Il Sentiero – Marianne Dubuc

La signora Tasso è molto vecchia.
Ogni domenica, si avvia lungo il sentiero
in fondo al giardino e cammina fino in cima.
E’ una domenica come tutte le altre.
Ma oggi si sente osservata…

La signora Tasso è solita fare delle lunghe passeggiate solitarie fino in cima alla montagna del Pan di Zucchero.

La sua camminata è costellata di rituali, incontri solo apparentemente fortuiti, tappe che segnano il cammino verso la vetta, lungo il sentiero saluta gli amici, raccoglie funghi o frutti, dà una mano a chi ne ha bisogno, si gode i passi e il paesaggio. La dolce signora Tasso ha un pensiero, un sorriso e un saluto da dedicare a tutti. Anche per quella gattina che la sta osservando, e impaurita le dice che vorrebbe tanto salire sulla montagna, fino a Pan di zucchero, ma si sente ancora troppo piccola.

«“Sono troppo piccolo” Con lei niente è impossibile.
“Io avevo la tua età quando ci sono salita la prima volta”.
Ma succede che non le si creda».

La piccola Lulù, dapprima timorosa di non essere all’altezza della scalata e poi compagna inseparabile di ogni nuovo ritorno al Pan di Zucchero settimana dopo settimana con la signora Tasso.

Settimana dopo settimana,
infatti i due camminano a fianco!

Quante cose imparerà durante il tragitto!

«“Che sentiero prendiamo?”
La signora Tasso sa che la vita è fatta di decisioni.

“Scelgo questa qui. Sa di melo”
E che basta ascoltare il cuore».

Come ogni giovane creatura che guarda con curiosità alla vita, Lulù fa molte domande, e la signora Tasso conosce tutte le risposte 😉 Con un bastone adatto e seguendo le indicazioni, Lulù comincia ad appassionarsi e a prenderci gusto: impara ad ascoltare, a vedere, a intervenire in caso di bisogno, a cantare quando le forze vengono meno (perché il morale della truppa è importante!), a scegliere, a fermarsi per prendere fiato. E quando finalmente si arriva in cima, ecco il silenzio dello stupore…

La loro bellissima Amicizia prende forma e sostanza su quei pendii, passo dopo passo proprio nel cuore della natura, mentre camminano fianco a fianco e imparano a conoscersi, a rispettarsi, ad aiutarsi reciprocamente. E mentre Lulù diventa via via più sicura, coraggiosa e spedita sulla montagna, la signora Tasso comincia via via a rallentare, a fermarsi su un tronco per riprendere fiato, a lasciare che sia la piccola gattina a passare davanti e a guidare l’esplorazione.

Fino a che la signora Tasso
non ha più le forze per accompagnare Lulù

«“Ti aspetterò qui.
Al mio ritorno mi racconterai tutto”».

Settimana dopo settimana,
il sentiero dona a Lulù nuovi tesori.

«Poco a poco la montagna della signora Tasso
diventa la montagna di Lulù».

Il Sentiero di Marianne Dubuc edito da Orecchio Acerbo con una delicatezza meravigliosa e unica racconta la metafora della vita. Un passaggio di testimone, dunque, una vita che genera l’altra la quale a sua volta ne accoglie e dà il via ad una nuova quando in chiusura Lulù incontrerà un nuovo compagno che, proprio come lei tanti anni prima, vorrà andare alla cima del Pan di Zuccherò insieme a qualcuno che possa guidarlo.

Pagina dopo pagina, passo dopo passo, salita dopo salita si viaggia verso un sentiero che porta a crescere, a diventare “grandi”, a riconoscere la bellezza delle piccole cose, a essere gentili con gli altri, a incontrarsi e a conoscersi con autenticità. Un sentiero in cui la giovinezza e la vecchiaia possono trovarsi e percorrere insieme un tratto di strada, lasciando a chi rimane insegnamenti preziosi e ricordi incancellabili.

