Lisa, fa’ in FRETTA! – Silvia Oriana Colombo

Tra la notte e il giorno il tempo ferma ogni cosa.
Nel buio della stanza dei bambini c’è silenzio e pace.
Nel calore dei lettini gli occhi son chiusi e tutto tace.

Durante la notte la frenesia delle giornate si ferma ma ogni mattina, eccola che ritorna ad imporsi nei grandi e nei bambini, anche per Lisa; viene svegliata ed inizia il solito rituale: bagno, vestiti, colazione. L’importante è fare in fretta perchè bisogna correre a scuola e poi al lavoro.

Improvvisamente si accende una luce.
“Bimbi, sveglia, è tardi! Dobbiamo andare a scuola”.
La mamma apre le persiane, scuote le lenzuola.

Lisa non vuole svegliarsi, vuole restare ancora tranquilla sotto le coperte e fingere e fantasticare che il suo letto sia una grotta nella giungla. Anche quando il papà la porta in bagno ripetendole di fare in fretta, Lisa immagina che la carta igienica sia come una lunga coda da sirena. Oppure gioca con i biscotti per la colazione, mettendoli in fila e creando un treno con dieci vagoni che corrono veloci, lo spazzolino da denti usato come un pennello, la coperta che diventa un lungo mantello da principessa.


E ancora, poi è molto divertente rincorrere il gatto e nascondersi nella giungla… e invece no, non si può, quella noia di fratelli e genitori stanno lì nell’ingresso e la chiamano, le ripetono tutte le cose che deve fare in fretta e insistono così tanto per non uscire tardi…


Perché, Lisa a fare sempre tutto di fretta proprio non ci sta. Vuole un tempo su misura per lei, un tempo libero, grande abbastanza da contenere tutta la sua fantasia, senza lancette e orari da inseguire.
Lisa, come tutti bambini, vuole solo giocare un po’. Prendersi i suoi tempi.
Vuole rendere magico ogni momento, trasformarlo in qualcosa di speciale, come solo i bambini sanno fare.

Lisa fa’ in fretta! e il titolo di questo meraviglioso albo illustrato di Silvia Oriana Colombo edito da VerbaVolant Edizioni.
La mamma e il papà la invitano a fare di fretta:
“Adesso i vestiti, Lisa, non perdere tempo”
“Lisa lavati i denti non ti dimenticare.”
“Infilati le scarpe, Lisa, facciamo tardi a scuola!”
ma a Lisa la fretta non piace e continua a giocare e sognare e dice NO!
Peccato che proprio non si può, i genitori faranno tardi al lavoro e i fratelli più grandi devono anch’essi essere portati a scuola, come si fa quindi?
Per fortuna la mamma sa sempre che cosa fare e trasforma i giochi di Lisa in un altro e nuovo gioco 😉
Lisa, ribellandosi alla fretta ricorda alla sua mamma e al resto della famiglia che a volte bisogna fermarsi, che a volte serve un abbraccio e servono altre parole, diverse da ‘fai presto’, ‘corri’, ‘fai veloce‘.

Se il tempo si ferma, allora cos’è?
Un dono inatteso, un momento per te.

E’ proprio questo il piccolo grande messaggio di Lisa, con il suo NO.
Diamoci del tempo, fermiamoci, osserviamo, lasciamo ai bambini il loro tempo necessario per assaporare le gioie e le magie che sono così bravi a trovare in ogni angolo, potremmo imparare anche noi una lezione importante: solo rallentando si possono cogliere i dettagli, solo rallentando si può giocare con la fantasia.
Una storia molto bella, emozionante e quanto mai attuale che attraverso realtà e immaginazione mescola il mondo dei bambini a quello dei genitori e ci fa vedere come Lisa abbia la soluzione a portata di mano!
Per noi adulti l’inizio giornata è fretta ma può essere anche gioco, pausa, calma. La fantasia e la magia possono sostituire la corsa, che spesso non riusciamo più a fermare…
Ogni bambino potrà ritrovarsi in questo albo alla perfezione 😉
Ogni mamma sempre di fretta potrà rivedersi in queste parole
Ogni genitore potrà rallentare per ascoltare il tempo dei bambini

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Questo Natale regalati un passo in avanti!

Perchè è così difficile studiare?

Cosa sono le mappe concettuali?

Perchè è così diffile studiare?

Scoprire ed applicare in modo consistente le mappe concettuali è stato senza dubbio un punto di svolta per i miei studi.

Sono stato abbastanza fortunato da scoprire le mappe concettuali molto presto; durante le scuole medie per l’esattezza, quando un geniale professore di musica mi parlò per la prima volta di questo eccezionale strumento per migliorare il mio metodo di studio.

Da quel momento non ne ho fatto più a meno.

