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L’Amore si sa, è uno dei più potenti strumenti di guarigione. Imparare ad accettarci e ad amarci esattamente così come siamo, è forse la lezione che tutti noi siamo chiamati ad imparare.
Spesso però siamo capaci di amare noi stessi e gli altri, solo se questo amore è vincolato da precise condizioni. E’ come se, in un certo senso, seguissimo la regola del cosiddetto ‘solo se…’ o ‘ solo quando…’
L’Amore è uno dei più potenti strumenti di guarigione
Mi amerò solo se… troverò un nuovo partner…quando dimagrirò… quando cambierò lavoro… se saranno gli altri ad amarmi per primi…. e la lista potrebbe continuare all’infinito.
A chi e a che cosa condizionate il vostro amore? E cosa succede quando anche solo una di queste condizioni viene meno? Cosa accade se non avete ancora trovato il vostro partner ideale? E se il lavoro dei vostri sogni pazienta ad arrivare? Cosa succede se anche gli altri, seguendo il vostro stesso ragionamento, si aspettano che siate proprio voi a fare la prima mossa?
Amare se stessi –dice Louise Hay – è un’avventura meravigliosa: è come imparare a volare. E’ vero, non è sempre semplice amarsi completamente: tutti noi, infatti, abbiamo i nostri piccoli e grandi difetti che a volte, ai nostri occhi, appaiono così evidenti, da ritenere impossibile l’atto di poterci amare incondizionatamente. Eppure, non è possibile imparare a volersi bene se non partiamo proprio dall’accettarci così come siamo, anche con i nostri difetti.
Ripercorriamo insieme, brevemente, le Dieci fasi ideate da Louise Hay per imparare ad amare se stessi, nella speranza di aiutare sia le persone che già hanno iniziato a farlo, sia coloro che vorrebbero cominciare ora.
1. CESSARE DI CRITICARCI:
le critiche e i giudizi spesso non servono per progredire verso il cambiamento che auspichiamo, bensì per tenerci imprigionati al passato e ai nostri vecchi comportamenti. Per esempio, se ci disprezziamo per la nostra incapacità di mantenere fede alla promesse fatte con noi stessi, non ci stiamo certo aiutando a realizzare il nostro obiettivo. Allo stesso modo, se ci ripetiamo di essere degli stupidi o degli incapaci, questo non ci renderà di certo delle persone migliori, e noi rimarremo solo bloccati nei sentimenti spesso ancora più dannosi del biasimo e del risentimento verso noi stessi. Ogni giorno è un nuovo giorno per attuare comportamenti diversi e provare ad abbandonare le tensioni create da atteggiamenti iper responsabili e ipercritici ai quali ci sottoponiamo continuamente.
2. SMETTERE DI SPAVENTARCI:
quante volte usiamo i nostri pensieri per rendere le situazioni peggiori di quello che realmente sono? Quante volte formuliamo pensieri capaci addirittura di terrorizzarci? Utilizziamo questo comportamento anche nella vita sociale: se qualche nostro collega d’ufficio incontrandoci non ci saluta, cominciamo subito a pensare che dobbiamo avergli fatto un torto, quando magari sta semplicemente pensando ad altro. Pensieri del genere non fanno altro che paralizzarci e non ci sono di nessuna utilità. Ogni volta che ci ritroviamo a formulare pensieri negativi, fermiamoci e riportiamo dolcemente l’attenzione ad una immagine per noi positiva (per esempio il tramonto), o ad un suono (magari il rumore del mare), oppure semplicemente ripetiamoci ad alta voce una frase positiva che ci aiuti ad uscire dal loop negativo nel quale siamo entrati.
