BUON NATALE, Cipollino! – Frida Nilsson

“Questo è Cipollino. Cioè, non è che sia davvero una piccola cipolla, eh!
E non è nemmeno cosi piccolo. Un tempo però era piccolo, nuovo e tutto tondo, ed era stato allora che la mamma aveva cominciato a chiamarlo Cipollino. In realtà si chiama Stig, Stigge per gli amici.”

In una fredda serata d’Avvento, quando il buio cala presto e il Natale sembra ancora lontano, inizia la storia di Stig, affettuosamente chiamato Cipollino dalla sua mamma.
La loro è una famiglia piccola e semplice, con desideri grandi nel cuore.

Stig, con gli occhi pieni di speranza, desidera ardentemente due cose: una bicicletta per sfrecciare verso la scuola e un padre, una figura che ha sempre immaginato ma mai conosciuto. Questi desideri, apparentemente irraggiungibili, non scoraggiano il piccolo Cipollino, che mostra una maturità e una determinazione sorprendenti per la sua età.

“Cipollino non potrà avere una bicicletta per Natale. Costa troppo. Deve farsi venire in mente qualcos’altro, ma è impossibile! Quando si desidera una sola cosa al mondo, tutte le altre non contano niente! Tanto varrebbe chiedere in regalo un vecchio calzino puzzolente!”

La storia di Stig è un viaggio attraverso i giorni dell’Avvento, un capitolo per ogni sera, che ci porta verso il Natale. Ogni pagina è un passo nella vita di Stig, tra problemi a scuola, litigi con i compagni, e una nuova amicizia speciale e inaspettata. La sua è una realtà non patinata, ma autentica, dove le emozioni come l’invidia, la rabbia e la frustrazione si intrecciano con esperienze e relazioni sincere.

Stig, con determinazione, cerca di realizzare i suoi desideri. Convincere la mamma a comprare la bicicletta, nonostante il costo elevato, e partire per Stoccolma alla ricerca del padre, sono le sue missioni. La storia di Stig è un viaggio di crescita, di empatia e di legami inaspettati, dove i sentimenti e le relazioni sono più importanti della parentela stretta.

Il libro, “Buon Natale, Cipollino!” di Frida Nilsson, edito da Lupoguido è un racconto lungo 25 capitoli, uno per ogni giorno dell’Avvento, che ci accompagna in un viaggio emotivo e profondo. Ogni capitolo svela un pezzo della vita di Stig, dai suoi sogni alle sue sfide quotidiane. La narrazione è impreziosita dalle illustrazioni di Anna Benotto, che con delicatezza e sensibilità catturano l’essenza dei momenti vissuti da Stig.
E’ un racconto sincero che rivede il concetto di famiglia e ci fa riflettere su come i legami più intensi non siano sempre una questione di parentela. È una lettura coraggiosa che fa crescere, mostrando come sia possibile e meraviglioso crescere se si incontra chi sa capire senza giudicare.

“Buon Natale, Cipollino!” è quindi più di un semplice libro per bambini; è una lettura che tocca il cuore di lettori di tutte le età. È un invito a riflettere sulle proprie relazioni, a riconoscere il valore dell’empatia e dell’accettazione, e a celebrare la bellezza di crescere e scoprire il mondo insieme.

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L’Amore cos’è? – Alberto Pellai e Barbara Tamborini

“In cammino tenersi per mano…
cercare ogni giorno bellezza,
affrontare insieme il dolore,
lasciare la rabbia svanire,
nel nero trovare il colore”

Gli autori ci raccontano perché l’educazione emotiva è fondamentale e come sia importante condurre bambini e ragazzi a scoprire la bellezza di un sentimento fondamentale nella nostra vita: l’amore.

Noi partiamo dall’amore che conosciamo, che è innanzitutto quello dei nostri genitori. L’amore, quello che ci fa mettere le radici ma poi “viviamo la nostra esperienza di amore” e mettiamo così un mattoncino in più. Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva prova con questo libro a dare tutte le sfaccettatura possibili dell’amore.

“Cos’è davvero l’amore? Per quanto ti abita il cuore?
Ti incendia tutta una vita o appassisce come un fiore?!
…L’amore può esser per sempre, o rompersi come cristallo,
ma anche se finisce è stupendo aver danzato il suo ballo…”

Discutere di sentimenti ed emozioni con i più piccoli equivale a incoraggiarli a osservare sia il loro mondo interno che quello esterno. Questo dialogo crea un collegamento tra la loro sfera personale e le esperienze che il mondo esterno offre quotidianamente. Alcuni bambini crescono in famiglie unite e piene d’affetto, mentre altri provengono da contesti in cui i genitori si sono separati, talvolta in circostanze difficili.

Nel libro “L’amore cos’è?“, esploriamo un percorso di scoperta del sentimento più significativo della nostra esistenza. Questo viaggio è guidato da un bambino che, in seguito alla separazione dei suoi genitori, riflette profondamente sull’amore.

“C’è chi dice “L’amore è per sempre”, germoglia per tutta la vita.
Per altri invece è un sussulto, dura il tempo di una partita.
Sull’amore dei miei genitori, un giorno è comparso un cartello:
“Si chiude” e non per vacanza. Pioveva e non c’era un ombrello.
Fu triste scoprir che l’amore, può anche un giorno finire.
Se accade a mamma e papà, il buio ti viene a inghiottire.
Ti trovi perso in un tunnel, un cui tutto è fermo ed incerto.
Cammini e fatichi a trovare l’uscita per il cielo aperto.

L’amore allora cos’è? Delizia o terribile imbroglio?
Qualcosa che devo temere o qualcosa a cui dire “lo voglio”?

