Dai un Morso – ghiotte storie sui cibi del mondo – Recensione

Un fantastico atlante che ti porterà in un interessante viaggio intorno al mondo pieno di sapori!
Quindi siediti e preparati per un libro che ti farà brontolare lo stomaco!
Un maxi libro che può solo stupire con tutta la ricchezza di particolari e di informazioni che troviamo pagina dopo pagina viaggiando di paese in paese, attraversando il mondo!

Di ogni Paese che ci presentano, gli autori raccontano brevemente la storia, i personaggi fondamentali e i cibi tipici, spesso legati a feste, tradizioni e ricorrenze. Il cibo, infatti, ha un altissimo valore simbolico e culturale, per esempio nei Paesi Slavi si accolgono gli ospiti con pane e sale e, più in generale, nell’antichità li si accoglieva o li si salutava condividendo un pasto, base di un rapporto di fiducia e amicizia. A seconda del paese che si “visita”, si noteranno diverse usanze anche nel modo in cui si maneggia e si cucina il cibo: anche la preparazione è parte di un rito.

Dai un morso, questo è il titolo del progetto dei due illustratori varsaviani, che con l’aiuto preziosissimo di ricerca storica e gastronomica di Natalia Baranowska, hanno raccolto curiosità non solo su nuove e sconosciute prelibatezze, ma anche sui loro straordinari viaggi lungo la strada, dimostrando quanto il cibo sia fortemente legato alla storia, alla cultura e alla natura.

La storia del cibo, e di come questa abbia plasmato le prime civiltà e le società moderne, è la protagonista indiscussa di Dai un morso. Tra le bellissime tavole illustrate del libro è possibile scovare racconti antichi e ricette tradizionali di luoghi lontani che hanno, in qualche modo, influenzato i nostri palati.

Leggendo, scopriamo quali sono le piante commestibili più tipiche e utilizzate in cucina, quali sapori e spezie arricchiscono i piatti e soprattutto possiamo cimentarci in cucina. Per ogni paese, infatti, vengono proposte ricette da sperimentare a casa, con tutti gli ingredienti e i passaggi necessari a portare nelle nostre cucine un pezzetto di mondo ma, non di quelle impossibili da riprodurre. Natalia, ha voluto creare ricette facili. Per ogni piatto ha raccolto decine di varianti tradizionali e le ha distillate negli adattamenti più fedeli e semplici da realizzare.

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” di Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinski, e Natalia Baranowska, edito da L’ippocampo è un’interessante combinazione di un atlante geografico, un libro di cucina e una guida turistica. Gli autori hanno raccolto in questa ampia pubblicazione molte curiosità culinarie e molti fatti interessanti sulla storia, la cultura e le tradizioni dei singoli paesi.
Visiterai la festa degli zar, visiterai il mercato galleggiante in Vietnam e controllerai cosa sta succedendo con i leggendari gauchos argentini. Inoltre, ogni visita sarà accompagnata da straordinarie esperienze culinarie.

Com’è possibile? In ogni capitolo, dedicato a un paese diverso, troverai diverse ricette. Questi saranno sia piatti molto caratteristici di una determinata cucina (come il letcho ungherese, il blini russo o i tacos messicani), sia prelibatezze meno conosciute, come il manzo argentino in umido con frutta o un dolce di pane egiziano.

Ma soprattutto, in tutti i capitoli ci sono molte curiosità varie, non sempre culinarie che ti aspettano. Perché le mucche sono sacre in India? Dove sono state utilizzate le prime diete? In quale paese potrai ascoltare fino a 700 lingue? Questo è ciò che leggerete, però, vi troverete molti fatti interessanti e spesso sorprendenti legati alle prelibatezze locali e alle tradizioni culinarie di una determinata regione.
Un libro strutturato in cui c’è il piacere di perdersi assaporando i gusti di ogni paese, oppure si possono sfruttare quattro sommari molto diversi presenti nel libro per facilitare la ricerca di argomenti di interesse:

– Un elenco di paesi con i corrispondenti numeri di pagina (che si trova sul primo risguardo)

– Un elenco di ricette incluse nel libro (che si trova accanto al frontespizio).

– Un sommario cronologico che include quasi 200 eventi menzionati nel libro (due ultime pagine, poco prima del risguardo).

– Un indice tradizionale che elenca i riferimenti a oltre 500 argomenti (il risguardo di chiusura).

Un giro del mondo fra mille sapori, sulle tracce di pietanze e ingredienti di 26 paesi e di 5 continenti, dai gustosi manicaretti che ci offre un banchetto marocchino alle primizie del mercato galleggiante vietnamita, fino ai raffinati piatti portati in tavola da uno chef francese…
E allora prepariamoci ad accogliere la ricchezza e le differenze delle più svariate tradizioni culinarie del mondo e a imparare moltissime cose nuove: da dove viene il mais? Davvero possiamo mangiare il bambù anche se non siamo panda? E le alghe, come si cucinano? Quante varietà di peperoncino esistono e come si fa a capire quale sia il più piccante? Quanti tipi di cereali e pane possiamo conoscere?

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” è un interessante atlante culinario che vale davvero la pena avere sullo scaffale. Curiosità accuratamente selezionate ti permetteranno di conoscere la cultura e la storia, nonché le tradizioni e i costumi di molti paesi, ma soprattutto saranno una grande opportunità per conoscere i sapori locali e la cucina tradizionale sia dei nostri vicini che degli angoli nascosto dall’altra parte del mondo. Questo è sicuramente un libro che suscita curiosità per il mondo. Lo consiglio sia agli adulti che ai bambini. La lettura insieme e gli esperimenti culinari in famiglia saranno sicuramente un ottimo modo per trascorrere il tempo libero.
Buon viaggio con gusto!

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Tutti i giorni NATALE – W. D. Howells

“…ti racconterò la storia della bambina che voleva fosse Natale tutti i giorni. Ti va?”
“Si che bello!”
E come un uccellino nel nido si rannicchiò comodamente sulla pancia del papà.”

Ebbene, una volta c’era una bambina a cui piaceva così tanto il Natale che voleva che fosse Natale tutti i giorni dell’anno; e appena trascorso il Ringraziamento cominciò a mandare cartoline alla vecchia Fata di Natale per chiedere se poteva esaudire questo suo desiderio. Ma la vecchia fata non rispondeva a nessuna posta… solo il giorno prima di Natale, ricevette una lettera dalla Fata, che diceva che avrebbe potuto festeggiare il Natale tutti i giorni per un anno, e poi avrebbero provveduto a tenerlo più a lungo.

