Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri – Margery Williams

C’era una volta un coniglietto di velluto…

C’è qualcosa di speciale nelle relazioni che i bambini instaurano con i loro giocattoli e mai un libro lo ha evidenziato meglio di “il Coniglietto di Velluto”.

Pubblicato per la prima volta nel 1922, Il Coniglietto di Velluto è una storia fantastica che nella sua semplicità, ha insiti insegnamenti fondamentali: una storia che ha come protagonista un giocattolo donato per natale. Dopo i primi giochi e quell’entusiasmo derivante dalla novità, il bambino che riceve in dono il piccolo coniglio, lo ripone in un armadio, dimenticandolo. Una moltitudine di giocattoli più alla moda, prendono in giro il coniglietto dimenticato per via della sua semplicità, quasi noiosa, e lo accusano di non essere un gioco autentico a differenza loro.
Persino Timothy, il leone snodabile di legno realizzato dai soldati invalidi, che avrebbe dovuto essere di più ampie vedute, si dava delle arie.
Solo un giocattolo gli dimostra gentilezza…

“Il Cavallino di cuoio viveva nella camera del Bambino da molto più tempo degli altri.
Era vecchio, lo si vedeva dal suo manto rovinato e mezzo scucito e dalla sua coda spelacchiata. Era anche saggio. Nella sua vita aveva conosciuto molti giocattoli meccanici. Li aveva sentiti vantarsi e poi le aveva visti rompersi e finire nella spazzatura.
Il Cavallino di cuoio lo sapeva. E sapeva anche altri magici segreti che solo i giocattoli più vecchio conoscono.”

L’unico giocattolo ad essere gentile con il povero coniglietto è il saggio Cavallino di Cuoio che gli spiegherà il significato di essere Vero.

«Che cosa vuol dire essere VERI?», chiese un giorno il Coniglietto al Cavallino di cuoio.

«Essere Vero non dipende da come sei fatto», rispose il Cavallino di cuoio. «È qualcosa che ti succede. Quando un bambino ti vuole bene per tanto, tanto tempo, quanto tu per lui non sei solo qualcosa con cui giocare, ma qualcuno da amare DAVVERO, ecco, allora diventi VERO.»
«È una cosa che fa male?» domandò il coniglietto.

«Qualche volta», disse il Cavallino che era sempre sincero…
«Veri si diventa piano piano, ci vuole tempo.
Quando diventi vero, lo sei per sempre»

E così il coniglietto di velluto aspetta la sua occasione per diventare “vero”, e da lì a poco arriva, perché una sera il bambino non trova il suo cagnolino di porcellana e la tata gli propone proprio il coniglietto di velluto.
Da quel giorno il coniglietto il suo bambino diventano veramente inseparabili: condividono tutti i momenti belli della giornata, dai giochi, ai sogni, dalle nottate stretti stretti alle avventure in giardino con costruzioni di rami, dagli incidenti ai bagni. Sono sempre insieme, ed il Coniglietto viene trascinato, lanciato, appoggiato, portato in carriola…
Giocano insieme durante una lunga estate dorata e, anche se il Coniglietto diventa sempre più logoro e vecchio, diventa “reale” per il bambino che lo ama così tanto.
I conigli in giardino la pensano diversamente:
Come può Coniglio essere reale quando non può saltare e saltellare?

Però tutto cambia quando un giorno il «Bambino improvvisamente si ammalò».
Vediamo come Coniglietto vive con tristezza il vedere il suo amico ammalato, lontano da ogni giocattolo ed ogni forma di divertimento. Finchè un giorno gli adulti raccolgono tutti i giochi a contatto con il bambino nel periodo di degenza, in quanto aveva avuto la scarlattina, e sarebbero potuti essere infetti, quindi devono essere bruciati. Ecco che, mentre il coniglio aspetta di essere bruciato, piange una lacrima reale, da cui emerge una fata. La fata consola il piccolo coniglio dicendogli che, per il ragazzo, lui era reale, in quanto il bambino lo amava.

La fata che riconosce il ruolo che Coniglietto ha avuto nella vita del piccolo bambino: si è dunque meritato di diventare vero, vero per davvero.
Così accade la magia, da coniglietto di velluto, Coniglietto si trasformò in un coniglietto selvatico che da lontano, un giorno, può anche salutare il suo amico, il bambino.

L’autrice Margery Williams, ha un messaggio che arriva con delicatezza ai bambini che ascoltano e leggono ma anche per gli adulti: un adulto che legge la sua opera, non potrà fare a meno di chiedersi cos’è il reale. L’autrice che, di base, fa pervadere le sue opere da sfumature di sentimentalismo, non tralascia la tenacia di sottolineare l’importanza di accettare sé stessi, i difetti che rendono unici e che compongono l’autenticità di ognuno.

Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri di Margery William splendidamente illustrato da Sarah Massini pubblicato da Emme Edizioni è una fiaba commovente sullo straordinario potere dell’amore, qui in versione integrale.
Le illustrazioni di Sarah Massini hanno un bellissimo fascino antico, completano perfettamente questa meravigliosa storia. Sfondi meravigliosamente dettagliati con colori tenui e con un uso favoloso di luci e ombre. Le illustrazioni a pagina intera ti trascinano nella storia e catturano l’amore tra il ragazzo e il suo coniglio.
Una rielaborazione di un classico può essere una cosa complicata da gestire, ma ciò che amo di questo è che ha utilizzato il testo originale, completo e integrale. La storia originale di Margery Williams è un classico molto amato per un’ottima ragione e sono così felice che sia qui nella sua interezza per far innamorare un’intera nuova generazione.
Da bambini ci piaceva pensare che i nostri giocattoli fossero reali, ora vediamo come sia lo stesso per i bambini di oggi… forse prendono vita quando dormiamo…  Questa è una storia con cui ogni singolo bambino può identificarsi, capire e divertirsi.