Wikipedia le definisce nel seguente modo:

Le mappe concettuali sono uno strumento grafico per rappresentare informazione e conoscenza, teorizzato da Joseph Novak, negli anni ’70. Servono per rappresentare in un grafico le proprie conoscenze intorno ad un argomento secondo un principio cognitivo di tipo costruttivista, per cui ciascuno è autore del proprio percorso conoscitivo all’interno di un contesto, e mirano a contribuire alla realizzazione di apprendimento significativo, in grado cioè di modificare davvero le strutture cognitive del soggetto e contrapposto all’apprendimento meccanico, che si fonda sulla acquisizione mnemonica”.

Non c’hai capito nulla vero? Come biasimarti! Vediamo di semplificare.

Una mappa concettuale non è altro che uno schema grafico attraverso cui rielaborare e sintetizzare una nuova materia di studio.

Ogni mappa concettuale ha 2 elementi principali:

  • nodi concettuali. Sono i concetti primari e secondari e sono rappresentati da un’etichetta che ne identifica il significato.
  • Le relazioni associative. Sono le frecce che collegano i nodi concettuali e possono essere dotate anche esse di un’etichetta che spiega il collegamento tra i diversi concetti.

Ma perché le mappe concettuali sono così efficaci? Lascia che ti racconti una storiella (cos’è questa? Un’informazione di contorno: bravo!)

Nel corso di uno dei suoi esperimenti, lo psicologo canadese Endel Tulving, diede a due gruppi di studenti 100 schede con delle parole stampate su una facciata, chiedendo ad un gruppo di memorizzare le parole e all’altro di organizzarle secondo criteri logici. Al termine dell’esperimento, il gruppo che si era limitato ad organizzare logicamente le schede ottenne gli stessi risultati del gruppo che si era sforzato di memorizzarle.

 

Come imparare a studiare meno, studiando meglio

 

Cosa ci insegna questo esperimento?

Punto primo: se ho messo il capitolo ( disponibile con la colpia integrale ) sull’apprendimento prima di quello sulla memorizzazione un motivo c’è!

Punto secondo: quando sei coinvolto attivamente nell’organizzare il tuo materiale di studio in una mappa concettuale, stai creando delle associazioni nel tuo cervello che ti permettono di apprendere ed imprimere gli argomenti nella tua memoria, senza doverti sforzare di ricordare.

Spero di averti convinto abbastanza sull’efficacia delle mappe concettuali.

 

Come imparare a studiare meno, studiando meglio

 

Eccoti allora 5 semplici passi per iniziare a costruire le tue mappe:

  1. Scrivi un concetto primario al centro di una pagina e racchiudilo in un cerchio.
  2. Intorno al concetto primario scrivi i concetti secondari e circondali con un cerchio.
  3. Disegna le linee che collegano queste idee a quella centrale.
  4. Scrivi degli esempi, dei riferimenti o dei tuoi ragionamenti legati ai concetti secondari (puoi utilizzare le informazioni di contorno).
  5. Non ricercare la perfezione, lascia che la parte intuitiva del tuo cervello decida per te, scrivi tutto quello che ti viene in mente e collegalo al resto.

Un estratto di Studia meno, Studia meglio.

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Finalmente è stato pubblicato Studia meno, Studia meglio: la nostra nuova guida dedicata agli studenti di tutte le categorie.

In questo articolo voglio raccontarti come è nata e qual è la “filosofia” che le sta dietro. Se non puoi proprio resistere, puoi scaricarla cliccando qui o sull’immagine sotto.

Come imparare a studiare meno, studiando meglio

Se sei ancora con me, voglio farti una domanda: ti sei mai chiesto perché alcuni hanno successo nello studio, mentre altri falliscono miseramente? È solo una questione di talento? Sei davvero convinto che per riuscire all’università si debba avere un’intelligenza innata?

 

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Non vivevo, ma sognavo di vivere

Nathaniel Hawthorne era un uomo insoddisfatto.
Non che gli mancasse qualcosa ma sentiva che ciò che stava facendo, la sua vita, il suo lavoro, non era ciò per cui era nato.

Un giorno era in preda ad una delle sue crisi quando la moglie gli prese la mano e gli disse: “devi lasciare perdere tutto quello che stai facendo e dedicarti a ciò per cui sei qui“.

Era il 1850, giusto qualche anno dopo quell’episodio, quando venne pubblicato “La Lettera Scarlatta“, divenuto uno dei classici più letti della storia.

Ricordando quel periodo, quello antecedente alla sua decisione di dedicarsi alla scrittura, Nathaniel Hawthorne dichiarò: “Non vivevo, ma sognavo di vivere“.

E TU?

Nulla è dovuto al caso: sei qui con uno scopo preciso.

Veniamo catapultati in questo mondo con un compito, però ce ne dimentichiamo o ancora più spesso facciamo finta di non sentirlo.

La nostra testa è spesso piena di “se“, di “ma” autoimposti.

C’è di mezzo una vita intera: sei veramente disposto a barattarla con i tuoi ma?

