Un passero per capello – e la forza dell’Amicizia

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Un amico conosce la melodia del nostro cuore
e la canta quando ne dimentichiamo le parole.
C.S. Lewis

Se chiediamo ai bambini, A cosa serve veramente un amico?
ci diranno: A fare cose insieme. A giocare. A parlare, ad ascoltare…
l’amico è qualcuno con cui stai bene.

Tra amici, veri, c’è una sintonia speciale, certo possono esserci altre persone che ti vogliono bene, ma solo il tuo amico ha quel qualcosa che di colpo ti fa sentire il cuore più leggero, basti pensare come un’ amicizia speciale a volte possa cambiare la vita!
E’ proprio questo il caso di Sofia, protagonista di Un Passero per capello edito da Camelozampa.
Sofia, è una bimba che trascorre le giornate al pianoforte, in compagnia del suo gattino e di qualche uccellino che si posa sul davanzale della finestra ad ascoltarla. Di amiche, purtroppo, nemmeno l’ombra, Sofia è sola con la sua musica.

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Un giorno, la piccola si sveglia in mezzo a uno stridente cinguettare di uccellini.
Ma che cos’è successo?
La bimba è disperata: ovunque vada, non riesce a liberarsi dei fastidiosi inquilini che popolano la sua grande chioma.
Come fare?
Come si può eliminare quel fastidioso rumore che le impedisce di vivere la sua vita normale?

Stremata dal canticchiare di questi uccellini birichini cerca una via di fuga e va così a fare una passeggiata, ma si sà come l’essere diverso viene visto sempre con scherno e preso in giro, e così sarà anche per la povera Sofia
stanca e triste si siede su una panchina. A farle compagnia, involontariamente, si accomoda un’altra bambina.
Con un gran cappello anch’esso invaso di tanti piccoli uccellini chiacchieroni.
Le due bimbe, soprese nel vedersi accomunate dal problema, iniziano a parlare di paure, giochi e suoni  Così facendo, glu uccellini cominciarono a volare via..
..perchè il potere unico dell’amicizia vince su tutto!!

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Un Passero per capello vuole parlare a quei momenti silenziosi e pensierosi dei bambini.
Un passero per capello non vuole essere solo il come trovare un antidoto alla solitudine. Certo, all’inizio della storia Sofia è sola, ma non è infelice, come abbiamo visto, suona il piano, ha un gatto per fedele compagno, a volte un paio di uccellini si fermano ad ascoltarla.
Quando gli uccellini fanno baccano, c’è la sua mamma, che le vuole bene e cerca di aiutarla, ci sono altri bambini, ma è come se non parlassero la sua stessa lingua.
Sofia e la sua nuova amica, invece, si capiscono: sentono allo stesso modo è proprio questa la vera scintilla che c’è tra loro.

Scritto e illustrato da Monika Filipina. Un albo originale e tenero, sulla potenza unica dell’amicizia, percè può vincere ogni cosa, anche la solitudine.

“E quando succede che qualche uccellino torni da loro,
tutte e due sanno cosa bisogna fare!”

Lo sappiamo bene, accade ai grandi ma anche ai bambini, quando si è soli  è facile avere pensieri tristi, malinconici e brutti, che mettono “casa” nella nostra testa, fanno un sacco di “rumore”, non smettono di frullarci attorno e non se ne vogliono andare fino ad occupare tutta la nostra testa e renderci incapaci di sentire il resto del mondo.
Come fare allora per scacciarli?
Un Amico è l’unico rimedio per liberarcene, per far scattare quella magia, quell’ incantesimo che ci allevia davvero il cuore.

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Caro amico,
tu che stai sempre al mio fianco, che mi sollevi quando sono triste,
che scacci via la mia solitudine tu sei unico e a te dico Grazie! ❤

Ai bambini piace molto, perchè Un passero per capello è un libro con illustrazioni coloratissime e parole semplici che toccano il cuore: nella sua chiarezza indica una strada i bambini per sentirsi “meno soli” nei loro pensieri e meno incompresi, per ritrovare la fiducia in se stessi e negli altri.

Buona lettura per Crescere leggendo 🙂

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Un posto silenzioso – Luigi Ballerini

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Ma tu ce l’hai un posto silenzioso? – Un posto come?
Silenzioso – Silenzioso?
Sì, un posto silenzioso – Come sarebbe un posto silenzioso?
Prova a immaginarlo – Un posto dove non si sente niente?
Non esattamente…“  …

In un dialogo a due voci, il Silenzio incoraggia un bambino a immaginare un luogo lontano dal caos, lontano dai rumori, dai suoni assordanti dei videogiochi e della tv e dalla mille chiacchere dette per riempire il vuoto.
E’ proprio lì, nel silenzio che il bambino incontrerà quelle parole speciali che ronzano nell’aria senza fare rumore: i suoi pensieri e le emozioni più profonde e vere… ed ecco che il Silenzio non farà più “paura” ma diventerà un amico fidato con cui trascorrere felici del tempo.

