Io gomitolo, tu filo – Alberto Pellai

“All’inizio, eri gomitolo come me…
anzi, eri proprio dentro di me.
E un giorno sei diventato filo,
ma io sono rimasta gomitolo per te.”

L’autore, con queste parole, parla ai bambini, ma anche agli adulti, come spesso gli albi di qualità riescono a fare tenendo insieme piani diversi, attraverso la storia di Filo e Gomitolo…


Nasciamo immersi nell’amore di chi ci fa entrare nella vita. Da quell’amore veniamo avvolti e cullati. Nutriti e accuditi. L’amore che ci tiene, mantiene e sostiene quando non siamo ancora in grado di farlo da soli è quello che costruisce dentro di noi la dimensione della sicurezza e della protezione, che ci permette di fidarci e affidarci alla vita.
John Bowlby nella seconda metà del ‘900 ha rivoluzionato il nostro modo di comprendere la genitorialità e i bisogni evolutivi del neonato formulando la teoria dell’attaccamento grazie alla quale ha fornito una cornice teorica di importanza fondamentale per comprendere quanto e come le cure che riceviamo da chi ci ama e accudisce sin dal primo giorno della nostra esistenza determinano lo stile, il modo e l’attitudine con cui poi ci muoviamo nei territori della vita.

Quando ti ho visto ho detto: “Oh io ti adoro!”
Eri un filo corto corto….. ma che grandissimo tesoro
Ti guardavo dormire e mi dicevo “Com’è bello il mio filo nella culla”
A volte mi avvolgevo accanto a te …. E non pensavo a nulla proprio a nulla.

Io gomitolo, tu filo è un viaggio attraverso le principali tappe evolutive della relazione madre-figlio, dal primo incontro, alle prime esplorazioni, racconta di incontri, luoghi, desideri, pensieri, avventure.
Una narrazione delicata che ripercorre tutte le tappe del percorso di crescita attraverso cui il bambino comincia a esplorare il mondo per comprenderle appieno e imparare a viverle con serenità.
Amare e accompagnare un figlio nella vita significa proprio questo:
insegnargli a staccarsi da noi, avendogli fornito la certezza che noi rappresenteremo per sempre la base sicura, il porto verso cui potrà direzionare la sua navigazione quando le onde diventeranno spaventevoli o il mare della vita diventerà tempesta.

“Amare significa imparare a lasciar andare, avendo prima però costruito una stanza nel cuore in cui l’amore di un genitore per il proprio figlio (e viceversa) troverà sempre il proprio luogo elettivo”.
Alberto Pellai

Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva ci accompagna a conoscere in modo semplice e chiaro la teoria dell’attaccamento grazie a questa tenera metafora di un gomitolo da cui nasce un filo.
Ci sono molti momenti che mamma gomitolo e il suo filo condividono, dalla nascita, alla prima pappa, alle prime parole…
Mamma gomitolo accompagna costantemente il suo filo alla scoperta di quello che lo circonda, dei fiori, di altri gomitoli e fili, di nuovi ambienti come la scuola.

Man mano che filo cresce aumenta la distanza percorribile dal filo che si allontana verso il mondo, mentre mamma gomitolo rimane porto sicuro verso cui tornare nel momento del bisogno.
Io gomitolo, tu filo di Alberto Pellai edito da De Agostini è un libro dolcissimo ed emozionante. Con un testo poetico racconta a grandi e piccini una teoria che altro non è che una tenera storia di vita, una filastrocca da narrare accoccolati stretti stretti.
Tutti noi abbiamo vissuto un pezzo di storia di vita in cui siamo stati Filo prima di trasformarci poi in Gomitolo per qualcun altro. In questa continuità di vita e di legami da cui proveniamo e che creiamo e generiamo, si snoda la meravigliosa matassa in cui è avvolta la nostra Vita.


Io gomitolo, tu filo, non è una semplice storia, è la voce interiore della vita, grazie anche alle illustrazioni piene di amore e poesia di Ilaria Zanellato il complemento perfetto che le trasforma in nutrimento per l’anima, riempendo tutte le pagine ci trasportano in questo mondo colorato pieno di fili e gomitoli, e delle loro avventure.
Pagina dopo pagina raccoglie con piccole frasi che pulsano d’Amore la nostra storia, una storia fatta di bellezza e calore, di protezione e autonomia, di vicinanza e distanza, di crescita e cadute, di spazi ed esperienze.
Frase dopo frase ci guida e culla verso una lettura chiara e semplice della relazione madre-figlio, verso la famosa relazione di attaccamento.

