Ci sono gli orsi in Africa? – Satomi Ichikawa

Mi chiamo Meto.
Questa è la mia casa dove abito
con la mia famiglia e i nostri animali.
E’ in un piccolo villaggio,
in mezzo alla savana africana.

Meto vive con la sua famiglia e gli animali in un minuscolo villaggio nel mezzo della savana africana. Arriva un’altra famiglia, a bordo di una jeep, sono turisti occidentali, che riprendono, con una macchina fotografica e telecamera, la simpatica famiglia d’Africa.


Tra loro c’è una bambina che non parla la sua stessa lingua. Tiene tra le mani un piccolo animale che Meto trova molto strano. Non ne ha mai visto uno … È un orsacchiotto!
Si scambiano sguardi la piccola turista, che tiene in mano un orsacchiotto, e Meto, orgoglioso di mostrare la sua capretta.

Ma la famiglia di turisti è già pronta a partire e poco dopo Meto si rende conto che la bambina ha dimenticato “il suo piccolo animale!“.
Via di corsa, a piedi scalzi nella savana, il piccolo bimbo africano inizia una corsa frenetica, attraverso l’intera savana popolata da animali selvatici, per restituire l’orsetto alla bambina turista.
Incontra Kiboko, l’ippopotamo, poi Simba il leone, Tembo l’elefante che sente la bambina piangere. Poi va a trovare Twiga, la giraffa a cui chiede aiuto per raggiungere la bambina che presto prenderà l’aereo. Tutti gli animali poi corrono.


La raggiunge all’ultimo minuto dopo aver corso sul dorso di un’agile giraffa, seguito da tutti gli animali della savana, mentre la famiglia è già salita sull’aereo di ritorno.
La piccola è felice di trovare il suo orso e Meto e gli animali sono felici di sapere che il piccolo animale è in realtà un orso.
Per ricompensarlo, la bambina lascia a Meto il nastro rosso che porta tra i capelli.
La notizia della presenza di un orso in Africa fa poi il giro della savana. È stato il primo orso in Africa!

Ci sono gli orsi in Africa? di Satomi Ichikawa edito da Babablibri è una storia molto bella, capace di suscitare il sogno.
Le illustrazioni sono belle e realistiche e permettono di scoprire paesaggi e animali africani, infatti tutti i nome degli animali sono scritti in Swahili.
Traspare e arriva puro e semplice lo spirito di solidarietà e amicizia che permea questo libro… ma anche il modo di affrontare la differenza con gli altri.
Satomi Ichikawa, autore giapponese, non tralascia l’attenzione ai dettagli, con illustrazioni che ci trasportano lì insieme ai bambini.
Il talentuoso Satomi Ichikawa ci porta in un universo gentile e benevolo. Questo libro è un vero invito al viaggio è anche un bel modo per avvicinarsi alle differenze nei colori della pelle, nelle culture, nelle lingue …

Lunga vita ai bambini, gli unici capaci di vera comunicazione, in tutta innocenza, in buona comprensione! Ma gli adulti non sanno come prendersi il tempo: poi il ragazzino africano ha appena creato il legame con la ragazza degli Antipodi, quando, è già arrivato il momento di rientrare nella società dei consumi.
Il bambino keniota conosce il valore delle cose. Prende l’orsacchiotto e va alla ricerca del suo proprietario, perché sa che senza l’orsacchiotto le mancherà l’affetto.


Emozione, empatia, amicizia sono emozioni che Meto e piccola bambina ci raccontano con naturalezza.
Meto, ha un cuore enorme, è pronto a tutto per restituire l’orsacchiotto di questa bambina che ha visto solo pochi minuti …

In questo libro, ci viene mostrato che non dobbiamo essere individualisti e che dobbiamo aiutare gli altri.
Trovo questo libro pieno di valore!

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Alan, Coccodrillo Tuttodenti

Spaventare gli animali
era la sua specialità.
Tutti, nella giungla, lo sapevano.

