Papà – Hélène Delforge e Quentin Gréban

“Tutt’a un tratto, lo so.
In questo momento preciso, indimenticabile,
scolpito nel tempo, capisco di esistere per te.

Sai chi sono.
Non sono un personaggio secondario.
Sono il papà!
L’altro supereroe della tua vita.
Un supereroe che, adesso, piange senza sapere perché
e si soffia il naso nel tuo calzino.”

“Papà” di Hélène Delforge, arricchito dalle toccanti illustrazioni di Quentin Gréban, edito da Terre di Mezzo, emerge come un capolavoro letterario che celebra con delicatezza e poesia la figura paterna, spesso relegata in secondo piano.
Qui celebriamo, con delicatezza e toccante poesia, la diversità etnica e sociale del ruolo paterno, con lo stesso formato e le superbe illustrazioni di Quentin Gréban che abbiamo ritrovato in “Mamma“, l’album complementare di questo. (puoi leggere la recensione QUI)

“Papà” è un libro che diventa un’ode ai padri di ogni epoca e luogo, raccontando storie di papà, zii, e figure maschili che, pur nelle loro diversità, condividono l’amore incondizionato per i propri figli. Tra queste, spiccano la storia di un padre che porta un cuscino sotto la camicia simulando una gravidanza, riflettendo sulla definizione di “padre” e sull’importanza di essere visti come complementari e non contrapposti alle madri; la toccante narrazione di un soldato che lotta per proteggere i bambini in guerra, sottolineando l’universalità dell’amore paterno; e il racconto di un padre indiano che sogna le attività da fare con il futuro figlio, per poi scoprire la gioia di condividerle con la figlia, sfidando gli stereotipi di genere.

Queste storie, insieme a molte altre, illustrano la complessità e la ricchezza del ruolo paterno, mostrando padri che sono teneri, pazienti, amorevoli, e pienamente coinvolti nella vita dei loro figli. Lontani dai cliché di “mascolinità”, questi racconti celebrano la paternità in tutte le sue forme, sottolineando come l’amore, la cura e il sostegno siano qualità universali che trascendono i confini di genere.

“Oggi, nonostante tutto quello che non ho fatto, so che in ogni istante sono stata la tua figlia adorata, oggi, nonostante quello che non faremo più, resti il mio adorato papà.

Il mio faro nella notte, il mio punto di riferimento, la mia guida.”

Le illustrazioni di Gréban giocano un ruolo fondamentale nell’arricchire ogni storia, offrendo immagini che catturano l’essenza delle emozioni e delle relazioni descritte. La diversità delle rappresentazioni, la maestria nel catturare momenti di vita quotidiana e la scelta di colori e tecniche contribuiscono a rendere “Papà” un’opera d’arte che parla direttamente al cuore.

Delforge, con una prosa che fluisce leggera ma carica di significato, ci invita a riflettere sull’amore incondizionato, sul sacrificio e sulla forza che caratterizzano l’essere “papà”. Le pagine del libro sono impreziosite da citazioni che risuonano profondamente nell’animo, come se fossero sussurri d’amore eterni.
Una di queste recita: “Nel cuore di un padre, c’è un palazzo di ricordi dove ogni giorno si costruiscono nuove stanze per i sogni dei figli”. Queste parole evocano l’immagine di un amore che si espande e si rinnova costantemente, un amore che non conosce confini né limiti.

La passione e l’amore che Delforge trasmette attraverso le sue parole sono palpabili. Ogni capitolo, ogni storia, ogni ricordo descritto nel libro, si trasforma in un ponte emotivo che collega il lettore alla figura universale del Papà. Che si tratti di momenti di gioia pura, di lezioni di vita condivise, o di silenzi carichi di significato, l’autrice riesce a catturare l’essenza di questi legami con una delicatezza e una precisione che toccano l’anima.

“Il programma delle mie giornate
Il paesaggio dei miei sogni
Lo scenario delle mie pause
Il tragitto del mio ritorno
L’ora della mia sveglia
Il fulcro dei miei pensieri
I miei desideri
Le mie gioie
Le mie preoccupazioni
La mia vita intera
Me
Hai cambiato tutto, piccolo tornado
In un battito del tuo cuore di farfalla.”

“Papà” non è solo una raccolta di storie o un semplice omaggio alla paternità; è un inno all’amore che supera ogni aspettativa e ogni stereotipo.
Delforge scrive: “Essere padre è un’avventura che si rinnova ogni giorno, un viaggio nel quale la meta non è mai completamente nota, ma il cui percorso è costellato di piccoli miracoli”. Questa frase cattura l’essenza del libro: un’esplorazione continua, un apprendimento costante e una celebrazione dell’amore in tutte le sue forme.

«Fino a ieri non riuscivi a tenere in mano un pastello.
Oggi colori un fiore.
Ogni giorno cambi.
Ogni giorno diventi te stesso.
Ogni giorno mi meravigli.
Che fortuna che il treno si sia fermato.
Speriamo che aspetti ancora un po’
prima di ripartire.
Solo qualche minuto di niente,
qualche minuto di vita,
il tempo di vederti crescere.
“Ti piace il disegno
che ho fatto per la mamma?”»