“Filo si spinge sempre più lontano.
Vuole conoscere, esplorare e la mamma ha un po’ paura nel vederlo andare lontano.
Ma, per il suo bimbo, ha imparato a cambiare forma, è diventata un grande mappamondo.
Poi, il suo bimbo è volato in alto come un grande aquilone.
Ma il filo tra loro non si è spezzato,
anzi è ancora più resistente solo più sciolto e lungo. “

Questo è un libro che profuma di abbracci e di vita, perfetto per la buona notte, oppure da leggere insieme stretti stretti, un libro da regalare per ricordare il nostro affetto immenso, un libro per ricordare che ci siamo, un libro speciale
Per tutte tutte le mamme del mondo…per tutti i gomitoli che ogni giorno lasciano andare un po’ più lontano il loro filo

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Storia delle Donne – Carolina Capria e Mariella Martucci

Quando a scuola i ragazzi iniziano a studiare la scienza e la storia dell’umanità fanno la conoscenza dei grandi nomi di guerrieri, importanti scienziati e inventori, imperatori, navigatori…
Solitamente, sono tutti uomini.
Ma la Storia dell’umanità è stata davvero scritta solo dagli uomini?
Le donne che cosa facevano? E le bambine?

Sai che si pensa siano state proprio le donne del Paleolitico a inventare delle sacche per portare i neonati, l’odierna porta bebè?
Invece nell’antico Egitto, le donne potevano diventare scriba, sacerdotessa, o intraprendere la professione medica (sempre solo se appartenenti a una famiglia di un’elevata classe sociale, ahimè). Le cose non sono granché cambiate nella civiltà greca, la quale, ha dato vita alle prime olimpiadi nel 776 a.C., ma le donne vi sono state ammesse solo nel 1900! La storia ci racconta che durante il Medioevo o l’età moderna, le donne faticavano per diventare chi volevano: un poco di indipendenza era concessa solo a coloro che erano nate in famiglie molto ricche e importanti.

Curiosità:
Avrai notato che la maggior parte delle persone sono destrimane. Si pensa che ciò derivi dal fatto che, sin dall’epoca preistorica, le donne usassero stringere i propri bambini contro il cuore, in modo che il battito li confortasse. Questo faceva sì che tenessero impegnato il braccio e la mano sinistra, ritrovandosi con quella destra libera per svolgere le altre occupazioni.

 

Storia delle Donne – Per uno sguardo nuovo e inclusivo sul mondo di oggi di Carolina Capria e Mariella Martucci edito da Salani, ripercorre la storia dal punto di vista delle donne come non è mai stata raccontata, dal Paleolitico fino a oggi, mostrandoci il ruolo che esse hanno occupato nel corso dei secoli e presentandoci, pagina dopo pagina, molte donne che hanno avuto grande importanza per la nostra storia: da Cleopatra a Trotula de Ruggiero, da Lavinia Fontana a Mary Wollstonecraft, da Rosa Parks a Marie Curie.
Il contributo femminile, in ogni epoca, è stato importantissimo e vitale, ma non è mai stato correttamente riconosciuto, per questo la storia delle donne è, purtroppo, anche una storia dove i diritti calpestati e le differenze con gli uomini sono ben evidenti e questo libro, giustamente, ci racconta ciò che è stato senza menzogne.

E’ importante per i bambini e bambine di oggi, vedere da dove erano partite le donne, per capire meglio l’importanza di dove siamo arrivati e di ancora quante cose possono cambiare in futuro!


Ecco dunque che sono da esempio le tante donne che vengono raccontate in questo volume che, sfidando le convenzioni sociali, si sono affermate professionalmente e storicamente.
La storia delle donne è, in fondo, una storia di riscatto e questo libro oltre a voler dar luce a tutto questo grande percorso è un’invito per le bimbe di oggi di non smettere di inseguire i loro sogni, proprio come hanno fatto le donne raccontate in questo volume!

“L’impegno per un mondo migliore e più ugualitario non riguarda solo chi sta ai vertici della società.
Qualsiasi persona, con le proprie scelte, può dare quotidianamente un contributo…
Cercare di avere un mondo più giusto è compito di tutte e tutti.”

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Io ci sarò – Ann Stott

Ti prenderai cura di me anche adesso che son cresciuto?

Questo affascinante libricino risponde alla domanda di un bambino su quando la sua mamma finirà di essere la sua mamma ora che non ha “bisogno” di lei così tanto.
I bambini adorano l’idea di crescere e di fare le cose da soli. È divertente vestirsi, leggere e fare la doccia come un bambino grande. Ma è anche un po’ spaventoso. Correndo lungo un muro di pietra, il bambino chiede a sua madre:

“Ti prenderai ancora cura di me quando sarò grande?”

Ann Stott e Matt Phelan, offrono un ritratto onesto e affettuoso di un bambino che fa i primi passi verso l’indipendenza.

Io ci sarò pubblicato da Pulce edizioni è una celebrazione dei successi di un bambino in crescita e una rassicurazione sul fatto che la mamma sarà sempre lì.
Una mamma è una mamma e lo sarà sempre, anche quando non dovrà più allacciare le scarpe o leggere il libro della buona notte, anche quando non ci sarà più il bisogno di spingere il proprio bimbo sull’altalena o quando non dovrà più fargli il bagnetto.
Una mamma è una mamma e camminerà sempre al fianco del suo bambino.

