Trova il coraggio di agire

paura

Trova il coraggio di agire

La paura è quasi sempre connessa a un’immagine che abbiamo di qualcosa di terribile che accadrà in futuro.
Se oso far valere le mie ragioni, sarò licenziato;
se avvio un’attività in proprio, farò bancarotta.

Più ci si fissa su questa visione,
più ci si paralizza e si è incapaci di agire, se non si è sicuri che l’evento paventato non si verificherà.
Ma quella sicurezza è impossibile da ottenere.

È duro ammetterlo, ma tutta la nostra cultura si basa sulla menzogna che sia possibile essere certi del futuro. Frequenta la scuola giusta, mangia gli alimenti giusti, acquista le azioni giuste e il tuo avvenire sarà assicurato.

Dobbiamo invece rinunciare a questa illusione di futura certezza e focalizzarci sul presente,
l’unico luogo in cui possiamo davvero trovare il coraggio di agire.

Tratto da Il Metodo – The Tools di Barry Michels, Phil Stutz

Il Metodo - The Tools - Libro
Per cambiare da subito la tua vita e ritrovare forza, fiducia e coraggio

Voto medio su 7 recensioni: Buono

QUANDO LEGGERAI IL METODO, POTRAI…

…superare gli ostacoli che bloccano la tua vita quotidiana …

realizzare il tuo potenziale

e crescere nella vita e nel lavoro. …

compiere un percorso di conoscenza di te stesso

e di arricchimento spirituale

La psicoterapia può avere dei tempi molto lunghi. Se hai urgenza di risolvere un problema con un Metodo, appunto, di auto aiuto, il Metodo è il libro per te!

La stragrande maggioranza di coloro che affrontano un percorso di psicoterapia vive di frequente un’esperienza sconfortante: i cambiamenti concreti nella vita di tutti i giorni arrivano spesso dopo anni di attesa.

Stutz e Michels colmano le lacune della psicoterapia tradizionale offrendo una soluzione pratica, efficace e istantanea per venire incontro ai problemi più comuni delle persone.

Questo libro è un’innovazione radicale nell’intero settore del self help, grazie ai suoi contenuti originali, alla credibilità degli autori (non gli ennesimi « guru» new age, ma di solida formazione scientifica e medica), al fascino di un messaggio potente, che si può applicare all’istante.

Start! Se oggi stesso smettessi di rimandare sempre tutto?

Start! Se oggi stesso smettessi di rimandare sempre tutto?

Rimandi sempre a domani?

Se stai leggendo questa pagina scommetto che sei un procrastinatore seriale. Ma vediamo se il corso fatto con il Mago Oronzo ha dato i suoi frutti:

  • Rimandi sempre fino all’ultimo la preparazione di esami o di progetti di lavoro.
  • Ti sei ripromesso di smettere di fumare/metterti a dieta/andare in palestra almeno 27 volte negli ultimi 2 anni, ma dopo i primi giorni di entusiasmo ti sei ritrovato di nuovo impantanato nelle tue care, vecchie, cattive abitudini.
  • I tuoi sogni nel cassetto sono lì da talmente tanto tempo che hanno stretto amicizia con i tarli del tuo comodino.

Ci sono andato vicino?! Te l’ho detto: “c’ho i poteri!:)

Perché procrastiniamo?

Se procrastiniamo, lo stiamo facendo per queste 4 ragioni.

Preferiamo il piacere immediato alla felicità – Controllare la posta elettronica o la nostra pagina facebook ci da una gratificazione immediata. Una nuova e-mail o un nuovo “like” sono in grado di apportare quel pizzico di novità ed autostima di cui sentiamo “bisogno come dell’aria”.
Un manipolo di nerds americani hanno compreso questi bisogni e sono stati in grado di costruire imperi miliardari (facebook, twitter, ecc.).
Non c’è nulla di male nel soddisfare queste nostre piccole debolezze, fintantoché non mettiamo a repentaglio la nostra felicità futura.
Cedere continuamente a queste gratificazioni immediate significa spesso rimandare i nostri impegni, i nostri progetti, i nostri sogni nel cassetto e, in fin dei conti, la nostra felicità.
Continuiamo a ripeterci che in fondo non è così grave, che abbiamo ancora tempo e sicuramente domani ci impegneremo di più.
Balle!