3. ESSERE GENTILI, DOLCI E PAZIENTI CON NOI STESSI
la pazienza è davvero uno strumento straordinario. Troppo spesso pretendiamo che le nostre aspettative vengono soddisfatte subito, o che i cambiamenti che sentiamo necessari per noi e per la nostra vita avvengano quanto prima. Ma i nostri tempi spesso non coincidono con i tempi della lezione che siamo venuti ad imparare su questa terra: potrebbe infatti volerci più tempo del previsto oppure le cose potrebbero semplicemente non accadere secondo la nostra sequenza spazio-temporale. Tutti commettiamo errori mentre apprendiamo qualcosa di nuovo ed è solo se ci diamo il permesso di accettare questi errori e di imparare da questi, che progrediamo e miglioriamo veramente. E’ come quando abbiamo cominciato a camminare – dice Nicola Riva, insegnante certificato Louise Hay – se dopo il primo tentativo ci fossimo subito arresi o ci avessero detto che eravamo degli stupidi solo perché ci avevamo provato ma eravamo caduti, avremmo forse imparato più velocemente o meglio?’ Probabilmente no… e allora perché quando sbagliamo non possiamo semplicemente perdonarci e considerare l’accaduto un ulteriore passo verso il miglioramento?
4. ESSERE GENTILI ANCHE CON LA NOSTRA MENTE
trovarci a pensare a qualcosa di negativo non è certo la fine del mondo. Non dobbiamo odiarci perché facciamo pensieri negativi e nemmeno incolparci per le esperienze negative che abbiamo vissuto in passato. Un esercizio molto utile che Louise Hay consiglia in proposito è quello del rilassamento: quando ci troviamo tesi o spaventati semplicemente chiudiamo gli occhi e respiriamo profondamente per qualche minuto e mentre espiriamo ripetiamo a noi stessi ‘Ti voglio bene. Va tutto bene.’ In questo modo ci rilasseremo e allo stesso tempo invieremo al nostro cervello pensieri potenzianti.
5. LODARE SE STESSI:
così come le critiche deprimono il nostro spirito, le lodi lo risollevano. E’ importante dunque imparare a complimentarci con noi stessi per tutti i miglioramenti che siamo in grado di apportare alla nostra vita, e per tutti i cambiamenti che riusciamo ad attuare, anche per i più piccoli o per quelli che ci sembrano meno importanti.
Queste sono le prime cinque regole per imparare a volersi bene. Ed ora provate a pensare alla prossima volta in cui vi ritroverete a vivere una situazione che non vi soddisfa o in cui vi capiterà di formulare pensieri negativi… Come vi comporterete? Con quale frase potenziante sostituirete le solite vecchie critiche nei confronti di voi stessi? Come vi premierete per aver raggiunto quel traguardo, seppur piccolo, che vi eravate prefissi?
Accettati in modo totale per un’ intera giornata e stai a vedere che cosa succede!
Louise Hay
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(Brano tratto dal libro “Prana. Energia che cura” di Alice Ki, pag. 22-23-24)
La salute non è tutto, ma senza la salute il tutto è nulla.
La mancanza di armonia, stress, depressione, tensioni emozionali, solitudine, dispiaceri, tristezza, delusioni indeboliscono il sistema immunitario del corpo umano e possono portare all’insorgere di diverse malattie fisiche e mentali. Per contro, l’armonia, serenità, rilassamento, gioia, soddisfazione rinforzano le nostre difese e aiutano a prevenire malattie e accelerare il processo di guarigione. Lo stato mentale ha infatti un impatto importante sullo stato fisico della persona in quanto il cervello ha la capacità di influenzare il sistema ormonale.
L’uomo deve godere di una buona salute di fondo se vuole raggiungere i suoi scopi, se desidera percorrere il suo cammino evolutivo. Dove non c’è salute la vita non può raggiungere la sua pienezza e il suo obiettivo. Essa è quindi di estrema importanza nella nostra realtà fisica ed è un mezzo per conoscere la bellezza dell’esistenza. Qualunque sia lo scopo che ci prefiggiamo nella vita è certo che, per riuscirci, dobbiamo essere in grado di sostenere lo sforzo necessario per ottenerlo. Ogni impegno richiede energia, qualsiasi cosa pensiamo e facciamo richiede energia vitale. Il concetto che la salute sia una cosa imprevedibile, un dono di Dio, un bene che si ha o non si ha, ci ha tenuti imprigionati da secoli e ha ostacolato l’espressione delle nostre forze interiori guaritrici.
