La Vita Come tu la Vuoi

La Vita Come tu la Vuoi

Realizza il tuo progetto più bello: te stesso Prefazione di Anthony Robbins

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Il progetto più bello, te stesso

Abbiamo avuto il dono della vita ma ne passiamo la maggior parte correndo dietro a qualcosa o qualcuno, senza pensare a chi siamo e che cosa vogliamo. Molti arrivano ai momenti delle domande (i compleanni degli «anta» o le tragedie) troppo tardi, impreparati e nello stato d’animo meno adatto.

Io sono un uomo fortunato. Sono nato e cresciuto in una famiglia straordinaria, ho sempre avuto la possibilità di decidere e fare ciò che volevo, pagandone le conseguenze ma anche riscuotendo il premio. Mi sono goduto la vita: volevo viaggiare per il mondo e l’ho fatto, volevo essere libero e lo sono stato. Non ho mai preso impegni che non ero sicuro di poter mantenere. Sono sempre stato così e lo sarò sempre.

Sono sempre stato affascinato dalle persone, dai loro comportamenti, colpito dal fatto che tutti siano sempre pronti a giudicare le scelte altrui e sempre poco inclini ad assumersi la responsabilità della propria vita.

Nella speranza di dare una spiegazione all’esistenza, ho studiato le metodiche più avanzate con i migliori coach del mondo, arrivando alla conclusione che ciò che abbiamo è il risultato di quello che siamo e in cui crediamo.

Lo so, non ci volevano venticinque anni di studi internazionali per capirlo… bastava un po’ di buonsenso, ma forse ne ho poco. Quello che mi stupisce ancora è vedere come la maggior parte delle persone insoddisfatte e frustrate continui a vivere giorno per giorno, senza fermarsi a decidere, pianificare, cambiare, essere.

Se stai leggendo questo libro probabilmente sei come me. Mi sono sempre fatto domande che altri non si facevano. Alle elementari ero l’incubo delle suore, sempre pronto a porre domande scomode. Volevo capire. Perché le cose sono come sono? Perché facciamo quello che facciamo? È possibile che siamo così stupidi da pensare di poter essere felici o soddisfatti senza fare nulla per esserlo? «Essere», che bel verbo!

L’idea non è nuova:

se sei, se veramente sei, allora puoi credere, se credi fai, e se fai hai.

Tutto qui. Purtroppo, è meno facile di quanto sembri. È più semplice vivere lasciandosi guidare dagli eventi e prendersi qualche pausa per dimenticare che ciò che siamo e facciamo non ci piace.

Nel mio lavoro di coach incontro tutti i giorni persone che vogliono migliorare, e la cosa più buffa è che principalmente ho a che fare con persone che stanno bene. Sono proprio quelli che non avrebbero bisogno di un coach che lo cercano… strano, vero?

Eppure, è così: chi trarrebbe i maggiori vantaggi dalla lettura di queste pagine non le leggerà. Questo libro andrà invece in mano a chi si pone domande, vuole crescere e migliorarsi: insomma, persone che sono già avanti nel loro percorso. Perciò, caro lettore, la consapevolezza di voler essere di più dimostra che sei uno dei pochi, perché sono pochi quelli che rischiano, prendono decisioni difficili e rimangono fedeli a ciò che sono.

Io sono cresciuto con persone che hanno rispettato il mio modo di essere e mi hanno dato lo spazio per esprimerlo. Ora sono circondato da amici, colleghi e, soprattutto, da una famiglia, che mi stimolano ogni giorno a essere, credere e fare seguendo le mie inclinazioni e ciò che sono.

Sono fortunato, lo so. Ma mi piace pensare che ho contribuito a creare le mie fortune. E mi piace pensare che queste pagine saranno di stimolo per te. Forse ti faranno riflettere, forse ti faranno arrabbiare. Se ti spingeranno a cambiare per essere più fedele a te stesso avremo fatto qualcosa di bello insieme.

Posso assicurarti fin da subito che non hai abbastanza fantasia per immaginare quanto sarà straordinaria la tua vita se deciderai di realizzare il progetto più grande e più bello: te stesso.

Questo è il mio modello: il cuore di tutto è ciò che sei, attorno c’è ciò in cui credi, che è la base del tuo fare. Il risultato è ciò che hai, non è parte di te quindi cambia. È utile ma non determinante, quello che è dentro conta di più.

Macrolibrarsi.it presenta il libro: Vivi i tuoi Sogni di Mike Dooley

Verso la Libertà..

Joe prese il dépliant dal tavolo di cucina e gli diede una rapida occhiata, finché una frase catturò la sua attenzione.
Nella maggior parte dei casi le persone finiscono per vivere una vita difficile e per porre dei limiti alla propria
felicità, perché il loro modo di pensare e le loro convinzioni precludono la possibilità di ottenere il meglio
che la vita ha da offrire.
Rilesse la frase con attenzione. In effetti, l’idea era accattivante: “ottenere il meglio che la vita ha da offrire”. Allo stesso
tempo, il fatto che fosse il suo modo di pensare a fare la differenza lo lasciò abbastanza perplesso. Sapeva che il suo approccio al mondo era migliorabile. Al contempo, però, questo fatto gli sembrava insuffi ciente a spiegare i suoi problemi. Una cosa comunque era certa: qualche miglioramento nella sua vita avrebbe di certo giovato. Si trattava però di capire cosa fare.
Joe lesse un’altra frase: Agisci come se fossi l’elemento che controlla la tua vita. Quando lo farai, allora lo sarai.

Mentre rifletteva sul senso di quelle parole, lasciò il dépliant sul tavolo e decise che era ora di andare a letto. Si infi lò sotto le coperte. Era sfi nito, eppure, come spesso gli capitava nell’ultimo periodo, invece di addormentarsi all’istante si ritrovò a fi ssare il soffi tto con gli occhi sbarrati, la mente assediata da preoccupazioni e pensieri spiacevoli. I suoi problemi di insonnia erano dovuti allo stress, come gli aveva detto il dottore. Be’, a questa conclusione era arrivato anche da solo, per quanto non fosse un medico ma un area manager di una grossa azienda. Anche quella sera, Joe si ritrovò a esaminare le varie sfaccettature della sua attuale posizione lavorativa: le sue mansioni lo rendevano insoddisfatto, il rapporto con la sua responsabile era pessimo e, ciliegina sulla torta, aveva sentito voci di corridoio riguardo a una possibile ristrutturazione aziendale.
Per quanto adesso gli risultasse difficile ricordarlo, la sua vita in altri momenti era stata diversa. Per un lungo periodo era stato più sereno, più soddisfatto di se stesso e delle cose che faceva.
Negli ultimi tempi, invece, i suoi pensieri dominanti erano lavoro e soldi, aveva abbandonato la palestra, era ingrassato e aveva ripreso a fumare. E Lisa lo aveva lasciato per un altro.
Perché sono stato così sfortunato? Joe se lo domandava spesso.
Sua sorella Maria, al riguardo, gli aveva spiegato che era inutile chiedersi il “perché”. Una volta gli aveva detto: “Sforzarsi per scoprire la ragione di un problema è molto meno utile che concentrarsi sul modo per risolverlo. Nella vita trovi quel che cerchi:
se ti concentri sui problemi, avrai in mente i problemi; se ti concentri sulla ricerca di soluzioni, troverai soluzioni”.
Lo squillo del telefono riscosse Joe dai suoi pensieri. Alzò la testa dal cuscino, domandandosi chi mai potesse chiamarlo a quell’ora. Afferrò il cellulare e guardò il display: era proprio Maria.

