La Forza della Gioia che è in Te

La forza della gioia che è in te

La forza della gioia che è in te

Non c’è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione.

Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito e balla,
come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.

Ma l’importante non cambia:
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.

Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza.
Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.

Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.

Madre Teresa di Calcutta

La Forza della Gioia che è in Te - Libro
I dieci comandamenti della guarigione e della felicità

“La maggior parte degli esseri umani è felice nella misura in cui decide di esserlo”.

Nelle parole memorabili di Abramo Lincoln è riassunto il rivoluzionario contenuto di questo libro:scopri la gioia che è in te e lasciala esplodere in tutta la sua forza. La vita cambierà. L’autore propone un percorso di 10 tappe che corrispondono alle dinamiche fondamentali della consapevolezza di sé.

Il cammino proposto aiuta il lettore a liberarsi dai condizionamenti e a ritrovare l’energia dirompente della gioia di vivere.

Ecco il segreto della felicità. Un po’ tutti vorremmo in qualche modo cambiare vita e in fondo sappiamo di disporre di grandi risorse, per lo più inutilizzate.

Chi di noi non ha mai percepito, almeno una volta nel corso della propria esistenza, una sconfinata pienezza, una gioia di vivere più grande e più forte di ogni limite imposto dalle circostanze?

Il presente libro propone un’esperienza concreta, un percorso che parte da un nuovo sguardo sull’esistenza, per farsi consapevolezza e quindi scelta di vita. Le storie vere riportate a questo scopo dimostrano che la felicità è sempre possibile, purché siamo noi a volerla. Siamo tutti nati per la gioia.

Tutti, quindi anche voi!

È una verità sperimentabile: si tratta di scoprirla e di viverla.

Il segreto? Imparare a volere, a pregare, a perdonare, a ringraziare e ad amare.

Pensare in grande

Proprio così! La prima cosa indispensabile per avere grandi risultati è avere grandi sogni, grandi aspirazioni e crederci fermamente al di là di quanto ci possano mettere i bastoni tra le ruote le persone che abbiamo intorno. Dobbiamo imparare o re-imparare a pensare fuori dal coro e riscoprire l’unicità che ci caratterizza e che ci rende unici e speciali. Ciascuno di noi ha almeno un talento – alcuni più di uno – unico e irripetibile. È chiaro che se ha doti eccezionali per fare l’astronauta e nella vita fa un lavoro che non gli piace – magari il meccanico o il contabile…potrebbe non essere il miglior meccanico o contabile.

Una volta che siamo riusciti a focalizzare quello che desideriamo e a visualizzarlo – può essere utile anche disegnarlo – siamo pronti per creare una strategia vincente per ottenerlo. Prima di partire, cosa fondamentale per far avverare il nostro desiderio è la motivazione. Quanto ci teniamo? Cosa siamo disposti a fare per ottenere ciò che desideriamo? Se il nostro desiderio è quello di migliorare le nostre prestazioni sportive, siamo disposti a svegliarci prima la mattina per allenarci?
Allo stesso modo, vince in noi la pigrizia o la voglia di riuscire?

Parafrasando Assaraf, ci sono due atteggiamenti che caratterizzano due diversi tipi di persone: quelle che fanno quello che c’è da fare e quelle che fanno tutto il necessario per ottenere il risultato. E fa davvero un mondo di differenza essere nel primo o nel secondo gruppo.

Non esiste risultato senza azione. Ma ogni azione nuova, mette in discussione quello che abbiamo fatto o siamo stati finora. Dobbiamo decidere. Scegliere chi vogliamo essere. E se necessario cambiare il nostro stile di vita. Se il risultato sarà la nostra realizzazione e felicità, il prezzo da pagare è adeguato. O no?!

Il metodo Canfield per creare la vita dei tuoi sogni

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La Legge dell’Attrazione è qualcosa di semplice e di rivoluzionario insieme.

Ci insegna a «evocare» ciò che vogliamo attraverso pensieri, atteggiamenti e azioni coerenti.

Attraverso un lavoro su di sé, che Canfield pianifica anche con esercizi e verifiche, ciascuno è messo progressivamente in condizione di vivere la vita che desidera, di raggiungere gli obiettivi a cui aspira, di ottenere ciò che ricerca. Il «segreto», infatti, è nel cervello, nelle sue rappresentazioni e nella sua capacità di influenzare la realtà.

Chiunque voglia davvero sperimentare la Legge dell’Attrazione farà bene a partire da Jack Canfield.