Fin da quando siamo piccoli la società, le istituzioni, i poteri occulti e anche i genitori, fanno in modo di tarparci le ali dell’immaginazione e della libertà in modo da indurci a rientrare in schemi di pensiero prestabiliti e convenzionali ed essere così più facilmente manovrabili e ubbidienti. Cercano così di instaurare nella nostra mente un senso di incompetenza e sfiducia verso i nostri sensi, la nostra immaginazione, la nostra capacità di prenderci cura di noi. Gli individui liberi, che riflettono, che pensano con la propria testa, sono considerati modelli temibili e vanno arginati al più presto.
Fino a oggi, quando non ci si sentiva bene era naturale rivolgersi al medico, divenuto responsabile del nostro corpo. Le cose stanno per fortuna cambiando e si è fatto strada, grazie alla riscoperta delle medicine e terapie naturali e delle filosofie orientali, il pensiero che siamo invece noi, in prima persona, i veri artefici del nostro star bene, che abbiamo dentro di noi immense capacità psichiche e immaginative di autoguarigione, e quindi possiamo riprendere in mano le fila della nostra salute. Come continuano a ripetere i naturopati, ormai da anni, non esiste la malattia, esistono solo le persone malate che devono essere trattate come individui completi, in base alla loro costituzione, età, sensibilità emotiva e stato mentale.
La malattia non nasce “per caso” o per sfortuna, ma nasce per un disordine generato, inconsciamente o consciamente nell’essere stesso che vive e si pone in maniera non conforme alle leggi naturali universali. La malattia è quindi un lento e progressivo inquinamento e un’intossicazione che genera un’infiammazione, un’alterazione del “terreno” sul quale appaiono poi vari sintomi. Questi blocchi energetici possono generare mal di testa, mal di schiena, ingrassamento, dolori vari e malattie di ogni tipo. Ad esempio, causa di artrite può essere una critica continua nei confronti di se stessi o degli altri; l’eccessivo stress dovuto a paure e tensioni può causare ulcere e perdita di capelli; sensi di colpa possono creare dolori sparsi perché a livello inconscio la persona si vuole autopunire.
Porgiamo sempre troppa poca attenzione alla nostra salute, mentre quando si tratta di affari stiamo molto attenti a prendere le misure necessarie per evitare perdite o altro. Per esempio, tutti noi siamo abbondantemente avvertiti dei pericoli del fumo, del bere, dell’eccesso di lavoro, sappiamo bene i rischi ai quali andiamo incontro e, nonostante ciò, molte persone continuano imperterrite a fumare, bere alcolici, a condurre una vita massacrante. L’essere umano desidera, da sempre, liberarsi da tutte le sofferenze ma si preoccupa solo di curare la disarmonia più tangibile, quella fisica. Non si rende conto che la causa reale di tutte le sue miserie sta nella sua mente e nella sua cecità spirituale di fronte al significato profondo e divino della vita. Comincia a essere considerata solo da poco tempo l’importanza che l’aspetto spirituale riveste nel complesso della nostra vita. La negligenza in questo settore è ancora elevata e si rimanda sempre il tempo di occuparsi della propria anima.
Ogni malattia ha un suo significato spirituale, se ne stronchiamo i sintomi essi ritornano in una forma modificata in altri organi, producendo più dolore e sofferenza. Quando un uomo ha liberato la propria anima dall’ignoranza, dall’intolleranza, dall’irascibilità e dalla paura, è più difficile che possa soffrire di malattie fisiche o di ristrettezze materiali. Il corpo, nella cultura indù, è invece considerato il tempio entro il quale abitiamo in questa incarnazione allo scopo di portare avanti il lavoro sulla coscienza. A seconda della sua qualità vibratoria saremo in grado o meno di elevarla, infatti se il corpo è agitato, irrequieto, ci riporta verso il basso.
“Un medico dovrebbe conoscere l’uomo nella sua interezza e non solo nella sua forma esterna (…) Se trova malata una parte del corpo, deve cercare le cause che producono tale malattia e non limitarsi a trattare gli effetti esterni.”
Paracelso
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Come fare il pieno di energia? Come si utilizza e che posto ha nella nostra vita? Queste e altre domande trovano risposta in questo libro che unisce spiegazioni a consigli pratici, semplici e alla portata di tutti.
