La felicità è una tazza di tè – Eulàlia Canal, Toni Galmés

“E tu, dove vai di bello?” gli chiese Orso curioso.
“Anche io sto cercando qualcosa.”
“E che cosa stai cercando?”
“La felicità.”
“Ah, e com’è la felicità?”
“Non lo so ancora, ma ne parlano tutti e mi piacerebbe trovarla.”

“La felicità è una tazza di tè” con le dolci illustrazioni di Toni Galmés, è una delicata esplorazione della felicità attraverso gli occhi e le avventure di alcuni indimenticabili personaggi del bosco. Questo libro, un gioiello della letteratura per bambini, si dipana come una moderna favola che parla al cuore non solo dei più piccoli ma anche degli adulti, invitandoli a riflettere sul vero significato della felicità.

Orso ha perso gli occhiali e li cerca ovunque. Senza non vede davvero nulla, i color sono sbiaditi e tutto gli pare in bianco e nero. Non può far nulla, nemmeno andare a pescare. Ed ha pure in programma una cenetta con Orsa, come mai farà senza i suoi preziosi occhiali, regalo del nonno?

Tasso ha perso il sonno. È quindi alla ricerca del riposo perduto. Che baccano e quante nuvole! Orso e Scoiattolo lo hanno davvero svegliato nel bel mezzo di un bellissimo sogno. E piove a dirotto pure, ora, con fulmini che squarciano il cielo grigio. Tanto vale accettare l’invito di Tasso ed entrare nella sua tana. Al coperto e al riparo si starà senza dubbio molto meglio. Quando poi viene offerto loro un delizioso e profumato tè alla fragola, con tanto di teneri biscottini al cioccolato, l’invito è ancora più bello.

Lupo è, invece, in cerca di amici. Nelle favole è sempre il cattivo e desta sempre molti timori. Gli stessi che hanno Orso, Tasso e Scoiattolo nel farlo entrare quando bussa alla porta della tana di Tasso, bagnato e infreddolito. Non si fidano. Forse i lupi non sono poi tutti uguali, qualcuno si salva.

Bisogna ammettere, però, che Scoiattolo batte tutti: si è messo in testa di trovare… la felicità.
“Ah, e com’è la felicità?” gli chiede Orso.

“Non lo so ancora”, risponde Scoiattolo,
“ma ne parlano tutti…”. 

La narrazione segue dunque le vicende di orso che ha perso i suoi occhiali, tasso in cerca del sonno perduto, lupo desideroso di amicizia, e Scoiattolo, il più audace di tutti, che si pone l’obiettivo di scoprire cosa sia realmente la felicità. Quest’ultimo, mosso da una curiosità insaziabile, intraprende un viaggio alla ricerca della leggendaria Mucca che Ride, convinto che in lei risieda il segreto della felicità.

Attraverso un linguaggio semplice e una narrazione dolce, Eulàlia Canal ci porta in un viaggio ricco di incontri e scoperte, dove ogni personaggio, con la propria ricerca personale, contribuisce a costruire un mosaico di esperienze che riflettono le diverse sfaccettature della felicità. Le illustrazioni di Toni Galmés arricchiscono il testo con immagini calde e accoglienti, che catturano l’essenza dei personaggi e dei paesaggi, rendendo il viaggio ancora più immersivo e suggestivo.

La felicità è una tazza di tè di Eulalia Canal, edito da Terre di mezzo, è un meraviglioso libricino, perfetto per i piccoli lettori in erba o da godersi tutto d’un fiato in lettura condivisa.
Si parla di felicità sì, ma anche amicizia, ascolto, accoglienza oltre i pregiudizi, fiducia (commovente la scena in cui accolgono il lupo grondante nonostante la paura). Si respira l’aria buona delle cose belle, dei sentimenti positivi, una leggerezza sincera che fa stare bene.

La storia si svolge con una leggerezza che tocca temi profondi come l’amicizia, la condivisione, l’accettazione di sé e la scoperta che, spesso, la felicità risiede nelle piccole cose, come una tazza di tè condivisa in buona compagnia. Questo libro è un invito a rallentare, a guardare dentro di noi e intorno a noi, per riconoscere e apprezzare i momenti di gioia quotidiana.

“La felicità è una tazza di tè” è quindi più di un semplice libro per bambini; è una riflessione poetica e universale sulla ricerca della felicità, che incoraggia i lettori di tutte le età a cercare la gioia nelle relazioni e nelle esperienze di vita, ricordandoci che la felicità, come l’amore, è spesso molto più vicina di quanto pensiamo. Un’opera da leggere e da regalare, per condividere un messaggio di speranza e di gioia.

Questa storia, pur essendo ambientata in un mondo incantato di animali del bosco e avventure, parla direttamente all’anima umana, ricordandoci che la felicità è spesso un percorso interiore tanto quanto un viaggio esteriore.

Il viaggio dello scoiattolo diventa un simbolo potente della ricerca umana di significato e appagamento. La sua determinazione a trovare la Mucca che Ride, una figura quasi mitologica nel contesto della storia, rappresenta la nostra stessa ricerca di una felicità definitiva, quella sensazione o esperienza che crediamo ci completerà. Ma, come scopre lo scoiattolo, e come molti di noi scoprono nel corso della vita, la felicità non è un traguardo fisso o un oggetto da possedere. È piuttosto un mosaico di momenti, relazioni e realizzazioni personali che, messi insieme, danno vita a una sensazione di pienezza e contentezza.

Questa storia è un invito a celebrare le piccole gioie, a riconoscere il valore del viaggio e a ricordare che, a volte, la felicità più profonda si trova nel calore di una tazza di tè condivisa con un amico.

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Il cacciatore di nuvole – Anne-Fleur Drillon, Eric Puybaret

“Da quando ho memoria, ho sempre sognato di volare!
…Quell’estate, nelle ultime pagine dei miei quaderni,
mi sono divertito a scarabocchiare macchine volanti.
…i meravigliosi viaggi che ho immaginato li ho raccontati solo a Mirella.
Mirella è la mia rondine.”

