Sono disposto a cambiare per essere felice?!

Sono disposto a cambiare per essere felice?!

Sono disposto a cambiare per essere felice?!

“Sono disposto a cambiare”

Questo è un libro sul cambiamento.

Lo so, vorresti che fossero gli altri e tutto il resto a cambiare.

Sono tua madre, tuo padre, il capo, gli amici, la sorella, il fidanzato, il padrone di casa, il vicino, il ministro della chiesa o l’esponente del governo a dover cambiare perché la tua vita possa essere perfetta.

Ma non funziona così. Se vuoi un cambiamento nella tua vita, sei tu a doverlo compiere.
Quando cambi, allora anche le persone che appartengono al tuo mondo cambiano in rapporto a te.

Sei disposto a cambiare?

Se la risposta è sì, allora creeremo insieme la vita che dici di volere.

Tutto quello che devi fare è cambiare qualche pensiero ed eliminare qualche convinzione. Semplice, no? Tuttavia, non è sempre facile farlo. Analizzeremo alcune delle credenze che potresti avere in diverse aree della tua vita.

Se hai delle convinzioni positive, ti incoraggio a mantenerle e a espanderle.
Se invece rintracceremo delle credenze negative, ti aiuterò a lasciarle andare.

La mia vita è un ottimo esempio di quel che può succedere quando si cambia modo di pensare.

Sono passata dall’essere una bambina maltrattata e vittima di abusi cresciuta in povertà, con pochissima autostima e tantissimi problemi, all’essere una donna di una certa notorietà che è in grado di aiutare gli altri.

Non vivo più nel dolore e nella sofferenza.
Ho creato una vita meravigliosa.

E anche tu puoi fare lo stesso.

Ti consiglio di essere buono con te stesso mentre svolgi gli esercizi del manuale. Cambiare può essere difficile o facile. Riconosci tutti gli sforzi che fai. Tieni presente che potrebbe verificarsi un periodo di transizione tra il tuo vecchio sistema di credenze e quello nuovo. Potresti oscillare tra il compor­tamento attuale e gli schemi di pensiero del passato.

Non perderti d’animo.

Sii affettuoso con te stesso come lo saresti con un caro amico.
Infondi in te l’incoraggiamento necessario per vivere questa esperienza.

Otterrai rapidi risultati se svolgerai gli esercizi con costanza e regolarità.
Ma ti sarà utile lo stesso anche fare solo un esercizio al mese.
Fai quel che puoi.

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Le Parole per Crescere Tuo Figlio

Gli esercizi ti daranno nuove informazioni su di te. 
Sarai in grado di compiere scelte nuove.

Ogni nuova scelta presa è come un seme piantato nel tuo giardino mentale.

Può volerci un po’ di tempo perché i semi germoglino e crescano. Ricorda infatti che quando pianti un seme, non ottieni subito un albero di mele. Allo stesso modo, non sempre facendo gli esercizi otterrai risultati immediati.

Ti consiglio di usare il libro per sezioni. Prova a lavorare su un segmento della tua vita alla volta. Esamina attentamente i tuoi sentimenti mentre svolgi ciascun esercizio.

Leggi tutto il libro una prima volta. Lascia emergere pensieri e ricordi.

Poi torna indietro e fai gli esercizi. Falli anche se non hai problemi in quell’area. Potresti restare sorpreso di quello che emerge. Ripeti gli esercizi più volte se invece si tratta di un’area in cui hai delle difficoltà. Crea esercizi ad hoc per te.

A volte può essere utile tenere a portata di mano un pacchetto di fazzolettini di carta. Concediti il permesso di esplorare il passato e di piangere se necessario. Le lacrime sono il fiume della vita e hanno un enorme potere di purificazione.

Tratto da: Come puoi guarire la Tua Vita – Il Manuale – Libro

Come puoi guarire la Tua Vita - Il Manuale - Libro
Love yourself, Heal your Life

Questo manuale ti spiega come mettere in pratica i principi di amore, autostima e pensiero positivo racchiusi nel best seller “Puoi guarire la tua vita”, applicandoli a tutta una serie di problematiche e aree esistenziali:

  • Salute
  • Sessualità
  • Lavoro
  • Paure e fobie
  • Autostima
  • Intimità
  • Amicizia
  • Abbondanza e denaro
  • Dipendenze

Come dice Louise: “Questi esercizi ti permettono di scoprire cose nuove su di te, così sarai in grado di fare scelte diverse, per il tuo bene supremo. Se lo vuoi, puoi creare davvero la vita che desideri.”

La via alla felicità nella vita di tutti i giorni

dalai lama

I 18 principi del: Dalai Lama

1) Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.
2) Quando perdi, non perdere la lezione.
3) Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso. Rispetto per gli altri. Responsabilità per le tue azioni.
4) Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
5) Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
6) Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
7) Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
8) Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.
9) Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
10) Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
11) Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
12) Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.
13) Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
14) Condividi la tua conoscenza. E’ un modo di raggiungere l’immortalità.
15) Sii gentile con la Terra.
16) Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.
17) Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.
18) Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.

