rabbia…e tornare il sorriso!

Cosa succederà alla fine?
Farà amicizia davvero con tutti i paronzoli?
Perché il libro si chiama “Ti mangio baci” e non ho menzionato nulla sui baci?
Qual è la fine? Dovrete scoprirlo da soli 😉

Sai quando dicono… “amami quando meno lo merito, sarà quando ne avrò più bisogno“?
Ti mangio di baci di Carmen Gil edito da NubeOcho è una bella storia che mi ha ricordato quella frase.

Peloso aveva bisogno di amore, qualcuno che nonostante qualche momento no, e qualche arrabbiatura non se si fosse spaventato lasciandolo solo, accompagnandolo e convalidando i suoi sentimenti. Una storia che può insegnarci molto, sia ai più piccoli che a noi adulti 😉

Consiglio questo libro per lavorare sull’autostima, soprattutto nella fase dell’infanzia, dove si costruiscono veri sentimenti verso se stessi e verso gli altri. Possiamo anche lavorare con questo libro sull’empatia verso gli altri, poiché Peloso è un mostro che ha un problema a livello personale e questo influisce sui suoi rapporti con gli altri. Come possiamo aiutare alcuni amici che sono come Peloso?

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Mappe delle mie Emozioni – Bimba Landmann

Mappe delle mie Emozioni di Bimba Landmann edito da Camelozampa è una storia speciale ed è anche un silent book.
Senza dire una sola parola, il bambino protagonista prende il suo zaino sulle spalle e con una piccola imbarcazione, inizia la sua navigazione fuori dal tempo e dallo spazio comune, verso luoghi immaginifici e sconosciuti per esplorare la sua dimensione più intima e profonda.

Le prime Terre che scopre all’inizio di questo viaggio sono quelle della Speranza, dai colori sulle tonalità dei verde chiari e cristallini. Il centro di questa terra rasserenante è un occhio che osserva e tranquillizza, il Mare dei Sogni, in cui è possibile coltivare questi piccoli desideri nascosti e custoditi in un cassetto, è possibile guardare avanti con coraggio, e ancora, abbracciare promesse e desideri.

Lungo la strada, non manca di incontrare un compagno di viaggio, e insieme si avventurano e continuano questo viaggio misterioso.
Il bambino e il piccolo amico, con fiducia proseguono il cammino verso nuove terre proiettati nel futuro, ma ecco che all’orizzonte compaiono le Terre della Paura, sono scure, agitate, inquiete. Senza l’uso di nessuna parola, l’autrice trasmette in modo semplice e diretto l’emozione che cambia, il cuore batte forte e i dubbi affiorano, un senso di panico e paura attanaglia il giovane, che non si sente abbastanza pronto e forte per superare queste zone piene di paure, lo sgomento, il terrore. Queste terre sono impetuose, imprevedibili dalla Paura al Disgusto, meglio spostarsi e cambiare meta.
Ed eccoli finalmente in volo, leggeri e candidi volare verso le Terre della Gioia. Di nuovo emergono emozioni piacevoli, positive e trascinanti, l’allegria, la delizia, la beatitudine, la felicità e i colori delle illustrazioni tornano ad essere luminosi, brillanti.

Le emozioni di ogni terra hanno strade, montagne, laghi e mari e tanti dettagli da osservare e cercare.
Non ci resta che mettere lo zaino in spalla e viaggiare, giocare, esplorare ogni territorio insieme al piccolo protagonista.
Pagina dopo pagina Bimba Landmann racconta attraverso luoghi fantastici ed evocativi, ricchi di grande inventiva e varietà di registri tutte le sfumature delle emozioni, dalla gioia alla vergogna, dalla meraviglia alla tristezza, fino all’amore.
Un altro aspetto importante è come tutti i territori, sono collegati tra loro, fanno parte di un unico “mondo” e sono tutte ugualmente importanti affinché l’equilibrio possa continuare.
Mappe delle mie Emozioni porta un messaggio silenzioso, senza voler insegnare, senza voler giudicare, ma tra avventure di scoperta, di terra in terra, di colore in colore, scorre durante tutto l’albo.

E’ un albo illustrato che ogni volta che viene letto e sfogliato racconta e completa pezzi della storia, pezzi di questo immenso viaggio dentro se stessi.
Dal Mare dell’Allegria, al Grande Albero dei Doni, dalla Foresta del Buon Augurio al Mare del Dubbio, dall’Isola “non so fare nulla” al Lago della Malinconia, dalla Foresta stellata della Salute alla pianura degli Abbracci…


Percorriamo Strade che Guardano Lontano e Spiagge del Controllo, attraversiamo Foreste Stellate e ci immergiamo in Città Sotterranee del Delirio…ogni terra, come ogni sensazione, emozione hanno un nome preciso e descrivono il territorio, strade e sentieri conducono a ognuno di essi. Mondi che sembrano sconosciuti ma che invece ci appartengono perchè sono le nostre emozioni.


