Se incontrassi un orso – Silvia Borando

“Oh no, la mia palla…
in quella grotta!
Devo assolutamente
recuperarla ma…”
“…SE INCONTRASSI UN ORSO?”

Questa è la classica storia di chi si immagina già come andrà a finire una certa situazione, o ha dei preconcetti nati da racconti sentiti e risentiti chissà quante volte, situazioni nate da dicerie e poi la realtà arriva e con semplicità smentisce tutto.


Fin dalla copertina di Se incontrassi un Orso di Silvia Borando edito da Minibombo incontriamo il nostro piccolo scoiattolo protagonista che sta giocando a palla quando TUMP-TUMP-TUMP-TUMP balzo dopo balzo va a finire in una caverna.
Bisogna andare a recuperarla, ma solo l’idea lo spaventa e pensa ripensa:

”… Se incontrassi un orso?
Gli orsi sono creature terribili,
si sa…e le grotte sono piene di orsi!”.

Passo svelto e deciso entra, convinto a fare in fretta, deve sbrigarsi e nel buio fitto della caverna spera di non incontrare orsi, animali grossi, feroci, dallo sguardo inquietante!
Nel suo chiacchierare e discorrere tra se e se non si accorge che in tutto quel lungo tragitto percorre nella caverna al buio, non è solo, altri due grandi occhioni lo seguono, lo ascoltano.
Una gran bella sorpresa per i bambini quando scoprono chi c’era nella grotta e cosa accade dopo…

Ancora una volta Silvia Borando, conquista e cattura con un’avventura semplice, diretta e perfetta da leggere a voce alta.
In ogni pagina non manca un uso intelligente dei colori per comunicare messaggi, i timori del piccolo scoiattolo verso gli orsi e la sua sbadataggine che ribalta una situazione di pericolo dando vita a un buffissimo finale che strappa grandi sorrisi anche ai grandi.
Il monologo del caro scoiattolo si affianca a illustrazioni di grandi dimensioni e impatto visivo che aggiungono pathos alla lettura, rendendola coinvolgente ed emozionante.

“…Ma lei piuttosto cosa
ci faceva lì dentro?”

Oramai, adulti e bambini adorano tantissimo questo stile.
Uno stile semplice e puro che riesce perfettamente a creare aspettativa, cattura il piccolo lettore, sapendo che qualcosa accadrà nella pagina successiva o in quella ancora dopo, costruendo così pagina dopo pagina un finale sempre inaspettato, che accontenta tutti, non tralasciando mai un messaggio profondo.
Con quel invito giocoso a guardare in faccia le piccole o grandi paure, dando loro un nome e capendo se effettivamente fanno così paura…come dicevano… 😉

Sempre questo ingenuo, sospettoso e pauroso scoiattolo, chiamato dall’autrice del volume Silvia Borando ad affrontare la sua peggiore paura, si è aggiudicato un nuovo premio, dopo la Menzione Speciale del BolognaRagazzi CrossMediaAward. Infatti, Se incontrassi un orso, ha vinto negli scorsi giorni il premio Nati per leggere nella sezione Crescere con i libri, avendo ottenuto il maggior numero di voti da una giuria di lettori composta da bambini e bambine sul tema “All’aria aperta: avventure nella natura nei libri per bambini e bambine”.
Una lettura talmente simpatica che non può mancare nelle librerie dei bambini!

Una storia perfetta per i bambini con tante paure, per i più coraggiosi, e per tutti i bambini che amano farsi delle grasse risate!

ACQUISTA IL LIBRO ADESSO QUI:

Zebra dalla sarta & Riccio dal Barbiere – Minibombo

Chi l’ha detto che una zebra
non possa cambiare look di tanto in tanto?
Stoffe, ago, filo e ventun bizzarri cambi d’abito
per una protagonista quanto mai esigente…

Zebra dalla sarta è una simpaticissima storia per i piccoli lettori che amano i vestiti ma anche per coloro che odiano vestirsi. Una serie di illustrazioni coloratissime, per far divertire i bambini ad immaginare il risultato finale di ogni bizzarro tentativo per trovare il look giusto!