La Mente Aperta - Libro
La via alla felicità nella vita di tutti i giorni

Credo che in ogni essere umano vi sia un desiderio innato di felicità. 
Il vero scopo della vita è assecondare questo bisogno ed essere felici.
Dalai Lama

La mente è fondamentale in ogni esperienza umana.

Coltivare una mente saggia, approfondendo la comprensione di noi stessi attraverso la contemplazione e il pensiero razionale, è la condizione indispensabile per raggiungere l’armonia con il mondo e, di conseguenza, una felicità duratura.

Le pratiche buddiste hanno tale obiettivo ed è per questo che, da sempre, pongono l’accento sulle attività di training mentale – in particolare la meditazione – in grado di offrirci una via percorribile verso la serenità interiore.

Grazie allo stile unico del Dalai Lama – fatto di calore e di profonda umanità – gli insegnamenti della tradizione risuonano come preziose verità in accordo con la sensibilità di uomini e donne di oggi, e non soltanto per chi ha abbracciato il Buddismo.

Postfazione di Richard Gere.

Dare il meglio in coppia

Se nella coppia lui e lei si abbandonano a comode routine, aprono le porte alla trascuratezza e rischiano di mettere in crisi il loro rapporto; perché accade e come evitarlo

Quando la comodità spegne la passione

La donna che sta sempre in tuta e con i capelli in disordine, e l’uomo sempre in pantofole e con un vestiario trasandato: sono le due immagini simbolo di un’intimità di coppia che ha varcato i confini del relax domestico, per approdare a quelli della trascuratezza. Un passaggio graduale, a volte quasi impercettibile e tuttavia assai concreto, che può riguardare uno o entrambi i partner e che esprime una trasformazione involutiva della coppia e del singolo all’interno di quella coppia. La trascuratezza infatti può manifestarsi in modo per lo più estetico ma non solo. In ogni caso avvelenando l’eros

Se lei trascura la sua femminilità seduttiva…

La donna che, quando è in casa, non si trucca mai o che indossa sempre la stessa “tutona” che nega le sue forme, e che non valorizza neanche un po’ la propria femminilità, non raramente trascura anche altri aspetti essenziali (il senso del bello, il dedicarsi ad attività creative e ricreative, un atteggiamento poetico o romantico, il tempo per la sessualità) in nome di una funzionalità a tutto campo che privilegia – non sempre, peraltro – l’ordine, la cucina e la pulizia.

…e lui si immerge in una routine pantofolaia

L’uomo che dedica poco tempo all’igiene personale, che si fa la barba solo quando “serve”, che non si interessa dei vestiti che indossa, spesso rivela anche una sciatteria esistenziale: si occupa poco delle questioni domestico-familiari, non esce mai dalle solite abitudini, non è mai brillante, non intraprende e non propone nulla di nuovo alla partner e sembra sempre un po’ assente, immerso nel proprio brodo fatto di lavoro e di routine. Un eventuale punto in comune, per tutti e due, è un evidente aumento di peso associato alla mancanza di una benché minima preoccupazione estetica o salutistica.

Una mazzata per l’eros

Certamente nella donna la cosa è più “spettacolare”, perché a lei è maggiormente attribuita per tradizione la cura del corpo e dell’aspetto (cosmesi, indumenti, accessori) ma, anche l’uomo sciatto, per chi lo vive da vicino, ha una sua forza d’impatto, ovviamente negativa. E diventa ancor più visibile quando contrasta con il modo in cui ci si presenta invece al mondo esterno – non tanto quello degli amici quanto piuttosto quello del lavoro – che resta magari impeccabile, oppure con il modo curato, sensuale e intraprendente in cui ci si presentava al partner nel primi tempi dell’innamoramento e della convivenza. Quel che è certo, in entrambi i casi, è il risultato finale: un’azione distruttiva sull’eros e sul desiderio sessuale.

Una coppia troppo sicura di sé può spegnere l’eros

Sembra che nella storia della coppia, di questa coppia, ci sia un momento preciso in cui almeno uno dei due si sente “sicuro dell’altro” e pensa di non dover più fare nulla per piacergli attivamente, perché ormai il suo amore e l’attrazione che egli prova sono “acquisiti”, scontati. E da questo momento considera sia la casa che il tempo che si trascorre insieme come “luoghi di rilascio”, in cui lasciarsi andare. E in effetti ci si lascia andare: alla deriva, estetica e mentale. Si confonde la naturalezza con la sciatteria, l’intimità con la negazione dell’attenzione all’altro. Ma essere se stessi significa far vedere solo la propria parte più stanca e trasandata? Ed è giusto dare il meglio di sé, le migliori energie e le armi di seduzione (profumo, vestiti, charme, brillantezza, senso dell’umorismo, sensualità) solo al di fuori della coppia “consolidata”?