Tutto l’Universo è avvolto in un’energia che permea minerali, vegetali, animali ma anche l’intero pianeta e le galassie più lontane. Questa Energia di vita, che le diverse dottrine chiamano di volta in volta Prana, Ki, Chi, Takione, Orgone, circola liberamente nel nostro organismo dando salute e benessere e influenzando il respiro, l’alimentazione, il pensiero, le emozioni, la sessualità; quando invece l’energia si blocca o si perde, nascono il disagio e la malattia.
La Pranoterapia, alla quale è dedicata larga parte di questo libro, è quindi l’arte antica di canalizzare e riequilibrare l’energia vitale in funzione della salute. Una pratica di guarigione che ciascuno potrà apprendere e potenziare grazie alla ricerca interiore e agli esercizi proposti.
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La guarigione a portata di mano
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Dieci anni di lavoro nel campo della microbiologia hanno fornito a Claudia Rainville il rigore, il metodo d’indagine e di analisi necessari per questa ricerca, durata a sua volta diciannove anni. L’esperienza personale della malattia (cancro, mal di schiena cronico, depressione nervosa e una quantità di operazioni) e l’autoguarigione completa che ne è seguita hanno condotto la Rainville a testare con altri la sua convinzione: VI È UNA CORRELAZIONE fra sintomo e causa profonda, confermata dal vissuto personale di migliaia di uomini e donne che si sono rivolti a Claudia Rainville. Se siete fra coloro che s’interrogano sul senso profondo della loro malattia, questo libro potrebbe condurvi alle cause profonde e dare il via ad un vero processo di autoguarigione. Leggere i sintomi come messaggi del corpo: una chiave semplice, fondata su un’enorme casistica, per comprendere cosa c’è dietro una malattia e guarire.
La metamedicina va al di là della semplice cancellazione del dolore o della scomparsa dei sintomi, incentrandosi sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi.
Ogni sintomo è un messaggio è un grande best seller di Macrolibrarsi ed è considerato dalle persone che lo hanno letto una bibbia della salute.
Il modo migliore per rilassare il corpo è cominciare col tenderlo, poiché così facendo potrai distribuire uniformemente il flusso di tensione dalla testa ai piedi. In questo modo, quando poi rilasserai i muscoli, se ne saranno andate anche tensioni che nemmeno sapevi di avere.
Questo procedimento è utile anche in caso di tensione emotiva. Molto spesso possiamo liberarci da un’emozione solo quando ha raggiunto l’apice della sua intensità, poiché prima non era ancora abbastanza definita perché potessimo metterla a fuoco chiaramente.
Anche le nostre debolezze psicologiche sono difficili da affrontare finché sono sostenute da un’energia mentale debole. Una persona può sembrare del tutto innocua, fino a quando la buona salute e la rinnovata energia non fanno emergere improvvisamente in lei una vena di meschinità che era in agguato da sempre.
Le crisi spirituali e le prove della vita sono una benedizione, nel senso che contribuiscono a mettere “sotto tensione” i nostri difetti, rendendoci più consapevoli della loro esistenza. La calma accettazione che annuncia il superamento di una prova è spesso accompagnata dalla liberazione da quella debolezza.
Per raggiungere uno stato di rilassamento fisico, necessario per poter meditare profondamente, dapprima tendi e poi rilassa tutto il corpo.
Per cominciare, fai alcuni respiri lenti e profondi per liberare il sangue dall’eccesso di anidride carbonica. Se hai abbastanza tempo, esegui questo esercizio:
1) inspira, contando mentalmente fino a 12
2) trattieni il respiro, contando fino a 12
3) espira, sempre contando fino a 12.
Ripeti da 6 a 12 volte, poi inspira profondamente e tendi tutto il corpo, non di colpo ma gradatamente, con tensione bassa, media e infine alta. Tendi con forza sufficiente a far vibrare tutto il corpo. Poi espira velocemente e rilassa ogni tensione. Ripeti ancora una o due volte.