Il desiderio universale di volare, simbolo di libertà e fuga dalla monotonia quotidiana, è al centro di questa storia illustrata da Éric Puybaret e scritta da Anne-Fleur Drillon e pubblicata da Giralangolo. Racconta le avventure di un ragazzo che sogna di solcare i cieli e trascorre i suoi giorni a disegnare veicoli aerei, con la sola compagnia di Mirella, una rondine che conosce i suoi sogni. L’arrivo di Leone, un anziano con un giardino pieno di oggetti insoliti, offre al ragazzo l’opportunità di realizzare il suo sogno di costruire una macchina volante. Nonostante le iniziali difficoltà, la loro collaborazione si trasforma in un’estate di felicità e tranquillità, culminando in un finale sorprendente che celebra l’amicizia e il potere dei sogni.

“Il Cacciatore di Nuvole” è una narrazione che esplora la grande aspirazione di un bambino di volare, evidenziata dai suoi schizzi di macchine volanti. L’incontro con Leone, un vecchio enigmatico che si trasferisce vicino a lui, trasforma le speranze del ragazzo in realtà. Insieme, scoprono di condividere la stessa passione, dando vita a un legame profondo attraverso la creazione di mezzi volanti e avventure. Questa amicizia estiva, ricca di invenzioni e esplorazioni, affronta un cambiamento con la partenza improvvisa di Leone, lasciando un messaggio di speranza e la promessa di nuove avventure.

“Ogni giorno un nuovo tentativo, aggiungendo un bullone, un tubo, una molletta…
Ci sono momenti nella vita in cui vorremmo che nulla cambi, mai.
Con lui non avevo paura di nulla.
Ero un avventuriero, e lui un creatore di felicità.”

Anne-Fleur Drillon e Éric Puybaret, attraverso “Il Cacciatore di Nuvole”, invitano a credere nei propri sogni, indipendentemente dall’età. Le illustrazioni di Puybaret, ricche di dettagli e emozioni, accompagnano il testo di Drillon in un viaggio che mescola realtà e fantasia, sottolineando l’importanza dell’amicizia e della perseveranza nel perseguire i propri sogni. Quest’opera è un inno alla creatività, all’amicizia intergenerazionale e alla continua ricerca della libertà attraverso l’immaginazione.

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Milena insegnami la Felicità – Megi Bulla

Questa è la storia di una balena grigia con la pancia bianca, che vive in un mondo di balene blu. Sua mamma e suo papà sono blu. I suoi nonni sono blu, e così i nonni dei suoi nonni. Ogni nuovo nato in quel mondo è blu, nessuno escluso. Tranne lei, naturalmente.

Se Milena è diversa, però, non è solo questione di colore. Anche se fosse nata blu, sarebbe stata un’eccezione. O, se preferisci, una rarità.
Più robusta e tonda delle altre e con grandi occhi neri, rispecchia perfettamente il significato del suo nome: graziosa, amabile e dolce. Chiunque la conosce dice che ha un animo puro e gentile, quindi, caro lettore e cara lettrice, anch’io la descriverò così: Milena è buona e gentile, e crede fermamente che la gentilezza sia la chiave della Felicità.

Il cuore pulsante di “Milena insegnami la Felicità” è la sua protagonista, Milena, una balena grigia che si trova a navigare in un mare di balene blu. La sua storia inizia quando, durante una migrazione, si smarrisce, perdendo di vista la sua famiglia e la rotta verso casa. Questo inizio inaspettato dà il via a un viaggio straordinario che si trasforma in una ricerca personale e profonda della felicità.

Lungo il suo cammino, Milena incontra una serie di personaggi memorabili, ognuno dei quali incarna una storia unica e una lezione di vita. C’è il granchio Carlo, che, nonostante la sua fama di creatura temibile, si rivela essere un amico saggio e gentile. Ines il pesce lumaca le insegna il valore della pazienza e la bellezza di procedere al proprio ritmo. E poi c’è Dura, la tartaruga rapper, che con il suo spirito indomito e la sua musica ispira Milena a non perdere mai la speranza.

Ogni incontro è un tassello che si aggiunge al mosaico della vita di Milena, lasciando un’impronta indelebile e un dono: la consapevolezza che la felicità non è una destinazione da raggiungere, ma un viaggio fatto di momenti, persone e esperienze che si intrecciano e si sommano l’uno all’altro.

La trama si snoda attraverso queste interazioni, tessendo una narrazione che è tanto un’avventura quanto un viaggio interiore. Il percorso di Milena si conclude con una rivelazione toccante: la vera casa non è un luogo fisico, ma uno stato dell’essere, trovato nell’accettazione di sé e nella connessione con gli altri. Attraverso la sua odissea, Milena non solo ritrova la strada verso la sua famiglia ma scopre anche il vero significato della felicità.

“E cos’è una fine,
se non un inizio
guardato a testa in giù?”

Megi Bulla ci regala una storia dolce e coinvolgente in ‘Milena insegnami la Felicità’ edito da Fabbri Editori, un racconto che esplora il viaggio di una balena grigia alla ricerca della felicità. In un mondo di balene blu, Milena si distingue non solo per il colore della sua pelle ma anche per il suo spirito indomito e la sua dolce saggezza.
Consiglio questo libro a cuore aperto, a chiunque. Perchè Milena è una storia che parla ai bambini ma moltissimo anche ai grandi perchè ogni pagina è un reminder di come dovresti sempre ricordarti di vivere la vita. E di quelle cose che però, troppo spesso, ci dimentichiamo.
Ogni pagina accompagna il viaggio di Milena con illustrazioni pacifiche e serene, con colori acquerello perfetti per l’ambientazione marina, che arricchiscono notevolmente la narrazione. La sinergia tra testo e immagini crea un’atmosfera immersiva che invita i lettori ad entrare completamente nella storia e negli incontri di Milena, amplificando le emozioni della storia e rendendo il libro un’opera d’arte a tutto tondo.

