Dai un Morso – ghiotte storie sui cibi del mondo – Recensione

Un fantastico atlante che ti porterà in un interessante viaggio intorno al mondo pieno di sapori!
Quindi siediti e preparati per un libro che ti farà brontolare lo stomaco!
Un maxi libro che può solo stupire con tutta la ricchezza di particolari e di informazioni che troviamo pagina dopo pagina viaggiando di paese in paese, attraversando il mondo!

Di ogni Paese che ci presentano, gli autori raccontano brevemente la storia, i personaggi fondamentali e i cibi tipici, spesso legati a feste, tradizioni e ricorrenze. Il cibo, infatti, ha un altissimo valore simbolico e culturale, per esempio nei Paesi Slavi si accolgono gli ospiti con pane e sale e, più in generale, nell’antichità li si accoglieva o li si salutava condividendo un pasto, base di un rapporto di fiducia e amicizia. A seconda del paese che si “visita”, si noteranno diverse usanze anche nel modo in cui si maneggia e si cucina il cibo: anche la preparazione è parte di un rito.

Dai un morso, questo è il titolo del progetto dei due illustratori varsaviani, che con l’aiuto preziosissimo di ricerca storica e gastronomica di Natalia Baranowska, hanno raccolto curiosità non solo su nuove e sconosciute prelibatezze, ma anche sui loro straordinari viaggi lungo la strada, dimostrando quanto il cibo sia fortemente legato alla storia, alla cultura e alla natura.

La storia del cibo, e di come questa abbia plasmato le prime civiltà e le società moderne, è la protagonista indiscussa di Dai un morso. Tra le bellissime tavole illustrate del libro è possibile scovare racconti antichi e ricette tradizionali di luoghi lontani che hanno, in qualche modo, influenzato i nostri palati.

Leggendo, scopriamo quali sono le piante commestibili più tipiche e utilizzate in cucina, quali sapori e spezie arricchiscono i piatti e soprattutto possiamo cimentarci in cucina. Per ogni paese, infatti, vengono proposte ricette da sperimentare a casa, con tutti gli ingredienti e i passaggi necessari a portare nelle nostre cucine un pezzetto di mondo ma, non di quelle impossibili da riprodurre. Natalia, ha voluto creare ricette facili. Per ogni piatto ha raccolto decine di varianti tradizionali e le ha distillate negli adattamenti più fedeli e semplici da realizzare.

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” di Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinski, e Natalia Baranowska, edito da L’ippocampo è un’interessante combinazione di un atlante geografico, un libro di cucina e una guida turistica. Gli autori hanno raccolto in questa ampia pubblicazione molte curiosità culinarie e molti fatti interessanti sulla storia, la cultura e le tradizioni dei singoli paesi.
Visiterai la festa degli zar, visiterai il mercato galleggiante in Vietnam e controllerai cosa sta succedendo con i leggendari gauchos argentini. Inoltre, ogni visita sarà accompagnata da straordinarie esperienze culinarie.

Com’è possibile? In ogni capitolo, dedicato a un paese diverso, troverai diverse ricette. Questi saranno sia piatti molto caratteristici di una determinata cucina (come il letcho ungherese, il blini russo o i tacos messicani), sia prelibatezze meno conosciute, come il manzo argentino in umido con frutta o un dolce di pane egiziano.

Ma soprattutto, in tutti i capitoli ci sono molte curiosità varie, non sempre culinarie che ti aspettano. Perché le mucche sono sacre in India? Dove sono state utilizzate le prime diete? In quale paese potrai ascoltare fino a 700 lingue? Questo è ciò che leggerete, però, vi troverete molti fatti interessanti e spesso sorprendenti legati alle prelibatezze locali e alle tradizioni culinarie di una determinata regione.
Un libro strutturato in cui c’è il piacere di perdersi assaporando i gusti di ogni paese, oppure si possono sfruttare quattro sommari molto diversi presenti nel libro per facilitare la ricerca di argomenti di interesse:

– Un elenco di paesi con i corrispondenti numeri di pagina (che si trova sul primo risguardo)

– Un elenco di ricette incluse nel libro (che si trova accanto al frontespizio).

– Un sommario cronologico che include quasi 200 eventi menzionati nel libro (due ultime pagine, poco prima del risguardo).

– Un indice tradizionale che elenca i riferimenti a oltre 500 argomenti (il risguardo di chiusura).