QUELLO CHE STAI FACENDO E’ CIO’ PER CUI SEI NATO?

Il nostro cervello rappresenta le informazioni sotto forma di immagini.

E’ facile verificarlo: prova a pensare ad un caffè (e guarda cosa è successo, si è formata subito nella tua testa l’immagine di una tazza o di un chicco di caffè vero?).

Scopri la Tua Mission
Scopri la Tua Mission

UNA PARTICOLARITA’: LE IMMAGINI SONO DIFFERENTI A SECONDA DEL TUO GRADO DI CONVINZIONE

In PNL le chiamano submodalità.

Una delle particolarità delle submodalità è che secondo il nostro grado di certezza/incertezza rappresentano le immagini in modo diverso.

Riprendiamo l’esempio di prima, prova a pensare ad un caffè e nota queste cose:

  • L’immagine è fissa o in movimento?
  • E’ a colori o in bianco e nero?
  • Senti dei suoni o è muta?
  • C’è l’oggetto in primo piano e il resto sfocato oppure vedi un’immagine a fuoco nella sua completezza?

Queste sono alcune piccole cose che potresti notare. Segnale perché, visto che sei convinto che esista il caffè, sono le tue submodalità della certezza.

SEGUI L’INDIZIO E SCOPRI SE E’ CIO’ PER CUI SEI NATO

A questo punto dovresti aver compreso che, nel caso dovessi immaginare qualcosa di cui non sei sicuro o convinto, il tuo cervello lo immaginerebbe in modo diverso.

Ad esempio:

  • Se prima l’immagine era fissa ora potrebbe essere in movimento
  • Se prima era a colori ora potrebbe essere in bianco e nero.


FAI QUESTO ESERCIZIO:

Ora che hai individuato le tue submodalità della certezza (se non fossi sicuro potresti provare ancora con qualcosa del quale sei certo, ad esempio la tua macchina, casa, ecc.) prova ad immaginare quello che stai facendo.

DOMANDA: Come lo rappresenta il tuo cervello?

Se le submodalità corrispondono alla certezza allora stai facendo ciò per cui sei nato.

Se invece le submodalità sono diverse…

Sei veramente disposto a barattare la tua intera vita con dei ma e dei se?

In questo caso ci sono molti modi per scoprire il tuo compito (li trovi qui). La cosa importante iniziale era questa, scoprire la tua verità.

Scopri la Tua Mission
Scopri la Tua Mission

Perché la verità non puoi nasconderla per tutta la vita.

C’è un modo diverso di vedere le cose!

Continua a leggere

Convinciti della tua innata perfezione

« Non soffermarti mai sul pensiero dei
tuoi difetti. Ricorda, invece, le tue buone azioni e la
bontà presente al mondo.
Convinciti della tua innata perfezione. »

Da Come Essere Sempre Felici
di Paramahansa Yogananda

Come Essere Sempre Felici

In questo libro Paramahansa Yogananda, uno dei più importanti insegnanti spirituali del ventesimo secolo, ci offre una mappa da seguire passo dopo passo per trovare il tesoro della vera felicità nel luogo in cui più raramente lo cerchiamo: nel nostro stesso sé.

Paramahansa Yogananda giunse negli Stati Uniti dall’India nel 1920, portando in Occidente gli insegnamenti e le tecniche dello yoga, l’antica scienza del risveglio dell’anima. Egli applicò questi antichi principi a tutti gli ambiti dell’esistenza, insegnando ai suoi studenti come affrontare la vita da un centro di pace e felicità interiore.

Quegli stessi insegnamenti ora li condivide con te in queste pagine. Sono segreti semplici ma profondi, per portare la felicità in ogni momento della tua vita: nei rapporti, nel lavoro, in ogni aspetto delle tue giornate. Con il loro aiuto, potrai imparare a:

  • cercare la felicità là dove realmente si trova
  • scegliere di essere felice in ogni circostanza
  • identificare le abitudini che ti derubano della gioia
  • raggiungere il vero successo e la prosperità
  • scoprire gli aspetti spirituali della ricerca della felicità.

Start! Se oggi stesso smettessi di rimandare sempre tutto?

Start! Se oggi stesso smettessi di rimandare sempre tutto?

Rimandi sempre a domani?

Se stai leggendo questa pagina scommetto che sei un procrastinatore seriale. Ma vediamo se il corso fatto con il Mago Oronzo ha dato i suoi frutti:

  • Rimandi sempre fino all’ultimo la preparazione di esami o di progetti di lavoro.
  • Ti sei ripromesso di smettere di fumare/metterti a dieta/andare in palestra almeno 27 volte negli ultimi 2 anni, ma dopo i primi giorni di entusiasmo ti sei ritrovato di nuovo impantanato nelle tue care, vecchie, cattive abitudini.
  • I tuoi sogni nel cassetto sono lì da talmente tanto tempo che hanno stretto amicizia con i tarli del tuo comodino.