Megi Bulla scrive in modo delicato e semplice, ma capace di toccare il cuore e lasciare un segno.
Vi invito a scoprire la magia di ‘Milena insegnami la Felicità’.
Una storia lieve e commovente sulla diversità, l’accettazione, la tutela dell’ambiente e i grandi misteri della vita, primo fra tutti la strada verso la Felicità.
Sono spiegati con parole che pur essendo semplici hanno il potere di rimanere impresse nella mente e nel cuore di chi le legge.
Lasciatevi trasportare in un viaggio che è tanto personale quanto universale, e ricordatevi che, la felicità è un ‘work in progress’ che dura tutta la vita.

“Se un ostacolo è troppo grande, tu giragli intorno.
Chi ha detto che devi imparare a saltare piú in alto è folle.
Sii brillante, Milena”

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L’anatra zoppa e la gallina cieca – Ulrich Hub

“Tanto il mio desiderio non si avvererà mai>”. L’anatra fa un sospiro.
“Però ti accompagno. Senza il mio aiuto finiresti di sicuro nel primo fosso e mi verrebbe un gran senso di colpa. Allora da che parte si trova questo posto?”.
“Non ne ho idea” rispose la gallina.
“Ma quando ci arriverò, lo capirò subito. L’importante è partire, finalmente.”
“Noi due andremo d’accordissimo. Me lo sento.

Io sono sempre così solare e tu sei deprimente come uno straccio”.

In un mondo dove le storie per bambini sono spesso piene di magia e avventure epiche, “L’Anatra Zoppa e la Gallina Cieca” edito da Rizzoli si distingue come un racconto genuino sull’amicizia e sulla scoperta di sé. Scritto da Ulrich Hub e  illustrato da Jörg Mühle, questo libro offre una narrazione che tocca il cuore e stimola la riflessione.

Il racconto ha inizio in un cortile desolato e privo di sole, un luogo dove la speranza sembra essere scomparsa da tempo. Qui vive un’anatra zoppa, una creatura timida e insicura, che ha sempre desiderato avere un amico con cui condividere le sue giornate. La sua zoppia e la sua paura di volare l’hanno sempre trattenuta dal cercare avventure al di fuori del suo piccolo mondo.

Un giorno, però, tutto cambia con l’arrivo di una gallina cieca, vivace e determinata. Nonostante la sua cecità, la gallina ha un spirito indomabile e una voglia insaziabile di esplorare il mondo. Propone all’anatra di intraprendere un viaggio insieme, alla ricerca di un luogo leggendario dove tutti i desideri possono avverarsi.

Sebbene riluttante, l’anatra decide di unirsi alla gallina in questa avventura. Insieme, attraversano una serie di paesaggi mozzafiato e affrontano numerose sfide. Dalla traversata di una foresta oscura e misteriosa, al superamento di un precipizio vertiginoso con un fiume silente sottostante, fino all’ascesa di una montagna che sembra non avere fine. Durante il viaggio, le due creature si imbattono in personaggi stravaganti e situazioni bizzarre, ma ciò che risalta di più è la loro interazione.
Tra battibecchi, momenti di tenerezza e risate condivise, la loro amicizia si rafforza.

Man mano che si avvicinano alla loro destinazione, entrambe iniziano a riflettere su ciò che desiderano veramente. E alla fine del loro viaggio, scoprono che il vero desiderio non era tanto raggiungere un luogo magico, ma piuttosto vivere l’avventura e riscoprire se stesse attraverso gli occhi dell’altro.

Le illustrazioni di Jörg Mühle arricchiscono la narrazione. Con la loro semplice presenza, Mühle cattura l’essenza delle emozioni delle scene principali, accompagnando la lettura della storia. Le sue illustrazioni seppure piccole ed essenziali sono vivaci e colorate, che si tratti della timida espressione dell’anatra o del sorriso audace della gallina, Mühle ha la capacità di trasmettere emozioni attraverso le sue immagini.

La consueta ironia Hub riesce nella difficile impresa di divertire il lettore e a farlo riflettere su aspetti importanti della vita, come l’amicizia e il senso profondo delle cose.
Oltre all’importanza dell’amicizia, il libro sottolinea come le avversità possano essere superate con il sostegno reciproco. Ricorda ai bambini che le differenze non dovrebbero dividere, ma piuttosto arricchire le relazioni. Inoltre, il messaggio centrale del libro è che il viaggio della vita è più importante della destinazione, e che ogni esperienza, buona o cattiva, contribuisce alla nostra crescita personale.

“Non è la meta che conta ma, il viaggio”

“L’Anatra Zoppa e la Gallina Cieca” è una storia che diverte e parla al cuore. Con personaggi memorabili, una trama avvincente, è un libro che invita i lettori a riflettere sulla natura dell’amicizia e sul significato del viaggio della vita. Per i genitori, è un’opportunità per discutere con i propri figli di temi profondi in un contesto accessibile e coinvolgente. Un must per ogni libreria domestica.
Un libro perfetto per lettori in erba. Da leggere in autonomia o in classe letto ad alta voce.

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Dai un Morso – ghiotte storie sui cibi del mondo – Recensione

Un fantastico atlante che ti porterà in un interessante viaggio intorno al mondo pieno di sapori!
Quindi siediti e preparati per un libro che ti farà brontolare lo stomaco!
Un maxi libro che può solo stupire con tutta la ricchezza di particolari e di informazioni che troviamo pagina dopo pagina viaggiando di paese in paese, attraversando il mondo!

Di ogni Paese che ci presentano, gli autori raccontano brevemente la storia, i personaggi fondamentali e i cibi tipici, spesso legati a feste, tradizioni e ricorrenze. Il cibo, infatti, ha un altissimo valore simbolico e culturale, per esempio nei Paesi Slavi si accolgono gli ospiti con pane e sale e, più in generale, nell’antichità li si accoglieva o li si salutava condividendo un pasto, base di un rapporto di fiducia e amicizia. A seconda del paese che si “visita”, si noteranno diverse usanze anche nel modo in cui si maneggia e si cucina il cibo: anche la preparazione è parte di un rito.