“Ciao, stavo giusto pensando a te.”
“Eri già a letto? Ti ho chiamato per ricordarti del corso di venerdì… Hai ancora il dépliant che ti ho dato?”
“Ho sempre pensato che tu avessi qualche potere telepatico, e adesso ne ho la prova: l’ho riletto giusto mezz’ora fa.”
“Visto? Lo sai che io ti tengo sempre d’occhio… E allora?” “Allora cosa?”, rispose Joe, che aveva già intuito dove sua
sorella volesse andare a parare.
“Ti sei iscritto al corso come mi avevi promesso?” “Lo sai che ogni promessa è debito… Specialmente quando
si ha una sorella particolarmente testarda. Sì, venerdì sarò là.
Sappi, comunque, che mi sono iscritto solo perché hai insistito: un corso sulla libertà personale non mi dice un granché.”
“Joe! Fidati di me, vedrai che imparerai un sacco di cose utili. Come avrai letto sul dépliant, è un corso di PNL, Programmazione Neuro-Linguistica. Sai almeno cos’è?”
“So solo che ne sei entusiasta, anche se non sei mai entrata nei particolari.” Fortunatamente, aggiunse mentalmente Joe, ma si guardò bene dal dirlo.
“Allora te lo spiego in poche parole: la PNL è un sistema per pensare e comunicare in modo più efficace. Secondo me è
una delle applicazioni più pratiche nell’ambito del miglioramento personale. Alcuni la definiscono la ‘psicologia del successo’.”
“E a cosa servirebbe, in pratica, questa PNL?”
“Be’, ad esempio a liberarti da pensieri, emozioni e comportamenti negativi.”
“Senti, so che sei convinta che mi aiuterà, ma mi sembra un po’ troppo bello per essere vero. Insomma, dubito che un
corso di tre giorni possa sistemare tutto.”
“Considerala un’ottima occasione per cambiare, anche se è ovvio che non potrà sistemare ‘tutto e subito’. Tre giorni sono comunque utili per cominciare a riflettere sul tuo modo di ragionare e iniziare ad assumere un maggior controllo dei tuoi pensieri. Ossia, della tua vita.”
“Scusa, Maria, ma come fa un tizio che racconta le sue teorie ad aiutarmi a ‘cambiare’, come dici tu?”
“È proprio questo il punto, Joe. Non si tratta mai solo di teorie. La persona che tiene il seminario ti racconterà alcune
sue esperienze e poi ti farà mettere in pratica diverse tecniche di PNL. Ti renderai conto fin da subito di come funziona. Credimi, ho seguito anch’io quel corso: è utile e divertente… E adesso piantala con le lagne! Puoi capire solo andandoci. Perciò, vacci.” “Ti ho già detto che ci andrò, stai tranquilla…”
Improvvisamente, a Joe venne in mente una domanda che Maria gli aveva posto un paio di mesi prima e che, in qualche modo, sembrava legata al genere di discorsi che stavano facendo.
“Mi ricordo che un po’ di tempo fa mi hai chiesto se sapessi perché alcune persone vivono felicemente e altre no. In questo corso troverò la soluzione?”
“Può darsi”, rispose Maria. “Ascolta, Joe, ti chiedo solo di andare e goderti i tre giorni, senza troppi preconcetti. Ti renderai conto di quanto tu possa infl uire su ciò che ti succede. E non essere troppo sorpreso quando ti accorgerai di divertirti…” Si augurarono vicendevolmente la buona notte. A quel punto, la speranza di prendere sonno ero poco più di un miraggio. Joe si trascinò fuori dal letto e andò in cucina per bere un bicchiere d’acqua. Guardò fuori dalla fi nestra. Si sentiva bloccato, intrappolato nel suo stile di vita. Pensò a quanto i suoi giorni, in quel momento, fossero diversi da come se li era immaginati. Sospirò e si incamminò nuovamente verso la camera da letto, riprendendo il dépliant dal tavolo della cucina.
Lo sfogliò ancora una volta: “I segreti della libertà personale.
Tre giorni con Richard Bandler”. Un’altra frase lo colpì.

“Il nostro limite più grande non è costituito da ciò che
vogliamo e non siamo in grado di fare, ma da ciò che
non abbiamo nemmeno considerato di poter fare.”

A Joe sembrò che quelle parole fossero indirizzate direttamente a lui. Con questa frase in mente tornò a letto, e questa
volta, nel giro di pochi minuti, si addormentò.

Estratto da: Scelgo la Libertà di Richard Bandler, Alessio Roberti, Owen Fitzpatrick

Scelgo la Libertà

Da non perdere

Un libro-corso unico: gli strumenti pratici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) per la prima volta spiegati attraverso la storia di un partecipante a un corso tenuto dal genio creativo della PNL.

Attraverso Scelgo la libertà imparerai in modo divertente ed efficace come applicare l’attitudine e le tecniche della PNL per migliorare la tua vita. Apprenderai come:

  • assumere un maggior controllo sui tuoi pensieri e sulle tue emozioni;
  • cambiare le convinzioni limitanti;
  • sostituire comportamenti improduttivi;
  • sfruttare maggiormente le tue risorse interne;
  • rendere più efficace la comunicazione con te stesso e con gli altri;
  • definire obiettivi di qualità per la tua vita personale e professionale.

Scelgo la libertà racconta la storia di Joe, una persona in cui ognuno di noi può riconoscersi.

Il Cielo ti Cerca

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In questa favola vera e illuminante, Richard Bach racconta, con la limpida semplicità di sempre, una storia di sogni e illusioni, speranza e voglia di libertà.

Jamie Forbes è un pilota che non si stanca mai di volare: ha accumulato dodicimila ore di volo, ha guidato ogni tipo di aereo, e ogni volta che accende il motore prova la stessa magica emozione. Oggi che ha i capelli bianchi, Jamie insegna a volare a quelli che, come lui, sognano di avere le ali.

Finché, un mattino di settembre, durante un volo gli giunge il disperato SOS di una donna, Maria: è a bordo di un piccolo aereo e il pilota, suo marito, ha avuto un malore. Jamie le parla via radio, con dolcezza e fermezza, e le dà istruzioni per un atterraggio di fortuna. Con la sola forza della mente, la convince di poter volare: la ipnotizza. Proprio come ha fatto con lui il leggendario illusionista Blacksmith, che molti anni prima lo aveva persuaso a credere di essere prigioniero in una cella di pietra – mentre le mani tremanti di Jamie toccavano solo aria.

Soltanto ora, di fronte all’atterraggio miracoloso di Maria, Jamie Forbes capisce quella vecchia lezione. E si rende contro dell’immenso potere della suggestione nelle nostre vite, imparando che dobbiamo essere noi a dare forma alla realtà, e non la realtà, con le sue illusioni e i suoi inganni, a plasmare i nostri sogni e impedirci di viverli davvero.

Perché, come il gabbiano Jonathan Livingston, se solo lo vogliamo, possiamo essere tutti liberi di volare

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La nostra isola felice

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Se capita di essere da soli in casa, la maggior parte delle persone accende subito il televisore o la radio o ascolta un CD o telefona a qualcuno, cerca insomma si sentire la voce di qualcuno. Si evita come la peste di  essere in silenzio, si fa di tutto per sfuggirci, per non ritrovarsi con sé stessi, con la propria coscienza, col proprio intimo vero e profondo.
Sarebbero forse la TV, o i mass media, o lo Stato, o la Chiesa o la scuola preposti a dare le risposte alle nostre domande o sollievo alle nostre angosce e paure? O son forse proprio loro le principali cause del nostro inaridimento, della povertà dei valori umani che caratterizza l’attuale società?

La solitudine viene considerata e vissuta con angoscia, con paura quasi a livello infantile. Cos’è che vogliamo evitare di vedere, di scoprire in noi stessi?