La bambina era già parecchio eccitata, e decise di tenere per sé questo segreto e di sorprendere tutti mentre Il Natale tutti i giorni sarebbe diventato una realtà.

“Che cos’è?” disse la bambina, e si stropicciò gli occhi e cercò di alzarsi sul letto.
“Natale! Natale! Natale!” gridarono tutti e agitarono le calze.
“Senza senso! Ieri era Natale».
I suoi fratelli e le sue sorelle si limitarono a ridere.
“Non lo sappiamo. Comunque oggi è Natale. Vieni

Poi, all’improvviso, la bambina si rese conto che la Fata stava mantenendo la sua promessa e che stava iniziando il suo anno di Natale. Era terribilmente assonnata, ma balzò su.
E così fu, era Natale tutti i giorni, la bambina mangiava così tante caramelle che non aveva più fame, ricevevano tutti così tanti regali che non sapevano più dove metterli, e non avevano nemmeno voglia di giocarci.

La bambina cominciò a spaventarsi, tenendosi tutto per sé il segreto; voleva dirlo a sua madre, ma non osava; e si vergognava di chiedere alla Fata di riprendersi il suo dono, le sembrava ingrato e maleducato, e pensava che avrebbe provato a sopportarlo, ma non sapeva come avrebbe potuto, per un anno intero. Così andò avanti.
Ebbene, dopo circa tre o quattro mesi, la bambina, ogni volta che entrava nella stanza la mattina e vedeva quelle calze grosse, brutte e bitorzolute che penzolavano davanti al camino, e quei regali disgustosi ovunque, era solita basta sedersi e scoppiare a piangere. In sei mesi era perfettamente esausta.

Nel racconto di William Dean Howells del 1892 riportato sugli scaffali per questo Natale da Pulce edizioni incontriamo un papà amorevole che ama trascorrere del tempo con la sua bambina raccontando storie di fantasia. La curiosità immensa della bambina incita il papà a raccontare anche quella mattina una nuova storia, una storia sul Natale.
E’ uno spaccato di vita autentica, dove non manca il calore del Natale e i bei momenti di condivisione padre e figlia.
È raccontato come una storia all’interno di una storia.
La morale della favola è fantastica sia per i bambini che per gli adulti.
Ciò che rende speciale il Natale è che arriva solo una volta all’anno e che ogni cosa dovrebbe avere il suo tempo e il suo posto.

Una storia un po’ più lunga che consiglio dai 5 anni per una lettura ad alta voce condivisa, dai 7 per una lettura autonoma.
Il bello degli albi illustrati natalizi è proprio la condivisione, leggere insieme vicini vicini sotto una bella coperta, perchè le storie lette insieme sono una piccola magia.
Una storia con un bel ritmo, con un incalzare di eventi che vanno in loop temporale e un finale caldo e rassicurante.

Con le illustrazioni originali di fine ‘800 Tutti i giorni Natale, è un piccolo libro che si fa amare subito. Questo racconto sul Natale dal sapore antico e magico, ci restituisce un’atmosfera speciale, fatta di cose piccole, a testimonianza che certe emozioni, certi sentimenti sono proprio senza tempo.

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Storia delle Donne – Carolina Capria e Mariella Martucci

Quando a scuola i ragazzi iniziano a studiare la scienza e la storia dell’umanità fanno la conoscenza dei grandi nomi di guerrieri, importanti scienziati e inventori, imperatori, navigatori…
Solitamente, sono tutti uomini.
Ma la Storia dell’umanità è stata davvero scritta solo dagli uomini?
Le donne che cosa facevano? E le bambine?

Sai che si pensa siano state proprio le donne del Paleolitico a inventare delle sacche per portare i neonati, l’odierna porta bebè?
Invece nell’antico Egitto, le donne potevano diventare scriba, sacerdotessa, o intraprendere la professione medica (sempre solo se appartenenti a una famiglia di un’elevata classe sociale, ahimè). Le cose non sono granché cambiate nella civiltà greca, la quale, ha dato vita alle prime olimpiadi nel 776 a.C., ma le donne vi sono state ammesse solo nel 1900! La storia ci racconta che durante il Medioevo o l’età moderna, le donne faticavano per diventare chi volevano: un poco di indipendenza era concessa solo a coloro che erano nate in famiglie molto ricche e importanti.

Curiosità:
Avrai notato che la maggior parte delle persone sono destrimane. Si pensa che ciò derivi dal fatto che, sin dall’epoca preistorica, le donne usassero stringere i propri bambini contro il cuore, in modo che il battito li confortasse. Questo faceva sì che tenessero impegnato il braccio e la mano sinistra, ritrovandosi con quella destra libera per svolgere le altre occupazioni.

 

Storia delle Donne – Per uno sguardo nuovo e inclusivo sul mondo di oggi di Carolina Capria e Mariella Martucci edito da Salani, ripercorre la storia dal punto di vista delle donne come non è mai stata raccontata, dal Paleolitico fino a oggi, mostrandoci il ruolo che esse hanno occupato nel corso dei secoli e presentandoci, pagina dopo pagina, molte donne che hanno avuto grande importanza per la nostra storia: da Cleopatra a Trotula de Ruggiero, da Lavinia Fontana a Mary Wollstonecraft, da Rosa Parks a Marie Curie.
Il contributo femminile, in ogni epoca, è stato importantissimo e vitale, ma non è mai stato correttamente riconosciuto, per questo la storia delle donne è, purtroppo, anche una storia dove i diritti calpestati e le differenze con gli uomini sono ben evidenti e questo libro, giustamente, ci racconta ciò che è stato senza menzogne.

E’ importante per i bambini e bambine di oggi, vedere da dove erano partite le donne, per capire meglio l’importanza di dove siamo arrivati e di ancora quante cose possono cambiare in futuro!


Ecco dunque che sono da esempio le tante donne che vengono raccontate in questo volume che, sfidando le convenzioni sociali, si sono affermate professionalmente e storicamente.
La storia delle donne è, in fondo, una storia di riscatto e questo libro oltre a voler dar luce a tutto questo grande percorso è un’invito per le bimbe di oggi di non smettere di inseguire i loro sogni, proprio come hanno fatto le donne raccontate in questo volume!

“L’impegno per un mondo migliore e più ugualitario non riguarda solo chi sta ai vertici della società.
Qualsiasi persona, con le proprie scelte, può dare quotidianamente un contributo…
Cercare di avere un mondo più giusto è compito di tutte e tutti.”

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Che cos’è la Scuola? Luca Tortolini – Marco Somà

A tutte le bambine e a tutti i bambini che vanno a scuola
e che cominciano a prendersi cura del mondo.
L.T.