Dai un morso, questo è il titolo del progetto dei due illustratori varsaviani, che con l’aiuto preziosissimo di ricerca storica e gastronomica di Natalia Baranowska, hanno raccolto curiosità non solo su nuove e sconosciute prelibatezze, ma anche sui loro straordinari viaggi lungo la strada, dimostrando quanto il cibo sia fortemente legato alla storia, alla cultura e alla natura.

La storia del cibo, e di come questa abbia plasmato le prime civiltà e le società moderne, è la protagonista indiscussa di Dai un morso. Tra le bellissime tavole illustrate del libro è possibile scovare racconti antichi e ricette tradizionali di luoghi lontani che hanno, in qualche modo, influenzato i nostri palati.

Leggendo, scopriamo quali sono le piante commestibili più tipiche e utilizzate in cucina, quali sapori e spezie arricchiscono i piatti e soprattutto possiamo cimentarci in cucina. Per ogni paese, infatti, vengono proposte ricette da sperimentare a casa, con tutti gli ingredienti e i passaggi necessari a portare nelle nostre cucine un pezzetto di mondo ma, non di quelle impossibili da riprodurre. Natalia, ha voluto creare ricette facili. Per ogni piatto ha raccolto decine di varianti tradizionali e le ha distillate negli adattamenti più fedeli e semplici da realizzare.

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” di Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinski, e Natalia Baranowska, edito da L’ippocampo è un’interessante combinazione di un atlante geografico, un libro di cucina e una guida turistica. Gli autori hanno raccolto in questa ampia pubblicazione molte curiosità culinarie e molti fatti interessanti sulla storia, la cultura e le tradizioni dei singoli paesi.
Visiterai la festa degli zar, visiterai il mercato galleggiante in Vietnam e controllerai cosa sta succedendo con i leggendari gauchos argentini. Inoltre, ogni visita sarà accompagnata da straordinarie esperienze culinarie.

Com’è possibile? In ogni capitolo, dedicato a un paese diverso, troverai diverse ricette. Questi saranno sia piatti molto caratteristici di una determinata cucina (come il letcho ungherese, il blini russo o i tacos messicani), sia prelibatezze meno conosciute, come il manzo argentino in umido con frutta o un dolce di pane egiziano.

Ma soprattutto, in tutti i capitoli ci sono molte curiosità varie, non sempre culinarie che ti aspettano. Perché le mucche sono sacre in India? Dove sono state utilizzate le prime diete? In quale paese potrai ascoltare fino a 700 lingue? Questo è ciò che leggerete, però, vi troverete molti fatti interessanti e spesso sorprendenti legati alle prelibatezze locali e alle tradizioni culinarie di una determinata regione.
Un libro strutturato in cui c’è il piacere di perdersi assaporando i gusti di ogni paese, oppure si possono sfruttare quattro sommari molto diversi presenti nel libro per facilitare la ricerca di argomenti di interesse:

– Un elenco di paesi con i corrispondenti numeri di pagina (che si trova sul primo risguardo)

– Un elenco di ricette incluse nel libro (che si trova accanto al frontespizio).

– Un sommario cronologico che include quasi 200 eventi menzionati nel libro (due ultime pagine, poco prima del risguardo).

– Un indice tradizionale che elenca i riferimenti a oltre 500 argomenti (il risguardo di chiusura).

Un giro del mondo fra mille sapori, sulle tracce di pietanze e ingredienti di 26 paesi e di 5 continenti, dai gustosi manicaretti che ci offre un banchetto marocchino alle primizie del mercato galleggiante vietnamita, fino ai raffinati piatti portati in tavola da uno chef francese…
E allora prepariamoci ad accogliere la ricchezza e le differenze delle più svariate tradizioni culinarie del mondo e a imparare moltissime cose nuove: da dove viene il mais? Davvero possiamo mangiare il bambù anche se non siamo panda? E le alghe, come si cucinano? Quante varietà di peperoncino esistono e come si fa a capire quale sia il più piccante? Quanti tipi di cereali e pane possiamo conoscere?

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” è un interessante atlante culinario che vale davvero la pena avere sullo scaffale. Curiosità accuratamente selezionate ti permetteranno di conoscere la cultura e la storia, nonché le tradizioni e i costumi di molti paesi, ma soprattutto saranno una grande opportunità per conoscere i sapori locali e la cucina tradizionale sia dei nostri vicini che degli angoli nascosto dall’altra parte del mondo. Questo è sicuramente un libro che suscita curiosità per il mondo. Lo consiglio sia agli adulti che ai bambini. La lettura insieme e gli esperimenti culinari in famiglia saranno sicuramente un ottimo modo per trascorrere il tempo libero.
Buon viaggio con gusto!

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Compleanno al Polo Nord – Nora Brech

“Chi viene al mio compleanno?” domanda Ida.
Ma nessuno risponde.
Al Polo Nord c’è un gran silenzio.

Compleanno al Polo Nord di Nora Brech edito da Terre di Mezzo è un libro illustrato che narra la storia di Ida, un’orsa polare che vive al Polo Nord.


Ida sta per festeggiare il suo compleanno e ha preparato tutto: una torta, le candeline e i palloncini ma c’è un problema:
“Ehilà?!- Chi viene al mio compleanno?”

Ida si rende conto che non ha nessun amico con cui condividere la sua festa, poiché il Polo Nord è un luogo isolato e lontano
Nonostante la delusione, Ida decide di non arrendersi e parte alla ricerca di nuovi amici da invitare alla sua festa, preparando in modo accurato lo zaino con tutto il necessario:
✓patente per mongolfiera
✓caffe
✓sardine
✓Una bussola
✓protezione solare
✓carta geografica & bussola
✓occhiali da sole
✓una spazzola

A bordo di una colorata mongolfiera, intraprende un’avventura emozionante alla scoperta di creature straordinarie e paesaggi meravigliosi.