Andare dalla sarta
a Zebra è assai gradito,
le piace da impazzire
cambiare il suo vestito…

Proprio così! A Zebra piace molto andare dalla sarta per cambiare spesso il proprio vestito. Adora giocare con il suo look, finendo per indossare le più stravaganti e modaiole vesti, in modo da sentirsi al passo coi tempi…

Floreale o invernale?
A uncinetto o col merletto?
in chiffon o coi pon-pon?
Leopardato o ben piumato?

Cosa sceglierà Zebra dopo ben 21 cambi d’abito!?

Le prove per un cambio look non finiscono qui!

Andare dal barbiere
per Riccio è un’avventura,
gli piace da impazzire
cambiare acconciatura…

Un piccolo riccio va dal barbiere. Ovviamente a lui piace molto cambiare acconciatura, ma è un cliente molto pignolo perchè da bravo vanitoso non si accontenta del primo risultato…
Un libro semplice e divertente per parlare di acconciature, di parrucchiere (per tutti i bimbi che amano andarci o NON andarci) e…di ricci! 😉

Col codino o parrucchino?
Basettone o parruccone?
Bigodini o ricciolini?
Col frisé o démodé?
A caschetto o col cerchietto?

Ma cosa piace al Riccio? E alla fine, cosa sceglierà?

Ed è così che troviamo ben 23 buffe acconciature per Riccio!
Ancora una volta Silvia Borando conquista l’attenzione dei più piccoli, generando divertimento e tantissima curiosità!
Con frasi minime in rima e disegni dal tratto deciso e colori brillanti, questi due libri, Zebra dalla Sarta e Riccio dal barbiere, riescono ad attirare l’attenzione dei bambini che non potranno che sbellicarsi dalle risate…

Giocate a far inventare altre acconciature al riccio, oppure nuovi outfit alla zebra, spingete i bambini più grandi a disegnarne di nuove o i più piccoli a ricordare lo stile solo proponendogli l’immagine.
Ecco dunque che dopo queste due belle letture, noi adulti, (genitori, maestre, nonni..) possiamo stimolate la loro fantasia mescolando tagli e vestiti, come sarebbe il riccio vestito di merletto o la zebra con un taglio a caschetto?
Sul sito della casa editrice Minibombo trovate tutto l’occorente per iniziare a Giocare con la Zebra

Buon divertimento!
ACQUISTA I LIBRI ADESSO QUI:

Ho visto una talpa – Chiara Vignocchi

“Oggi ho visto una talpa
piccolissima!” dice l’elefante
“Ooooohhh!”

“Io oggi ho visto una talpa
molto grande!” dice la formica
“Uuuuhh!”

La prima innocente affermazione con cui si apre la storia non rivela subito dove si andrà a parare: «Oggi ho visto una talpa piccolissima!». A parlare è un elefante davvero gigantesco che riepimpie la pagina, ma alla pagina successiva c’è un «Ooooohhh!» generale dell’intero gruppo di animali. A prendere la voce è poi la formica: «Io ho visto una talpa molto grande” “uuuuhh!”».


E così via, con questa sequenza la narrazione continua, ascoltando le dichiarazioni di tutti gli animali protagonisti, che, cosa molto strana, hanno incontrato una talpa che sembra sempre molto diversa.

Un elefante, una formica poi ancora una lumaca e un ghepardo, un ragno con tanti occhi, un camaleonte strabico e infine pure un pipistrello, tutti loro, un piccolo gruppo di amici si stanno confrontando sul loro incontro con una talpa.

La cosa si fa strana e interessante perchè ciascuno di loro ha una diversa versione del tipo di talpa che ha incontrato, chi l’ha vista piccolissima e chi enorme, chi velocissima e chi lentissima, tante talpe tutte insieme o pure una di qua e una di là, addirittura ce chi l’ha vista sottosopra!!!!