Lui osserva due anziani che si tengono per mano e si amano di un amore di lungo corso. In un dialogo potente e suggestivo, i due anziani raccontano l’amore come una dimensione della vita che ne segue e asseconda le stagioni.

“Non sempre l’amore è per sempre, con pazienza si va a costruire,
è un lavoro di fine cesello, come artisti di deve scolpire.”

Il germogliare della primavera, il fare frutti dell’estate, il lento e colorato rallentamento dell’autunno e il bisogno di intimità e calore verso cui spinge il freddo dell’inverno sono metafore perfette per raccontare come l’amore può connotare in modo stabile il nostro muoverci nella vita. Accompagnato dalle illustrazioni di Ilaria Zanellato, che forniscono suggestioni di enorme pregio artistico e fortemente evocative.

“In cammino tenersi per mano, negli occhi sapersi guardare,
nutrirsi con baci e abbracci, parlare di ciò che fa male.
Cercare ogni giorno bellezza, affrontare insieme il dolore,
lasciare la rabbia svanire, nel nero trovare il colore.”

Alberto Pellai e Barbara Tamborini sono autori di libri per bambini e ragazzi ma anche di molti bestseller di psicologia e parenting che sono stati tradotti in diversi Paesi.
L’ultimo libro pubblicato insieme, però, è un albo illustrato intitolato L’amore cos’è? Questo testo poetico ed evocativo, omaggio alla scoperta del più potente dei sentimenti.

L’amore cos’è? di Alberto Pellai e Barbara Tamborini magnificamente e poeticamente illustrato da Ilaria Zanellato edito da Mondadori, ci accompagna in un bellissimo viaggio di scoperta dell’amore, con quella verità che contraddistingue lo psicoterapeuta.
Un libro perfetto per i bambini alle prese con i primi amori, con le prime delusioni, con le prime domande sull’amore dei genitori..ma è un libro anche per i genitori, perfetto per parlarne e leggerlo insieme a casa ma anche a scuola!

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Che cos’è l’AMORE, Minimoni? – Rocio Bonilla

“Se l’Amore non si può vedere, nè annusare, nè toccare…e nemmeno dipingere!
Come fanno a sapere che cos’è?”

In questo nuovo albo illustrato, Minimoni continua a interrogarsi sul mondo che la circonda. Così come nelle precedenti occasioni si chiedeva Di che colore è un bacio? o cercava soluzioni per le occasioni in cui si annoiava con Ti stai annoiando, Minimoni?, in questo caso si chiede qualcosa di più profondo: Che cos’è l’Amore, Minimoni?


La risposta, ovviamente, non è facile per una bambina (direi che non lo è nemmeno per i bambini più grandi), quindi comincia a cercarla nelle cose che sa.
Lei sente gli adulti che ne parlano, ma non sa cosa sia poiché “non puoi annusarlo, non puoi toccarlo…” quindi?


Non sembra facile sapere di cosa si tratta. Ma sa qualcosa di lui: che può spostare le montagne, quindi deve essere forte, anche se a volte gli è stato anche detto che è delicato e che deve essere annaffiato.

Ed è qualcosa di strano perché, come dicono le canzoni, l’amore è nell’aria, ovunque… Fino a dedurre che forse non è qualcosa di fisico, ma piuttosto è nei gesti, negli atteggiamenti, nei baci e negli abbracci pieni d’affetto ❤

Ogni incontro offre a Minimoni una nuova prospettiva sull’amore. Vede l’amore nei gesti quotidiani, nelle parole gentili, nei sorrisi condivisi e nelle lacrime di compassione. La storia raggiunge il suo apice quando Minimoni si rende conto che l’amore non è solo un sentimento, ma un’azione, un modo di essere nel mondo.

Il libro si conclude con una dolce rivelazione: l’amore è ovunque e in ogni cosa. È nelle piccole azioni quotidiane, nei momenti di gioia e anche di tristezza. Minimoni impara che l’amore è la forza che connette tutti e tutto, una lezione preziosa che porta con sé nel cuore.

“Che cos’è l’amore, Minimoni?” di Rocío Bonilla pubblicato da Valentina Edizioni è un libro pieno d’amore che affronta questo sentimento in un modo meravigliosamente adatto ai bambini: l’amore si trova anche nel calore di un abbraccio o un bacio e nello stare insieme.
In questo modo, il libro di Rocio Bonilla mantiene la sua consueta trama attorno ai valori, all’affetto, all’amore e alla comprensione emotiva. Le sue opere sono sempre circondate da buone intenzioni, enorme calore e gentilezza verso la vita. Ogni pagina è un’esplosione di colori e dettagli che catturano l’attenzione dei bambini, rendendo l’esperienza di lettura veramente immersiva.
Lo stile di scrittura di Bonilla è semplice ma evocativo, perfetto per il suo giovane pubblico. Le illustrazioni sono ricche di emozioni, trasmettendo gioia, sorpresa, e meraviglia, che si fondono perfettamente con il testo. L’atmosfera generale del libro è una di gioia e scoperta, invitando i bambini a esplorare il mondo intorno a loro con occhi pieni di meraviglia.

Come dice Minimoni,
l’Amore è come il vento, non lo puoi vedere, ma lo puoi sentire.

Per tutti questi motivi è una lettura consigliata soprattutto ai più piccoli, poiché il suo breve testo invita tutti a guardare e apprezzare il libro per le sue immagini e per la sensazione che trasmettono, avvicinandoci a valori che non dovremmo mai perdere di vista, qualunque sia la nostra età.

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La Cometa – Joe Todd Stanton – Recensione

“La mia casa è dove possiamo vedere l’alba di mattina…
…fare finta di essere animali selvaggi di pomeriggio…
…e dormire con il suono delle onde di notte.”

A volte le storie semplici sono ciò di cui il cuore ha bisogno. Cantano molto più a lungo di altri racconti. La cometa è una storia del genere.