Dare il meglio alla coppia

Premesso che è fondamentale sentire la coppia come spazio in cui potersi mostrare liberamente nei quotidiani momenti di riposo, di stanchezza e di malattia, non va dimenticato che la cura non contrasta con la comodità e con la vera espressione di sé, anzi spesso aiuta a viverle in modo migliore. Inoltre va tenuto presente che il partner all’inizio ci ha voluti “anche” per l’aspetto e per il tono generale che mostravamo. Trascurarsi davanti a lui significa mandargli un messaggio chiaro, anche se magari intimamente non è così: «Non mi interessa più quello che pensi di me, non è con te che tiro fuori la parte migliore di me». E il partner, che nel mondo riceve stimoli continui (dalle riviste, dai colleghi di lavoro, dai media, dagli amici, da Internet) può cominciare a vacillare. Se è vero che una storia d’amore non si basa sul confronto con gli altri, non va bene neanche un atteggiamento di totale rinuncia.

L’eros è un’energia sacra e va nutrita con la parte migliore di sé e delle proprie energie. Trascurare se stessi in coppia significa trascurare la coppia. E a quel punto non ci si deve stupire se arriva una crisi che si poteva tranquillamente evitare.

Marte e Venere in camera da letto
Sesso esplosivo: istruzioni per l’uso

Una guida divertente, spigliata e pratica per una vita di passione e di soddisfazione sessuale, all’insegna della comprensione, della fantasia e di un’intimità sempre più profonda.

“Lui vuole sesso, lei romanticismo. Talvolta sembra che vengano da due pianeti diversi: lui da Marte, lei da Venere. E’ ovvio che a letto uomini e donne sono diversi, ma forse non abbiamo capito fino a che punto. Solo comprendendo e accettando le nostre differenze, quelle evidenti ma anche quelle più recondite, è possibile raggiungere un profondo livello d’intimità e avere una vita sessuale piena e soddisfacente.”

Macrolibrarsi.it presenta il libro: Coaching

Aprirsi fa Bene all’Amore

Aprirsi fa Bene all'Amore

In questo libro gli autori presentano il metodo del Dialogo di coppia, sviluppato da Michael Lucas Moeller e quello delle Costellazioni familiari, sviluppato da Bert Hellinger.
Questi due metodi, integrati fra loro, costituiscono un completo sistema di terapia di coppia.

La riuscita di un rapporto è determinata molto più dalle dinamiche inconsce dei partners che dai loro propositi coscienti.
Tutti noi vorremmo far durare quanto più a lungo possibile la gioia generata dall’innamoramento iniziale e, perché questo accada, siamo disposti a rinunciare a quei desideri e a reprimere emozioni che temiamo potrebbero incrinare il rapporto col nostro partner. In realtà ciò che scacciamo dalla porta rientra dalla finestra e presto scopriamo che nascondere ciò che sentiamo e pensiamo, invece che avvicinarci, ci allontana dalla persona amata.

Gra
zie ai due metodi impariamo a tollerare il disagio prodotto da una comunicazione aperta e sincera, in cui riveliamo tutto di noi stessi, non solo quelle parti che ci sembrano accettabili. Ben presto comprendiamo che solo un atteggiamento di consapevole sincerità può far crescere il nostro rapporto e che solo grazie alla verità si può stabilire quello che Bert Hellinger chiama l’ “Ordine dell’amore“.

La Vera Meditazione

Macrolibrarsi.it presenta il libro: La Vera Meditazione - Adyashanti

Lascia che ogni cosa sia ciò che è

Ogni metodo di meditazione affronta necessariamente il rapporto tra l’ego e l’universo. Dal confronto tra noi stessi e gli oggetti e le persone che ci circondano nascono tutte le domande che muovono la nostra personale ricerca della consapevolezza.

Se ci fermiamo ad osservare il mondo senza farci domande su chi siamo noi osservatori, possiamo senz’altro approfondire la conoscenza di moltissimi aspetti che riguardano le realtà a noi esterne. Ma questo non significa ancora meditare veramente.

Cos’è quindi la Vera Meditazione? Per Adyashanti semplicemente non esiste. Esiste l’esperienza personale attraverso la quale ciascuno di noi può abbandonare il povero punto di vista dell’ego e prendere il largo, come una goccia d’acqua, nel mare dell’esistente.

Quel mare è la consapevolezza universale, altrimenti detta amore, spirito, intelligenza; un tutto che si riversa nel nostro ego e nel quale, al tempo stesso, siamo immersi.

Se avete intuito che vivere e meditare sono la stessa cosa, la Vera Meditazione è un raggio di luce che permetterà alla vostra serenità di sbocciare pienamente. Adyashanti, con la sobrietà e solarità che lo contraddistinguono, vi aiuterà a rimuovere i sassi che ostacolano il vostro cammino e a trovare la vostra piena, personale libertà

Scopri la libertà della perfetta consapevolezza

Adyashanti, letteralmente” Pace Perfetta”, è un maestro spirituale atipico. La vera meditazione, uno dei suoi best seller, non impone un metodo per raggiungere la consapevolezza, e non propone uno sforzo per raggiungere l’equilibrio desiderato.