Le attese e le aspettative crescono a ogni pagina, e i piccoli ascoltatori/lettori saranno talmente coinvolti in questa bizzarra vicenda da non poter resistere a unirsi al coro degli increduli mormorii di stupore dei protagonisti 😀


Chiara Vignocchi e Silvia Borando in questo albo illustrato Ho visto una talpa ci raccontano e dimostrano ancora una volta, come nella migliore tradizione delle storie pubblicate dalla casa editrice Minibombo, che il nostro punto di vista sulle cose può non essere così oggettivo come crediamo.

Ma quante talpe ci sono in giro?
Così tante? Ne siamo sicuri?!

Ma come sarà questa talpa?
Piccolissima?
Grande?
Veloce?
Lentissima?

Alternando pagine con disegni neri su sfondo bianco e disegni bianchi su sfondo nero, ci ritroviamo con l’elemento sorpresa finale colorato dell’arancione della copertina.
Il finale ha davvero la caratteristica di tutti i libri di Minibombo: un finale per nulla scontato che strappa una risata a grandi e piccini.
Bello, divertente e piace ai giudici più critici…i bambini! 😀

ACQUISTA IL LIBRO ADESSO QUI:

 

Il castoro, l’uovo e la gallina – Eva Francescutto

“Ho trovato un uovo laggiù, poi ti spiegherò.
Ora vado a dirlo a tutti gli altri.
Tu tienilo d’occhio e mi raccomando:
per NULLA al mondo….”

Il protagonista dei questo albo illustrato è un castoro, che non lontano dal bosco dorme profondamente. A lui si avvicina un riccio preoccupato che lascia un uovo raccomandandosi

“per NULLA al mondo…
…devi darlo alla gallina!”

Un compito semplice e chiaro, se non fosse che il castoro in realtà continua a ronfare e si sveglia momentaneamente solo alla frase, più enfatizzata delle altre

“… devi darlo alla gallina!”

per poi ovviamente tornare a dormire e ronfare.

Parte un gioco di fraintendimenti che porterà ad un epilogo opposto a quanto auspicato dai diversi personaggi che si sono alternati perchè lo stesso accade e si ripete al passaggio dell’alce, del coniglio, dello scoiattolo fino al momento in cui l’uovo inizia a creparsi e il castoro finalmente si sveglia i soprassalto conscio del suo dovere (o almeno così crede), rassicura tutti e corre a portare l’uovo alla gallina!! :O

Ma dall’uovo esce un piccolo coccodrillo… e non vi svelo il finale 😉 !

Il castoro, l’uovo e la gallina di Eva Francescutto e Chiara Vignocchi, illustratoto dalla già tanto amata quanto apprezzata (da grandi e piccini) Silvia Borando edito da Minibombo è un simpaticissimo libro all’insegna del malinteso con un finale tutto da ridere, come già ci ha abituato questa casa editrice!
E il messaggio che passa ai bambini è piuttosto chiaro: non bisogna mai addormentarsi sul più bello e, anzi, bisogna sempre prestare attenzione agli altri e a quello che ci circonda!
L’albo si presta alla meraviglia per una lettura ad alta voce (magari diversificando le voci degli animali), soprattutto se nel leggere il libro, pagina dopo pagina si favorisce lo stupore e il divertimento dei più piccoli ascoltatori della storia e le risate sono assicurate!

Come raccontato da Eva, la sua idea davvero geniale, nasce da un viaggio di ritorno dalla Svizzera in auto con Silvia Borando, la stanchezza in questo caso ha dato i suoi frutti. Perché la storia è nata proprio pensando a qualcuno che sta sonnecchiando e a cui gli vengono dette e racconatate cose di fondamentale importanza, ma ahimè di queste ne vengono recepite solo una piccola parte..

