La mia prima STORIA dell’ARTE a Fumetti – Marion Augustin

“La mia prima storia dell’arte a fumetti”, scritto da Marion Augustin e illustrato da Theo Calmejane, è un incantevole viaggio attraverso l’arte, pensato per catturare l’immaginazione dei bambini e fornire una dolce introduzione al mondo dell’arte. Pubblicato da Lapis Edizioni, questo libro è una porta d’ingresso colorata e vivace per i giovani lettori, invitandoli a esplorare la storia dell’arte in modo giocoso e interattivo.

La narrazione segue le avventure di Lina e Nino, due bambini curiosi che viaggiano nel tempo e nello spazio per incontrare artisti famosi, scoprire capolavori e imparare direttamente dagli artisti le tecniche e i segreti del loro mestiere. Questo approccio narrativo non solo rende l’apprendimento divertente ma permette anche ai bambini di sentirsi parte della storia dell’arte, interagendo con le figure e i contesti storici.

Il libro spazia attraverso varie epoche e stili, dai graffiti delle grotte di Lascaux fino alle installazioni contemporanee di Annette Messager, offrendo una panoramica che abbraccia la diversità e la ricchezza dell’arte mondiale. Ogni doppia pagina presenta una breve introduzione a un’opera o un artista, seguita da strisce a fumetti che illustrano la storia con dettagli e tecniche artistiche, rendendo l’apprendimento sia visivo che testuale.

Attraverso le pagine, i lettori esplorano la Piramide di Cheope, il Partenone, si immergono nell’Impressionismo, incontrano Leonardo da Vinci e Michelangelo, e scoprono le tecniche di artisti come Vermeer, Monet, Cézanne e Vincent van Gogh e viaggiano fino ad arrivare a conoscere il Cubismo con Andy Warhol e la Pop Art.


Il libro illustra anche come gli artisti preparavano i loro materiali, come la miscelazione dei colori o la preparazione dell’intonaco, offrendo ai bambini una comprensione pratica dell’arte.


Inoltre nell’appendice del libro, è presente una mappa curvilinea che illustra le 27 tappe del viaggio artistico, disposte in sequenza cronologica. Questa rappresentazione offre una sintesi incisiva dell’evoluzione temporale, evidenziando le impronte distintive lasciate dall’umanità e dai maestri dell’arte nel corso della storia.

La mia prima storia dell’arte a fumetti è più di un semplice libro per bambini; è un’esperienza educativa che stimola la curiosità e l’apprezzamento per l’arte. Con un linguaggio accessibile e illustrazioni accattivanti, Marion Augustin e Theo Calmejane hanno creato un’opera che è sia un piacevole ripasso per gli adulti sia un’avventura coinvolgente per i più giovani, dimostrando che l’arte può essere scoperta e amata a qualsiasi età.

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Il cacciatore di nuvole – Anne-Fleur Drillon, Eric Puybaret

“Da quando ho memoria, ho sempre sognato di volare!
…Quell’estate, nelle ultime pagine dei miei quaderni,
mi sono divertito a scarabocchiare macchine volanti.
…i meravigliosi viaggi che ho immaginato li ho raccontati solo a Mirella.
Mirella è la mia rondine.”

Il desiderio universale di volare, simbolo di libertà e fuga dalla monotonia quotidiana, è al centro di questa storia illustrata da Éric Puybaret e scritta da Anne-Fleur Drillon e pubblicata da Giralangolo. Racconta le avventure di un ragazzo che sogna di solcare i cieli e trascorre i suoi giorni a disegnare veicoli aerei, con la sola compagnia di Mirella, una rondine che conosce i suoi sogni. L’arrivo di Leone, un anziano con un giardino pieno di oggetti insoliti, offre al ragazzo l’opportunità di realizzare il suo sogno di costruire una macchina volante. Nonostante le iniziali difficoltà, la loro collaborazione si trasforma in un’estate di felicità e tranquillità, culminando in un finale sorprendente che celebra l’amicizia e il potere dei sogni.

“Il Cacciatore di Nuvole” è una narrazione che esplora la grande aspirazione di un bambino di volare, evidenziata dai suoi schizzi di macchine volanti. L’incontro con Leone, un vecchio enigmatico che si trasferisce vicino a lui, trasforma le speranze del ragazzo in realtà. Insieme, scoprono di condividere la stessa passione, dando vita a un legame profondo attraverso la creazione di mezzi volanti e avventure. Questa amicizia estiva, ricca di invenzioni e esplorazioni, affronta un cambiamento con la partenza improvvisa di Leone, lasciando un messaggio di speranza e la promessa di nuove avventure.

“Ogni giorno un nuovo tentativo, aggiungendo un bullone, un tubo, una molletta…
Ci sono momenti nella vita in cui vorremmo che nulla cambi, mai.
Con lui non avevo paura di nulla.
Ero un avventuriero, e lui un creatore di felicità.”