Aridità, egoismo, insensibilità, fragilità, indifferenza, odio, rancore …. è forse tutto questo, e altro, che cerchiamo di non portare alla luce, a livello di coscienza?

Ognuno di questi sentimenti ha il suo opposto, il suo rovescio, come tutte le cose di questo mondo duale, e non dobbiamo per nulla essere spaventati se li scopriremo in noi, anzi, guardandoli bene in faccia, e accettandoli per quello che sono (non compiacendocene, ovviamente), potremo essere in grado di modificarli, fino a magari eliminarli del tutto. Tutti noi conosciamo benissimo, ad esempio, quanto è sottile la barriera che separa l’odio dall’amore.

Questo lavoro di pulizia interiore va però fatto in perfetta solitudine, con consapevolezza, con coraggio anche, ma niente è impossibile a chi vuole veramente. È da soli che si fa questo cammino dentro di noi, con pazienza, perseveranza, silenzio e pronti ad accettare fino in fondo ciò che troveremo strada facendo.

È importantissimo quindi ritagliarsi, possibilmente ogni giorno, fra tutte le incombenze familiari e lavorative, un breve periodo di tempo da dedicare a noi stessi, per conoscerci, per fermarsi a riflettere su chi siamo, dove siamo, cosa stiamo facendo, dove stiamo andando, con chi stiamo dividendo la nostra vita, quali aspetti della nostra personalità migliorare, quali obiettivi, quali priorità dare alla nostra esistenza.

Possiamo fare ciò in vari modi, scegliamo quale si adatta di più alla nostra situazione personale: meditare, camminare, scrivere,  o altro ancora. Scegliamo anche quando “ritrovarci”, a volte può andar bene al mattino, prima di incominciare gli impegni della giornata, ad alcuni andrà meglio nel primo pomeriggio o alla sera, prima di andare a letto. All’inizio si potranno trovare ostacoli di ogni tipo e potrà sembrare che non succeda nulla, ma se si riesce a perseverare, nonostante l’apparente inutilità e perdita di tempo, i risultati faranno presto a venire e questo nostro “appuntamento” giornaliero diverrà la nostra “isola felice” per ricaricarci, per volerci bene, per aiutarci ad affrontare e risolvere anche i piccoli e grandi problemi quotidiani, non solo quelli “esistenziali”.

Se avremo dentro una sincera “aspirazione” a capire, a migliorarci, a non barare con noi stessi, allora riusciremo senz’altro nell’intento e sarà come un sasso gettato in uno stagno perché, col nostro esempio e col nostro cambiamento, invoglieremo anche chi ci sta vicino a fare altrettanto ed effettuare così insieme questa pacifica “rivoluzione interiore” che è l’unica che ci  potrà portare alla possibile soluzione dei drammatici ed improrogabili problemi a livello planetario.

Un famoso scienziato americano, Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends di Washington ed autore di numerosi bestsellers, considerato “la coscienza sociale dell’America” sui temi dell’alta tecnologia ed ingegneria genetica, ha più volte dichiarato che l’unica soluzione adottabile per arginare l’effetto serra è che tutti dobbiamo, indistintamente, cambiare il nostro atteggiamento mentale.
Non saranno quindi gli scienziati a risolvere gli immani problemi della Terra, non sarà la sofisticatissima tecnologia o chissà chi altro, ma saremo noi, noi presi a uno ad uno, noi formichine, noi che, mattone su mattone, ricostruiremo dapprima noi stessi e poi l’ambiente intorno a noi, noi che ripuliremo i nostri pensieri, le nostre cellule e di conseguenza non sporcheremo più né noi né l’ambiente né il pianeta.

Questa voglia di pulizia è nell’aria, è vibrante, facciamola crescere i noi, non soffochiamola soprattutto nei nostri bambini.

È la più bella e grande sfida che il genere umano abbia mai accettato finora dall’inizio della sua esistenza in questo mondo. È in questa nostra generazione che si sta decidendo il futuro destino dell’intera umanità.

Prefazione di Og Mandino

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Che cosa volete realmente? Nominatelo e sarà vostro se imparerete ad applicare i principi più volte qui formulati. In seguito allo studio di questo libro accadrà qualcosa di meraviglioso: godrete di salute fisica, mentale e morale, raggiungerete la felicità personale, avrete ricchezze di ogni tipo o qualsiasi bene il cui conseguimento non trasgredisca i diritti del prossimo.

 

Esercizi di vita

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L’abbondanza

La più grande ironia della vita è che tutto ciò che vogliamo l’abbiamo già. Abbiamo in grande abbondanza ciò che desideriamo.

Forse non crederete che nel vostro caso, o per altre persone che conoscete, sia vero, ma è proprio così, ed è solo la convinzione che non lo sia a farlo sembrare falso nella nostra esperienza.

Il punto di vista gioca un ruolo importantissimo riguardo al modo in cui sperimentiamo la vita. Ciò che uno chiama “scarsità”, per un altro è “abbondanza”. Le nostre definizioni creano le nostre esperienze personali. E in seguito alle esperienze, le definizioni (ciò che io chiamo le nostre decisioni sulle cose) si fanno più salde. Se diciamo che una cosa è in un modo, sarà in quel modo.

…Appena decidete e dichiarate che la vostra vita non ha nulla a che fare con voi e con il vostro corpo, tutto ciò che avete sempre cercato, desiderato e lottato per ottenere vi arriverà automaticamente, che ironia, vero! E non ve importerà nulla. Perché ormai non ne avrete più bisogno. Vi godrete ogni cosa, certo. Ma non ne avrete bisogno. E finalmente avrete finito di lottare.

Le relazioni

Forse nulla ha causato tanti problemi e tanto dolore alla nostra specie quanto ciò che è stato creato per darci la gioia più grande: i nostri rapporti con gli altri.

Non abbiamo trovato un modo di vivere in armonia, a livello individuale, collettivo, sociale o politico. Ci è già molto difficile andare d’accordo, figuriamoci amare il prossimo.

Di che cosa si tratta? Da che cosa dipende? Io credo di saperlo grazie a ciò che Dio ci comunica in Conversazioni con Dio: molti di noi costruiscono delle relazioni per i motivi sbagliati. Cioè per motivi che non hanno nulla a che fare con lo scopo principale della nostra vita. Quando il motivo per entrare in un rapporto è in sintonia con il motivo dell’anima, non solo i nostri rapporti diventano sacri, ma anche gioiosi.

…L’amore dice: “Ciò che voglio per te è ciò che tu vuoi per te”. L’amore dice: “Ciò che scelgo per te è ciò che tu scegli per te”. Se dico: “Scelgo per te ciò che io voglio per te”, non ti amo. Amo me stesso attraverso di te, perché desidero ricevere ciò che voglio, invece di vedere te che ricevi ciò che vuoi.

…L’amore non dice mai di no. Sapete come lo so? Perché Dio non dice mai di no. E Dio e l’amore sono altri due termini intercambiabili. Dio non vi dirà mai di no, qualunque cosa chiediate. Anche se pensa che vi metterà nei guai. Dio non dice mai di no perché sa che alla fine non correte un grosso rischio. Non potete danneggiarvi in modo tale da non essere più. Potete soltanto evolvervicrescere, diventando sempre più chi siete realmente. Perciò Dio dice: “Scelgo per te ciò che tu scegli per te. E ti sfido a fare la stessa cosa con le persone che tu ami”.

…I problemi che tradizionalmente causano lotte di potere tra le persone quasi sempre hanno a che fare con il tempo, la disponibilità e le attività dell’altro. In altre parole, non passi abbastanza tempo con me, sei impegnato in attività che io non approvo. E combattiamo su tali questioni.