Il semplice e potentissimo stimolo che deriva da queste pagine è quello di abbandonare le manipolazioni e prendere il largo nel mare dell’esistente per come ci si presenta. Un tuffo nella nostra interiorità che ci rende capaci di una serena e gratificante introspezione.

La vera meditazione propone una via del tutto personale al raggiungimento della consapevolezza, e media tra la rigidità della riflessione e l’eccessiva leggerezza di pensiero che a volte sfuma nelle nebbie del sogno.

La proposta di Adyashanti è di non estraniarci da quel che viviamo, perché la sicurezza, il silenzio e la consapevolezza non sono stati dell’essere, e non riguardano la percezione. La vera meditazione e la condizione di libertà che ne derivano è una conseguenza del saper vivere come pensiamo, e di pensare nello stesso modo in cui viviamo perché, come ci rivela Adyashanti, vivere e meditare sono la stessa cosa.

Una splendida introduzione alla meditazione per coloro che pensano di non averne il tempo o le capacità, un illuminante approccio personale alla meditazione per coloro che non hanno trovato nei vari metodi una risposta valida alle proprie domande.

La Vera Meditazione
Scopri la libertà della perfetta consapevolezza

Innamorarsi dell’Amore

“Due persone si incontrano, due mondi si sono incontrati. Non è una cosa semplice, è una cosa complessa, è la co-sa più complessa che esista.
Perché ogni persona è un mondo a sé, un mistero complesso con un lontano passato e un eterno futuro. All’inizio si incontrano solo le periferie, ma se il rapporto cresce in intimità diventa più stretto, più profondo, allora, poco per volta, anche i centri cominciano a incontrarsi. Quando i centri si incontrano – questo è amore. Quando si incon-trano le periferie è solo conoscenza superficiale…
… L’amore è molto raro. Incontrare una persona al suo centro vuol dire vivere in prima persona una rivoluzione, perché se vuoi incontrare una persona al suo centro dovrai permetterle a sua volta di raggiungere il tuo centro. Devi diventare vulnerabile, assolutamente vulnerabile, aperto.
È un rischio.
Permettere a un altro di toccarti nel centro è rischioso, è pericoloso, perché non si può sapere cosa l’altro può farti. E una volta che tutti i tuoi segreti sono noti, una volta che tutto il nascosto è svelato, una volta che sei esposto com-pletamente, non si può mai sapere quello che l’altro farà.
Ed abbiamo paura. Per questo non ci apriamo mai…
… Io vi dico che ci sono due modi di vivere. Uno è vivere con la paura l’altro è vivere d’amore. Vivere con la pau-ra non ti condurrà mai dentro un rapporto profondo. Ne rimarrai impaurito e non potrai permettere all’altro di pene-trarti fino al centro. Fino ad un certo punto gli permetterai di entrare – poi scende un muro e si ferma tutto.
Colui che vive secondo l’amore è persona religiosa. Una persona che vive secondo l’amore è una persona che non ha paura del futuro, che non ha paura dei risultati e delle conseguenze – che vive qui ed ora.”
Spesso si utilizzano maschere per nascondere le nostre lacune e i nostri difetti dei quali non facciamo partecipi il nostro partner poiché abbiamo paura che possano venire utilizzati a nostro danno. Occorre aprirsi e rischiare.
Le maschere richiedono un grosso dispendio d’energia e creano divisione e incompletezza del rapporto.

di Osho

“Negli anni sei stato riempito di talmente tanta spazzatura sull’amore, che non sarà affatto facile imparare a distinguere il vero dal falso, trovare la strada autentica e scartare quella fasulla.”

Provocatorio e illuminante come al solito, Osho insegna in questo libro a disfarci di tutti i falsi preconcetti sull’amore e trovare un nuovo modo, più autentico, di amare. Insegna ad amare l’altro senza soffocarlo, ad abbandonare regole e aspettative, a liberarsi dal proprio ego, e dalla paura di restare soli.

Un amore sempre fresco e vivo, senza ossessioni né gelosie, quello che più di ogni altra cosa al mondo sa regalare la vera gioia di essere

Realtà e Amore

La vita esente da pensieri non conosce rapporto. Le idee lo implicano: pensiero è anche sinonimo di segmento di rapporto.
È pronta la consapevolezza a non pensare alla relazione per sperimentarla pienamente (in se stessa, chiaramente) come oceano d’Amore? Può? Cosa deve fare per giungere allo stato in cui la conoscenza del rapporto è eguale all’Amore nel rapporto, quando i pensieri sono eguali alle emozioni (perché Amore) e la percezione della relazione è sostituita da quella dell’unità? Quando c’è Salute, la vita, le relazioni e l’Amore sono lo stesso: Pace.
Pur essendo tutti basati sull’Amore, molto raramente i rapporti Lo sono integralmente. Il nucleo della consapevolezza (di sé) è Pace, Amore e Conoscenza (esente da pensieri): alle fondamenta di ogni esperienza, dove il tempo e privo di storia e di futuro, l’Amore e la Conoscenza sono gemelli siamesi senza età. La vita integrale (perla rarissima oggi come ieri e finché l’umanità non si Desterà) è tutta così. La vita che non lo è percepisce l’unità come (se fosse) molteplicità. Le sue idee sono disgiunte dalle emozioni, perché né le une né le altre vibrano di Amore. Invece di percepire l’universo intero interno a sé, la vita segmentata immagina la separazione in mondo interiore ed esteriore. Così, invece di essere percepite come unità, le relazioni sembrano separazioni e da qui le idee avvicinamento, intimità, unione, allontanamento e abbandono e le relative emozioni diverse dall’Amore. Tutto ciò che la vita percepisce è parte di lei, anche se le sembra accadere all’esterno, fuori. Fuori dove? Esternamente, rispetto a cosa? Il percepito non può essere esteriore alla percezione, che non può essere esterna alla vita. Percepire Amore senza sentire alcuna separazione è il Godersi della vita.
Tratto da Realtà e Amore di Andrea Pangos