Nyla ama la sua vita, la sua vita di inventare storie, aria fresca e divertimento all’aperto, di sorrisi e risate con suo padre – una vita che chiunque vorrebbe condurre.
Nyla ama la sua casa: può contare un centinaio di stelle quando guarda fuori dalla finestra della sua cameretta e una volta ha anche visto una cometa.
Lei e suo padre trascorrono molto tempo insieme e fanno cose divertenti come cucinare deliziose feste, inventare storie e trascorrere molto tempo nella natura.


Tuttavia, la vita non può sempre essere semplice e la vita di Nyla è sconvolta dai venti del cambiamento.
Un giorno, suo padre deve trovare un nuovo lavoro e si trasferiscono in un nuovo posto, dove Nyla non può sentire il mare. Ci sono molti alti edifici grigi e Nyla può contare solo sette stelle. A Nyla questo posto non piace per niente, si sente sola e persa. Questa non è casa sua.

Ma quando deve lasciare la sua casa in campagna per iniziare una nuova vita in città, tutto ciò a cui riesce a pensare è quello che le manca di prima.
Poi una notte guarda fuori e vede una cometa cadere dal cielo. Attraverso di essa cresce un albero e lei esce dalla finestra e segue i suoi piedi fino alla cometa. Qualcosa di magico inizia a crescere e lei si sente come se fosse a casa. Ma è reale? O la sua immaginazione è scappata da lei? Si sentirà mai più a casa?
Nyla trova una nuova visione dalla sua nuova vita. Ma così facendo trova un modo per collegare quelli che sono i suoi ricordi con quella che è la sua vita adesso.

Quando Nyla è costretta a lasciare la sua casa in campagna per ricominciare la vita in città, tutto ciò a cui riesce a pensare è tutto ciò che le manca di prima.
Quindi, quando una cometa si abbatte sulle strade della città e inizia a crescere in una foresta, Nyla non può resistere all’opportunità di dirigersi in un posto che sembra più vicino a quello che aveva prima… ma ciò che inizia come una fuga potrebbe essere la cosa giusta da fare farla sentire finalmente a casa.

La Cometa di Joe Todd-stanton edito da Babalibri è una storia illustrata vibrante, bella, piena di sentimento: una storia di speranza sincera e sensibile.
Visivamente, è glorioso! La storia è perfettamente scritta mentre seguiamo Nyla, che vive una vita idilliaca con suo padre in riva al mare. Quando si trasferiscono in città, a Nyla manca tutto ciò che aveva in casa: il cielo notturno, i suoni delle onde e il tempo e l’attenzione di suo padre. L’espressività di Nyla attira l’attenzione di suo padre, ma gli ci vuole del tempo per capire. Questo è quando la magia inizia ad accadere: iniziano a creare una casa insieme!

Il trasloco per i bambini può essere vissuto in modo triste e questo libro accetta quei sentimenti e dimostra come l’amore, la connessione e il tempo possono migliorare le cose!
La Cometa, tocca la forte esperienza del trasloco.

Questa bellissima storia esplora come questo può influenzare il senso di appartenenza di un bambino, ma anche come può aprirlo a nuove e meravigliose esperienze.
Il cambiamento è particolarmente duro per i bambini, e questo dimostra quanto sia difficile essere resilienti, ma che puoi creare una casa ovunque con le persone giuste e l’atteggiamento giusto. Riguarda la positività e la ricerca di un posto da chiamare tuo, indipendentemente da dove vivi.

Ho adorato le illustrazioni degli alberi e dei fiori e il modo in cui si intrecciano tra le pagine, simbolo della creatività della ragazza e del significato di casa. Emotivo e meraviglioso, profondo e toccante

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Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata – Cristina Marsi

“Ooooh… ma è un’orribile lettera d’amore!
Con tanto di cuoricini. Ovviamente il piccione ha sbagliato indirizzo!”

Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta nella vita di ricevere una letterina d’amore o di trasformarsi in investigatore?
Adelina e il suo piccolo gatto, Bricco sono già abili investigatori, grazie alle loro lunghe camminate raggiungono tutti i luoghi nei dintorni, preziosa la mappa a inizio e fine libro che localizza tutti i luoghi salienti dell’avventura che i nostri piccoli e furbi protagonisti sono pronti a intraprendere senza alcuna paura, come due seri investigatori.

Adelina è una bambina intraprendente e curiosa. Le piace ficcare il naso un po’ dappertutto e quindi spesso si ritrova a dover risolvere misteri e a calarsi nei panni di un’investigatrice.
Vive così divertenti avventure, tra fantasia, immaginazione e realtà, all’interno del quartiere in cui vive.
In questo secondo libro, che la vede protagonista, un piccione viaggiatore le recapita una lettera d’amore!

Ma dalle parole sdolcinate, Adelina capisce che la lettera non è per lei.
La nasconde immediatamente perchè solo leggerla l’ha fatta arrossire e immagina come potrebbe sentirsi in imbarazzo se i suoi genitori la trovassero.

Ovviamente chiede subito consiglio alla sua vice nonna Mafalda, la quale le suggerisce di cercare il vero destinatario con gli indizi che ha e quindi non può che basarsi sulla scrittura ma anche sulla carta da lettere utilizzata. Insieme al gatto Bricco e con l’aiuto anche del piccione viaggiatore che Adelina tiene ben ancorato a sè per paura che scappi prima di arrivare alla verità sono pronti per dare inizio alla ricerca.
Il pennuto (che si chiama Agostino) ha evidentemente sbagliato indirizzo. Quindi con il fido Bricco, munita di merenda, cartina della città, biglietto d’autobus, candela e borraccia, si parte per questa nuova indagine!