Inizia con questa meravigliosa e profonda dedica questo libro. Una dedica preziosa e ricca di buoni auspici, per tutti i bambini che vanno a scuola. Per tutti quelli che la inizino per la prima volta, o anche per chi invece prosegue un percorso già cominciato.

“La scuola è uno spazio aperto anche quando è al chiuso
…Nella scuola ci sono tante di quelle idee che le puoi sentire nell’aria.
Talvolta sono addirittura troppe, bisogna aprire le finestre, per farne uscire un po’ e spargerle tutte intorno…”

 

Che cos’è la scuola? di Luca Tortolini illustrato da Marco Somà edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato dalla struttura circolare, con un incipit potente, si apre e si chiude con la stessa frase. Con questo gioco di parole, che Somà rappresenta come una portone aperto in un giardino, entriamo all’interno della storia.

La scuola è una e tante cose: è un edificio, è un gruppo di bambini, sono i maestri, le idee, la storia, la poesia, la matematica, la musica. E’ un luogo in cui tutto si mescola e s’intreccia per costruire il saper essere e il saper vivere.
La scuola non ha muri, ma è libera di uscire e di mescolarsi nel mondo, perché ovunque si possono apprendere cose nuove, fare esperienze e condividere scoperte: si viaggia nel tempo imparando la Storia, oppure nel mondo con la geografia, si imparano la scienza, l’arte e la musica. E poi nella scuola ci sono gli altri: i bambini con cui giocare, scambiarsi la merenda o la gomma per cancellare, e gli adulti che hanno la pazienza di ascoltare, di insegnare e di far divertire.

“Tutte le bambine e tutti i bambini che vanno a scuola formano un gruppo:
si scambiano pensieri, le penne, le gomme….
e gli abbracci qualche volta.
Così nascono le amicizie.”

Un testo poetico che celebra la scuola per quello che realmente rappresenta prima di tutto per i bambini, ma che dovrebbe invece essere per tutti: un luogo di incontro e di scambio. Un albo sicuramente originale nella sua composizione, che non racconta delle paure e dei timori del primo giorno di scuola, non ci sono singoli personaggi che vivono avventure, interagiscono tra loro.
In questo spazio quasi onirico invece si muovono, giocano e si prendono cura l’uno dell’altro, animali antropomorfi tutti diversi tra loro.

“Le maestre e i maestri aiutano a imparare.
Insegnano che cos’è la bellezza
e quella meraviglia che si chiama immaginare.
Insegnano anche a sbagliare:
perchè più si sbaglia più si impara.”

Un albo che parla di scuola, senza cadere in stereotipie o imporre canoni.
La scuola non è “quel luogo dove si ascolta la maestra e si fanno i compiti”. La scuola è di più.
A scuola si impara, non solo la storia, la geografia, la matematica.. si impara la meraviglia e la bellezza intorno a noi.
Le potenti parole di mescolano alle dolcissime immagini che compongono questo albo, capace di catturare lo sguardo ma anche il cuore.
L’albo è un clamoroso intreccio di emozioni, scoperte, considerazioni e percezioni che spesso dimentichiamo perché ci focalizziamo solo sulla fatica dell’impegno scolastico vissuto prima da studenti e poi da genitori.

Ma la scuola è e sarà sempre un luogo in cui il dialogo, le idee, l’immaginazione ed il pensiero degli altri, arricchisce tutti.
La scuola serve. Serve a tutto. Serve, a imparare. Ma mica solo dai libri.
Serve a crescere, a legare, ad apprendere l’abilità di stare insieme e comunicare.
La scuola serve a sognare.
A sognare, sì. Un futuro di successo e di soddisfazioni.
E poi serve a perseguirlo. Insegna a fare passi nella direzione giusta.
La scuola serve a scoprire, a curiosare, a sperimentare.
E poi serve a scovare passioni, ambizioni, interessi, talenti.
Serve a costruire i ricordi più belli della propria vita. Come quando anni dopo ti siedi a mangiare una pizza con le amiche e almeno una decina di volte ti ritrovi a dire “ti ricordi a scuola…”
Perché te ne accorgi solo dopo che gli anni della scuola sono i più belli, disegnati ad arte nella memoria con un pennarello indelebile.

Che cos’è la scuola?racconta una verità assoluta.
Si legge da adulti con un po’ di nostalgia e da bambini con grande meraviglia.

“Dentro la scuola ci sono le bambine e i bambini.
Dentro le bambine e i bambini c’è tutto.
La paura, la gioia e anche la tristezza.
La rabbia e anche l’amore.
Ci puoi trovare anche un pezzo di torta.
Nelle bambine e nei bambini c’è tutto il mondo.”

Buona lettura
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Principesse che hanno cambiato la loro Storia

“I tuoi sogni, leggeri come ali d’uccello,
ti porteranno lontano, ovunque tu voglia arrivare…”

Principesse del rock, del cinema, delle stelle… della vita. In questo albo illustrato si dà voce a Patti Smith, Malala, Michelle Obama, Mary Quant e Penélope Cruz, le quali non sono nate principesse, ma in qualche modo lo sono diventate lo stesso realizzando i loro grandi sogni.
Qui, pagina dopo pagina le conosciamo quando esse stesse erano delle bambine e oggi sono donne che hanno fondato il proprio “regno” sui valori della libertà, dell’uguaglianza e del cambiamento, e hanno aperto la strada alle ragazze di oggi per diventare a loro volta “principesse” con un futuro pieno di possibilità e di sogni da realizzare!

Tutte famosissime ai nostri occhi, eroine contemporanee che sono oggi modelli da imitare, donne forti e determinate che sono diventate delle vere leaders nei loro settori, donne iconiche che, con il loro esempio, vogliono insegnare a tutte noi (grandi e piccini) di non aver niente da invidiare a nessuno, che ognuna di noi è unica e speciale e che non deve MAI vergognarsi di essere ciò che è!

“Poteva sembrare strano, ma Patti scoprì subito che
“strano” era una bella parola: strano era speciale.”

Per prima conosciamo da vicino Patti Smith che veniva etichettata come “strana” quando era solo una piccina, grazie a dei genitori amorevoli ed alla sua mamma che rifuggiva quell’aggettivo sostituendolo con il più azzeccato “speciale”, l’amore di Patti per le parole e le loro infinite sfumature è cresciuto sempre più, tanto da farla da grande diventare una cantante eccezionalmente capace di cantare autentiche ed immortali poesie, come del resto è il testo della celeberrima “People have the power“.