 

“Io sono la tua mamma e questo non cambierà mai.
Anche quando sarai grande, io ci sarò.”

Adoro le illustrazioni di Phelan, dolci e gentili e con molta espressione nei volti.


Una buona lettura per i bambini in età prescolare/asilo che stanno lentamente diventando più indipendenti e fanno di più da soli. Il testo in modo genuino, diretto e semplice, mostra queste fasi dell’indipendenza del bambino e del vicino sostegno dei genitori.


I colori tenui trasmettono la vicinanza tra mamma e bambino.
Un dolcissimo libro per i bambini che hanno superato la fase del bebè, ma hanno ancora bisogno di sapere che la mamma è lì per loro…e leggerlo assieme in un caldo abbraccio è stupendo ❤

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La buona strada – Alice Rohrwacher

“C’era una strada un po’ inesperta
che non sapeva dove andare.
Si mise a rotolare a casaccio e finì
per sbattere contro un tronco.”

Una strada un po’ inesperta che non sa dove andare. Si piega in grosse curve, salta su ponti alti, si fa stretta e poi si allarga per non disturbare nessuno.


Ma poi tutti cominciano a chiederle di andare di qua e di là, di su e di giù e la strada è stremata!
Sta per fermarsi, quando incontra un bambino che è proprio come lei. La strada e il piccolo non conoscono ancora la loro direzione, ma adesso possono cercarla insieme.
Quel che conta è non cercarla da soli.


La buona strada di Alice Rohrwacher, con le illustrazioni di Lida Ziruffo edito da Mondadori è un albo raffinato, per bambini e non solo (dai sei anni in su).
Con illustrazioni poetiche e un testo essenziale racconta la ricerca del proprio posto nel mondo tra curve, arresti e ripartenze…proprio come accade nella nostra vita.

“Ora mi fermo”
Si distese in uno spiazzo assoluto e chiuse gli occhi.

io proprio non mi ricordo la direzione…
tu dove vuoi andare?
“Non lo so” rispose il piccoletto.
“però forse ci possiamo accompagnare.”

Pagine e strade in cui perdersi e ritrovarsi, strade in cui fermarsi per riflettere, ascoltare il silenzio e non più tutte le voci attorno che pretendono di guidarti, parlare ed incontrare nuovi amici, nuovi compagni di viaggio…per un piccolo tratto di strada o forse più a lungo…questo albo parla del tempo, delle scelte, della vita vista e raccontata con la “semplicità” unica dei bambini.

Perchè molte volte quando ci si sente smarriti, e capita da bambini, come da adulti, non c’è sempre il bisogno di ricevere dritte e consigli, di provare con frenesia mille opzioni, no proprio no, e questo libro ci ricorda l’importanza di respirare il momento, ascoltarci e così ecco che come per caso si possono “incontrare” le risposte per iniziare a muovere nuovi passi, casomai insieme a qualcuno che come la strada, si sentiva perso.

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L’arcobaleno del Tempo — Jimmy Liao

«Mamma se ne andò quand’ero piccola.
Se piangevo perché ne sentivo la mancanza,
papà diceva:
“Dai, andiamo al cinema!”.

“Alla mamma piaceva tanto guardare i film,
forse un giorno la incontreremo”».

Inizia così la storia di questa bambina, che per tutta la vita trova nel cinema un momento di conforto, di pausa e un luogo speciale in cui condividere le proprie emozioni con il padre e non solo. Quando però lo schermo si spegne la tristezza interiore riaffiora, ma questo momento intimo e liberatorio diventa un luogo catartico che pian piano aiuta ad andare avanti.

Giorno dopo giorno, film dopo film la vita scorre e la bambina cresce tra discorsi immaginari con la madre, passeggiate con il padre e film che condivide con gli amici, con i ragazzi, ma soprattutto da sola.

“C’erano momenti in cui mi sentivo confusa
e dovevo affrontare problemi che mi parevano insormontabili…
Per fortuna, quasi per caso,
trovavo le risposte nei film e la vita ricominciava.”

L’arcobaleno del tempo” ci porta sulle montagne russe delle emozioni e ci tiene incollati alle sue tavole fino dalla prima all’ultima pagina con la necessita di fare questo viaggio, di guardare questo film.
E’ proprio come un viaggio che ci racconta il potere dell’amore e del cinema, in un romanzo illustrato dalle molte sfaccettature che diventa evocativo per gli appassionati di cinema, ma ha molto da raccontare anche a tutti gli altri.

Il cinema, un luogo chiuso, come se proteggesse dalle insidie del mondo e della vita. Sembra quasi il posto ideale dove poter coltivare il proprio mondo, elaborare mancanze, popolare solitudini, imparare ad affrontare le proprie paure, per poi tornare a quella vita reale di fuori, che procede dritta seguendo la sua ferrea logica.