In un mondo pieno di rumore come il nostro, è difficile rimanere autentici, accettarci come si è e non come “dovremmo essere” secondo standard assurdi che spopolano nel web e non solo. Si è spinti a raggiungere una perfezione irrealizzabile nascondendo quei difetti che però ci rendono unici e autentici.

Troppo spesso tralasciamo quelle che sono le nostre aspirazioni per adeguarci a ciò che si aspettano gli altri da noi. Durante il percorso della vita è facile perdere la propria strada, ma è attraverso queste piccole e semplici letture che si può venire colpiti da un fulmine a ciel sereno che ci fa fermare e riflettere su ciò che stiamo facendo.

Buona lettura!
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Questa è la storia di TopoLina – Emanuela Nava

Questa è la storia di TopoLina
e della neve che cadde a primavera.

Questa è la storia di TopoLina, una piccola topina che non ha mai visto la neve e non riesce a gestire le sue emozioni.
TopoLina di fronte a questo cambiamento è spaventata ma allo stesso tempo ne è attratta. Le sue zampine lasciano impronte curiose, orme rabbiose, orme più delicate.
Esce fuori di casa a scoprirla ma purtroppo la neve continua a scendere fino a nascondere la sua tana.
TopoLina si arrabbia, ha paura di non ritrovare più la sua casetta. Comincia a correre, sentendosi perduta, finché finalmente si accorge che sulla neve ci sono delle impronte, ce ne sono tante, disegnano bellissimi percorsi sul tappeto bianco del prato, e decide di seguirle.

“Fu mentre si muoveva avanti e indietro
che vide le impronte.
Ce n’erano tante sulla neve fresca:
frettolose, indecise, pesanti, leggere,
persino innamorate.

Aveva freddo, era arrabbiata, ma le piacevano
qui segni bellissimi disegnati sulla neve.”

Incontra altri animali: Volpe, Scoiattolo, Talpa, Daino e Capriolo.
TopoLina però non riesce a comunicare con loro, non può parlare, e non capisce le loro parole, allora prova a tracciare delle impronte, in direzione della sua casa, proprio come quelle che aveva seguito all’inizio.
Inizialmente gli animali la trovano strana, molto strana, non la comprendono, fanno fatica a comunicare con lei, ma poi Volpe guarda le orme e capisce che TopoLina sta chiedendo loro di seguirla.
Volpe intuisce il bisogno di TopoLina e attraverso il disegno comunica con lei.
..insieme tutti iniziano anche a scavare per aiutarla a ritrovare la sua casa, e a loro se ne aggiungono altri, perchè la generosità diventa contagiosa e aiutare un’amica è divenuto un bel gioco di squadra.

“Tutti scavavano:
era un bel gioco aiutare un’amica.”

Emanuela Nava ha una dote speciale nel trovare le parole giuste per dire anche le situazioni più complesse alle orecchie dei bambini. Lo dimostra, una volta di più, con Questa è la storia di TopoLina: un racconto in forma d’albo illustrato, con le splendide illustrazioni di Simona Mulazzani, in cui le difficoltà comunicative che affliggono diversi bambini trovano voce attraverso la minuta figura di una topina del bosco.

E’ una storia che permette a tutti i bambini di riflettere su ciò che significa comunicare in modo diverso. Un manifesto che fa provare empatia e fa comprendere l’importanza di garantire a ogni persona il diritto a essere ascoltata, anche quando ciò richiede uno sforzo: un modo bellissimo di crescere e diventare grandi.

Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Fondazione Allianz UMANA MENTE e Confcommercio – Imprese per l’Italia, che hanno creduto nel suo scopo: spiegare a grandi e piccini che comunicare è un diritto di tutti.

Ci auguriamo che i passi di TopoLina sappiano guidare ognuno di noi all’ascolto paziente di chi non può parlare ma ha sogni, emozioni e pensieri che può condividere con noi.
Delicatissima, nelle parole e nelle illustrazioni, Questa è la storia di TopoLina è una storia di silenzi esterni che non corrispondono a silenzi interni, di amicizie che fanno trovare soluzioni inattese e di modi di relazionarsi insoliti ma straordinariamente affascinanti. Muovendosi in punta di piedi, Emanuela Nava e Simona Mulazzani dipingono un quadro fantastico in cui la disabilità, le difficoltà che implica e le risorse che fa emergere, non vengono mai citate esplicitamente ma trovano una rappresentazione lucidissima ed efficace.

Gli albi come Questa è la storia di TopoLina trasformano così esperienze particolari e importanti, come quella del Centro Benedetta d’Intino di Milano, in storie di grande fascino che arrivano al lettore grazie a un alleato prezioso: l’emozione…ancora una volta complimenti a Carthusia edizioni per aver dato vita ad un albo illustrato dedicato al “diritto di comunicare”.

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Un Pensiero dopo la Pioggia – Miguel Cerro

C’era una volta un bosco meraviglioso,
pieno di luce, in cui vivevano
animali di ogni tipo.
Un giorno all’improvviso cominciò a piovere.

Un libro prezioso sia per le illustrazioni che per la sua storia.
Un pensiero dopo la pioggia è viaggio verso una meravigliosa foresta piena di luce in cui vivono tantissimi tipi di animali. Finché un giorno iniziò improvvisamente a piovere e pioveva sempre di più! Tanta e tanta pioggia scendeva dal cielo che gli animali dovettero andare a rifugiarsi nella montagna più alta del posto. Ma la pioggia continuava a scendere e l’acqua a salire e dovettero andare a rifugiarsi tutti in una grotta.