La sua capacità di guidarci sulla strada del pensiero positivo, facendoci adottare un atteggiamento efficace e produttivo nei confronti dei diversi aspetti della nostra vita, è semplicemente straordinaria. Canfield unisce infatti la capacità di suggestione tipica della letteratura «inspirational» con un approccio molto concreto e professionale.

Jack Canfield è il coach più famoso d’America, un’autorità mondiale nell’area dell’autostima e dello sviluppo personale.

Il vero problema dell’essere genitori

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Essere genitori

“Il vero problema dell’essere genitori non è tanto il risultato, quanto riuscire a imparare da questa esperienza.”

Polly Berrien Berends

Non abbiamo le idee molto chiare sul nostro ruolo di genitori: spesso, infatti, siamo assolutamente convinte che sia nostro preciso dovere insegnare ai nostri figli, dimenticando che è altrettanto importante imparare da loro. Certo, alcuni non sono consapevoli della loro responsabilità di essere “maestri” nei nostri confronti, tuttavia è noto che i genitori fanno una grande fatica ad apprendere. E’ difficile per noi imparare qualcosa quando crediamo che il sapere debba giungere da un’unica fonte. A causa di questo attegiamento arrogante perdiamo molte cose.

E’ probabile che mio figlio mi abbia scelto come genitore perchè io avevo ancora molte cose da imparare.

Tratto dal libro di:  Anne Wilson Schaef, Meditazioni per Donne che Hanno Troppo da Fare

Prezzo € 10,00
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Avete la sensazione di avere troppo da fare? Di correre tutto il giorno tra lavoro, famiglia e commissioni?
Di non avere mai abbastanza tempo? Sentite di trascurare voi stesse e ciò vi rende infelici e insoddisfatte?

Allora queste meditazioni, una per ogni giorno dell’anno, vi aiuteranno ad affrontare in modo più positivo e più diretto la vostra vita e a ritrovare finalmente la serenità e l’autonomia.

Meditazioni sagge, audaci e divertenti, accompagnate da citazioni di donne diverse per età, cultura e formazione, come antidoto contro la follia della vita di oggi.

A cosa pensi? Al problema, o al risultato?

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Una “cornice-risultato” può essere contrapposta vantaggiosamente ad una “cornice-problema”.

Una cornice-problema dirige l’attenzione su “che cosa è sbagliato” o su che cosa è “non voluto”, anziché su “ciò che è desiderato” o “voluto”.

Porta a focalizzarsi sui sintomi indesiderati e a cercarne le cause.

Al contrario, una cornice-risultato porta a focalizzarsi sui risultati e sugli effetti desiderati, e sulle risorse necessarie per ottenerli.

Quindi, una cornice-risultato permette di rimanere focalizzati sulle soluzioni e orientati verso future opportunità positive.

Cornice-problema
Che cosa è sbagliato?
Perché è un problema?
Che cosa lo ha causato?
Di chi è la colpa?

Cornice-risultato
Che cosa vuoi?
Come puoi ottenerlo?
Quali sono le risorse disponibili?

L’applicazione della cornice-risultato comporta l’utilizzo di tattiche di questo tipo: riformulare le affermazioni relative ad un problema come affermazioni del risultato e reincorniciare affermazioni formulate negativamente con altre espresse in termini positivi.

Dal punto di vista della PNL, per esempio, tutti i problemi possono essere nuovamente percepiti come delle sfide o delle “opportunità” per cambiare, crescere o imparare.

Visti in questo modo, tutti i “problemi” presuppongono un risultato desiderato. Se qualcuno dice: “Il mio problema è che ho paura di fallire”, si può assumere che vi sia l’obiettivo implicito di “aver fiducia nel fatto che sto per avere successo”.

Analogamente, se c’è un problema del tipo “i profitti sono bassi”, si può assumere che il risultato sia “incrementare i profitti”.

Spesso le persone indicano involontariamente i risultati che vorrebbero ottenere, formulandoli in negativo, come: “Voglio evitare le difficoltà”, “Voglio smettere di fumare”, “Voglio liberarmi di queste interferenze”, etc. In questo modo l’attenzione si focalizza sul problema e, paradossalmente, spesso abbraccia delle suggestioni radicate, relative allo stato problematico. Pensare: “Non voglio essere spaventato”, in realtà trasmette la suggestione dell’“essere spaventato” come parte integrante del pensiero stesso.