Riuscirà a scoprire a chi è indirizzata la lettera e chi l’ha scritta?
Quello che Adelina ignora è che alla fine avrà una bella sorpresa su questo mistero.
Alla fine sapremo chi sono il misterioso P e la vera destinataria della lettera?

“Che vuole da me signorina?”
“Voglio aiutarla a consegnare la lettera di persona…”
“Mi risulta difficile dichiarare i sentimenti delicati.”
“Oh lo capisco, ma se lo farà, starà meglio…
E mi chiami Adelina, smetta di darmi del lei, che ho cent’anni di meno”

Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata di Cristina Marsi edito da Terre di mezzo è una storia a capitoli, curiosa e appassionata, sempre in bilico tra la realtà e l’immaginazione più sfrenata, Adelina è un personaggio che somiglia a tanti dei nostri bimbi, che non faranno fatica ad immedesimarsi e immergersi nella lettura. Perfetta dai 6 anni in sù, o per una lettura condivisa 😉


La lettura è molto scorrevole e piacevole, con il giusto mix delle bellissime illustrazioni firmate da Francesca Carabelli che aiutano ad entrare ancora di più nella storia e anche conoscer in qualche modo i protagonisti.
Adelina sa come incantare i bambini, sa come farli divertire ma sa anche come stupirli perchè è proprio una di loro.

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Ci conosciamo? – Tina Oziewicz

La curiosità si arrampica più in alto che può,
in cima a un albero, su un tetto o su un camino.
La gioia salta su un trampolino.
La gratitudine riscalda.

Curiosità, è una creatura agile e dalle orecchie flosce, che si appollaia sopra il panorama del mondo aperto e guarda nell’immenso con una vivace miscela di speranza, meraviglia e desiderio.
Dal bordo di un camino, siamo entrati con lei nel mondo tranquillo e malizioso dei sentimenti, incontrando una troupe di creature morbidose.
La compassione aiuta le lumache ad attraversare un marciapiede verso la salvezza, .
Altrove, le nostre insicurezze costruiscono .


In Ci conosciamo? incontriamo pagina dopo pagina le poche parole di Tina Oziewicz ci parlano di verità, e le illustrazioni di Aleksandra Zajac sbocciano e sprizzano con dettagli affascinanti come una vela costruita con un paio di mutandoni svolazzanti o una pantofola rossa che cade da una zampa soddisfatta.

Cosa fanno i sentimenti quando nessuno guarda sorprende e lenisce, questo libro illustrato ci ispira e ci invita a provare a scoprirle.
Le frasi, semplici e brevi, contengono tutto ciò che è più importante. Ognuno di loro ritrae un sentimento. Conosciamo molto bene tutti questi sentimenti. Non importa quanti anni abbiamo e quali sono le nostre esperienze di vita.

Tutti provano gioia, tristezza. Sentiamo desiderio, compassione, o proviamo odio e rabbia. Alcuni sentimenti sono positivi, li associamo bene e ci piace che nascano nel nostro cuore. Vorremmo evitare gli altri, perché sono sempre legati a qualcosa di brutto. Dovremmo lottare per alcuni e dimenticare gli altri. Alcuni ci rendono sereni, altri ci fanno sorridere. Ci sono anche quelli che fanno sparire per molto tempo il sorriso dai nostri volti.


L’autrice, ha descritto ciascuno dei sentimenti il ​​più brevemente possibile. Ha paragonato ciascuno a qualche attività. Attività semplici e quotidiane. Pertanto, in questo libro, la pace è paragonata a un cane che viene accarezzato e la felicità è paragonata a una bolla portata dal vento, l’amore è come un elettricista e la speranza prepara panini per il viaggio…poi c’è anche la tristezza è avvolta in una calda coperta e la paura fa finta di non esserci, la nostalgia annusa una sciarpa e l’ansia fa il giocoliere.

Leggendo questo libro, ci siamo immersi in uno straordinario mondo di sentimenti. Sensazioni che ci accompagnano ogni giorno. Nonostante questo, molto spesso non ci pensiamo affatto. Non pensiamo a quanto grande sia il ruolo che giocano nelle nostre vite. Colpiscono non solo noi, ma anche le persone che ci circondano. Il modo in cui guardiamo quando proviamo tutti questi sentimenti può essere visto nelle illustrazioni di Aleksandra Zając. La grafica semplice e poco colorata è estremamente affascinante.

Ogni pagina è la conferma e lo dimostra che c’è la vera bellezza nella semplicità. Sarebbe molto bello appendere ogni foto di questo libro nei muri casa, scuole e uffici per ricordarci ogni giorno il grande potere insito nei nostri sentimenti.


Ci conosciamo? edito da Terre di Mezzo è un libro per intere famiglie e non ha età.
Per leggere insieme e parlare insieme. Vale la pena discutere di ciascuno dei sentimenti presentati in esso. Ognuno vale, perchè non possiamo vivere senza sentimenti, quindi abbiamo bisogno di sapere il più possibile su di loro.

La gentilezza affronta una tempesta.
La rabbia esplode.
La malinconia prende il volo.
L’amicizia ti sta accanto quando fai un ruzzolone.
E dove abitano tutti?
….

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I Tre Piccoli Gufi (POP-UP) – Martin Waddel

C’erano una volta tre piccoli gufi:
Sara, Bruno e Tobia.
Vivevano in un buco dentro il tronco
di un albero con Mamma Gufa.

I tre piccoli gufi, scritto nel 1992 da Martin Waddell e illustrato da Patrick Benson, edito da Mondadori è considerato un bestseller nel mondo della letteratura per l’infanzia ed è ora pubblicato anche nella versione POP-UP che si fa amare ancor di più dai bambini…e non solo 😉 !