Finalmente da lì a poco, smise di piovere e gli animali iniziavano ad avere fame e sete. La volpe subito si offrì di cercare acqua e cibo, ma gli animali non si fidavano di lei e ben presto gli animali furono organizzati e il lavoro fu diviso in modo che potessero vivere nella grotta, tutti avevano qualche mansione, tutti esclusa la volpe a cui non era permesso fare nulla.

Quando calò la notte, la piccola volpe uscì a pensare e nel cuore della notte illuminata da una grande luna, le venne una grande idea! Poter illuminare l’interno della grotta che fino ad ora era rimasta sempre nell’oscurutà.

“Sarebbe meraviglioso
riempire la grotta di stelle.”

Il finale come sempre non ve lo svelo, ma è un finale da non perdere!
La volpe mostrerà che può aiutare i suoi compagni e che può anche farlo non solo aiutando l’intero gruppo ma anche aiutando altri animali.

Un pensiero dopo la Pioggia con testo ed illustrazioni di Miguel Cerro edito da Kalandraka
Un ottimo libro, una storia ricca di magia e significato che si è ben meritata di vincere VIII Premio Internazionale Compostela per Albi illustrati nel 2015.
Le illustrazioni hanno colori profondi, pieni di contrasti, ogni pagina è degna di essere incorniciata. Sono spettacolari e occupano l’intera pagina. Gli animali sono disegnati in modo molto originale, sfuggendo agli stereotipi. I colori intensi predominano, a volte scuri ma con un’atmosfera evocativa e meravigliosa.

Ci sono diverse letture che possono essere tratte dal tuo testo, da un lato ci arriva il messaggio che come il lavoro di squadra rende più facile superare le avversità e che il processo di adattamento è più sopportabile. La sopravvivenza è assicurata se tutti collaborano come succede nella foresta con tutti gli animali.
I bambini, si chiederanno sicuramente perché non permettono alla volpe di prendersi cura di qualsiasi compito. Se non si fidano della volpe, è perché pensano di non poterlo fare meglio o che diffidano solo delle sue buone intenzioni?
L’intento dell’opera è proprio questo, mostrare ai piccoli lettori come sia invece possibile soddisfare i bisogni primari di tutti semplicemente aiutandosi l’un con l’altro.

Tutti meritano l’opportunità di dimostrare il loro valore come accade alla volpe che all’inizio tutti sospettano dell’aiuto che è disposta a fornire, poiché questo è sempre stato considerato un animale furbo e inaffidabile. Ma alla fine ottiene un grande risultato che sorprende tutti.
E lo fa grazie alla sua perseveranza e all’immaginazione, un altro dei valori che enfatizza la storia.
È importante non dimenticare che c’è sempre qualcosa che possiamo o che sappiamo fare. Una delle cose che piace e i bambini ricordano di più è che la volpe, non si arrende e scopre che può contribuire al gruppo ❤

E, da allora,
in quella grotta…qualcosa cambiò!

Un pensiero dopo la Pioggia, lo consiglio vivamente, è una bellissima storia illustrata, una storia che mette in evidenza il lavoro di squadra, la distruzione del pregiudizio e la perseveranza.
Limportanza di dare un’opportunità alle persone, specialmente se sono così predisposte ad aiutare.

Un invito quindi a non lasciarsi influenzare da pregiudizi, e permettere a tutti di contribuire al bene del gruppo. Non mi stancherò mai di dire che i libri di Kalandraka sono libri magici, con meravigliose illustrazioni e messaggi nelle loro storie che considero necessarie per i più piccoli.

In questo libro si parla del desiderio di aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio, sempre desiderosi di superare se stessi, lasciando da parte la “competizione” con gli altri e soprattutto quella ricerca della felicità nell’immateriale.
Miguel Cerro ha trovato la chiave esatta per far funzionare questa storia che ci permette di pensare e riflettere con i piccoli lettori ma non solo…

Buona lettura!
Puoi acquistare il libro QUI:

Martino Piccolo Lupo – Gionata Bernasconi

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“Martino era nato in una notte di nebbia fitta.
Il piccolo lupo alzò la testa,
senza capire dove finisse il suo musino
e iniziasse il cielo”

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Comincia così il bel racconto Martino piccolo lupo, opera dello scrittore per l’infanzia Gionata Bernasconi.
Martino è un cucciolo di lupo incapace di ululare a comando, ama tantissimo le ciliegie, ha paura delle farfalle, è amico di un’oca, ed è legatissimo alla mamma ma purtroppo male accolto dal capobranco (“Non sarà mai un vero lupo!“).
Per molti aspetti, è simile a qualsiasi bambino che ha bisogno del suo tempo e di una spinta “più speciale”, affettiva e sentita, per crescere, trovare il proprio posto nel mondo e il proprio modo di comunicare con gli altri.
Alla fine Martino viene accettato dal branco, che capisce che ci può essere spazio anche per piccoli lupi che non riescono ad ululare.

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La storia di Martino è basata su uno degli animali feroci dei boschi, il lupo.
Nelle fiabe i bambini lo riconoscono, lo cercano e lo temono per la sua pessima fama, alimentata da false credenze…
E’ proprio per questo che pagina dopo pagina l’auotore ha strutturato in modo magnifico la storia, tutta basata su un gioco di metafore calzanti e al tempo stesso delicate che permettono ai piccoli-medi lettori, di riflettere sul tema dell’autismo, ma anche sulle semplici diversità che possono incontrare tra un bambino e l’altro.

«Il libro nasce da un desiderio:
raccontare la disabilità ai più piccoli per aiutarli a riconoscerla e a non temerla — dice l’autore —.
Così l’incontro con il coetaneo che ha codici di comportamento differenti diventa più facile».