Anne-Fleur Drillon e Éric Puybaret, attraverso “Il Cacciatore di Nuvole”, invitano a credere nei propri sogni, indipendentemente dall’età. Le illustrazioni di Puybaret, ricche di dettagli e emozioni, accompagnano il testo di Drillon in un viaggio che mescola realtà e fantasia, sottolineando l’importanza dell’amicizia e della perseveranza nel perseguire i propri sogni. Quest’opera è un inno alla creatività, all’amicizia intergenerazionale e alla continua ricerca della libertà attraverso l’immaginazione.

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Il Cavallo di Adrian – Marcy Campbell – Recensione

“Adrian Cox è seduto in disparte
e, come al solito, ha la testa tra le nuvole.
Quando parla del suo cavallo, invece,
diventa un chiacchierone.”

Adrian Cox dice a chiunque lo ascolti che ha un cavallo, il cavallo migliore e più bello del mondo.
Ma Chloe NON gli crede. Adrian vive in una piccola casa. Dove avrebbe tenuto un cavallo? Ha dei buchi nelle scarpe. Come avrebbe pagato il mantenimento per un cavallo?
Più Adrian parla del suo cavallo, più Chloe si arrabbia. Ma quando lo chiama a scuola e si lamenta persino di lui con sua madre, Chloe non ottiene la vendetta che desiderava. Ottiene qualcosa di molto più importante.

Scritto con tenerezza e intensità e splendidamente illustrato, questo libro mostrerà ai lettori che la gentilezza è sempre gratificante, la comprensione è più dolce del giudizio e l’amicizia è il miglior regalo che si possa fare.

Il Cavallo di Adrian di Marcy Campbell edito da Fatatrac è una bellissima storia sulla gentilezza e l’empatia. Nelle parole di Marcy, il libro parla di “vedere le cose in un modo diverso “. Racconta la toccante storia di Adrian che ogni giorno ripete ai suoi compagni di classe che ha un cavallo, e non un cavallo qualsiasi. Il cavallo di Adrian è il cavallo migliore e più bello di tutto il mondo. Ma Chloe sa che Adrian sta mentendo. Dopotutto, Adrian vive in una piccola casa e ha le scarpe bucate, quindi non è possibile che abbia un cavallo nel suo cortile. E più Adrian parla di questo bellissimo cavallo, più Chloe si arrabbia… e più vuole dimostrargli che si sbaglia.
La vendetta darà a Chloe la soddisfazione che tanto desidera?

Alcune persone sono spesso veloci nel giudicare gli altri senza cercare di capirli. In questa storia, Chloe crede fermamente che Adrian NON abbia davvero un cavallo. Più Adrian ne parla a scuola, più Chloe si irrita. Quando ne ha abbastanza, Chloe lo mette in difficoltà dicendo a tutti nel parco giochi che Adrian sta mentendo!


Per fortuna, la mamma di Chloe incarna la luce guida perfetta. Porta Chloe a fare una passeggiata, con il loro cane Bull,  nella parte povera della città. Lì Chloe scopre la verità e impara una lezione importante.

“…e fu in quel momento che capii che Adrian Cox
possedeva davvero il cavallo più bello del mondo.”

Se stai cercando un libro che parli con delicatezza di empatia questo è perfetto!
Il tocco leggero di Campbell è evidente in tutto questo libro, specialmente attraverso il suo testo sottile e il modo in cui Chloe arriva a capire perché Adrian potrebbe essere perso nella sua immaginazione.
Adoro il modo in cui questa storia incoraggia così meravigliosamente i bambini a mettersi nei panni degli altri, così come il modo in cui aiuta i bambini a riconoscere che indulgere nelle storie fantasiose di un compagno di classe a volte va bene, soprattutto se aiuta quel bambino a rendere più felice l’amico.

È solo un libro illustrato, ma come capita spesso… anche noi adulti ci possiamo riscoprire leggendolo. La combinazione della scrittura dolcemente assertiva di Marcy Campbell – il testo è davvero raffinato e accessibile – con la magnifica magia dell’opera d’arte di Corinne Luyken è qualcosa da vedere e apprezzare.

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Quando ho perso la testa – Matilde Tacchini

“Non ricordo bene come, quando o perchè.
Un giorno la mia testa è volata via.
Io ero lo stesso di sempre, solo senza testa.
Il difficile era spiegare a mamma perchè non
mi lavavo i denti o perchè ero lento a mangiare.”

“Quando ho perso la testa” di Matilde Tacchini pubblicato da Kite edizioni è un tesoro letterario che esplora il cuore dell’infanzia. Attraverso le pagine di questo libro, bambini e genitori sono invitati a un viaggio nel mondo dell’immaginazione, dove tutto è possibile e ogni avventura porta a una profonda riflessione.


Il libro racconta la storia di un ragazzino che, in un momento inaspettato, perde la sua testa. Come lui stesso dice: “Non ricordo bene come, quando o perché, un giorno la mia testa è volata via.” Mentre la testa intraprende un viaggio avventuroso attraverso mondi fantastici, continenti e persino lo spazio, il corpo del ragazzo cerca di adattarsi alla vita quotidiana.