Alla fine, Ida riesce a trovare degli amici speciali e la sua festa diventa indimenticabile.
Un giro intorno al mondo dal Polo Nord al Polo Sud, dove ogni habitat è così accuratamente tratteggiato, preludio di una festa di compleanno indimenticabile.

La richiesta che si ripete più volte è semplice e coincisa:
“Volete venire al mio compleanno?
Sì, sì, sì, sì”


Le illustrazioni di Nora Brech arricchiscono la storia, rendendo il viaggio di Ida ancora più affascinante per i giovani lettori.
Il libro affronta temi come l’importanza dell’amicizia, la determinazione e la capacità di adattarsi alle situazioni
Ricordando ai bambini a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a cercare sempre il lato positivo delle cose, “Compleanno al Polo Nord” trasmette un messaggio di speranza e gioia
con questo viaggio faticoso e pieno di insidie per la nostra orsa ma con un regalo ricevuto immenso, l’amicizia! Un valore assoluto ❤

In conclusione, “Compleanno al Polo Nord” di Nora Brech è un libro illustrato coinvolgente e toccante, adatto ai giovani lettori che amano le storie di avventura e amicizia, perfetto anche per una lettura ad alta voce, invitando i bambini che ascoltano, a farsi interpreti delle parti che si ripetono, pagina dopo pagina.

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Io gomitolo, tu filo – Alberto Pellai

“All’inizio, eri gomitolo come me…
anzi, eri proprio dentro di me.
E un giorno sei diventato filo,
ma io sono rimasta gomitolo per te.”

L’autore, con queste parole, parla ai bambini, ma anche agli adulti, come spesso gli albi di qualità riescono a fare tenendo insieme piani diversi, attraverso la storia di Filo e Gomitolo…


Nasciamo immersi nell’amore di chi ci fa entrare nella vita. Da quell’amore veniamo avvolti e cullati. Nutriti e accuditi. L’amore che ci tiene, mantiene e sostiene quando non siamo ancora in grado di farlo da soli è quello che costruisce dentro di noi la dimensione della sicurezza e della protezione, che ci permette di fidarci e affidarci alla vita.
John Bowlby nella seconda metà del ‘900 ha rivoluzionato il nostro modo di comprendere la genitorialità e i bisogni evolutivi del neonato formulando la teoria dell’attaccamento grazie alla quale ha fornito una cornice teorica di importanza fondamentale per comprendere quanto e come le cure che riceviamo da chi ci ama e accudisce sin dal primo giorno della nostra esistenza determinano lo stile, il modo e l’attitudine con cui poi ci muoviamo nei territori della vita.

Quando ti ho visto ho detto: “Oh io ti adoro!”
Eri un filo corto corto….. ma che grandissimo tesoro
Ti guardavo dormire e mi dicevo “Com’è bello il mio filo nella culla”
A volte mi avvolgevo accanto a te …. E non pensavo a nulla proprio a nulla.

Io gomitolo, tu filo è un viaggio attraverso le principali tappe evolutive della relazione madre-figlio, dal primo incontro, alle prime esplorazioni, racconta di incontri, luoghi, desideri, pensieri, avventure.
Una narrazione delicata che ripercorre tutte le tappe del percorso di crescita attraverso cui il bambino comincia a esplorare il mondo per comprenderle appieno e imparare a viverle con serenità.
Amare e accompagnare un figlio nella vita significa proprio questo:
insegnargli a staccarsi da noi, avendogli fornito la certezza che noi rappresenteremo per sempre la base sicura, il porto verso cui potrà direzionare la sua navigazione quando le onde diventeranno spaventevoli o il mare della vita diventerà tempesta.

“Amare significa imparare a lasciar andare, avendo prima però costruito una stanza nel cuore in cui l’amore di un genitore per il proprio figlio (e viceversa) troverà sempre il proprio luogo elettivo”.
Alberto Pellai

Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva ci accompagna a conoscere in modo semplice e chiaro la teoria dell’attaccamento grazie a questa tenera metafora di un gomitolo da cui nasce un filo.
Ci sono molti momenti che mamma gomitolo e il suo filo condividono, dalla nascita, alla prima pappa, alle prime parole…
Mamma gomitolo accompagna costantemente il suo filo alla scoperta di quello che lo circonda, dei fiori, di altri gomitoli e fili, di nuovi ambienti come la scuola.

Man mano che filo cresce aumenta la distanza percorribile dal filo che si allontana verso il mondo, mentre mamma gomitolo rimane porto sicuro verso cui tornare nel momento del bisogno.
Io gomitolo, tu filo di Alberto Pellai edito da De Agostini è un libro dolcissimo ed emozionante. Con un testo poetico racconta a grandi e piccini una teoria che altro non è che una tenera storia di vita, una filastrocca da narrare accoccolati stretti stretti.
Tutti noi abbiamo vissuto un pezzo di storia di vita in cui siamo stati Filo prima di trasformarci poi in Gomitolo per qualcun altro. In questa continuità di vita e di legami da cui proveniamo e che creiamo e generiamo, si snoda la meravigliosa matassa in cui è avvolta la nostra Vita.


Io gomitolo, tu filo, non è una semplice storia, è la voce interiore della vita, grazie anche alle illustrazioni piene di amore e poesia di Ilaria Zanellato il complemento perfetto che le trasforma in nutrimento per l’anima, riempendo tutte le pagine ci trasportano in questo mondo colorato pieno di fili e gomitoli, e delle loro avventure.
Pagina dopo pagina raccoglie con piccole frasi che pulsano d’Amore la nostra storia, una storia fatta di bellezza e calore, di protezione e autonomia, di vicinanza e distanza, di crescita e cadute, di spazi ed esperienze.
Frase dopo frase ci guida e culla verso una lettura chiara e semplice della relazione madre-figlio, verso la famosa relazione di attaccamento.