Un albo illustrato, edito da Carthusia nella collana Storie al quadrato, per parlare con delicatezza di autismo.
Alla fine della storia, amabilmente illustrata da Simona Mulazzani, alcune pagine aiutano i lettori piccoli, ma anche genitori ed insegnanti ad immedesimarsi nel protagonista, riflettendo e giocando con i concetti e sugli atteggiamenti che appaiono “strani”, “diversi” e anche sui propri comportamenti.

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Un consiglio?!
Non fermatevi dall’acquisto solo perchè avete letto che parla di Autismo, è un libro magnifico adatto anche ai vissuti più semplici, i bambini che hanno meno schemi di noi lo adoreranno!

A tutti i Bambini,
nessuno escluso!
Buona lettura

Gionata Bernasconi

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Parte del ricavato è per la Fondazione Ares!

Tutti abbiamo una meta nella vita

Tutti abbiamo una meta nella vita

Tutti abbiamo una meta nella vita

Tutti abbiamo una meta nella vita…
un dono unico o un talento speciale da offrire agli altri.
Le coincidenze costellano la nostra giornata, ci stupiscono,
talvolta sconvolgono i nostri piani e ci cambiano la vita,
ma ci ostiniamo a ignorarle.
Se invece ci fermassimo a riflettere,
scopriremmo che tantissimi avvenimenti apparentemente fortuiti
sono stati in realtà dei piccoli miracoli.

Deepak Chopra

Le Sette Leggi Spirituali del Successo - Libro
Con una” piccola guida agli esercizi”

Da un guru di fama internazionale,
un testo fondamentale sulla ricerca della felicità

In questo breve e incisivo saggio Deepak Chopra ci mostra come raggiungere felicità e successo vivendo in armonia con i sette principi naturali che regolano l’universo.

Secondo Chopra, infatti, il successo non si esaurisce nella componente materiale della nostra esistenza.

Al contrario, occorre trovare una via alternativa all’ambizione e all’iper-lavoro per raggiungere l’armonia e l’appagamento alla base del benessere psicofisico. Un testo completato da alcuni esercizi pratici, che ci aiuterà ad applicare nella quotidianità gli insegnamenti del maestro, grazie a un percorso facile ed equilibrato.

Unire il successo materiale e l’appagamento spirituale?
Non solo è possibile, ci dice Deepak Chopra, ma è necessario.

Non c’è vera ricchezza se il nostro spirito non la sa gestire e non la sa vivere. E non c’è vera felicità interiore se si è esclusi dal circolo del benessere materiale. Ci sono sette leggi naturali che governano la natura. Vivere in armonia con queste regole è la chiave per raggiungere il successo nel lavoro, nelle relazioni sociali, in amore, negli affari.

Il segreto sta nel farle diventare una facile abitudine: poi, tutto verrà da sé.

Il benessere si genera spontaneamente.
Il successo attrae altri successi.

Cambia il Tuo cervello, per cambiare la Tua Vita

Cambia il Tuo cervello per cambiare la Tua Vita

La vita fin’ora ci aveva fatto pensare che i “limiti” del nostro cervello ed il nostro modo di pensare fossero immutabili.
In Cambia il Tuo Cervello il professore Rick Hanson ci guida in 5 passi per potenziare i nostri pensieri e quindi cambiare la struttura del nostro cervello.
In questa nuova opera possiamo davvero avere la possibilità di cambiare, e finalmente non potremmo più dire sono fatta, o fatto così, è il mio modo di essere, che ci posso fare ecc ecc..

I piccoli cambiamenti cominciano da un piccolo passo!

Possiamo iniziare a cambiare tutto, dagli aspetti che non ci piacciono del nostro carattere, alle abitudini, per avere nuove amicizie e una nuova forte forza di volontà per stare veramente bene!
Prima di tutto Hanson ci ricorda che dobbiamo prenderci delle pause.

“Immagina, per un momento, di stare comodamente seduto sotto l’ombra, ormai in età avanzata, mentre stai guardando indietro la tua vita, riflettendoci sopra. Pensi che saresti soddisfatto di aver passato la maggior parte del tempo al lavoro o a fare le faccende domestiche?
Oppure il tuo desiderio sarebbe stato, piuttosto, quello di passare più tempo a casa a rilassarti, uscire con gli amici o guardare le stelle?

Come?!

Prometti a te stesso che farai più pause. Anche se la maggior parte di esse sarà breve, magari anche meno di un minuto, il loro effetto cumulativo sarà veramente benefico per te.”
Rinuncia a qualsiasi altra cosa. Quando è il momento di fare una pausa, lascia perdere tutto il resto. “Stacca” veramente. [..] Stacca. Anche se solo per alcuni minuti, smetti di rispondere al telefono (o ai telefoni), chiudi le mail, spegni la tv o la radio, stacca le cuffiette.”

Non ci resta che imparare a dire qualche no e prenderci del sano tempo per noi, anche pochi minuti per svuotare la mente e smettere di pensare a 50 cose contemporaneamente; cambiando in questa semplice direzione porti nella tua vita felicità, gioia di vivere e benefici a te stesso e a chi ti sta vicino.
Sii consapevole di ogni tua forma di riluttanza verso nuove esperienza positive e prova a mettere in pratica i suggerimenti che trovi in Cambia il Tuo Cervello.

Buon cammino di cambiamento!

Cambia il Tuo Cervello - Rick Hanson Cambia il Tuo Cervello

5 passi per rilassarsi e avvicinarsi alla mente di buddha

Rick Hanson

Compralo su il Giardino dei Libri

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Il nocciolo duro: il cuore dell’Autostima

DEFINIZIONE DI “NOCCIOLO DURO”:
“Sviluppare chiarezza, consapevolezza e coerenza su chi
si è come persone (identità) e sul proprio “scopo” su questa terra (missione);
su cosa sia maggiormente importante nella vita (valori),
sulle proprie convinzioni più importanti ( credenze),
su quali siano i propri talenti, le proprie capacità e le proprie passioni”.