Principesse che hanno cambiato la loro Storia di Virginia Mosquera edito da HarperCollins e illustrato da Lydia Sánchez, che riesce a riflettere lo spirito tenero, ma allo stesso tempo trasgressivo, di queste principesse atipiche che sognano di diventare riferimenti per nuovi lettori.
E’ un libro molto piacevole ed interessante che oltre a spronare i bambini e ragazzi nel credere davvero nei loro sogni ha anche riservato uno spazio da completare con la loro storia…invitiamoli ad avere il coraggio di scriverla! 😉

E così, di pagina in pagina i lettori sono conquistati dalle incredibili storie di queste famosissime protagoniste, trovando in ciascuna di esse il coraggio di dar voce ai propri sogni ed alle proprie inclinazioni naturali.
In queste pagine colorate e piene di belle parole, le due autrici donne ci presentano degli esempi di donne che hanno iniziato dal nulla e pian piano si sono costruite il loro mondo. Piccole guerriere che con le unghie e i denti hanno lottato giorno per giorno per sfondare nel loro campo. Abbiamo, Patti Smith che ha capito che il suo sogno era la musica, Michelle Obama che si è innamorata e ha fatto valere il suo pensiero e Penelope Cruz che sin da piccola ha coltivato la sua passione per la recitazione.


Come Kathy Switzer, la prima ragazza che ha partecipato, contro il regolamento, ad una maratona e ha finito non solo per arrivare prima ma la sua testardaggine, ha aperto la possibilità alle donne di partecipare alle gare olimpiche. Alcune donne sono esempi che molti di noi conoscono, altre saranno una profonda scoperta 😉

L’elemento comune a tutte le storie sono le donne, protagoniste indiscusse che nonostante la loro diversità trovano il modo per farsi valere e gioire dei loro successi. Sono tutte “principesse” ma esserlo non vuol dire avere sangue reale ma significa lottare per ottenere quello che si vuole.

Sono storie, sono esempi per tutte quelle bambine che sin da piccole portano nel cassetto un sogno che a volte appare troppo grande. Tuttavia, loro ce l’hanno dimostrato, queste donne ci fanno capire che niente è impossibile, niente è troppo grande, basta impegnarsi, credere nei nostri sogni e avere vicino qualcuno che crede in noi.

Tutti i bambini, devono ricordarsi e comprendere che i sogni si possono avverare e quindi, possiamo raggiungere tutti i nostri obiettivi. Ve lo consiglio.

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Caravaggio – Luisa Mattia

Sono quello che sono e vi somiglio.
…di me si conoscono la vita tempestosa e la pittura maestosa e potente.
Nacqui pittore. Fui colui che per svelare la luce attraversò le ombre e il buio.
Mi chiamo Michelangelo Merisi.
Sono il Caravaggio.

Ecco un bellissimo libro per bambini con cui conoscere un famoso maestro pittore, Caravaggio!
Caravaggio, pubblicato da Lapis Edizioni con illustrazioni in bianco e nero e colorate su sfondo volutamente grezzo di Lorenzo Terranera ricordano gli appunti del’artista e il tempo orami trascorso, s’intrecciano con il testo semplice e completo di Luisa Mattia.

Caravaggio è un bellissimo modo d’insegnare la storia dell’arte italiana ai bambini.

E’ narrato in prima persona da Caravaggio, un bambino che vive in quel di Milano presso la dimora degli Sforza fino a quando un’epidemia pestilenziale lo costringe a trasferirsi in quella cittadina che gli darà il nome d’arte e che insieme a lui rimarrà incastonata nella storia per quel nome che in sé racchiude la luce e il buio.

La peste, si portò via molte persone e anche buona parte dei suoi cari, tra i quali il padre e lo zio. Fu un’altra figura nobiliare, stavolta dei Colonna, a riportarlo a Milano e a farlo innamorare lì definitivamente dell’arte. Grazie anche al maestro Peterzano che lo prese a bottega.
All’inizio si dilettò copiando i grandi del tempo come Michelangelo, Leonardo, Tiziano, poi concretizzò l’idea più vera e sentita, quella di cercare dentro se stesso per tirare fuori la sua arte.

Arrivano anche le prime richieste importanti tra le quali “San Matteo e l’angelo” e il “Martirio di San Matteo”, dove Caravaggio inizia a stravolgere la luce dei suoi soggetti e rende protagonista anche l’ombra con tutto il mistero che si nasconde in lei.
I suoi quadri diventano raffigurazioni che raccontano oltre il conosciuto, e con gusto e grande grande maestria illuminano e spengono le emozioni umane.

Ripercorriamo con lui, pagina dopo pagina con illustrazioni bellissime e accattivanti i suoi viaggi, le città che ha attraversato e vissuto, i suoi inizi nel mondo dell’arte come apprendista e gli avvenimenti che l’hanno portato ad essere uno dei più grandi ma anche più discussi e controversi pittori del suo tempo.

Dopo Leo e Michelangelo, Luisa Mattia, ancora una volta ha saputo incorniciare e modellare una storia adatta ad un pubblico di giovani lettori che sicuramente verranno rapiti e trasportati nel mondo di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
Un racconto di un pezzo di storia, che sa trasmettere la grande passione per l’arte, e per la vita vissuta a pieno.

Caravaggio è un albo illustrato di ottima qualità che sa ripercorrere la vita dell’artista attraverso le sue opere. La narrazione in prima persona avvicina i più piccoli alla vivace personalità dell’artista rendendolo un personaggio alla loro portata e non un mito irraggiungibile.

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Il Giardiniere dei Sogni – Claudio Gobbetti

“Con le pagine leggermente consumate dal viaggio,
i libri giunsero infine in città, stremati.
Era ormai tempo di fermarsi.”

Un’amabile vecchietto con un buffo cappello, la barba bianca e gli occhiali vive in una casetta e ha una vecchia macchina da scrivere sulla quale scrive assiduamente fino a consumare i tasti.
Quando finisce di scrivere, l’omino prende la pagina e si avventura verso la terra che nessuno conosce…alla ricerca del posto perfetto.

Il posto perfetto per poter “seminare” la sua storia,

Il posto perfetto per prendersene cura.

Il posto perfetto per vederla crescere.

Da quella semplice pagina prende vita un albero bellissimo dalla chioma foltissima.

“ le sue foglie erano pagine, scritte fitte fitte.
Pagine che lasciavano rotolare fuori senza badarci tanto,
i protagonisti delle loro storie.
Si accartocciavano e si piegavano in continuazione,
per dare via a creature troppo belle per essere vere…”

I fogli sono maturi e l’omino li taglia, li porta a casa e per fare “andare d’accordo” le pagine tra di loro li rilega in tanti libri.