“Filo si spinge sempre più lontano.
Vuole conoscere, esplorare e la mamma ha un po’ paura nel vederlo andare lontano.
Ma, per il suo bimbo, ha imparato a cambiare forma, è diventata un grande mappamondo.
Poi, il suo bimbo è volato in alto come un grande aquilone.
Ma il filo tra loro non si è spezzato,
anzi è ancora più resistente solo più sciolto e lungo. “

Questo è un libro che profuma di abbracci e di vita, perfetto per la buona notte, oppure da leggere insieme stretti stretti, un libro da regalare per ricordare il nostro affetto immenso, un libro per ricordare che ci siamo, un libro speciale
Per tutte tutte le mamme del mondo…per tutti i gomitoli che ogni giorno lasciano andare un po’ più lontano il loro filo

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Fiocco di Neve – Benji Davies

“In alto nel cielo, in una notte d’inverno si formò un fiocco di neve.
Roteò, rimbalzò e volteggiò tra le nuvole.
“uiiii!” gridò felice.…”.

Inizia così questa fiaba, che narra la storia di un delicato fiocco che non vuol “cadere giù”.
In alto, in alto tra le nuvole si forma un minuscolo fiocco di neve. Perfettamente piccolo, soffice, cristallino e bianco, ruzzola e rimbalza all’interno della nuvola. Ma poi inizia a cadere... Il fiocco rotola preoccupato nel vento, senza sosta, alla ricerca di un punto dove fermarsi.
Con il vento, i piccoli fiocchi di neve fluttuano lentamente in questo modo. Dove andrà a finire? Lui stesso non lo sa. È attratto dalla stella di un bellissimo albero di Natale, desiderando di poter diventare una stella splendente come lei.

Poco lontano, in una piccola città, una bambina di nome Noelle accompagnata dal nonno, sta tornando a casa. Mentre cammina per la strada, Noelle raccoglie un ramo d’abete: sarà il suo piccolo albero per le feste! In cuor suo, la piccola Noelle spera che quella sera nevichi. Ancora non sa che i fiocchi di neve hanno già intrapreso da qualche ora un lungo viaggio per arrivare nel paese della bambina.

Intanto, fiocco di neve continua a vagare. Incontra altri fiocchi, tutti diversi tra loro, tutti rotolanti e danzanti, e tutti in caduta libera e questo conforta fiocco di neve. Quando Noelle arriva a casa, inizia a decorare il suo piccolo albero con fiocchi, nastri e l’aiuto del nonno. Quando tutto è pronto, lo posa sul davanzale nella speranza che la neve della notte lo ricopra di poesia. E così accade!

Quando il mattino seguente Noelle si sveglia, resta a bocca aperta per lo stupore: il paesaggio fuori dalla finestra è completamente imbiancato! Non solo! Un fiocco di neve speciale si è posato proprio in cima al suo piccolo albero, trasformando il sogno della bimba in realtà: Fiocco di neve ha terminato il suo lungo viaggio. E ora è davvero felice!

Fiocco di neve e la bambina, sono entrambi desiderosi di qualcosa e alla ricerca del proprio posto speciale nel mondo.


Fiocco di Neve di Benji Davies editto da Giralangolo è una bellissima storia illustrata che scalda il cuore. Un racconto natalizio magico, davvero memorabile e che scalda il cuore sulla ricerca del tuo vero scopo.
È l’arte di Benji che ruba davvero la scena qui: è piena di dettagli gloriosi e festosi da un lato e, dall’altro, quei paesaggi invernali sono semplicemente superbi.

Non importa dove ci porti il ​​vento, troveremo sempre un posto dove atterrare. Alla fine, sia il Fiocco di Neve che la bambina hanno trovato il loro posto migliore e desiderato in questo mondo.

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Da che parte per Yellowstone? Un viaggio alla scoperta dei parchi del mondo

“U: Lo sai che ho sempre voluto viaggiare.
K: In vita nostra abbiamo fatto solo una vacanza a 20 km da qui, e tu già vorresti andare in capo al mondo.
U: Vedrai Kuba, non c’è tanta differenza…
K: Allora che si fa?
U: Aspettiamo mercoledì e partiamo…”

Gli autori del bestseller Mappe ci invitano a seguire due simpatici personaggi: lui è timido, lei non ha paura di niente, lui è enorme e lei è uno scricciolo. Il bisonte Kuba e lo scoiattolo Ula sono due amici che vivono nella grande foresta di Biatowieza, in Polonia. Dopo aver ricevuto una misteriosa lettera dall’America, decidono di intraprendere un lungo viaggio alla scoperta dei luoghi più selvaggi del pianeta.
Li aspettano otto parchi nazionali in varie parti del mondo, da Yellowstone alla Groenlandia, dalla Namibia all’isola di Komodo.

Nello specifico visiteranno:
-Yellowstone, Stati Uniti, 1872
-Manu, Perù, 1973
-Jiuzhaigou , Cina, 1982
-Namib-Naukluft, Namibia, 1979
-Groenlandia, Danimarca, 1974
-Komodo, Indonesia, 1980
-Fiordland, Nuova Zelanda, 1952

Unisciti alla loro simpatica spedizione: vivrai curiose avventure scoprendo rare specie di animali e di piante, paesaggi incredibili insieme a strani fenomeni naturali e imparerai cose di cui non sospettavi l’esistenza.
Una strana coppia che ha decisamente tanto da raccontarci, in un viaggio che ci lascia a bocca aperta.

“Da che parte per Yellowstone? Un viaggio alla scoperta dei parchi nazionali del mondo”  di Aleksandra Mizielinska e Daniel Mizielinski, pubblicato da L’Ippocampo Si tratta di un grande libro di divulgazione, ma lo stile narrativo lo rende adatto ad un pubblico più ampio.
Basta sfogliarlo per innamorarsene

In ogni pagina la narrazione è alternata al fumetto, caratterizzato da un grande senso dell’umorismo dei personaggi, rendendo la lettura divertente e formativa.