Un giro del mondo fra mille sapori, sulle tracce di pietanze e ingredienti di 26 paesi e di 5 continenti, dai gustosi manicaretti che ci offre un banchetto marocchino alle primizie del mercato galleggiante vietnamita, fino ai raffinati piatti portati in tavola da uno chef francese…
E allora prepariamoci ad accogliere la ricchezza e le differenze delle più svariate tradizioni culinarie del mondo e a imparare moltissime cose nuove: da dove viene il mais? Davvero possiamo mangiare il bambù anche se non siamo panda? E le alghe, come si cucinano? Quante varietà di peperoncino esistono e come si fa a capire quale sia il più piccante? Quanti tipi di cereali e pane possiamo conoscere?

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” è un interessante atlante culinario che vale davvero la pena avere sullo scaffale. Curiosità accuratamente selezionate ti permetteranno di conoscere la cultura e la storia, nonché le tradizioni e i costumi di molti paesi, ma soprattutto saranno una grande opportunità per conoscere i sapori locali e la cucina tradizionale sia dei nostri vicini che degli angoli nascosto dall’altra parte del mondo. Questo è sicuramente un libro che suscita curiosità per il mondo. Lo consiglio sia agli adulti che ai bambini. La lettura insieme e gli esperimenti culinari in famiglia saranno sicuramente un ottimo modo per trascorrere il tempo libero.
Buon viaggio con gusto!

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Un barattolo di Emozioni – Deborah Marcero – Recensione

A Luis piacevano le storie paurose,
le barzellette paurose,
e anche i cartoni animati paurosi.
Ma a Luis non piaceva avere paura.
Cercava di nasconderla…

Tutto inizia con la nera paura, sempre pronta a tornare, finché non la chiude in un barattolo
Libero dalla paura, Luis rapidamente mette tristezza, entusiasmo, rabbia, solitudine, gioia e delusione nei barattoli. Che sia negativa o positiva ogni emozione è soffocata nei barattoli, ancora prima dì venire a galla.
Fino a sentirsi vuoto, senza provare nulla o così crede, ma un semplice commento di un compagno gli fa provare “vergogna” ma Luis non vuole affrontare altri sentimenti.

Per un bambino, ma anche per un adulto, la gestione delle emozioni può essere un impresa
Accantonare, mettere da parte e non lasciare respirare quel sentimento pensando che non guardandolo negli occhi sparisca, per poi ritrovarselo di fronte più grande e potente

Luis pensa di mettere anche la vergogna in un barattolo, ma non c’è più posto, troppi sentimenti sono stati rinchiusi e e più spinge per fare posto ad altre emozioni da accantonare, più si dispera e viene travolto dai barattoli che esplodono in mille pezzi


Luis si ritrova a terra, circondato da emozioni, e si sente leggero, felice e triste, entusiasta e preoccupato, Luis si sente libero ora le può riconoscere, esprimere ma soprattutto condividerle!

“Quando fu pronto a guardare
ogni emozione negli occhi,
la abbracciò e la lasciò andare.”

Adesso con tutte le emozioni si sente finalmente libero di esternare, di mostrare tutte le emozioni che prova e di condividere con gli altri ogni sua fragilità.

Un Barattolo di Emozioni di Deborah Marcero edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato che parla della potenza delle emozioni e della gestione di esse. Luis fa fatica a gestire ciò che prova, le emozioni negative e quelle positive lo mandano in confusione. L’unico modo per non provare quella spiacevole sensazione di discontrollo è rinchiudere le emozioni in un posto lontano. Ma ben presto Luis si rende conto di non poter rinchiudere la sua intera sfera emotiva in un posto lontano.

L’autrice affronta, ancora una volta, dopo il successo di “Un Barattolo di Stelle” una tematica importante con grande semplicità e ingenuità: non esistono emozioni buone o cattive, ma esistono strategie diverse per imparare a gestirle senza farsi travolgere dalla loro potenza esplosiva. Anche le illustrazioni sono immediate e coinvolgenti, sfruttando i colori e le forme per dare forza e significato a ciò che racconta.