“ Dopo diversi chilometri di filo l’omino
decise che era giunto il momento di liberare i suoi libri..

Aprì la finestra e dopo qualche istante i volumi
spiccarano il volo uno dopo l’altro,
inseguendo la loro necessità di sentirsi altrove,
come uccelli in ritardo per migrare..”

I libri nel racconto di Gobbetti non si comprano. I libri non sono merce di scambio. I libri volano, in un intreccio di storie, battendo le loro pagine come ali. Stremati dal viaggio, a un certo punto, decidono quando (e dove) è tempo di fermarsi. Sarà il caso a unire noi, lettori e lettrici, a uno di loro. Dovremo solo incuriosirci, toccarlo, sfogliarne le pagine, premerle contro il nostro viso per sentirne l’odore e farci catturare.

“Nessuno potrà mai sapere cosa contenesse quel libro,
ma il bambino lo premeva contro il viso da ore,
per non perdere nemmeno una lettera.”

I libri, o meglio i buoni libri, alimentano l’immaginazione, permettono ai bambini di ampliare la propria esperienza e conoscenza del mondo, e consentono di sperimentare soluzioni ai problemi, senza provarle direttamente nella realtà. Leggere non è quindi solo un passatempo ma un’attività fondamentale per la crescita.
Il giardiniere dei sogni è un albo illustrato, scritto da Claudio Gobbetti, illustrato da Diyana Nikolova edito da Sassi Junior. Leggere questa storia insieme ai bambini, perdendosi nelle immagini, è un ottimo modo per spiegare l’importanza di un’attività tanto bella quanto faticosa.

Il Giardiniere dei Sogni non è solo un albo illustrato, è un inno alla bellezza dei libri e al potere della lettura che, come un seme, ha bisogno di essere seminata, accudita e coltivata con amore e con dedizione per poter dare i suoi frutti e creare lettori. Un testo fatto di parole delicate e musicali, che ben si prestano ad una lettura ad alta voce, e di immagini poetiche dai colori leggeri e pastellati per una storia che ha il sapore di una fiaba, “la storia di tutte le storie”, che ci viene trasmessa già a partire dalla copertina, dove si intravede un uomo in grembiule letteralmente immerso nelle foglie-pagine, e dal titolo, che paragona i libri ai sogni.

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Una storia molto in ritardo – Marianna Coppo

“Nella Vita c’è chi aspetta la propria storia
e chi invece prende l’iniziativa
e cambia le cose”

La storia inizia così…
C’era una volta una pagina bianca”, una pagina bianca che ci rende curiosi a voltare pagina immediatamente per appagare la nostra curiosità!

Ed ecco che pian piano appaiono i personaggi della nostra storia: cauti…incerti e un po’ spaesati si guardano perplessi intorno.
I personaggi incominciano ad agitarsi… non sanno cosa fare e nemmeno perchè si trovano lì.

Di pagina in pagina la consapevolezza si fa strada in loro.

“Ecco siamo in un libro!”

“Un libro?”

“Beh dunque allora ci sarà una storia.”

Il tempo passa… I nostri personaggi aspettano ma la noia incomincia a farsi sentire, e della storia non si vede nemmeno una parola.
Il più piccolo dei 5 personaggi si distingue dagli altri per il suo atteggiamento, un coniglietto rosa, ha uno zainetto sulle spalle ed è tranquillo e sereno a differenza degli altri.

“Facciamo un gioco?” Chiede il coniglietto
Ma il resto del gruppo è occupato…sta aspettando… non possono distrarsi…loro aspettano la storia.

Il coniglietto però si annoia e va per la sua strada, non è disposto ad aspettare senza fare nulla e inizia a muoversi: tira fuori i colori dallo zaino e inizia a disegnare. Gli altri 4 continuano ad aspettare, certo potrebbero cercarla…ma se la storia arriva e loro non ci sono?il coniglietto nella pagina di sinistra nel frattempo dà vita ad un vero e proprio mondo fantastico: un grande albero con altalena, una casetta sull’albero per i pinguini, uccellini verdi che cantano, creano il loro nido e lascinao qualche ricodino volando qua e là 😀 e poi ecco comparire un unicorno… un dinosauro rosso..pioggia e tuoni.. e persino l’arcobaleno..pian pianino il mondo immaginato prende vita!

Inizia a piovere e i personaggi cercano riparo, incominciano a interagire tra di loro e si lasciano trasportare dalla storia, trovano la scena così piena e meravigliosa che è stata costruita dall’azione del coniglio quando ha da solo disegnato ops …piantato un albero.
Finora non sono stati consapevoli di ciò che stava accadendo . Mentre aspettavano che accadesse qualcosa, la vita e la storia stavano accadendo al loro fianco senza che se ne accorgessero perché erano troppo impegnati ad aspettare.

E poi ecco che finalmente arriva il postino con la storia tanto attesa!

Una storia molto in ritardo di Marianna Coppo edito da Terre di Mezzo, un albo illustrato davvero per tutti, perché contiene un grande insegnamento per grandi e piccini.

“Nella vita c’è chi aspetta la propria storia
e chi invece prende l’iniziativa.

E cambia le cose”.

Marianna Coppo è una giovane illustratrice che con il suo stile semplice dai tratti infantili rende immediata, chiara ed essenziale la storia e riesce a dare vita ad un mondo fantastico che attira lo sguardo dei bambini catturandolo attraverso colori pastello e particolari interessanti.

Questo libro nella sua semplicità è un libro che ci racconta tante storie, c’è quella che si aspetta, quella che si sviluppa grazie ai disegni del coniglietto, quella che interpreta il lettore personalmente man mano che la lettura va avanti e poi, ovviamente, quella che racconta il libro stesso con le immagini affiancate al testo.
Un libro spassoso, una storia senza fine, perchè proprio nell’ultima pagina tutto ricomincia. Come? Questo è una sorpresa 😉
Comunque, abbiamo capito: meglio attivarsi e mettersi in gioco piuttosto che stare ad aspettare che qualcosa succeda.
Vi consiglio di osservare attentamente l’illustrazione in cui il postino consegna la storia tanto attesa..
perchè in fondo siamo noi i veri fautori delle nostre storie!
perchè solo facendo possiamo far accadere delle cose…

Non dovremmo aspettare opportunità, dovremmo cercarle. Potremmo pensare di aspettare qualche sincronicità..sì, potrebbe essere, ma potrebbero volerci anni. Invece, possiamo cercarle le nostre opportunità, prestando attenzione a tutti i segnali e cogliendo i piccoli segnali che la vita ci fa scoprire ogni giorno.