L’autore Luigi Ballerini, medico, manager, psicoanalista e oramai sempre più apprezzato scrittore ligure, originario di Sarzana ma residente a Milano con moglie e quattro figli. In questo 2016 il suo bagaglio di libri per ragazzi si arricchisce di questo albo illustrato: Un posto silenzioso, illustrato dal premio Andersen Simona Mulazzani, che ci da la possibilità di affrontare in modo dolce e delicato un bellissimo argomento, il silenzio.
Pagina dopo pagina il bambino protagonista del libro impara la potenza e la magia del silenzio,
il bambino riscopre rumori che non aveva mai notato.. l’acqua sciabordare sulle pietre levigate dal mare,
il grande gabbiano bianco gridare, il chiacchiericcio delle foglie, e là in fondo un treno che sfreccia veloce.

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Una lettura che si può trasformare in esercizio, un passo fondamentale per imparare ad ascoltare l’eco dei pensieri e la voce vera dell’anima.
Un albo bellissimo, delicato e magico, da leggere per viaggiare in silenzio, per intraprendere il lungo viaggio sul filo della fantasia.
Un gran regalo è questo, noi genitori possiamo reimparare insieme ai nostri figli l’importanza del silenzio e quanto sia vitale per ritrovare, senza rumore, i pensieri e le emozioni più profonde.

E tu? Sì tu, ce l’hai un posto silenzioso?
Tutti possono trovarne uno, chiudi gli occhi e immagina…

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Anche nella pedagogia montessoriana, il silenzio, è un valore imprescindibile nel rapporto con se stessi e con gli altri: solo attraverso la pratica del silenzio si colgono le sfumature delicate della vita.
Un posto silenzioso, grazie anche alle illustrazioni, insegna e aiuta i bambini ad interconnettersi con gli altri e a ritrovare anche il piacere di ascoltare e non solo quello di parlare.

Il silenzio regala ai bambini un nuovo modo di approcciarsi a loro stessi, agli altri e al mondo che li circonda aiutandoli a sentire e vivere le cose, anche le più piccole, in maniera sincera,
aiutandoli a lasciar volare a piene ali la fantasia,
aiutandoli a scopririre il rumore della pioggia..
aiutiamoli a sentire il vento che sembra cantare…

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I bambini non sono abituati al silenzio ma Un posto silenzioso è per loro un buon esercizio per l’autoriflessione e per sviluppare maggiore consapevolezza, perchè ai bambini il silenzio va insegnato come un gioco, con animo tranquillo e sereno; è così che il bambino sentirà il silenzio come momento di raccoglimento, per pensare, per riflettere, per sentirsi, per fanstasticare, per disegnare libero.

Educando i bambini al silenzio loro non lo interpreteranno come “punizione” e anzi lo sentiranno come un gioco “magico” e una liberazione.
In questo modo aiutiamo i bambini nell’interiorizzazione e li invogliamo a prestare maggiore ascolto al mondo che li circonda.
Vedrete come poi saranno loro stessi a richiedere il gioco o il momento del silenzio perchè il premio sarà un rumore, un suono, un sogno, una melodia che altrimenti non avrebbe potuto ascoltare o immaginare.

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Vi consiglio inoltre dopo la lettura di “Un posto silenzioso”  e dopo aver provato il silenzio, a chiedere ai bambini di immaginare dove si nasconde il silenzio: appena trovato e visualizzato nella loro mente dovranno raccontare la sua forma e il suo colore disgnandolo 🙂
Provate e vedrete quanto immensa è la fantasia dei bambini.

Ora prova a chiudere gli occhi.
Che cosa senti?

…. 😉

Buona lettura e buon silenzio, per Crescere Leggendo!

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Nonni – libro per sognare

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I nonni giocano con i bambini che si entusiasmano al passaggio dei treni
guardano il cielo e in uno scambio sicuro sanno se il tempo cambierà
I nonni insegnano senza parlare che senza amore questo mondo muore
I nonni cercano di farci capire qual è la strada per non soffrire
Tu sarai un uomo migliore se porterai quei nonni nel cuore perché lo sai,
l’amore non muore mai lo sai, lo sai che quegli occhi sinceri sono i bambini di ieri
I nonni giocano come bambini e si entusiasmano se i figli van bene
I nonni prendono per mano il futuro I nonni aiutano davvero..

Tu Sarai di Walter Bassani

Come oramai in molti sapranno il 2 ottobre è la giornata in cui festeggiare i nonni.
E’ una ricorrenza introdotta nel 2005, pensata come un momento per celebrare in modo particolare l’importanza unica del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale e viene festeggiata nella stessa data in cui la Chiesa cattolica celebra gli angeli custodi… sembra proprio non essereun caso 😉
Bellissima ed emozionante anche la canzone scritta e dedicata a tutti i nonni in occasione della loro festa da Walter Bassani – Tu Sarai (qui sotto puoi ascoltare e guardare il video 😉 ❤ )

I nonni, averli è una gran fortuna in quanto ci aiutano con i figli tra orari bizzarri degli asili, bimbi influenzati, scioperi e orari sfiancanti al lavoro. Probabilmente non tutti i bimbi posso godere sempre della loro compagnia casomai perchè troppo lontani, ma quando arrivano, si sà è sempre una gran festa!