Da qui in avanti, è importante che tu mantenga il corpo immobile. All’inizio può esserti difficile stare seduto perfettamente fermo, abituato come sei a muoverti di continuo; nel momento in cui decidi di stare immobile, è probabile che ti assalga il bisogno irrefrenabile di muoverti! Tuttavia, più a lungo riesci a mantenere il corpo completamente immobile, più ti sarà facile continuare a farlo. La tua irrequietezza fisica svanirà dopo cinque minuti o poco più e ben presto potrai apprezzare quella sensazione di libertà dalla coscienza del corpo.
Ricorda, essere legato ai muscoli significa essere schiavo del corpo. Getta via mentalmente il corpo e soffermati sul pensiero dello spazio.
Visualizzati circondato di spazio: spazio tutt’intorno a te; spazio che penetra lentamente nel tuo corpo attraverso i pori della pelle, come una purissima luce evanescente; spazio che permea il tuo corpo e lo rilassa completamente.
Di tanto in tanto, controlla mentalmente che il corpo sia ancora rilassato. Concentrati sulle tensioni che senti, visualizzando spazio o pura luce in quei punti.
Oppure, se senti che tutto il corpo sta diventando teso, inspira nuovamente, tendi il corpo, espira con forza e rilassati.
Anche il rilassamento mentale è importante. Non puoi meditare profondamente – anzi, non puoi meditare affatto – se la mente è tesa. Tra le cause principali di tensione mentale ci sono sentimenti di ostilità, rabbia e competitività, come pure il desiderio di esercitare il potere, in un modo o nell’altro, sulle persone o sugli avvenimenti.
Per rilassare la mente, concentra la tua attenzione nel cuore. Immagina in quel punto una pura luce bianca. Visualizza raggi di amore e di armonia che si irradiano da quella luce nel mondo intorno a te. Il cuore è il centro del sentire emotivo. Se le emozioni sono altruistiche e calme, si trasforman in intuizione e portano un’espansione della libertà interiore; se invece sono egoistiche o perturbate, causano solo confusione e un senso di schiavitù interiore.
Molto spesso, l’energia che fluisce dal cuore verso l’esterno ha l’effetto di intrappolare le persone nelle cose, negli avvenimenti o nella vita degli altri. Questi individui sono pieni di desideri e di avversioni; afferrano altri raggi di energia per possederli, oppure li combattono nella speranza di indebolirli e di vincerli. Immagina invece che nel tuo cuore ci sia una luce benefica.
Irradia all’esterno questa luce, come una benedizione per tutti. Benedici mentalmente tutti coloro che si trovano intorno a te. Poi invia benedizioni dal tuo cuore agli abitanti di ogni Paese, su tutta la Terra. Invia raggi d’amore a tutte le creature, a tutte le cose. Benedici le rocce, i deserti, gli immensi oceani e le alte montagne. Circonda il mondo intero di un’aura di luce, di amore, di gioia, perché tutto è vivo. Tutti gli esseri, tutte le cose create manifestano coscienza a vari livelli e sono parte della medesima vita, senza principio né fine, che anima anche te.
Più offri te stesso come canale di pace e di benedizioni per tutti, più ti sentirai colmato di benedizioni e di pace interiore.
Tratto dal nuovo libro, Io amo meditare, di Swami Kriyananda
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Guida pratica per la pace interiore
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“E’ un fatto: in tutto il mondo sempre più persone praticano la meditazione …e la amano! La meditazione non è affatto difficile da imparare .In questo prezioso libro sarai guidato passo passo da uno dei massimi esperti contemporanei, Swami Kriyananda, che ha imparato a meditare con il grande maestro indiano Paramhansa Yogananda e pratica e insegna la meditazione da oltre cinquant’anni. Con visualizzazioni.”
La meditazione è un tema che affascina molti. Tante persone sentono il bisogno di raggiungere le sponde silenziose dell’anima per trovare un po’ di pace. Il mondo interiore appare come un giardino di fragranze e di profumi che possono inebriare la mente, sviluppando una sensazione di benessere che parte dal cuore. Spesso le domande che ci vengono poste sono:
Come si fa a meditare? Qual’è la tecnica che permette di aprire il passaggio che porta all’anima?