“Ah! La vita nei film è meravigliosa!”

Per la protagonista del libro illustrato, il cinema è sempre stato casa, rifugio, risposte, sogni. Ma anche speranza di ritrovare un giorno sua madre, che ama quel magico mondo, il cinema.
Nelle sale è dove avvengono gli incontri importanti della sua vita, incontra anche l’amore, casuale e inaspettato, che sembra trasformare la realtà in un sogno, la vita in un film, appunto. La vita, però, è un’altra cosa, non è sufficiente condividere le proprie passioni, quando ognuno è divorato dalle proprie mancanze e si tenta di colmare reciprocamente le rispettive solitudini.


Così la protagonista diventata donna va al cinema con sua figlia, aggiungendo storia alle storie, nuove mancanze alle assenze.


L’arcobaleno del Tempo di Jimmy Liao edito da Terre di Mezzo è un libro speciale, in tutte le sue 165 pagine arriva dritto al cuore e commuove con un finale da film che non svelo, perchè merita di essere letto, sfogliato, merita tutto il viaggio. ❤


Jimmi Liao racconta una vita intera, tra alti e bassi, perché come lui stesso dice non esistono dolore o felicità assoluti ma un’alternanza di entrambi…

È un libro illustrato o un fumetto? Per bambini o adulti? In verità è una storia universale che sarà apprezzata da chiunque abbia un interesse per la condizione umana, indipendentemente dall’età o dalla tendenza a un particolare formato di lettura.

“Se seguo la luce del proiettore,
il buio non è più così spaventoso”.

Il cinema è una metafora meravigliosa della vita che come sappiamo mai corrisponde alla vita stessa.
Le illustrazioni di questo libro sono dei veri capolavori romantici e i film citati sono tantissimi da “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar a “When Love Comes” di Chang Tso-chi.
Ciò che però lo rende unico è il modo in cui le parole e le figure ti avvolgono facendoti entrare in empatia con la bambina fin dall’inizio.


Liao crea un’atmosfera fortemente malinconica su un mondo completamente introverso, ma in qualche modo non è mai deprimente. Si crogiola nella nostalgia del passato e si compiace dell’arricchimento che i grandi film possono portare.

La vivida arte di Jimmy Liao spinge la storia a un altro livello. Le immagini che mostra trasmettono un’incredibile profondità di emozioni, indipendentemente dal fatto che la nostra eroina si senta giocosa, confortata, rievocativa o addolorata; il testo della storia è essenziale e limitato a poche righe per pagina, Liao riesce a trovare il giusto equilibrio.


La storia è raccontata in così tanti modi che non è nemmeno necessario conoscere la lingua per capire cosa sta raccontando l’autore.
Tra le pagine di questo film, di questa vita c’è una storia di passione, di abbandoni e di ritrovi, di viaggi fantastici e reali, di alti e bassi di cui la vita è piena.

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Il Corpo Umano dentro e fuori – Cristina Junyent

Il corpo umano dentro e fuori edito da Mondadori contiene spiegazioni, curiosità e dettagli interessanti, accompagnati in ogni momento da una guida visiva ed un testo chiaro, che aiutano i bambini a scoprire la complessità e le immense capacità del nostro corpo.

Comprendere il nostro ambiente è essenziale per comprendere la vita.
In Il corpo umano dentro e fuori, i bambini useranno la vista, l’udito e tutti i sensi per capire cosa succede intorno a loro, seguendo ad esempio il cambio delle stagioni e del clima, il passare del tempo, crescere…

Allo stesso modo accompagnerà i bambini in un viaggio attraverso l’interiorità del corpo e tutti gli elementi che lo compongono e rendono possibile la vita quotidiana. Il viaggio inizia con il cervello, che dirige e sovrintende a tutto, come un direttore d’orchestra, e prosegue diviso in semplici ed esaustivi capitolini fino ai piedi.

Pagina dopo pagina i bambini scoprono e imparano che se il corpo funziona bene in tutte le sue parti, possono crescere sanie vivere bene.
Come detto, si parte dal direttore d’orchestra il cervello, che fa sì che il corpo si muova in armonia secondo i suoi ordini, dirigendo i cambiamenti che il corpo affronta nel corso della vita.
Tenendo sotto controllo ciò che succede anche all’interno del corpo.
Grazie alle informazioni che riceve dall’interno e dall’esterno il cervello mantiene in equilibrio le funzioni del corpo.
Il corpo, però, non rimane sempre lo stesso per tutta la vita, cambia grazie a delle minuscole sostanze che circolano nel sangue, un fiume che scorre dentro di noi.