Ecco allora un libro davvero carino che parla di Nonni, ma attenzione, non i soliti nonni che si tramutano in vecchiette streghette rugosissime e ingobbite o vecchi saggi barbuti.
No,  Nonni di Chema Heras è un libro pieno d’amore, e a renderlo magico è per tutto quello che circonda questa coppia di nonni che non si vergognano delle rughe e che amano ancora ballare e vivere, nonostante i segni del tempo.

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Una storia semplice come le illustrazioni di Rosa Osuna, il cui tratto delicato, quasi incerto e tremolante, ricorda molto da vicino i disegni dei bambini. Lo stesso bambino pasticcione e libero che sembra aver riempito i contorni colorandoli con pastelli a cera blu, verdi, rossi e gialli.
Pagina dopo pagina Chema Heras narra la tenera storia d’amore di una coppia di anziani nonnini, che accettano il passare del tempo e le tracce che lascia sul loro corpo. Il corpo invecchia ma la loro mente è viva e frizzante e come ai vecchi tempi, coltivano la loro passione per il ballo.

Questo libro pare scritto per grandi e piccini e sopratutto per chiederci:
“Chi l’ha detto che gli anziani, i nonni non si possono divertire?”
Il nonno Mario, protagonista di questo racconto proprio non vuole sentirle queste cose. Anzi, ballare gli piace davvero molto, ma soprattutto gli piace ballare con Maria, la sua dolce metà e la sua compagna di vita.
Raccontato, con un linguaggio semplice adatto ai bambini, e anche per i nonni 😉
Una storia d’amore piena di tenerezza per dimostrare che questo sentimento non ha davvero nessuna età. Il racconto  procede in crescendo grazie al meccanismo della ripetizione, così da creare una sorta di filastrocca fatta dai fantastici complimenti che ogni volta il nonno si inventa per fare accettare alla sua compagna i segni lasciati dal tempo sul suo corpo. Così i capelli bianchi della nonna diventano bianchi come nuvole d’estate (e non come nuvole autunnali), le sue gambe diventano sottili come quelle di una rondine (invece che magre come ferri da calza), le sue ciglia diventano corte come erba appena tagliata (e non corte come le zampe di una mosca)….

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Un libro iperpremiato, a ragione.
Selezione ‘I MIGLIORI DEL 2004’ (Venezuela)
Premio dell’Associazione dei Librai della Catalogna 2003
Programma Nazionale di Lettura del Messico 2003
Programma Nazionale di Lettura del Portogallo 2008

Maria e Mario penso siano proprio un valido esempio per tutti noi occidentali, talvolta fin troppo impauriti dai cambiamenti fisici ed estetici a cui l’età ci costringe a fare i conti, per poter scorgere le cose belle e i tesori che l’anzianità può riservare, come la gioia per le piccole cose e per gli affetti quotidiani.

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Condivido a pieno il pensiero scritto dagli gli editori, “Nonni è un albo illustrato per bambini di qualunque età che ha avuto un grade successo nel Giappone, in Cina e in Corea, paesi in cui l’età è motivo di grande gioia e celebrazione.
Un messaggio forte dunque per tutti, grandi e piccini,
per non perdere il contatto con le generazioni che ci hanno preceduto, troppo spesso oggi messe all’angolo perchè ritenute erroneamente troppo “vecchie” e scomode e
per imparare a considerare il passare del tempo uno strumento indispensabile che ci consente di imparare ad apprezzare con gioia le piccole cose della vita.

Nonni edizioni Kalandraka è decisamente un libro che consiglio senza riserve: emozionante e allo stesso tempo positivo. Aiuta a scoprire e a ricordare la bellezza delle piccole cose e della vita, e che in primis, non si misurano con l’età, in proporzione alla giovinezza. Bello davvero Molto.
Bellissimo da leggere con i bambini per ricordare e riscoprire l’importanza dei nonni e la loro forza!
Bellissimo da regalare per la festa dei nonni, proprio ai nonni.. l’emozione sarà davvero Grande!

Buona lettura per crescere insieme ai Nonni!

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Chema Heras

 

Jeans – Imparare l’inglese con progetti e laboratori

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Dai giochi alle storie passando per simpatiche canzoni e filastrocche, laboratori come drama, game, gym, art and craft, interview ecco i metodi alternativi per insegnare l’inglese ai bambini, un testo con suggerimenti per integrare il programma ministeriale.

Sappiamo bene che imparare una lingua fin da piccoli è molto più facile che in età adulta. Oggi più che mai è importante conoscere l’inglese e impararlo da bambini permette di acquisire una maggiore confidenza con la lingua. I bambini che sono esposti all’inglese fin dai primi anni di vita acquisiscono più familiarità con i suoni, imparano più vocaboli e assimilano le strutture sintattiche in modo naturale.