Vi sono diversi libri che lo insegnano. In questi anni sono fioriti molti Centri, condotti da maestri o lama tibetani, ove si tengono corsi, seminari, conferenze e si praticano le diverse tecniche di meditazione. Tuttavia, se lo desiderate veramente e con tutta l’intensità del vostro cuore, potrete riuscirvi anche da soli. Dovete prepararvi affrontando letture che risveglino i pensieri e le emozioni del cuore. Tali libri potranno predisporre la vostra mente al rilassamento, proiettandovi nei territori del mondo interiore, facilitandovi l’approccio alla meditazione.
Come cominciare allora?
Innanzitutto occorre trovare il posto adatto. Si può farlo anche nella propria casa se si ha la possibilità di avere uno spazio tranquillo, dove non si viene disturbati dai rumori e dalle persone che vivono assieme. La pratica quotidiana del silenzio e dell’ascolto del Sé vi aiuterà ad elevarvi con più facilità rendendo sottile il vostro essere che, come un respiro, potrà fluire verso l’immenso oceano interiore. Il luogo privilegiato per le meditazioni profonde che ricaricano di energia e di luce è la natura. Ciò avviene perché al nostro “meditare” si unisce quello degli alberi, dei fiori, delle montagne, dell’acqua, del sole, che vivono e palpitano come noi. Percepire l’intima unione con la natura è come riempirsi della linfa che scorre in essa. Le sottili vibrazioni che, nel silenzio, fluiscono nelle essenze vitali di ogni piccolo essere vivente irradiano una potente luce verso il nostro cuore che rimane colmo ed estasiato. Questa sensazione la si percepisce anche fisicamente perché se ne esce davvero rinati.
Ebbene come facciamo a meditare?
Vi propongo un esercizio che potrete sperimentare in un luogo di silenzio.
Sedetevi in una posizione comoda (che non concili troppo il sonno) e rilassatevi completamente. Rilasciate tutte le tensioni, sia muscolari sia emotive… Abbandonatevi solo al respiro che deve essere lento e prolungato. Non abbiate fretta. Trascorrete tutto il tempo che vi occorre concentrandovi sulla respirazione: ispirate, lentamente, la pace che regna intorno a voi ed espirate, sempre lentamente, le tensioni, la stanchezza, lo stress, che avete accumulato. Non fatevi domande. Ascoltate solo il vostro respiro…
Ogni volta che espirate eliminate un pensiero che attraversa la mente e vi disturba. Essa fatica a fermarsi. Tuttavia, per scendere nel profondo, occorre svuotarla, resettarla, disattivarla temporaneamente. In un certo senso bisogna uscire dalla testa prendendosi un po’ di pausa, di riposo. Eliminate quindi tutti i pensieri della mente. Lentamente, nel silenzio interiore, percepirete il potente battito del vostro cuore. Ascoltatelo intensamente. Immedesimatevi in quelle “percussioni” che attraversano il vostro corpo come le onde dell’oceano… Abbandonatevi alla lieve brezza interiore… Diventate “uno” con il vostro respiro… Sentitevi leggeri come l’aria che vi attraversa… Osservate l’acqua dell’oceano, sfioratela, immergetevi come una goccia e, lentamente, scendete nel profondo. Percepite la grande forza dell’oceano che pulsa come il vostro cuore e scendete sempre più giù… Ora orientate lo sguardo verso l’infinito immenso che vi circonda. Vedrete un punto luminoso che riflette colori limpidi. Lasciatevi attrarre dalla luce. Abbandonatevi al flusso che vi trasporta. Avvicinatevi al vostro diamante e lasciatevi avvolgere dalla sua bianca energia: è come un abbraccio cosmico che vi trasmette amore infinito. Assorbitene tutta la forza ed il calore.
Vi sentirete veramente bene. Questo è l’inizio.
Ripetere questa pratica quotidianamente, potrà portarvi ad entrare nel diamante dove il vostro occhio interiore osserverà la reale realtà della vostra “essenza”. Lentamente il cuore si aprirà producendo arcobaleni dorati che si irradieranno nella vostra mente illuminandola. Allora il vostro sguardo sarà davvero elevato e vi permetterà di vedere oltre i confini dei “mondi sensibili”.
Non abbiate però fretta. Non è facile!