Abbiamo paura – A volte rimandiamo i nostri impegni perché abbiamo paura; abbiamo paura di fallire, abbiamo paura di avere successo, abbiamo paura di assumerci nuove responsabilità, abbiamo paura dei cambiamenti, abbiamo paura di fare la figura del fesso, abbiamo paura dell’incertezza.
La paura è come una tigre di fumo: finché non ci scagliamo contro di lei, dissolvendola, ci terrorizza e ci blocca. La procrastinazione ha il potere di ingrossare questa tigre di fumo, rendendola sempre più densa e spaventosa.
Le prime volte che rimandiamo un impegno che ci mette a disagio, sentiamo infatti una piacevole sensazione di sollievo; ma sono proprio queste piccole rinunce, a cui diamo poco peso, a trasformare una semplice collina in un Everest invalicabile.

Non abbiamo le idee chiare – Anche la vaghezza dei nostri obiettivi può rappresentare un basamento importante per la nostra tendenza a rimandare sempre a domani.
Quando sappiamo di dover lavorare su un dato progetto, ma non sappiamo esattamente da dove iniziare, è come se ci scontrassimo con un muro invisibile, che inesorabilmente ci invoglia a svolgere attività più semplici, immediate e gratificanti.
Così, senza neanche accorgercene ci ritroviamo a curare le nostre belle barbabietole nane su Farmville.
In questi casi la soluzione potrebbe apparire semplice, ma in realtà, chi procrastina per questo motivo spesso riesce a sabotare se stesso passando da un estremo all’altro: inizia così a pianificare ogni singola micro-attività, perdendo ore ed ore a creare il piano perfetto, che immancabilmente rimarrà sulla carta.
E’ inutile che giri lo sguardo dall’altra parte e fai tanto l’indifferente, so perfettamente che lo hai fatto! ;-)

Siamo troppo ottimisti (nel breve termine) – Spesso, quando si tratta di completare una lunga lista di attività, sovrastimiamo le nostre capacità, dando per scontato che più tardi o domani ci trasformeremo magicamente in studenti e lavoratori superproduttivi in grado di completare in un batter d’occhio attività che abbiamo rimandato per giorni.
Questa convinzione lenisce i nostri sensi di colpa e ci illude di poter continuare a rimandare i nostri impegni senza dover pagare, prima o poi, un conto salato.
Alcuni interessanti studi hanno dimostrato che tendiamo a sottovalutare la durata di attività future: insomma, siamo dei pessimi pianificatori.
Questo bug mentale ci porta ad essere ingiustificatamente ottimisti sulle nostre reali capacità di completare determinate attività; ed ecco che ci ritroviamo a procrastinare fino all’ultimo minuto disponibile, convinti che ce la possiamo fare, ma costringendoci di fatto ad estenuanti maratone di studio/lavoro per rispettare le scadenze.

Questa ultima causa di procrastinazione è particolarmente importante e vorrei consolidare la tua consapevolezza, spiegandoti un concetto chiave legato alla “rimandite”.

l’“Io Futuro”: il nostro peggior nemico.

E se smettessi di procrastinare?

Ti sei mai chiesto come sarebbe la tua vita se oggi stesso smettessi di rimandare sempre tutto? Socchiudi gli occhi (magari non in pubblico, altrimenti fai la figura del pirla!) ed inizia ad immaginare la tua vita senza procrastinazione:

  • Hai appena raggiunto quell’obiettivo a cui tenevi tanto (la laurea, la promozione, quel progetto che lancerà la tua carriera di freelance).
  • Le tue giornate sono produttive e arrivi alla sera stanco, ma soddisfatto.
  • Quel senso di frustrazione ed insoddisfazione che caratterizzava le tue giornate ti ha finalmente abbandonato: senti finalmente di avere uno scopo.
  • Sei fiero di te stesso. Quando ti guardi allo specchio, non resisti e battendo il pugno sul petto dici: “ti stimo fratello!“.
  • …hai sconfitto la povertà nel mondo e hai portato la pace tra i popoli.

Hei! Hei! Sveglia! Stiamo un po’ esagerando “fratello”: riapri gli occhi e ritorna con i piedi per terra! Sconfiggere la procrastinazione forse non ti aiuterà a portare la pace nel mondo, ma…

Se OGGI non stai vivendo i tuoi sogni è perché IERI hai deciso di rimandare a DOMANI.

La procrastinazione non è semplicemente una cattiva abitudine, ma uno stile di vita che abbiamo appreso nel corso degli anni. Per essere debellato necessita di un percorso guidato caratterizzato da fasi ben precise.