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Siamo onde d’oceano.

Finche immaginiamo che sia così.

La verità è però un’altra.

In Realtà, nessuna onda. Nessun oceano.

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Tutta un’Altra Vita

Con la mappa della visione – PNL applicata alla crescita personale e al cambiamento

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Il dvd contiene la registrazione live del corso di PNL applicata alla crescita

personale e al cambiamento tenuto da Lucia Giovannini e Nicola Riva.

Spesso ci si ritrova a desiderare una vita diversa da quella che si ha, senza però sapere da che parte cominciare per dare la svolta. Oppure semplicemente si vorrebbe avere più tempo per sé, cambiare lavoro, cambiare casa, avere un rapporto diverso con gli altri e con se stessi, ma la paura crea un blocco, il senso di inadeguatezza imbriglia le intenzioni e si finisce con il restare immobili, mentre la vita scorre indifferente.

Lucia Giovannini e Nicola Riva vi aiutano a far parlare il cuore e ad ascoltare la sua voce senza il filtro della razionalità che troppe volte non lascia passare il vero sentire legando l’individuo alle abitudini e costringendolo alla staticità.

Il video è ricco di spunti per chi desidera seguire il percorso verso il cambiamento con strumenti affascinanti e personali come la mappa della visione.

Nel lavoro di Lucia e Nicola si innesca una particolare sinergia tra tecniche di psicologia tradizionale, pratiche motivazionali e antichi rituali che rendono unici e ordinali i loro seminari.

Stai bene con il tuo corpo?

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Noi e il nostro corpo La relazione con il nostro corpo è qualcosa di estremamente delicato. Si tende quasi a dimenticarlo quando si sta bene, mentre monopolizza tutta l’attenzione non appena qualche meccanismo si inceppa. Il corpo può essere complice (nel piacere) o nemico (quando non corrisponde all’immagine che desideriamo).

Funge da “biglietto da visita” nel rapporto con gli altri anche perché, e lo sappiamo bene, si è spesso giudicati dalle apparenze. Il corpo diventa facilmente bersaglio di frustrazioni e insoddisfazioni derivanti dal conflitto tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere: spesso si diventa troppo esigenti e si finisce per disprezzarlo.

Convogliare tutte le attenzioni e le energie su aspetti legati all’esteriorità può impedire un contatto profondo con se stessi, ma cosa fare quando la nostra immagine ci rende insicuri? Come riuscire ad accettare un’imperfezione se la si considera la causa primaria di ogni infelicità?

Non sono poi moltissime le persone in grado di percepire se stesse come sono realmente: si tende spesso ad avere una visione frammentata del proprio corpo, isolandone singole parti come se non facessero parte di un insieme. Si può detestare il proprio naso ed amare le gambe o i capelli. L’immagine che abbiamo di noi può addirittura perdere ogni contatto con la realtà: una donna che pesa 40 chili può, ad esempio, continuare a vedersi grassa e soffrirne molto.

Il cosiddetto “ideale del sè” (cioè quello che inconsciamente vorremmo essere), influenza la capacità di percepire la nostra persona nella realtà. L’ideale di sé si nutre dapprima dello sguardo dei genitori e se la realtà familiare ha permesso vissuti “sufficientemente buoni” può maturare un sé tollerante, che aiuta a convivere serenamente con le imperfezioni. Ma lo sguardo deluso di un padre che ha desiderato invano che il figlio diventasse un campione in qualche sport, condizionerà il ragazzo, il quale potrebbe percepire il suo corpo goffo e inadeguato. Una madre che vive con angoscia la bellezza della propria figlia adolescente, perché costretta a fare i conti col tempo che passa e a dover prendere coscienza del cambiamento del suo corpo che invecchia, potrà rendere insicura la ragazza col suo sguardo “deluso”.

L’adolescenza e l’età matura sono momenti fondamentali per la costruzione dell’immagine di sé.