Si trova di fronte a sfide come: “spiegare a mamma perché non mi lavo i denti o perché ero lento a mangiare.” La testa, nel frattempo, vive avventure indimenticabili, ma il corpo sente la sua mancanza. La storia prende una svolta quando il ragazzo incontra una coetanea e si innamora, portando la testa a tornare al suo posto.
Ma cosa succederà dopo? Questo è un mistero che ogni lettore è invitato a scoprire.


Il libro offre una profonda riflessione sull’importanza dell’immaginazione, della libertà e dell’individualità. Mostra come, a volte, la nostra mente possa vagare lontano, immergendosi in mondi di sogni e desideri.
Come il protagonista del libro dice: “la nostra testa non rimane letteralmente sul nostro corpo sempre, alcune volte la facciamo viaggiare, la lasciamo libera.”
Questo libro ricorda ai bambini che è normale sognare, esplorare e perdere la testa ogni tanto. Per i genitori, è un promemoria dell’importanza di ascoltare, comprendere e celebrare l’immaginazione dei loro figli.

“La mia testa è subito ripartita
per nuovi viaggi.
Per fortuna stavolta non era sola!”

“Quando ho perso la testa” è un inno all’infanzia, all’immaginazione e all’amore. È un libro che parla al cuore di bambini e adulti, ricordando a tutti l’importanza di sognare, esplorare e amare incondizionatamente. È un promemoria che, anche se a volte possiamo sentirci persi, c’è sempre un modo per ritrovare noi stessi e le persone che amiamo.

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Un Unicorno per Amico – La grande caccia al Tesoro – Pip Bird

“Un unicorno per amico – La grande ciaccia al tesoro” con le sue illustrazioni e una trama davvero simpatics, cattura l’attenzione fin dalle prime pagine,  rappresentando una lettura ideale per i bambini e una meravigliosa opportunità per i genitori di trascorrere momenti di qualità con i loro piccoli.

La storia ruota attorno a Mira, una giovane e vivace ragazza con una fervida immaginazione e un grande desiderio nel cuore: frequentare la prestigiosa Scuola degli Unicorni. Quando, contro ogni aspettativa, viene ammessa, la sua gioia è incontenibile. Ma la sorpresa più grande è ancora da venire. Invece di essere accoppiata con un elegante e maestoso unicorno, come si aspettava, Mira si ritrova con Dave, un unicorno tondo, basso e un po’ pigro. Ma nonostante le apparenze, Dave ha un cuore d’oro e insieme formano un duo inseparabile.

La “Grande Caccia al Tesoro” è l’avventura centrale del libro, un viaggio ricco di enigmi da risolvere, luoghi magici da esplorare e personaggi stravaganti da incontrare. Mira e Dave, con la loro combinazione di astuzia e goffaggine, affrontano ogni sfida, dimostrando che l’amicizia e la determinazione possono superare qualsiasi ostacolo.

Oltre all’entusiasmante avventura, il libro offre profondi insegnamenti che risuonano sia con i bambini che con gli adulti. Dave, con la sua personalità unica e il suo aspetto fuori dal comune, insegna che la vera bellezza sta nell’essere se stessi e che ogni individuo, indipendentemente dalle sue peculiarità, ha qualcosa di speciale da offrire. La storia celebra la diversità, l’accettazione e l’importanza di vedere oltre le apparenze, offrendo ai giovani lettori lezioni preziose sulla vita e sull’amicizia.

Uno degli aspetti più affascinanti del libro e dell’intera serie è senza dubbio che in quasi ogni pagina sono presenti illustrazioni in bianco e nero. Le immagini,danno vita ai personaggi e ai luoghi, trasportando il lettore direttamente nel mondo magico di Mira e Dave. Ogni illustrazione cattura l’attenzione e stimola l’immaginazione. Le illustrazioni non solo complementano la narrazione, ma la arricchiscono, rendendo la storia ancora più coinvolgente e divertente. Che si tratti di Dave che fa le sue buffe espressioni o dei paesaggi ambientati nella Scuola degli Unicorni, le illustrazioni sono un tocco che aggiunge magia alla lettura.

“Un unicorno per amico – La grande ciaccia al tesoro” è un libro per bambini a capitoli. È una porta aperta su un mondo dove l’immaginazione non ha limiti e dove le lezioni apprese rimangono con il lettore a lungo dopo aver girato l’ultima pagina. Per i genitori, rappresenta un’opportunità unica di condividere momenti preziosi con i propri figli, arricchendo il loro mondo interiore e nutrendo il loro amore per la lettura. Un libro da tesoro, in tutti i sensi.

La magia di “Un unicorno per amico” non si limita a un singolo volume. Fa parte di una serie scritta dall’abile penna di Pip Bird, che ha creato un universo ricco e variegato in cui Mira e Dave vivono innumerevoli avventure. Ogni libro della serie presenta una storia autoconclusiva, permettendo ai lettori di immergersi in nuove avventure ogni volta. Che si tratti di gite scolastiche magiche, giornate sportive con un twist fantastico o vacanze estive in luoghi incantati, Mira e Dave sono sempre al centro dell’azione, portando con sé gioia, risate e, naturalmente, una buona dose di magia.