In conclusione, “Papà” di Hélène Delforge e Quentin Gréban è molto più di un semplice libro per bambini; è un tesoro letterario che celebra la figura del padre con una profondità e una sensibilità che toccano lettori di tutte le età. Attraverso una narrazione che intreccia amore, passione, e dettagli vividi con storie che riflettono la diversità e la complessità del ruolo paterno, questo libro si rivela un inno all’amore paterno, un invito a riconoscere e celebrare l’importanza dei padri nelle nostre vite e nella società.

“Crescere dei figli è come scalare una montagna, dividendola in colline.”
I proverbi dimenticano l’essenziale: godersi la passeggiata.

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BUON NATALE, Cipollino! – Frida Nilsson

“Questo è Cipollino. Cioè, non è che sia davvero una piccola cipolla, eh!
E non è nemmeno cosi piccolo. Un tempo però era piccolo, nuovo e tutto tondo, ed era stato allora che la mamma aveva cominciato a chiamarlo Cipollino. In realtà si chiama Stig, Stigge per gli amici.”

In una fredda serata d’Avvento, quando il buio cala presto e il Natale sembra ancora lontano, inizia la storia di Stig, affettuosamente chiamato Cipollino dalla sua mamma.
La loro è una famiglia piccola e semplice, con desideri grandi nel cuore.

Stig, con gli occhi pieni di speranza, desidera ardentemente due cose: una bicicletta per sfrecciare verso la scuola e un padre, una figura che ha sempre immaginato ma mai conosciuto. Questi desideri, apparentemente irraggiungibili, non scoraggiano il piccolo Cipollino, che mostra una maturità e una determinazione sorprendenti per la sua età.

“Cipollino non potrà avere una bicicletta per Natale. Costa troppo. Deve farsi venire in mente qualcos’altro, ma è impossibile! Quando si desidera una sola cosa al mondo, tutte le altre non contano niente! Tanto varrebbe chiedere in regalo un vecchio calzino puzzolente!”

La storia di Stig è un viaggio attraverso i giorni dell’Avvento, un capitolo per ogni sera, che ci porta verso il Natale. Ogni pagina è un passo nella vita di Stig, tra problemi a scuola, litigi con i compagni, e una nuova amicizia speciale e inaspettata. La sua è una realtà non patinata, ma autentica, dove le emozioni come l’invidia, la rabbia e la frustrazione si intrecciano con esperienze e relazioni sincere.

Stig, con determinazione, cerca di realizzare i suoi desideri. Convincere la mamma a comprare la bicicletta, nonostante il costo elevato, e partire per Stoccolma alla ricerca del padre, sono le sue missioni. La storia di Stig è un viaggio di crescita, di empatia e di legami inaspettati, dove i sentimenti e le relazioni sono più importanti della parentela stretta.

Il libro, “Buon Natale, Cipollino!” di Frida Nilsson, edito da Lupoguido è un racconto lungo 25 capitoli, uno per ogni giorno dell’Avvento, che ci accompagna in un viaggio emotivo e profondo. Ogni capitolo svela un pezzo della vita di Stig, dai suoi sogni alle sue sfide quotidiane. La narrazione è impreziosita dalle illustrazioni di Anna Benotto, che con delicatezza e sensibilità catturano l’essenza dei momenti vissuti da Stig.
E’ un racconto sincero che rivede il concetto di famiglia e ci fa riflettere su come i legami più intensi non siano sempre una questione di parentela. È una lettura coraggiosa che fa crescere, mostrando come sia possibile e meraviglioso crescere se si incontra chi sa capire senza giudicare.

“Buon Natale, Cipollino!” è quindi più di un semplice libro per bambini; è una lettura che tocca il cuore di lettori di tutte le età. È un invito a riflettere sulle proprie relazioni, a riconoscere il valore dell’empatia e dell’accettazione, e a celebrare la bellezza di crescere e scoprire il mondo insieme.

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La Scuola dei Papà – Pog – Recensione

“Una piccola fila indiana attraversa la foresta.
Sono i futuri papà che oggi tornano a scuola.
Si trascinano un po’.
Alcuni di loro non hanno voglia, proprio nessuna voglia, di andarci.
Ma non hanno scelta:
le mamme li hanno iscritti affinché siano pronti per il grande giorno”.

Eccoli dunque alla Scuola dei Papà, non una scuola come le altre, qui non impareranno né matematica né coniugazione, no, dovranno superare loro stessi in un giorno ed una notte…i futuri papà Coniglio, Orso, Volpe e Procione guidati dall’anziana tartaruga maestra che si aspetta che imparino a memoria un centinaio di filastrocche ed a cambiare un pannolino ad occhi chiusi.

“Affiderò a ognuno di voi un mio uovo.
Dovrete prendervene cura […] e, soprattutto,
riportarmelo tutto intero domani mattina”.

Tra la teoria e la pratica sappiamo che c’è una bella differenza… papà Coniglio, Orso, Volpe e Procione riusciranno a dimostrare di essere non tanto brillanti scolari quanto piuttosto dei bravi papà?
Ogni papà esce da scuola con il suo uovo e cerca di fare il meglio che può con quello che ha.

Papà Procione al suo uovo canta una canzone, papà Orso gli racconta delle favole, papà Coniglio invece lo dipinge tutto, mentre papà Volpe… beh lui è quello che sceglie la soluzione più pericolosa di tutte!

Non è facile fare il papà, perché non è facile prendersi cura di qualcosa e qualcuno di delicato come un uovo, ma questi quattro (futuri) papà ce la mettono davvero tutta per svolgere il prezioso compito…ovviamente con finale a sorpresa! 😉

La Scuola dei Papà di Pog, con le illustrazioni di Clotilde Goubely edito da Il leone Verde Piccoli, è una storia tenera e simpatica per bambini dai 3 anni.
Una vera e propria celebrazione del legame padre-figlio fatto di coccole ed accudimento.