Per le donne la relazione con il proprio corpo è ancora più complicata perché l’adolescente deve, nel suo percorso di crescita, affermare la propria diversità, passando dall’essere “uguale alla propria madre” all’essere “differente e unica”, un percorso che può essere facilitato dallo sguardo del padre, che aiuta la costruzione dell’immagine della ragazza, riconoscendole un corpo. Il riappacificarsi con il proprio corpo è strettamente legato alla capacità di accettare la realtà, di riconoscersi come unici, di dare valore alla propria autonomia, di placare i conflitti legati allo sguardo dei nostri “genitori interni”.

Come può avvenire allora questa “riconciliazione” con il proprio corpo?
A volte capita che lo sguardo di chi ci desidera ci sveli qualcosa di noi che non conoscevamo: ci fa sentire diversi, più belli, più amabili, le carezze della persona amata fanno svanire magicamente tutti i nostri difetti.

E’ importante tenere sempre presente che il corpo non può essere considerato come un’entità separata dal mondo intrapsichico: ogni istante riceviamo messaggi che arrivano sotto forma di sensazioni fisiche (caldo, freddo, piacere o dolore fisico, etc.) o di sensazioni psichiche (tristezza, gioia, rabbia etc.). Un mal di testa, per esempio, potrebbe anche essere l’effetto di una rabbia soffocata, di tensioni non sciolte.

Il volto è il teatro delle nostre emozioni, i contorni più o meno rilassati degli occhi, le rughe intorno alle labbra raccontano di noi, della nostra età e soprattutto del nostro modo di accogliere il passare del tempo. Accettare i segni del tempo con serenità può essere un’impresa difficoltosa se già il rapporto con il nostro corpo è stato compromesso in precedenza. Sono molte le donne che assumono un atteggiamento di rassegnazione, bloccando così quel continuo processo di trasformazione mente-corpo grazie al quale ad una fine segue sempre una rinascita. Chi misura il proprio valore solo dagli sguardi adoranti degli altri, corre il rischio, quando questi non ci sono più, di scegliere di farsi da parte, di togliersi dal gioco, impedendo così ogni altra esplorazione di sé, di altri modi di essere: diventa impossibile scoprire un altro modo di prendersi cura di sé.

Non esiste limite di età per scoprire la propria creatività, per avere voglia di cambiare e di mettersi in discussione. Eventi come la fine di una relazione che non dava più nutrimento profondo o l’inizio di un nuovo lavoro più gratificante, possono essere, pur con tutte le comprensibili difficoltà, momenti stimolanti per cominciare una rinascita. Concentrarsi su un lifting o isolarsi dai rapporti interpersonali, sarebbero ancora una volta tentativi di voler separare, in maniera innaturale, il corpo dai vissuti interiori. L’illusione di assicurarsi l'”eterna giovinezza” rivela la difficoltà ad accettare i propri limiti e la tendenza a omologarsi a standard precostituiti.

Può un intervento di chirurgia estetica mettere davvero fine a tanti tormenti? Forse no. E’ importante soprattutto ricercare altre modalità per nutrire la propria autostima, altrimenti il “ritocco” non farà stare meglio.

L’esasperata tendenza a soddisfare criteri estetici dominanti finisce per influenzare i comportamenti alimentari, non più regolati da fattori quali fame, gusto, sazietà, ma costantemente dominati dalla ragione. Si diventa giudici severi di tutto quello che si mangia, si tende a dividere il cibo in buono (tutto ciò che è ipocalorico e che fa dimagrire) e cattivo (tutto ciò che fa ingrassare). Alla forza di volontà è affidato l’onere di evitare ogni “tentazione”, lasciando da parte spontaneità e naturalezza. La sensazione di poter sempre controllare il proprio peso sarebbe una dimostrazione della propria forza, ma allora come mai proprio chi cerca di controllare ossessivamente la propria alimentazione tende così spesso ad essere ansioso, irritabile e trova tanta difficoltà a concentrarsi?

In condizioni di stress, nervosismo, quando l’umore è giù, il cibo può rappresentare una sorta di “compensazione”: imporsi delle restrizioni impedisce di trovare una rapida “consolazione”. A questo punto, la trasgressione (rappresentata, ad esempio, da un pezzo di cioccolato divorata avidamente) genera insostenibili sensi di colpa e ulteriore bisogno di consolazione, in un perverso meccanismo che porterà a mangiare l’intera tavoletta di cioccolato.

A volte affrontare una dieta può essere necessario, ma attenzione al “fai da te”.
E’ fondamentale in questi casi rivolgersi ad un nutrizionista di fiducia che aiuterà ad individuare ed eliminare le cattive abitudini alimentari e, caso per caso, elaborerà diete personalizzate: magari si scoprirà che cibi considerati proibiti possono essere reinseriti nei propri pasti, con beneficio del palato e dell’umore.

Mente e corpo non sono mai divisibili, imparare ad ascoltare i bisogni autentici del proprio corpo aiuta a comprendere più profondamente se stessi.

di Dott.ssa Mariacandida Mazzilli

Accettare, apprezzare e amare il nostro corpo per vivere in salute e in armonia

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Louise Hay, in questo agile volume, raccoglie 51 affermazioni positive per consentire a ogni suo fedele adepto di costruirsi un fisico sano, pieno di energia e vitalità. Le affermazioni rigurdano ogni parte del corpo (dalla testa ai piedi) e la loro assidua ripetizione acquista un valore terapeutico per la guarigione di ogni organo cui sono via via dedicate.