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Le Caramelle magiche – Heena Baek

“Io gioco da solo.
Giocare da soli non è poi così male.
Gli altri bambini non immaginano neanche quanto possa essere divertente giocare con le biglie. Loro fanno altri giochi, e non mi invitano mai.
Per questo, alla fine ho deciso di giocare da solo.
Mi servono delle biglie nuove. Ehi, queste non le avevo mai viste prima d’ora.
‘Queste sono caramelle speciali. Sono deliziose!'”

Giocare da soli può essere divertente, soprattutto quando si ha un sacchetto pieno di biglie nuove. Questo è ciò che pensa Dong Dong, un bambino che non viene mai invitato a giocare con gli altri. Così, quando entra in un negozio in cerca di biglie, scopre che le biglie che sta per comprare sono in realtà caramelle speciali e deliziose.

Le caramelle sono rotonde come biglie e hanno sapori insoliti, come quella scozzese che sa di menta. Appena la inizia a gustare, Dong Dong si sente chiamare da una voce che proviene dal soggiorno e scopre che è il divano a parlare e a lamentarsi. È incredibile! Caramelle magiche?

La seconda caramella che Dong Dong mette in bocca ha macchie come il suo cane e gli permette di fare due chiacchiere con lui. Poi papà torna a casa e Dong Dong, nonostante il divieto di mangiare dopo essersi lavato i denti, di nascosto nella sua camera, mette in bocca la terza caramella, quella a puntini che sembra avere la barba.

Le storie di Heena Baek sono uniche e rimangono impresse nella mente del lettore per sempre. Sono visivamente ammalianti e raccontano storie in cui la vita quotidiana si intreccia con la meraviglia e la tenerezza. Heena Baek sa essere sempre divertente, spargendo una sottile ironia nelle sue parole e nei suoi personaggi. Heena Baek, che si è formata in Corea in tecnologie applicate all’educazione e poi si è specializzata in California in animazione, è strepitosa nella sua capacità di rendere ogni suo albo illustrato un vero e proprio set di cinema.
L’illustrazione del libro è semplicemente incredibile. Figure modellate, scenari strutturati e una perfetta profondità di campo danno al lettore la sensazione di essere dentro la storia, come se stesse guardando un’opera teatrale. L’autrice racconta che il processo creativo è lungo e laborioso, ma pieno di emozioni. Il primo passo è lo storyboard, poi la costruzione dei personaggi con fil di ferro, stagnola e argilla, poi il colore e l’abbigliamento. Infine, con i personaggi pronti, si passa agli scatti fotografici, che possono essere migliaia prima di raggiungere l’inquadratura perfetta.

Dong Dong continua a gustare le sue caramelle magiche, scoprendo sapori e sensazioni sempre nuove e sorprendenti. Ogni caramella gli offre un’esperienza unica e indimenticabile, può sentire i pensieri del suo divano, capire cosa turba il suo cane e scoprire che suo padre esigente in realtà lo ama. Anche la nonna morta gli parla e Dong Dong si rende conto che queste voci hanno molto da dire.

Le Caramelle Magiche, è un libro illustrato, scritto dalla pluripremiata autrice coreana Heena Baek edito da Terre di Mezzo, che accompagna i lettori in un viaggio emozionante con Dong Dong, mentre passa da solitario a coraggioso. Grazie alle voci, il bimbo scopre nuove comprensioni e guadagna fiducia in se stesso, permettendogli di cercare un nuovo amico.

Le espressioni di Dong Dong ispirano pozzi di empatia, dall’ilarità alle emozioni agrodolci mentre comunica con sua nonna. Questa storia è un viaggio meraviglioso che trasporta il lettore in un mondo magico all’interno della vita quotidiana. L’autrice ci ricorda che quanto più forte è la sua gioia durante il processo creativo, tanto più sarà apprezzato dai lettori.

Dong Dong impara anche che non c’è bisogno di avere tanti amici per essere felici, perché l’amicizia più importante è quella che si ha prima di tutto con se stessi e poi con un amico speciale.  Inoltre, giocando con le caramelle magiche, Dong Dong impara anche che tutto ciò che ci circonda può essere visto in modo diverso e che ogni cosa ha una sua magia se solo ci prendiamo il tempo di guardarla con occhi diversi.

In conclusione, Heena Baek in questo racconto, ci insegna che giocare da soli non è mai una cosa negativa, perché ci permette di divertirci con noi stessi e di scoprire nuovi mondi, di vedere con nuovi occhi le cose e le persone che ci stanno vicine.
Questa lettura fa nascere una piccola nuova consapevolezza in grandi e piccini, quel desiderio di assaporare a pieno una semplice caramella, e un semplice momento…perchè gustandolo a pieno, anche nella sua semplicità possiamo scoprire e trovare sapori, momenti e persone meravigliose 😉

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Le Bambole di Carta – Julia Donaldson

“C’era una volta una bambina con le pantofole a forma di tigre
e il soffitto pieno di stelle
e una molletta con una farfalla che cadeva sempre
e due pesci rossi
e una mamma gentile che la aiutava a ritagliare bambole di carta.”