E’ proprio per questo che Melamusic propone un testo che è già un seccesso, Jeans – Progetti e Laboratori
Ogni unità affronta un tema o una disciplina che viene proposto con molteplici modalità.  Giochi, e canzoncine solo alcune delle attività che possiamo inserire nelle nostre giornate per insegnare l’inglese ai bambini piccoli.
L’insegnante (ma anche il genitore) può scegliere se farle memorizzare o farle solo ascoltare come semplice divertimento. Queste attività si ritengono utilissime perché coinvolgono tutti i sensi del bambino e favoriscono quindi l’assimilazione dei contenuti che si intendono consolidare. Inoltre servono ad esercitare la produzione in termini di ritmo e intonazione.

Il bambino, acquisendo un così ricco vocabolario, avrà la possibilità di apprendere in maniera divertente, inconscia e naturale le parole che compongono circa il 70/80% delle frasi quotidiane pronunciate da un madrelingua e in pochi mesi acquisirà conoscenze e capacità ben superiori a quelle che si ottengono nei cicli di studio obbligatori.

Conoscere bene l’inglese come abbiamo già detto significa avere una marcia in più e uno strumento capace di aiutarli a farsi strada nel mondo. Ma per i nostri figli è indispensabile conoscerlo bene e soprattutto impararlo il prima possibile; perché l’apprendimento delle lingue durante la prima infanzia è qualcosa di naturale e privo di sforzo, ma anche con attività giocose come proposte nel testo Jeans – Progetti e Laboratori durante la scuola dell’obbligo. Insomma, da piccoli apprendere le lingue è naturale, basta farlo divertendosi. Infatti se imparare una nuova lingua significa anche giocare, allora i piccoli saranno ben felici di farlo.

Qui puoi vedere e ascoltare un anteprima del libro:

Jeans è pensato per insegnanti o genitori che insegnano l’inglese a bambini della scuola primaria (dai 6 anni).
Sono ben 112 le pagine, con disegni, esercizi, diverse materie come l‘alfabeto, le vocali, i numeri, il doppio e la metà, il corpo, la destra e la sinistra, i sensi, la famiglia, il cibo e tanto altro ancora. Inoltre insieme c’è un simpaticissimo CD per ascoltare le canzoni, in doppia versione: cantatastrumentale.

Puoi acquistare qui: JEANS anche in versione digitale

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Il giorno che sono diventato un passerotto – Una vera storia d’amore

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«Dite: è faticoso frequentare bambini. Avete ragione.
Poi aggiungete: bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto. Non è questo che più stanca.
È piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi
fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli».

Oggi mentre leggevo Il Giorno che sono diventato un passerotto mi sono tornate in mente le bellissime parole di Janusz Korczak, il poeta dei bambini.

È vero, come ben dice il poeta, l’altezza dei sentimenti non dipende dall’età. Eppure, non sempre ci aspettiamo di incontrare così presto (4, 5 o 6 anni) certi batticuori nei nostri bambini.
E ditemi un po, quante volte, davanti ad un bambino che sostiene di essere innamorato, abbiamo pensato:
Ma cosa ne puoi sapere tu dell’amore…?”.

A pensarci bene, forse sono proprio i bambini che ci insegnano che cos’è l’amore vero e sincero; quello lontano da doppi fini; quello che sembra eterno e sempre vero.
Cosa dire, dunque, quando ad amare è un piccolo bambino che tenta l’impossibile pur di far colpo sulla bambina di cui è innamorato?

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Il giorno che sono diventato un passerotto di Ingrid Chabbert e illustrato da Raul Nieto Gurid, parla di quell’amore puro, vero e pieno di tenerezza; quell’amore che soltanto un bambino di 6 anni potrebbe provare.

Com’è complicato l’amore! Con quella sensazione che ti spinge, a volte anche inconsapevolmente, a cercare la vicinanza della persona amata. A fare qualsiasi cosa per avere la sua attenzione, anche diventare qualcosa di diverso da quello che siamo veramente, per ottenere la sua ammirazione, il suo sguardo.

“Il primo giorno di scuola mi sono innamorato.
Era la prima volta.
[..] Io e Candela siamo in classe insieme.
E’ seduta proprio davanti a me.
Solo io la vedo. Lei non mi vede.”

Il bimbo protagonista è innamorato di Candela, una bambina della sua classe che non lo degna manco di uno sguardo, appassionata di ornitologia tanto da sembrare lei stessa un usignolo. Decide allora di far leva su questo suo interesse e si traveste da uccello sperando di finire inquadrato dal binocolo con cui Candela osserva il mondo.
Il costume è bello, ma un po’ pesante, puzza pure di cane bagnato quando piove e fa anche ridere i compagni.
Ma un giorno sono gli occhi veri del bambino e non quelli gradi del passerotto ad incrociare finalmente lo sguardo di Candela, che lo libera dal costume, lo abbraccia per quel che è e gli regala le ali con la semplicità di bambina.

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Da ricordare che questo meraviglioso libro è arrivato finalista al Premio Andersen 2016 – Miglior Libro 6-9 anni!