Ecco un esempio tratto dalla vita quotidiana: improvvisamente il vostro coniuge si butta animacorpo nel lavoro, e mentre prima passava molto tempo con voi, ora, dopo otto o dieci anni di matrimonio, ne trascorre pochissimo. E questo provoca un contrasto, perché voi vorreste avere il controllo del suo tempo.

Allora dite: “Ascolta, io voglio che passi in famiglia almeno tre fine settimana su quattro. Non voglio che tu sia sempre in giro, sempre impegnato in qualche grande progetto, o preoccupato per qualche problema di lavoro. Non mi presti nessuna attenzione”. Forse non usereste esattamente queste parole, ma il concetto sarebbe questo: “Voglio la tua attenzione, e il tuo tempo”.

E così inizia una lotta di potere. Forse il vostro partner cercherà di negoziare: “Okay, starò via soltando un week-end al mese, o al massimo due”. Si arriva a un accordo, ma se poi un mese il partner passa tre fine settimana fuori casa, inizia a sentirsi in colpa, a sentirsicontrollato, inizia a covare risentimento e presto ne segue un conflitto: “Che diritto hai di venirmi a dire come devo impiegare il mio tempo?”.

Io non entrerei mai in una lotta del genere. Se mia moglie facesse una cosa qualunque che io non approvo, o che per me non funziona, direi semplicemente: “Ascolta, tu hai il diritto di fare ciò che vuoi, però a me non piace che tu passi tre fine settimana al mese lontano da casa. E devo informarti che se continuerai a farlo, mi troverò qualcun altro con cui passare i fine settimana. Questa non è una minaccia. Non sto cercando di ricattarti. Sto solo annunciando ciò che funziona per me. Mi piace stare con qualcuno. Desidero condividere i giorni e il tempo della mia vita con una persona che amo. Se tu non vuoi essere quella persona, va benissimo, perciò fai come preferisci. Non c’è rancore, né rabbia, né desiderio di farti sentire dalla parte del torto. E’ solo una dichiarazione di come stanno le cose. Lascia che chiuda la discussione con questa frase: se io dovessi scegliere una persona da amare saresti tu. Perciò porto questo anello al dito. Tu non sei obbligata a fare la mia stessa scelta in questo momento, tuttavia devi sapere che anche se sei la prima persona che vorrei, posso scegliere anche qualcun altro”.

…La mia domanda riguarda il fatto di rispecchiarsi nei rapporti. Sai quando si dice che ciò che no ti piace negli altri e ciò che non ti piace in te stesso. Potresti parlarne?

Sai, ora non c’è quasi nulla che non mi piaccia negli altri, perché ho imparato molto tempo fa che ciò che non mi piaceva in loro corrispondeva a qualcosa in me che non amavo. E negli ultimi anni ho imparato ad apprezzare tutto di me. Non è straordinario? Voglio dire, per voi che ve ne state lì seduti a guardarmi deve essere difficile da credere, ma è vero: io mi piaccio molto. Mi piacciono il mio aspetto fisico, i miei atteggiamenti, le mie idee, la mia spontaneità, quella parte di me che non è affatto convenzionale. Sapete, mi piace anche come rido. Mi piace proprio tutto di me, ed è la prima volta nella vita che mi sento così. E poiché mi sento così, ci sono pochissime cose che non mi piacciono negli altri. Sono diventato terribilmente tollerante. E’ straordinario: vedo le persone intorno a me e le amo tutte. Trovo accettabili comportamenti, caratteristiche e tratti della personalitàche solo pochi anni fa avrei rifiutato in blocco.

Perciò credo che l’amore di  generi un amore enorme per gli altri, perché uno pensa: Beh, se posso amare me stesso, posso davvero amare qualunque cosa.

Da Esercizi di vita.
Di Neale Donald Walsch.

Le nostre imperfezioni

autostima

Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.

L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto piu’ che l’anfora nuova non perdeva l’occasione di far notare la sua perfezione: “non perdo neanche una stilla d’acqua, io!”.

Un mattino la vecchia anfora si confidò con il padrone: “lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”.

Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfora screpolata e le disse: “guarda il bordo della strada”. “Ma è bellissimo! tutto pieno di fiori!” rispose l’anfora. “Hai visto? e tutto questo solo grazie a te” disse il padrone . “Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada”. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno”. La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì  morire di gioia.

Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.

….Leggo spesso questo brano, credo sia davvero molto bello e profondo e ci fa capire che ognuno di noi puo’ fare la differenza nonostante i nostri limiti e le nostre imperfezioni….

Le 52 cose che puoi fare per migliorare la tua AUTOSTIMA

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A volte l’infelicità deriva da scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, con conseguente timore di sbagliare e di non essere all’altezza della situazione. Come superare paure e senso di inadeguatezza e divenire individui capaci di realizzare i propri desideri.

Una vita tranquilla

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I ComandaLenti.
I “ComandaLenti” consigli utilissimi per condurre una vita tranquilla e “piena di tempo” per fare tutto quello che vogliamo, perchè di tempo ce ne per tutti, il tempo è una risorsa unica!!!

I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita.

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell’uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in
ascensore)
4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara…
5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer…se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall’altra parte della città
7) Non riempire l’agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
8) Non correte per forza a fare la spesa, senz’altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
9) Anche se potrebbe costare un po’ di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
14)Smettiamo di continuare a ripetere:”non ho tempo”. Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.

… e i 7 comandalenti in cucina

1) Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate… crediamoci!
2) La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un’ottima scelta per controllare colesterolo e peso.
3) E’ scientificamente provato che l’acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
4) Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l’olfatto, il gusto … anche l’udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).
5) Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.
6) Evitiamo il “due in uno”! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.
7)Non precipitiamoci … il cinema, la lavastoviglie, l’ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano

fonte: http://www.vivereconlentezza.it

Tecniche e suggerimenti per ritrovare la calma interiore e abbattere lo stress

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Questo è un libro semplice che ha un unico scopo: darvi una mano a rilassarvi.

In ogni pagina troverete una tecnica di rilassamento che riuscirete ad apprendere in soli cinque minuti. Ogni tecnica è corredata di una breve spiegazione, seguita dalle istruzioni.

La spiegazione vi mostrerà come e perché una determinata tecnica funziona, e per quali fini è particolarmente salutare. Le istruzioni sono chiare e semplici. Dovreste essere in grado di leggerle e di assimilarle in pochi minuti, oltre che di praticare gli esercizi subito e con risultati positivi.

“Rilassa il tuo corpo” è facile da usare.

Non occorre leggerlo tutto né sistematicamente: sfogliatelo fino a trovare la tecnica che vi interessa. Praticatela ogni giorno per una settimana circa. Una volta che l’avete appresa potete passare ad un altro esercizio.

Quello che noi pensiamo poi lo viviamo!

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La Legge di attrazione

di Rhonda Byrne


La legge di attrazione dice che i simili si attraggono, ma in realtà si sta parlando a livello di pensiero.
Quando lo vedi nella tua mente, ce l’hai a portata di mano
L’effetto placebo è un esempio di legge di attrazione: quando un paziente crede veramente che la pastiglia costituisca una cura, riceve quello che crede e viene curato!
La legge di attrazione è una legge di Natura; è impersonale e non fa distinzione tra cose buone e cattive: capta i nostri pensieri e ce li trasmette come esperienze di vita. Quello che noi pensiamo poi lo viviamo!

Quando pensiamo a cose che vogliamo veramente concentriamo su di esse tutte le nostre intenzioni, e la legge di attrazione darà esattamente quello che abbiamo desiderato. Ma quando focalizziamo la nostra attenzione sulle cose che non vogliamo (“non voglio fare tardi”, “non voglio ammalarmi”, “non voglio morire”, ecc.) la legge di attrazione non presterà ascolto al fatto che non le vogliamo, ma procurerà le cose che stiamo pensando, e infatti poi si verificheranno puntualmente.