Chi sono io per dirti queste cose? Sono un procrastinatore pentito: uno che ha vissuto tutte le fasi della procrastinazione, che ne ha pagato i costi salati, ma che alla fine è riuscito a sconfiggerla grazie a strategie consolidate e ad un percorso ben preciso.

Start! La guida pratica per sconfiggere la procrastinazione. Adesso.

“Esistono due tipi di persone: quelli che portano a termine ciò che iniziano e… ecc, ecc.”
Robert Byrne.

Start! La guida pratica per sconfiggere la procrastinazione. Adesso.Start! La guida pratica.

Start! ti offre un percorso guidato, suddiviso in 3 fasi ben collaudate, che raccolgono i più recenti studi scientifici sulla procrastinazione e le strategie che ho utilizzato personalmente per battere la “rimandite”.

Ecco il percorso che ti aspetta:

1) CONSAPEVOLEZZA. Ogni cambiamento necessita di una profonda consapevolezza.

  • 10 cose da sapere sulla procrastinazione.
  • Perché procrastiniamo.
  • Procrastinazione, Ritorno al Futuro e le balle spaziali che ci raccontiamo.
  • I costi della procrastinazione.
  • Quando procrastinare fa bene.
  • Test: che procrastinatore sei?

2) MOTIVAZIONE. Per realizzare il tuo cambiamento hai bisogno di energia e direzione.

  • La fisica della “rimandite”: procrastinazione statica e dinamica.
  • Il segreto è sotto i tuoi occhi.
  • La trappola dei risultati.
  • Ritrovare la motivazione con la visualizzazione creativa.
  • L’esercizio dei 10 perché.

3) AZIONE. Scordati vibrazioni cosmiche. Il cambiamento si ottiene solo con l’azione.

  • Ridurre l’attrito.
  • DistrAzione = Distruggi + Azione.
  • Meno scelte, più azione.
  • Rendere facile ciò che è difficile.
  • 9 abitudini per battere la procrastinazione.

 

IL COSTO DEL E-BOOK E’ DI 19€ – CLICCA QUI PER ACQUISTARLO!

 

Ama chi sei

“Amate chi siete e quello che siete, amate quello che fate.

Ridete di voi stessi e della vita, e nulla potrà mai toccarvi.”

di Louise L. Hay

Guarisci la Tua Vita ! - 2 CD Audio
Riscopri il tuo valore e amati per quello che sei!

Da non perdere

Lo Study Course contenuto in questo doppio CD è suddiviso in quattro sessioni da mezz’ora l’una e affronta le tematiche fondamentali tratte dal best seller di Louise L. Hay, Puoi guarire la tua vita:

  • CONVINZIONI E CREDENZE
  • CONSAPEVOLEZZA
  • CAMBIAMENTO
  • AMARE SE STESSI

Mettendo in pratica i principi dell’autostima e del valore di sé illustrati da Louise L. Hay nei due cd, siete in grado di trasformare le convinzioni e i pensieri negativi in forme positive che stimoleranno l’amore e la gioia nella vostra vita.

Inoltre gli esercizi di meditazione e visualizzazione consigliati lungo il percorso di ascolto insegnano ad apprezzare e ad amare se stessi.

Guarire se stessi consiste proprio in questo: riscoprire il proprio valore e amarsi per quello che si è. Louise L. Hay vi spiega come riconquistare il potenziale della forza creativa insita in voi e come impiegarlo per stimolare la vostra crescita personale e per auto-curarvi.

Guarire se stessi consiste proprio in questo:

riscoprire il proprio valore e amarsi per quello che si è.

Louise L. Hay vi spiega come riconquistare il potenziale della forza creativa insita in voi e come impiegarlo per stimolare la vostra crescita personale e per auto-curarvi; conversa amabilmente delle tematiche fondamentali che costellano la vita di ognuno e vi aiuta a trovare la risposta alle domande più urgenti svelando le ragioni del vostro cuore.

Il Latte

Il Latte. Un Alimento da Evitare

Buono

«Presento con grande piacere il lavoro di Anne Laroche de Rosa, poiché si tratta di uno dei migliori studi mai realizzati sul latte di vacca. L’autrice espone con notevole chiarezza e buon senso le numerose ragioni che dovrebbero portarci a eliminare dalla nostra alimentazione il latte di vacca e i suoi derivati: burro, formaggio, panna, yogurt e gelati. Anne Laroche de Rosa conosce perfettamente la composizione del latte materno umano e quello della vacca, e mette bene in rilievo le maggiori differenze esistenti tra queste due bevande, la prima assolutamente adatta al lattante umano, la seconda al vitello, ma non a un bambino.»