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Baruffe e facce buffe – Un libro per chi non vuole andare a dormire – William Cole

“Hai presente i bambini che non vogliono
andare a dormire quando il giorno sta per finire?
Che inventano un sacco di cose da fare
e fino a quell’ora pensano solo a giocare?”

Proprio questo è il “problema” che sorgeva in casa di Sofia.
Una bambina che, come tutti i bambini, la sera ha ancora mille cose in mente e ogni scusa, ogni idea è buona pur di posticipare il momento della nanna.

“Fino a quando, un bel giorno, papà dichiarò:
“Prima di dormire, giochiamo un po’!”

Così ecco che una sera papà accetta di giocare ancora e la invita a fare il gioco delle smorfie!
Con la frase “Adesso tocca a te!” ci viene chiesto di giocare da un’immagine all’altra.
Preparatevi dunque a trasformare il vostro viso in qualcosa di divertente ed espressivo!

Si inizia con la faccia arrabbiata e furibonda, diciamocelo una delle più facili per i bambini :D, poi c’è la faccia stralunata con gli occhi come un pesce, quella felice e quella altezzosa con il dettaglio del naso all’insù, e poi si continua con la faccia malata e poi quella guarita, non manca la difficilissima faccia offesa che spaventa pure papà.
E poi? Beh poi Sofia aspetta ancora una cosa, sta aspettando il suo bacio della buonanotte.

Baruffe e facce buffe – Un libro per chi non vuole andare a dormire è una scoperta letteraria, questo libro della buonanotte con testo di William Cole e illustrazioni di Tomi Ungerer lo portano lontano dal classico libro per la buona notte.
Grazie al gioco, si crea un legame puro e meraviglioso con il mondo dell’infanzia.


Un libro che pagina dopo pagina ci carica di allegria e una sensazione meravigliosa perfetta per fare sogni d’oro.
Il papà di Sofia, anche se non lo vediamo mai, sappiamo che è presente e, mentre gioca con sua figlia, invita il lettore a imitare le facce di Sofia, come se il libro diventasse uno specchio. Si crea così un gioco di rimandi assolutamente perfetto che passa dalla parola all’imitazione per far scaturire un’emozione di serenità per conciliare un bel sonno.
Nella sua struttura ripetitiva del gioco che si srotola pagina, dopo pagina, si respira davvero il senso di complicità e avvolgente serenità: un semplice padre affettuoso e comprensivo e la sua bambina Sofia, che sa trasformarsi in una leonessa, e pure in un cane furioso.

“Allora fai la faccia che piace a papà!”
Solo per te, ecco qua la faccia da bacino”

I testi accompagnati dalle smorfie della bimba, scandiscono questo mondo giocoso, che racconta e porta in luce le emozioni che i bambini incontrano nel loro quotidiano, e con leggerezza si passa dalla fantasia al mondo onirico.
Un libro divertente e spossosissimo da regalare ai papà!
Un libro perfetto da leggere per l’ora della nanna, ma anche per la lettura ad alta voce di gruppo dove i bambini possono confrontarsi esprimendo le proprie emozioni solo con… la loro faccia e tante smorfie!

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L’arcobaleno del Tempo — Jimmy Liao

«Mamma se ne andò quand’ero piccola.
Se piangevo perché ne sentivo la mancanza,
papà diceva:
“Dai, andiamo al cinema!”.

“Alla mamma piaceva tanto guardare i film,
forse un giorno la incontreremo”».

Inizia così la storia di questa bambina, che per tutta la vita trova nel cinema un momento di conforto, di pausa e un luogo speciale in cui condividere le proprie emozioni con il padre e non solo. Quando però lo schermo si spegne la tristezza interiore riaffiora, ma questo momento intimo e liberatorio diventa un luogo catartico che pian piano aiuta ad andare avanti.

Giorno dopo giorno, film dopo film la vita scorre e la bambina cresce tra discorsi immaginari con la madre, passeggiate con il padre e film che condivide con gli amici, con i ragazzi, ma soprattutto da sola.

“C’erano momenti in cui mi sentivo confusa
e dovevo affrontare problemi che mi parevano insormontabili…
Per fortuna, quasi per caso,
trovavo le risposte nei film e la vita ricominciava.”

L’arcobaleno del tempo” ci porta sulle montagne russe delle emozioni e ci tiene incollati alle sue tavole fino dalla prima all’ultima pagina con la necessita di fare questo viaggio, di guardare questo film.
E’ proprio come un viaggio che ci racconta il potere dell’amore e del cinema, in un romanzo illustrato dalle molte sfaccettature che diventa evocativo per gli appassionati di cinema, ma ha molto da raccontare anche a tutti gli altri.

Il cinema, un luogo chiuso, come se proteggesse dalle insidie del mondo e della vita. Sembra quasi il posto ideale dove poter coltivare il proprio mondo, elaborare mancanze, popolare solitudini, imparare ad affrontare le proprie paure, per poi tornare a quella vita reale di fuori, che procede dritta seguendo la sua ferrea logica.

“Ah! La vita nei film è meravigliosa!”