Mantenere una cornice-risultato implica il chiedere: “Che cosa vuoi?”, oppure: “Se tu non fossi così spaventato, come ti sentiresti?”. Se, da un lato, è importante analizzare i sintomi e le loro cause come se facessero parte di un’efficace problem solving, è altrettanto importante farlo in un contesto favorevole al conseguimento del risultato desiderato. Altrimenti l’esame dei sintomi e delle cause non condurrà a nessuna soluzione. Quando il risultato, o lo stato desiderato, rimane al centro dell’attenzione nella raccolta delle informazioni, spesso la soluzione può essere trovata anche se lo stato problematico non viene compreso pienamente.

Tratto da: ll Potere delle Parole e della PNL

I modelli linguistici delle persone che hanno influenzato la storia dell’umanità

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L’argomento centrale del libro è il potere di cambiamento del linguaggio sulla propria vita e su quella delle altre persone. Le spiegazioni teoriche si intrecciano in ogni pagina con esempi di vita vera che rimandano ad altra teoria e a nuova pratica, in un’agile riscoperta del linguaggio e della PNL come potentissimi strumenti di miglioramento e di interpretazione della realtà.

Il bambino interiore

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Il concetto del Bambino Interiore non è nuovo e fa parte del nostro mondo da molto tempo. Carl Jung lo ha chiamato il “Bambino Divino” che è l’essenza di chi siamo veramente. Noi siamo i Bambini Divini del Grande Spirito, Dio, il Creatore e quindi il Bambino Interiore non è un’entità separata, non è un aspetto diverso di noi stessi, è il nostro Sé energetico, creativo ed autentico.

Siamo nati in questo mondo sapendo. Sappiamo chi siamo, perchè siamo venuti e la nostra vera ragione per essere. Con il nostro primo respiro diamo il via al nostro apprendimento, l’arte di essere Umani. Siamo Esseri Spirituali che hanno un’esperienza umana.

Dal giorno della nostra nascita veniamo considerati ignoranti. Cominciamo un percorso di separazione, separazione dal nostro Creatore e separazione dal nostro vero sé. Ci viene insegnato che il nostro mondo esterno definisce chi siamo, cosa dovremmo fare e come dovremmo essere. La nostra verità interiore non è legittimata e ci viene insegnato a non aver fiducia in noi stessi, nei nostri impulsi interiori o nella nostra conoscenza, che ci mostrano il vero sentiero della nostra Anima e Spirito.

Questa separazione conduce ad un posto di paura. Un posto dove ci viene insegnato che la mente è nostra maestra e tutto quello di cui abbiamo bisogno può essere imparato dagli altri, dai genitori, dalle scuole e dalle comunità. Ci viene continuamente detto che dobbiamo mettere alla prova noi stessi e il nostro valore attraverso vie esterne. Ci viene mostrato continuamente come mettere da parte e dimenticare l’aspetto vitale di noi stessi, quello dei nostri Cuori. Il risultato di questo in noi è che siamo cresciuti in un mondo basato sulla vergogna, un mondo emozionalmente disonesto e un mondo privo di spiritualità. Questo mondo ha creato le nostre separazioni e quindi ci ha aiutato a creare il nostro Bambino Interiore.

Possiamo biasimare i nostri genitori, la nostra società e le nostre chiese? Sì, ma questo vuol dire interpretare la parte della vittima, che interpreta il gioco della separazione. Siamo tutti parte di questo mondo e siamo tutti responsabili dei suoi modi, dei suoi percorsi e delle sue separazioni. I nostri genitori non sapevano come amare veramente loro stessi o come essere onesti emozionalmente, quindi noi abbiamo formato le relazioni centrali con noi stessi basandoci su questi apprendimenti della prima infanzia ed abbiamo poi costruito la relazione con noi stessi e con gli altri da questo fondamento. Abbiamo vissuto una vita reagendo alle ferite del passato e ai programmi disfunzionali cui siamo stati soggetti ed abbiamo ora creato la nostra cultura disequilibrata.

Abbiamo creato un mondo di confusione, disperazione ed energia caotica. Questo mondo ci ha portati in un posto di co-dipendenza, sofferenza e repressione. Quando il nostro Vero Sé non è riconosciuto od ascoltato, cominciamo a creare situazioni e relazioni che sono false e ci mantengono in un posto di trauma emozionale irrisolto. Questo conduce ad una vita di ansia, paura, confusione, vuoto ed infelicità.

Il Bambino Interiore è il nostro sé emozionale ed è il posto in cui le nostre sensazioni vivono, è il nostro Cuore. Quando sperimentiamo gioia, tristezza, rabbia e paura appare il nostro Bambino Interiore. Quando siamo spontanei, creativi, intuitivi e giocosi appare il nostro Vero Sé.