Poi scopriamo insieme i sensi che ci aiutano a percepire ciò che accade fuori dal corpo.
Grazie al linguaggio comunichiamo con gli altri, mentre le emozioni e i sentimenti suscitano delle reazioni.
La pelle protegge il corpo ed è la parte più a contatto con l’esterno.
Per funzionare l’organismo prende sostanze da fuori quando respira, mangia o beve, ed espelle ciò di cui non ha bisogno attraverso l’alito, il sudore, la cacca e la pipì.
Ecco dunque in bel viaggio, molto ben strutturato in più di 70 pagine per scoprire come funziona il nostro corpo dentro e fuori.

Il corpo umano dentro e fuori è scritto da Maria Cristina Junyent e illustrato da Cristina Losantos.

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Grande Panda e Piccolo Drago – James Norbury

“Cos’è più importante” chiese Grande Panda,
“il viaggio o la meta?”
“La compagnia” rispose Piccolo Drago

Grande panda e piccolo drago di James Norbury edito in Italia da Rizzoli è il libro che è stato un caso editoriale con più di 100mila copie vendute in Gran Bretagna in pochi mesi.


Non è un semplice o classico libro, possiamo definirlo un racconto poetico e rarefatto che scopriamo pian piano, accompagnato dalle immagini del risveglio di una natura ancora incontaminata e il rapporto tra due personaggi – grande panda e piccolo drago – che affrontano avventure e cammini in nome dell’amicizia e della condivisione, in ascolto con i ritmi naturali dell’universo che li circonda tutto da scoprire.

Grande panda e piccolo drago osservano il risveglio della natura in primavera, ascoltano il rumore della pioggia che rinfresca i pomeriggi d’estate, danzano insieme alle foglie che cadono dagli alberi in autunno, si addormentano sotto il freddo e scintillante cielo dell’inverno. E mentre accendono una candela e bevono una tazza di tè, un nuovo sole sorge e un’altra magnifica avventura li attende.


Ogni frase, ogni riflessione o illustrazione, sono un chiaro messaggio al lettore, un messaggio pensato per i bambini dai 10 anni ma perfetti anche per gli adulti.

“Un nuovo giorno, un nuovo inizio” disse Piccolo Drago.
“Cosa ne faremo?”
e proprio questa è la filosofia di questo poetico volume.

Grande Panda e Piccolo Drago è un libro per famiglie, bello e piacevole da leggere e condividere con chiunque dia un valore alle piccole cose della natura, al magico sapore del viaggio, e amore per la vita. Pagina dopo pagina, stagione dopo stagione i due protagonisti ci accompagnano a farci delle domande, a chiederci, a capire e a riflettere di quanto la vita sia un’avventura meravigliosa, specie quando si ha la fortuna di attraversarla con amici veri.

“A volte penso di non essere abbastanza bravo” disse Piccolo drago.
“Un ciliegio non si paragona
agli altri alberi” disse Grande Panda.
“Semplicemente fiorisce”.

Grande Panda e piccolo Drago viaggiano insieme attraverso le stagioni dell’anno, giorno e notte, sotto la pioggia e sotto il sole. Viaggiando attraverso la natura, trovano speranza e ispirazione nel mondo che li circonda, rendendosi conto che anche nei giorni più bui, la primavera tornerà sempre…

“Cosa succede se incontro persone a cui non piaccio
o a cui non piacciono le cose che faccio?”
gli chiede il piccolo dragone.
“Ognuno deve seguire il proprio cammino”,
risponde il panda,
“meglio perdere quelle persone che perdere te stesso”.

L’autore Norbury ha fatto vari mestieri, dall’imbianchino al falegname, dilettandosi nel tempo libero alla sua passione: disegnare animali. Nella sua esperienza lavorativa ha anche prestato servizio di volontariato per l’associazione di carità dei Buoni Samaritani, dove rispondeva alle tante chiamate: ispirato dalle richieste di aiuto che riceveva, pian piano ha immaginato la storia di un panda e di un piccolo drago che diventano amici, scambiandosi motti di incoraggiamento, dal sapore filosofico per affrontare anche il “peggio” e mantenere la speranza, insomma su come riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno.

Questo libro è un viaggio con due amici mentre imparano a vivere il momento, essere in pace con l’incertezza e trovare la forza per superare gli ostacoli della vita, insieme.
I disegni che accompagnano i sintetici dialoghi e le massime che li corredano sono meravigliosi, nella loro essenzialità. E se questo vale per Grande Panda è ancora più vero per Piccolo Drago, tratteggiato con poche linee essenziali, che ve lo faranno amare con i suoi occhietti vispi.

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Il grande Sogno – Luca Tortolini

“Una volta mi hanno raccontato che nell’aria, se guardi bene,
ci sono milioni di sogni che volano in ogni direzione.
Alcuni vanno veloci e sono difficili da acchiappare.
Altri sono lenti, tanto da cadere giù, e frantumarsi…
Certi sono giusti per te.
Io ne afferrai uno grande…”

Vi è mai capitato di sognare tanto tanto una cosa in cui avete a tal punto creduto da essere arrivati a realizzarla?
Oppure vi è mai capitato di dover rinunciare al vostro sogno per una qualsiasi motivazione insormontabile e non dipendente da voi?