Per la protagonista del libro illustrato, il cinema è sempre stato casa, rifugio, risposte, sogni. Ma anche speranza di ritrovare un giorno sua madre, che ama quel magico mondo, il cinema.
Nelle sale è dove avvengono gli incontri importanti della sua vita, incontra anche l’amore, casuale e inaspettato, che sembra trasformare la realtà in un sogno, la vita in un film, appunto. La vita, però, è un’altra cosa, non è sufficiente condividere le proprie passioni, quando ognuno è divorato dalle proprie mancanze e si tenta di colmare reciprocamente le rispettive solitudini.


Così la protagonista diventata donna va al cinema con sua figlia, aggiungendo storia alle storie, nuove mancanze alle assenze.


L’arcobaleno del Tempo di Jimmy Liao edito da Terre di Mezzo è un libro speciale, in tutte le sue 165 pagine arriva dritto al cuore e commuove con un finale da film che non svelo, perchè merita di essere letto, sfogliato, merita tutto il viaggio. ❤


Jimmi Liao racconta una vita intera, tra alti e bassi, perché come lui stesso dice non esistono dolore o felicità assoluti ma un’alternanza di entrambi…

È un libro illustrato o un fumetto? Per bambini o adulti? In verità è una storia universale che sarà apprezzata da chiunque abbia un interesse per la condizione umana, indipendentemente dall’età o dalla tendenza a un particolare formato di lettura.

“Se seguo la luce del proiettore,
il buio non è più così spaventoso”.

Il cinema è una metafora meravigliosa della vita che come sappiamo mai corrisponde alla vita stessa.
Le illustrazioni di questo libro sono dei veri capolavori romantici e i film citati sono tantissimi da “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar a “When Love Comes” di Chang Tso-chi.
Ciò che però lo rende unico è il modo in cui le parole e le figure ti avvolgono facendoti entrare in empatia con la bambina fin dall’inizio.


Liao crea un’atmosfera fortemente malinconica su un mondo completamente introverso, ma in qualche modo non è mai deprimente. Si crogiola nella nostalgia del passato e si compiace dell’arricchimento che i grandi film possono portare.

La vivida arte di Jimmy Liao spinge la storia a un altro livello. Le immagini che mostra trasmettono un’incredibile profondità di emozioni, indipendentemente dal fatto che la nostra eroina si senta giocosa, confortata, rievocativa o addolorata; il testo della storia è essenziale e limitato a poche righe per pagina, Liao riesce a trovare il giusto equilibrio.


La storia è raccontata in così tanti modi che non è nemmeno necessario conoscere la lingua per capire cosa sta raccontando l’autore.
Tra le pagine di questo film, di questa vita c’è una storia di passione, di abbandoni e di ritrovi, di viaggi fantastici e reali, di alti e bassi di cui la vita è piena.

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Le storie della buonanotte di Piccolo Orso – Martin Waddell

“C’erano una volta due orsi.
Grande Orso e Piccolo Orso.
Grande Orso è l’orso grande
e Piccolo Orso è l’orso piccolo.”

Tutte le storie contenute in questo libro iniziano così, in una bella caverna nel folto di un bosco. L’orso più grande è pronto a insegnare tutto quello che sa al suo cucciolo.
L’orso più piccolo non vede l’ora di scoprire il mondo che lo circonda.
Le storie della buonanotte di Piccolo Orso di Martin Waddell illustrato da Barabara Firth edito da NordSud è un unico volume che per la prima volta raccoglie le loro avventure:
Sogni d’oro, Piccolo Orso!; Torniamo a casa, Piccolo Orso; Non dormi, Piccolo Orso?; Bravo, Piccolo Orso.

La serie di Piccolo Orso è un intramontabile classico per l’infanzia, pubblicato per la prima volta negli anni 80′ e ancora oggi conquista i bambini raccontando la relazione tra il genitore e il suo bambino con calore e tenerezza, grazie alla magia dell’illustrazione e all’incanto di storie senza tempo.


Una serie di 4 carinissime storie perfetta per la buonanotte, per tematica e struttura. Affrontano con grande intelligenza e delicatezza anche il tema paura del buio, con un ritmo ripetitivo e ridondante quindi molto adatto per conciliare il sonno.
Un classico, adorabile libro della buonanotte che racconta storie semplici e universali in modo limpido e disarmante. In queste storie ritroviamo tutte le mamme e tutti i papà del mondo.
E ci sono tutti i bambini del mondo che cercano una scusa per non andare a dormire.


Ritroviamo situazioni che ben conosciamo con i “grandi” che con infinito amore e tanta pazienza spiegano ai piccoli che si è fatto tardi e che è arrivata l’ora di andare a nanna. E ci sono i piccoli che ancora una volta non vogliono proprio chiudere gli occhi e separarsi dai grandi, nemmeno se le palpebre si sono fatte pesanti pesanti.


Il libro è colmo di emozione, di senso e di verità, di gesti semplici, ripetuti, familiari.
Proprio come accade nella storia più amata, “Non dormi piccolo Orso?” perchè Grande Orso non è un papà qualsiasi. Piccolo Orso ha ragione, là fuori è buio. E nemmeno la lampada più gigantesca della terra potrà mai far scomparire il buio della notte.

Papà Orso prende il piccolo fra le sue braccia, ma non lo porta a letto con sé. Lo porta fuori. Nella notte. Ad affrontare la paura insieme, stretti stretti, guardandola in faccia…capisce che l’unico modo per vincere la paura del buio è accettarla e fronteggiarla insieme.