Non è il nostro passato che ci influenza, sono le sue immagini e memorie. Accedendo al nostro Bambino Interiore e recuperando questo bambino ferito, cominciamo ad esporre ogni credenza conscia ed inconscia di noi stessi e cominciamo a ri-valutare e trasformare noi stessi e la nostra vita. E’ attraverso il risanamento del nostro Bambino Interiore che possiamo cominciare a cambiare i nostri modelli di comportamento e a mettere in chiaro le nostre risposte emozionali. Una volta che cominciamo ad amare, onorare e rispettare noi stessi interiormente, riusciamo a rilasciare l’angoscia, la rabbia, la vergogna, il terrore e il dolore dal nostro cuore e cominciamo a trasformare la nostra vita ed il nostro mondo con spontaneità, creatività, gioia ed amore.

È possibile provare sensazioni senza diventare una vittima. È possibile cambiare il modo di pensare, così che la mente non sia più il vostro peggior nemico. È possibile riappropriarsi dei propri poteri e a fare scelte nella vita che sono allineate con il nostro Vero Sé. Abbiamo il potere della scelta e, con i nostri figli, ci viene data l’opportunità di cominciare a risanare noi stessi, il nostro Bambino Interiore e le nostre separazioni
e perciò creare un fondamento solido basato sull’amore, sull’onestà e sulla creatività che aiuteranno i nostri bambini ad essere il loro Vero Sé.
fonte: http://www.stazioneceleste.it

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Ogni bambino è amato dai suoi genitori ma molto spesso l’amore ricevuto era diverso da quello desiderato. Ciò può provocare dei blocchi emozionali che inevitabilmente condizionano la nostra vita.

Quel bambino è sempre presente nella nostra mente emozionale anche quando avremo un corpo da adulti.

La visualizzazione e le immagini guidate di questo CD sono un bel nutrimento per la nostra anima.I benefici che otterremo sono lo scioglimento dei blocchi emozionali ed un benessere interiore con la sensazione di essere avvolti come in un caldo abbraccio.

Una questione di scelta

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Obiettivi e Risultati

Il destino non è una questione di fortuna. È una questione di scelta.

Non è qualcosa da aspettare, è qualcosa da compiere

William Jennings Bryan

Che cosa conta di più per te?

Che cosa vuoi avere?

Che tipo di persona vuoi essere?

Che cosa vuoi fare?

Quali esperienze vuoi vivere?

Che genere di contributo vuoi dare?

Queste sono domande piuttosto dirette e richiedono una qualche riflessione. Prenditi qualche momento per pensare a cosa ti rende più felice. Scoprirai quali sono i tuoi valori e i tuoi ruoli nelle diverse aree della tua vita e allora sarai pronto a disegnarne la Visione per poi definire i tuoi obiettivi e a trasformarli in risultati.

Si parla così tanto di successo!

Che cos’è?

Certamente il successo più duraturo e completo è l’abilità di trarre soddisfazione in ciascun spicchio della sfera che è la nostra vita. Essere noi stessi e realizzare la nostra Visione.

Ci sono persone che hanno successo nel campo lavorativo e sono una frana nelle relazioni, altri hanno una famiglia splendida e non trovano il denaro per pagare il mutuo, altri ancora hanno un’intensa vita sociale e poca salute.

Spesso durante i colloqui di selezione per l’Azienda con la quale lavoro, i candidati mi parlano dei loro sogni nel cassetto. E mi viene naturale chiedere “perché il sogno è ancora nel cassetto e non nella tua vita?” Le risposte sono piuttosto comuni: perché non ho il tempo, perché ho dovuto dedicarmi agli studi, e poi alla famiglia, al lavoro ecc. e in fondo “non si può mica avere tutto dalla vita!”

E chi l’ha detto?

È vero che abbiamo parecchie aree di attività nella nostra vita.

Affinché esse si sviluppino e producano soddisfazione e qualità, è necessario porvi un’attenzione, un focus costante.