Ci sono andato vicino?! Te l’ho detto: “c’ho i poteri!:)

Perché procrastiniamo?

Se procrastiniamo, lo stiamo facendo per queste 4 ragioni.

Preferiamo il piacere immediato alla felicità – Controllare la posta elettronica o la nostra pagina facebook ci da una gratificazione immediata. Una nuova e-mail o un nuovo “like” sono in grado di apportare quel pizzico di novità ed autostima di cui sentiamo “bisogno come dell’aria”.
Un manipolo di nerds americani hanno compreso questi bisogni e sono stati in grado di costruire imperi miliardari (facebook, twitter, ecc.).
Non c’è nulla di male nel soddisfare queste nostre piccole debolezze, fintantoché non mettiamo a repentaglio la nostra felicità futura.
Cedere continuamente a queste gratificazioni immediate significa spesso rimandare i nostri impegni, i nostri progetti, i nostri sogni nel cassetto e, in fin dei conti, la nostra felicità.
Continuiamo a ripeterci che in fondo non è così grave, che abbiamo ancora tempo e sicuramente domani ci impegneremo di più.
Balle!

Abbiamo paura – A volte rimandiamo i nostri impegni perché abbiamo paura; abbiamo paura di fallire, abbiamo paura di avere successo, abbiamo paura di assumerci nuove responsabilità, abbiamo paura dei cambiamenti, abbiamo paura di fare la figura del fesso, abbiamo paura dell’incertezza.
La paura è come una tigre di fumo: finché non ci scagliamo contro di lei, dissolvendola, ci terrorizza e ci blocca. La procrastinazione ha il potere di ingrossare questa tigre di fumo, rendendola sempre più densa e spaventosa.
Le prime volte che rimandiamo un impegno che ci mette a disagio, sentiamo infatti una piacevole sensazione di sollievo; ma sono proprio queste piccole rinunce, a cui diamo poco peso, a trasformare una semplice collina in un Everest invalicabile.

Non abbiamo le idee chiare – Anche la vaghezza dei nostri obiettivi può rappresentare un basamento importante per la nostra tendenza a rimandare sempre a domani.
Quando sappiamo di dover lavorare su un dato progetto, ma non sappiamo esattamente da dove iniziare, è come se ci scontrassimo con un muro invisibile, che inesorabilmente ci invoglia a svolgere attività più semplici, immediate e gratificanti.
Così, senza neanche accorgercene ci ritroviamo a curare le nostre belle barbabietole nane su Farmville.
In questi casi la soluzione potrebbe apparire semplice, ma in realtà, chi procrastina per questo motivo spesso riesce a sabotare se stesso passando da un estremo all’altro: inizia così a pianificare ogni singola micro-attività, perdendo ore ed ore a creare il piano perfetto, che immancabilmente rimarrà sulla carta.
E’ inutile che giri lo sguardo dall’altra parte e fai tanto l’indifferente, so perfettamente che lo hai fatto! ;-)

Siamo troppo ottimisti (nel breve termine) – Spesso, quando si tratta di completare una lunga lista di attività, sovrastimiamo le nostre capacità, dando per scontato che più tardi o domani ci trasformeremo magicamente in studenti e lavoratori superproduttivi in grado di completare in un batter d’occhio attività che abbiamo rimandato per giorni.
Questa convinzione lenisce i nostri sensi di colpa e ci illude di poter continuare a rimandare i nostri impegni senza dover pagare, prima o poi, un conto salato.
Alcuni interessanti studi hanno dimostrato che tendiamo a sottovalutare la durata di attività future: insomma, siamo dei pessimi pianificatori.
Questo bug mentale ci porta ad essere ingiustificatamente ottimisti sulle nostre reali capacità di completare determinate attività; ed ecco che ci ritroviamo a procrastinare fino all’ultimo minuto disponibile, convinti che ce la possiamo fare, ma costringendoci di fatto ad estenuanti maratone di studio/lavoro per rispettare le scadenze.

Questa ultima causa di procrastinazione è particolarmente importante e vorrei consolidare la tua consapevolezza, spiegandoti un concetto chiave legato alla “rimandite”.

l’“Io Futuro”: il nostro peggior nemico.

E se smettessi di procrastinare?

Ti sei mai chiesto come sarebbe la tua vita se oggi stesso smettessi di rimandare sempre tutto? Socchiudi gli occhi (magari non in pubblico, altrimenti fai la figura del pirla!) ed inizia ad immaginare la tua vita senza procrastinazione:

  • Hai appena raggiunto quell’obiettivo a cui tenevi tanto (la laurea, la promozione, quel progetto che lancerà la tua carriera di freelance).
  • Le tue giornate sono produttive e arrivi alla sera stanco, ma soddisfatto.
  • Quel senso di frustrazione ed insoddisfazione che caratterizzava le tue giornate ti ha finalmente abbandonato: senti finalmente di avere uno scopo.
  • Sei fiero di te stesso. Quando ti guardi allo specchio, non resisti e battendo il pugno sul petto dici: “ti stimo fratello!“.
  • …hai sconfitto la povertà nel mondo e hai portato la pace tra i popoli.