Una sessione esplosiva per conoscersi profondamenteacquisire padronanza personale. Una crociera all’interno di se stessi per rafforzare il proprio “nocciolo duro”, la propria identità, per avere una “visione” precisa di sé; per capire dove ci si autolimita e per trovare le spinte giuste volte a realizzare ciò che davvero si vuole.

IL NOCCIOLO DURO

Il principio di partenza: più si è consapevoli della propria “mappa del mondo” meglio ci si assume la responsabilità delle proprie azioni. Scoprire, guardando con le lenti della consapevolezza, le proprie radici, significa avere una bussola sempre con sé che punta il nord, una direzione che infonde potere e coerenza, frutto della leadership personale.


NOCE
o ALBICOCCA?

E’ questa la domanda su cui tutti noi dovremmo riflettere… E’ questa la domanda chiave a cui il corso di autostima NOCCIOLO DURO darà le giuste riposte… risposte che vi consentiranno di scegliere e di volere ciò che deciderete di fare!

Una sana autostima è la più importante conquista per ognuno di noi.
Tutto è subordinato a essa ed essa è strumentale a
tutto: obiettivi, risultati, relazioni.
In una sola parola: FELICITA’.

Tre giornate uniche, coinvolgenti e di riflessione profonda su se stessi per indirizzare il proprio focus mentaleavere una direzione nella vita che infonda potere e coerenza trovare le spinte giuste per realizzare ciò che davvero vogliamo.

Il faro ci indica la destinazione e la nostra bussola, nei momenti di difficoltà, ci guida anche quando tutto sembra confuso. Avere ben chiara la missione personale e come raggiungerla, passo dopo passo, fa aumentare il desiderio e la motivazione per assaporare i benefici che otterremo.

Tutte le navi non lasciano il porto senza avere stabilito prima la destinazione da raggiungere e la rotta da seguire. Dedica tre giornate a te stesso:

IL NOCCIOLO DURO: IL CUORE DELL’AUTOSTIMA
è l’occasione per scoprire
come avere fiducia in se stessi,
rafforzare l’autostima e agire con ottimismo e determinazione!

Scopri tutto il programma dei TRE GIORNI >> QUI!

Le tue impronte

Da Gabriella Cella ho imparato questo semplice e divertente esercizio, che potrà far­vi riflettere sul vostro modo di affrontare le situazioni della vita, provatelo.
Preparate a terra un cartone piuttosto ampio, possibilmente nero o comunque scuro e una bacinella o un contenitore piatto, in cui mette­rete uno strato di borotalco. Poggiate sul borotalco un piede nudo, sen­za premere forte, poi toglietelo adagio e appoggiatelo sul cartone nero.
Fate la stessa cosa con l’altro piede, quindi osservate attentamente  le  vostre due impronte.
Se l’impronta è carica verso il tallone, mentre le dita, e soprattutto l’ alluce, risultano leggere, siete portati a “volare” troppo frequentemente “di testa“, dovete insomma essere più realisti e “tenere i piedi a terra“. Ciò non significa che dove­te essere più materialisti, ma che non dovreste rincorrere solo il mondo fantastico immaginario dei sogni.
Se invece sono le punte delle dita più pesanti, mentre i talloni risultano leggeri, forse dovreste alleggerire un po’ la vostra testa dai pensieri ricorrenti, dalle preoccupazioni, dal la­voto troppo intellettuale.
Se l’impronta dei piedi tende alla pesantezza laterale, verificate se è di destra e se state lavorando troppo con “l’energia maschile“, con la forza, con la presa di potere.
Se l’impronta ten­de invece a pesare più verso il lato sinistro, verificate se siete in atteg­giamento di forzata “passività“, se vi state lasciando andare troppo agli eventi senza intervenire con la volontà che dovreste, e potreste, avere.
Riflessologia Plantare

Il più completo manuale di Riflessologia Plantare: dalla scuola classica alla teoria cinese dei cinque elementi, un’analisi dettagliata delle potenzialità di questa pratica millenaria nella terapia dei disturbi più comuni.

Arricchito da mappe di applicazione pratica del trattamento riflessologico suddivise per singole disfunzioni, il testo si rivolge a quanti, per professione o per interesse personale, scelgano l’efficace percorso della Riflessologia Plantare.

Una guida per entrare, anche attraverso le testimonianze di illustri riflessologi, nell’affascinante mondo dei riflessi del nostro corpo e scoprire la stretta relazione che lega psiche e soma.

Verso la Libertà..

Joe prese il dépliant dal tavolo di cucina e gli diede una rapida occhiata, finché una frase catturò la sua attenzione.
Nella maggior parte dei casi le persone finiscono per vivere una vita difficile e per porre dei limiti alla propria
felicità, perché il loro modo di pensare e le loro convinzioni precludono la possibilità di ottenere il meglio
che la vita ha da offrire.
Rilesse la frase con attenzione. In effetti, l’idea era accattivante: “ottenere il meglio che la vita ha da offrire”. Allo stesso
tempo, il fatto che fosse il suo modo di pensare a fare la differenza lo lasciò abbastanza perplesso. Sapeva che il suo approccio al mondo era migliorabile. Al contempo, però, questo fatto gli sembrava insuffi ciente a spiegare i suoi problemi. Una cosa comunque era certa: qualche miglioramento nella sua vita avrebbe di certo giovato. Si trattava però di capire cosa fare.
Joe lesse un’altra frase: Agisci come se fossi l’elemento che controlla la tua vita. Quando lo farai, allora lo sarai.