Dottor Jean Seignalet, gastroenterologo e immunologo presso la facoltà di Medicina all’Università di Montpellier

Da sempre il latte animale è ritenuto un alimento sano, nutriente, fortificante e rimineralizzante grazie al calcio che contiene.

In realtà, diverse ricerche hanno portato medici e ricercatori a considerarlo nocivo per l’uomo e responsabile di numerose patologie – fra cui demineralizzazione, decalcificazione, problemi digestivi, intestinali, ormonali – oltre che di formazioni cistiche e tumorali.

In questo libro, Anne Laroche de Rosa espone, con rigore e chiarezza, le molteplici ragioni che consigliano di eliminare dalla nostra dieta il latte animale e i suoi derivati.

L’autrice sottolinea le differenze esistenti fra il latte materno, molto salutare per il bambino, e quello di vacca, perfettamente adatto al vitello ma non al bebé.

Il libro contiene inoltre i pareri e le esperienze in materia di numerosi medici, e le testimonianze di tante persone che hanno avuto grande giovamento dall’abolizione dei latticini dalla loro dieta.

Signora G. N. (Tolosa)
« Dovevo sottopormi alle analisi del sangue ormonali per verificare alcuni valori (sterilità), e sono rimasta sorpresa nell’apprendere dal laboratorio che dovevo astenermi dai prodotti lattieri un giorno prima dell’esame. Di fronte al mio stupore, mi hanno risposto che questi ultimi alterano il sistema ormonale! »

Signora G. L. (Parigi)
« Dietro raccomandazione di mia madre (naturopata), ho sospeso l’assunzione di prodotti lattieri. Avevo delle cisti alle mammelle, che sono scomparse. Poi ho ripreso a consumare latticini per golosità, e ho visto ricomparire le cisti. Mi sono quindi convinta della loro origine. »

Signora A. L. W. (Gers)
«Ero affaticata da un fibroma emorragico, da artrosi, colite, colesterolo e angine croniche. I medici mi proponevano pillola, antibiotici e medicine. Una prima rettifica alimentare ha migliorato le mie condizioni, ma l’elemento determinante è stato la soppressione totale dei i prodotti lattieri. Sei mesi dopo è rientrato tutto nella norma. Oggi ho 54 anni, ho cicli regolari e la mia vitalità mi consente di scalare le montagne. Sono 15 anni che non assumo farmaci di sintesi. Che cosa ne penserebbe la Previdenza sociale?»

Dal libro Il Latte. Un Alimento da Evitare

Introduzione
La gloriosa reputazione del latte di vacca come bevanda fortificante e rimineralizzante grazie al calcio in esso contenuto sta per cadere dal suo antico piedistallo. Numerose ricerche hanno portato innanzitutto medici, igienisti e ricercatori a supporre la sua nocività, poi ad affermare e considerare il latte di vacca un alimento non adatto all’uomo. Tali conclusioni si scontrano con le nostre convinzioni. Eppure…

Così come gli alcolici, il tabacco, lo zucchero bianco e i grassi cotti, il latte di vacca è un prodotto nocivo. Noi consumiamo tutti i prodotti lattieri e ne abusiamo, senza guardare oltre l’immediata soddisfazione dei nostri bisogni. Poiché non è semplice liberarsi dalle abitudini alimentari, per noi è difficile cambiare dieta. Abbiamo perduto l’istinto profondo, garante del nostro equilibrio e del nostro interesse vitale.

In questo modo, ci siamo abituati progressivamente a un’alimentazione carente e non specifica per le nostre esigenze. Dopo aver raccolto numerose informazioni scientifiche nell’ambito della salute e dell’alimentazione, e grazie alla mia esperienza di igienista nutrizionale, ho constatato i cambiamenti benefici sopraggiunti nei miei pazienti in seguito all’abbandono totale del consumo di latticini. Questi risultati dal mio punto di vista sono prove inconfutabili.