Luis parla ai bambini ma anche a noi adulti e ci insegna che le emozioni vale la pena viverle, che nasconderle non servirà a nulla perché prima o poi usciranno fuori con tutta la loro forza.
La bellezza del sentire è parte della vita, è proprio imparare a cavalcare l’onda emotiva e esperirla fino in fondo, qualsiasi sfumatura essa possa avere.
Perchè quella sensazione di libertà che si prova una volta rotti tutti i barattoli è davvero impagabile! ❤

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Un mare d’Amore – Pieter Gaudesaboos – Recensione

“L’amore lo senti dentro, è come una tempesta che ti scuote tutto.
In pancia hai il mal di mare e le dita dei piedi ti formicolano”

Pinguino va da Orso con una valigia, una lanterna e un grande segreto.
Chiude gli occhi e conta fino a dieci, esita un attimo ma poi dichiara ad Orso di essere innamorato di lui.

Orso è sbalordito, ride anche, gli chiede cosa sia quest’amore di cui parla.
Orso controlla la sua pancia e i suoi piedi ma non sente niente.
Solo un po’ di fame, a dire il vero. Pinguino decide di fermarsi lì per un po’ e aspettare.

Trascorrono l’estate e le giornate in spiaggia, con giochi, passatempi, serate a guardare le stelle e raccontarsi, di merende, letture, e momenti di cose normali e quotidiane.
“E così l’estate scivolò via senza che se ne accorgessero”

Ma una mattina Pinguino decide di ripartire.
Aveva detto a Orso il suo segreto e aveva aspettato ma nulla era cambiato.

Orso sente un vuoto enorme. Così raggiunge Pinguino.
Adesso sa cos’è l’Amore.

Un mare d’Amore – Vincitore del Premio BOON, riconoscimento meritatissimo nell’ambito della letteratura fiamminga.
Come racconta il suo autore in un’intervista, questa è una storia “adulta” ma con elementi visivi che piacciono ai bambini.
E per questo è un libro per tutti, perfetto da leggere coi bambini e perfetto da regalare ai grandi.

Un mare d’Amore di Pieter Gaudesaboos edito da Terre di mezzo, è un meraviglioso albo illustrato con circa 80 pagine piene di dolcezza e umorismo; e ha una struttura narrativa molto originale, le immagini chiare raccontano la storia forse anche più chiaramente del testo. È incredibilmente intelligente che Peter Gaudesaboos sia riuscito a mettere così tanto sentimento nei suoi disegni stretti. Che sia a causa di una testa leggermente china, di un grande sorriso o di un paio di sopracciglia alzate, capisci esattamente come si sentono Orso e Pinguino. È come guardare le immagini di un film.

Un mare d’Amore è una lettura che regala emozioni e tenerezza,
mostrando l’amore fatto di cura e tempo, vicinanza e condivisione.

A volte l’amore ha bisogno solamente di uscire allo scoperto. A volte non è corrisposto e porta con sè dolore, vuoto, nostalgia. E a volte invece pensiamo di non sapere nemmeno cosa sia l’amore.
L’amore è tutto e il contrario di tutto ma sicuramente è darsi tempo, è esserci, aspettarsi, è condividere, è seguire e perseguire, è diversità, è anche saper rinunciare.
L’amore, non si può spiegare totalmente con le parole ma è solo da vivere.

Ecco un albo illustrato che, nella sua semplicità, regala parole e immagini per provare a spiegare un po’ cosa sia l’amore, sui percorsi imprevedibili e senza pregiudizi.

Che forma ha l’amore? Tutte!
L’amore ha la forma della complicità, dell’ascolto, della tenerezza, di un abbraccio!
Ha la forma di una grassa risata o di un timido bacetto sul naso!

Pinguino questo lo sa:
sa che l’amore non bada a differenze o a colori non in palette,
sa che ti fa formicolare le dita dei piedi senza mai chiederti il permesso,
e soprattutto sa che l’amore è libertà e attesa…
ed in fondo (ma neanche troppo) anche Orso lo sa❤️.

Un albo illustrato delicato dove il sentimento dell’amore è mostrato in modo così bello e sorprendente che commuoverà grandi e piccini. La storia inizia infatti sui risguardi, con una bella stampa stilizzata: un mare infinitamente azzurro, con dentro una barca a remi, visto dall’alto. Si scopre essere Pinguino, che sfida il vento e il tempo per dire a Orso che è innamorato di lui.

Segui il tuo cuore e i tuoi sogni.
Regala questo libro a tutti quelli che ami.