Questa storia, nella sua semplicità ci può far cabiare completamente il modo di affrontare la vita ed eliminare l’idea di “aspettare che accada”. Effettivamente penso che la vita sia per coloro che vivono e ne approfittano. Mi piace pensare, e far arrivare ai bambini che è bello e importante fare qualcosa per raggiungere i nostri obiettivi o realizzare i nostri sogni!

Se aspettiamo quella storia, ci mancherà la storia della nostra vita…un grande messaggio in un semplice libro per bambini! Consigliato!

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La RAGAZZA che VOLEVA SALVARE I LIBRI – Klaus Hagerup

Anna adorava i libri.
Leggeva tutto il giorno.
Leggeva la mattina prima di alzarsi.
Leggeva la sera prima di andare a letto.
Leggeva la sera dopo essere andata a letto.
Quando la mamma o il papà entravano nella sua camera,
faceva finta di dormire.
Ma non dormiva.
Leggeva sotto il piumino.
Attraverso i libri si faceva centinaia di nuovi amici.
E qualche nemico.
Ma, si sa, così è la vita.

Anna è una bambina che ama leggere… lo fa la mattina prima di alzarsi o la sera prima di addormentarsi ma soprattutto, appena ha un momento libero, corre dai suoi amati libri.
Come ogni lettore che si rispetti, Anna attraverso i libri è riuscita a farsi molti amici, qualche volta anche dei nemici, ma ciò che conta è che grazie a loro vive ogni volta fantastiche avventure, ha la possibilità di provare nuove emozioni ma soprattutto scoprire mondi diversi e fantastici.

Ormai Anna aveva
364 nuovi amici e 18 nemici.

Durante una delle sue tante incursioni in biblioteca però, Anna si rende conto che alcuni libri della sua amata biblioteca sono in pericolo perchè ritenuti “vecchi”, come può impedire che vengano eliminati? Tutti dovrebbero avere la possibilità di leggere quelle storie…

Come può aiutare
la dolce Bibliotecaria a salvarli?

E proprio mentre prova a trovare una soluzione, ecco arrivare tra le sue mani un libro particolare… intrigante, travolgente, avvincente, affascinante ma… privo di finale.
Per Anna quindi inizia un’ulteriore sfida, trovare il finale adatto alla storia, e se questo da prima la porterà sulle tracce dell’autore sconosciuto, in seguito si ritroverà lei stessa a cercare e scrivere un finale giusto.

La ragazza che voleva salvare i libri con le fantastiche illustrazioni di Lisa Aisato, che unite alla bravura narrativa di Klaus Hagerup, rendono la lettura di questo libro totalmente magica. (edito da Rizzoli)
Insomma, è decisamente una bellissima favola moderna, illustrata, che solo chi, come la protagonista, prova un amore smisurato per la lettura e i libri, può capire a pieno la dolcezza e l’intensità di questa storia.
E’ infatti grazie ai libri che Anna può affrontare con coraggio le sue paure, come quella di crescere e di un imminente futuro che ancora non è stato scritto…

Anna leggeva.
E continuava a leggere.
E continuava a leggere.
E continuava a leggere.
E continuava a leggere.
Finchè non si addormentò
e sognò tutti i nuovi amici che aveva incontrato.

Lo stile utilizzato è davvero semplice, quasi poetico e, nel mix tra immagini e storia, rende il libro in una piccola e tenera favola per ragazzi e bambini.
I disegni di Lisa Aisato sono decisamente incredibili e danno un spessore speciale alla storia. Anna viene rappresentata nel suo covo di libri ricco di dettagli e di storie magiche che la stanno soltanto aspettando.

…quando Anna andò a scuola,
aveva il bosco stregato nel suo zainetto.

Lo mostrò ai compagni di classe.
Nessuno l’aveva letto.
Ma tutti volevano sapere cos’era quella cosa fantastica.

I libri sono come amici e ci raccontano tante storie, sia simili alle nostre vite che emozionanti e ricche di avventure come non abbiamo mai neanche immaginato.


Un racconto che parla di libri, del futuro e della vita….
…parla di come i libri possano contenere le storie giuste per noi, quelle capaci di aiutarci in vari momenti
, di farci esprimere le nostre emozioni; ma soprattutto parla delle possibilità,
di come non si debba avere paura del futuro, perché siamo proprio noi a poterlo scrivere, e quello stesso futuro contiene milioni di possibilità diverse, perché la vità è un insieme di pagine bianche su cui possiamo scrivere la nostra storia.
Con questa storia Anna ci ricoda e dimostra ai giovani lettori quanto sia importante il viaggio e non la destinazione e tutto ciò che possiamo incontrare lungo la nostra strada 😉

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LEO – Luisa Mattia e Alberto Nucci

So chi sono. Leonardo, mi chiamo.
Nel tempo mi hanno definito inventore, pittore,
giocoliere e maestro di macchine da guerra.
Ma io resto quello che sono.
Leonardo mi chiamo e so giocare.

Leonardo Da Vinci affascina da sempre grandi e bambini, per la sua spiccata intelligenza ma anche per la sua insaziabile curiosità in ogni campo del sapere umano.
Ecco un bellissimo libro per bambini con cui conoscere quel genio di Leonardo da Vinci!
Leo pubblicato da Lapis Edizioni con illustrazioni in bianco e nero e colorate su sfondo volutamente grezzo di Lorenzo Terranera ricordano gli appunti del maestro, s’intrecciano con il testo semplice e completo di Luisa Mattia e Alberto Nucci Angeli.

Quello che rende speciale e unico questo bel libro sono sicuramente le nuove nozioni, e la storia di un bambino o forse il bambino di Vinci, il più curioso al mondo, che viveva e trasformava i suoi sogni in realtà.
Infatti questa è la storia di un bambino a cui piaceva guardare e sperimentare. E’ narrato in prima persona da Leonardo sempre alle prese con la sua carica di immaginazione, a cercare di trasformare le sue idee in realtà.

Leonardo da VInci, artista toscano morto 500 anni fa é stato uno dei personaggi che hanno segnato il nostro Rinascimento. Genio indiscusso, artista e scienziato.
Leo è, senza dubbio, una delle persone più studiate nella storia. Geniale e creativo, fu uno degli artisti più influenti di tutti i tempi e un inventore così rivoluzionario da anticipare di secoli il progresso dell’umanità. In questo libro per bambini, gli autori raccontano la sua voglia di sapere tutto, di costruire ed esplorare, la sua esperienza di primo pittore, ingeniere ed architetto per il re di Francia, Francesco I.