La legge di attrazione non tiene conto dei “no”, dei “non”
o qualsiasi altra negazione.

Per esempio:
“Non voglio fare tardi”      >  “voglio fare tardi”
“Non voglio ammalarmi”     >  “voglio ammalarmi”
“Non voglio litigare”          >  “voglio litigare”

La legge di attrazione ci dà quello a cui stiamo pensando!

I pensieri
I pensieri diventano le cose che si concretizzano nella vita.
I pensieri in pratica si trasformano in cose reali!
Mentre si pensa, i pensieri vengono proiettati nell’Universo e attraggono magneticamente tutte le cose simili che si trovano sulla medesima frequenza.
Tutto quello che viene emesso fa ritorno alla sorgente, e la sorgente siamo noi!



Il processo creativo

1° passo: CHIEDI
Diamo un ordine all’Universo, facciamogli sapere che cosa vogliamo. L’Universo reagirà ai nostri pensieri, ma se non abbiamo le idee chiare la legge di attrazione non potrà portare quello che vogliamo!

2° passo: CREDI
Crediamo che ciò che vogliamo sia già nostro!
Dobbiamo credere di aver ricevuto quello che abbiamo chiesto. Dobbiamo sapere che ciò che vogliamo è nostro nel momento in cui lo chiediamo. Necessità una fede totale e assoluta.
Nel momento in cui chiediamo, e crediamo sapendo di avere già a livello invisibile quello che vogliamo, l’intero Universo si muove per portarlo anche a livello visibile, cioè  reale.
Dobbiamo agire, parlare e pensare come se lo stessimo ricevendo ora, perché l’Universo è uno specchio e la legge di attrazione ci rimanda l’immagine dei nostri pensieri dominanti.

3° passo: RICEVI
Cominciamo a sentirci meravigliosamente bene all’idea di ricevere quello che abbiamo chiesto. Immaginiamo e viviamo come ci sentiremo quando arriverà, ma immaginiamolo adesso, in questo momento!
Quando abbiamo chiesto, crediamo di averlo ricevuto e tutto quello che resta da fare per averlo è sentirsi bene. Quando stiamo bene siamo sulla frequenza dell’accoglienza, siamo sulla frequenza che fa arrivare tutte le cose buone e riceveremo quello che abbiamo chiesto.
Quando sentiamo di averlo già e la sensazione è così reale che ti sembra di esserne già in possesso, credi di averlo ricevuto e lo riceverai!
Se crediamo a qualcosa solo a livello intellettuale, ma senza il supporto di un’emozione corrispondente, è inevitabile che abbiamo abbastanza forza per attrarre ciò che vogliamo nella vita. Dobbiamo sentirlo!

“Tutto quello che voi chiederete pregando,
credete di averlo già ottenuto e vi avverrà”
[ Matteo 11:24 ]

La gratitudine
La gratitudine è senz’altro il sistema migliore per far arrivare più cose nella nostra vita.
La pratica della gratitudine è una delle vie attraverso le quali arriva la ricchezza, qualsiasi essa sia.
Quando ringraziamo come se avessimo già ricevuto quello che volevamo, trasmettiamo un potente segnale all’Universo. Il segnale comunica che possediamo già quella cosa, dato che proviamo gratitudine per il fatto di averla.
Ogni mattina proviamo gratitudine per la giornata che ci aspetta, come se l’avessi già vissuta!

“Realizziamo qualunque cosa pensiamo e per la quale esprimiamo gratitudine”
Dottor John Demartini

Il processo di visualizzazione
Il motivo per cui la visualizzazione è così efficace dipende dal fatto che creiamo nella mente delle immagini in cui ci vediamo già in possesso di quello che vogliamo, dando origine a pensieri e sensazioni ed emozioni che proveremo se quella cosa fosse nostra.
La visualizzazione è un pensiero focalizzato con intensità sulle immagini, e per questo produce emozioni ugualmente intense. La visualizzazione invia questa intensa frequenza all’Universo che risponde restituendo le immagini come le abbiamo viste nella mente.

“Decidi cosa vuoi avere. Credi di poterlo avere. Credi di meritartelo e di averlo a portata di mano. Poi chiudi gli occhi per qualche minuto e visualizzati in possesso di quello che vuoi, prova le sensazioni che avresti se fosse già tuo. Esci dalla visualizzazione e concentrati sulla gratitudine che già provi, e goditi davvero il possesso di quella cosa. Poi riprendi le tue attività normali e affida tutto all’Universo, confidando nel fatto che saprà come farti avere ciò che vuoi”. Jack Canfield


Neville Goddard consiglia un metodo di riflettere sugli eventi della giornata prima di andare a letto. Se un avvenimento o un momento non andato secondo i tuoi desideri, ripetilo mentalmente in un modo che ti entusiasmi. Ricreando quegli episodi nella tua mente proprio come li vuoi, ripulisci la frequenza dall’energia di quella giornata ed emetti un nuovo segnale e una nuova frequenza per l’indomani: hai così creato nuove immagini per il tuo futuro.

“L’immaginazione è tutto. E’ l’anteprima delle attrazioni che la vita ci riserva”
Albert Einstein (1879-1955)

Il segreto della salute
Il nostro corpo è il prodotto dei nostri pensieri.
Pensare alla salute perfetta è qualcosa che chiunque di noi può fare a livello interiore, indipendentemente da quello che ci succede intorno e all’esterno.
La nostra fisiologia crea la malattia per darci un feedback, per farci sapere che abbiamo una prospettiva sbilanciata o che in quel momento non proviamo amore e gratitudine.
I segnali e i sintomi fisici in questa ottica non sono così terribili.
L’amore e la gratitudine dissolvono ogni negatività nella nostra vita.
Il riso attrae la gioia, elimina la negatività e produce cure miracolose.


“Non c’è posto per la malattia in un corpo sano dal punto di vista emozionale. Il tuo corpo elimina milioni di cellule al secondo e nello stesso tempo ne crea milioni di nuove”. Bob Proctor


La scienza ha dimostrato che il nostro corpo viene completamente sostituto nel giro di pochi anni, com’è possibile allora che quella particolare degenerazione o malattia vi rimanga per anni? Può essere trattenuta nel nostro corpo solo dal pensiero, dall’osservazione della malattia e dall’attenzione che le si presta.

Formulare pensieri di protezione
Formuliamo pensieri di protezione. Non c’è posto per la malattia in un corpo dotato di pensieri armoniosi. I pensieri imperfetti sono causa di tutte le disgrazie dell’umanità, compresa la malattia, la povertà e l’infelicità.
Formulo pensieri perfetti. Vedo solo perfezione. Io sono la perfezione
Se abbiamo una malattia e ci concentriamo su di essa parlandone agli altri, finiamo per produrre altre cellule malate. Immaginiamo di vivere in un corpo perfettamente sano.
Parlare in continuazione della malattia alla gente, significa pensarci sempre.

La causa della malattia sta nel pensiero per cui è bene ripetere spesso: “Sto magnificamente. Mi sento proprio bene”, e senti che è davvero così.
Quando le persone si concentrano completamente su ciò che non va e sui loro sintomi, non fanno altro che perpetuare quella situazione. La guarigione non avverrà finché non avranno spostato l’attenzione della malattia alla salute. Così funziona la legge di attrazione.
Non dobbiamo lottare per liberarci dalla malattia, già il semplice lasciar andare i pensieri negativi consentirà al nostra naturale stato di salute di emergere dentro di noi. E il nostro corpo provvederà alla guarigione.