All’interno di ciascuna area ricopriamo diversi ruoli. Ad esempio, possiamo essere un genitore, un corridore, un project manager. Avremo alcuni obiettivi relativi alla famiglia, altri alla salute e alle capacità atletiche, altri alla carriera. Un ruolo è una relazione chiave, un area di responsabilità o di contributo. Esempi di ruoli abbastanza comuni possono essere: moglie/marito, manager, collega, scrittrice, allenatore, figlio/figlia, amico/amica, teamplayer, supporto per gli altri. I tuoi ruoli riflettono le tue relazioni, le aree importanti e le conseguenti responsabilità chiave o gli attributi associati a ciascuna di esse. Identificando i ruoli che ricopri, puoi immaginare quali risultati vuoi produrre in ciascuno di essi e cominciare a focalizzarti in modo creativo e costante su ciò che in essi vuoi realizzare, su come in essi vuoi essere.

È veramente difficile avere successo se non si sa che cosa esso significhi per noi.

Pensiamo alla parola “successo”. Il participio passato di succedere, e dunque “accaduto”: allora un “risultato” è un “successo”. Noi siamo un “successo”.

Le persone che vivono il “loro successo” e cioè i “risultati che vogliono”, hanno tre cose in comune.

1) Sanno che cosa vogliono (il Risultato).

Conoscono i propri valori e i propri ruoli. Per questi hanno una visione e sanno quali sono i risultati che vogliono produrre per realizzare tale visione.

Parliamo di Risultato piuttosto che di obiettivo, perché conosciamo la Forza del Linguaggio. Sappiamo che i diversi vocaboli ci fanno accedere a mappe, emozioni e risorse diverse a livello conscio e inconscio.

Quando ti chiedi che cosa vuoi, stai già mettendo in moto una strategia per ottenerlo. Per questo è fondamentale che l’espressione del tuo goal avvenga con certe caratteristiche. Ad esempio vuoi “dimagrire?”. È un goal piuttosto generico, vero? Sappiamo che un goal deve essere espresso in modo affermativo (ciò che VOGLIO, anziché ciò che NON voglio), che deve essere specifico a livello quantitativo e qualitativo (altrimenti, come farò a sapere quando l’avrò realizzato?). Non basta. Ricordati che otterrai quello si cui ti focalizzi. E allora, ti stai focalizzando sul Risultato o sul processo? Conosco un sacco di managers delle attività e così pochi managers dei risultati. Se esprimi il tuo goal con un verbo all’infinito (es. dimagrire ….) ti stai focalizzando sul processo, i verbi infatti descrivono i processi, vero? Se vuoi un Risultato, beh, quello devi esprimere. Ecco come: “Peso forma di 58 kg di energia vibrante, salute e divertimento”.

Quando sai che cosa è veramente importante per te e dove desideri investire il tuo tempo, sei pronto per chiederti il perché. Qual è il motivo che ti spingerebbe all’azione? (motivazione). Qual è lo scopo? Chi sei tu veramente, che cosa vuoi esprimere nella vita? Qual è la tua missione? Qual è il tuo Disegno?

La risposta a queste domande è la spinta, anzi, la calamita più potente per la trasformazione di un obiettivo in Risultato. Rendere consce le motivazioni che sostengono il tuo goal, visualizzare come ti sentirai quando l’avrai raggiunto e come esso ti porterà alla tua visione, ti fornirà una forza creativa e d’azione incredibili. Inoltre avrai l’assertività necessaria per definire le tue priorità e declinare tutte le attività non importanti e inutili, trovando modi funzionali per mantenere rapporti con le persone. Già, ti è mai capitato di accettare di fare cose solo per la paura di deludere le aspettative altrui?

2) Sanno perché lo vogliono (il Disegno).

Ora che hai identificato i Risultati specifici che desideri realizzare, nelle diverse aree e ruoli, secondo il tuo Disegno, devi soltanto farli “succedere”. Fino a questo momento, infatti, siamo nell’ambito dei sogni e della consapevolezza. E sapere non è sufficiente. Devi agire secondo la tua conoscenza, secondo le tue strategie, altrimenti la scoperta rimane senza senso. Diventa un puro esercizio e il sogno rimane chiuso nel cassetto.

3) Fanno una Programmazione e la mettono in pratica.

Al fine di agire verso quello che conta per te ed implementare Risultati in accordo con il tuo Disegno, le tue priorità ti devono essere chiare. È necessario programmare le azioni necessarie in modo da usare il tuo tempo come risorsa per vivere una vita di piena soddisfazione, eliminando di conseguenza ciò che non è importante per te.