Alan è un terribile coccodrillo, che tutti temono, ma con un segreto.
Famoso per i suoi denti grandi e spaventosi, si insinua nella giungla ogni giorno per spaventare gli animali. Ma dopo una lunga giornata di paura, per Alan non c’è nulla di meglio che fare un bagno di fango caldo e…

Alan è una grande creatura spaventosa o così ci vorrebbe far credere. È certamente vero che è disceso da una lunga serie di spaventosi alligatori e la sua reputazione per la paura è leggendaria. La sua routine quotidiana, ogni mattina appena sveglio, consiste in nel lustrare le squame, affilare gli artigli, spazzolare uno ad uno quei suoi denti enormi e spaventosi, e si ripassava pure allo specchio tutte le sue facce più spaventose e paurose!

Quindi, pronto a spaventare il mondo, si diverte a creare paura e terrore tutto intorno nella giungla. Alan si aggira spaventando le rane dalle loro ninfee, le scimmie dai loro alberi e fa strillare terrorizzati i pappagalli.

Ma Alan ha un grande segreto!
Solo a fine giornata Alan torna nella sua palude e…

SI TOGLIEVA LA DENTIERA!

NESSUNO sapeva che i suoi denti erano finti.!
Proprio così quei denti affilati che tanto spaventano, sono una dentiera che lui si toglie di notte, rendendolo decisamente molto meno spaventoso, anzi terribilmente buffo 😀

Ma cosa succede quando i denti di Alan scompaiono?
Chissà dove teneva la sua dentiera durante la notte?
Sarebbe stato un bel pasticcio se qualcuno l’avesse trovata per sbaglio!
Sarà ancora spaventoso e cosa succede se non è spaventoso?
Lui sa fare solo quello!

Quando Alan si svegliò, i suoi denti erano SPARITI.

“I MIEI DENPI! DOVE SHHONO FINIPI I MIEI DENPI?”
“E ora come paccio?”

Dopo aver conosciuto un successo internazionale straordinario, arriva finalmente nelle nostre librerie Alan, coccodrillo tuttodenti di Jarvis edito da Lapis edizioni è un libro riccamente illustrato e molto molto divertente.
Vincitore del premio V&A Best Illustrated Book 2017 per il miglior libro illustrato, questo albo è stato consigliato persino dal The New York Times Book Review per la capacità con cui Jarvis è riuscito a illustrare e a narrare in modo brillante il mondo selvatico.
In effetti, le illustrazioni dai colori sgargianti trasmettono in maniera coinvolgente le emozioni di tutti gli animali coinvolti nella storia, a partire dal nostro amico sdentato.

Anche nelle illustrazioni Jarvis ha eccelso: le espressioni degli animali sono talmente ben raffigurate che si amalgamano alla perfezione con il testo, garantendo una risata continua.

Gli animali, scoperto il segreto, giustamente vien da dire, gli sequestrano la dentiera e ridono di lui quando prova a spaventarli ma dalla sua bocca escono solo degli Shh-nap! Shh-nap! sdentati.
Ma vedendo Alan disperato e sciolto in lacrime…tutti insieme trovano una tregua.
Per riavere indietro i suoi terribili denti, Alan promette di non fare più paura a nessuno… eccetto la sera, quando si trasforma in un abile racconta-storie e spaventa tutti a morte con i suoi paurosissimi racconti.

Troppo bello da leggere ad alta voce ai bambini, grazie a tutte le voci con e senza dentiera che permette di fare e neanche a dirlo che i bambini adorano e si sbellicano dalle risate!
Un libro davvero eccezionale sul bullismo. La metafora di prepotenti come Alan che hanno una segreta insicurezza che li rende spaventosi è ben eseguita, e mi piace che gli animali abbiano capito che, prendendo in giro il segreto di Alan, diventano essi stessi dei bulli. È un grande messaggio racchiuso in una storia molto molto divertente!
Ecco quindi che tra una risata e l’altra Jarvis trasmette ai più piccoli un messaggio importante:
il perdono può aprire nuove strade all’amicizia e un bullo può ravvedersi e trovare nuovi amici.

Buona lettura, Alan senza denti farà ridere grandi e piccoli!
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Come me – Fuad Aziz

“Mor gioca da solo e, a volte, suona un bidone
che prima conteneva petrolio.
Le sue piccole mani rimbalzano veloci
battendo un ritmo magico.”