Il presente libro, naturalmente, non riguarda le rare tribù primitive (hunza, ecuadoriani, caucasici) che esistono ancora nel mondo e vivono in armonia con la natura. Contrariamente a noi, questi uomini consumano pochissimi latticini, si nutrono in modo leggero con alimenti sani e senza l’aggiunta di prodotti chimici o di additivi. Essi respirano aria pura, bevono acqua non inquinata e praticano un’attività fisica quotidiana, lontano dallo stress e dalla vita frenetica. Possiedono dunque una vitalità e una resistenza che spesso permette loro di vivere fino ai cent’anni.
Questo libro si rivolge a noi, vittime della sovrabbondanza di beni e della sovralimentazione proprie della nostra società sedentaria.

[…]

Certo, sarebbe semplicistico incriminare tutti i prodotti lattieri dei vari tipi di patologie. Vi sono altre cause o ragioni oltre ai latticini, ma essi, a mio parere, restano responsabili di un gran numero di patologie, e se li si elimina dalla dieta, una buona metà dei disturbi può scomparire spontaneamente, a patto, beninteso, che non si commettano altri errori. Un individuo con una grande energia vitale potrebbe consumare latte senza per questo ammalarsi, ma a poco a poco egli noterà una diminuzione del proprio potenziale più rapida di quanto non avverrebbe se non avesse assunto i latticini. In compenso, con un consumo maggiore di quanto necessario sarà esposto a diverse patologie.

Per un individuo dotato di una debole energia vitale (soggetto ad allergie), anche una modesta quantità di latte basterebbe a scatenare una crisi o una malattia. Potete ben constatare che ogni individuo è diverso dagli altri, reagisce a suo modo, segue la propria ereditarietà e l’insieme delle proprie esperienze. Per tale ragione, è saggio non generalizzare mai in materia di nutrizione: quest’ultima deve corrispondere a un individuo specifico, in funzione della sua natura, dell’ambiente, dell’età, del lavoro e, aggiungerei, della sua coscienza.

[…]

La transizione

Nonostante tutto ciò che abbiamo affermato a proposito dei danni alla salute provocati dai prodotti lattieri, questi ultimi in determinate circostanze possono costituire tuttavia una risorsa temporanea, anche se non ideale. Per esempio, chi non ha sentito parlare di qualche neonato salvato da un latte sostitutivo (vacca o capra) per l’intolleranza a quello materno o per l’assenza di quest’ultimo?

Il latte di capra, più leggero e meno grasso, è meglio tollerato dai bambini rispetto a quello di vacca. L’ideale sarebbe somministrare loro latte d’orzo o di mandorla, i cui valori nutritivi si adattano perfettamente all’essere umano. Il latte di riso è di grande beneficio in caso di diarrea.

Sebbene lo yogurt (inseminato con batteri lattici) sia più digeribile e assimilabile del latte e abbia un’azione efficace sulla flora intestinale, rimane comunque un alimento acido. E una quantità eccessiva di acido lattico nell’organismo è dannosa. Bisognerebbe ridurne il consumo, e addirittura evitarlo in caso di spasmofilia. Lo yogurt alla soia naturale può sostituirlo, anche se in piccole quantità, poiché non bisogna dimenticare che questa pianta contiene purine. La migliore fonte di acido lattico si trova nei crauti, nelle carote e nelle barbabietole lattofermentate, sempre in piccole quantità.

Gli alimenti sostitutivi

La soia
La soia è un alimento ricco di ferro, povero di grassi, privo di colesterolo e contiene proteine, in particolare otto amminoacidi. Certi organismi non la tollerano. In tal caso, provate ad allungarla con un po’ d’acqua sorgiva, oppure evitatela. In ogni modo, siate prudenti nel consumo (contiene purine) e nella scelta della qualità di origine biologica, e non transgenica.

Il filtrato o «latte» di soia
Il filtrato di soia sostituisce molto bene il latte di vacca in tutte le preparazioni culinarie (crema, besciamella, minestre, sformati, crêpe, torte). Si trova in cartoni nei negozi di prodotti dietetici e nei grandi supermercati; ne esistono diverse marche. Scegliete filtrati senza zucchero aggiunto. Potete anche fabbricarvelo da soli a casa, tritando nel frullatore, con aggiunta di acqua sorgiva, semi di soia gialla in precedenza lasciati in ammollo e accuratamente decorticati. È spesso ben accetto dai bambini a guisa della sacrosanta tazza di latte mattutina. Essi l’apprezzano molto con l’aggiunta di polvere di carruba, che nei primi tempi può mascherare il sapore per loro insolito. Il filtrato di soia garantisce una crescita armoniosa e, pur senza eguagliarlo, può sostituire il latte materno.