Questo libro è un viaggio che non ha età, un viaggio unico dentro noi stessi, adulti e bambini, perchè Mappe delle mie Emozioni è un inno alla bellezza di ogni sfaccettatura del nostro carattere

Bimba Landmann con questo albo illustrato, dal sapore visionario e dal grande impatto scenico, ci ricorda come i territori della nostra interiorità siano isole meravigliose da esplorare, talvolta terre inattese da attraversare, rifugi in cui trovare riparo ma anche siti oscuri e minacciosi da cui allontanarsi.

Un silent book che colpisce e conquista per le sue magnifiche illustrazioni e per la forza con cui permette ai bambini ( e non solo) di imparare a conoscersi, trasformando ogni pagina in un viaggio alla scoperta delle Emozioni.
Un libro che stimola una catena di nuovi pensieri, idee, racconti e libera la fantasia.
Dopo la lettura, con i piccoli lettori si possono creare mappe mai esistite, lasciandoli liberi di immaginare posti intimi e personali, creature dai nomi strani che possono abitarli…non serve una precisa direzione, lasciamoli liberi di raccontare le loro emozioni 😉

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Le Emozioni siamo Noi – Clotilde Perrin

Yuppi, evviva, vai così!
Sono carica, sono entusiasta, sono Gioia,
Vieni a cantare con me, batti le mani e balla!
La vita è così bella!
Arrampichiamoci sugli alberi,
rotoliamoci nell’erba,
saltiamo e facciamo festa!

Le emozioni siamo noi di Clotilde Perrin edito da Franco Cosimo Panini è un libro intelligente che permette ai bambini dar voce alle loro emozioni e forse anche di calmarsi. Da leggere e rileggere e conservare preziosamente tra i libri preferiti!
In questo libro, Clotilde Perrin mette in luce le cinque emozioni fondamentali: rabbia, paura, disgusto, gioia e tristezza . Facilmente identificabili, comuni ai bambini.

Tremi davanti a me e fai bene!
Sono rabbia e sono incontrollabile.
Scoppio come una bomba e sono potente
come un terremoto. Grido, urlo, mi dibatto.
Non ragiono. Nessuno può toccarmi
Se ti avvicini…attento a te!

Qui ogni doppia pagina è dedicata ad ogni emozione: nella pagina di sinistra la descrizione dettagliata dell’emozione e nella pagina di destra, un’animazione ricca di sorprese da esplorare manualmente.

Scopriamo così quali emozioni amano, odiano, le canzoni che gli piacciono particolarmente, i loro punti di forza / debolezza, i loro giochi preferiti, i loro pasti preferiti, i personaggi di cui sono fan; senza dimenticare le caratteristiche fisiche che sono loro specifiche e le sensazioni che provocano nell’individuo (umano e non). Scritte con una penna leggera e con grande tenerezza, le parole sono morbide e piacevoli da leggere. Sdrammatizzano tutta la serietà che circonda l’universo delle emozioni.

Bleah! Puah!
Lo vedo, lo sento, lo so,
c’è qualcosa di davvero disgustoso!
Non mi piace,non mi va,
non lo sopporto, non resisto.
Sono Disgusto e sto per…

Ad accompagnare queste descrizioni molto dettagliate, ai bambini viene offerta un’animazione ricca di parti da muovere, alzare e aprire. Le manine curiose dei bimbi ne saranno deliziate! Su diversi livelli, molte sorprese sono nascoste in questi mini pop-up di questo maxi libro! Ogni emozione è rappresentata da un personaggio e da un colore. Qui, tiriamo, solleviamo, apriamo, ruotiamo, rimuoviamo un sacco di piccole cose. In alcuni casi, gli oggetti di carta possono anche essere estratti dall’animazione (penso in particolare alla Tristezza) e manipolati.
I colori e i dettagli sono stati assolutamente scelti con cura e si adattano perfettamente allo spirito del tema.
Le emozioni siamo noi, è un grande successo.
Le emozioni siamo noi, è un’insolito album, dal grande formato che rivela le caratteristiche delle varie emozioni.

Sulla sinistra la doppia pagina è dedicata ad una scheda dettagliata della singola emozione con le sue caratteristiche, le sue qualità e difetti, ecc. Insomma scopriamo una vera carta d’identità dove viene stilata una lista di punti deboli e punti di forza, accompagnata da tutte le indicazioni necessarie per conoscere l’emozione in profondità.
Inoltre diventa una bella occasione per parlare di ogni singola emozione da vicino.