E magari rendersi conto coi propri occhi che anche il buio può regalare delle sorprese meravigliose.

Non vi svelo le altre storie per lasciarvi il piacere di gustarle insieme ai vostri cuccioli
Buone letture della Buonanotte

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Siete tutti i miei preferiti – Sam Mc Bratney

“C’erano una volta mamma orsa,
papà orso e tre orsacchiotti.”

La storia narra di una famiglia di orsi in cui mamma e papà ripetono ogni sera ai loro tre cuccioli che sono gli orsetti più belli del mondo, il che però non impedisce ai piccoli di mettersi a riflettere una sera dopo aver ricevuto il consueto bacio della buonanotte su come i genitori siano giunti a quella conclusione.
Ed anche se la risposta della mamma (lo sa perché il papà glielo disse il giorno in cui i cuccioli nacquero) li tranquillizza, questo non impedisce che poco tempo dopo tutti e tre i piccoli si pongano un nuovo interrogativo: e se i genitori preferissero uno degli altri fratellini?

“La sera, sia mamma sia papà, sistemando i giacigli ripetevano sempre:
“Siete gli orsacchiotti più belli del mondo!”.

Ovviamente una volta che il dubbio ha fatto capolino, ciascun cucciolo ha le sue ragioni per convincersi che mamma e papà siano più affezionati a qualcun altro: chi non ha le macchie (mentre i genitori le hanno), chi è femmina (e papà potrebbe preferire i maschietti), chi è il più piccino … le differenze fra loro fanno sentire i fratellini meno speciali degli altri e li spingono a chiedere al padre chi sia in effetti il suo preferito. Per fortuna anche questa volta la risposta sarà rassicurante e positiva: i genitori amano tutti i loro figli perché ognuno di loro è perfetto a modo suo.

Siete tutti i miei preferiti di Sam McBratney illustrato da Anita Jeram edito da Rizzoli è un libro tenerissimo, perfetto per raccontare ai nostri cuccioli che non ci sono favoritismi tra i fratelli.
Le illustrazioni di Anita Jeram sono il complemento perfetto per questa storia. Delicate sia nel tratto che nei colori, mantengono lo stesso tono intimo e coinvolgente del testo, come se la dimensione familiare che è la cornice del racconto permeasse il libro nel suo insieme.

Ogni giovane cucciolo di orso è descritto in ordine di nascita, sesso, colore e taglia. Le morbide illustrazioni ad acquerello migliorano lo sviluppo del personaggio mostrando deliberatamente l’unicità di ogni orso. La storia è ambientata nella casa della famiglia degli orsi: la foresta e la luna posta nel cielo notturno raffigura le riflessioni notturne di ogni giovane orso: come faccio a sapere di essere il preferito di mia madre e il preferito di mio padre?

Qualsiasi bambino potrebbe facilmente raccontare di nuovo la storia seguendo le illustrazioni della storia che creano un’atmosfera calda e onirica, rendendo questo libro una scelta perfetta per la lettura prima di coricarsi.

Mi piace il modo in cui entrambi i genitori “tirano in ballo” l’altro (lo so perché papà mi disse, lo so perché mamma mi ha detto) a dimostrazione che entrambi amano svisceratamente i loro piccoli, anche se magari in modo diverso. Proprio analogamente al modo in cui le differenze dei cuccioli non li rendono meno amati, ma solo preferiti per ragioni diverse.

Siete tutti i miei preferiti è una bella lettura anche per prepararsi all’arrivo di un fratellino sia per spiegare ai propri figli che se anche ci comportiamo diversamente in base al carattere dei nostri bambini nel nostro cuore non ci sono dei preferiti ma sono tutti amati allo stesso modo.
Con dolcezza e tanta semplicità la famiglia orsi parla ai bambini di amore incondizionato, enorme e sincero per i figli.
È un bel promemoria per ricordare che i genitori amano tutti i loro figli, ognuno in un modo diverso.
Un bel libro da regalare ai propri figli con una bella dedica di mamma e papà

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Una festa inaspettata – Akiko Miyakoshi

“Quella mattina Kikko si era svegliata in un paesaggio invernale incantato.
Aveva nevicato tutta la notte.”

C’è qualcosa di estremamente unico e indescrivibile nel camminare nei boschi in inverno. È tutto tranquillo, ma la natura, sappiamo, nasconde molti segreti… Forse anche un po’ di magia.

Una festa inaspettata di Akiko Miyakoshi edito da Salani, esprime perfettamente questa sensazione. Quando una giovane ragazza di nome Kikko si rende conto che suo padre ha dimenticato la torta che avrebbe dovuto portare a casa della nonna, si offre di provare a raggiungerlo mentre si fa strada attraverso il bosco. Cercando il più velocemente possibile di raggiungerlo correndo sulla neve fresca, inciampa e cade, rovinando torta.


Ma Kikko non si fema, si alza e segue in fretta le orme di suo padre nella neve e si imbatte in una grande casa che non ha mai visto prima. Curiosa, Kikko sbircia attraverso la finestra, quando viene sorpresa da un piccolo agnellino che indossa un cappotto e porta una borsa.
Ancora più sorprendente, l’agnello parla, chiedendole con voce gentile:

“Sei qui per la merenda?”

Improvvisamente, Kikko si rende conto che il suo viaggio nei boschi si è trasformato in qualcosa di magico.