Una mamma gioca con la sua bambina e insieme creano incantevoli bambole di carta: sono Puntina e Righetto, Gina Girata, Teo con due nasi e Betta Fiocchin. Le bambole di carta, tenendosi sempre per mano, ballano, cantano, e affrontano i peggiori pericoli: un dinosauro, una tigre, un feroce coccodrillo.

Finché un giorno un bambino con un paio di forbici non le divide e le bambole, ridotte a pezzettini di carta, volano in cielo e se ne vanno per sempre. Ma le bambole non spariscono, continuano a cantare e a tenersi per mano nella memoria della bambina, nella quale ci sono altre cose belle.
Man mano che la bambina cresce e diventa madre lei stessa, conserva questo ricordo nella sua mente e lo condivide con sua figlia.

L’autrice, Julia Donaldson, non smette mai di stupire e dopo aver fatto entrare nel bosco del mostro Gruffalò piccoli lettori di tutto il mondo, con “Le bambole di carta” edito da Rizzoli, l’autrice inglese racconta una storia tenera e intensa con protagonista una bambina simpatica e un po’ eccentrica che si dedica con passione e dedizione a ritagliare bambole di carte.


Il racconto è magistralmente accompagnato dalle illustrazioni tenere di Rebecca Cobb aprendo una finestra sul mondo dell’infanzia, sulla grande importanza della creatività e dei sogni che anche se affidati a un semplice foglio carta che si usura o può essere tagliato e distrutto persistono nel tempo e regnano nel cuore di ognuno di tutti noi… anche quando diventiamo grandi.

È possibile usare il libro Le bambole di Carta per parlare ai bambini di quanto possiamo sentirci tristi quando le cose vanno perse e se ne sono andate, ma c’è un modo per trattenerle nella nostra mente e nel nostro cuore e così possono continuare a vivere.
Vi lascio l’immagine qui di seguito da salvare e stampare per creare e colorare a vostro piacimento le vostre bambole di carta. Ecco che dopo la lettura si può trascorrere del tempo insieme ❤

 

C’è un grande ritornello che piace e involontariamente diventa melodia leggendo la storia
“Tanto non ci prendi.
te lo scordi, sai!
Noi ci diam la mano e non ci lasciamo mai.
Siamo Puntina e Righetto e Gina Girata e Teo con due nasi e Betta Fiocchin!”

Non solo il libro è una lettura divertente e leggera, ma contiene anche un bellissimo messaggio su come la vita chiude il cerchio con la bambina che cresce e crea bambole di carta con la sua stessa bambina. L’ho trovato molto emozionante…


Questa storia è un toccante promemoria della crescita dei bambini e del passare del tempo, e questo può essere molto toccante come un genitore che legge a un bambino piccolo. Affronta anche il tema della perdita, e penso che sarebbe un buon libro da condividere con un bambino che ha vissuto un lutto o qualsiasi altro tipo di perdita, poiché si basa sull’idea che niente e nessuno è andato per sempre, loro vivrà sempre nei tuoi ricordi.

CURIOSITA’: Pensate che con queste bamboline di carta è stato battuto il record mondiale della catena di paper dolls più lunga al mondo e proprio qui a Londra.
Era l’11 Novembre 2013 e le 45.252 bamboline di carta create da una miriade di bambini, genitori, volontari, servirono per raccogliere fondi per Save The Children. Un’evento spettacolare! Potete vedere qualche foto qui:

Una bella storia sull’infanzia e quelle piccole cose che rimarranno impresse nella tua memoria da adulto.
Una storia che ricorda la magia dei bambini e il potere dell’immaginazione.
Un paio di forbici aiutano a creare e distruggere una catena di bambole di carta, ma le loro avventure rivivono nella memoria dei bambini.

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Il libro degli errori – Corinna Luyken

“Tutto è cominciato
da un errore.”
“Anche le macchie di inchiostro sparse nel cielo sembrano foglie,
come se volessero sempre essere sollevate e trasportate”.

…per ogni persona che abbia commesso un errore.

Questo è un libro illustrato sull’importanza degli errori e sul lasciare che l’immaginazione prenda il controllo. Spesso possiamo essere ossessionati dall’idea di perfezione e questo libro è un bel contrasto con essa ed esplora come i migliori lavori possono essere creati dagli errori.

È iniziato con un occhio più grande dell’altro. Poi c’erano il gomito e il collo extra lungo. La strana fusione di rana-gatto-mucca creerebbe un eccellente cespuglio. E la ragazza sull’albero con la gamba ridicolmente lunga, beh, certo che era apposta, la ragazza si stava ovviamente arrampicando sull’albero. E così continua. Man mano che vengono commessi più errori, sono necessarie più creatività e immaginazione per correggere gli errori e far sembrare tutto intenzionale e perfetto.

