Reiki (seconda parte)

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Cosa succede quando, per un motivo qualsiasi, il flusso armonico dell’Energia si modifica?

Per dare una spiegazione a questa domanda è necessario una piccola riflessione sulla visione che hanno gli orientali del mondo: la visione olistica.
La parola olistica (da holos = tutto, intero) contiene in sé la sua definizione. Essa è una considerazione dell’universo nella sua globalità e non rappresenta nessuna delle sue parti come separate le une dalle altre. Questa concezione si rispecchia nell’immagine dell’uomo e nella sua unione armonica tra stato fisico (il corpo biologico), stato mentale/emozionale (fatto di pensieri e sentimenti) e stato spirituale.

Il fluire libero dell’Energia Reiki mantiene queste parti in reciproca armonia.
L’interruzione dello scorrere dell’Energia viene evidenziato da un “sintomo” che può essere sia fisico, che mentale/emozionale così come spirituale.

Se ci paragonassimo ad un fiume, l’acqua rappresenterebbe l’Energia Universale. Immaginiamo che ad un certo punto del fiume si presenti un ostacolo: l’acqua subirebbe delle increspature. Questo ostacolo rappresenta un “blocco” energetico e l’increspatura dell’acqua (la manifestazione percepibile del flusso non armonico) è la sua naturale conseguenza.
Se non si è in armonia con l’Energia dell’Universo (c’è un ostacolo nel fiume), la conseguenza di questo (l’increspatura) si può manifestare fisicamente, spiritualmente come a livello mentale/emozionale.

Lo scopo della disciplina Reiki è duplice: ripristinare il flusso armonico dell’Energia (attraverso la pratica energetica si toglie l’ostacolo), e migliorare lo stile di vita (tramite il percorso spirituale si evita di creare altri “blocchi” nel fiume).


La pratica Reiki


Reiki è una disciplina molto semplice da eseguire. Basta appoggiare le mani, abbandonarsi all’Energia e distogliere la propria attenzione da quello che si sta facendo. Tutto qui. E’ il fluire dell’Energia Universale che compie tutto il lavoro di riequilibrio.

Chi pratica Reiki diventa semplicemente un canale che convoglia questa Energia. Non vi è nessun tipo di scambio energetico con la persona trattata così come non esistono controindicazioni al Reiki. Reiki è il Soffio che dona e sostiene la vita: non può andarle contro.
Nella sua semplicità, nasconde la sua efficacia e la sua profondità: la natura opera senza sforzo.. ed in modo semplice!
Non esistono regole particolari anzi: più si riesce ad interiorizzare Reiki, più si è guidati dal proprio intuito e più Reiki è efficace. Quando Reiki diventa un’arte, si è in completa armonia con il Tutto, e non servono più nè posizioni predefinite per le mani, nè simboli. Si abbandona tutto quello che è stato appreso a livello tecnico e si segue unicamente la percezione che riceviamo dall’Energia.


Ma come si sensibilizza la percezione dell’Energia?

Semplicemente attraverso la pratica. Come nelle arti marziali, l’esercizio ripetuto è il miglior  modo per portare l’apprendimento nel profondo. Il vecchio detto “mente sana in corpo sano” potrebbe essere usato tranquillamente anche nel Reiki. Senza un equilibrio delle energie fisiche non è possibile mantenere in equilibrio neanche mente e spirito.
Ricorda però che Reiki si basa sull’abbandono e non sulla percezione. Anche se non senti nulla, se ti affidi all’Energia Universale, Reiki funzionerà comunque.
Reiki è una disciplina che può essere imparata da chiunque. Non servono doti o conoscenze particolari, non servono capacità innate.

Lo scopo del Maestro Usui era quello di condividere i benefici del Reiki con tutti, in modo che chiunque potesse essere libero di vivere una vita sana e felice. Per questo motivo il Reiki tradizionale giapponese è di facile comprensione ed utilizzo.
Esistono comunque tecniche e metodiche predefinite. Esse sono tracce per farci capire quanto sia versatile la disciplina e, in quanto tali, servono solo da guida iniziale. Abbandonarsi all’Energia vuol dire non attaccarsi neanche ad una tecnica, ad un simbolo e neppure ad una disciplina.