Mentre rifletteva sul senso di quelle parole, lasciò il dépliant sul tavolo e decise che era ora di andare a letto. Si infi lò sotto le coperte. Era sfi nito, eppure, come spesso gli capitava nell’ultimo periodo, invece di addormentarsi all’istante si ritrovò a fi ssare il soffi tto con gli occhi sbarrati, la mente assediata da preoccupazioni e pensieri spiacevoli. I suoi problemi di insonnia erano dovuti allo stress, come gli aveva detto il dottore. Be’, a questa conclusione era arrivato anche da solo, per quanto non fosse un medico ma un area manager di una grossa azienda. Anche quella sera, Joe si ritrovò a esaminare le varie sfaccettature della sua attuale posizione lavorativa: le sue mansioni lo rendevano insoddisfatto, il rapporto con la sua responsabile era pessimo e, ciliegina sulla torta, aveva sentito voci di corridoio riguardo a una possibile ristrutturazione aziendale.
Per quanto adesso gli risultasse difficile ricordarlo, la sua vita in altri momenti era stata diversa. Per un lungo periodo era stato più sereno, più soddisfatto di se stesso e delle cose che faceva.
Negli ultimi tempi, invece, i suoi pensieri dominanti erano lavoro e soldi, aveva abbandonato la palestra, era ingrassato e aveva ripreso a fumare. E Lisa lo aveva lasciato per un altro.
Perché sono stato così sfortunato? Joe se lo domandava spesso.
Sua sorella Maria, al riguardo, gli aveva spiegato che era inutile chiedersi il “perché”. Una volta gli aveva detto: “Sforzarsi per scoprire la ragione di un problema è molto meno utile che concentrarsi sul modo per risolverlo. Nella vita trovi quel che cerchi:
se ti concentri sui problemi, avrai in mente i problemi; se ti concentri sulla ricerca di soluzioni, troverai soluzioni”.
Lo squillo del telefono riscosse Joe dai suoi pensieri. Alzò la testa dal cuscino, domandandosi chi mai potesse chiamarlo a quell’ora. Afferrò il cellulare e guardò il display: era proprio Maria.

“Ciao, stavo giusto pensando a te.”
“Eri già a letto? Ti ho chiamato per ricordarti del corso di venerdì… Hai ancora il dépliant che ti ho dato?”
“Ho sempre pensato che tu avessi qualche potere telepatico, e adesso ne ho la prova: l’ho riletto giusto mezz’ora fa.”
“Visto? Lo sai che io ti tengo sempre d’occhio… E allora?” “Allora cosa?”, rispose Joe, che aveva già intuito dove sua
sorella volesse andare a parare.
“Ti sei iscritto al corso come mi avevi promesso?” “Lo sai che ogni promessa è debito… Specialmente quando
si ha una sorella particolarmente testarda. Sì, venerdì sarò là.
Sappi, comunque, che mi sono iscritto solo perché hai insistito: un corso sulla libertà personale non mi dice un granché.”
“Joe! Fidati di me, vedrai che imparerai un sacco di cose utili. Come avrai letto sul dépliant, è un corso di PNL, Programmazione Neuro-Linguistica. Sai almeno cos’è?”
“So solo che ne sei entusiasta, anche se non sei mai entrata nei particolari.” Fortunatamente, aggiunse mentalmente Joe, ma si guardò bene dal dirlo.
“Allora te lo spiego in poche parole: la PNL è un sistema per pensare e comunicare in modo più efficace. Secondo me è
una delle applicazioni più pratiche nell’ambito del miglioramento personale. Alcuni la definiscono la ‘psicologia del successo’.”
“E a cosa servirebbe, in pratica, questa PNL?”
“Be’, ad esempio a liberarti da pensieri, emozioni e comportamenti negativi.”
“Senti, so che sei convinta che mi aiuterà, ma mi sembra un po’ troppo bello per essere vero. Insomma, dubito che un
corso di tre giorni possa sistemare tutto.”
“Considerala un’ottima occasione per cambiare, anche se è ovvio che non potrà sistemare ‘tutto e subito’. Tre giorni sono comunque utili per cominciare a riflettere sul tuo modo di ragionare e iniziare ad assumere un maggior controllo dei tuoi pensieri. Ossia, della tua vita.”
“Scusa, Maria, ma come fa un tizio che racconta le sue teorie ad aiutarmi a ‘cambiare’, come dici tu?”
“È proprio questo il punto, Joe. Non si tratta mai solo di teorie. La persona che tiene il seminario ti racconterà alcune
sue esperienze e poi ti farà mettere in pratica diverse tecniche di PNL. Ti renderai conto fin da subito di come funziona. Credimi, ho seguito anch’io quel corso: è utile e divertente… E adesso piantala con le lagne! Puoi capire solo andandoci. Perciò, vacci.” “Ti ho già detto che ci andrò, stai tranquilla…”
Improvvisamente, a Joe venne in mente una domanda che Maria gli aveva posto un paio di mesi prima e che, in qualche modo, sembrava legata al genere di discorsi che stavano facendo.
“Mi ricordo che un po’ di tempo fa mi hai chiesto se sapessi perché alcune persone vivono felicemente e altre no. In questo corso troverò la soluzione?”
“Può darsi”, rispose Maria. “Ascolta, Joe, ti chiedo solo di andare e goderti i tre giorni, senza troppi preconcetti. Ti renderai conto di quanto tu possa infl uire su ciò che ti succede. E non essere troppo sorpreso quando ti accorgerai di divertirti…” Si augurarono vicendevolmente la buona notte. A quel punto, la speranza di prendere sonno ero poco più di un miraggio. Joe si trascinò fuori dal letto e andò in cucina per bere un bicchiere d’acqua. Guardò fuori dalla fi nestra. Si sentiva bloccato, intrappolato nel suo stile di vita. Pensò a quanto i suoi giorni, in quel momento, fossero diversi da come se li era immaginati. Sospirò e si incamminò nuovamente verso la camera da letto, riprendendo il dépliant dal tavolo della cucina.
Lo sfogliò ancora una volta: “I segreti della libertà personale.
Tre giorni con Richard Bandler”. Un’altra frase lo colpì.