Proprio come i due libri precedenti dell’autrice: Buoni come Noi e Cattivi come noi, insieme sono maxi libri di grande successo che stupiscono i bambini.


Gli elementi da attivare sono semplici ma ben pensati, molto efficaci. A volte sono sovrapposti, un lembo può nascondere un altro, anche altri due! È qui che la dimensione dell’album ha senso: le animazioni sono facilmente manipolate da tutti.
Un libro che può essere scoperto con delicatezza con i bambini della Scuola dell’infanzia, ma anche i più grandi apprezzeranno la scoperta aletta dopo aletta di questi personaggi 😉

Non lasciatevi sfuggire in ogni illustrazione, il cuore, organo al centro dell’emozione, è messo in scena in modo originale. Sta a te trovarlo e domarlo 😉
Se volete parlare di emozioni, o semplicemente volete scoprire un libro animato meraviglioso, consiglio questo titolo più che mai.
Ancora una volta, un albo molto bello: 41 cm di altezza ed emozioni!

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Bella e il Gorilla – Anthony Browne

C’era una volta un gorilla molto speciale,
a cui era stao insegnato un linguaggio dei segni.
Sembrava avere tutti ciò che serviva.
Ma era triste.
“Io… voglio…
un amico.”

Gorilla è probabilmente oggetto di ricerca, vive tranquillo e con tutti gli agi in un appartamento, ha anche una televisione e un water e gli viene insegnata la lingua dei segni.


Un giorno il Gorilla comunica con il linguaggio dei segni che si sente solo e con i gesti chiede ai suoi custodi un amico. E’ così che arriva Bella, una piccola e affettuosa gattina che in un primo momento appare spaventata dalla creatura enorme e nera nelle cui mani viene affidata, ma poi i due diventano tutt’uno.
Lui le vuole bene, donandole le attenzioni di cui ha bisogno, dandole il latte e anche del miele, trascorrono le giornate insieme e dormono abbracciati insieme…e non solo, i due vanno anche a fare i loro bisognini insieme 😀
Bella e Gorilla trascorrono così felici e appagati le giornate in amicizia per moltissimo tempo.

Finchè un giorno Gorilla si arrabbia moltissimo guardando un film alla tv, la rabbia è così forte che rompe la televisione. I custodi si preoccupano subito, pensano che il gorilla sia diventato improvvisamente pericoloso e la conseguenza è che bisogna allontanare la gattina a cui rischia di far del male.

“Il gorilla guardò Bella.
Bella guardò il gorilla.
Poi lei cominciò a segnare.
Sono…
stata…
IO!”

Bella e il Gorilla di Anthony Browne edito da Camelozampa è un’opera prevalentemente di immagini, disegni a colori espressivi e commoventi; un volume nel quale la narrazione è affidata soprattutto agli occhi dei protagonisti, da soli in grado di raccontare gioie, dolori, paure e speranze.
Il racconto è liberamente tratto dalla storia vera di Koko, la gorilla nata nello zoo di San Francisco (morta circa un anno fa) che conosceva il linguaggio inglese dei segni, questo racconto per i più piccoli fa riflettere sull’importanza dell’amicizia, anche fra specie diverse.
Un bel libro, senza alcun dubbio! Un libro che, con la sua genuinità carica di buoni insegnamenti, abbatte le barriere dei pregiudizi e parla ai lettori di valori universali da preservare, come la solidarietà, la riconoscenza, l’amicizia.

La trama stessa può essere un punto di partenza per la discussione sulla solitudine, l’amicizia e la gentilezza. Infatti durante la storia il gorilla vive una serie di emozioni: tristezza, felicità, rabbia, che sono tutte raccontate dalle espressioni sul suo volto.
Le emozioni vissute dal Gorilla sono qualcosa che tutti i bambini avranno vissuto in qualche modo nella loro vita, rendendo questo libro qualcosa a cui potranno relazionarsi. Ciò potrebbe anche migliorare ulteriormente la loro interpretazione delle emozioni mostrate attraverso le illustrazioni.

Una storia speciale che ha il potenziale per essere usata con una vasta gamma di età. Le straordinarie illustrazioni realistiche attirano l’attenzione anche dei lettori più giovani. Un libro illustrato, dove l’entusiasmo di Browne incoraggia i bambini a diventare lettori di parole e immagini.

Bella e il grande e grosso Gorilla non possono che provocare tenerezza e amore, insegnare il rispetto e la considerazione, il termine discriminazione qui non trova assolutamente casa perchè pagina dopo pagina un gatto e un gorilla di fatto diventano grandi complici e inseparabili amici.
Ce lo dimostrano spesso i bambini, ora anche Bella e il Gorilla ci ricordano che l’Amicizia a volte è qualcosa di inaspettato, succede e basta.

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