Il grande potenziale di comunicare un tema così grande è la caratteristica di una grande autrice, raccontare a piccoli e grandi, senza retorica, con delicatezza e semplicità un tema così grande e allo stesso tempo universale, come lo sono la vita e la morte.

“Penso che i bambini capiscano molto più di quanto pensiamo
e dobbiamo fidarci di loro come lettori.
Ne sono convinta. “
Marianne Dubuc

Questo libro, ho scritto in memoria di mia nonna morta“, spiega Marianne Dubuc. “Era molto presente nella mia infanzia, ma anche in altri momenti importanti della mia vita.”

“Nella sua vita, già, volevo scriverle una storia, ma prima che trovassi il modo di farlo, lei morì. Finalmente, sono riuscita a scrivere questa storia in onore e in memoria di tutte queste cose che mi ha dato, che lei mi ha mostrato. Parte di se stessa che ha condiviso con me e che, anche se non è più lì, rimarrà sempre in me, nei miei ricordi, nei miei modi di fare le cose, i miei riflessi. Cose che condivido ancora con le persone intorno a me. Il libro parla davvero del fatto che anche se una persona non è più fisicamente lì, è ancora con noi in un altro modo “.

L’impronta della nonna di Marianne Dubuc è ovviamente molto forte nell’album, destinato ai bambini dai 3 ai 6 anni.

“Mia nonna viveva sulla strada per la Montagne à Saint-Hilaire. Il titolo arriva direttamente da lì. Spesso andavamo a Pan di Zucchero, la cima del Mont Saint-Hilaire. Essendo cresciuto a Montreal, in quei fine settimana con lei, era il mio contatto con la natura. Mia nonna era un’amante della natura; per lei era molto importante. Nei miei libri, succede sempre in natura. Immagino ci sia un collegamento.”

“Non ho scritto questo libro per un particolare pubblico. L’ho scritto come lo sentivo. Ma volevo mantenere questo lato filosofico. Perché è parte della vita accettare che le persone che abbiamo amato e che sono state nella nostra vita ci lascino un giorno. Continuano a vivere da noi. “

Il Sentiero è un libro da assaporare prima con gli occhi, colpisce per la qualità delle illustrazioni, ma anche per il suo spirito contemplativo.
Piace l’attenzione al dettaglio nelle illustrazioni dell’autore: la piccola coccinella su un ramo, si può quasi sentire il profumo dei fiori di melo o il fruscio delle foglie al vento.
Quest’ultima opera di Marianne Dubuc è molto più di un bel libro per bambini.
Per il suo nuovo libro, Marianne Dubuc fa rivivere la dolcezza e la sensibilità che abbiamo trovato in Il leone e l’uccellino . Si prende il tempo di mettere la sua storia sul testo, mentre prendiamo un percorso secondo i nostri desideri. Tutto intorno, ci sono le sue illustrazioni nitide, con caratteristiche delicate.

Più che una passeggiata, Marianne Dubuc ci offre una storia sulla cura, la resilienza, l’importanza di prendersi il proprio tempo e la trasmissione di conoscenza e conoscenza di generazione in generazione. In breve, è un albo pieno di significato e può essere letto ancora e ancora senza esaurire mai le possibilità!

Buona lettura e buona passeggiata tra le pagine di questo Sentiero! 😉
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Oh, quante cose vedrai! – Dr. Seuss

Congratulazioni! Oggi è il tuo giorno.
Sei in cammino verso Luoghi Importanti. Cammina, vai avanti!
Hai cervello nella testa. Hai piedi nelle scarpe.
Puoi andare dove vuoi, da qualunque parte.
Sei solo. Sai quello che sai. Sei TU che decidi dove andrai.
… Con la tua testa piena di cervello e le tue scarpe piene di piedi,
sei troppo sveglio per prendere una strada che non ti persuada
…Non resterai indietro perché sai accelerare.
Sorpasserai il gruppo e sarai tu a guidare.
Ovunque volerai, sarai sempre il migliore.
Ovunque andrai, vincerà il tuo valore.