Questo bellissimo libriccino è un piccolo racconto d’amore, consigliato per bambini dai 6 anni..e perché no, un po’ per tutte le età perchè è un’emozione unica pensare alla forza dei sentimenti, scorgerla in un bambino così piccolo e saperlo capace di tirar fuori quello che prova, senza vergogna.
Chissà cosa conserverà di tutto questo quando sarà grande, chissà che uomo diventerà.
Me lo chiedo ogni giorno. E ogni giorno mi impegno a insegnare che dei sentimenti non dobbiamo avere mai paura.

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Il giorno che sono diventato un passerotto è una poesia lieve e piccina che ci parla con semplicità della bellezza dell’essere riconosciuti,
del poter essere se stessi,
del sapere che c’è qualcuno che ti conosce davvero per quello che sei..
E le delicatissime illustrazioni di Guridi, con tratti lievi guidano pagina dopo pagina grandi e piccini per dirci nel modo più semplice possibile di un amore bambino, ma anche di amore assoluto, quello che non lascia il posto ad altro, che fa dimenticare tutto attorno, che mette le ali.

Buona lettura per crescere e amare leggendo ❤

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Ingrid Chabbert

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Ti Amerò SEMPRE – Robert Munsch

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“Ti amerò sempre”.
Proprio quello che provo io e che credo provino tutte le mamme e i papà:
noi genitori amiamo sempre i nostri bambini.

Li amiamo quando sono bravi, quando ci fanno arrabbiare, quando siamo stanchi dopo una lunga giornata, quando loro si comportano in maniera strana, quando crescono…
Noi lo sappiamo, se c’è una forza straordinaria che solo l’amore genitoriale può avere è quella di essere immune da stanchezza, la mamma e il papà davvero ti ameranno per sempre qualsiasi cosa accada.

Dovete sapere, prima di tutto che quando Ti amerò sempre fu pubblicato, nel 1986, (e tradotto anche in Italiano) di genitore in genitore, di paese in paese, presero a cantare i suoi dolci ritornelli ai loro bambini, prima di andare a letto. Furono vendute milioni di copie del libro nel giro di pochi anni. Nel 2001 conquistò la quarta posizione nell’elenco, dei testi per bambini più venduti di sempre.

Ma prima di diventare un riferimento per l’infanzia, “Ti amerò sempre” era una semplice poesia di quattro versi che l’autore, Robert Munsch cantava silenziosamente a se stesso dopo aver messo al mondo un bimbo nato morto.

E’ anche incredibile sapere che quando Munsch sottopose la storia al suo editore, perché ne facesse un libro, il suo lavoro venne respinto: la casa editrice riteneva fosse troppo oscura per il genere infantile. Fu il suo distributore a decidere di pubblicare il libro.
“Disse che mentre leggeva sentiva i capelli rizzarsi dietro la nuca”, ha affermato Munsch.

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Il libro inizia con la bellissima illustrazione di una mamma all’interno di una bolla, come un bimbo all’interno della pancia della mamma, nuda stringe il suo bambino avvolto in una copertina.

“Una mamma teneva in braccio il suo bambino appena nato
e pian piano lo cullava su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre lo stringeva cantava: ti amerò sempre,
sempre avrai il mio amore, e finché vivrò sarai il mio piccino”.

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Nella pagine successive si assiste alla crescita graduale del bimbo..il tempo passa, arrivano i terribili 2 anni, 😉 l’impertinenza unica degli 8 anni,  e l’adolescenza…
dal correre per tutta la casa al tira giù i libri dagli scaffali,
dal non voler lavarsi al dire parolacce,
fino a quando da adolescente inizia a voler cambiare a vestirsi in maniera strana,
diventa adulto e va a vivere da solo.
In queste tappe della vita, in questa sua crescita la mamma lo accompagna sempre, e anche se a volte pensa di impazzire continua a cullare ed amare il suo piccino, sempre, infinitamente, incondizionatamente e in maniera discreta.
Mamma, ama, cura, culla fino a quando diventa vecchia e non riesce più a cantare al suo bambino la canzone che ha nel cuore.
Ed è in questo momento della vita che succede una cosa bellissima,
una cosa che non vi svelo perché preferisco lasciarvi l’emozione di questa sensile e dolce lettura.

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Però vi avviso, e voglio essere sicera: è un libro che tocca sentimenti molto forti e io, come molte mamme ho fatto fatica a distinguere le parole delle ultime pagine a causa degli occhi pieni di lacrime…
lacrime che parlano d’amore..
lacrime che parlano di vita  ❤

Come ha affermato Munsch all’HuffPost:
“Questo libro rappresenta una sorta di ideale, il modo in cui speriamo andranno le cose [..]
Tra i miei libri, è l’unico ad essere diventato molto più di un libro per bambini”.