Le creme dessert
Alcune preparazioni pronte di crema dessert in diversi gusti sono deliziose. Esse sostituiscono benissimo quelle al latte di vacca: sono molto digeribili e hanno sapori gradevoli (vaniglia, cioccolato, nocciola, carruba, caramello). Queste creme, senza zucchero aggiunto, sono le preferite dai neonati.

Il tofu
Il tofu, ottenuto cagliando il latte di soia con il nigari (cloruro di magnesio e altri derivati del sale marino), non possiede il sapore intenso dei formaggi di vacca; con un po’ di tamari (salsa di soia), aromi e verdurine diventa delizioso. Si trova sotto forma di crocchette, polpettine, bistecche e pâté vegetale, e fa parte di tutte le basi culinarie dei vegetariani.

Gli yogurt
Si possono preparare a casa propria, con fermento bulgaro. Gli yogurt di soia sono meno acidi di quelli del latte vaccino, ma in ogni caso limitatene il consumo. Si trovano anche alla frutta; evitate quelli contenenti frutti troppo acidi (agrumi).

Il latte vegetale e oleoso
Il latte vegetale e quello oleoso sono una buon alternativa al latte di vacca. Molto meno allergizzanti di quest’ultimo, sono più digeribili e più ricchi di minerali, glucidi e lipidi di buona qualità. – Tra i vegetali, troviamo l’orzo, il riso, l’avena, il grano, il farro, il mais e la soia nelle leguminose. Consigli d’uso: far bollire i semi in acqua sorgiva, schiacciarli o frullarli e poi filtrare. – Tra gli oleaginosi, abbiamo le mandorle, le nocciole, i girasoli, le noci di anacardio, le noci di cocco e i semi di sesamo. Consigli d’uso: mettere a bagno i semi e lasciare riposare per 24 ore in acqua sorgiva, schiacciarli o frullarli e poi filtrare.

Il latte di sesamo
Lasciare a bagno in acqua sorgiva per tutta la notte 7 cucchiai da minestra di semi di sesamo crudi. Lavare i semi, scolarli e frullarli con 2 tazze d’acqua sorgiva. Aggiungere 5 datteri senza noccioli oppure sciroppo d’acero. Frullare.
Sono possibili anche altre miscele:
– 2 cucchiai da minestra di sesamo + 3 di soia cotta
– 2 cucchiai da minestra di sesamo + 3 di noci di cocco
– 2 cucchiai da minestra di sesamo + 3 di girasole
– 2 cucchiai da minestra di sesamo + 3 di anacardio
– 2 cucchiai da minestra di sesamo + 3 di mandorle senza polpa.

Il sesamo è molto ricco di calcio. La miscela di grano e mandorle è fattibile e anche benefica, perché le loro qualità sono complementari.

Il latte di mandorla
Il latte di mandorla è il più simile a quello materno. Sbucciate le mandorle dopo averle lasciate 24 ore in acqua sorgiva o qualche minuto in acqua tiepida. Asciugatele e poi frantumatele grossolanamente. Frullate le mandorle con acqua sorgiva. Se avete fretta, potete ottenere il latte di mandorla o di sesamo mescolando 3 cucchiai da minestra di passato di mandorle bianche o di tahin bianco con 300 grammi d’acqua.

Questi tipi di latte vegetale vanno mantenuti al fresco e non si conservano più di un giorno, tranne i filtrati di soia o di riso acquistati in cartone.
Il latte vegetale biologico è gradevole da bere e presenta diversi vantaggi:
– sono più leggeri e digeribili, caratteristica che li rende meno allergizzanti;
– sono ricchi di minerali e vitamine, e privi di prodotti chimici. Non contengono alcun germe o microrganismo. I loro grassi sono ricchi di acidi grassi insaturi.

Dinanzi all’eterna domanda delle persone alle quali propongo di ridurre o addirittura di eliminare i prodotti lattieri dalla loro dieta: «Ma allora dove troverò il calcio?» rispondo che il consumatore di latte e formaggio ha bisogno di un apporto di calcio ben maggiore in quanto, per l’appunto, i latticini demineralizzano. Si trova del «buon calcio» assimilabile nelle alghe, nei frutti, nei prodotti oleaginosi, nei cereali, nella verdura fresca, nelle carni e nel pollame di buona qualità. Per i bambini, esistono in commercio tipi di latte privi di lattosio, biologici al cento per cento. Essi sono perfettamente adatti al loro transito intestinale.