Ecco! Quanto è fantastica l’atmosfera in questa illustrazione? Quel preciso istante in cui le cose non sono assolutamente come sembrano?
Kikko entra in un incantevole momento di festa dedicato alla merenda. Subito viene accolta da una lista di ospiti di animali di tutte le forme e dimensioni.

“Benvenuta!” la salutarono
Un coniglio la fece accomodare.
“Avrai freddo” disse il cinghiale.
“Forza, vieni a scaldarti”
“Stiamo per fare merenda” aggiunse il coniglio.

Sentendosi nervosa ed eccitata, spiega agli animali che stava portando una torta da sua nonna, ma la torta si è rovinata lungo la strada. Gli animali la incoraggiarono a prendere un assortimento di torte che avevano alla festa per sostituire la torta rovinata.

Una festa inaspettata, è un albo illustrato è tranquillo e suggestivo, pieno di fantasia e meraviglia.
La pluripremiata autrice e illustratrice Akiko Miyakoshi ha splendidamente realizzato un originale libro illustrato che delizia e incanta. L’esclusiva presentazione visiva presenta principalmente illustrazioni in bianco e nero con l’uso occasionale di rosso o giallo per guidare i lettori attraverso le pagine. La miscela di coraggio e reticenza di Kikko insieme alla sua natura curiosa la rendono un personaggio con cui i bambini si rapportano, e i molti colpi di scena inaspettati della sua avventura fanno crescere l’intrigo.


Il finale è libero di essere interpretato dai lettori – in cui non è chiaro se Kikko abbia immaginato la merenda o se gli animali siano semplicemente scomparsi di nuovo nel bosco – offre ai bambini un’incredibile opportunità di valutare ciò che pensano sia successo.

Con l’utilizzo di un linguaggio fiabesco, semplice e accogliente di Miyakoshi, combinate con le scene fantasiose e il finale allegro rendono questa storia molto molto bella, perfetta da condividere.”
E’ delizioso quando la storia prende una piega nuova, e scopriamo che tutti gli animali sono il miglior tipo di compagnia.
E voi, siete mai andati ad una festa decisamente inaspettata e unica?
Questa è una storia meravigliosa da godersi tutto l’anno.

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Ogni volta – Silvia Vecchini

«Ogni volta che ti guardo
sei tu che mi apri gli occhi»
«Ogni volta che ti chiamo
è il tuo nome che chiama me»

Ogni volta, racconta con dolci parole ed immagini essenziali la relazione che lega adulti e bambini. E’ uno scambio continuo, una reciprocità, una danza lenta e piena di vita misteriosa che conduce a risultati sempre diversi, ma che è sempre occasione di cambiamento, di rinnovamento e trasformazione.

«Ogni volta che ti stringo
sei tu, che come un nodo,
stringi più forte quello che conta»

Ogni volta, racconta momenti di vita, dove i genitori e il loro piccolo si guardano, si parlano, giocano, esplorano il mondo e accade qualcosa di unico ed inspiegabile,…come una magia che si rinnova ogni giorno in quel percorso che è la crescita e la Vita.
Pagina dopo pagina facciamo un viaggio di esplorazione e scoperta, fatto di sentimenti ed emozioni che, ogni volta, da un’eternità, si ripetono uguali e diversi allo stesso tempo.

«Ogni volta che ti proteggo
sei tu che mi fai più forte»

Ogni volta di Silvia Vecchini edito da Lapis è un libro che racconta emozioni, coinvolgente, sincero, e pulsa di vita.
È un libro nel quale il termine bellezza viene declinato attraverso tutte le sue potenzialità espressive. Infatti in ogni pagina si incontrano in perfetta armonia le illustrazioni e il testo volutamente lieve, leggero con parole semplici, ma estremamente potenti.
Parole scelte con cura, calibrate con amore, quelle di Silvia Vecchini, pensate per esplodere in significati ogni volta diversi.

Ogni volta, è un albo illustrato impostato per dare il giusto spazio alle immagini firmate dalla brava Daniela Tieni, illustratrice di rara sensibilità, che racconta con i suoi disegni rispettando il tempo lento dell’incontro, della scoperta, della relazione.


Le autrici ci ricordano come ogni nascita e ogni crescita siano un percorso da affrontare insieme, fatto di gesti di cura, di ascolto, di presenza e di occhi nuovi con cui guardare il mondo.
Dall’una e dall’altra parte: un rovesciamento di prospettiva che apre le porte alla meraviglia.
E’ immensamente grande il mondo di emozioni e sensazioni che un figlio può dischiudere ai suoi genitori.


In queste pagine, ogni genitore si ritrova. E lo fa con lo sguardo perso, innamorato e a tratti incredulo, come la madre che contempla il proprio bambino dormire e dolcemente lo sfiora…o ancora nelle mani tese del padre e nell’abbraccio che tutto racchiude e protegge
Ogni volta, è un albo illustrato meraviglioso per tutti i genitori, ci regala nuove consapevolezze, date dagli attimi, dai gesti, e dai momenti di vita quotidiana che si ripetono nelle nostre vite, perchè i figli sono come guide e maestri per noi genitori. I nostri bambini ci aiutano a recuperare l’essenziale, proprio come questa dolce poesia che è la vita di ogni giorno, e ogni volta…

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Parole BAMBINE – David Pintor

“Nara, mi chiede spesso di disegnare insieme a lei.
Voglio dipingere!” esclama con una tale esigenza che rende impossibile ogni mio tentativo di rimandare quel momento.