Ecco questo è un po’ quello che succede al piccolo protagonista di questa storia che non sogna macchinine o giochi ma, bensì un elefante…
L’aria è piena di sogni, la vita è piena di sogni e tutti diversi tra loro. Sono così diversi che ci sono sogni per ognuno di noi.
Il sogno che afferra il nostro piccolo protagonista Geof è il sogno di un elefante.
Ed ecco elefanti dappertutto. E se quel grande sogno diventasse realtà e sbucasse davvero un elefante!?

“le cose sono impossibili solo fino a quando non accadono”

Lo sappiamo bene, quando un sogno è ben radicato in noi continua a crescere anche se all’apparenza è molto lontano, quasi dimenticato per poi tornare più radicato di prima e restare per sempre.

“Bauvard, sono felice con te”
“Che cosa vuol dire felice?” mi ha chiesto.
Ci ho pensato.
“Quando vorresti che il tempo non passasse mai” ho detto.
“Allora sono felice anche io” e ha barrito fortissimo alzando la proboscide.

Il grande sogno di Luca Tortolini, illustrato da Anna Forlati, pubblicato da Kite edizioni racconta un’immaginario vivido, denso e grande come solamente accade nei sogni e come solo un elefante può esserlo….un po’ come i sogni di un bambino, i suoi desideri e le sue promesse.


Con grande delicatezza questa storia ricorda a grandi e piccini che certi sogni, anche se accantonati in un angolo del cassetto da bambini, rimangono sempre lì ad aspettare, ad aspettarci nel momento giusto…
Aspettano il momento nel quale ci ricorderemo che era quello il nostro sogno speciale, proprio come accade a Geof.

“Ho trascurato il ricordo di quei giorni felici.
perlomeno fino ad oggi.”

Questa storia, è pura poesia e perfetta per sognare, sognare in grande.
Per tutti i bambini di ieri e di oggi che hanno il loro cassetto speciale dove custodiscono sogni grandi come un elefante

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Che cos’è la Scuola? Luca Tortolini – Marco Somà

A tutte le bambine e a tutti i bambini che vanno a scuola
e che cominciano a prendersi cura del mondo.
L.T.

Inizia con questa meravigliosa e profonda dedica questo libro. Una dedica preziosa e ricca di buoni auspici, per tutti i bambini che vanno a scuola. Per tutti quelli che la inizino per la prima volta, o anche per chi invece prosegue un percorso già cominciato.

“La scuola è uno spazio aperto anche quando è al chiuso
…Nella scuola ci sono tante di quelle idee che le puoi sentire nell’aria.
Talvolta sono addirittura troppe, bisogna aprire le finestre, per farne uscire un po’ e spargerle tutte intorno…”

 

Che cos’è la scuola? di Luca Tortolini illustrato da Marco Somà edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato dalla struttura circolare, con un incipit potente, si apre e si chiude con la stessa frase. Con questo gioco di parole, che Somà rappresenta come una portone aperto in un giardino, entriamo all’interno della storia.

La scuola è una e tante cose: è un edificio, è un gruppo di bambini, sono i maestri, le idee, la storia, la poesia, la matematica, la musica. E’ un luogo in cui tutto si mescola e s’intreccia per costruire il saper essere e il saper vivere.
La scuola non ha muri, ma è libera di uscire e di mescolarsi nel mondo, perché ovunque si possono apprendere cose nuove, fare esperienze e condividere scoperte: si viaggia nel tempo imparando la Storia, oppure nel mondo con la geografia, si imparano la scienza, l’arte e la musica. E poi nella scuola ci sono gli altri: i bambini con cui giocare, scambiarsi la merenda o la gomma per cancellare, e gli adulti che hanno la pazienza di ascoltare, di insegnare e di far divertire.

“Tutte le bambine e tutti i bambini che vanno a scuola formano un gruppo:
si scambiano pensieri, le penne, le gomme….
e gli abbracci qualche volta.
Così nascono le amicizie.”

Un testo poetico che celebra la scuola per quello che realmente rappresenta prima di tutto per i bambini, ma che dovrebbe invece essere per tutti: un luogo di incontro e di scambio. Un albo sicuramente originale nella sua composizione, che non racconta delle paure e dei timori del primo giorno di scuola, non ci sono singoli personaggi che vivono avventure, interagiscono tra loro.
In questo spazio quasi onirico invece si muovono, giocano e si prendono cura l’uno dell’altro, animali antropomorfi tutti diversi tra loro.

“Le maestre e i maestri aiutano a imparare.
Insegnano che cos’è la bellezza
e quella meraviglia che si chiama immaginare.
Insegnano anche a sbagliare:
perchè più si sbaglia più si impara.”