Tratto da Il Latte. Un Alimento da Evitare di Anne Laroche De Rosa

Buono Regalo

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Il buono è valido a partire dal 25/12 e scade il 31/01/2011 con una spesa minima di 47 €.


Tutto cambia..

Tutto cambia…

Ciò che oggi ritieni giusto,

domani potrai considerare sbagliato…

ciò che oggi approvi,

domani potrai disapprovare…

ciò che oggi ti piace tanto,

domani potrà disgustarti…

ciò che oggi scansi come dannoso,

domani potrai cercare come vantaggioso…

ciò che oggi ami,

domani potrai odiare…

Non dare mai niente per certo.

Finché vivi niente resta immutato.

Ciò che non cambia muore.

Se vuoi vivere, cambia.

di Omar Falworth

Vivere Vivere Meravigliosamente Vivere

Da non perdere

Ogni giorno in tutto il mondo, milioni di persone rincorrono affannosamente una vita migliore di quella che conducono.

Ma ahimé, questo obiettivo continua immancabilmente a sfuggir loro di mano.

Arrabbiati affermano che è colpa della sfortuna
che si accanisce contro di loro,
degli altri che sono disonesti,
della società che non è più a misura d’uomo,
della poca disponibilità di denaro,
della… della… della…

Ma sono davvero queste le ragioni? si chiede Denyie Vallet,
la protagonista del primo attesissimo romanzo di Omar Falworth.

Venite con me nelle pagine di questo libro
e scoprirete come sono riuscita (e come potrete riuscire anche voi)
a…. vivere, vivere, meravigliosamente vivere.

Dall’autore di bestseller quali Conoscersi, accettarsi, migliorarsi
L’Arte di amare e farsi amare, un’incredibile storia ricca di saggezza,
sentimento e fantasia, per scoprire le ragioni per cui vale
davvero la pena di vivere la vita. E che sia meravigliosa.

Un traguardo da raggiungere!

C’era una volta un uomo che voleva trovare l’acqua che gli serviva per irrigare i suoi campi, per dar da bere ai suoi figli, per la sua igiene personale e non importa quante altre cose…

Quello che è realmente importante di questa storia, almeno per il lettore, è che quell’uomo aveva un traguardo da raggiungere!

Cosicché, armato di un piccone e di una pala, cominciò a scavare un pozzo, perché, ovviamente, l’acqua si preleva dai pozzi! Passò giorni e giorni a scavare senza trovare una sola goccia d’acqua. Ma un giorno, mentre stava scavando, uno sconosciuto passò occasionalmente per la sua proprietà. Gli disse: «Cerchi l’acqua? Perché non provi lì vicino all’albero? È un albero frondoso e verde e probabilmente troverai l’acqua più facilmente».

Il nostro protagonista gli diede ascolto e si mise a scavare un altro pozzo dove gli aveva indicato lo sconosciuto. Alla fine di una settimana di duro lavoro ancora non aveva trovato l’acqua; ma era un uomo ostinato e continuava a scavare senza posa. Mentre era concentrato nel suo lavoro, udì il rumore di carri e di cavalli, che si stavano avvicinando. Una carovana si fermò vicino alla sua casa ed egli andò a ricevere i nuovi venuti.

Quando lo videro così sudato e stravolto dalla fatica, i nuovi arrivati gli chiesero che cosa stesse facendo; al che rispose che stava scavando un pozzo per prendere l’acqua e non dover andare tutti i giorni fino al fiume, che era molto lontano.

«Allora non è il luogo adatto» gli disse quello che sembrava essere il capo della carovana «Dovresti andare dietro alla casa, vicino alla roccia!».
E senza aggiungere altro tutti se ne andarono.

Il nostro amico si diresse alla porta posteriore della sua abitazione, con il suo piccone e la sua pala, pronto a ricominciare fiducioso a scavare. Dopo vari giorni di inutile lavoro, non aveva ancora trovato neanche una goccia del prezioso liquido.

All’improvviso si sentì chiamare per nome. Era un suo buon amico, accompagnato da un uomo anziano, che gli fu presentato come un famoso indovino.
«Ho saputo che volevi fare un pozzo e ho pensato che ti avrebbe fatto comodo conoscere un grande specialista».

Il nostro protagonista mostrò con un certo orgoglio all’indovino i tre profondi pozzi, che aveva scavato con tanta inutile fatica.

L’anziano sorrise e gli disse: «Se veramente desideri trovare l’acqua, sei sulla strada sbagliata».