Questa è la storia di un bambino che viveva in un borgo vicino a Firenze, Vinci si chiama, dove ha potuto scorrazzare libero tra le botteghe e “imparare con gli occhi” sbirciare i lavori e i mestieri e farne bagaglio per il futuro. E poi la scoperta delle sue origini, la sua vera mamma, Caterina che di nascosto un giorno gli diede un abbraccio, niente di più.

“So giocare da sempre. Mi piace.
Per le strade di Vinci non c’era legge
che impedisse ai bambini di muoversi e divertirsi.
[..] il gioco più bello lo facevo con la fantasia.”

Nonostante tutto Leonardo si divertiva tra le strade di Vinci, i bambini giocavano liberi per le strade vivevano appieno la loro infanzia, ma il gioco più bello per Leo era la fantasia.

“Sono i miei appunti, le mie osservazioni,
le tante domande che mi sono posto.
Non sempre ho trovato risposte.
Ma continuo a cercare.”

Si divertiva a nuotare imitando pesci e rane, con i sassi raccolti costruiva torri, con i legnetti e pezzi di corteccia del bosco costruiva ponticelli.
Si perdeva nella vista del panorama, salendo su un grande leccio e s’immedesimava nei tordi, nelle rondini, nei falchi, nelle poiane.

“Io li amavo e li invidiavo.
Come si fa a volare?”
Leggero come un gabbiano, come una piuma
che si muove nel vento.
Volevo essere così. Ma come fare?”

Raccontare e leggere libri sulla vita e le opere di Leonardo ai nostri figli è senza dubbio il primo passo da fare per introdurli nel magnifico mondo di questo artista, ingegnere, scienziato, architetto…

“Non c’era pace, ai miei tempi.
Gli uni contro gli altri, sempre.
La guerra era una pazzia bestialissima, come dissi.”

Le scoperte di Leonardo furono davvero tantissime dal volo con l’ornitottero e l’elica a vite, oppure le costruzioni delle macchine da guerra, le bombarde per il Duca di Milano, e le macchine da divertimento sceniche che regalava agli Sforza per il matrimonio, fino alle sue passioni per la musica e il buon cibo.
Botticelli, il Perugino, Ghirlandaio sono stati i compagni di Leonardo, maestri unici, tanto da permettere al genio di donarci opere uniche e icone di umanità, come La Gioconda.
Di tante opere progettate e pensate dalla mente del genio di Vinci, quelle che restano sulla carta sono molte più di quelle realizzate.

“Posso sapere tutto e tutto esplorare.
Il tempo che passa ha lasciato rughe profonde
sulla mia faccia e imbiancato i capelli.
Ma io sono sempre io. Vecchio e bambino.”

Leo, è un libro illustrato che si presta benissimo per far conoscere e far affascinare i bambini alla storia unica di Leondardo da Vinci.

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E’ solo una storia di… LUPI – Véronique Caplain

E’ mercoledì e come ogni mercoledì…
In salotto i piccoli hanno già scelto un libro.
“E’ una storia di lupi!”
“Oh, non vi spaventerete?”
risponde papà un po’ preoccupato.

“E’ proprio quello che vogliamo!
Noi amiamo essere terrorizzati!”

Di mercoledì tocca a papà capra fare il bucato, occuparsi della casa e accudire i piccoli capretti. Prima di leggere loro una storia, mette in forno la torta e poi si siede e apre il libro che i suoi figli hanno scelto. E’ una storia di lupi che i piccoli hanno scelto apposta per spaventarsi, per provare forti emozioni.

Inizia così E’ solo una storia di… LUPI di Véronique Caplain edito da Valentina Edizioni, un albo sulla paura sentita e affrontata nell’ambiente protetto e sicuro che è la propria casa.
La paura, si sa, è contagiosa e, se la suggestione si mette in mezzo, se ne prova sempre di più.
E a poche pagine dall’inizio della storia… vengono accontentati. Succede infatti che i rumori descritti nel libro, il libro con un lupo che si aggirava furtivamente nel bosco ed era molto molto affamato, si sentono – ahimè – anche fuori dalla casa dei capretti.

Clack Clack! Ma per fortuna era solo una persiana che si era sganciata.

Click Clack! Ma per fortuna ero solo Violet, che stava chiudendo la porta a chiave.

Toc Toc! Ma a bussare non è il lupo, come nella storia, è il postino…
E così via in un crescendo di suspense che vede i due caprettini sempre più spaventati.


Così, mentre papà capra legge, sembra che tutto quello che è nella storia succeda anche nella realtà. In casa si cominciano a sentire sinistri rumori che spaventano i piccoli. Papà capra, però, è pronto a rassicurarli subito.

Ma quando i rumori sembrano arrivare dal tetto, proprio mentre il lupo della storia cerca di entrare in una casa passando dal camino, il papà va a controllare, insieme ai caprettini che non vogliono restare soli e sono ormai terrorizzati. In soffitta non c’è alcun lupo, il rumore era quello di una finestra che sbatteva, ma ecco che all’improvviso si sente un terribile odore di bruciato.

Il lupo sta dando fuoco alla casa?
Come nel libro? Ma no.
È solo la torta al cioccolato che si è carbonizzata.
Tutto per colpa di uno stupido libro” si lamenta il papà.
È l’ultima volta che vi leggo una storia come questa!

Poi però i caprettini lo convincono a continuare e lui sta leggendo le ultime pagine quando all’improvviso ecco che …..si mette a piovere. Il papà corre fuori per ritirare il bucato ed è proprio in quel momento che intravede una sagoma nera tra gli alberi…
Non è che questo lupo, alla fine c’è davvero? Si chiedono i tre piccoli capretti e si chiedono i piccoli lettori. E quando tutto sembra negare l’ipotesi che nel bosco si aggiri un lupo cattivo, arriva il finale a sorpresa…!

“Ma come?
…E’ solo una storia,
nient’altro che una storia!”

Veronique Caplain e Grégoire Mabire hanno creato un divertente albo in cui il ritmo della narrazione è perfettamente sostenuto pagina dopo pagina dal dialogo tra testo e immagini. Ampie tavole attraenti e ricche di particolari si alternano a pagine scandite dall’alternanza di parole e piccole figure, mentre due doppie pagine illustrate trattengono il lettore nei due punti clou della storia.
Un bel libro da leggere ad alta voce, specialmente dai papà, per sperimentare insieme ai bambini la forza dell’immaginazione e della condivisione. 😉
Un bell’albo da osservare nei dettagli per godere dell’ironica ricchezza delle figure.
Una bella lettura per i bambini che amano le emozioni forti, i lupi, le storie un po’ a sorpresa.
Le illustrazioni sono simpatiche, il testo è divertente, anche se un po’ pauroso.
Adatto per bambini dai 3-4 anni, può piacere molto anche ai lettori più grandi!