Hei! Hei! Sveglia! Stiamo un po’ esagerando “fratello”: riapri gli occhi e ritorna con i piedi per terra! Sconfiggere la procrastinazione forse non ti aiuterà a portare la pace nel mondo, ma…

Se OGGI non stai vivendo i tuoi sogni è perché IERI hai deciso di rimandare a DOMANI.

La procrastinazione non è semplicemente una cattiva abitudine, ma uno stile di vita che abbiamo appreso nel corso degli anni. Per essere debellato necessita di un percorso guidato caratterizzato da fasi ben precise.

Chi sono io per dirti queste cose? Sono un procrastinatore pentito: uno che ha vissuto tutte le fasi della procrastinazione, che ne ha pagato i costi salati, ma che alla fine è riuscito a sconfiggerla grazie a strategie consolidate e ad un percorso ben preciso.

Start! La guida pratica per sconfiggere la procrastinazione. Adesso.

“Esistono due tipi di persone: quelli che portano a termine ciò che iniziano e… ecc, ecc.”
Robert Byrne.

Start! La guida pratica per sconfiggere la procrastinazione. Adesso.Start! La guida pratica.

Start! ti offre un percorso guidato, suddiviso in 3 fasi ben collaudate, che raccolgono i più recenti studi scientifici sulla procrastinazione e le strategie che ho utilizzato personalmente per battere la “rimandite”.

Ecco il percorso che ti aspetta:

1) CONSAPEVOLEZZA. Ogni cambiamento necessita di una profonda consapevolezza.

  • 10 cose da sapere sulla procrastinazione.
  • Perché procrastiniamo.
  • Procrastinazione, Ritorno al Futuro e le balle spaziali che ci raccontiamo.
  • I costi della procrastinazione.
  • Quando procrastinare fa bene.
  • Test: che procrastinatore sei?

2) MOTIVAZIONE. Per realizzare il tuo cambiamento hai bisogno di energia e direzione.

  • La fisica della “rimandite”: procrastinazione statica e dinamica.
  • Il segreto è sotto i tuoi occhi.
  • La trappola dei risultati.
  • Ritrovare la motivazione con la visualizzazione creativa.
  • L’esercizio dei 10 perché.

3) AZIONE. Scordati vibrazioni cosmiche. Il cambiamento si ottiene solo con l’azione.

  • Ridurre l’attrito.
  • DistrAzione = Distruggi + Azione.
  • Meno scelte, più azione.
  • Rendere facile ciò che è difficile.
  • 9 abitudini per battere la procrastinazione.

 

IL COSTO DEL E-BOOK E’ DI 19€ – CLICCA QUI PER ACQUISTARLO!

 

La Vita Come tu la Vuoi

La Vita Come tu la Vuoi

Realizza il tuo progetto più bello: te stesso Prefazione di Anthony Robbins

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Il progetto più bello, te stesso

Abbiamo avuto il dono della vita ma ne passiamo la maggior parte correndo dietro a qualcosa o qualcuno, senza pensare a chi siamo e che cosa vogliamo. Molti arrivano ai momenti delle domande (i compleanni degli «anta» o le tragedie) troppo tardi, impreparati e nello stato d’animo meno adatto.

Io sono un uomo fortunato. Sono nato e cresciuto in una famiglia straordinaria, ho sempre avuto la possibilità di decidere e fare ciò che volevo, pagandone le conseguenze ma anche riscuotendo il premio. Mi sono goduto la vita: volevo viaggiare per il mondo e l’ho fatto, volevo essere libero e lo sono stato. Non ho mai preso impegni che non ero sicuro di poter mantenere. Sono sempre stato così e lo sarò sempre.

Sono sempre stato affascinato dalle persone, dai loro comportamenti, colpito dal fatto che tutti siano sempre pronti a giudicare le scelte altrui e sempre poco inclini ad assumersi la responsabilità della propria vita.

Nella speranza di dare una spiegazione all’esistenza, ho studiato le metodiche più avanzate con i migliori coach del mondo, arrivando alla conclusione che ciò che abbiamo è il risultato di quello che siamo e in cui crediamo.

Lo so, non ci volevano venticinque anni di studi internazionali per capirlo… bastava un po’ di buonsenso, ma forse ne ho poco. Quello che mi stupisce ancora è vedere come la maggior parte delle persone insoddisfatte e frustrate continui a vivere giorno per giorno, senza fermarsi a decidere, pianificare, cambiare, essere.