Un albo che parla di scuola, senza cadere in stereotipie o imporre canoni.
La scuola non è “quel luogo dove si ascolta la maestra e si fanno i compiti”. La scuola è di più.
A scuola si impara, non solo la storia, la geografia, la matematica.. si impara la meraviglia e la bellezza intorno a noi.
Le potenti parole di mescolano alle dolcissime immagini che compongono questo albo, capace di catturare lo sguardo ma anche il cuore.
L’albo è un clamoroso intreccio di emozioni, scoperte, considerazioni e percezioni che spesso dimentichiamo perché ci focalizziamo solo sulla fatica dell’impegno scolastico vissuto prima da studenti e poi da genitori.

Ma la scuola è e sarà sempre un luogo in cui il dialogo, le idee, l’immaginazione ed il pensiero degli altri, arricchisce tutti.
La scuola serve. Serve a tutto. Serve, a imparare. Ma mica solo dai libri.
Serve a crescere, a legare, ad apprendere l’abilità di stare insieme e comunicare.
La scuola serve a sognare.
A sognare, sì. Un futuro di successo e di soddisfazioni.
E poi serve a perseguirlo. Insegna a fare passi nella direzione giusta.
La scuola serve a scoprire, a curiosare, a sperimentare.
E poi serve a scovare passioni, ambizioni, interessi, talenti.
Serve a costruire i ricordi più belli della propria vita. Come quando anni dopo ti siedi a mangiare una pizza con le amiche e almeno una decina di volte ti ritrovi a dire “ti ricordi a scuola…”
Perché te ne accorgi solo dopo che gli anni della scuola sono i più belli, disegnati ad arte nella memoria con un pennarello indelebile.

Che cos’è la scuola?racconta una verità assoluta.
Si legge da adulti con un po’ di nostalgia e da bambini con grande meraviglia.

“Dentro la scuola ci sono le bambine e i bambini.
Dentro le bambine e i bambini c’è tutto.
La paura, la gioia e anche la tristezza.
La rabbia e anche l’amore.
Ci puoi trovare anche un pezzo di torta.
Nelle bambine e nei bambini c’è tutto il mondo.”

Buona lettura
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Un Albero – Rodrigo Mattioli

“Tutto questo accadde
perchè Alina decise di piantare un albero.

E tu?
Che ne dici di piantarne uno?”

Alina decise di piantare un albero e tutto iniziò a cambiare.
A volte basta una piccola decisione per trasformare tutto ciò che ci circonda.
Così Notes edizioni ci presenta l’album illustrato Un albero, opera di Rodrigo Mattioli.

Alina è una ragazza con due trecce e uno scopo fermo, piantare un albero.
oh! Sembra un’azione semplice, forse eroica per una ragazza, ma semplice, con un risultato prevedibile. O almeno così crediamo, perché un seme che cresce è sempre, irrimediabilmente, l’inizio di un susseguirsi di eventi.


Ecco infatti arrivare presto una coppia di uccelli per fare il loro nido, seguita da una famiglia saltellante di conigli che decide di costruire la sua tana proprio nelle vicinanze dello stesso albero. Quando i frutti dell’albero maturano, ecco arrivare anche delle api che stavano giusto giusto cercando un nuovo luogo perfetto per costruire il loro alveare, seguite a loro volta dalle formiche che, mangiando un frutto, fanno cadere a terra dei semi che faranno nascere altri alberi.

Adesso lì ci sono
2 rami
2 uccelli
3 uova
4 conigli13 frutti
6 api
7 formiche

Le giornate scorrono, la vita sull’albero prosegue, la vita dei vari animali e insetti continua e cambia girono dopo giorno…
Nel frattempo dalle uova degli uccelli escono tre pulcini, le api continuano a moltiplicarsi, nascono dieci coniglietti e nuovi frutti crescono sull’albero.


Adesso stabilire quanti e chi siano i diversi animali e gli insetti che vivono nelle vicinanze dell’albero è praticamente impossibile, perché il posto si è riempito di vita di specie diverse, nuove piante e fiori sono cresciuti e la bambina solitaria alla fine si ritrova a giocare persino con una scimmietta!
E da adesso, la storia invita i bambini che leggono e osservano a contare e osservare l’evoluzione dell’ambiente.

Un Albero di Rodrigo Mattioli riesce a spiegare con poche parole ed illustrazioni ricche e colorate quanto sia importante anche un semplice gesto, come quello di piantare un albero.
Alina, fina dalla copertina dimostra la facilità di un simile gesto e, soprattutto, quanto una piccola e forse semplice scelta come quella di piantare un albero possa avere invece la forza e il potere di trasformare completamente il mondo che ci circonda.
Avviando un meraviglioso ciclo vitale e naturale senza fine!

Le illustrazioni sono realizzate su sfondi chiari, e con il testo che gioca grazie all’utilizzo dello stampato maiuscolo e minuscolo, con disegni a matita pieni di colore che formano pagina dopo pagina un libro che parla di ecologia in maniera divertente e leggera per piccoli lettori in compagnia di un grande ma anche per chi è all’inizio di una lettura autonoma.