Molti argomenti che trattati orbitano intorno agli animali e ce ne sono solo pochi incentrati sulle piante. L’erbario di Ula è stato aggiunto, dagli autori, per controbilanciare lo squilibrio risultante e incoraggiare i lettori a disegnare i propri erbari. Per rendere credibile l’erbario, le piante presentate lì dovevano corrispondere non solo al luogo in cui Ula le stava disegnando, ma anche allo stadio di sviluppo in cui si trovavano le piante in quel particolare momento.
Infatti vedrete che al termine di ogni visita, la scoiattolina Ula disegna sul suo taccuino le specie vegetali del posto, creando un meraviglioso erbario.

Inoltre viaggiando in compagnia di Ula e Kuba non mancheranno tante interessanti curiosità, ad esempio lo sapevate che il parco più grande è quello della Groenlandia?!
Lo sapevate che il parco Nazionale più antico è quello di Yellowstone?!
Lo sapevate che il parco di Manu in Perù famoso per la sua biodiversità conta ben 1300 specie di farfalle?!
Lo sapevate che gli squali della Groenlandia crescono lentamente e vivono molto a lungo, anche qualche secolo?!


Non mancheranno le risate e tantissime altre cose meravigliose da imparare. Troverete, per esempio, il più antico pino del mondo che gli scienziati tengono nascosto e segreto, per proteggerlo.
Questo libro parla dunque di ambiente, di ecosistemi, mutazioni climatiche, equilibri fragili e preziosi, biodiversità e tempo.

Insomma con questo maxi libro “Da che parte per Yellowstone?” sarà proprio come essere in viaggio alla scoperta dei parchi nazionali del mondo! Un condensato di natura e curiosità inaspettate.


Una bellissima proposta non solo per ragazzi: credetemi, questo albo è una fonte arricchente anche per gli adulti, per un viaggio condiviso con i propri figli tra le pagine di un albo davvero sorprendente e colorato.


Vivrete curiose avventure scoprendo rare specie d’animali e di piante, paesaggi incredibili insieme a strani fenomeni naturali, il che non guasta, imparerete cose di cui non sospettavate l’esistenza ❤️
Preparatevi perchè appena chiuso il libro non resisterete e andrete a cercare tutti questi parchi meravigliosi sul mappamondo o l’atlante di casa, e magari chissà, li esplorerete davvero, con lo zaino in spalla

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Dov’è mia sorella? – Sven Nordqvist

“Devi aiutarmi a cercare!
Mia sorella è scomparsa!
Dovevamo uscire a giocare e ora non c’è più.
Se ne va sempre lontano, e a me tocca cercarla,
qui e là e su e giù e sotto ogni cosa”.

Come si fa a stare dietro a una sorella che sparisce sempre?
Dice che il mondo è così grande e ci sono così tante cose da vedere…
Subito viene da pensare…Cosa ci sarà di più bello di quella frizzante voglia di scoprire il mondo?
E se il mondo da scoprire fosse pure incantato? Wooow! Meglio ancora!

È proprio così che inizia questo libro, con una sorella che scappa un po’ dappertutto perché vuole vivere il mondo, alla ricerca di esperienze uniche e bizzarre. Le trova dietro l’angolo, o meglio, dietro ogni collina, cespuglio, tetto o nuvola 😉

Nordqvist ci accompagna di nuovo in un viaggio spettacolare tra paesaggi sconfinati ricchi di elementi surrealisti e di infiniti, esilaranti dettagli da scoprire. Questa volta partiamo insieme ad un topolino e ad un topo anziano, che potrebbe essere il nonno, o il saggio del villaggio…
La missione: ritrovare la sorella maggiore del piccolo topo, che – scopriremo subito – è un tipo piuttosto avventuroso.

Salgono a bordo di una mongolfiera fatta da una tazzina da caffè e una pera e mentre sorvolano terre incredibili del quartiere intorno a casa.
Il topolino mentre viaggiano, racconta a briglia sciolta della sorella..
E noi voliamo con loro, sopra crepacci vertiginosi, campi e villaggi, una città con casette altissime con abitanti spilungone, sopra un museo all’aria aperta in cui un piccolo popolo di folletti nasuti osserva manufatti della civiltà umana.
Arriviamo al mare, ci addentriamo in una caverna, in un bosco, in altre città fatte di scale e acqua e illusioni ottiche, dentro un armadio gigante. Dappertutto incontriamo creature fantastiche, animali e frutti fuori formato, insediamenti umani di ogni tipo, oggetti della quotidianità che si trasformano prodigiosamente in tutt’altro.

Questo è un secondo capolavoro di Sven Nordqvist, dopo Passeggiata col cane (Premio Soligatto Miglior Libro e Miglior Copertina dai 7 anni, finalista Premio Andersen Miglior Libro senza parole) con questa nuova storia, Dov’è mia sorella? edito sempre da Camelozampa, nello stesso grande formato, e con un nuovo invito a perdersi in mondi fantastici e strabilianti, pieni di dettagli da esplorare, osservare e cercare.
Come Passeggiata col cane, anche questo albo si inserisce nella tradizione dei wimmelbuch, i libri “brulicanti” di elementi da scoprire, dettagli che richiedono molteplici letture, inviti a soffermarsi sulle pagine per esplorare.
Già tradotto in 19 lingue, ha vinto in Svezia il Premio August, il più importante riconoscimento a un libro per bambini.

“Un gioco surreale con illusioni ottiche,
una moltitudine di personaggi,
una spedizione che accende l’immaginazione”

(Giuria del Premio August)

Questo libro, di una bellezza e giocosità speciale, mostra quanto potere ha la sola immagine, che ci porta a viaggiare con la fantasia e i colori.
Ovunque si posi lo sguardo sono infiniti i dettagli che troviamo in queste grandi pagine, a comporre la complessità di tanti microcosmi formicolanti di vita…ma attenzione..riuscirete ad avvistare la zazzera bionda di questa leggendaria sorella?!

Un stupendo invito per tutti i bambini a saliere a bordo di questo libro e godersi il viaggio perchè sarà come fare un giro in mongolfiera!