La Mente universale Unica
La meccanica quantistica lo conferma, e anche la cosmologia quantistica: L’Universo nasce dal pensiero e tutta la materia da cui siamo circondati è semplicemente pensiero precipitato. In definitiva siamo la fonte dell’Universo (…)
Quindi il tipo di corpo in termini di salute e il tipo di ambiente che creiamo dipende da come usiamo questo potere, se in modo positivo o negativo.

Sii consapevole dei tuoi pensieri
Tutto il potere risiede nella consapevolezza di esserne dotato e consiste nel continuare a esserne cosciente
Come si fa a diventare più consapevoli? Un metodo è quello di fermarti e chiederti: “Che cosa sto pensando in questo momento? Quali sono le mie sensazioni adesso?” Nell’istante in cui te lo chiedi sei consapevole, perché hai portato la tua mente al momento presente.
Ogni volta che ci pensi, fà in modo di tornare alla consapevolezza del qui e ora. Fallo centinaia di volte al giorno perché, ricordatelo bene, tutto il potere è racchiuso nel tuo esserne consapevole.

“La verità assoluta è che ‘l’Io’ è perfetto e completo;
il vero ‘Io’ è spirituale e quindi non può mai essere meno che perfetto;
non può mai soffrire di mancanze, limitazioni o malattie”
Charles Haanel (1866-1949)

Tratto da ” The Secret

di Rhonda Byrne


Il segreto ha viaggiato attraverso i secoli… per raggiungerti

Lasciare andare il passato

Lasciare andare il passato

Ripercorrendo gli eventi della propria vita, ognuno di noi ha avuto successi e insuccessi. Ma se mettiamo a fuoco le situazioni che riteniamo non vadano per il meglio, possiamo notare che hanno delle caratteristiche in comune, delle costanti che si ripetono nel tempo e che alla lunga si rivelano determinanti affinché quelle situazioni vadano male.

Dice Louise Hay che per ogni situazione che si ripete c’è un bisogno dentro di noi.

Se non fosse così non avremmo bisogno dei fallimenti, dei rapporti mediocri, della povertà, degli eccessi o di qualunque altra cosa corrisponda a un nostro problema.

Questi comportamenti che non vorremmo avere sono però solo dei sintomi e volontà e disciplina non bastano se non si elimina la causa. I sintomi torneranno di nuovo quando la volontà a un certo punto verrà meno.

È fondamentale invece entrare in contatto con i bisogni sottostanti e imparare a comunicarli con efficacia. Sono bisogni fondamentali di amore, di nutrimento, di contatto, di accettazione, di riconoscimento, di sicurezza e considerazione che quasi sempre ci rifiutiamo di ammettere.

Da bambini abbiamo imparato che esprimere liberamente le nostre emozioni è una cosa negativa. E questo vale un po’ per tutte le emozioni ma in particolare per ciò che ha a che fare con la sessualità e la rabbia.

La rabbia è talmente repressa che molti di noi sono spaventati dalla propria rabbia: temiamo di non riuscire a controllarla e che ci spinga a compiere qualche azione dannosa. Il risultato è che la rabbia o esce in modo del tutto inconscio e incontrollato come in un attacco d’ira, oppure si esprime in modo nascosto o spostato.

E’ invece importante e liberatorio permettere a noi stessi anzitutto di sentirla completamente e renderci così finalmente conto di quanta ne abbiamo e poi di creare una situazione sicura dove poterla esprimere: da soli all’inizio è difficile, meglio con una guida, con una persona esperta di cui ci possiamo fidare.

In una situazione sicura possiamo permetterci di parlare ad alta voce o di urlare, di scalciare o diventare collerici, di insultare chi vogliamo, di colpire cuscini e materassi, o qualunque altra cosa vogliamo fare.

Dopo aver fatto ciò in un ambiente sicuro, saremo molto più coscienti della nostra rabbia e di quali situazioni ci fanno arrabbiare e impareremo a mostrarla (non ad agirla) senza troppa paura di compiere atti distruttivi.

Saremo capaci di affrontare tali situazioni nella maniera che riteniamo sia più efficace e cominceremo ad usare la fermezza al posto della rabbia per farci valere.

Impareremo a chiedere ciò che ci serve e a fare ciò che desideriamo senza farci influenzare dagli altri o sentirci in colpa per i nostri desideri.

Dopo aver provato e manifestato la nostra rabbia, è necessario cercare il dolore che essa nasconde per sentirlo ed esternarlo. Utilizziamo la rabbia come meccanismo di difesa per non sentire questo dolore.

Perdonare

Perdonare non vuol dire giustificare il cattivo comportamento di qualcun altro o diventare vittime della violenza altrui; vuol dire lasciare andare il nostro risentimento su quella situazione.

Rinunciare al nostro risentimento e trasformarlo in comprensione libera noi stessi. Il perdono è un dono che ci facciamo.

Non è facile perdonare chi riteniamo ci abbia fatto dei torti o delle cattiverie, quindi cominciamo con le situazioni che ci sembrano più facili, per attraversare man mano dolori sempre maggiori. Cominciamo con piccoli, ma autentici, atti di perdono.

[..] Il perdono è quel processo di scioglimento dell’odio che nel tempo ci trasforma profondamente nel nostro modo di pensare, agire e sentire e ci libera dai legami col passato.

A questo serve infatti prendere coscienza della propria rabbia, serve a sciogliere l’odio distruttivo di cui essa è la punta dell’iceberg.

Perché il perdono sia autentico è necessario rinunciare all’odio vendicativo col quale vorremmo essere ripagati delle umiliazioni subite, invece di lenire le ferite che tali umiliazioni ci hanno prodotto.

Le affermazioni

Tutto ciò che abbiamo detto finora è possibile fin da ora, a patto che noi lo vogliamo. Dice Louise Hay che possiamo cominciare da subito a modificare gli schemi mentali a cui abbiamo ricorso finora, rendendo positivo il nostro modo di parlare e basandoci su schemi più positivi per i nostri pensieri.

Questo è possibile facendo uso delle affermazioni. Per affermazioni si intende scegliere consapevolmente frasi e termini che ci aiutino a metterci immediatamente nel processo per raggiungere quello che desideriamo.

Le affermazioni si possono fare davanti allo specchio, leggerle ad alta voce con convinzione, scriverle più volte al giorno o, perché no, anche cantarle.

Le affermazioni sono il primo passo per il cambiamento. Facendo affermazioni, diciamo all’inconscio che stiamo prendendo in mano la nostra situazione, che possiamo e vogliamo fare qualcosa per cambiare.

Le affermazioni usate con una certa costanza diventano convinzioni e produrranno sempre dei risultati.

Alcuni esempi di affermazioni:

* Sono una persona realizzata e sicura di sé

* Il mio corpo è vitale e la mia mente serena, sono in perfetta armonia

* Faccio tutte le cose con amore e ogni giorno la vita mi restituisce cose buone

* Riesco sempre a mettere in pratica le mie capacità e il mio talento

* Lavoro in un posto meraviglioso e i colleghi mi stimano

Perché le affermazioni siano funzionali è necessario che il messaggio da fornire all’inconscio sia ben chiaro. Quindi le frasi è meglio che siano dirette, precise e positive e lo scopo va dichiarato apertamente senza sottintesi. I verbi usati nelle affermazioni devono essere al presente.

Ad esempio la prima affermazione dice “Sono una persona realizzata e sicura di sé” e non “sarò una persona realizzata e sicura di sé“. E neanche “Non voglio più essere una persona insicura“.

Guardarci allo specchio e dirci ad esempio “ti amo” o “sono un uomo di successo” all’inizio potrà sembrarci poco buffo e verosimile, ma con le affermazioni stiamo gettando un seme.

di Claudio Faggi

http://www.ass-arcano.it/louise_hay.htm

Libro consigliato:


Louise L. Hay

Vivere!