“Il nostro limite più grande non è costituito da ciò che
vogliamo e non siamo in grado di fare, ma da ciò che
non abbiamo nemmeno considerato di poter fare.”

A Joe sembrò che quelle parole fossero indirizzate direttamente a lui. Con questa frase in mente tornò a letto, e questa
volta, nel giro di pochi minuti, si addormentò.

Estratto da: Scelgo la Libertà di Richard Bandler, Alessio Roberti, Owen Fitzpatrick

Scelgo la Libertà

Da non perdere

Un libro-corso unico: gli strumenti pratici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) per la prima volta spiegati attraverso la storia di un partecipante a un corso tenuto dal genio creativo della PNL.

Attraverso Scelgo la libertà imparerai in modo divertente ed efficace come applicare l’attitudine e le tecniche della PNL per migliorare la tua vita. Apprenderai come:

  • assumere un maggior controllo sui tuoi pensieri e sulle tue emozioni;
  • cambiare le convinzioni limitanti;
  • sostituire comportamenti improduttivi;
  • sfruttare maggiormente le tue risorse interne;
  • rendere più efficace la comunicazione con te stesso e con gli altri;
  • definire obiettivi di qualità per la tua vita personale e professionale.

Scelgo la libertà racconta la storia di Joe, una persona in cui ognuno di noi può riconoscersi.

Apprezza ciò che hai..

I pensieri capaci di suscitare emozioni sono quelli che nella vita causano più in fretta cambiamenti. I pensieri che si formulano senza provare particolari emozioni tendono a mantenere la situazione preesistente.

Così, le esperienze che avete già creato e che apprezzate possono essere mantenute semplicemente continuando ad apprezzarle. Ma a ciò che ancora non avete e che desiderate avere molto in fretta (e con molta intensità), dovete attribuire pensieri chiari, consapevoli, intenzionali e ricchi di emozioni.

Un uso estremamente efficace del Laboratorio Creativo consiste nel riflettere sugli aspetti che apprezzate di più delle cose per voi più importanti. Ogni volta che riconsiderate un oggetto, la vostra attenzione per i suoi dettagli cresce, e, col tempo e con l’aggiunta di dettagli, cresce anche l’intensità dell’emozione che provate in relazione a quell’oggetto.

Usare in questo modo il Laboratorio Creativo è tutto ciò che è richiesto per la Creazione Intenzionale, poiché, pensando a qualcosa che si vuole e apprezzandola emotivamente, si permette ai propri desideri di manifestarsi nella propria esperienza.

Entrando spesso nel proprio Laboratorio Creativo, si comincia a notare l’evidente relazione tra ciò che si contempla nel Laboratorio e le manifestazioni che si realizzano nell’esperienza di vita.

Tratto dal libro “La Legge dell’Attrazione” di Esther & Jerry Hicks

La visione del mondo e le rivelazioni all’origine di “The Secret”

Compralo su Macrolibrarsi

State per scoprire come ogni evento, voluto o no, si verifichi grazie alla più potente delle Leggi Universali, la Legge dell’Attrazione. Una legge che si basa su alcuni principi semplici ed essenziali…

Scopri l’entusiasmo per ciò che vuoi davvero raggiungere nella tua vita. Decidi di essere pronto a un impegno spirituale profondo. Chiedi con parole semplici e concise. Credi nel raggiungimento del risultato a livello consapevole e anche a livello inconsapevole. Lavora per ottenere ciò che vuoi ogni giorno. Immaginati già arrivato. Ricordati sempre di ringraziare l’universo e senti la gratitudine nel cuore.

Eccovi qua. Siete arrivati. Non dovete andare oltre. Mettete giù tutti gli altri libri, disdite l’iscrizione a tutti i laboratori e seminari cui siete iscritti e dite alla vostra guida spirituale che non avrete più bisogno di lei. Perché qui avete tutto ciò che c’è bisogno di sapere sulla vita e su come farla funzionare. Tutte le regole per percorrere questa strada e intraprendere questo viaggio straordinario. Tutti gli strumenti che vi servono per creare le esperienze che avete sempre voluto. Non dovrete andare oltre il punto in cui vi trovate proprio adesso.
dalla prefazione di Neale Donald Walsch

Migliora la Tua Vita

Il senso di quello che leggerai è duplice:

il primo è di ispirarti; il secondo è di incanalare l’energia verso risultati misurabili, spingendoti a compiere a ritmo costante azioni semplici.

Insieme, le ispirazioni e piccole azioni quotidiane, ti condurranno verso il miglioramento della qualità della Tua vita.

Tre semplici passi prima di continuare con la lettura:

  1. leggi con attenzione ogni parola;
  2. impegnati a riflettere per pochi minuti su ciò che hai appena imparato;
  3. annota le tue rivelazioni o reazioni al brano. Dopo tutto, che senso ha l’ispirazione se non è seguita dall’azione?

Decidi cosa vuoi veramente e determina che cos’è che ti impedisce di averla adesso.

Ricordati che otteniamo qualsiasi cosa su cui ci focalizziamo. Invece di sprecare tempo su quello che non vogliamo, articola chiaramente ciò che vuoi davvero. Per esempio, anziché raggiungere la tua meta pensando di “smettere fumare”, decidi che vuoi “essere più sano, vivace, più allegro che mai”. Più specifico sei, più forza avrai per raggiungere il tuo scopo.