Trattamento Reiki

Un trattamento Reiki consiste nell’appoggiare delicatamente le mani (o mantenerle a poca distanza dal corpo), senza pressioni o manipolazioni, lasciando semplicemente scorrere l’Energia. Le sensazioni più comuni per chi riceve Reiki sono quelle di profondo rilassamento e benessere generale.
Per poter usufruire appieno dell’Energia del Reiki è assolutamente necessario allontanare il proprio ego e la propria aspettativa. Solo in questo modo avremo la certezza di effettuare un trattamento Reiki utilizzando l’Energia Universale e non la nostra.

I simboli Reiki

I quattro simboli Reiki sono uno degli strumenti essenziali per raggiungere la piena consapevolezza dell’Energia e del suo potere. Tre di questi vengono insegnati nel secondo livello Chuden, il quarto invece si apprende nel terzo livello Okuden.

L’esperienza fisica (inteso proprio come percezione corporea) dell’Energia e del suo fluire è già di per sé sufficiente a giustificare l’entusiasmo per questa disciplina. La percezione del calore delle mani, della “vibrazione” energetica rappresentano il primo piccolo miracolo del Reiki. I Simboli Reiki danno una consapevolezza ancora maggiore sulle effettive possibilità dell’Energia Universale.
Bisogna però specificare che il Maestro Usui introdusse l’uso dei simboli esclusivamente con lo scopo di aiutare i praticanti Reiki nell’esercizio della connessione con l’Energia. Essi sono da considerarsi un po’ come le rotelle che si utilizzano da bambini per imparare ad andare in bicicletta. Rappresentano un sostegno, un aiuto, ma una volta imparato a stare in equilibrio, vanno tolte.
Il concetto di non attaccamento va impiegato anche ai Simboli. Una volta che apprendiamo ad essere noi stessi “simbolo”, non avremo più bisogno di questo strumento, ed andrà rilasciato. L’abbandono dei Simboli Reiki si ottiene semplicemente con la pratica e l’esercizio e segue una tempistica personale.

  • La funzione del primo simbolo Reiki è quella di lavorare sulla concentrazione dell’Energia Universale. Serve per intensificare il fluire dell’Energia ed ha utilizzi vari.
  • Il secondo simbolo Reiki veniva usato tradizionalmente per lavorare solamente sulle cattive abitudini. In occidente si è allargato l’uso iniziale di questo simbolo ad un significato mentale/emozionale, anche se in origine non era così.
  • Il terzo simbolo Reiki è impiegato per il trattamento su persone distanti da noi. Esso veniva utilizzato esclusivamente per questo scopo, far giungere l’Energia a persone lontane (dal punto di vista spaziale, chilometrico).
  • Il quarto simbolo Reiki è usato esclusivamente per la connessione totale con l’Universo, per divenire una cosa sola con l’Energia Reiki, col Soffio Vitale.

E’ così importante conoscere esattamente quali simboli utilizzava Usui?

No, non è proprio così importante. Nel Reiki si sono diffusi decine di simboli differenti ed esattamente non siamo sicuri che i veri simboli di Usui esistano ancora. Seppure nella Gakkai vengano ancora utilizzati, non vi è una prova scritta che siano esattamente quelli di Usui, soprattutto perchè il Maestro non lasciò nessuna testimonianza scritta. Come già detto il significato dell’uso dei simboli è esclusivamente a livello “didattico”. Essi servono per aumentare la consapevolezza nell’Energia ed in quello che può fare. Lo scopo di un praticante non è però quello di restare legato per sempre all’uso del simbolo, ma è di riuscire a lasciare andare anche l’uso di questi strumenti.

Com’è possibile arrivare a questo traguardo?

Semplicemente tramite la pratica. E’ giusto ricordare che il Maestro Usui non utilizzava alcun simbolo, anche se li ha creati perchè i suoi allievi potessero capire.

Vivere con Gioia il Reiki un momento di silenzio per toccare il proprio Sì alla Vita.


Sauro Tronconi

Reiki-Do

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Leggete questo libro con semplicità, come se fosse un gioco e lasciate che la vostra mente percorra liberamente i labirinti creati ad arte dall’autore, per farla smarrire. Non si tratta di credere , ma di aprire volontariamente la propria coscienza alla ricerca di una via di evoluzione interiore e di consapevolezza di sé.