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Un giorno nella vita di Dorotea Sgrunf

Capita spesso di vedere i bambini che si incantano a guardare le persone che passano davanti a loro, e forse nella loro grande immaginazione si immedesimano o immaginano cosa stanno facendo o dove stanno andando!

Un giorno nella vita di Dorotea Sgrunf fin dalla copertina ancora prima di aprire il libro, ci invita con semplicità nel suo mondo a seguirla; la vediamo tornare dal mercato con la spesa fatta nel cestino, indossa uno di quegli abiti rotondi guarniti di pizzi e merletti che volutamente enfatizzano le salutari rotondità, cerchi d’oro alle orecchie sode di scrofa ed un’aria assolutamente felice ed appagata, nonostante maialino le stia tirando le lunghe cocche del grembiule e sia intento a gustarsi un ottimo gelato al cioccolato.
Poi, subito dopo, con lo sguardo, dalla finestra di casa, nel frontespizio ci invita con gran cordialità ad entrare nella storia, ma soprattutto nella sua casa e nella sua vita.
Pagina dopo pagina, Dorotea ci invita a a curiosare nella sua casa che si mostra in tutta la sua eleganza e particolarità.


E’ una madre single, (non è subito percepibile, essendo il libro senza una parola, ma arriva a una seconda e più attenta lettura) e il figlio corre tra le pagine combinando pasticci, pieno di allegria e vitalità, incantando lettori grandi e piccini.
Piena di oggetti, di dettagli, di elementi che creano lo spessore del contesto e dell’azione. Un libro che diventa una vera quinta teatrale, che esattamente come una scenografia si costruisce in una sovrapposizione per strati. E da una quinta teatrale così ben disegnata è possibile ricostruire appunto l’azione in scena, ma anche la vita di Dorotea nella sua dimora così piena di calore e di vita quotidiana.
Le pagine in cartoncino sono illustrate solo sul fronte che, come quinte di teatro, offrono aperture che rendono viva e quasi tridimensionale la scena e, invitandoci con crescente curiosità ad entrare ed uscire tra una fessura e l’altra, ci introducono nelle stanze che compongono casa Sgrunf.


La porta d’ingresso è stupore e quasi magia per i piccoli lettori, così socchiusa e quel pomolo rotondo che pare staccarsi dalla pagina sono un invito ad afferrarlo e spingere la porta e chiedere a gran voce:
“Possiamo entrare? Siamo arrivatiii!”
oppure da buona padrona di casa “Avanti entrate è aperto!”

Eccola lì la cara Dorotea. È al telefono con alcuni parenti per programmare questa domenica di primavera piena di chiacchiere e con un buon pranzo in compagnia. Mentre lei alterna l’organizzazione a qualche pettegolezzo il suo piccolo maialino la guarda con quello sguardo quasi allarmato, forse non gli piacciono i pranzi con i parenti?! 😀

Ecco infatti che appena finita la telefonata, Dorotea ci invita nella sua cucina

Silentbook, senza nemmeno una parola, con le pagine fustellate, in un gioco perfetto di scorci di ambienti e personaggi seguiamo la sua giornata e quella del suo piccolo.
Seppur senza parole, come in un dialogo intimo e familiare, ci invita a riconoscerci nei gesti e nelle situazioni di Dorotea e del suo birbante porcellino:
dalla porta della cucina, dove Dorotea impasta torte e biscotti, passiamo al salotto: è l’ora del tè e la famiglia è riunita attorno al tavolo rotondo sul quale, in bella mostra, occhieggiano ciambelle e burrose torte guarnite, caffettiere di porcellana e teiere. Mialino lancia dalla sua cerbottana i canditi della torta, colpendo i commensali – unico svago in una giornata costretto in abiti poco comodi senza poter veramente fare quel che desidera.

Arriva il momento dei saluti che sono cordiali e gentili, il baciamano a Dorotea perfetta padrona di casa e un bacio con lo schiocco a maialino.

La giornata è finita. È stata lunga, faticosa, ma ne è valsa la pena. Ora la casa riposa, tornata alla quiete di sempre, alle voci note di Dorotea e maialino.
Un bel momento di relax in bagno e poco importa se maialino ha disseminato il pavimento di dentifricio ed ora procede a riempire la tazza col bagnoschiuma: Dorotea è così, è una mamma grassa e rosa che sa il fatto suo!

Rilassati entrambi (più o meno :D) sotto il piumone è il momento del dolce dormire mentra dalla finestra entra il chiarore della luna.

Ciò che vi ho raccontato è la mia versione di questa storia, la vostra forse sarà completamente diversa, basta lasciare il via libera alla fantasia dei vostri piccoli lettori!

Pubblicato per la prima volta in Svizzera nel 1978 e subito tradotto dalla Emme edizioni di Rosellina Archinto. Oggi riportato in libreria da LupoGuido, a quarant’anni di distanza, vince il Premio Andersen 2018 come Miglior libro mai premiato!
Il libro, Un giorno nella vita di Dorotea Sgrunf, scritto e illustrato all’età di soli 28 anni, è un concentrato di bellezza che si distilla in raffinatezza.
Questo libro di stile ne ha molto, al pari della sua ideatrice Tatjana Hauptmann. Tedesca, figlia di un barone russo (Tatjana Nikolainewja von Sass) e di una ballerina di teatro, oggi è una bellissima signora dai capelli candidi che continua a dimostrare una grande eleganza e un grande gusto per le cose belle. E soprattutto un grande talento nell’illustrare libri, al di là di ogni moda, con una sapienza interpretativa del canone classico.
Insomma in così tanti anni non ha perso un grammo del suo fascino, nonostante si tratti di un albo senza parole.

Un giorno nella vita di Dorotea Sgrunf, lo consiglio assolutamente, un libro di una bellezza rara quanto unica! Indicativamente per i bambini dai 5 anni per poter viaggiare più liberamente con la fantasia tra una porta e l’altra di casa Dorotea 😉 Inoltre è un libro che si presta benissimo con ottimi risultati per le letture ad alta voce 😉

Ora tocca a voi entrare nella casa di Dorotea e respirare pagina dopo pagina quel profumo di casa, di calore, di domenica in famiglia che ogni pagina con tanta naturalezza ci trasmette!
Buona lettura!

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