Mentre un errore dopo l’altro affiora, il nostro autore/illustratore non si fa mai scoraggiare. Ogni errore è visto come un’opportunità e il breve testo guida il lettore nel processo creativo. Man mano che il libro procede, le illustrazioni diventano sempre più complesse e i lettori devono dedicare del tempo a guardarle per apprezzarle appieno.

Quante volte abbiamo visto un bambino disegnare lamentandosi di non saperlo fare?
Bene, questa storia è arrivata proprio al momento giusto nel nostro mondo e parla a tutte le età. Un libro sull’imparare dai propri errori e sull’usare la propria immaginazione per commettere “un errore” perchè sarà sempre qualcosa di molto di più. Con bellissime illustrazioni, questo libro ci porta un messaggio che non dimentichiamo.

Il libro degli errori è un libro illustrato molto originale che risuonerà con tutti noi in un modo o nell’altro…
È una celebrazione magistrale dei nostri errori piuttosto che la solita storia di presagio di come i nostri errori ci definiscono in modo negativo.
L’autrice ha creato l’opera d’arte più intricata ma audace con accattivanti tocchi di colore, intrecciati con ampi spazi negativi e linee di inchiostro nero.
Quella che inizia come una storia di esplorazione del processo creativo, si conclude con un messaggio chiaro e inconfutabile su come siamo tutti in continua evoluzione dai nostri errori e anche noi siamo davvero work-in-progress.

 

Pagina dopo pagina troviamo varie pagine senza parole. All’inizio del libro, il testo è semplice. Viene utilizzato per descrivere il disegno, compresi quali aspetti erano errori e quali erano intenzionali. Tuttavia, quando le illustrazioni diventano più complesse, le pagine diventano senza parole, in modo che il lettore possa concentrarsi sugli sviluppi nelle illustrazioni.


Il libro degli errori di Corinna Luyken edito da Fatatrac racconta una storia così positiva e di affermazione della vita  con una svolta inaspettata, che non fa che ribadire il messaggio sottostante di questa lettura ottimista.
Con purezza e semplicità tratta di celebrare i percorsi inaspettati che i nostri errori ci portano verso il basso e accettare il fatto che questi errori alla fine sono solo una parte del processo. Sono ciò che ci ha portato dove siamo oggi. Non c’è modo di prevedere cosa accadrà tra la prima e l’ultima pagina, quindi il risultato finale è brillante e mozzafiato, e gli “errori” che Corinna commette ispirano i lettori a lasciarsi andare e a commettere tutti gli errori necessari.

Quanta consapevolezza, e fiducia in sé bisogna aver sviluppato, per ammettere che un errore non è necessariamente una fine, anzi può essere un inizio?
Non servono grandi doti, ma solo occhi nuovi.
Imparare a cadere dopotutto è un’arte, il primo passo verso la resilienza… verso una vita ricca di autostima.

“Hai capito come ogni errore
si possa trasformare in qualcosa di diverso?”

Una storia perfetta per tutti i bambini che si sentono sempre insoddisfatti e alla ricerca della perfezione..sarà una bella scoperta scoprire la magia degli errori
I bambini hanno bisogno di vedere che gli errori fanno parte del viaggio creativo e raramente le cose vengono fatte correttamente al primo tentativo.
Corinna Luyken adotta un approccio brillantemente creativo che esplora come gli errori possono portare a qualcosa di piuttosto speciale. Spero che dopo aver esplorato questo libro i lettori si sentano più a loro agio nell’allontanarsi dall’idea di perfezione, che possano accettare e abbracciare gli errori e vederli veramente come parte del viaggio di apprendimento.

…gli errori più grandi
possono dare vita allo spunto più brillante.

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Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata – Cristina Marsi

“Ooooh… ma è un’orribile lettera d’amore!
Con tanto di cuoricini. Ovviamente il piccione ha sbagliato indirizzo!”

Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta nella vita di ricevere una letterina d’amore o di trasformarsi in investigatore?
Adelina e il suo piccolo gatto, Bricco sono già abili investigatori, grazie alle loro lunghe camminate raggiungono tutti i luoghi nei dintorni, preziosa la mappa a inizio e fine libro che localizza tutti i luoghi salienti dell’avventura che i nostri piccoli e furbi protagonisti sono pronti a intraprendere senza alcuna paura, come due seri investigatori.

Adelina è una bambina intraprendente e curiosa. Le piace ficcare il naso un po’ dappertutto e quindi spesso si ritrova a dover risolvere misteri e a calarsi nei panni di un’investigatrice.
Vive così divertenti avventure, tra fantasia, immaginazione e realtà, all’interno del quartiere in cui vive.
In questo secondo libro, che la vede protagonista, un piccione viaggiatore le recapita una lettera d’amore!

Ma dalle parole sdolcinate, Adelina capisce che la lettera non è per lei.
La nasconde immediatamente perchè solo leggerla l’ha fatta arrossire e immagina come potrebbe sentirsi in imbarazzo se i suoi genitori la trovassero.