Percorrere con successo il cammino dell’esistenza alla luce del pensiero positivo

Nel volume sono trattati i vari periodi e aspetti della vita umana, dall’infanzia alla vecchiaia, dal rapporto con il nostro corpo a quello con l’ambiente di lavoro.
Louise Hay ci insegna a prendere coscienza delle infinite risorse presenti in ciascuno di noi e a metterle al servizio delle nostre aspirazioni e del nostro benessere psicofisico. L’autrice propone inoltre una lista di 101 pensieri positivi in favore della vita da ripetere, meditare e assimilare per migliorare il rapporto con noi stessi e con quanti ci circondano, oltre che per sentirci finalmente appagati e felici.

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Amore condizionato

amore_condizionato

I modi di pensare dell’ego si evidenziano più chiaramente nei rapporti che consideriamo particolarmente intimi o speciali. Questi rapporti si basano sulla convinzione che ci manca qualcosa che solo gli altri possono darci e che saremo incompleti e infelici se non la riceviamo, perciò sono necessariamente costruiti sul senso di colpa e sulla mancanza di fiducia: secondo l’ego gli altri esistono per soddisfare i nostri bisogni, perciò non siamo proprio capaci di vedere noi stessi e gli altri come siamo davvero.
Tale incontro di bisogni reciproci è ciò che l’ego chiama “amore” condizionato ed esclusivo.
Al contrario dell’amore incondizionato che è inclusivo e basato sull’accettazione totale di se stessi e degli altri, quello condizionato pone sempre precisazioni, limitazioni , riserve. In massima parte di ciò che nella vita chiamiamo amore è condizionato, fondato sulla mancanza, sull’ ottenere, sulla contrattazione e sullo scambio.
La parola chiave dell’amore condizionato è “se“: ti amerò se fai ciò che voglio, se ti adatti allo stampo che ho costruito sulla mia mente per te.
Ti amerò se avrai voti migliori a scuola…se torni a casa dal lavoro in orario..se ti ricordi del mio compleanno..se dimostri più affetto e diventi e diventi un partner sessualmente più disponibile ed energico.. se smetti di fumare.. se dimagrisci.. se smetti di lamentarti: l’elenco dei se è infinito.
Ci sentiamo felici se otteniamo quello che vogliamo o se la persona cambia per soddisfare i nostri bisogni: in caso contrario l’insoddisfazione cresce e diventa frustrazione, irritazione e poi rancore.
I rapporti basati sull’amore condizionato sono in realtà rapporti di amore/odio, in cui si desidera qualcosa dall’altro per una errata sensazione di mancanza e nella convinzione che l’altro possieda ciò che a noi manca.
In questi rapporti di amore e odio sono garantite la paura e l’instabilità per via della gelosia, possessività e competizione che caratterizzano l’amore condizionato.
I rapporti d’amore condizionato sono esclusivi, tengono fuori gli altri allo scopo di limitare l’amore.

“Quanto vogliamo qualcosa da qualcuno
Dà l’esatta misura di quanto soffriremo
Perchè è il desiderio che porta dolore
Ed è l’amore che porta gioia”

Geral Jampolsky


Gerald Jampolsky Amare è Lasciare Andare la Paura – Nuova Edizione 2007
Un invito potente a lasciar andare la paura e vivere pienamente l’Amore, in tutte le sue manifestazioni. Un invito a cui non possiamo resistere, se vogliamo trasformare la nostra vita in qualcosa di meraviglioso.

Gerald Jampolsky ci guida alla scoperta di un modo efficace per abbandonare e non lasciarsi più condizionare dai rancori del passato e dalle ossessioni del futuro, rendendo noi stessi e la nostra vita migliori perché, finalmente, la nostra energia può esprimersi nel presente.

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Pensiero positivo, pensiero creativo

pensiero_cielo

Come migliorare la propria vita, modificando il proprio sistema di pensiero. Il Pensiero Positivo nasce come esigenza di modifica e di miglioramento della qualità della vita che può avvenire in noi attraverso l’osservazione dei nostri pensieri.

La nostra mente lavora in continuazione seguendo degli schemi appresi dall’ambiente circostante, famiglia, scuola, lavoro, amicizie. Spesso però questi schemi causano un pensiero limitante che può condurre anche a degli stati di sofferenza in quanto non offrono degli spunti positivi riguardo alla vita.
Quante volte la sera al ritorno dal lavoro, o comunque al termine di una giornata si passa in rassegna quello che è successo ma di questo si ricorda solo gli eventi negativi, di tensione?
Anche questo è uno schema, pensare alle sole cose negative, e come schema può essere sostituito da uno migliore e più “creativo” per la nostra esistenza.
Questi appunti sul modo di pensare sono una considerazione e non una critica a noi stessi. Uno dei concetti essenziali consiste nell’amare noi stessi, per quello che siamo, considerando che ogni cosa che abbiamo fatto fino ad ora era la migliore che potevamo fare in quel momento in base all’esperienza maturata.
Accettare questo ci permette di non auto criticarci, e di far giungere una maggior consapevolezza di prosperità nella nostra vita.
Ognuno è responsabile delle proprie esperienze, e siccome ogni nostro pensiero crea il nostro futuro, possiamo fin d’ora provare a modificare gli schemi mentali a cui abbiamo ricorso fino
Molti avranno visto il film “L’attimo fuggente” e sicuramente ricorderete la scena degli allievi che salgono sopra la cattedra per avere un altro punto di vista. Trovare altri punti di vista significa rendere creativo ogni nostro pensiero e ogni nostro istante. Per questo motivo molte persone che conoscono il pensiero positivo sono spinte attualmente a denominarlo creativo, primo perché così si esce da una connotazione dualistica positivo-negativo secondo perché si dà al pensiero un’impronta neutra ma non limitante: creativo…creativo di ciò che si ritiene utile ed importante per noi stessi.

Lasciamo aperta la porta alle nostre enormi potenzialità, e ci accorgeremo che la nostra vita può guarire!

Una volta un amico disse parlando di una sua situazione: Questa è l’unica cosa bella di questo periodo.
Perché non dire: Questa è la prima cosa bella di questo periodo! Non è mancanza di realismo, è semplicemente lasciare aperta la porta ad altre possibilità… la nostra mente riceverà così un messaggio creativo, apportatore, di nuove opportunità, invece di quello limitante.
Provando solo a cambiare questa frase potremmo comprendere che dietro al concetto: questa è l’unica cosa bella…, si potrebbero nascondere in realtà altre situazioni, altre emozioni, quali ad esempio quella di non meritare altre cose belle! Cercando in ogni istante di essere coscienti di ciò che si pensa. Possiamo lavorare oltre che sul nostro aspetto mentale anche su quello emozionale, liberandoci così dei vecchi pensieri limitanti e creare in ogni secondo un miracolo nella nostra vita.

Le Affermazioni sono uno degli “strumenti” più potenti e conosciuti del Pensiero Positivo. Una volta che conosciamo il potere dei nostri pensieri e delle parole è ora di fare qualcosa per trasformarli, in modo da creare dei benefici nella nostra vita.

Come possiamo rendere positivo il nostro linguaggio e trasformare i nostri pensieri su schemi più positivi?

La risposta è semplice, facendo le affermazioni. Per fare affermazioni intendo scegliere consapevolmente frasi e termini che ci aiutino a creare qualcosa di positivo nella nostra vita. Ogni qualvolta che pensiamo e parliamo, facciamo delle affermazioni. L’affermazione è il punto di partenza, il primo passo che apre la via al cambiamento. Facendo affermazioni, diciamo all’inconscio che ci stiamo responsabilizzando, che
possiamo e vogliamo fare qualcosa per cambiare.
Spesso quando parliamo delle esperienze che viviamo o che vogliamo realizzare noi utilizziamo il non, e in questo modo ci allontaniamo dall’obiettivo che vogliamo raggiungere. Questo perché l’inconscio non computa il non.