Sii fedele alla tua Visione, che è l’insieme dei tuoi Risultati basati sui tuoi Valori e motivati dal tuo Disegno. Basa la scelta delle tue azioni sui Risultati che vuoi conseguire, su ciò che desideri creare nelle aree e nei ruoli della tua vita, anziché sulle richieste altrui o sul confort a breve termine. Sii constante e allo stesso tempo flessibile. Tu hai il possesso delle tue scelte. Il successo è determinato dalla tua capacità di essere in linea con la tua Visione e realizzare i tuoi Risultati.

La chiarezza della tua Visione sprigiona un’incredibile forza creativa che ti suggerirà una serie di azioni che ti porteranno dritto al Risultato. Programma queste azioni con tempi realistici e assicurati di avere le risorse necessarie. Delega le azioni che sai possono essere svolte con efficacia da altri. Risparmierai tempo e inoltre creerai nuove sinergie, opportunità per nuove relazioni e per coinvolgere le persone facendole parte del tuo team.

L’azione è la parte produttiva del sistema. È il momento in cui decidi se prendere o no un certo appuntamento, se rispondere al telefono, se afferrare una nuova opportunità.

Questo viene anche chiamato “pensiero laser”.

Il sole è una fonte incredibile di energia, e i suoi raggi sono ampiamente distribuiti. Una lente d’ingrandimento posta in linea con un raggio di sole lo fa diventare un laser, producendo un fascio di luce così potente da generare il fuoco. Così come un laser dà focus ad una fonte di potenza, agire in linea con la nostra Visione nel momento delle scelte dà focus alla nostra vita.

Una Forza antica e incontenibile, risiede dentro ciascun Essere, pronta per venir sprigionata, non appena egli prende possesso del suo Disegno”

di Patrizia Belotti

Il secondo libro con il metodo che aiuta a essere, realizzare o avere tutto ciò che si desidera!

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In questo secondo libro Esther e Jerry Hicks autori di La Legge dell’Attrazione ci aiutano ad approfondire la più potente delle leggi universali, la «legge dell’attrazione». Una legge che ci porta a scoprire ciò che vogliamo dawero raggiungere nella nostra vita e a capire come fare per arrivarci.

Grazie agli insegnamenti di Abraham, un gruppo di evoluti maestri incorporei che, all’inizio degli anni Ottanta, cominciarono a veicolare la loro visione del mondo attraverso Esther Hicks mediante un linguaggio estremamente comprensibile, possiamo finalmente comprendere le vere dinamiche alla base dei nostri rapporti con gli altri, della nostra salute, delle nostre finanze e della nostra carriera.

Gli insegnamenti dei coniugi Hicks sono alla base di The Secret di Ronda Byrnes, il libro e DVD bestseller anche in Italia.

Molti pensatori e insegnanti all’avanguardia hanno incorporato i loro concetti nei propri libri e seminari, tra i quali Wayne W. Dyer, Louise May, Sylvia Browne.

State per vedere e conoscere un mondo completamente nuovo che si trasformerà davanti ai vostri occhi. Comprenderete il vostro rapporto con il passato e il futuro, ma soprattutto sarete consapevoli del valore inestimabile e del potere intrinseco del momento presente.Imparerete ad essere gli artefici della vostra esperienza grazie a una serie di processi che vi aiuteranno a ritrovare il legame con la parte “Non-Fisica” di voi stessi, processi che contribuiranno a farvi ottenere tutto ciò che desiderate.E quando metterete in pretica questi esercizi, e la vostra memoria si ridesterà prendendo coscienza delle potenti Leggi dell’Universo, tra cui la Legge dell’Attrazione, ritornerà anche la vostra naturale gioia di vivere.

Queste voci dello Spirito usano un linguaggio comprensibile che potrete immediatamente tradurre in azione. Vi offrono addirittura un modello per capire e realizzare il vostro destino” – Wayne W. Dyer

Una strada per il tuo cuore

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Esistono vari sistemi che ci consentono di corrispondere alle esigenze della società, senza per questo rinunciare a
comportarci a modo nostro. È questione di tempo e di luogo; di imparare a distinguere il dove, il quando, il come.
Ciascuno di noi ha un suo modo di agire e di manifestarsi, e dev’essergli assicurata la possibilità di servirsene liberamente. Mille strade diverse conducono all’amore. Purché ascolti se stesso, ognuno troverà la propria. Non permettete a chicchessia di imporvi perentoriamente la sua.