Di fronte all’idea di dover scavare un quarto pozzo, il nostro si arrabbiò moltissimo e, senza sentire ragioni, scacciò bruscamente l’amico e l’indovino dalla sua proprietà.

Sulla via del ritorno, l’indovino commentava l’accaduto con il suo accompagnatore, che era molto dispiaciuto per l’accaduto: «Non preoccuparti, non è la prima volta che mi imbatto in un caso come questo. Per il tipo di terreno in cui si trova il giardino, deve esserci acqua tra i quindici e i venti metri. Il tuo amico ha scavato tre pozzi di dieci o dodici metri. Se solo avesse perseverato un po’ di più in uno qualunque di essi, in questo momento avrebbe tutta l’acqua che gli serve!».
***************


Questa storia, apparentemente così ingenua e semplice, dice molte cose sul carattere dei “nati perdenti”; di quelli che, nonostante sforzi sovrumani, sono abbonati al fallimento e non riescono a raggiungere le proprie mete, anche se le programmano.

Per prima cosa, costoro non raggiungono i propri traguardi perché gli manca quella qualità che gli uomini chiamano: perseveranza!
Possiamo avere le idee molto chiare, agire nella giusta direzione, utilizzare i metodi adatti ma, se siamo impazienti e non perseveriamo, falliremo il 99% delle volte.

I “falliti di professione”, oltre a mancare di perseveranza, di solito non credono in se stessi e danno retta al primo che passa. Non sanno che è meglio sbagliare da soli e imparare le lezioni dai propri errori, che ripetere gli errori degli altri, soprattutto quando neanche sanno che si tratta di errori.

Napoleone coniò a riguardo una frase storica: «Non datemi consigli, preferisco sbagliare da solo!».

Un altro dei “loro” errori è che non sono capaci di approfondire i lavori; i loro sforzi sono troppo superficiali per raggiungere le mete desiderate. Possono sfiorare il trionfo, ma non lo raggiungeranno mai!

Il “trionfatore nato” non è mai superficiale; mentre coloro che vorrebbero vincere per caso, senza metodo e senza sforzi, peccano sempre di superficialità.

Il “fallito cronico” s’infuria quando le cose non gli riescono bene e, anziché riprovare, proietta il suo fallimento su qualcuno o qualcosa di esterno che non è lui stesso. In quest’ultimo caso, egli si sta comportando in modo irresponsabile.

Se stai leggendo questo libro (Stabilire traguardi e raggiungerli), probabilmente appartieni alla famiglia dei “trionfatori nati”, anches e forse non hai ancora avuto occasione di manifestarlo pienamente.

Allora, non fare come il protagonista della nostra storia: qualunque “cosa” sia ciò che hai intrapreso, persevera, vai fino alla fine, non lasciarti scoraggiare dai consigli o dai dubbi degli altri. E, se sbaglierai, non incolpare nessuno: impara dai tuoi errori!

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Spesso, per lo più inconsciamente, siamo schiacciati da circostanze che ci fanno sentire persi, frustrati, inadeguati.
Chi non ha mai sperimentato situazioni che parevano insormontabili e, magari a causa di queste, ha visto naufragare i propri desideri e progetti? Ma questo da oggi può cambiare!

La prima ricchezza dell’uomo è la coscienza dei suoi sogni e desideri profondi; prenderne atto, dialogare con quella parte di sé che rimane spesso inascoltata, può essere l’inizio di una vita più gratificante e luminosa. Lawson insegna esattamente questo: come uscire dal gorgo dei nostri tentativi falliti, dall’insoddisfazione, dalle lamentele che non portano a nulla.Cambiare! In modo costruttivo, secondo i nostri desideri.
Jack Lawson ci propone un vero e proprio manuale di educazione al successo in cui ci spiega, passo dopo passo, come ottenere ciò che vogliamo rimuovendo gli ostacoli per realizzare quello che ci siamo proposti, trasformando le idee da desideri a realtà.

Con i problemi c’è soltanto una via d’uscita: risolverli quando hanno una soluzione o prescindere da essi quando non ce l’hanno e, soprattutto, essere sufficientemente saggi da distinguere la differenza.

L’edificio di un grande successo si costruisce con pazienza, perseveranza e tanti mattoni: i piccoli successi quotidiani che ricostruiranno in noi un’identità “vincente”. Anche gli errori in questa nuova ottica, saranno rivalutati come tappe di apprendimento, veri e propri segnali stradali sulla via che ci porterà ai nostri traguardi.