“Ti amerò per sempre
sempre avrai il mio amore
e finchè vivrò sarai il mio piccino”

Con più di 15 Milioni di copie vendute nel mondo
Ti Amerò sempre è uno di quei libri UNICI,
un libro per tutti, bambini e genitori
un libro che racconta il segreto del cerchio della vita, dalla nascita e per sempre…
un testo che affronta in modo delicato il tema della continuità,
dell’amore con la forza delle parole di una mamma

una storia d’amore tra una mamma e il suo bambino…
Un libro che fa pensare al futuro, a quando i nostri bimbi saranno giovani adulti,
a quali sono i valori che vogliamo trasmettergli tramite il nostro esempio, ed il nostro affetto..!?
Un libro dalla storia semplice ma vera, toccante e pieno di amore.
Un piccolo libro, un piccolo capolavoro!
Ti Amerò sempre è un libro sulla famiglia e per la famiglia.
Una storia semplice e delicata quanto vera e attuale.

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Ai bambini piace tanto per le ripetizioni e il ritmo di questo racconto così poetico.
Noi genitori, adulti, ne cogliamo il messaggio più profondo sul rapporto tra genitori e figli, e sulla trasmissione da una generazione all’altra.

Un libro che consiglio da regalare alle nostre mamme, da regalare a noi stesse, a tutte le mamme, ai papà e a tutti i figli. Dolce, sensile, Ti amerò sempre è il regalo perfetto da leggere insieme ai nostri bimbi per trasmettere con una delicatezza e una melodia unica l’amore più grande.

Ogni mamma lo sa.
Buona lettura per vivere e crescere leggendo
Consigliato dai 3 anni.

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Robert Munsch

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La PAURA del mostro – Mario Ramos

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C’è sempre una età, un periodo nella crescita di un bambino,
in cui il piccolo deve affrontare la paura del mostro.

Del resto l’essere terrorizzati dal buio, che non permette di vedere e distinguere bene le cose, e dai mostri è un fenomeno molto frequente nei bambini tra i 2 e i 5 anni. Infatti è proprio a partire da questa età che essi sviluppano la consapevolezza del pericolo, che diventa così elemento della loro immaginazione.
Spesso a poco servono gli incoraggiamenti del tipo “Non preoccuparti, c’è qui mamma”.

Mario Ramos, uno scrittore Belga scomparso prematuramente nel 2012, ha scritto e illustrato una serie di libri proprio per esorcizzare questa paura, recentemente Babalibri ha pubblicato: “La paura del mostro“, un piccolo volume in cui con poche frasi e illustrazioni essenziali, avviene un capovolgimento dei ruoli.

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“Taddeo sei proprio adorabile” dice sempre la mamma.
E’ vero che sono adorabile.
E anche molto carino.
Un amore di bambino.
Mi piace, la sera, quando la mamma mi legge una storia.
Mi piacciono molto i suoi baci per dirmi buonanotte. E’ così dolce.
Non mi piace per niente, invece, quando mi ritrovo solo al buio perché sento sempre dei rumori strani.”

Queste le prime frasi che incontriamo leggendo “La paura del mostro“; come abbiamo detto, un racconto dedicato all’addormentamento della sera, un momento delicato per molti bambini.

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Nelle prime pagine del racconto i piccoli fanno la conoscenza di Taddeo, il presunto mostro verde. Scoprono che in realtà questo è un bambino come loro. Così osservano l’adorabile Taddeo mentre è occupato nei rituali che precedono l’andare a dormire.
Un attimo di suspense, i rumori sotto al letto ed ecco spuntare l’atteso “mostro”, che poi si rivela essere… una bambina!

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Eh sì, avete proprio letto bene, il personaggio del bambino buono ed impaurito che deve affrontare la notte con tutte le sue paure è rappresentato da un essere verde, dai connotati tipici del mostro.
Il mostro invece, quello che spaventa e disturba i sogni dei più piccoli, è rappresentato da una tremenda bambina bionda dispettosa, che alla fine ruberà un sorriso a chi legge, anche ai bambini meno coraggiosi 😉

Durante la lettura è bellissimo guardare i bambini, cogliere il loro stupore e loro espressioni.
Ma hai visto chi è il mostrooooo??? 😀 😀

La Paura del Mostro è un libro per bambini disegnato con tenerezza, scritto ironia e sorriso,
dove scopriamo che in realtà sono i piccoli mostri ad avere paura dei bambini.

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Nei mostri e nel buio i bimbi catalizzano e concentrano tutte le loro paure, il bisogno di essere protetti, ma anche di sentirsi forti e invincibili, e anche abbastanza… cattivi! Perciò in realtà le paure hanno un ruolo positivo. Tutto sta ad elaborarle e riuscire a tradurle in un modo di essere forte e coraggioso.
Come accade al piccolo Taddeo, che alla fine riesce a domare le sue paure.
Un felice epilogo che pone l’attenzione sul controllo emotivo, esperienza fondamentale dell’età evolutiva.

Inoltre mi piace ricordare, grazie a questo libro, che la paura del buio fa parte di un normale percorso di crescita e come tale va affrontato e condiviso insieme a mamma e papà, esorcizzando insieme la paura attraverso le favole e i giochi.

Buona lettura per crescere felici Leggendo!