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La Cometa – Joe Todd Stanton – Recensione

“La mia casa è dove possiamo vedere l’alba di mattina…
…fare finta di essere animali selvaggi di pomeriggio…
…e dormire con il suono delle onde di notte.”

A volte le storie semplici sono ciò di cui il cuore ha bisogno. Cantano molto più a lungo di altri racconti. La cometa è una storia del genere.

Nyla ama la sua vita, la sua vita di inventare storie, aria fresca e divertimento all’aperto, di sorrisi e risate con suo padre – una vita che chiunque vorrebbe condurre.
Nyla ama la sua casa: può contare un centinaio di stelle quando guarda fuori dalla finestra della sua cameretta e una volta ha anche visto una cometa.
Lei e suo padre trascorrono molto tempo insieme e fanno cose divertenti come cucinare deliziose feste, inventare storie e trascorrere molto tempo nella natura.


Tuttavia, la vita non può sempre essere semplice e la vita di Nyla è sconvolta dai venti del cambiamento.
Un giorno, suo padre deve trovare un nuovo lavoro e si trasferiscono in un nuovo posto, dove Nyla non può sentire il mare. Ci sono molti alti edifici grigi e Nyla può contare solo sette stelle. A Nyla questo posto non piace per niente, si sente sola e persa. Questa non è casa sua.

Ma quando deve lasciare la sua casa in campagna per iniziare una nuova vita in città, tutto ciò a cui riesce a pensare è quello che le manca di prima.
Poi una notte guarda fuori e vede una cometa cadere dal cielo. Attraverso di essa cresce un albero e lei esce dalla finestra e segue i suoi piedi fino alla cometa. Qualcosa di magico inizia a crescere e lei si sente come se fosse a casa. Ma è reale? O la sua immaginazione è scappata da lei? Si sentirà mai più a casa?
Nyla trova una nuova visione dalla sua nuova vita. Ma così facendo trova un modo per collegare quelli che sono i suoi ricordi con quella che è la sua vita adesso.

Quando Nyla è costretta a lasciare la sua casa in campagna per ricominciare la vita in città, tutto ciò a cui riesce a pensare è tutto ciò che le manca di prima.
Quindi, quando una cometa si abbatte sulle strade della città e inizia a crescere in una foresta, Nyla non può resistere all’opportunità di dirigersi in un posto che sembra più vicino a quello che aveva prima… ma ciò che inizia come una fuga potrebbe essere la cosa giusta da fare farla sentire finalmente a casa.

La Cometa di Joe Todd-stanton edito da Babalibri è una storia illustrata vibrante, bella, piena di sentimento: una storia di speranza sincera e sensibile.
Visivamente, è glorioso! La storia è perfettamente scritta mentre seguiamo Nyla, che vive una vita idilliaca con suo padre in riva al mare. Quando si trasferiscono in città, a Nyla manca tutto ciò che aveva in casa: il cielo notturno, i suoni delle onde e il tempo e l’attenzione di suo padre. L’espressività di Nyla attira l’attenzione di suo padre, ma gli ci vuole del tempo per capire. Questo è quando la magia inizia ad accadere: iniziano a creare una casa insieme!

Il trasloco per i bambini può essere vissuto in modo triste e questo libro accetta quei sentimenti e dimostra come l’amore, la connessione e il tempo possono migliorare le cose!
La Cometa, tocca la forte esperienza del trasloco.

Questa bellissima storia esplora come questo può influenzare il senso di appartenenza di un bambino, ma anche come può aprirlo a nuove e meravigliose esperienze.
Il cambiamento è particolarmente duro per i bambini, e questo dimostra quanto sia difficile essere resilienti, ma che puoi creare una casa ovunque con le persone giuste e l’atteggiamento giusto. Riguarda la positività e la ricerca di un posto da chiamare tuo, indipendentemente da dove vivi.

Ho adorato le illustrazioni degli alberi e dei fiori e il modo in cui si intrecciano tra le pagine, simbolo della creatività della ragazza e del significato di casa. Emotivo e meraviglioso, profondo e toccante

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Vampinguino – Lucy Ruth Cummins

“La famiglia Dracula si svegliò prestissimo, quel sabato:
volevano arrivare allo zoo prima che giungesse tutta la folla del fine settimana.”