Un libro strepitoso, un crescendo di curiosità che poi si risolve nell’inaspettato finale.
Una carrellata di simpatici personaggi che compaiono e scompaiono creando una situazione veramente curiosa: bisogna mantenere il segreto, bisogna nascondere l’uovo, la gallina non deve sapere…
Cosa sarà successo? dovete assolutamente scoprirlo!
Un libro perfetto per stimolare l’interesse dei bambini e incuriosirli sempre di più verso questo magico mondo dei libri!

ACQUISTO IL LIBRO ADESSO QUI:

 

Cose mai viste – Silvia Borando

Una pecora molto lanosa.
Un ragno altissimo.
Una lumaca insolitamente veloce.
Un bruco di spalle.
Una lucciola spenta.

Una delle cose che più viene apprezzata nei libri pensati per l’infanzia è la meraviglia che deriva dalla sorpresa e  dall’inaspettato.
Sono le storie che rendono urgente, ai bambini e non solo, 😀 il voltar pagina, che fanno sobbalzare e strappano sorrisi e bocche aperte dallo stupore.

Lo conferma oramai da un bel po’ e non c’è dubbio alcuno che la casa editrice Minibombo sia maestra in tutto ciò.
Cose mai viste è il titolo di questo esilarante albo scritto ed illustrato da Silvia Borando, edito appunto da Minibombo.
Avete mai visto una pecora lanosa? No?
Ecco, infatti una pecora molto lanosa, così lanosa che non si riesce a vederne il muso.

E un bruco di spalle? Quanto piedi avrà? Quanto lungo sarà?

Avete mai visto una lumaca molto veloce? Forse se è così veloce, ci è quasi  impossibile vederla!

E avete mai visto una lucciola è spenta?
E’ un ragno altiiiisimo?!
troppo alto, tanto che esce dalla pagina e possiamo vederne solo le zampe!

Ecco, dunque occorre senz’altro aprire questo libro!
Ci sono tante cose intorno a noi, ma a volte basta cambiare il punto di vista e tutto si trasforma, diventa qualcosa di nuovo e di diverso.

L’albo si presta particolarmente a letture ad alta voce, soprattutto se si lascia decantare l’attesa e la suspense con le giuste pause tra una pagina e l’altra (e se potete, osservate i volti dei bambini durante la lettura!).
Tante, tantissime cose mai viste in un libro coloratissimo per i più piccoli! (dai 3 anni)
Cose mai viste è un libro dal grande formato, alle illustrazioni coloratissime e divertentissime che suscitano il sorriso di grandi e piccoli…è un libro tutto da leggere, da guardare…è un libro per pensare, un libro per stupire, ve lo posso assicurare! 😉

Acquista il LIBRO ADESSO QUI

Affamato come un lupo – Silvia Borando

La Lepre è venuta a sapere che nel bosco c’è un lupo affamato e cerca di avvisare tutti gli animali che incontra sulla sua strada. Una lumaca, un ghiro, un mulo e una talpa.

Alla lumaca dice di scappare perché c’è un lupo affamato che vuole mangiarla ma ahimé, la lumaca, non riesce ad andare più veloce di così.
A questo punto la lepre decide di aiutarla, si carica la lumaca in spalla e riprende la fuga insieme a lei.

Corri e corri con la lumaca sulle spalle, la lepre incontra un ghiro. Il ghiro, naturalmente, è addormentato. La lepre avvisa il ghiro che c’è un lupo e lo incita a scappare, ma niente da fare, il ghiro… non si sveglia!

“Allora ghiro, vuoi scappare sì o no?
Ti dico che nel bosco
c’è un lupo affamato!” urla la lepre.

“Ma il ghiro proprio non si sveglia:
dorme come un ghiro”.

La lepre decide di aiutarlo, così prende il ghiro per la coda e riprende la sua fuga.
Scappa e scappa, con la lumaca sulle spalle e tenendo il ghiro per la coda, la nostra lepre incontra un mulo.