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Mario Ramos

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Quello Speciale – Chiara Lorenzoni

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Il primo nessuno lo ricorda,
ma è per tutti uguale.
Delicato, salato, un po’ timoroso.
Ci sono quelli magici,
invisibili ma potentissimi.
C’è chi li regala e subito se ne dimentica.
E chi, invece, li ruba.
E poi ce n’è uno speciale,
che hai dentro da sempre
anche se non lo sai…

Con queste semplici parole che sanno di poesia e di fantasia inizia il libro “Quello speciale” di Chiara Lorenzoni
Ma di cosa stiamo parlando? Che cosa ci racconta questo dolce libro?

Beh… nel corso della vita, ce ne sono moltissimi e tutti diversi!
E’ tanto bello donarli, quanto riceverli.
Alcuni sono segreti, altri un po’ tristi, ma tutti vogliono dire qualcosa.

Di cosa stiamo parlando?
Ce ne sono di magici, che non vanno sprecati, perché hanno il potere di guarire ogni male, e le mamme lo sanno bene.

Di cosa stiamo parlando?
Ci sono quelli rubati, che non valgono molto.
Ci sono quelli che basta il ricordo a scaldare il cuore e che possiamo buttarci sulle spalle come una coperta in un giorno di pioggia…

Di cosa stiamo parlando?
ci sono quelli piccoli e speciali come una stella che brilla in cielo e che d’improvvisio ti accorgi come possa illuminare il tuo mondo..

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Quello Speciale è un libro dolcissimo
è un po’ poesia, un po’ indovinello…
Un libro da leggere e rileggere, da regalare a chi amiamo, e da sfogliare quando siamo un po’ giù.
un libro che non ha età, perchè quello speciale lo conoscono i bambini e anche i “grandi” 😉

Spesso la frenesia, la routine, i troppi impegni ci impediscono di far capire a chi ci sta vicino tutto l’amore che proviamo.
Spesso la paura, ci blocca inultimente, blocca quel sogno di darne uno profumato di rosa..
Questo libro per me è anche questo, un ricordarci che talvolta sarebbe bene fermarsi e dimostrare quanto chi amiamo sia speciale per noi.

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Per chi Quello speciale lo ha già ricevuto e lo conserva dentro,
per chi ancora lo deve ricevere,
per chi lo sogna guardando il cielo stellato,
per chi lo sogna stringendo una mano..
per chi lo ha già dato e per chi lo deve dare
per chi ama chi ancora non sa di essere amato
per chi ne vuole uno leggero che sappia di sonno e pigiama
Per chi ha uno sguardo triste e non ricorda più dove li ha messi..
per chi ne appoggia ogni giorno su una foto sbiadita..
per chi li ricorda tutti..
per chi non riesce più a trattenerlo e non vede l’ora di lasciarlo andare sussurando l’Amore, la Vita.
per chi osa affermare che l’amore non è uno scherzo e amare “lascia il segno”.

L’importante è ricordare che ce ne danno davvero tanti, ma…
ce n’è uno speciale, che hai dentro da sempre anche se non lo sai
ed è proprio Quello speciale, e lo possiamo donare a una persona soltanto…

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Concludo il racconto di questo libro con questo pensiero;
Quello Speciale è consigliato dai 5 anni, ma anche se piccolissimi i bambini sanno farsi capire, e la loro idea di amore è universale, vanno dai sentimenti ai momenti dolci con la mamma, a quelli per l’amico o compagno della materna.. con la sua delicatezza offre numerosi spunti per parlare con i bambini delle loro emozioni.

Voi avete mai provato a chiedere ai vostri bimbi che cos’è l’amore per loro?!
A questa domanda alcuni bambini della scuola materna ci hanno risposto:

Per Angela (5 anni) l’amore è darsi tanti bacini
Per Giulia (3 anni) l’amore è la mia mamma
per Francesco (4 anni) l’amore è quando la mia mamma e il mio papà mi fanno tante tante coccole
Per Melissa (6 anni) l’amore è quanto tu piangi però arrivo io e ti abbraccio
Per Alessandro (5 anni) l’amore è quando do i bacini alla mia sorellina e mi sorride

Consiglio questo libro fantastico!
È universale per grandi e piccini perché non parla di storie d’amore o di avventura…
Parla di tutto! Poche parole che si aprono e parlano della vita, dei ricordi, dei momenti tristi e dell’amore.
Insegna ai bambini e ricorda a quelli cresciuti l’importanza di un piccolo grande gesto che alla fine tutti ricordiamo e portiamo nel cuore.

da regarlare in ogni momento dell’anno a chi amiamo
da leggere in ogni momento della vita per ricordare la magia dell’amare.

Se ti piace questo libro puoi acquistarlo qui:

Chiara Lorenzoni

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Qualcosa da fare – David Lucas

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Con cosa giochiamo oggi, papà?
Qualcosa da fare?!