Se stai leggendo questo libro probabilmente sei come me. Mi sono sempre fatto domande che altri non si facevano. Alle elementari ero l’incubo delle suore, sempre pronto a porre domande scomode. Volevo capire. Perché le cose sono come sono? Perché facciamo quello che facciamo? È possibile che siamo così stupidi da pensare di poter essere felici o soddisfatti senza fare nulla per esserlo? «Essere», che bel verbo!

L’idea non è nuova:

se sei, se veramente sei, allora puoi credere, se credi fai, e se fai hai.

Tutto qui. Purtroppo, è meno facile di quanto sembri. È più semplice vivere lasciandosi guidare dagli eventi e prendersi qualche pausa per dimenticare che ciò che siamo e facciamo non ci piace.

Nel mio lavoro di coach incontro tutti i giorni persone che vogliono migliorare, e la cosa più buffa è che principalmente ho a che fare con persone che stanno bene. Sono proprio quelli che non avrebbero bisogno di un coach che lo cercano… strano, vero?

Eppure, è così: chi trarrebbe i maggiori vantaggi dalla lettura di queste pagine non le leggerà. Questo libro andrà invece in mano a chi si pone domande, vuole crescere e migliorarsi: insomma, persone che sono già avanti nel loro percorso. Perciò, caro lettore, la consapevolezza di voler essere di più dimostra che sei uno dei pochi, perché sono pochi quelli che rischiano, prendono decisioni difficili e rimangono fedeli a ciò che sono.

Io sono cresciuto con persone che hanno rispettato il mio modo di essere e mi hanno dato lo spazio per esprimerlo. Ora sono circondato da amici, colleghi e, soprattutto, da una famiglia, che mi stimolano ogni giorno a essere, credere e fare seguendo le mie inclinazioni e ciò che sono.

Sono fortunato, lo so. Ma mi piace pensare che ho contribuito a creare le mie fortune. E mi piace pensare che queste pagine saranno di stimolo per te. Forse ti faranno riflettere, forse ti faranno arrabbiare. Se ti spingeranno a cambiare per essere più fedele a te stesso avremo fatto qualcosa di bello insieme.

Posso assicurarti fin da subito che non hai abbastanza fantasia per immaginare quanto sarà straordinaria la tua vita se deciderai di realizzare il progetto più grande e più bello: te stesso.

Questo è il mio modello: il cuore di tutto è ciò che sei, attorno c’è ciò in cui credi, che è la base del tuo fare. Il risultato è ciò che hai, non è parte di te quindi cambia. È utile ma non determinante, quello che è dentro conta di più.

Macrolibrarsi.it presenta il libro: Vivi i tuoi Sogni di Mike Dooley

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Cambia completamente il colore della nostra vita, ci mette al riparo dalla sfortuna e ci protegge dalle invidie e dalle malevolenze altrui!

Se il successo di un libro dipende dalla capacità di entusiasmare i lettori, Grazie è di diritto il prototipo del libro di successo. Il campo GIA (Gratitudine Incondizionata Anticipata), è la forza irresistibile destinata a conquistare i lettori italiani e a stimolare un vivace passaparola.

Il formato davvero innovativo, la grafica accattivante e l’estrema cura della confezione, sono soltanto alcuni degli elementi che rendono Grazie un oggetto prezioso da possedere, e perfetto da regalare. Ma ciò che non mancherà di accendere entusiasmanti dibattiti è il contenuto di questo piccolo e frizzante libretto. Impossibile rimanere indifferenti ad una tecnica che è un potentissimo generatore quantistico di coincidenze favorevoli.

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La Tecnica del Campo GIA

E estremamente semplice e facile da applicare, ti permette di agire direttamente e favorevolmente in anticipo sul tuo Divenire portandoti a vivere esperienze straordinarie senza aver bisogno di nuli’altro oltre che di te stesso, di te stessa, e un poco di volontà. Pochissima, considerando i benefici che se ne possono trarre e, soprattutto, che è GRATIS.

Si basa sulla combinazione di 3 elementi chiave che ra­zionalmente potrebbero sembrare estremamente semplici, piccoli, quasi banali, ma che nell’invisibile sono, sia indi­vidualmente ma soprattutto insieme, enormi e molto po­tenti. Combinandoli insieme, facendoli interagire costrut­tivamente tra loro entrano invisibilmente in auto-risonanza generando il campo.

Recensione per Grazie – La tecnica del campo GIA – LIBRO scritta da: Giuliana – 12/05/2011 16:54

“Ho letto il libro GRAZIE tutto d’un fiato tanta era la Gioia, e vorrei che tutti sapessero quanto è potente. Ho letto diversi libri negli ultimi quattro anni, libri che mi aiutassero a capire alcuni meccanismi della vita, perchè le cose ci vanno così anzichè cosà… Ho provato su me stessa diversi metodi, compreso quello di ascoltare messaggi subliminali, ma niente ha attecchito, forse anche perchè a me piacciono le cose semplici ed efficaci allo stesso tempo. Questo piccolo GRANDE libro è geniale, potente, immediato ed estremamente semplice nell’applicazione. Ha iniziato ad essere attivo già dal momento in cui l’ho ordinato. La tecnica GIA funziona davvero !!! Ognuno di noi può portare nella propria vita, gioiose novità con un impegno veramente minimo. Sono felice e grata per aver potuto leggere questo libro e sono grata a Fabio per averlo scritto per tutti noi. GRAZIE DI CUORE DAVVERO !”