Cosa dirà al mulo e alla talpa?
C’è veramente un lupo affamato
che gironzola nel bosco?

La fine non ve la racconto perché è deliziosa, ammesso che questo sia il termine più adatto al caso… 😀

Affamato come un lupo di Silvia Borando edito da Minibombo è, innanzitutto, una storia molto divertente che ha come punto di partenza la natura (intesa come indole) degli animali che popolano questo bosco. Da qui non può che avere inizio una storia avvincente, che strappa più di un sorriso, in perfetto stile Silvia Borando e Minibombo 😉
Trovo che i libri Minibombo siano davvero di grande pregio per la capacità che hanno di parlare direttamente ai bambini, di coinvolgerli con semplicità, ironia e sorpresa.

Infatti grazie alle brevi frasi e ai disegni coloratissimi tiene il piccolo lettore con il fiato sospeso per tutta la durata del racconto.
Colpisce per la grafica semplice, immediata, a misura di bimbo. La storia è divertente. La protagonista, la lepre rosa, è simpatica e di buon cuore: mentre scappa si preoccupa di avvisare del pericolo tutti gli animali che incontra e quando non le danno retta, non esita ad aiutarli a portarli con sé.
Ma non è solo la lepre che conquista i piccoli lettori, ascoltatori, osservatori: nella loro immobilità tutti i protagonisti sono deliziosi: la lumaca che non si sbriga, il ghiro che non si sveglia, la talpa che non ci vede…
(Storia rivolta a bambini tra i tre e i cinque anni)

Affamato come un lupo, gioca su ribaltamenti e affermazioni di attese e disattese, il massimo per i piccoli che ritroveranno tutti i loro animali conosciuti, le loro paure, le loro idee, e con divertimento in molti casi saranno naturalmente portati rivederle criticamente.
Consigliato più che caldamente, gli albi per piccoli piccoli così divertenti e curati non si vedono proprio tutti tutti i giorni!

P.S. Anche questa volta Minibombo ha lanciato una app connessa al libro e che vi permette di giocare con i personaggi del libro.
Ecco che la fuga continua anche nel tablet o giocando con lo smartphone (pochino però ed insieme 😉 )


E’ ancora una fuga disperata, quella per scappare dal lupo notoriamente affamato. Ed infatti le quattro creaturine protagoniste di Affamato come un lupo, scappano e scappano anche nell’App, senza troppo pensare, attraversando boschi, caverne, tane sotterranee e addirittura fluttuando tra le onde del mare.
Il lupo affamato ha interrotto il loro tranquillo picnic e i quattro, terrorizzati all’idea di essere sbranati, fuggono il più lontano possibile. Ad aiutarli nella fuga saranno i bambini (5-6 anni), che li guideranno attraverso una successione di labirinti fino a diversi punti di salvezza, solo presunta però, perché ogni volta puntuale il lupo sopraggiunge e la fuga riprende.


Ecco che le creature di Silvia Borando diventano ancora più simpatiche quando prendono vita sullo schermo dei tablet. Grazie alle bellissime animazioni di Anna Beozzi e a un puntuale sound design, i quattro animaletti strappano sorrisi e risate a chi li osserva fuggire tra saltelli, squittii e goffi tentativi di supportarsi a vicenda.
La possibilità di interagire con il tablet viene concessa ai bambini solo in alcune tavole, quelle in cui compaiono i labirinti. L’interattività è dunque limitata ma anche indispensabile e funzionale al fluire del racconto: se i quattro animaletti non vengono guidati (mediante trascinamento) verso un’uscita, la storia si ferma.

Puoi acquistare il LIBRO QUI:

 

Guarda fuori – Silvia Borando

Guarda fuori, profuma di neve,
giochi e complicità.

Sta nevicando e due bambini guardano fuori dalla finestra la magia di un paesaggio innevato.
Tutto sembra essere così bianco, silenzioso e immobile… ma…
Quand’ecco arrivare qualcosa…

GUARDA LA’!