Questo straordinario libro illustrato di Fuad Aziz ci parla di amicizia e di accettazione di se stessi, ma ci parla anche di macchie… le macchie di un ghepardo che era triste. Come Me, è edito da Artebimbi, che ha questo suo magico modo di introdurre i bambini all’arte, nonché alla lettura, nonché alla voglia di cultura, nonché alla curiosità, alla scoperta,  all’immaginazione.

Si sà quanto una forte amicizia possa lasciare tracce indelebili, più di qualsiasi colore: è questo che imparano Mor, un bambino che abita in un piccolo villaggio dalle case colorate vicino alla savana e un ghepardo triste e solo senza macchie. Loro sono i protagonisti di una storia semplice e intensa, immersi nella meravigliosa savana africana.

“…e si accorge che l’abbraccio
l’ha reso come il piccolo ghepardo:
Felice e pieno di Colore.”


L’autore Fuad Aziz è un autore iraniano che ha lasciato il suo paese e da anni vive in Italia. Da sempre affezionato ai temi dell’educazione interculturale, il suo è un tratto che unisce alla freschezza dei colori le forme e le fisionomie di mondi lontani. La bellezza dei suoi libri sta nella capacità di raccontare con poche parole sentimenti e vissuti  universali, capaci di toccare anche il cuore di bimbi molto piccoli.

La semplicità dei suoi lavori, sa racchiudere in sé la complessità della vita ed i grandi temi che la attraversano. Ed è proprio questa la caratteristica dei veri Artisti: la capacità di coniugare discorsi complessi in modo semplice e comprensibile a tutti. Le fiabe ed i racconti che scrive e illustra, sono attraversati da una vena di poetica tenerezza che li rende speciali ed unici. Si tratta di semplici episodi di vita quotidiana con protagonisti bambini e animali, che lasciano in chi legge emozioni profonde e durature. Tutto questo è ancora più prezioso se pensiamo alla situazione del suo paese, dove per un artista è davvero difficile esprimersi a causa della situazione di guerra e dittatura di cui non si riesce a vedere la fine.

Questo libro, nasce anche in versione Kamishibai.
La parola é giapponese (Kami=carta + Shibai=teatro), che si può tradurre come “rappresentazione teatrale di carta” – ed è una valigetta di legno, nella quale vengono inserite tavole illustrate di cartone, grandi circa come un foglio A4, che su un lato hanno un’immagine, sull’altro il testo della storia da leggere.

Pensa, che sembra che le sue origini siano legate ai templi buddisti del XII secolo d.C, nei quali le immagini in sequenza sarebbero state utilizzate per la prima volta dai monaci per raccontare al popolo analfabeta storie religiose ricche di insegnamenti morali, e che poi sia rimasta nelle tradizioni del Giappone per secoli, vivendo il suo momento di splendore negli anni fra il 1920 ed il 1950.
Artebambini – per primi hanno importato questo piccolo gioiello anche in Italia – viene sopratutto utilizzato nei nidi e nella scuola dell’infanzia.
La tecnica, in effetti, è perfetta per catturare l’attenzione dei più piccini: le immagini sono grandi, perciò offrono uno stimolo visivo importante, e l’abilità del narratore nel leggere la storia scorrendo le tavole una dopo l’altra aiuta a tenere alto l’interesse anche nei bimbi che ancora non hanno un alto livello di concentrazione.
Credo che le potenzialità del Kamishibai non si limitino alla narrazione e che questo strumento possa essere utile per intrattenere in modo costruttivo bambini di ogni fascia d’età! 😉
Scopri QUI i vari Kamishibai

Inoltre leggendo il libro Come Me, la meraviglia nasce naturalmente e si rimane a bocca aperta quando ci si rende conto che si può leggere questa storia guardando anche solo le illustrazioni e senza sapere nulla di Africa, poetica, retorica, critica, testo, contesto e via dicendo … perché queste illustrazioni sono dei quadri nei quali ci si può immergere e perdere, da grandi o da piccini.

Buona lettura!

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