Ci vuole molta pazienza: Se imparerete a meditare la vostra vita cambierà notevolmente.
di Gabriele
fonte: www.diventiamopensieri.it
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Antreprima video:
La meditazione è una pratica che porta a conoscere se stessi,elimina l’agitazione mentale e le tensioni interiori.
I momenti più propizi per la pratica della meditazione sono prima dell’alba e la sera, prima di addormentarsi.
Tenendo conto però dei ritmi della vita moderna, possiamo dire che ogni momento è quello giusto.
La durata minima di una meditazione è di 20 minuti, due volte al giorno.
E’ importante evitare di praticare la meditazione se si è stanchi o esausti.
Meditiamo
La meditazione può essere praticata da seduti o in una specifica postura yogica (Sukhasana, Vajrasana, Padmasana).
Chiudete gli occhi, eliminate ogni tipo di pensiero, preoccupazione interiore.
Diventate coscienti del vostro corpo.
Coscientizzate il contatto del corpo con la superficie su cui siete seduti (fate attenzione al modo in cui le mani poggiano sulle gambe, se le gambe si toccano tra di loro e così via).
Rilassatevi gradatamente iniziando dalla gamba sinistra (dal basso verso l’alto), poi quella destra, il braccio sinistro, il braccio destro, il tronco -globalmente- dal basso verso l’alto, il collo, la testa. Focalizzate adesso l’attenzione sul processo di respirazione.
Osservate attentamente il ritmo respiratorio, sentendo come l’aria e l’energia da essa portata entrano ed escono dal vostro corpo.
Prendete coscienza di questo processo divino grazie al quale l’energia entra nel vostro corpo e vi tiene in vita.
Sentite intimamente il miracolo della respirazione.
Quando la concentrazione è mantenuta costante e profonda, diventa meditazione.
Ciò vi porterà gradatamente fino nel più profondo del vostro essere.
Nella pratica della meditazione è importante avere la mente lucida e realizzare lo stato di “testimone, spettatore”; il testimone silenzioso che è in voi e che guarda con i vostri occhi quando siete nello stato di veglia è lo stesso che osserva i sogni e la meditazione.
Passate ora ad una nuova tappa. Siate molto attenti ad ogni pensiero che vi viene in mente. Domandatevi: da dove è venuto questo pensiero? Cosa ha portato in voi? Come vi ha trasformato? Dove va quando scompare dalla vostra mente? Chi è che analizza questo pensiero?
Tuttavia esiste un “IO” che osserva tutto.
Esso è il solo che esiste veramente ed è sempre esistito dentro di voi, sconosciuto.
Raggiunto questo stato potete rinunciare al punto di concentrazione e gioire pienamente della meditazione.
La meditazione ci può avvicinare all’essenza ultima (DIO), offrendoci accesso allo stato di Grazia del risveglio spirituale.
Alcuni dei fenomeni che potete sperimentare durante la meditazione sono: vibrazioni spontanee in diverse zone del corpo, apparizione delle tonalità speciali di colori che non possono essere visti in stato di veglia, percezioni auditive (suoni armoniosi), immagini di sogno (tra cui alcune contengono simboli, chiavi che possono portarvi in altri mondi al di fuori del mondo fisico in cui vivete), sentimento di calore e rilassamento nella zona del cuore, movimenti spontanei del corpo, sentimenti di profonda felicità e pace, la scomparsa di sensazioni indesiderate, l’attenuazione delle tensioni muscolari.
Meditare significa :
Meditare non significa:
Effetti positivi meditando:
CD con meditazioni consigliato:
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Anne Wilson Schaef | |
Avete la sensazione di avere troppo da fare? Di correre tutto il giorno tra lavoro, famiglia e commissioni?
Di non avere mai abbastanza tempo? Sentite di trascurare voi stesse e ciò vi rende infelici e insoddisfatte? Allora queste meditazioni, una per ogni giorno dell’anno, vi aiuteranno ad affrontare in modo più positivo e più diretto la vostra vita e a ritrovare finalmente la serenità e l’autonomia. Meditazioni sagge, audaci e divertenti, accompagnate da citazioni di donne diverse per età, cultura e formazione, come antidoto contro la follia della vita di oggi. |