REIKI-DO è la porta su una disciplina antica, volta al fluire dell’energia vitale e alla comprensione delle armonie che regolano la natura e l’universo. E’ l’uomo l’artefice del proprio destino: non esiste energia positiva o negativa, ma semplicemente energia, non c’è il male ma solo l’inconsapevolezza, non la morte, ma soltanto il cambiamento.

Scritto in uno stile scorrevole e discorsivo, REIKI-DO consente a tutti di avvicinarsi alla grande trasmissione orale del sapere che non è conoscenza, ma comprensione.

Illustrazioni chiare descrivono i passaggi delle tecniche di prevenzione e cura che caratterizzano il REIKI-DO di primo livello, rendendo questo volume lo strumento di accesso indispensabile per chiunque voglia approfondire questa antica disciplina.

Reiki (prima parte)

Per oggi
non ti preoccupare;
per oggi
non ti arrabbiare.
Onora i genitori,
i maestri e gli anziani.
Guadagna da vivere onestamente
mostra gratitudine a tutti
gli esseri viventi.

Dott. Mikao Usui

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Che cos’è il Reiki?

Il Reiki non è difficile da apprendere.
E’ uno dei sistemi terapeuti più semplici che l’uomo possa conoscere. Non servono particolari qualità paranormali o infarinature di medicina poiché il Reiki è energia universale intelligente e si dirige dove serve. Lasciando il soggetto in uno stato di profonda tranquillità di benessere, riportando in stato attivo le cellule passive che creano dolore.

Il Reiki non è un’invenzione né una moda:esso è una riscoperta. Oggi può diventare un’integrazione straordinaria delle altre terapie. Gli strumenti utilizzati sono le mani e la mente e possono essere applicate immediatamente contro tutti i mali con effetti benefici.

Il Reiki sarà usato da tutti per gestire se stessi e gli altri.

Esso è amore universale, sapienza e verità ; un’energia che da vita a tutto l’universo e lo mantiene costantemente.

I tibetani, già millenni fa, conoscevano la vera essenza di ogni essere, composto di materia e di energia, e usavano questo sapere per curare il proprio corpo e armonizzare lo spirito o l’anima riportando l’uomo all’unità originaria. In molte altre parti del mondo, il Reiki venne conservato nelle scuole di mistero di quasi tutte le culture; pochi eletti, sacerdoti o figure mistiche, ne erano a conoscenza; quest’arte veniva tramandata oralmente a discepoli meritevoli.

Verso la fine del diciannovesimo secolo, il dott. Mikao Usui ritrovò, in antiche scritture sanscrite di 2.500 anni fa, la chiave che riportò alla vita la millenaria cultura della guarigione naturale.

La parola Reiki significa Energia Vitale Universale.

Viene definita come quella forza che opera e vive in tutte le cose del creato.

La parola è composta da due sillabe:

. Rei: descrive l’aspetto illimitato e universale di questa energia;

. Ki: indica la forza vitale che la materia emette.

Molti popoli, culture e religioni, conoscevano un’energia che corrisponde al termine Ki, così essa venne chiamata ki dai cinesi, prana dagli indiani, energia bioplasmica dai russi, luce dai cristiani, mana dai Kahunas bioplasma da coloro che, attraverso la camera kirlian, hanno fotografato l’energia emanata dal corpo…e ancora la si può trovare indicata in molti altri modi.

Il Reiki è Unità, Verità e Amore.

Il sistema Usuid del Reiki non solo è il più semplice e naturale ma anche il più facile metodo di trasmissione dell’energia vitale. Una volta che la persona diventa canale Reiki, l’energia vitale scorre spontaneamente in forma concentrata attraverso le sue mani e il suo corpo; questa capacità permane per tutta la vita.



Tanmaya Honervogt

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Un vero e proprio corso introduttivo che insegna come indirizzare il benefico flusso di questa energia verso chi ne ha bisogno. Un testo completo e sapientemente illustrato per scoprire gli esercizi che servono a canalizzare l’energia, la sua applicazione nei numerosi disturbi, l’associazione con il massaggio, il lavoro su i chakra, i fiori di Bach.

