I tuoi pensieri..

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I pensieri sono cose

I tuoi pensieri non sono solo soffi, delle nuvolette alla deriva nella testa. I pensieri sono cose. Sono davvero unità di energia misurabili, impulsi elettrici biochimici. Sono onde di energia che, per quanto ne sappiamo, penetrano tempo e spazio.

Il pensiero è un’azione di prova

Sigmund Freud

I pensieri sono potenti.

Sono reali e misurabili, sono energia.

Ogni pensiero è un’affermazione dei propri desideri all’universo. Ogni singolo pensiero genera un cambiamento fisiologico nel corpo. Noi siamo il prodotto di tutti i nostri pensieri che abbiamo avuto, di tutti i sentimenti che abbiamo provato, di tutte le azioni che abbiamo intrapreso fino ad oggi. E… i pensieri che formuliamo oggi, i sentimenti che proviamo oggi, le azioni che facciamo oggi determineranno le nostre esperienze di domani. Dunque, è imperativo imparare a pensare e comportarsi in modo positivo, in sintonia con ciò che davvero vogliamo essere, fare e vivere nella vita.

Il gioco della vita è il gioco del boomerang.

Pensieri, azioni e parole prima o poi tornano indietro, con una precisione stupefacente.

Florence Shinn

I pensieri influenzano il corpo

Sappiamo dai poligrafi, i test della macchina della verità, che il nostro corpo reagisce a ciò che pensiamo, cambiando temperatura, frequenza del battito cardiaco, respirazione, tensione muscolare, e quantità di sudorazione alle mani. Ipotizziamo che tu sia collegato ad una macchina della verità, e che ti venga chiesto: “Hai preso tu il denaro?”. Se ti l’avessi preso e mentissi, le mani potrebbero sudare, o diventare fredde, il cuore batterebbe più velocemente, la pressione sanguigna salirebbe, la respirazione sarebbe più veloce e i muscoli tesi. Queste reazioni fisiologiche non avvengono solo quando si sta mentendo, ma come reazione ad ogni pensiero. Ogni singola cellula del vostro corpo è influenzata da ogni vostro pensiero!

Dunque, è chiara l’importanza dell’imparare a pensare il più positivamente possibile. I pensieri negativi sono tossici e influenzano il corpo in modo negativo. Ti indeboliscono, ti fanno trasudare, creano tensione muscolare e generano addirittura un ambiente più acido all’interno del corpo. Aumentano la possibilità di ammalarsi di cancro ( le cellule cancerogene prosperano in un ambiente acido) e di altre malattie. Inoltre tendono a emettere delle vibrazioni negative che attraggono altre esperienze dello stesso tipo.

I pensieri positivi, al contrario, influenzeranno il tuo corpo in maniera positiva. Ti faranno sentire più rilassato, più equilibrato e pronto. Stimolando il rilascio di endorfine nel cervello, riducendo il dolore e aumentando il piacere. Oltre a questo, i pensieri positivi emanano energia positiva che attrae esperienze altrettanto positive.

Tu sei ciò che pensi tutto il giorno

Dr. Robert Schuler

Se fate ciò che avete sempre fatto, otterrete ciò che avete sempre ottenuto.

Anthony Robbins

Tratto da: La Chiave della Legge di Attrazione
di Jack Canfield e D.D.Watkins

Leggi qui un estratto
La Chiave della Legge di AttrazioneCon la diffusione dei libri sulla Legge dell’Attrazione stiamo imparando che partecipiamo  tutti alla creazione della nostra vita, e che tutti siamo responsabili delle condizioni del mondo in cui viviamo.

Iniziamo a capire che, se vogliamo cambiare le cose a livello esteriore, dobbiamo essere disposti a fare anche i necessari cambiamenti interiori.

Jack Canfield, autore di successo e Maestro di The Secret, ha creato una guida semplice per una migliore comprensione delle modalità con le quali la Legge dell’Attrazione opera nella nostra vita…

La Legge dell’Attrazione è qualcosa di semplice e di rivoluzionario insieme. Ci insegna a «evocare» ciò che vogliamo attraverso pensieri, atteggiamenti e azioni coerenti.

Attraverso un lavoro su di sé, che Canfield pianifica anche con esercizi e verifiche, sarai in condizione di vivere la vita che desideri, di raggiungere gli obiettivi a cui aspiri, di ottenere ciò che ricerchi.

Il «segreto», infatti, è nel cervello, nelle sue rappresentazioni e nella sua capacità di influenzare la realtà.

Jack Canfield ha la capacità di farti adottare un atteggiamento efficace e produttivo nei confronti dei diversi aspetti della tua vita.

Immagina un mondo in cui tutti ci assumiamo la piena responsabilità dei nostri pensieri, delle nostre azioni e dei risultati che essi producono, e in un mondo in cui tutti diventiamo persone più amabili, generosi, compassionevoli e riconoscenti.

Attraverso la Legge dell’Attrazione il risultato naturale di tutte queste cose è uno stato di sempre maggior gioia e abbondanza.