Ovviamente chiede subito consiglio alla sua vice nonna Mafalda, la quale le suggerisce di cercare il vero destinatario con gli indizi che ha e quindi non può che basarsi sulla scrittura ma anche sulla carta da lettere utilizzata. Insieme al gatto Bricco e con l’aiuto anche del piccione viaggiatore che Adelina tiene ben ancorato a sè per paura che scappi prima di arrivare alla verità sono pronti per dare inizio alla ricerca.
Il pennuto (che si chiama Agostino) ha evidentemente sbagliato indirizzo. Quindi con il fido Bricco, munita di merenda, cartina della città, biglietto d’autobus, candela e borraccia, si parte per questa nuova indagine!

Riuscirà a scoprire a chi è indirizzata la lettera e chi l’ha scritta?
Quello che Adelina ignora è che alla fine avrà una bella sorpresa su questo mistero.
Alla fine sapremo chi sono il misterioso P e la vera destinataria della lettera?

“Che vuole da me signorina?”
“Voglio aiutarla a consegnare la lettera di persona…”
“Mi risulta difficile dichiarare i sentimenti delicati.”
“Oh lo capisco, ma se lo farà, starà meglio…
E mi chiami Adelina, smetta di darmi del lei, che ho cent’anni di meno”

Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata di Cristina Marsi edito da Terre di mezzo è una storia a capitoli, curiosa e appassionata, sempre in bilico tra la realtà e l’immaginazione più sfrenata, Adelina è un personaggio che somiglia a tanti dei nostri bimbi, che non faranno fatica ad immedesimarsi e immergersi nella lettura. Perfetta dai 6 anni in sù, o per una lettura condivisa 😉


La lettura è molto scorrevole e piacevole, con il giusto mix delle bellissime illustrazioni firmate da Francesca Carabelli che aiutano ad entrare ancora di più nella storia e anche conoscer in qualche modo i protagonisti.
Adelina sa come incantare i bambini, sa come farli divertire ma sa anche come stupirli perchè è proprio una di loro.

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Charlie e Lola: Leggermente invisibile – Lauren Child

“Ho una sorellina che si chiama Lola.
E’ piccola e molto buffa.
Vuole sempre sapere cosa sto facendo
e vuole sempre fare quello che faccio io.”

Questa storia gioca brillantemente con ciò che accade quando un bambino più grande ha un amico con cui giocare e non vuole la sorella minore, molto affezionata, in giro.
Charlie ha una sorellina di nome Lola. Gli piace giocare con lei, ma lei vuole sempre sapere cosa sta facendo, vuole fare quello che sta facendo e non vuole MAI essere da nessuna parte senza di lui.

Charlie, come tutti, vorrebbe ogni tanto poter giocare da solo con Marv, il suo migliore amico.
Lola promette di non fare “nessuna disturbazione e nessuna interruzione”, ma ci si potrà fidare di questa simpatica furbetta?
Finalmente un giorno i due amici riescono a partire in solitaria per la loro grande avventura e dopo molto viaggiare si imbattono nella creatura più strana e astuta che abbiano mai visto e che è pronta a divorarli! I due si precipitano verso il frigorifero per prendere la pozione dell’invisibilità, ma scoprono che qualcuno l’ha già bevuta tutta.

Naturalmente c’è lo zampino di Lola e del suo amico immaginario Søren Lorensen, che però si riveleranno preziosi per catturare quell’essere così pericoloso…
In un mondo metà finzione e metà verità i bambini giocano insieme in un nuovo gioco che coinvolge la voce invisibile di Søren Lorensen, tre bicchieri di rosalatte, un carretto e un coniglio!

Non è facile per un fratello maggiore definire i propri spazi, spesso invasi dalle eccessive attenzioni dei membri più giovani della famiglia. Eppure, è sempre possibile trovare una soluzione per mediare fra le esigenze di tutti, specialmente se questo comporta creare nuovi fantasiosi giochi da fare insieme.

Questo sembra dirci Lauren Child con questa storia di Charlie e Lola – Leggermente invisibile, edito da Logos, un libro avventuroso da leggere col fiato sospeso fino a scoppiare in una sonora risata!
Questo è un capolavoro di gioco e fantasia per bambini. Le immagini sono grafiche ed emozionanti con il testo che si attorciglia a raffica sulla pagina.

“E’ stato divertente giocare con te e Marv
ma per favore non fate NESSUNA

disturbazione o interruzione…”

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La grande avventura di Nara – David Pintor

“Se ti sei mai chiesto da dove vengono i sogni
che ti raggiungono la notte, guardati intorno… Eccoli lì.”

“Prima di andare a dormire, mia figlia Nara mi chiede sempre di raccontarle una storia. Alcuni parlano di pirati e isole segrete; altri, di mostri incredibili o luoghi magici e spettacolari. Ma questa non è solo un’altra storia. Tutto inizia con l’apparizione di un misterioso palloncino. A volte, quando trovi uno di questi palloncini, devi solo lasciarti andare…”


Proprio così ha inizio questa avventura della piccola Nara in compagnia del suo fidato cagnolino.
La grande avventura di Nara, a differenza delle storie tradizionali è che nessuno ci scrive nulla, non ci sono parole, solo immagini meravigliose con cui ogni narratore, adulto o bambino, può costruire la propria storia.