…. GUARDA DI QUA!…


E GUARDA QUA DAVANTI!…


oH!
AIUTO!


Ma che fa il gatto vuol mangiarsi l’uccellino?

Tutto sembra essere tranquillo quando si innesca una catena di eventi che vede come protagonisti dei buffi animaletti, cosa sta succedendo là fuori?
Cosa accadrà?
In questo risiede l’abilità di Silvia Borando, nello stimolare il piccolo lettore e non solo a leggere i volti dei bambini ponendosi domande, interpretando e vivendo empaticamente il racconto:

perché sono preoccupati?
perché sono sorpresi?
perché esprimono sollievo o meraviglia?
che sta succedendo fuori?

Fuori appunto.. Fuori avviene una piccola avventura. L’atmosfera è pienamente invernale e racconta la storia di due bambini che dalla finestra osservano quello che accade fuori.
Guarda. Ma bene, osserva e immagina cosa accadrà dopo. E mentre guardi, leggi con gli occhi in ogni immagine, piccoli particolari da tenere controllati, c’è qualcosa che avanza piano piano, lì nascosto.

Guarda Fuori di Silvia Borando edito da Minibombo è un albo dal formato quadrato, nel bel mezzo di un paesaggio innevato, i fatti avvengono a pagine alterne al di qua e al di là di una finestra.
All’interno della casa, due bambini osservano ciò che accade fuori, indicano a turno dove guardare, anticipano con le espressioni del volto il tono di ciò che succede oltre il vetro. Ma è solo girando la pagina, che il piccolo lettore scopre davvero cosa hanno visto e indicato i bambini, condividendo di volta in volta il loro stupore, il loro timore o il loro entusiasmo.

GUARDA QUI! Un gesto disegnato, nessuna parola e gli occhi scattano sino a seguire la traiettoria di quel braccio alzato e fuori da quel dito puntato. Veloci veloci, si cambia pagina, e la Fuori dove prima vedevano solo la neve e morbidi profili ora un passero si è posato accanto all’albero spoglio del giardino.

GUARDA LA’! Il bimbo indica con il braccio, velociiii, giriamo pagina! Tre conigli rosa si avvicinano, uno sembra salutare quelle due faccette dietro ai vetri le cui bocche ora disegnano due O. Le pagine volano.

Insomma la fuori succedono cose interessanti e buffe. Il giardino di casa si popola, in un apparentemente tranquillo giorno di fiocchi silenziosi:
un pettirosso, tre conigli rosa e ora anche un gatto arancione che spunta da un cumulo di neve e in un balzo sarebbe sul piccolo e quieto pettirosso se…

Tra la neve che cade, questi simpatici animali (dai tratti felicemente familiari a chi abbia letto altri libri di Silvia Borando) danno vita a scene ora tenere, ora (apparentemente) tragiche, ora coraggiose, ma sempre tinte di un velo di ironia che impedisce al lettore di restare impassibile. Fino al colpo di scena finale, chicca con cui Silvia Borando da sempre ci ha viziati, che spiazza, convince e fa ridere di gusto 😉

Guarda fuori, offre una lettura golosissima soprattutto se condivisa (in questi giorni di freddo, poi!).
Quel che succede, quel si dicono i bambini lo indovinano e lo interpretano; ci mettono le parole e magari poi vorrebbero pure metterci le gambe quando i due protagonisti corrono fuori per cercare di risolvere il pasticciaccio combinato da quei simpatici animaletti 😀