Hai mai considerato come un cucciolo di vampiro e un cucciolo di pinguino potrebbero essere scambiati l’uno per l’altro? No, nemmeno io. È qui che inizia il divertimento.
E vi assicuro che il lavoro espressivo della linea di Cummins e la tavolozza di colori limitata, inondata di turchese, arancione e rosa, elevano la storia sia in fantasia che in meraviglia.


È sabato e la famiglia Dracula, mamma, papà e due bambini, si alza presto non trovarsi in fila in mezzo alla folla allo zoo. Ahimè non sono gli unici ad avere questa idea, ma alla fine superano i tornelli ed entrano in uno zoo che ha una sorprendente somiglianza con il Central Park Zoo di New York City. La loro prima tappa è la Casa dei Pinguini.
Il vetro dal pavimento al soffitto garantisce una vista per ogni altezza, inoltre i pinguini garantiscono sempre un grande spettacolo da ammirare.


Ma quando Madre Dracula viene distratta da una telefonata e Padre Dracula è accovacciato accanto al suo figlio maggiore, c’è da meravigliarsi se nessuno nota il piccolo Dracula che si fa strada dimenandosi fuori dal passeggino e scompare attraverso una porta dietro a un guardiano dello zoo con un secchio di alimentazione!?
Il bambino dei Dracula, che sfoggia abiti in bianco e nero con un ciuccio arancione che fa capolino dalla sua bocca è presto detto si scambia con un piccolo pinguino.


Baby Dracula entra nel recinto dei pinguini e il piccolo pinguino salta nel passeggino vuoto nell’area di osservazione. Giusto in tempo, visto che mamma e papà Dracula sono pronti per passare alla prossima mostra (così tanti animali, così poco tempo). I lettori guardano mentre padre Dracula allaccia persino le cinture dell’impostore pinguino senza nemmeno guardarlo.
E sono fuori! La storia ora si sposta avanti e indietro tra il recinto dei pinguini, dove Baby Dracula si gode la colazione con gli altri pinguini, non con le stesse maniere a tavola, e il piccolo pinguino ottiene un posto in prima fila per tutti gli animali dello zoo che non ha mai visto prima. La narrazione continua a sembrare che non ci sia niente che non va – solo un normale sabato allo zoo – con le immagini che rivelano il divertimento e le conseguenze di questo caso di identità errata.

Mentre i tre Dracula sono impegnati a discutere se stanno guardando un orso bruno o un grizzly, il nostro giovane pinguino è impegnato a ordinare da solo un cono di neve dopo l’altro.
Per il resto della giornata, i Dracula accompagnano inconsapevolmente il cucciolo di pinguino in tutto lo zoo mentre il più giovane di Dracula si affeziona ai pinguini all’interno del loro recinto. Altri animali dello zoo cercano invano di allertare la famiglia Dracula facilmente distratta di questo cambiamento.

Mentre i pinguini alla mostra mostrano i loro fantastici tuffi, Baby Dracula fa i suoi schizzi fuori dall’acqua, indossando un asciugamano rosa come accessorio di moda.
Il viaggio allo zoo dei Dracula si conclude con l’acquisto di un palloncino nero per il fratello maggiore e una foto di famiglia fuori dalla Casa dei Pinguini ed è qui che i due impostori riprendono i loro legittimi posti, appena in tempo.
La storia non finisce qui, ma non rovinerò le ultime pagine. Anche se tutti possono essere tornati al loro posto, la vita nel recinto dei pinguini non sarà più la stessa. E i Dracula hanno la foto per dimostrarlo.

In Vampinguino (Età 3-6), Lucy Ruth Cummins ha creato una storia che abbonda di gag visive e fa un uso perfetto di quell’irresistibile narrazione, dove il lettore partecipa allo scherzo molto prima che lo siano i personaggi stessi.

Vampinguino di Ludy Ruth Cummins edito da Nord Sud è una storia affascinante e ironicamente umoristica di avventura, identità sbagliata e una giornata allo zoo di una famiglia di vampiri.
E’ la lettura di Halloween perfetta per i bambini che non sono ancora pronti per “spettrali”.
I giovani lettori attenti e avventurosi adoreranno questa storia degli imbrogli che accadono quando i genitori voltano le spalle.

Che sia la notte di Halloween o un soleggiato sabato mattina, il colpevole potrebbe nascondersi in bella vista e, proprio come lo zoo stesso, rivelerà qualcosa di nuovo ad ogni lettura 😉

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