La storia è semplice, breve e coinvolgente dal punto di vista emotivo.
Pensare molto è prerogativa dei gufi, lo sapevate già? Tutti i gufi pensano molto, anche i fratellini Sara, Bruno e Tobia.
I tre piccoli gufi si ritrovano d’improvviso – e nel bel mezzo della notte – nel nido senza la loro mamma. Dove sarà andata? I maggiori, Sara e Bruno, cercano di non farsi sopraffare dalla paura.

Il racconto si snoda intorno al dialogo fra i tre gufetti che affrontano la situazione con atteggiamenti diversi. Sara, la più grande, prende subito la parola (come tutte le femminucce d’altronde), mantiene il sangue freddo e prova a dare spiegazioni logiche alla scomparsa della mamma. Lei è, fra i tre, quella con l’approccio più razionale e speranzoso.

Bruno gestisce la sua ansia affidandosi ai pensieri della sorella e rinforzandoli.

Il gufetto Tobia, invece, non riesce a fare ipotesi, è sopraffatto dalle emozioni e quando parla sa esprimere solo il suo sentimento dominante: “Voglio la mamma!”.

Il dialogo fra i gufetti, in fondo, è il confronto fra le principali risposte interiori che ognuno di noi dà nei momenti di panico: risposta razionale e risposta emotiva, reazione di fiducia e reazione di insicurezza.
Il racconto prosegue in un crescendo di tensione accentuato dai colori scuri della notte. Anche l’ottimista Sara, dopo un bel po’ d’attesa, a un certo punto cede al terrore e pensa “Forse la mamma si è persa”, ma nell’abbraccio coi fratelli trova la forza di chiudere gli occhi e aspettare speranzosa.

E’ proprio Sara a proporre ai fratellini di sistemarsi tutti su un unico rametto, ancora più stretti l’uno all’altro, pelle a pelle, piuma a piuma. Questa è la scena che mi ha più profondamente commossa: la vicinanza e la solidarietà fra fratellini.
I tre gufetti capiscono che, stando uniti, possono sopportare meglio la paura: da qui una profonda riflessione sui legami affettivi e fraterni, sul coraggio e sulla speranza. Sara, Bruno e Tobia si addormentano stretti stretti sul ramo e quando la loro mamma torna sanno che ora tutto andrà bene.

“Perchè vi agitavate tanto?”
chiese mamma Gufa.
“Lo sapevate che sarei tornata.”

 

Le illustrazioni, ben curate e suggestive, sono accompagnate da un testo incisivo ma asciutto, essenziale: ciò rende il libro equilibrato e alla fine della narrazione si percepisce un senso di rassicurante calore.

I Tre piccoli Gufi, racconta una storia perfetta per i bambini dai 2 anni, con una trama che fa vibrare corde profonde. Questo libro, in Italia, è stato pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 2004, un racconto che risulta sempre attuale perché interpreta sentimenti riposti nel cuore di tutti i bimbi di ogni tempo: la paura di perdere la mamma e l’ansia da separazione.

Non per mettervi ansia, ma è così, la paura fa parte del vivere naturale sia nell’adulto che nel bambino. E allora ben vengano libri come I tre piccoli gufi che, nella sua semplicità, arriva diretto al cuore e alla mente di tutti, grandi e piccini. Donando speranza e infondendo coraggio.

Una storia davvero carismatica, arricchita con immagini che sembrano vere fotografie, vivide e realistiche (i gufetti protagonisti non sono antropomorfizzati), ma pervase da toni poetici e fiabeschi.
Grazie a questa nuova versione POP-UP sembra quasi siano vicino a noi e ci sembra di sentire la morbidezza delle candide piume e il delicato fruscio delle ali di mamma gufo, mentre plana fra i rami degli alberi.

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Il Giardino di Evan – Brian Lies

Evan e il suo cane facevano tutto insieme.
Trascorrevano insieme ogni giorno e ogni stagione
Ma ciò che amavano sopra ogni cosa era lavorare
nel magnifico giardino di Evan.

Evan è un signor volpe che ha un cane come inseparabile amico: si divertono, giocano, insieme fanno un sacco di cose. Tra cui occuparsi del loro giardino rigoglioso!


Un giorno accade l’impensabile e il migliore amico di Evan, il cane, muore.
La vitalità di Evan, e così anche quella del giardino, vengono meno.

Evan non può sopportare di vedere lo sbocciare della vita del suo giardino quando quella del suo amico non è più lì. E così si rifiuta di prendersene cura, non vuole più che il giardino sia un posto felice.


Lui non è più felice. Non sopporta più di stare in giardino e lo abbatte tutto al suolo. Al posto delle verdure, spuntano le erbacce, ed Evan si ritrova a curare le erbacce. Se non può essere felice, creerà un giardino oscuro come il suo umore.

Ma la natura non si ferma facilmente.
E il tempo nemmeno.

Un giorno, nel silenzio del giardino, Evan vede un nuovo germoglio, un tralcio di zucca entrava da sotto lo steccato.
Vorrebbe reciderlo, ma forse è pronto a rivedere la luce e lascia che quel germoglio fiorisca.

Riscopre così la sensazione di prendersi di nuovo cura di qualcosa.
E di lì a sentire di avere di nuovo spazio nel cuore per prendersi cura anche di qualcuno, il passo è breve.

Il Giardino di Evan di Brian Lies edito da HarperCollins è un albo illustrato tra i più toccanti e accessibili sul dolore e la guarigione che abbiamo letto con i bambini, scritto con voce onesta e piena di speranza. È un libro premuroso, in tutti i sensi della parola. Se hai difficoltà a parlare con tuo figlio della perdita e del lutto, condividere questa storia potrebbe essere un modo utile per iniziare la conversazione.
Nelle illustrazioni nitide, colorate e ricche di emozioni, Brian Lies racconta le profonde profondità del lutto e il riaccendersi dell’amore.