Diventando individui più felici e più grati, diventiamo anche la giusta controparte vibrazionale di tutto il bene che l’universo ha da offrire, e iniziamo a muovere l’energia dell’intero pianeta.
Questa è la chiave del vero successo.

La Legge dell’Attrazione è qualcosa di semplice e di rivoluzionario insieme. Non è Magia e non è un affidarsi a ciechi Fati. La Legge di Attrazione è una vera e propria Scienza, una Tecnologia Divina, parafrasando Gregg Braden, e ci insegna a «evocare» ciò che vogliamo attraverso pensieri, atteggiamenti e azioni coerenti.

La particolarità di questo Libro – La Chiave della Legge di Attrazione – è questa: attraverso un vero lavoro su di sé, che Jack Canfield pianifica anche e soprattutto con esercizi e verifiche, ciascuno è messo progressivamente in condizione di vivere la vita che ha sempre sognato di vivere, di raggiungere gli obiettivi a cui aspira, di ottenere ciò che ricerca. Il «segreto», come detto in precedenza, è nel nostro cervello, nelle sue rappresentazioni, nel modo in cui memorizza le informazioni e gli stimoli interni ed esterni e nella sua capacità di influenzare la realtà che quotidianamente viviamo.

Se non hai mai compreso cosa sia la Legge di Atttrazione, se ti sei avvicinato ora a questa Tecnologia Divina, o se vuoi approfondire le Tue conoscenze…e per chiunque voglia davvero sperimentare la Legge dell’Attrazione…beh, La Chiave della Legge di Attrazione,di Jack Canfield è assolutamente consigliato.

Florence Shinn

Mi darà la Felicità?

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Ogni giorno ci troviamo ad affrontare varie situazioni che impongono una scelta e, nonostante gli sforzi, spesso non prendiamo la soluzione che sappiamo essere “buona per noi”. Questo accade in parte perchè la “scelta giusta” è sovente la più difficile e ci costringe a sacrificare in certo grado il nostro piacere.
Nel corso dei secoli uomini e donne si sono sforzati di chiarire quale ruolo il piacere dovesse svolgere nella loro vita: innumerevoli filosofi, teologi e psicologi hanno analizzato il nostro rapporto con questa sensazione. Nel terzo secolo a.C., Epicuro basò il proprio sistema etico sull’audace concetto che “il piacere sia l’inizio e la fine della vita felice“. Ma anch’egli riconobbe l’importanza del senso comune e della moderazione, e osservò come il farsi prendere in
maniera incontrollata dai piaceri sensuali producesse a volte dolore anzichè gioia. Negli ultimi anni dell’Ottocento, Sigmund Freud si dedicò all’elaborazione di una teoria del piacere e concluse che la fondamentale motivazione alla base dell’intero apparato psichico è il desiderio di alleviare la tensione causata da pulsioni istintuali inappagate; a suo avviso, insomma, noi siamo motivati dalla ricerca del piacere.
Ovviamente, nessuno di noi ha bisogno degli antichi filosofi greci, degli psicoanalisti ottocenteschi o degli scienziati odierni per capire che cosa sia il piacere. Sappiamo cos’è quando lo proviamo.
Comprendiamo cos’è quando la persona amata ci accarezza o ci sorride, quando ci concediamo il lusso di un bagno caldo in un freddo pomeriggio piovoso o quando contempliamo la bellezza di un tramonto.
Ma molti provano piacere anche nella frenesia indotta da una linea di cocaina, nell’estasi dello sballo da eroina, nello stordimento della sbornia alcolica, nella gioia di sfrenate imprese sessuali o nell’euforia di un colpo di fortuna a Las Vegas. Anche questi sono piaceri assai reali, con cui molta gente, oggi, è costretta a fare i conti.
Benchè non vi siano sistemi facili per evitare simili godimenti distruttivi, abbiamo il vantaggio di conoscere il punto di partenza: ricordarci che quel che cerchiamo nella vita è la felicità. Come osserva il Dalai Lama, questo è un dato di fatto incontrovertibile. Se affronteremo le nostre scelte di vita tenendo a mente tale concetto, faremo meno fatica a rinunciare alle cose che, pur dandoci una soddisfazione momentanea, a lungo andare ci danneggiano. Il motivo per cui è spesso così difficile dire “un semplice no” è da ricercarsi in quel monosillabo: il “no” è infatti associato all’idea di dover rifiutare a se stessi qualcosa, di dover compiere una rinuncia e privarsi di qualcosa.
Ma forse l’approccio migliore è reinquadrare qualsiasi decisione chiedendosi: “Mi darà la felicità?”.
Questa semplice domanda rappresenta un prezioso strumento, perchè può aiutarci a gestire tutti i settori della vita, non solo a decidere se dobbiamo indulgere alla droga o concederci una terza fetta di torta alla banana. Ci consente infatti di osservare le cose con un’ottica nuova. Se affronteremo le decisioni e le scelte quotidiane con quella domanda in mente, sposteremo il fulcro dell’attenzione da ciò che neghiamo a noi stessi a ciò che cerchiamo: la vera felicità, che, come dice il Dalai Lama, è stabile e durevole.

di Dalai Lama



Bernard Baudouin

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