Vi faccio un esempio:

Se io dico “non voglio essere più malata“, non do al corpo una chiara immagine della salute che voglio godere. E l’inconscio percepirà unicamente ” malata”.
Invece posso cominciare a dire: “sto cominciando il mio processo di guarigione, mi sento più a mio agio con il mio corpo, ho anche un aspetto più sano“. Focalizziamo l’inconscio sulla guarigione, sulla salute e non sulla malattia. Focalizziamo l’attenzione sulla direzione verso la quale siamo diretti, piuttosto che focalizzarci su dove non vogliamo andare. L’inconscio è molto diretto non ha ne strategie ne obbiettivi da perseguire, fa in sostanza quello che sente; quindi prende tutto molto sul serio, senza senso dell’umorismo.
Possiamo paragonare il nostro inconscio ad un fruttivendolo, questo ci da’ solo ciò che noi gli chiediamo. Non entreremo mai da un fruttivendolo dicendo: “Non voglio le mele.“, bensì chiederemo con chiarezza cosa veramente vogliamo: “Voglio un chilo di pesche“.
Le caratteristiche di base per creare delle affermazioni funzionali sono:

  • Creare frasi chiare, precise, positive e al tempo presente a proposito di quello che vogliamo sperimentare nella nostra vita.
  • Mirano al processo per raggiungere quello che vogliamo, più che al risultato.
  • L’affermazione è necessario sia acquisita e mantenuta sotto la sola responsabilità della persona, quindi le affermazioni sono personali. Riguardano noi, il nostro cambiamento, non quello degli altri.

Un esempio se volessi incrementare la fiducia in me stessa, creerò una affermazione tipo:
Ho fiducia nelle mie scelte, ogni cosa che faccio è giusta per me.
Non utilizzerò mai quest’altro tipo di affermazione:
Avrò fiducia nelle mie scelte, senza paura di sbagliare.
Nel secondo tipo di affermazione la mente, l’inconscio riceve il messaggio del futuro (avrò); perciò c’è tutto il tempo per farlo… magari domani. Ed inoltre, farò qualcosa senza paura, perciò l’attenzione va alla paura e non alla fiducia. Ricordate che l’inconscio non computa le negazioni.

Usare le affermazioni:
Uno dei modi per usare le affermazioni e quello di ripeterla a voi stessi, mentalmente o a voce alta, durante tutta la giornata, ogni volta che vi viene in mente, specialmente subito prima di addormentarvi o subito dopo il risveglio.
Una delle tecniche più potente che io abbia mai sperimentato e quella di prendere una particolare affermazione e scriverla dieci o venti volte di fila, pensando veramente alle parole mentre le scrivete. I risultati che si ottengono praticando questa facile tecnica sono talmente importanti che solo per questo vale la pena di provare.
Componetevi da soli delle canzoni semplici, usando delle affermazioni che creano la realtà che voi volete per voi stessi nella vostra vita, e… andate in giro per casa o per il mondo cantando la vostra canzone!!!
Cominciate a includere nelle vostre conversazioni e nei vostri discorsi delle affermazioni, formulando frasi molto positive che riguardano quello che volete costruire nella vostra vita.

Comincia fin da ora:

Realizzo uno dopo l’altro tutti i miei sogni e anche di più!!!!!


Libri consigliati:

Liberarsi da schemi mentali negativi, per aprirsi alla vita con un approccio ottimistico, significa servirsi del pensiero positivo come strumento indispensabile per vivere felici, all’insegna dell’amore e della pace.
L’autrice, affetta da una grave forma tumorale, è riuscita a sconfiggere il cancro grazie ad un processo di autoguarigione, attivato dal pensiero positivo.



Louise L. Hay

Puoi Guarire la Tua Vita

Pensare in positivo per ritrovare il benessere fisico e la serenità interiore

Armenia
ISBN: 8834404521

Prezzo € 14,50

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Louise L. Hay

Pensa in Positivo

120 pensieri per migliorare la propria vita e stare bene nel mondo

Armenia
ISBN: 9788834408544

Prezzo € 9,00

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Rilassare il pensiero

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Meditazione vuol dire imparare a “meditare” ovvero a pensare. Il pensiero spesso va dove vuole e anche se ci sembra di indirizzarlo dove vogliamo, in realtà lui se ne va dove vuole e ad un pensiero ne seguono altri e la mente si agita e l’agitazione della mente come risultato porta a stress e poi anche a malattie, ecc..

Quando si cammina o ci si siede e si osserva il respiro in maniera consapevole, accade che “automaticamente” il ritmo cardiaco si rilassa, il respiro man mano si fa più tranquillo, il sangue scorre con calma, il pensiero si fa più rallentato.

Come quando fai un frullato e poi lasci decantare così che la polpa vada a fondo. La mente ha bisogno “fisicamente” di questo momento, a maggior ragione con il tipo di vita che vivete voi.

E’ come se tu usassi una macchina senza mai spegnerla, a pieno ritmo.

Il cervello ha bisogno di riposo e non può averlo solo la notte, non in questo tipo di società.

Quindi il primo beneficio è quello fisico: la mente se ti siedi e respiri senza fretta e senza attese, si calma e si calma il cuore, il fegato, i polmoni, il corpo.

Mentre respiri in consapevolezza il corpo si rilassa e le tensioni che accumuli tendendo i muscoli si rilassano.

Il secondo beneficio è quello verso il pensiero. Se ti abitui a rilassare respirando, cominci a “vedere” il pensiero mentre si forma e a “fermarlo” oppure a vederlo passare, senza agganciare a quel pensiero un altro pensiero.

continua la lettura su: http://www.lamentemente.com

Libri consigliati:
Meditare è l’arte di vivere. Nell’osservare il corpo, la mente e le emozioni ci rendiamo conto che gran parte delle nostro malessere nasce nel momento in cui siamo incapaci di accettare ciò che ci accade.
La sofferenza che ne deriva accentua la rigidità e la paura in noi e ci allontanano dalla comprensione e dall’amore. La meditazione, come confermato anche dalle più recenti scoperte scientifiche, se è praticata con regolarità, è uno strumento efficace per accrescere il nostro benessere psicofisico.



Mario Thanavaro

Meditare fa Bene

Uno strumento universale per ritrovare benessere e pace

Punto d’Incontro
ISBN: 9788880935810

Prezzo € 8,90

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Si tratta di un libro fondamentalmente pratico che indica una via per condurre una vita equilibrata attraverso l’uso quotidiano di diverse tecniche di meditazione. Tra di esse, vi sono quelle in grado di ridurre lo stress, di aumentare la consapevolezza, di trovare il proprio centro interiore, di gestire i diversi tipi di stati d’animo, di migliorare la comunicazione con gli altri e così via. Le tecniche sono suddivise in quattro grandi gruppi: quelle per la mattina, per il lavoro, per il tempo libero e per la notte. Provengono da fonti diverse, non esclusivamente orientali, e sono rese attuali e facilmente integrabili con i ritmi della vita moderna.

Il testo è di facile lettura ed è reso ulteriormente piacevole dalla presenza di numerose illustrazioni a fumetti, da diverse barzellette e soprattutto dal CD dal titolo In Sintonia con il Momento che è una meditazione guidata molto efficace soprattutto per chi si sta avvicinando alla meditazione.



Maneesha James

Impara a Meditare + CD

Tecniche per una Vita Viva. Come uscire dal caos frenetico quotidiano

Macro Edizioni
ISBN: 8875076979

Prezzo € 16,50

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