Parole Bambine di David Pintor edito da Lapis edizioni è nato come “Il primo dizionario di Nara” perchè è il risultato della maestria illustrativa di David Pintor e del tempo trascorso con sua figlia, con la matita in mano 😉
È proprio così, dai momenti trascorsi insieme alla figlia Nara, nata a marzo 2017, è nato questo dizionario compilativo delle prime parole di sua figlia…e non solo.


Sono più di cento parole pronunciate da Nara che servono come spunto a David per ricreare altrettanti momenti preziosi in compagnia della figlia e della sua scoperta del mondo attraverso il vocabolario. Il libro, ha un formato piccolo, compatto, quasi a voler essere un dizionario a misura di bambino e diventa così per l’autore:

«un riassunto dei momenti indimenticabili
che ho passato con mia figlia durante i suoi primi due anni»


“Il disegno è per lei, principalmente, intrattenimento ma anche fantasia, comunicazione e un modo meraviglioso di conoscere il mondo.”

Parole bambine, attraverso Nara, la bambina protagonista, i bambini potranno infatti imparare tantissime parole e associare l’immagine, partendo dalla A con ACQUA, ALBERO, ANNAFFIATOIO, passando per tutte le altre lettere dell’alfabeto… F come FIORI, G come GRANDE, GRIDARE, M come MAMMA, MATITA, O come ORECCHIO, P come PAPA’, PIEDI, PIOGGIA, e non poteva mancare la P di PUZZETTA :D, S come SOLLETICO, SCHIUMA, STELLE, T come TETTA, TUNNEL, U come UOVO fino ad arrivare alla lettera Z con ZAINO.


Seguiamo le prime conquiste della bambina coi codini con il suo stesso entusiasmo.


Ogni pagina contiene una parola: una cosa, un’azione, un colore, una coccola, e ogni volta la scopriamo (e la riscopriamo) insieme a Nara (illustrata nella pagina accanto) come se la pronunciassimo insieme a lei!


Nara impara a conoscere tutte le cose che la circondano e suo padre immortala e illustra ogni scoperta con il suo stile inconfondibile.

Insomma, un libro davvero molto piacevole e divertente, consigliato a partire dai 2 anni (ma anche prima se le manine non sono troppo “ruspanti” 😀 in caso contrario tenete a portata di mano il nastro adesivo che riparerà gli inevitabili strappi della curiosità) 😉

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La notte della Balena – Peppo Bianchessi

Una volta all’anno, in una notte
di mezza estate, arrivava la balena.
Era mio padre ad avvertirmi.
Mi mandava a letto prima del solito e poi,
a un certo punto della notte, veniva a svegliarmi.

Sono pochi i fortunati che riescono a vederla volare sopra la città, magari in una bella notte stellata d’estate.
Tutti insieme, ci si sveglia di notte, si sale sul tetto in silenzio, si porta qualche panino con burro salato, prosciutto e cetrioli, una coperta su cui sdraiarsi sul tetto di casa, e si aspetta tutti insieme con pazienza, proprio come fanno i tre protagonisti della storia, papà, mamma e bambino.
Insieme, aspettano ognuno al loro posto, finchè non arriva un filo di vento che si porta dietro un profumo di sale e alghe.

“E arriva lei.
Eclissava la luna,
lenta e maestosa
come le grandi navi del porto.
Girava senza fretta
A volte faceva le piroette
e ci mostrava la pancia.
Non finiva più tanto era grande.”

Maestosa, immensa ma amorevole e serena la grandissima balena si muove nel cielo con calma e grazie, e poi si avvicina a loro, si avvicina al papà di questa famiglia felice, si guardano profondamente negli occhi, restano così in silenzio a comunicare ad emozionarsi occhi negli occhi a raccontarsi fronte contro fronte, muso contro muso momenti di vita.

“Poi se ne andava.
Allora papà tornava a sedersi,
mangiavamo i panini
e parlavamo di lei.”

Non tutti possono vederla, non basta salire una notte d’estate sopra il tetto di casa, proprio come farà il bimbo quando il padre non c’è più…perchè come gli insegnerà la vita, e la sua famiglia, bisogna essere felici, insieme ed in armonia, magari sempre abbracciati con il naso all’insù, seduti su una grande coperta da picnic e lei quand’è il momento gusto arriva.
Perchè la balena annusa la felicità..e non solo lei…

La notte della balena di Peppo Binachessi edito da Rizzoli, è una storia illustrata che molto ha a che fare con la memoria e gli affetti che per ognuno di noi son più cari.
E’ un libro poetico, profondo e audace. Un’opera che ha il sapore delle stelle, quando i cieli tersi sembrano farle piovere direttamente nel nostro cuore.

Pagina dopo pagina è una storia che parla d’amore, di vita, di affetti, di mancanze ma anche e soprattutto di crescita, quella crescita unica e profonda che avviene solo dentro ognuno di noi quando ci si ferma con calma ad ascoltare e a vivere pienamente la vita, la realtà, la famiglia, chi ci sta vicino, i ricordi, il passato…
E che dire delle splendide illustrazioni a tutta pagina?
Sono enormi, affettuose, ci avvolgono e guardandole sembra proprio d’essere lì seduti sul tetto abbracciati a tutto tondo dalle emozioni che il testo essenziale ci racconta e ci fa vivere.
Questo è un viaggio in una notte d’estate, un viaggio nel tempo, nello spazio in cui, per il padre e per il bambino niente di ciò che conta davvero viene perso per sempre.