Un libro senza parole porta con sé infinite di storie che tutti possono raccontare, anche chi non sa leggere poiché a parlare sono solo le figure.
Questo, oltre a ridurre l’ansia da prestazione, aiuta moltissimo i bambini ad improvvisarsi narratori, inventando sempre dialoghi e storie diverse.
Un buffo e amatissimo silent book che può essere letto e interpretato in modo sempre nuovo. Infatti in pieno stile Minibombo, il libro propone figure grandi, minimali e ben definite, colori pieni, contrasti forti e inquadrature piane che rendono il libro realmente apprezzabile e fruibile anche da bambini molto piccoli. Questa assenza di parole, dal canto suo, non preclude l’accesso, anche in autonomia, a bambini più grandi.
Le immagini sono semplici, colorate e molto vicine all’immaginario dei bambini.
Il giallo e l’azzurro sono i due colori predominanti: il giallo fa da sfondo ai bambini, e rappresenta la luce e il caldo del dentro casa. Questi due piccoletti, disegnati con un tratto semplice, pulito e minimale, adatto proprio ai bambini piccoli, fanno tenerezza appena li si guarda.
Fuori il cielo è azzurro e tutto il resto è bianco, coperto da candida neve.

Lo consiglio a chiunque legga storie a dei bambini perché si presta tantissimo a renderli protagonisti attivi del racconto, soprattutto se si lascia decantare l’attesa e la suspense con le giuste pause tra una pagina e l’altra 😉
Lo consiglio anche a tutte le persone che stiano cercando un libro “che non ti aspetti”.
Infine lo consiglio perché lascia a bocca aperta e un gran bel stupore pieno di divertimento negli occhi dei bambini!

E se dopo averlo letto volessimo giocare?

Il sito della casa editrice Minibombo propone per ogni suo libro anche delle idee per far giocare i più piccoli con la storia appena letta. Quelle che riguardano questo libro le trovate QUI!

Guarda Fuori, è uno di quei libri, piccolo per piccoli ma non piccolissimi, dove troviamo bei colori, pochi e ben chiari, pagine semplici e intuitive, suspence, ricerca, ritmo, gioco, insomma tutto quello che ci fa assolutamente dire che il libro è riuscito alla grande e divertirà chi lo legge così come chi se lo sentirà raccontare e riraccontare! 😉

Buona lettura, ne vedrete delle belle! 😉
Puoi acquistare il LIBRO QUI:

 

Grande Gatto Piccolo Gatto – Silvia Borando

Se Grande Gatto si stiracchiava
sul grande tappeto del salotto…
…Piccolo Gatto si faceva le unghie
sul piccolo tappeto
dello sgabuzzino.

Grande Gatto è, neanche a dirlo, un gatto grande. Piccolo Gatto invece è un gatto piccolo piccolo.
Quello che fa Grande Gatto di riflesso lo fa anche Piccolo Gatto.

Grande Gatto Piccolo Gatto è una delle ultime new entry in casa Minibombo facile ricondurre alla mano creativa di Silvia Borando, l’autrice e l’illustratrice di questo libro.
Il suo stile in effetti è inconfondibile e si ripete, anche se in modo diverso, in tutti i suoi libri.
I disegni sono semplici e belli, colorati e chiari nel rappresentare ciò che devono rappresentare.

Silvia Borando da piccola voleva fare la parrucchiera per tingere i capelli di fucsia alla zia. Da grande mantiene la sua passione per i colori.
Autrice e illustratrice, coordina tra le varie cose il progetto Minibombo, casa editrice completamente dedicata ai piccoli lettori (e ai grandi che leggono con loro). Vive tra Trecate e Reggio Emilia e il suo animale preferito è il riccio. Con Gatto nero, gatta bianca, ha vinto il Premio Nati per Leggere 2015 (sezione Nascere con i libri).

I protagonisti di questo libro sono così Grande Gatto e Piccolo Gatto che trascorrono la prima parte della storia (e quindi le loro giornate) a vivere come due comuni gatti, e quindi a bere il latte, a stiracchiarsi e a rincorrere lucertole…se non fosse che le immagini accompagnate dalle parole (ed ovviamente mi riferisco a Piccolo e Grande) scritte con un carattere diverso, attirano la nostra attenzione proprio sulla differenza che c’è tra i due.
Una differenza di grandezze, in tutto e per tutto.