«Congratulazioni! Oggi è il tuo giorno». Le prime righe di questo libro in rima ci accolgono con un sorriso: siamo fortunati, questo giorno è nostro e siamo in cammino verso Luoghi Importanti. E, immediatamente dopo, «Cammina, vai avanti!». Scopriamo così che l’incipit del libro è un’esortazione che non ammette tentennamenti e, girata la pagina, ecco l’attrezzatura di cui disponiamo per questo cammino «Hai cervello nella testa. Hai piedi nelle scarpe»: tutto quello che ci occorre per il nostro percorso è in noi.

Possiamo andare dove vogliamo, siamo noi che decidiamo dove. Possiamo provare una strada e accorgerci che non è quella che fa per noi, possiamo cambiare direzione. Durante il tragitto accadranno molte cose; la strada sarà anche in salita; ci saranno impigli e cadute assicurate, ma «Andrai avanti… e di fronte ad ogni ostacolo, qualunque esso sia troverai la tua via».

Oh quante cose vedrai di Dr. Seuss edito da Mondadori viene tradotto in Italia per ricordare ai bambini e (non solo) la bellezza della vita.
Questo è l’ultimo libro che Seuss ha scritto, un inno a andare avanti senza farsi scoraggiare, il viaggio deve continuare.
I genitori devono sapere che questo è un avventuroso, viaggio ottimista ricco di paesaggi strani, edifici, mostri e strumenti musicali. Metafora perfetta della vita, a qualsiasi età. Questo classico incoraggia la perseveranza, prendendo di petto le avversità.

Il messaggio è chiaro e commovente:
la vita può essere estremamente difficile a volte, ma ci farà più che bene se continuiamo sulla strada intrapresa e affrontiamo ogni sfida come si presenta.

Di cosa parla precisamente questo libro?
Beh con la sua unicità ed ironia, con le rime strampalate e una giusta dose di assurdità Dr.Seuss ci conduce in una avventura mai vista, in un luogo immaginario. Troveremo scenari mozzafiato, incontreremo ostacoli, cadute e impigli, ma sapremo sempre rialzarci e andare avanti. Ci perderemo ma sapremo prendere le decisioni giuste.

Saremo soli talvolta, con le scarpe consumate, ma andremo avanti e troveremo la nostra via. Scaleremo montagne in questo luogo meraviglioso, che è la nostra vita.

Oh, quante cose vedrai! porta con sè un grande ed immenso messaggio positivo, un viaggio in rima tra i suoi paesaggi colorati per imparare a spostare anche le montagne per raggiungere quello che vogliamo, un inno a quella Vita che – anche se a volte si fa difficile – ci insegna ad andare avanti, a camminare con coraggio e testa alta, a quella Vita che – anche se a volte ci lascerà soli, e lo farà, altroché – ci darà la forza di scegliere la strada giusta per noi..

“E avanti, andrai avanti ancora.
E io so che di fronte ad ogni ostacolo,
qualunque esso sia, troverai la tua via.”

Parole semplici che suonano come una canzone, illustrazioni coloratissime, uniche ed inconfondibili ci regalano un libro semplicemente meraviglioso. Da tenere per noi, da regalare ad un amico caro, di qualunque età.
Infatti non c’è pagina del libro che non sprizzi entusiasmo verso le molteplici esperienze della vita, anche quelle negative. E seppure le situazioni inscenate da Dr. Seuss non assomiglino per nulla a cose che accadono nel mondo reale, esse sono parte di un universo letterario e figurativo vivo e coerente, che esiste al di là della pagina e ispira il lettore, che abbia quattro, sette o trent’anni.

Buona lettura e buon viaggio..
ed è tutta una scoperta
camminare all’aria aperta... ❤

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