Il Giardino di Evan parla di perdita e dolore, in particolare della morte di un animale domestico o, nel caso di Evan, di un amico. Descrive l’impatto del dolore nelle nostre emozioni—che nutre sentimenti di amarezza e rabbia—e il suo effetto nelle nostre vite—essere distruttivi e chiudersi fuori dal mondo.
Una bellissima storia di amore, perdita, guarigione e nuovi inizi,
una storia che spezza il cuore e pagina dopo pagina lo ripara di nuovo

“Ma un buon posto non resta mai vuoto a lungo.
Nuove piante germogliano, allungandosi verso il cielo.”

Questo libro mi è piaciuto molto perché contiene le fasi principali del lutto in modo colorato e accessibile ai bambini:

la negazione : l’autore usa la parola “impensabile” per descrivere la morte del cane
la rabbia : questa fase di rabbia è descritta attraverso la distruzione del giardino da parte di Evan che distrugge tutto e strappa le radici
la depressione : Evan si ripiega su se stessa, non esce più e non prova più un’immensa tristezza
l’accoglienza : la fase di accoglienza avviene attraverso la pianta di zucca che apre nuove opportunità (nuove emozioni con la voglia di prendersi cura dell’emozione all’idea della fiera, la capacità di godere del tempo presente divertendosi e infine l’incontro finale con il cucciolo).
Questo album può essere un mediatore per i bambini in lutto (soprattutto un animale domestico). La storia ci ricorda che accettare non è vedere la situazione sotto una luce positiva, ma imparare a convivere con la perdita.

La storia di Evan sottolinea l’importanza di non esortare le persone in lutto a essere forti o a nascondere le proprie emozioni. Rabbia, tristezza, paura sono emozioni sane da provare sulla via del lutto. L’accettazione è un processo lento , non un punto di arrivo.

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Mettiti nei miei panni – Susanna Isern

Finalmente era arrivata la primavera.
Fuori c’era il sole e Grillo uscì per una passeggiata.
Dopo il lungo inverno, aveva voglia di andare
a trovare i suoi amici.

Grillo accoglie la primavera dopo un lungo inverno e decide di fare una passeggiata per vedere i suoi amici, che non vede da mesi.

Incontra Coccinella, è un po’ disperata alla ricerca di uno dei suoi puntini che è andato perduto, qualcosa che Grillo non considera molto importante perché non indossa i puntini.
L’ape poco più avanti è impigliata in una lenza e non può volare, ma Grillo ritiene che sia poco importante, dato che usa pochissimo le ali.
Il ragno è tutto indaffarato, ha finito i gomitoli di seta, ma Grillo non li compra mai quindi non sono poi così importanti.
Il millepiedi è molto impegnato a fare le 500 paia di scarpe di cui ha bisogno per camminare, dato che Grillo non indossa scarpe, non gli dà molta importanza.

Mentre Grillo continua la sua passeggiata, gli altri animali si aiutano a vicenda per risolvere i loro problemi: Coccinella aiuta Ape a districare la sua ala, entrambi aiutano il Ragno a tessere il filo che deve vendere e poi tutti collaborano affinché il Millepiedi abbia le sue 500 paia di stivali e infine tutti insieme cercano il puntino di Coccinella.

Nel frattempo, cala la sera e Grillo continua con la sua vita e incontra un piccolo problema: le corde del suo violino si sono rotte. La Pulce appare lì e gli dice che non è importante, non suona il violino.
“Come sarebbe a dire che non sono importanti?! Mettiti nei miei panni, Pulce!”

Grillo non si è messo nei panni degli amici con i suoi problemi e non li considerava importanti, ma ora sente che il suo è molto importante, perché è suo.
Credi che Grillo aprirà gli occhi e si renderà conto di quanto è stato ingiusto con loro?

Penso che una storia non debba essere vista solo come uno strumento per insegnare qualcosa, principalmente dovrebbe essere un libro che racconta una storia che i bambini amano e divertono in modo che acquisiscano l’abitudine di leggere e amare la lettura. E’ anche vero che le storie che hanno valori impliciti, sono molte preziose in modo che i bambini possano acquisirle naturalmente.


Mettiti nei miei panni di Susanna Isern, illustrato da Mylène Rigaudie edito da NubeOcho, come indica il titolo, racconta la capacità di mettersi nei panni di qualcun altro e avere empatia.
Amicizia, generosità ed empatia sono presenti in questo albo illustrato dove ci raccontano un tema molto ricorrente nella vita di tutti i giorni. In questo caso, mettiti nei miei panni.
Qualsiasi problema, non importa quanto piccolo possa sembrare, è un mondo intero per coloro che ce l’hanno. Ecco perché non dobbiamo mai sminuire i problemi degli altri, né fargli sentire che non sono importanti o che valgono meno del nostro.

Mettiti nei miei panni, racconta in modo semplice e diretto il valore dell’empatia. Una lettura molto scorrevole e molto stimolante, non solo per i bambini della materna ma forse ancor di più per i bambini della primaria, in modo che non perdano quella capacità innata di entrare in empatia con gli altri e di non giudicare, ma aiutare, aiutarsi ed essere generosi.

L’empatia è qualcosa di molto prezioso,
l’empatia non è di serie:
è con l’esempio che i piccoli stanno integrando le norme di comportamento.

In Mettiti al mio posto, Susanna è riuscita a creare una storia con una struttura narrativa cumulativa, di facile comprensione e molto piacevole da seguire.
Sebbene non possiamo capire l’importanza di avere una scorta di gomitoli di seta, o quella di avere 500 paia di stivali per ogni piede, o quella di avere un piccolo puntino nero, possiamo capire che per qualcuno queste non sono sciocchezze.