I due gatti vengono così messi a confronto nella stessa pagina: Grande Gatto con la sua grande ciotola e Piccolo Gatto con la sua ciotolina.
Il paragone tra i due gatti continua con il gomitolo con cui giocano, per il tappeto sul quale si stiracchiano e addirittura per la lucertola che tentano di acchiappare.

Tutto sembra legato alla loro grandezza.
Finché un giorno Piccolo Gatto con un grande balzo (ed ecco che iniziamo a mescolare Grande con Piccolo) salta sulla chioma di un albero.

E da lì tutto sembra trasformarsi in qualcosa di grande: dal gran bel panorama, ai grandi giochi tra le foglie, dai grandi discorsi con un bruco alla grande paura che piccolo gatto ha al calar del sole.

A questo punto l’autrice sembra voler spingere, in modo delicato, il piccolo lettore ad affrontare le proprie paure più grandi.
Come Piccolo Gatto si trova ad affrontare e a superare la paura del buio, così il piccolo lettore ha la possibilità di immedesimarsi con il piccolo protagonista che, a piccoli passi, si sta muovendo verso il mondo dei grandi.

Quando un libro presenta in modo divertente la differenza tra piccolo e grande.
Quando un libro tratta il tema della crescita, del sentirsi grandi…anche quando si è ancora piccoli…
Quando c’è una bella storia felina che parla di amicizia e di aiuto reciproco…ecco che diventa semplicemente un libro che i bimbi, anche più piccoli, adorano!

Piccolo Gatto ne insegue una piccina che svelta svelta sale sull’albero e lui dietro.
Con grandi balzi arriva in cima alla chioma dove salta tra le foglie,
chiacchiera con gli animaletti che ci vivono, si gode il panorama.
Ben presto arriva la notte
e Piccolo Gatto miagola forte forte per la paura.

Ma Piccolo Gatto che farà?! Il coraggio gli torna piccolo come il suo miagolio finché poco alla volta, sempre più convinto e deciso, fa un gran

“M I A O !!”

così forte e grande da svegliare tutti, anche Grande Gatto che lo aiuta a scendere.

Piccolo Gatto è riuscito a vincere la paura del buio ottenendo così una grande conquista.
Ma dopo un momento di grande spavento, non c’è niente di meglio che una bella dormita nella stessa cuccia assieme ad un Grande Gatto ❤

…un Grande Gatto che rappresenta un genitore, la mamma o il papà è quella figura comunque sempre vigile e pronto per rispondere alla richiesta di aiuto e, senza esitazione e con fermezza e saggezza, aiuta piccolo gatto a superare le proprie paure.
Se ci pensiamo Grande Gatto Piccolo Gatto rappresenta, ciò che realmente accade tra genitori e figli, quando, anche se ancora piccoli cuccioli iniziano ad essere desiderosi di sentirsi grandi, per fare ogni giorno le loro piccole ma grandi consquiste..con un “grande gatto” sempre dietro l’angolo pronto a sostenerli, incoraggiarli, a dare consigli o più semplicemente per accoglierli in un grande abbraccio

Scommetto che vi sarete accorti che dietro a molti libri Minibombo c’è il bollino “Giochiamo con…”.
Per Minibombo infatti il libro è solo un punto di partenza che porta poi ad altre storie, a giochi, ad attività da fare con i bambini.
Infatti è stato accompagnato da un’app concepita per completare il libro e continuare a giocare dalla carte ai nuovi dispositivi.
Il gioco vede Piccolo e Grande Gatto alle prese con delle avventure e il piccolo lettore dovrà aiutarli a giungere alla meta scegliendo di volta in volta chi dei due sarà più adatto a superare gli ostacoli.
Il gioco lo trovate su App Store e Google Play.

Buone avventure con grande e piccolo gatto 😉
Puoi acquistare il libro QUI:

Grande gatto piccolo gatto

Silvia Borando