Eh sì, giocare con i bambini sembra la cosa più semplice del mondo.
In fondo cosa ci vuole?
Giusto un pizzico di pazienza, una manciata di fantasia e la voglia, dopo, di rimettere tutto in ordine.
Molti genitori si affidano ai giocattoli strutturati o tecnologici per dare inizio ad attività ludiche, sperando attraverso questi di semplificarsi la vita.
Ma troppo spesso dimentichiamo che giocare, per un bambino, è un’attività seria, ben più impegnativa e costruttiva di quello che pensiamo noi “grandi”.
Soprattutto nei primi anni di vita, il gioco rappresenta per un bimbo il principale strumento per imparare a conoscere il mondo.
Che mamma e papà abbiano voglia (e tempo) di giocare con i loro bambini è una cosa meravigliosa. Non c’è desiderio più grande, per un bimbo, che saper di poter contare sulla complicità dei genitori mentre gioca.

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“Non c’è nulla da fare.
Non c’è nulla da fare.
Svegliati Papà Orso.
Non c’è nulla da fare.
Andiamo a fare una passeggiata…
…una lunga passeggiata.
Ancora nulla.
Un legnetto!
Ora abbiamo qualcosa da fare.
Crack.”

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E’ così che inizia un libro meraviglioso: “Qualcosa da fare” di David Lucas edito da Valentina Edizioni.
Il piccolo orsetto si sta annoiando e non sa come passare il tempo, ecco che decide quindi di svegliare il papà, coinvolgendolo nella ricerca di qualcosa da fare.
Durante una passeggiata, una lunga passeggiata, i due trovano un legnetto, che con un semplice crack, papà orso lo spezza e così hanno due legnetti.

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Ma cosa si può fare un due piccoli legnetti?!
Beh, un sacco di cose! 🙂
Papà orso disegna una prima linea, e orsetto subito ne una uguale..
ecco che ne esce una scala, che tratto dopo tratto li porta fin sulla luna, a saltare, a disegnare le stelle insieme.
Dopo tanto giocare piccolo orsetto, però, è stanco  e i due si lasciano dolcemente scivolare giù fino a casa, dove c’è mamma ad aspettarli.

Magico, essenziale, questo libro apre le porte alla fantasia,
trasmette leggerezza e occhi che luccicano di gioia,

di gioia perchè giocare con papà è bello,
e perchè basta un legnetto per immaginarsi un mondo di cose da fare!

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Doveroso dire che Qualcosa da fare è stato:
FINALISTA DEL PREMIO NATI PER LEGGERE – CRESCERE CON I LIBRI 2012!

Ai bimbi non servono giocattoli con mille funzioni: al contrario  spesso, gli oggetti di uso quotidiano sono più attraenti di quelli di qualsiasi negozio.
Qualcosa da fare, è un bel libro da regalare ai papà,
bello per giocare con la fantasia dei bambini… insieme ai bambini!

Buona lettura per Crescere Leggendo!

Qualcosa da fare

David Lucas

9 mesi: un meraviglioso libro pop-up sulla Gravidanza

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9 mesi, la dolce attesa più grande che la natura potesse farci dono.
9 mesi, di ansie, timori, emozioni e domande
9 mesi, per decidere il tuo nome,
9 mesi, per immaginarsi genitori,
9 mesi, ad aspettare ed immaginare,
9 mesi, son lunghi a passare e lunga è l’attesa,
Già, ma sono 9 mesi d´Amore!

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9 mesi di Jena-Marc Fiess (regista e fotografo francesce) è un libro pop-up straordinario e delicato per raccontare le emozioni di chi è in dolce attesa.
Sono ben undici le meravigliose aperture pop-up che raccontano con la semplicità più assoluta i nove mesi dell’emozionante attesa di un bimbo in arrivo.
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Soffici Nuvole che fanno volare in alto, sognare..sognarti
Percorsi e strade per scegliere insieme quella giusta…per te
Lettere di ogni colore per cercare la combinazione giusta che “rispecchi” il tuo nome..
Un bosco tenebroso, per avere la forza di affrontare le paure..
Una panchina verde sotto un castagno, per sedersi ed aspettarti…

Ogni scena che troviamo davanti è una sorpresa, l’autore Jena-Marc Fiess con una poesia e una grazia uniche esprime quelle sensazioni indescrivibile provate dalla futura mamma.
Con sculture di carta, semplici essenziali, pulite, che scandiscono il trascorrere di questo tempo unico e speciale, carico di speranza e curiosità;
sculture di carta che emozionano pagina dopo pagina.

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Per future e neo mamme e papà, ma anche per chi aspetta un fratellino o una sorellina.
Vi consiglio questo libro, anche se si è di lacrima facile guardarlo, sfogliarlo e sognare in ogni pagina sarà una dolce carezza..
E poi ancora ri-Leggerlo, ammirarlo e ricordare insieme al vostro bebè sarà un’occasione per vivere un momento di pura tenerezza…
9 MESI, una delicata e stupefacente attesa.

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In questo video,
un dolce assaggio della poesia di questo libro. 🙂

9 MESI, una delicata e stupefacente attesa da ricordare tutta la Vita