Chakra: un viaggio dentro di Te (parte seconda)

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5°: CHAKRA DELLA GOLA

Importante per l’espressione e per la protezione personali, per esprimere idee, sentimenti, desideri, osservazioni, suono, vibrazione, comunicazione, creatività, telepatia, ispirazione. La sua parte frontale è nota come “sede delle responsabilità”, poichè attraverso di essa si accolgono o si scartano le opzioni offerteci dalla vita.

E’ il Centro della Comunicazione (e noi siamo nell’era della comunicazione): gestisce le Energie che dal pensiero si materializzano attraverso il linguaggio verbale, comportamentale, espressivo e somatico (somatizza gli squilibri comunicativi, ad es. i “va bene” detti con sototmissione, o i “vaffan….” non detti). Gestisce lo scambio di informazioni tra il dentro e il fuori e viceversa. È il punto eterico da cui defluiscono all’esterno le energie del Terzo Raggio.

Questo è il centro per comunicare: quando è aperto, proverai un forte desiderio di parlare di ciò che stai sperimentando. Quando lo farai, alcuni dei tuoi vecchi amici se ne andranno, ma i tuoi veri amici saranno sempre lì per te, così lascia andare quelli che non si sentono a loro agio col “nuovo te” emergente: scoprirai che ci sono molti nuovi meravigliosi amici che verranno magneticamente attratti a te mano a mano che la tua stessa energia si trasforma.

Quando due persone uniscono le energie dei loro chakra della gola, senza il desiderio di dominarsi l’un l’altro, appare un bellissimo colore blu, e all’interno di questo colore appaiono simboli di forza e solidarietà – come ad esempio una bellissima spada che protegge i due dalle forze oscure. Possono anche apparire immagini divertenti, come fate che ridono, poichè quando non vi è alcuna manifestazione di potere oscuro nel contatto con il chakra di un’altra persona, vi è umorismo. L’umorismo è una delle più importanti qualità divine, poichè esso può (entro certi limiti) proteggerti da quel tipo di oscurità che tenta di ottenere potere tramite il contatto coi chakra della gola umani. Pertanto una battuta quando la conversazione si fa spiacevole è un’ottima idea: è quel che s’intende, dicendo che l’umorismo è disarmante.

  • Si trova: nella gola (alla base del collo)
  • Funzione dell’Io: io esprimo
  • Colore: turchese/blu chiaro
  • Senso: Udito
  • Parola-chiave: comunicazione, espressione
  • Sede di: Consapevolezza, Intuizione, Saggezza, Veggenza
  • Comunicazione fisica: linguaggio, suono, canto, comunicazione verbale
  • Energia equilibrata: soddisfatto, centrato, vive nel presente, senso del tempo, buon oratore, artistico, sa meditare e sperimentare l’Energia Divina. Energia sessuale: può ricercare la beatutudine mediante la meditazione.
  • Eccessiva energia: arrogante, “self-righteous”, parla troppo, dogmatico, rende gli altri dipendenti da sè, energie sessuali: macho, preferisce partner che si lasciano dominare.
  • Mancanza di energia: spaventato, timido, si trattiene, quieto, inconsistente, inaffidabile, debole, ingannatore, manipolatore, non riesce ad esprimere i propri pensieri, energia sessuale: non sa rilassarsi, il sesso fa conflitto con la sua educazione religiosa, può aver paura del sesso.
  • Per bilanciare questo chakra: canta, inneggia, canticchia una melodia. Ascolta musica che ti piace davvero. Fatti una passeggiata e guarda un bellissimo cielo blu e fai dei bei respiri.

6°: CHAKRA DEL TERZO-OCCHIO

È il centro visivo interno ed esterno dell’essere umano. Centro della Coscienza Cristica. È il centro dei poteri psichici e dell’intuizione superiore, attraverso il quale si può ricevere una guida, channeling, e la capacità di sintonizzarti con il sè superiore. È il centro che consente di sperimentare telepatia, viaggio astrale e vite precedenti.

Permette il contatto con il mondo invisibile e i segreti smetteranno di essere tali. Opera dall’interno attraverso gli stimoli finalizzati al Sapere, alla Ricerca del Sè, alla percezione del Mistero e a tutto quanto porti l’Uomo a sviluppare Sè Stesso in nuove dimensioni. È anche la porta tra il buio e la Luce intesa come perdere o trovare se stessi.