Una volta deciso ciò che vuoi, identifica gli ostacoli che potresti incontrare, come il dolore anticipato che potrebbe capitare come risultato di un cambiamento.

Che cosa desideri? Che cosa ti impedisce di averla adesso?

Hai mai notato come, quando qualcuno si fa male e gli altri si prodigano per lui, può succedere che le ferite non guariscano tanto in fretta? Sebbene ciò che lui voglia è guarire appena possibile, il piacere di ricevere tutta quella attenzione e la possibilità di rilassarsi, può inconsciamente tardare, o impedire la guarigione. Quando qualcuno ottiene un beneficio secondario dal suo comportamento o emozione dolorosa, che lui stesso sta cercando di cambiare, provoca quello che viene definito beneficio secondario. Questo bisogno di conservare il beneficio secondario è spesso uno dei grandi inibitori di un cambiamento durevole.

Quali sono i benefici nascosti che potresti ottenere da un comportamento che sai che dovresti cambiare? Quanto essi sono attraenti quando sono paragonati al dolore che sai che ti hanno causato nel passato, presente e futuro?

Associa un dolore tremendo al non cambiare ora e un piacere immenso ad un cambiamento immediato. Chiediti:

  1. Quanto mi costerà questo comportamento (o emozione) se non cambio?
  2. Che cosa mi mancherà nella vita se non faccio questo mutamento?
  3. Quanto mi costa già questo vecchio comportamento mentalmente, emozionalmente, fisicamente, finanziariamente, spiritualmente?
  4. Che effetto avrà questo sulla mia carriera? Sui miei cari?

Immagina vividamente e senti gli effetti piacevoli del cambiare ora. Chiediti:

  1. Quando cambierò davvero, che cosa penserò di me stesso?
  2. Che tipo di impeto creerò facendo questo cambiamento?
  3. Come si sentiranno la mia famiglia e i miei amici?
  4. Quanto sarò felice io?
  5. Non merito già questi benefici ora?

Se hai provato un cambiamento che è fallito, probabilmente l’ingrediente mancante era il fare leva. Fino a quando non arriverai al punto in cui il cambiamento sarà un dovere assoluto, continuerai a rimandare la decisione. Ma con dei motivi abbastanza forti – il giusto stimolo – sarai costretto ad agire.

Condiziona il nuovo schema affinché diventi consistente.

Ho ricevuto una vera educazione nel condizionamento l’altro giorno mentre guardavo un accordatore che lavorava sul nostro piano a mezza coda. Quando gli ho chiesto il conto mi ha risposto che me lo avrebbe fatto sapere alla prossima visita. “Vuoi dire che non ha ancora finito?” gli ho chiesto. Pazientemente mi ha spiegato che le corde del piano sono forti e che, per mantenere il livello di tensione perfetto, devono essere condizionate regolarmente.

Questo è esattamente ciò che dobbiamo fare per creare un cambiamento durevole. Per avere successo in questo,dobbiamo condizionare i nostri sistemi nervosi non soltanto una volta, ma costantemente. Dopotutto, non frequenteresti un unico corso di aerobica per poi proclamare “ora sono sano per il resto della mia vita!”

Ora tocca a te! Decidi cosa vuoi veramente e determina che cos’è che ti impedisce di averla adesso.

di Anthony Robbins

Dopo il successo dello scorso Settembre, Anthony Robbins torna in Italia, a Roma, per L’Evento del 2010.

Dal 24 al 27 Giugno 2010 il più grande formatore motivazionale al Mondo ripeterà il successo di “Sprigiona il Potere che è in Te” in 4 incredibili giornate full immersion dove potrai diventare subito Protagonista della tua Vita!

Per le iscrizioni entro il 28 Febbraio 2010 Risparmi 120,00 € !!! (Posto Executive)

maggiori dettagli QUI


Macrolibrarsi.it eventi presenta: Sprigiona il Potere che è in Te - Roma 2010. Da oltre 12 anni il corso di sviluppo personale per Imprenditori e Professionisti più efficace al mondo - Conduce Anthony Robbins

A che punto sei oggi nella tua vita?

Ecco alcune aree specifiche della tua vita: ritagliati del tempo e assegna a ciascuna un valore da 0 a 10, che esprima il punto in cui ti trovi, oggi.

  • RELAZIONI ……………………..
  • LAVORO/CARRIERA……………
  • FINANZE ………………………..
  • TEMPO …………………………..
  • FORMA FISICA …………………

E dove vorresti essere tra 5 anni ?

LA CONSAPEVOLEZZA E’ IL PRIMO PASSO PER DEFINIRE OBIETTIVI ECCELLENTI ED AZIONI CONCRETE. MA DA SOLA NON BASTA.

Il 95% delle persone che si pongono buoni propositi non porta mai a termine.Per dirigere con successo le tue energie verso obiettivi ambiziosi, hai bisogno di 7 strumenti fondamentali, individuati da Anthony Robbins in oltre 30 anni di studi e di ricerche nel campo del massimo rendimento psico-fisico.(peak performance).

La spinta all’azione: i 7 passi del Metodo Robbins

  • CONSAPEVOLEZZA: definisci i tuoi  punti di forza e le aree da migliorare.
  • CHIAREZZA: cosa ami e cosa odi nella vita?
  • ENTUSIASMO: alimentalo sognando  senza limiti e annotando qualsiasi cosa tu voglia fare, essere, condividere, avere, dare, imparare vivere.
  • FOCUS: tra tutti i tuoi obiettivi, quali sono le tue priorità?
  • IMPEGNO: quali sono i motivi  per cui raggiungerai a tutti i costi ciò che desideri?
  • STRATEGIA: verifica la coerenza delle tue azioni con gli obiettivi prefissati.

>> VISUALIZZA IL PROGRAMMA COMPLETO!