La pratica del pensiero positivo permette infatti di ristabilire quell’equilibrio psico-fisico. La cui rottura provoca la malattia. Chi è afflitto da qualche problema specifico potrà dunque ricorrere all’affermazione più opportuna per guarire dal disturbo di cui soffre, ma soprattutto per riconciliarsi con se stesso, imparando ad apprezzare quelle caratteristiche fisiche che non gli sono mai piaciute e la cui non accettazione ha probabilmente somatizzato.

Nella cassetta allegata la voce incisa accompagnerà l’ascoltatore nella pratica del pensiero positivo, favorendo il rapido conseguimento di un’eccellente salute, grazie a un rinnovato amore per il proprio corpo, per il proprio aspetto, per la propria persona.

Innamorarsi ogni giorno

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L’amore è il sentimento più magico che possa esistere.

Quando ti innamori vivi in un’altra dimensione. L’amore è in assoluto l’unico sentimento che ti permette di provare la gioia autentica. L’innamoramento è in grado di cambiare una persona. Improvvisamente diventi più buono, gentile, disponibile. Il mondo diventa improvvisamente più bello e persino le persone che normalmente consideravi poco gradevoli diventano inaspettatamente piacevoli. Questa è la magia dell’amore.

Il problema però sembra dato dal fatto che tale condizione non duri in eterno. L’innamoramento sembra avere un termine. Superato questo lasso di tempo subentra spesso la noia e ciò che sembrava magico non lo è più. La maggior parte delle persone dice che tutto questo è fisiologico.

Non è vero. L’amore e l’innamoramento è soprattutto una nostra emozione e dipende da noi mantenerla viva o farla morire. Il partner spesso non ha nulla a che vedere con questo nostro “calo di entusiasmo”.

Il segreto per mantenere un rapporto vivo e giovane dipende soprattutto dal nostro atteggiamento mentale e dal nostro saperci re-innamorare ogni giorno.

Cosa vuol dire re-innamorarsi ogni giorno? Vuol dire non dare nulla per scontato e considerare la persona che hai accanto come un regalo.

Spesso dopo un pò che stai con il tuo partner dai per scontate le sue attenzioni, il suo esserci. Consideri l’altra persona come dovuta. Non c’è nulla di dovuto nell’amore.  Quindi se vuoi mantenere vivo il tuo rapporto e farlo crescere ogni giorno devi imparare a re-innamorarti.

Cosa vuol dire re-innamorarsi? Vuol dire entusiasmarsi, stupirsi, gioire di ogni piccola cosa che si condivide con il proprio amato: un caffè, un aperitivo, un giro in macchina. Vivi tutto come se fosse il primo giorno. Vivi ogni giorno il tuo San Valentino. Stupiscilo con un pensiero, un regalo, un messaggio romantico. Riabituati al romanticismo dei primi tempi e gli effetti saranno sorprendenti.

Garantito.

A tutti voi un mare d’amore.

di: Giordana

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In questo momento, nel mondo come in Italia, tantissime persone sono mosse da desideri e domande simili: come Manifestare l’Anima Gemella, come vivere una Relazione Amorosa più appagante. Le persone, tra cui Tu, vogliono capire, imparare e crescere, cercano risposte alle domande di fronte a cui li mette la vita, ma più di ogni altra cosa, appunto,  vogliono amare ed essere amati.

Eppure, molto spesso, sembra che proprio queste esigenze siano tanto più difficili da soddisfare quanto più si aspira alla loro realizzazione. Vero? Più si cerca l’Amore Vero e più si attirano Relazioni sentimentali negative e dolorose. Più si cerca il partner ideale e più si attira l’opposto…che dire poi di quell’attimo in cui credi di aver trovato, finalmente, la persona dei Tuoi Sogni e…puf! questa si rivela un fuoco fatuo?

ll nuovo bestseller Il Segreto del Cuore ti rivelerà la misteriosa forza dell’emanazione e dell’attrazione che agisce in ognuno di noi, determinando la nostra vita, nonché la Realizzazione del nostro sogno di Vivere l’Amore Vero.

Servendosi di indicazioni pratiche e di numerosi esempi tratti dalla vita reale, l’Autore, Ruediger Schache illustra in dieci segreti l’essenza di questo sapere senza Tempo e Confini, vasto e profondo come l’Oceano.

Ogni segreto, che troverai svelato in Il Segreto del Cuore, racchiude un’antichissima conoscenza: chi la seguirà agirà con una nuova consapevolezza, attraendo nella propria esistenza le persone che desidera e la Persona Ideale con cui vivere il Vero Amore.

I conflitti e i problemi di coppia

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In coppia a volte è difficile accettare i problemi come una cosa “normale” senza creare tragedie ma non per tutte le coppie è così.