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Passeggiata col cane – Sven Nordqvist

Passeggiata col cane di Sven Nordqvist edito da Camelozampa, finalista del premio Andersen 2021 nella categoria Miglior libro senza parole, non solo è un silent book adatto ai bambini, perchè con le sue tavole grandi ricche di colori e divertenti dettagli riesce contemporaneamente a stimolare diverse funzioni cognitive e la fantasia nei bambini, con disegni e racconti da scovare all’interno di ogni illustrazione.

Senza bisogno di parole, ma come vi dicevo con un’abbondanza incredibile di dettagli, Sven Nordqvist ci invita a seguire un simpatico bambino durante la sua quotidiana passeggiata con il cane.
Un cane che, ci presenta da subito un simpaticone e “sbrinzolone”, molto peloso.
Cosa potrà mai accadere durante queste normali uscite di routine? Beh, di tutto! 😉
Uscendo il bimbo saluta la nonna e inizia il suo percorso in un mondo che diventa sempre più imprevedibile. Salgono sul treno e partono per il viaggio. Cambiano le proporzioni di animali e oggetti, si vedono scene curiose come rane che leggono o persone che trasportano borse di bambini.
È realtà o tutto frutto della fantasia del bimbo?

Intanto la passeggiata continua, i due ci accompagnano in mondi strabilianti, dalle torri ai mari, dal cielo al deserto, dal castello alle stanze private di incredibili personaggi, e qui, tra queste pagine, non solo dobbiamo ritrovarli nascosti nei disegni, ma possiamo anche costruire storie su storie partendo proprio dai mille dettagli proposti. Perché, mentre i due continuano instancabili a passeggiare, troviamo animali giganti e bagnanti davvero sopra le righe, stanze sott’acqua e statue enormi. Assolutamente una super passeggiata!


Le 13 doppie pagine sono così piene di dettagli e idee folli che non sai nemmeno dove cercare prima.
Ma eccoli, che passato il campo di grano un po’ alla volta si ritrova la strada di casa, oltrepassando il paese dei balocchi, le fiabe e il circo, senza lasciarsi ingannare, fino ad arrivare dalla nonna in attesa sulla porta illuminata.

Nella biblioteca ideale per un bambino non dovrebbe mancare una buona selezione di silent books. I libri senza parole stimolano la fantasia e invogliano a creare storie.


Linguaggio, immaginazione, emozioni sono alcuni degli aspetti che vengono coinvolti dalla lettura di un albo illustrato senza parole. Passeggiata col cane è un titolo imperdibile!
Non ti stanchi mai di guardare questo libro – e anche dopo la decima volta c’è ancora qualcosa di nuovo da scoprire.
Consigliato anche per la lettura a scuola, è ottimo per stimolare e coinvolgere tutta la classe in giochi, racconti, osservazioni ogni volta sempre più entusiasmanti.

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Il Viaggio di Madì – Anna Curti

“Il piccolo Madi adesso lo sa bene: ogni incontro è un viaggio alla scoperta di ciò che ci completa e ci arricchisce. Basta ascoltare gli altri e coltivare la curiosità
proprio come si coltivano i fiori… giorno dopo giorno.”

Ogni persona che incontriamo ci lascia un’impronta. Queste esperienze ci arricchiscono e ci migliorano. È essenziale rimanere aperti alle nuove esperienze, nutrire la nostra curiosità e vedere la bellezza anche in ciò che ci è estraneo, come l’ignoto o culture diverse.
“Il viaggio di Madì”  di Anna Curti, illustrato da Sara Marconi pubblicato da Lapis Edizioni, è un meraviglioso libro illustrato che celebra la curiosità, poiché essa è la chiave per scoprire la bellezza.

Madì è dolce e serena, conosciuta da tutti nel suo villaggio. Vive nella sua bella routine e gentilezza, amante dei fiori del bosco. Ogni giorno, al primo chiarore, si alza, si organizza e si dirige nel bosco per curare i suoi amati fiori. Sono numerosi e variopinti, e ogni fiore ha il suo fascino unico, riempiendo Madì di gioia con i loro profumi. Madì ha tutto ciò di cui ha bisogno: pianta, trapianta, irriga e ammira la crescita dei suoi fiori. Le illustrazioni dei fiori colpiscono fin da subito sono davvero mozzafiato, mostrando la dedizione di Madì.

Una notte, Madì sogna. Tra gli alberi, strane figure lo guardano. Attratti dalla bellezza dei fiori di Madì, si avvicinano con curiosità. Quando Madì li nota, gli fanno domande sui suoi fiori, mai visti prima. “Il nostro luogo è splendido, ma non abbiamo questi fiori”.

Senza esitazione, Madì condivide con loro la sua passione: piantare, irrigare e vedere i fiori crescere. Magici fiori sbocciano, avvolgendo i personaggi in colori e profumi.

Al momento della partenza, Madì riceve due regali: una conchiglia con il suono del mare e una chiave magica. La storia continua con Madì che naviga il mare in cerca dei suoi nuovi amici. Madì, che non aveva mai visto il mare, ora scopre un’isola, l’avventura e nuovi compagni di gioco. Forse c’era qualcosa che mancava anche a Madì, anche se non ne era consapevole. Madì e i suoi amici, pur essendo diversi, condividono gentilezza, spontaneità e curiosità.

Ciò che facciamo con passione invia un segnale forte a chi ci circonda. Alcuni potrebbero trovarci peculiari o pensare che perdiamo tempo…capita talvolta perché non capiamo quanto sia importante crescere attingendo ricchezza dalle diversità altrui. Ma è fondamentale apprezzare le differenze, osservare, ascoltare e sperimentare cose nuove. È cruciale osare, superare le paure, aprirsi a nuove amicizie e accettare gli altri, nonostante le differenze. Questo libro è un inno alla gioia e all’accettazione reciproca.

Proprio come Madì impariamo quanto sia fondamentale osare, superare la paura dell’ignoto e aprirsi a nuove esperienze, varcando una porta incantata verso nuovi amici che, pur sembrando diversi da noi, ridono, si divertono, si meravigliano e sognano proprio come facciamo noi. Un albo illustrato che irradia gioia e promuove l’accettazione dell’altro, anche quando appare molto differente da noi.

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