“Zia Hedda era davvero unica. Conosceva un sacco di cose…
sapeva fare sciarpe, maglioni e berretti…
Non lasciava mai senza soluzione neppure uno dei miei quesiti impossibili.”
Il protagonista del racconto si trova a trascorrere, come ogni anno, la vigilia di Natale a casa della zia Hedda.
Come in ogni casa, fervono i preparativi per il giorno più magico dell’anno in attesa dei genitori che lavorano ma che arriveranno puntuali per i festeggiare insieme il Natale.
Lui adora la casa della zia per il profumo degli abeti che si sente appena aperta la finestra, il calore del camino e il paesaggio innevato lontano dal frastuono e dai bagliori della città.
Zia Hedda è una zia speciale perchè, come pochi, lei lo sa ascoltare veramente, e gli trasmette affetto e positività, di infonde coraggio nei momenti esistenziali più difficili, ed è proprio a lei che rivolge quel grande dubbio che da qualche giorno affolla i suoi pensieri.
“Perché Babbo Natale non esiste?” Me lo ha detto Thomas!
Una classifica frase che intere generazioni di genitori ricordano hanno sentito chiedere…
Zia Hedda è consapevole che il suo nipotino sta crescendo ed è quasi pronto a staccarsi dal mondo disincantato e un po’ magico dell’infanzia, ma forse c’è ancora un po’ di tempo per sognare insieme? Si fa sempre in tempo a crescere.
Dunque al quesito del nipote, replica con un altro quesito: chi può allora distribuire, in una sola notte, regali a tutti il mondo? Potrebbe anche essere una sorta di supereroe che vola su una slitta-razzo.
Ma c’è una cosa, un dettaglio, quel campanellino che ogni anno ritrovano in giardino… è la prova lampante dell’esistenza di Babbo Natale.
Zia Hedda che conosce davvero un sacco di cose come cucinare svariati tipi di piatti, il nome di tutte le costellazioni e tantissime fiabe della buonanotte, con calma, dolce e sicura di sé gli spiega tutte le buone ragioni e spazzare via ogni dubbio..
Ma figuriamoci! Zia Hedda sa benissimo (come lo sappiamo noi) che Babbo Natale ESISTE, adora la neve ed è una grande amico degli elfi!
Se dopo la lettura di questo meraviglioso albo illustrato abbiamo dei dubbi basta controllare bene fuori dal portone di casa o sul balcone la mattina di Natale, chissà che si potrebbe trovare un campanellino smarrito da una renna di Babbo Natale.❤️
Quel Natale in cui ero Grande di Nicoletta Asnicar illustrato da Ilaria Zanellato pubblicato da Clichy edizioni è un albo illustrato davvero molto dolce e delicato quanto le illustrazioni che parlano da sole con il solo utilizzo di colori pastello e forme arrotondate che danno vita alle parole di questa storia..
Una storia perfetta per i bambini della scuola primaria, dove già comincia a insinuarsi quel dubbio tra i compagni di scuola e grazie a questa storia regalare ancora la magia e spazzare via ogni domanda ❤️
Una storia in pieno spirito natalizio, guardando le illustrazioni sentiamo la neve che cade, il freddo pungente dell’inverno e quel dolce calore dei piatti buoni che sta cucinando Zia Hedda, quindi è proprio perfetta per tutti quei bambini che hanno troppa fretta di crescere. E speciale anche per i grandi che a crescere non ci pensano proprio…
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