I capelli di Nara sono raccolti con due codine, indossa un maglione a righe e scarpe rosse.
Nara è sdraiata e sta guardando intensamente un libro.
Nara ha un cane di nome… Il cane abbaiando la conduce nella sua cuccia. Indica un palloncino rosso appeso al tetto.
Nara ci pensa un po’, abbraccia forte il cane e, agganciata al filo del palloncino, si lascia andare in aria!….

Così il narratore, piccolo o adulto che sia, sfruttando le meravigliose illustrazioni che popolano ciascuna delle ottanta pagine del libro illustrato, avrà la possibilità di costruire ogni volta una storia diversa, o la stessa modificandone i dettagli, oppure quella che suggeriscono i disegni.

Le avventure si svolgono in luoghi esotici di giorno, ma anche di notte, in mari pericolosi, nelle savane e nelle giungle. Nara incontra animali selvatici con cui finirà per essere amica.
E poi viaggiamo con lei e il suo cagnolino persino sulla Luna con un razzo; a curiosare tra i crateri lunari e, senza alcuna intenzione di disturbarlo, svegliare un drago che dormiva tranquillo, e correre e correre, sfuggendo tra scherni e linguacce alle fauci spalancate più che minacciose… perché in fondo non conta la logica, ma lasciarsi trasportare nei luoghi che più desideriamo.

La grande avventura di Nara di David Pintor edito da Mondadori è un libro speciale che ci permetterà di parlare, di inventare, di viaggiare, esplorare e sognare.
In questo albo senza testo (silentboook), David Pintor stabilisce un ritmo di avventura in cui le avventure si susseguono su ogni doppia pagina senza bisogno di una sola parola. La struttura segue una logica sequenziale e fa appello all’immaginazione e alla fantasia.


La circolarità si impone con il ritorno del razzo a casa, ma la presenza di un nuovo pallone lascia aperta la possibilità di vivere nuove avventure.
L’espressività della protagonista, la complicità tra lei e il suo compagno di avventure canine, l’umorismo e i dettagli di gesti o comportamenti servono il giocoso senza pretese e con una semplicità empatica. I piccoli salti contestuali non cedono alla tentazione di spiegare nulla, quindi sta a ciascuno leggere la propria storia,
Ci sono molti modi per leggere lo stesso libro. Ogni lettore ha il suo

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Oh! – Josse Goffin

Non c’è molto da dire su questo libro, perché è da scoprire, è divertente, coinvolgente e creativo. Il layout del libro e l’estensione delle pagine cambiano davvero lo stile di vita e il gioco del libro illustrato senza parole.
La meccanica del libro è davvero unica. Invece del solito formato pagina dopo pagina da sinistra a destra, OH! ha pagine che si dispiegano in immagini che non avresti mai immaginato sarebbero apparse.
Lo stile artistico è più da cartone animato e ha un’atmosfera stravagante durante la lettura, lasciando al lettore il gusto di indovinare e immaginare. La storia è nei dettagli e noti come ogni pagina sia collegata all’ultima, anche se devi guardarla più volte per notarlo,
le immagini mostrano il modo in cui le cose possono essere viste in un modo, ma in realtà sono completamente diverse.
La parte migliore del libro è che non sai mai cosa aspettarti dalle illustrazioni.
Questo libro è composto da illustrazioni chiare con colori che colpiscono,  strutturato con un’immagine centrata su ogni pagina, segue quindi una sequenza. Il suo formato è molto attraente poiché ogni pagina può essere espansa mostrando un’immagine più grande. La sua copertina è molto semplice ma allo stesso tempo interessante poiché i suoi colori e la sua struttura sono accattivanti, aggiungendo a questo il titolo molto semplice dove non sappiamo di cosa possa trattarsi, invitandoci così alla lettura.
Possiamo osservare una sequenza molto interessante poiché in ogni pagina vediamo una cosa, ad esempio all’inizio una mano che quando si allarga si trasforma in coccodrillo con una tazza di caffè, nella pagina successiva vediamo la tazza di caffè e quando espande una nave con un pesce all’esterno, poi nell’altra pagina vediamo prima il pesce e così via, vengono acquisiti gli elementi della pagina precedente, che mostrano un ottimo modo di svolgere il libro. È molto interessante vedere come un bambino può giocare con questo libro immaginando cosa verrà, cercando di indovinare e osservare ogni immagine.
Un gioco grafico per tutte le età, grazie alle illustrazioni che prendono una piega impensata nella pagina seguente.
Pubblicato nel 1991, “Oh!” di Josse Goffin edito da Kalandraka è un libro da assaporare attraverso gli occhi di un bambino.
All’inizio sembra semplice con molto bianco, ma poi lo apri ed è molto di più. Non ci sono personaggi o una trama, solo un’immagine semplice e di base, qualcosa che tutti conosciamo, e si trasforma in qualcosa di molto di più. Qualcosa che non potresti mai indovinare e l’ho adorato.
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