Macrolibrarsi.it presenta il libro: Grazie di Fabio Marchesi

Le Regole della Libertà

Le Regole della Libertà
Il sentiero nascosto per una vita piena
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Hai mai provato il desiderio di agire contro ogni logica ed ascoltare esclusivamente il tuo cuore?
Ti sei mai trovato nella condizione di opporti ad una decisione contraria ai tuoi principi?

Pochi libri sono capaci di far risvegliare nel lettore il sentimento di amore per sé e per gli altri, di profondo rispetto per chi compie delle scelte di libertà in linea con i propri desideri, di giustizia per quanti cercano umilmente e coraggiosamente di creare un mondo diverso e più pacifico.

Le regole della libertà raggiunge pienamente l’obiettivo di rafforzare nei lettori il coraggiodelle proprie scelte e la capacità di ascoltare la propria coscienza.

La reciproca fiducia tra individui liberi e onesti è, secondo l’autore, il terreno su cui possono nascere piccoli ma risoluti gruppi in grado di cambiare le abitudini della massa.

I circoli della fiducia, promossi dall’autore, sono l’esempio di come si possa offrire sostegno pratico a chi desidera davvero intraprendere un percorso di cambiamento attraverso piccole azioni quotidiane.

Non a caso, in pochi mesi, sono sorti circoli in tutti gli stati degli Usa, mentre crescono i facilitatori e gli intermediari che fungono da guida all’interno del gruppo.

Hai mai provato il desiderio di agire contro ogni logica ed ascoltare esclusivamente il tuo cuore? Ti sei mai trovato nella condizione di opporti ad una decisione contraria ai tuoi principi?

Ti è capitato di dire qualcosa che tutti pensano, ma che nessuno ha il coraggio di dire?

Tutte le volte che hai messo da parte le regole dell’abitudine, della convenienza, dell’ipocrisia, in realtà hai seguito un altro tipo di regole, più rispettose della tua dignità di essere umano.

Tutte le volte che hai ragionato secondo la tua coscienza, hai seguito Le regole della libertà.

Un libro che esalta la grandezza dei piccoli gesti, dei sì e dei no detti al momento opportuno, delle persone che umilmente e generosamente si impegnano per un mondo diverso e più pacifico.

Un lavoro pervaso di amore e profondo rispetto per chi compie scelte di libertà, e ci indica la via per guadagnare più fiducia nelle nostre scelte e negli altri.

Un cerchio della fiducia è una comunità sotto una luce diversa.

Il suo scopo specifico è sostenere il viaggio interiore di ogni persona del gruppo, far sentire ciascun’anima abbastanza al sicuro da mostrarsi e dire la propria verità.

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Non è tutto bianco o nero

Cosa è abbastanza importante?

Dal momento che un genitore trascorre in media solo tre minuti e mezzo alla settimana a conversare con i figli di temi importanti, deve significare che a un genitore mediamente non importa un accidente dei propri figli.

Se fumi, sapendo che a causa di ciò morirai prima, significa che non te ne importa un accidente di vivere.

Se decidi di guardare la televisione invece di leggere un libro che potrebbe aiutarti a ottenere un lavoro migliore, significa che non te ne importa un accidente di provvedere alla tua famiglia.

Se non fai lo sforzo di fare del tuo meglio al lavoro, significa che il lavoro non ti importa.

Se non paghi le bollette in tempo, significa che non te ne importa un accidente di mantenere la parola e che hai poca integrità.

Se non voti alle prossime elezioni, significa che non te ne importa un accidente della direzione che sta prendendo il tuo Paese.

Se non trovi il tempo per dire o dimostrare al tuo partner che l’ami, o se non ti sforzi di far capire che ci tieni, allora bisogna ritenere vero che non te ne importa un accidente.

Se sei come il cinquantenne americano medio con meno di 2.500 dollari da parte, significa che non te ne importa un accidente della pensione o di mandare i tuoi figli all’università.

Non è tutto bianco o nero Larry“.

Oh, sì che lo è. Smettila di berti la storia che la vita non è bianca o nera.

Le cose sono giuste o sbagliate, buone o cattive, bianche o nere.

Smettila di razionalizzare il tuo comportamento stupido parlando di sfumature. Quando si trovano alle prese con una risposta che non vogliono dare, le persone dicono sempre: “È questione di sfumature“.

Non esistono sfumature.

