L’ultimo regalo di Natale – John Burningham

Era la vigilia di Natale.
Babbo Natale e le renne
erano finalmente tornati a casa.
Erano stanchissimi, perchè
avevano consegnato i regali
a tutti i bambini del mondo.

È la vigilia di Natale. Babbo Natale e le renne sono finalmente a casa – sono molto stanchi perché hanno consegnato regali ai bambini di tutto il mondo. Dopo aver fatto uno spuntuno, tutti a letto, serve proprio una bella dormita, anche alla renna che non si sente troppo bene forse per il lungo viaggio… Anche Babbo Natale indossa il pigiama e sta per andare a letto quando nota che c’è ancora un regalo nel suo sacco.

Oh no! Babbo Natale ha dimenticato di consegnare il regalo di Beniamino Stamberbugio. Babbo Natale sapeva tutto di Beniamino Stamberbugio – sapeva che i suoi genitori erano troppo poveri per comprargli regali, sapeva che l’unico regalo che Beniamino avrebbe avuto sarebbe stato il regalo che gli avrebbe portato Babbo Natale e sapeva che Beniamino viveva in una capanna in cima al Monte Rotolo, lassù molto, molto lontano.
Babbo Natale era molto stanco, le renne dormivano profondamente ma sapeva che doveva portare il regalo a Beniamino Stamberbugio.

Quindi si mise il cappotto sopra il pigiama, si mise gli stivali e il cappello, raccolse il sacco e iniziò a camminare attraverso la fredda notte d’inverno verso la casina dove abitava Beniamino Stamberbugio in cima al Monte Rotolo, che era molto, molto lontano lontano.
E così, si avvia e, con l’aiuto di alcune persone di buon cuore, infatti appena incontra un uomo con l’aaereoplano, subito Babbo Natale chiede se può aiutarlo.

“Scusi tanto, sono Babbo Natale.
Mi è rimasto nel sacco l’ultimo regalo,
che è per Beniamino Stamberbugio,
il bambino che abita nella casupola
in cima al Monte Rotolo,
lassù, molto, molto lontano.
E tra poco sarà Natale.”

Incominciò però a nevicare troppo forte per volare e l’aereo cade giù, ma dopo un piccolo tratto appena dopo la collina ecco che incotra l’uomo con la jeep, e via via intoppo dopo intoppo incontra e si fa aiutare anche dal ragazzo con la motocicletta, la ragazza con gli sci, e ancora lo scalatore con la corda, tutti gentili e desiderosi di aiutarlo se non fosse per improvvisi inconvenienti. Fortunatamente ognuno è riuscito ad aiutarlo a modo suo anche se per piccoli tratti e Babbo Natale riesce a farcela appena in tempo.

L’ultimo regalo di Natale di John Burningham edito da Mondadori è un libro magnifico che sottolinea lo spirito natalizio. Il dono stesso non ha importanza tanto quanto il viaggio nel dono. L’ultima riga della storia specula su cosa sia il dono “E chissà che cosa sarà…“. Ciò incoraggerà i bambini a sognare su ciò che pensano che Beniamino abbia ricevuto come regalo da Babbo Natale.
È una storia adorabile come è ambientata nel periodo natalizio e ha anche un elemento di umorismo che fa ridere i bambini.

Il testo ripetitivo è utile per coinvolgere i bambini più piccoli nella narrazione della storia:
“Scusi tanto, sono Babbo Natale. Mi è rimasto nel sacco l’ultimo regalo, che è per Beniamino Stamberbugio, il bambino che abita nella casupola in cima al Monte Rotolo, lassù, molto, molto lontano. E tra poco sarà Natale.”

La storia viene raccontata attraverso questa coinvolgente ripetizione e, quando Babbo Natale incontra un disastro dopo l’altro, quella ripetizione trasmette un senso di urgenza al lettore: Per favore, lascia che Babbo Natale arrivi a casa di Beniamino Stamberbugio in tempo! Per favore, non lasciarlo svegliare la mattina di Natale e non trovare un regalo! Sbrigati Babbo Natale, sbrigati!
È un viaggio lungo e arduo che richiede molti e diversi mezzi di trasporto, ma Babbo Natale non si scoraggia.

In questo libro natalizio John Burningham segue lo schema delle sue storie più amate per i bambini, portando il nostro eroe in un viaggio che è disseminato di un cast di persone utili attraverso splendidi paesaggi pittorici.
Infatti Babbo Natale viaggia attraversando panorami del mondo che si sta lentamente svegliando, viaggiando in aereo, in moto, con gli sci e infine percorrendo la cima delMonte Rotolo. Offre a Burningham ampie opportunità di riempire intere porzioni con grandi macchie di colore, luce e nelle scene più suggestive, ghiaccio e neve completamente neri.
Queste scene impressionistiche si adattano perfettamente alla vigilia di Natale e all’impossibile compito affrontato da Babbo Natale, che viene spesso rappresentato come un piccolo granello contro il vasto paesaggio.

Adoro come Babbo Natale diventa visibilmente più stanco man mano che la notte si consuma. Quando finalmente lo fa vicino a casa, le sue ginocchia stanno cedendo e la sua schiena è dolorosamente chinata. Ma come mostra l’ultima, meravigliosa immagine, è valsa la pena ogni passo.
La storia è semplice ma molto dolce. Ha le piccole frasi di ripetizione che adorano i bambini piccoli e le illustrazioni di Burningham sono piene di carattere. Questo è un libro di Natale che molti di voi potrebbero aver letto già da piccoli e chiuso in uno scatolone in soffitta…ora è ritornato per i bambini di oggi perchè è una storia che merita, merita di essere un classico Natalizio!

E dopo la lettura ecco alcune attività che si possono fare:

Scrivere una lettera di ringraziamento di Beniamino Stamberbugio a Babbo Natale descrivendo quale fosse il suo regalo.

Creare una mappa del viaggio di Babbo Natale fino alla cima del Monte Rotolo.

Disegnare Babbo Natale con il tuo mezzo di trasporto preferito dalla storia o un’altro 😉

Scrivi una serie di istruzioni per dire a Babbo Natale come arrivare a casa tua.

Ci sono molte altre attività che possono essere ispirate da questa storia non solo del Natale, ma dell’impegno, della perseveranza e del fare qualcosa di buono per qualcun altro.
Un libro adorabile con un messaggio sincero per questo speciale periodo dell’anno.

Cosa pensi sia stato il regalo di Natale di Beniamino Stamberbugio…!?
Buona lettura

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