“Siamo venuti perchè ci sembrava strano
che il tuo violino non stesse suonando

in una sera di primavera”

“Grillo era commosso
… Quella sera alla luce della luna,
Grillo suonò la canzone più allegra.”

L’empatia, permette, a grandi e piccini, di comprendere l’emozione e il sentimento degli altri e ad essere in grado di essere gentili aiutando chi è nel bisogno.
Sentirsi supportati dagli altri è qualcosa che ci dà sicurezza, e aiutare gli altri ci fa capire che, grazie al nostro affetto, la realtà di un’altra persona può essere più piacevole.

Sia il dare che il ricevere sono abilità sociali che ci permettono di vivere in modo rilassato con gli altri e goderci appieno la vita, proprio come fanno tutti insieme Ragno, Grillo, Ape, Coccinella, e il Millepiedi alla fine di questa storia 😉

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Nino e Taddeo – Dipingono la Primavera – Henri Meunier

Il sole non si è ancora alzato e già Topo Taddeo non sta più nella pelle.
Il cielo timido di quel primo mattino d’aprile lo fa sentire ispirato.

Nino la talpa e Taddeo il topolino sono molto affiatati, sono vicendevolmente generosi e felici di godere della reciproca compagnia, e sono i protagonisti di alcune avventure: una sessione di pittura en plain air, una domenica di pesca alla (s)carpa e una dichiarazione specialissima all’amata di Nino.

I pittori del Giovedì
Taddeo vuole insegnare a dipingere al suo amico Talpa, è primavera, la natura aspetta solo una cosa, di essere immortalata su una tela. Talpa, che per definizione non vede bene ci offrirà un notevole lavoro astratto mentre Taddeo realizzerà una tela molto realistica.
Ma ciò che li rende così accattivanti è la loro appassionata amicizia e l’entusiasmo che li spinge entrambi ad osservare il mondo, ognuno a modo suo ma sempre fianco a fianco.
Le loro sono avventure sono speciale poiché i colpi di scena, imprevisti e le peripezie rendono tutto più colorato e divertente.

A pesca
Questa domenica i due amici hanno programmato una battuta di pesca, ma Talpa non riconosce la differenza tra una scarpa e un pesce, è quindi molto orgoglioso della sua (s)carpa. Taddeo da buon amico aveva pianificato tutto e preparerà loro una buona cena con la loro pesca miracolosa.

Innamorato
In quest’ultimo capitolo, Taddeo aiuterà il suo amico a conquistare la sua amata …un po’ accecata pure lei!

Nino la Talpa non vede molto, ma la sua immaginazione e creatività sono illimitate. È un po’ scontroso, ma piuttosto un filosofo. Taddeo il topolino, è felice ed entusiasta. Dispiega tesori di immaginazione per non offendere mai il suo migliore amico.
Si adattano alla visione della vita dell’altro, si aiutano a vicenda e si valorizzano. In effetti, questa si chiama Amicizia

La delicatezza dei sentimenti, la benevolenza dei due amici si ritrovano in ogni storia, e il buffo di ogni situazione è deliziosamente esaltato sia dalla scrittura cesellata e umoristica di Henri Meunier sia dalle immagini affascinanti di Benjamin Chaud.

Nino e Taddeo – Dipingono la primavera di Henri Meunier, illustrato da Benjamin Chaud edito da Terre di Mezzo è un inno all’amicizia e alla natura.
Una prima lettura divertente sull’amicizia tra un topo di campagna e una talpa. Tre storie indipendenti di circa venti pagine punteggiano il libro. I caratteri sono abbastanza ampi e ariosi, un vero piacere da leggere, anche per i bambini alle prese con le prime letture autonome.
Pagina dopo pagina ti affezioni ai personaggi molto rapidamente.
Il fascino e il gusto saporito delle loro vicende illustrate stanno piuttosto in una quotidianità umana resa a misura di bestiola, in una freschezza di sentimenti non descritti ma ben riconoscibili dai piccoli gesti e in un’amicizia bellissima che poggia saldamente su un’ironia gentile.

La bella e stimolante amicizia di Nino e Taddeo è fatta di benevolenza ed estrema gentilezza, ed è alla base delle loro avventure. E’ amata per le risate delle improbabili situazioni in cui Talpa li coinvolge. Inoltre Taddeo è così gentile da non far notare le sue stranezze per non turbarlo. Arriva addirittura a gettare in acqua gli stivali durante una battuta di pesca per non turbare Talpa che li ha presi per… una carpa!
I testi sono straordinariamente precisi: Henri Meunier ha saputo rimanere accessibile ai bambini con una tale poesia e un tale senso dell’umorismo che è difficile non innamorarsene.
Una sessione di pittura all’aperto, una battuta di pesca inaspettata, una dichiarazione di cieco amore … i colori e la finezza delle illustrazioni di Benjamin Chaud, rendono questi momenti raccontati, questi momenti condivisi, un mondo rurale, gioioso e rigoglioso. La vegetazione è abbondante: fiori, rampicanti, fiumi, paesaggi di campagna e di giardini, o anche una notte stellata … tutto si assapora con gusto e poesia.

È il modo di vedere le cose, con dolcezza e poesia, con entusiasmo e tenerezza che rende un’amicizia unica e straordinaria. La loro amicizia li rende entrambi speciali e proviamo molta simpatia per la loro visione del mondo, un po’ ingenua, piena di candore ma soprattutto di preoccupazione e attenzione.
Non è sempre facile spiegare ai bambini cosa dovrebbe essere l’amicizia e qui c’è tutto: momenti semplici condivisi, ascolto, gentilezza e risate

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E’ Amore – Claudia Prezioso

Ci guardavamo…
e nel pomeriggio mi sono spuntate le ali.