Inizia a pensare in termini assoluti di mettere ordine nella tua vita e scoprirai che è molto più facile. Quando pensi secondo valori assoluti è anche più semplice prendere le decisioni. Le tue scuse non terranno più e progredirai con maggiore velocità verso il successo.

Aspetta, hai detto che te ne importa eccome?

Balle. Non te ne frega un accidente perché non ci stai investendo tempo, energia o denaro.

Se non investi tempo, energia e denaro in qualcosa, allora non te ne frega un accidente.

Tempo, energia e denaro se li aggiudicano SEMPRE ciò che conta per te.

Ma la salute, la sicurezza economica per il futuro, vivere a lungo… sono tutte cose importanti per me!“.

Okay, lo sono. Hai vinto. Mi hai logorato al punto che smetto di discutere con te. Per ora voglio crederti. Queste cose sono importanti per te. La tua famiglia, la salute e il resto contano, ma non abbastanza da fartici investire tempo, energia e denaro.

Si riduce tutto a: “Sono abbastanza importanti per te?“.

Quand’è che le cose diventano abbastanza importanti da farci cambiare atteggiamento?

Tratto da Il Fattore Idiota di Larry Winget.

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Qual’è il vostro metodo?

Si parla così spesso di meditazione che si dimentica altrettanto sovente quale ne sia l’essenza, ciò che sta alla base di ogni metodo. Donde si parte, ovverosia quel che si raggiunge. Risveglio? Proseguiamo sulla via. Raffiguriamola come un cerchio ideale. Ci ritroveremo infine, dopo aver conosciuto o persino esperito la miriade dei mondi virtuali reinventati e immaginati dalla mente, nello stesso luogo e nel medesimo tempo da cui siamo partiti. Si, ma con più consapevolezza.

Mi viene in mente una breve conversazione avvenuta fra il Buddha e un filosofo del suo tempo: «Ho sentito dire che il buddismo è una dottrina del risveglio. Qual è il vostro metodo? In che cosa vi esercitate in ogni giorno?».

«Camminiamo, mangiamo, ci laviamo, ci sediamo». «Che cosa c’è di tanto speciale in questo? Tutti camminano, mangiano, si lavano e si siedono…». «Signore, quando camminiamo, noi siamo consapevoli che stiamo camminando; quando mangiamo noi siamo consapevoli che stiamo mangiando…. Quando gli altri camminano, mangiano, si lavano, o si seggono, in genere non sono consapevoli di ciò che stanno facendo».

Thich Nhat Hanh

Quando Bevi il Tè Stai Bevendo Nuvole
Un percorso di trasformazione e consapevolezza attraverso i discorsi di uno dei massimi insegnanti del Buddhismo impegnato

Questo libro raccoglie gli insegnamenti offerti da Thich Nhat Hanh durante il ritiro dal titolo La pace è ogni passo tenuto a Castelfusano (Roma) dal 21 al 26 marzo 2008. Con il suo inconfondibile stile sobrio, ma profondo e diretto, l’autore illustra le tappe fondamentali di un percorso di trasformazione e consapevolezza alla portata di tutti: prendersi cura delle proprie sensazioni, praticare la consapevolezza del respiro, imparare l’ascolto profondo, apprendere come trasformare la rabbia, scoprire il senso di unione, la condizione di inter-essere che ci connette a tutti gli altri essere viventi e non. In un’apposita sezione del libro sono raccolti gli insegnamenti rivolti ai bambini nel corso dello stesso ritiro.

Completano la presentazione del pensiero del maestro vietnamita il «Trattato di pace con la Terra» e la «Lettera sul riscaldamento globale», recenti esempi di Buddhismo Impegnato di grande impatto nella loro concretezza; i «Cinque Addestramenti alla Consapevolezza», originale attualizzazione dei tradizionali Cinque Precetti su cui si fonda l’etica buddhista, e alcune pratiche di grande efficacia come il «Rilassamento profondo» e il «Toccare la terra» guidate da Sister Chàn Khòng, che da sempre affianca Thich Nhat Hanh durante i ritiri e gli insegnamenti.

Libretto delle istruzioni per la vita

Imparare a Vivere
Libretto delle istruzioni per la vita

Non sarebbe bello se fossimo nati con il libretto delle istruzioni?

Ognuno di essi sarebbe differente e basato su quello che dobbiamo imparare, ma di base sarebbero uguali: come creare relazioni felici, come guarire la tristezza e il dolore, come raggiungere i nostri obiettivi, come sapere cosa vogliamo fare della nostra vita.

Continueremmo a ricevere le nostre lezioni uniche della vita, ma avremmo un manuale a cui fare riferimento quando ci sentiamo sopraffatti o perduti.

In questo libro basato sul famoso sito americano DaiyOm, la co-fondatrice MadisynTaylor intreccia i suoi pensieri pieni d’ispirazione con la sua toccante storia personale, rivelando l’ispirazione che si trova dietro ai messaggi che ogni giorno raggiungono milioni di persone.