Dipende dagli schemi e dalle dinamiche familiari della coppia (di ognuno dei due partner). Se le famiglie da cui provengono i partner sono fortemente karmiche, sarà proporzionalmente difficile per i due affrontare il conflitto serenamente per quello che è: una lezione di vita, uno strumento per superare il karma, un mezzo per capire le dinamiche familiari e superarle guarendole.
Ogni conflitto richiede una grande energia e una grande voglia di lottare per risolverlo.
Se un partner ha avuto una famiglia in cui il conflitto era di casa e la violenza verbale o fisica pure, potrà a volte decidere di lottare per capire o a volte arrendersi per mancanza di energia. Se l’altro partner invece proviene da una famiglia in cui i conflitti venivano ignorati, difficilmente vorrà stare dentro un conflitto e tenderà o a minimizzare il problema o a fuggirne.
Nel caso in cui uno dei due partner sia stato ferito nell’infanzia/adolescenza da un rapporto familiare difficile, nel caso in cui ad esempio vi è stato abbandono da parte di uno dei due genitori, o da ambedue, quando si innescherà una dinamica simile nel suo matrimonio, tenderà ad “abbandonare” prima di essere nuovamente abbandonato. Quindi riterrà il conflitto una “tragedia” insopportabile e inaccettabile. Ma questa sarà una scusa per mascherare la paura dell’abbandono.
Le dinamiche che si instaurano in una coppia sono tante quante sono le dinamiche delle rispettive famiglie dei partner.
Un suggerimento che posso dare a coppie in cui un semplice conflitto diventa una tragedia è di fermarsi e cercare di mettere per iscritto il problema, ognuno per suo conto. Elaborarlo prima vedendolo proiettato sulla carta, poi affrontare il problema come un processo in cui non vi sarà un vincitore o un vinto, ma due anime che stanno crescendo insieme.
Capisco le vostre obiezioni quando direte: “Ma se mi ha tradito/a, cosa faccio lo scrivo su un foglio?
Beh, sì, prima di aggredire, prima di distruggere, prima di abbandonare il campo, anche in un caso estremo si possono scrivere i propri pensieri su un foglio e tirarli via dalla mente.
Nel caso di un tradimento si può anche arrivare alla conclusione di lasciarsi, ma il punto è farlo “guarendo” il rapporto e non distruggendolo.
Ci sono comunque diversi altri casi in cui il conflitto è meno pesante. Ma anche in questi casi se la dinamica è l’abbandono, l’esclusione, la fuga sarà questo che si cercherà di fare.
Ma, se partiamo dal presupposto che in una coppia si sviluppano alcune dinamiche che provengono dalle rispettive famiglie allo scopo di guarirne il karma, capite che fuggendo non si raggiungerà mai l’obiettivo. E, anche nell’ipotesi in cui la distruzione del rapporto ci dia sollievo (cosa piuttosto improbabile), al prossimo rapporto le dinamiche riaffioreranno e non potremo evitare di affrontarle.
Non vi è alcuna azione, abbiamo detto, che non sia karmica, quindi il da farsi in ogni occasione di conflitto è di trovare la calma necessaria per innescare il processo di comprensione e guarigione.
Scrivere può servire, correre può servire a smaltire la rabbia, rimanere in silenzio e osservare il respiro può servire a portarsi al centro interiore. Ma, anche se in ultima analisi ci fosse uno scoppio di ira, passato questo, occorre fermarsi e capire quale delle tante dinamiche familiari sono state toccate, affrontarle razionalmente e cercare di guarirle.
Questo è un lavoro però da farsi in due e, dato che c’è libero arbitrio, un partner non può obbligare l’altro partner a farlo senza la sua volontà.
Tutto ciò che può fare chi vuole risolvere il conflitto affrontando il processo di guarigione, è aspettare i tempi del partner, lasciare smaltire la rabbia, e cogliere il momento adatto per poter iniziare una comunicazione. Questo richiede dedizione, amore e volontà di proseguire il rapporto.
Un conflitto è comunque meglio affrontarlo sempre. Non vi è mai alcun motivo per evitarlo o ignorarlo. Un conflitto represso o evitato prima o poi riaffiorerà più prepotente e difficile di prima.


Otto Brink

Quando l’Amore Vince

Vita di coppia: le regole del gioco

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Nella nostra cultura si sono progressivamente allentati i legami della persona singola con la famiglia e con i suoi antenati: i valori dell’individuo, dell’autonomia della singola personalita’, prevalgono e vengono idealizzati.

Bert Hellinger, in piu’ di venti anni di lavoro con la terapia breve delle Costellazioni Familiari, ci ha fatto capire che l’idea di una personalita’ autonoma e’ per molti aspetti un’illusione. La singola persona e’ molto piu’ legata di quanto si sia soliti pensare alla famiglia da cui proviene (e non solo ai genitori, ma a parecchie generazioni precedenti), nel bene e nel male.

Questo libro applica il lavoro di Hellinger alla coppia: alla sua costruzione, alla vita insieme, alla comunicazione fra partner.