Seguendo la storia e l’evoluzione delle varie famiglie non manca l’occasione e il gioco di osservare e contare quando, nel corso della storia gli animali diventano sempre di più fino ad arrivare alle ultime tre doppie pagine senza testo e ad una varietà incredibile di animali tutta da scoprire.

Una storia deliziosa per tutti i bimbi curiosi e amanti della natura, per i bambini che amano osservare, contare e scoprire 🙂

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Una Vita da farfalla – Christian Merveille

“Non ti ho mai vista”, dice il fiore. “Dov’eri ieri?”
“Ieri?” chiede la farfalla.
“Sì ieri, quando ero un bocciolo.
Non importa, torna domani quando sarò una ciliegia…”
“Domani?” ripete la farfalla.
“Non capisco. Ma non ho tempo:
ho così tante cose da fare, da guardare, da scoprire.
Io voglio vivere oggi”.

Le farfalle sanno da molto tempo che il tempo è sempre nel presente…


Tutto inizia di notte. La nebbia nasconde un mondo che sembra addormentato ma dove alcuni animali stanno in agguato. Con l’alba, una crisalide si trasforma in una farfalla colorata e il lettore accompagnerà la farfalla meravigliata che vola e incontra il fiore, l’airone, la bambina.

Tutti le parlano del tempo: “Non ti conosco”, “Da quanto tempo ci sei?”, “Sono anni per me…”.
La farfalla non capisce cosa sia ieri, domani, sei mesi fa. E inoltre, non ha tempo per interrogarsi. Ci sono tante cose da vedere e da vivere, da scoprire e da guardare…

Viviamo questa avventura attraverso una piccola farfalla che è appena nata e incontra altri che sono lì da un po’ di tempo, ma per la farfalla tutto questo rimane molto astratto.

Una vita da farfalla di Christian Merveille, illustrato da Ian De Haes edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato magnifico, che incanta!
Le illustrazioni sono superbe, i colori tenui, aureolati da una luce sublime…
Il testo, in ogni doppia pagina, è ripetitivo secondo gli incontri che fa la farfalla, il testo quindi, è semplice e va dritto al punto: la farfalla non ha nulla a che fare con il passato o con il futuro, “vuole solo vivere l’oggi come il giorno più bello della sua vita” .


Un bellissimo messaggio di carpe diem, che stupirà grandi e piccini, un album tesoro, da guardare con mille stelle negli occhi, da sussurrare all’orecchio dei bambini perché possano vivere felicemente il momento presente…

“Domani quando sarà giorno,
la storia ricomincerà”.

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Un pranzo da lupi – Geoffroy de Pennart

Maurizio sa che non deve avventurarsi nella foresta,
ma il profumo di tartufo è troppo allettante…
Che imprudenza! Il lupo lo cattura…

Luca, dai bambini conosciuto come il lupo sentimentale, cattura nella foresta un maialino.
Manco a dirlo che avvisa subito sua madre con una telefonata per invitare lei e tutta la famiglia a un pranzo domenicale…giusto il tempo di ingrassare il maialino.

Non passa molto tempo, il lupo scopre che Maurizio, il maialino, è davvero speciale. Cucina divinamente bene, porta a Luca la colazione a letto, condivide con lui la passione per il canto e per la lettura…e gli insegna anche un nuovo gioco di carte: rubamaialetto… 😀

Grazie a Maurizio, Luca scopre un nuovo modo di vivere, i giorni passano e i due diventano amici per la pelle, insieme inventano canzoni, si leggono storie, insomma Luca non se la sente proprio di mangiare Maurizio.

“Avrei dovuto mangiarti subito.
Adesso non è più possibile,
sei diventato mio amico.”

I due ora amici, con complicità decidono di aiutarsi a vicenda preparando un pranzetto gustosissimo e alternativo per la famiglia di Luca che verrà in visita domenica.
Come farà a spiegare alla sua famiglia che ha cambiato menù per il pranzo!?

Un pranzo da Lupi di Geoffroy de Pennart edito da Babalibri cambia quell’idea classica che tutti noi abbiamo del lupo cattivo, trasformando il lupo Luca in un amico dal cuore grande, capace persino di mettersi contro le abitudini della propria famiglia in nome dell’amicizia che lo lega al nuovo amico, Maurizio.


Un albo illustrato con un bellissimo e importante messaggio d’amicizia.
Un pranzo da lupi, raccontando una storia che tiene incollati i bambini, ha anche quel potere di ribaltare i pregiudizi, raccontando con semplicità come l’amicizia possa nascere in ogni dove e tra persone impensabili, persino nelle occasioni più strane, trasgredendo l’abitudine delle cose.
Grande successo che i bambini lo chiedono sempre!

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Un pranzo da lupi. Ediz. a colori - Geoffroy de Pennart - copertina