In un libro dedicato agli Indiani Yaqui c’è un personaggio di nome Don Juan il quale afferma:

«Ogni strada non è che una fra un milione di strade. Pertanto dovete sempre tener presente che una strada è soltanto una strada. Se in questo momento sentite di non doverla percorrere, non siete obbligati a farlo in nessun caso. Una strada è solamente una strada. Il fatto che il vostro cuore vi esorti ad abbandonarla non è un affronto a voi stessi o agli altri. Ma la vostra decisione di proseguire lungo quella strada o di abbandonarla non deve avere attinenza alcuna con la paura o con l’ambizione. Attenti: ogni strada dev’essere osservata da vicino e deliberatamente. Provatela una volta, due, tre, quanto lo ritenete necessario. Poi ponetevi una domanda, ma solo a voi stessi; e la domanda è la seguente: Questa strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali. Non conducono in nessun luogo. Sono strade che attraversano il bosco, s’inoltrano nel bosco, passano sotto il bosco. Tutto sta ad accertare se quella strada ha un cuore. È il solo dato che conti. Se non ha cuore, è una strada sbagliata». Se la vostra strada è l’amore, la meta non ha importanza; il cammino che seguirete sarà fatto d’amore.

Potete essere «veri» solo quando non vi scostate dalla vostra strada. La cosa più difficile del mondo è il voler essere ciò che non siamo. Allontanandovi da voi, dovete al tempo stesso avvicinarvi sempre più a ciò che siete. Scoprirete che è un modo molto facile di essere. La cosa più facile al mondo è essere ciò che siete, essere voi stessi. La cosa più difficile è essere ciò che gli altri vogliono che voi siate. Non permettete loro di situarvi in questa posizione. Trovate il vostro «essere», siate chi siete, siate come siete. Dopo di che potrete vivere in tutta semplicità. Avrete l’energia necessaria per «respingere i fantasmi». Non avrete più fantasmi da scacciare. Non dovrete più recitare un ruolo che non sia di vostra competenza. Ve ne libererete una volta per tutte e potrete dire a voi stessi: «Ecco, quest’uomo, questa donna sono io. Prendetemi per quel che sono, con le mie debolezze, con la mia stupidità, con tutto il resto. E se non potete, lasciatemi essere me stesso».

E ora siamo pronti ad affrontare un viaggio nell’amore. Ma non sarà una strada, sarà qualcosa che condivideremo. Prendetene ciò che va bene per voi, la parte che vi confà.
Prima tuttavia voglio offrirvi un piccolo, prezioso frammento di pensiero filosofico. Lo ha scritto un certo Zinker, docente al Gestalt Institute di Cleveland.

«Se un uomo per la strada volesse inseguire il suo ego, a quali pensieri-guida dovrebbe pervenire per mutare la sua esistenza? Forse scoprirebbe che il suo cervello non è ancora morto, che il suo corpo non è atrofizzato, e che, indipendentemente da dove ora si trovi, è tuttora l’artefice del proprio destino. Stabilirebbe che può ancora mutare il suo destino prendendo la decisione affatto autonoma di cambiare radicalmente: lottando contro le meschine resistenze che in lui si oppongono al cambiamento e alla paura; imparando a conoscere più a fondo la sua meta; sforzandosi di far propria una condotta più rispondente alle sue esigenze reali; operando concretamente anziché formulando propositi e mantenendo l’azione a livello meramente concettuale, (smettiamola di parlare e cominciamo a fare) ingegnandosi di vedere, sentire e toccare davvero come se mai prima di allora avesse fatto uso dei suoi sensi; creando qualcosa con le proprie mani senza esigere da sé la perfezione;
escogitando il modo di operare in modo da sfidare continuamente se stesso; ascoltando le parole che profferisce rivolgendosi a sua moglie, ai suoi figli, ai suoi amici; porgendo l’orecchio alle parole e osservando gli occhi di chi si rivolge a lui, apprendendo l’arte di rispettare il processo dei propri fenomeni creativi e riponendo fede nel fatto che ben presto approderanno per lui a un risultato. Occorre tuttavia tener presente che non è possibile pervenire a un cambiamento senza sgobbare, senza darsi da fare, senza sporcarsi le mani. Non esistono formule, non esistono manuali che teorizzino e spieghino una volta per tutte come si fa a diventare. Io so una sola cosa: esisto, sono, divento, creo la mia vita e nessuno è in grado di sostituirmi, creandola in mia vece. Devo far fronte alle mie
manchevolezze, alle mie trasgressioni, ai miei errori, e assumerne la responsabilità.
Nessuno quanto me può soffrire del mio non-essere, ma domani è un altro giorno, devo decidere di alzarmi dal letto e continuare a vivere. E se fallisco nel mio intento, non ho il conforto di prendermela con il prossimo, con la vita o con Dio.»