  • Si trova: alla base del cranio, nella medula oblongata. (Sulla fronte, sta in mezzo alle sopracciglia.)
  • Funzione dell’Io: io conosco
  • Colore: indaco (una miscela di blu e rosso)
  • Elemento: energia elettrica o telepatica
  • Senso: Pensiero
  • Parola-chiave: visione
  • Fonte di: discernimento
  • Sede di: facoltà visiva e immaginativa
  • Comunicazione fisica: sfrutta la capacità dell’individuo di vedere, attrarre a sè
  • Tipo di energia: cerebrale
  • Energia equilibrata: carismatico, può ricevere una guida dall’alto, non è attaccato alle cose materiali, non teme la morte, maestro di sè stesso, energia sessuale: non ha più bisogno di un’altra persona per completarsi.
  • Eccessiva energia: egomaniaco, orgoglioso, manipolatore, religiosamente dogmatico, autoritario
  • Mancanza di energia: non assertivo, indisciplinato, ipersensibile alle emozioni altrui, preoccupato del successo, schizofrenico (incapace di distinguere tra l’ego e il sè superiore)
  • Per bilanciare e risvegliare questo chakra: meditare, stare sdraiati con un cristallo o una piccola piramide sulla fronte, visualizzare una fiamma blu-indaco

7°: CHAKRA DELLA CORONA

È il centro della divinità umana. Regola molte funzioni corporee ed extracorporee. Centro psichico del sapere superiore, riceve le energie spirituali indispensabili per attivare lo scopo personale. Connessione col Divino, spiriti-guida, sorgente di Energia Spirituale.

Chakra dell’Individualità, l’Uomo-Dio. Opera nel nostro quotidiano facendo sì che ogni nostro pensiero diventi realtà attraverso gli eventi, le coincidenze, gli incontri e le opportunità. È l’unico che non si blocca ma si sviluppa in relazione alla crescita Spirituale dell’Individuo. Ma se non si sviluppa, trasforma l’ignoranza in testardaggine o peggio in ottusità.

  • Si trova: la corona (o “fontanella”)
  • Funzione dell’Io: io sono (essere)
  • Colore: viola (oro) o bianco
  • Elemento: Energia Cosmica
  • Senso: settimo senso
  • Parola-chiave: divinità
  • Fonte di: consapevolezza divina
  • Sede di: appartenenza dell’individuo al Tutto
  • Tipo di energia: keterica, forma materializzata di energia spirituale che scaturisce dall’universo
  • Energia equilibrata: capacità di compiere miracoli, può trascendere le leggi della natura, accesso totale all’inconscio e al subconscio
  • Eccessiva energia: perenne senso di frustrazione, potere non realizzato, psicotico, depresso, maniaco depressivo, emicranie, distruttivo, espressione sessuale: talvolta passionale, talvolta distaccato
  • Mancanza di energia: nessuna scintilla di gioia, catatonico, incapace di prendere decisioni
  • Per bilanciare questo chakra: possono essere d’aiuto meditazione, visualizzazione guidata, un ambiente pacifico e silenzioso

.. Succede spesso che un vortice, trovandosi in un cattivo ambiente, decida di chiudersi o di bloccarsi, proprio per proteggere il nostro organismo dall’assimilazione di cattive “influenze”. Fortuna vuole che se un chakra si chiude così rapidamente, con altrettanta facilità si può riaprire.

.. Per valutare lo stato di salute dei nostri chakra esiste un metodo molto empirico e semplice. Questa metodica consiste in un processo automatico e si avvale dell’aiuto di un’altra persona. Colui che vuole analizzare l’equilibrio dei propri centri energetici dovrà, iniziando dal 1° chakra, porre la sua mano destra sulla zona corrispondente al vortice da valutare, tendere perpendicolarmente il braccio sinistro in avanti, formando cosi un angolo di 90° con il busto. Il compito dell’aiutante sarà di tentare ad abbassare l’arto teso dell’altro soggetto. Se il braccio si abbassa senza dover imporre particolare sforzo, il chakra su cui è appoggiata la mano destra, funziona male od è bloccato. Se invece, per piegare il braccio, occorre esercitare una forza notevole, allora in questo caso il chakra funziona correttamente. Si procede cosi per tutti i punti energetici, uno per volta, terminando con quello della sommità del capo.