I protagonisti sono due piccoli esserini, un po’ indefiniti in realtà, ma con tratti umani. Sono entrambi vestiti con tutina e cappuccio blu, ma uno ha le gambe e le braccia verdi, l’altro rosse.


Tutto incomincia da uno sguardo inaspettato e reciproco tra i due esserini colorati che si guardano e in attimo arriva come uno stordimento che colpisce i due innamorati quando, con un solo sguardo, capiscono di aver raggiunto un’altra dimensione, di non essere più pienamente loro stessi e lucidi.
Dalla pagina successiva un tripudio di fantasia e immagini esplosive ci fanno sognare alla scoperta dell’amore e dei suoi effetti, con delicatezza ed un tocco di frizzante poesia

mi sono spuntate le ali…
ho salito tre gradini
… mi sono vestito di nuvole
… ho starnutito mille stelle

Dopo aver salutato un gufo ed ascoltato il suono del vento, prende il volo.
Si veste di nuvole, parla con la luna, starnutisce mille stelle e salta su quindici pianeti.

Sono meravigliose le illustrazioni che rappresentano questa nuova sensazione di euforia, di leggerezza, di “farfalle nello stomaco” che gli innamorati di ogni tempo hanno provato con sfumature diverse nelle diverse stagioni della vita.
Poi ridiscende a terra, atterrando proprio sui piedi della sua amata.
E qui, alla fine, le parole iniziali tornano…

Ci guardavamo…
mi sono cresciute le ali…
e siamo volati via

E’ Amore di Claudia Prezioso edito da Bohem Press, nel suo piccolo e intimo formato (16×16 cm), racconta ai più piccoli e ai lettori di tutte le età le folli sensazioni che si provano quando l’amore ci investe e travolge.
L’autrice e illustratrice, Claudia Prezioso, attraverso un testo diretto semplice ma efficace e all’utilizzo del segno e dei colori allegro, sfaccettato e libero, esprime quel sballottamento emotivo che provoca l’innamoramento…senza distinzioni di età ❤

Per Angela (5 anni) l’amore è darsi tanti bacini
Per Giulia (3 anni) l’amore è la mia mamma
per Francesco (4 anni) l’amore è quando la mia mamma e il mio papà mi fanno tante tante coccole
Per Melissa (6 anni) l’amore è quanto tu piangi però arrivo io e ti abbraccio
Per Alessandro (5 anni) l’amore è quando do i bacini alla mia sorellina e mi sorride

40 pagine che raccontano quella magica fantasia emotiva che si verifica nel momento esatto in cui due persone si innamorano.
Diventa possibile parlare con la luna, salutare un vecchio gufo, nuotare nella rugiada e allargare le ali multicolori.
40 pagine per dire ai bambini e a tutti che l’amore fa scattare qualcosa di magico, pazzesco, a volte illogico, irrazionale, in grado di portarci sullo spazio, trasformarci, stordirci.
E’ Amore, è quel sentimento capace di far spuntare le ali ❤

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Il cuore Smemorato – Valentina Gazzoni

“La scomposizione di un cuore non è
un cuore infranto ma l’inizio di nuove avventure.”

Le pagine di questo libro, adatto per i bambini dai cinque anni in su, raccontano di un cuore che si dimentica di essere un cuore, ma inizia a trasformarsi in mille personaggi immaginari che viaggiano, si muovono, si trasformano e scompongono in un continuo divenire per realizzare mille fantasie.


Una storia che appare semplice nei suoi versi, ma che vi consiglio di leggere insieme genitori e figli, insegnanti e alunni, per seguire le gesta dei protagonisti, strampalati e con simpatici nomi fantasiosi, ma soprattutto per sfruttare insieme le pagine finali del volume, dove sono inseriti dei cuori pretagliati, che possono essere staccati, ridisegnati e ricomposti in mille modi diversi prima di essere riposti fra le sue pagine.

Il cuore smemorato, edito da EDT Giralangolo, nasce dall’esperienza diretta di Valentina Gazzoni, nei laboratori che tenie da anni con i bambini e sono convinta che questo libro non abbia una specifica fascia d’età, soprattutto non solo per i piccolissimi, anzi sa stupire e “toccare” i più cresciuti 😉
Le due pagine rosse con i pezzetti già pronti sono solo l’inizio. Una volta staccati tutti e utilizzati, si può ripartire disegnando nuovi cuori e spezzettandoli magari anche in molte parti.

“Questo libro era nato con tutto un altro titolo, che però piaceva poco a me e all’editore; ma non riuscivamo a venirne a capo, fino a quando un bambino di cinque anni ha trovato l’idea giusta, interpretando alla perfezione quanto le pagine del libro esprimono” – racconta l’autrice

Il cuore smemorato è questo: un insieme di brevissimi incipit di narrazioni in cui brandelli di cuore diventano altro da sè, hanno evidentemente dimenticato la loro origine così spesso prima del senso profondo che un cuore può avere, per diventare orecchie, artigli, petali, gusci e… tutto ciò che saprete vederci dentro voi!

Una lettura che stimola i bambini a esprimere i loro sentimenti, le loro passioni e le loro paure che spesso non riescono a comunicare con genitori e insegnati.
Perché un foglio di carta, un pennarello e un paio di forbici, diventano uno strumento amichevole per tirare fuori senza censure ciò che i bambini hanno dentro l’animo.
E così la citazione che abbiamo presentato nell’introduzione ci fa capire e fa riflettere bambini e adulti
“La scomposizione di un cuore non è un cuore infranto,
ma l’inizio di nuove avventure”.
E allora, prendiamoci il tempo di giocare con questi brandelli ci cuore, chiudiamo gli occhi e seguiamo il nostro TUMP TUMP TUMP

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