  • Non possiamo dare ciò che non possediamo. Per dare amore, occorre possederlo.
  • Non possiamo insegnare ciò che non comprendiamo. Per insegnare ad amare bisogna capire l’amore.
  • Non possiamo sapere ciò che non studiamo. Per studiare l’amore bisogna viverlo nella realtà.
  • Non possiamo apprezzare una cosa che non conosciamo. Per conoscere l’amore dobbiamo saperlo recepire.
  • Non possiamo dubitare di una cosa nella quale vogliamo ‘aver fiducia. Per aver fiducia nell’amore bisogna realmente credervi.
  • Non possiamo accettare una cosa per la quale non siamo disposti a cedere. Per cedere all’amore dobbiamo esser vulnerabili all’amore.
  • Non possiamo vivere la realtà di una cosa alla quale non ci dedichiamo. Per votarci all’amore è necessario che l’amore proliferi costantemente in noi.

Leo Busaglia

Libro consigliato:



Leo Buscaglia

Amore

Vivere amando se stessi e gli altri è la grande sfida della nostra esistenza. L’avventura più esaltante e creativa. Un sentimento senza età che, per il famoso pedagogista americano, ci fa diventare una forza suprema, responsabile, senza più limiti dei pregiudizi. Attraverso il reciproco amore si può arrivare a completare l’infinito.

Fin quando..

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Fin quando l’individuo permette alla propria mente di trattenere pensieri
di odio – di condanna
di invidia – di gelosia
di critica – di paura
di dubbio – di sospetto.
E permette a questi pensieri di generare irritazione dentro di lui, otterrà come risultato certo:
disordine e infelicità nella sua vita,
delusione nei suoi sogni,
disastri nella usa mente,
nel suo corpo, nell’ambiente,
al quale è legato da sottili fili di azione e reazione.
Fin quando l’uomo continua a trattenere nella sua mente questi
pensieri negativi, verso:
le persone che gli sono vicine,
le condizioni di vita, il lavoro,
le persone amate e la nazione,
lui stesso, inconsciamente, obbliga le sue energie a creare situazioni negative, che col pensiero attrae e
alimenta.
Lui solo è responsabile della sua infelicità e dell’infelicità in cui trascina gli altri. E’ quindi responsabile di “quel
grigiore” che pesa sul mondo e che lui stesso è il primo a condannare.

Cominciamo da ora a pensare meglio, cominciamo da ora ad imparare a pensare bene , poichè noi dipendiamo da noi.

Buon cammino

Libri consigliati:



Louise L. Hay

Guarisci il tuo Corpo – Libro + CD

I pensieri negativi che danno origine alle malattie, i pensieri positivi che le curano

Armenia
ISBN: 9788834415368

Prezzo € 18,90

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Omraam Mikhael Aivanhov

Pensieri Quotidiani 2009

Prosveta Edizioni
ISBN: 9788895737027

Prezzo € 12,00

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L’energia del respiro

respiro

Nell’ambiente che mi circonda, ancora oggi, sento che esistono delle difficoltà a rispondere alla domanda “che cos’è il Rebirthing?”. C’è chi lo definisce una tecnica, altri una terapia, altri ancora uno strumento per raggiungere il benessere. Nessuna di queste definizioni mi sembra errata, ma tutte incomplete e, in fondo, unendole l’un l’altra credo che il Rebirthing possa essere definito come un metodo di crescita personale. Crescere significa imparare a conoscere più profondamente se stessi, essere capaci di trovare le risposte in completa autonomia (Responsabilità), esprimere se stessi in modo chiaro e libero. Mi sembra perciò evidente che tutti questi elementi contribuiscano, in ultima analisi, a generare benessere emotivo, psicologico e fisico.

Il Rebirthing è un metodo che può accompagnare la crescita di ciascuno, è sempre adatto perché cambia con noi e ci sostiene a sentirci sempre più protagonisti della nostra quotidianità, il tutto in modo semplice e naturale, proprio come il respiro.

Un po’ di storia

Leonard Orr è riconosciuto da tutti come il fondatore del movimento chiamato Rebirthing. Per sua ammissione (“La storia del Rebirthing raccontata dal suo fondatore”), questa non fu una scoperta improvvisa, ma il risultato di una serie di esperienze e intuizioni. Richiese, infatti, circa tredici anni, anche se negli anni 1974-75 questo processo subì una decisa accelerazione, giungendo alla primordiale e ortodossa forma di questo metodo.

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