.. Esistono diverse terapie, tutte di carattere naturale, per sbloccare i nostri vortici e per farli ruotare in modo armonioso. Tutti questi metodi utilizzano l’energia presente in diversi fattori quali i minerali, i colori, le onde sonore ecc. Le più utilizzate sembrano essere “la musicoterapia“, “la cristalloterapia“, e “l’aromaterapia“; esse utilizzano particolari melodie, cristalli e pietre e oli essenziali. .. Sono apprezzate soprattutto per la facilità d’uso, nonché per il relativo basso costo delle materie da utilizzare; come ad esempio la cristalloterapia, il cui costo di una pietra grezza si aggira intorno ai 2~4 euro al pezzo. Tuttavia esistono altre metodiche naturali molto più economiche come “la cromoterapia” e “la meditazione chakrica“:

  1. La prima utilizza dei colori, che possono essere immaginati, oppure pitturati su dei cartoncini, o addirittura (per chi può farlo) posti come vernice, sui muri di casa.Come avete visto, ad ogni singolo chakra corrisponde un colore, di conseguenza, stando in contatto con quella tonalità, il centro associato si riequilibra. Questo relazione si può stabilire semplicemente dormendo su una coperta colorata, oppure osservando un cartoncino dipinto (per alcuni minuti) o meglio ancora cercando di creare la tonalità nella propria mente attraverso la meditazione.
  2. La seconda invece si avvale esclusivamente dell’immaginazione. Essa prevede che s’inizi rilassando il proprio corpo al massimo e respirando profondamente per alcuni minuti. Successivamente s’inizia a concentrarsi sulla zona relativa al 1° chakra, ed in particolare s’immagina di veder partire una piccola scintilla di colore rosso, che si dirige verso l’esterno del proprio corpo. Questo piccolo lampo colorato inizia, a mano a mano, a divenire sempre più luminoso, creando un piccolo un alone rosso che assume la forma di un globo colorato. Questa visualizzazione va tenuta per alcuni minuti; non importa se per qualche momento si perde la concentrazione. Si continua poi con il secondo chakra; in questo caso ci s’immagina una scintilla di colore arancione, e cosi via per tutti gli altri.

Dopo aver eseguito questa metodica riuscirai a raggiungere un grado elevato di concentrazione tanto da riuscire a sentire i tuoi vortici ruotare. ..

da: www.fenice.info



Shalila Sharamon Bodo J. Baginski

Manuale dei Chakra

Teoria e pratica – Guida completa per armonizzare i centri energetici attraverso la musica, i colori, i cristalli, gli aromi, tecniche di respirazione, riflessoterapia, meditazione

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Gli Autori, oltre a descrivere in modo chiaro i chakra e il modo di usarli, forniscono anche numerose facili tecniche per armonizzare tali centri energetici.

Sono state scelte — tra le varie tecniche — quelle che consentono non solo di rivitalizzare i chakra, ma anche di eliminare i loro eventuali blocchi. Il libro offre una vasta gamma di possibilità per poter lavorare sui chakra tramite l’applicazione di suoni, colori, pietre preziose, essenze profumate, ciascuna con il suo effetto caratteristico, effetto che può essere potenziato con esercizi respiratori e con il massaggio riflesso dei punti chakra del piede e la trasmissione dell’energia vitale universale.

La conoscenza dei chakra, o centri energetici, fornisce una comprensione generale e profonda degli effetti che le energie sottili hanno sull’organismo umano.

Lo scopo di questo libro è fare in modo che ciascun lettore riesca ad utilizzare al meglio quelle potenzialità che sono patrimonio di ogni essere umano. Il livello di percezione delle energie sottili aumenterà con la pratica in maniera considerevole, portandovi ad una capacità di comprensione che vi consentirà di fondere gli sparsi frammenti di conoscenza e di esperienza in un insieme armonioso ed organico. Attivare ed armonizzare i chakra è talmente facile che appare evidente come la loro conoscenza sia stata volutamente avvolta nel mistero affinché la trasmissione di queste conoscenze avvenisse da una generazione all’altra soltanto attraverso gli iniziati per impedire che la gente comune sottovalutasse la loro straordinaria importanza. I recenti progressi ottenuti sulla via dello sviluppo interiore possono spiegare perché ci siano oggi tante persone capaci di utilizzare ed apprezzare questo patrimonio di insegnamenti.