“Aspettammo.
E aspettammo ancora.
A un certo punto un filo di vento
ci portò un pò di fresco.”

La Notte della Balena è sì, una storia che nasce dalla perdita. Crescendo è inevitabile perdere persone o cose…la mancanza di un genitore che ci dava sicurezza, il trasloco da una casa dove si è vissuti fino ad allora, o una storia d’amore che finisce…ma insieme alla perdita della sicurezza legata a quella persona o cosa, spesso perdiamo anche noi stessi.


Questa storia nasce sì da una perdita, ma si conclude con il ritrovamento più immenso che possiamo avere.
La notte della balena, è si un grande e profondo viaggio, ma non lo è solo per il protagonista, che crescendo finalmente riesce a trovare il senso di una grande perdita e a guardare la sua vita da un altro punto di vista insieme a sua moglie a sua figlia, ma è anche il viaggio che riguarda più da vicino ogni persona, grande o piccola che lo sfoglia o lo legge. Perché la balena in fondo non è altro che “qualcosa che ognuno può vedere e interpretare a suo modo, per alcuni potrebbe essere uno dei suoi ricordi più belli, di quelli che riscaldano, che fanno scendere una lacrima di gioia e che son lì custoditi in una stella…

Una cosa è certa, il messaggio che porta con sè è davvero immenso e unico, è raccontato in modo delicato e avvolgente…inizi a leggerlo quasi con la testa tra le nuvole e termini con il cuore che si è illuminato di tante emozioni e ricordi, tante sensazioni che solo un libro così può trasmettere e farci dono…un dono che non ha prezzo.

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Non avere PAURA, piccolo GRANCHIO – Chris Haughton

“La vita si restringe o si espande
in proporzione al nostro coraggio.”
Anaïs Nin

La storia racconta di un papà, Grande Granchio, e di un figlio, Piccolo Granchio.
I due vivono tra gli scogli, in una piccola pozza. Ma oggi è un giorno speciale: Piccolo Granchio vedrà il mare per la prima volta.


Tic-tic fanno i due granchi mentre si muovono sugli scogli, splash splash quando invece attraversano le pozze e squich squich squich è il rumore delle loro chele che si arrampicano sulle alghe marine scivolose.

Piccolo Granchio si sente grande. “Posso andare dappertutto” dice. Quando però vede il mare, quando ci si trova di fronte e può finalmente coglierne la vastità e la forza delle sue onde, Piccolo Granchio perde un po’ della sua sicurezza.

“Non mi piace il mare” dice piccolo granchio.
“E’ meglio se torniamo a casa.”
“Non avere paura Piccolo Granchio.
Ci sono io. Vieni!
Ancora pochi passi…”

Infatti, tutto il suo entusiamo iniziale di vedere il mare, si spegne. Appena arrivati alla scogliera Piccolo Granchio è alquanto timoroso, e le onde – grandi, sempre più grandi – non aiutano, anzi gli fanno molta paura.
Per fortuna a rassicurarlo c’è Grande Granchio. Così, piano piano, onda dopo onda, il padre accompagna il figlio nella conoscenza del mare; lo incoraggia quando lui, come è naturale, si sente intimorito e vorrebbe rinunciare e lo sprona a provare, a tuffarsi, a fidarsi, a non arrendersi…e quando prenderà coraggio e deciderà di buttarsi scoprirà un mondo nuovo, e imparerà che lui può andare dappertutto.


Piccolo Granchio ha osato e viene ripagato dalla vista degli splendidi fondali marini, coloratissimi e abitati da pesci di ogni genere e dimensione, che lo accolgono con gentilezza e simpatia.

“E vanno giù
giù
giù
giù
giù…”
Piccolo Granchio GUARDA!
Tutti i pesci vengono a salutarti.”

Non aver paura, Piccolo Granchio di Chris Haughton, edito da Lapis, è adatto a lettori dai 3 anni in su. E’ un albo illustrato che racconta una bella storia di coraggio e scoperta, e lo fa soprattutto attraverso le immagini e in particolar modo i colori. La parte scritta non è molta, anzi la narrazione è ricca di onomatopee e l’organizzazione dello spazio illustrativo accresce il pathos, l’attesa e la teatralità e questo rende il libro perfetto da leggere con i più piccoli, ed è ideale per le letture animate!


Un albo illustrato dedicato al rapporto tra padre e figlio, ma anche sulla paura di crescere e di affrontare quello che non si conosce, tipica dei bambini.

Autore, illustratore e designer irlandese, Haughton ha esordito con Oh-oh!, un albo diventato subito un grande successo internazionale, insignito del Premio Andersen nel 2013 sia nella sezione dedicata agli albi illustrati da 0 a 6 anni che come Super Premio Andersen.
Chris Haughton ancora una volta non ci delude. Come potrebbe farlo, d’altra parte, dopo averci affascinati e divertiti con albi assolutamente geniali come “Oh-oh!” e “Shh! Abbiamo un piano” ?
Con la sua consueta originalità, con il suo stile illustrato inconfondibile, i collage di sgargianti e allegri, sono semplici e raffinati, capaci di attrarre l’attenzione dei più piccini in modo giocoso.
Leggetelo, fate piccoli passi come i granchietti, tuffatevi… senza stancarvi di dover rileggere…Whoosh!! 😉

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