La rapa Gigante – Stella Blackstone

“Tanto tanto tempo fa,
un vecchino e una vecchina vivevano insieme
in una vecchia casetta tutta storta
con un grande e rigogliosissimo orto.”

In una vecchia casetta sbilenca immersa nel verde di un rigoglioso orto, vivono un vecchino e una vecchina. La loro vita scorre tranquilla e misurata, arricchita dalla presenza di una piccola fattoria di animali domestici. Una bella mattina di primavera, con il sole che bacia dolcemente la terra, decidono di seminare le verdure nell’orto.


L’estate arriva, portando con sé il momento di raccogliere i frutti del loro lavoro. Tuttavia, una sfida inaspettata si profila all’orizzonte: una rapa gigantesca che, nonostante tutti gli sforzi, rifiuta di lasciare la terra che la nutre.

La determinazione del vecchino e della vecchina è messa a dura prova, ma la soluzione giunge attraverso l’unione e la collaborazione.
Chiamano a raccolta tutti i loro animali: dalla mucca ai maialini, dai gatti alle galline, dalle oche ai canarini. Ogni tentativo sembra vano, ma la persistenza e l’unità mostrano la via verso la soluzione del problema, in una catena di aiuto che cresce e si rafforza ad ogni nuovo tentativo.

“La Rapa Gigante”, un libro scritto da Stella Blackstone e splendidamente illustrato da Niamh Sharkey, edito da Logos per “gli albi della Ciopi” apre una porta ad un mondo fiabesco che affonda le sue radici nella tradizione narrativa russa, giunta fino a noi attraverso la rielaborazione che ne fece Tolstoj nei suoi “libri di lettura” per bambini.
Questa opera, attraverso una trama semplice ma affascinante, diventa un ponte tra generazioni, offrendo ai genitori un mezzo per avvicinare i bambini all’amore per la lettura e la natura.

La semplicità della trama nasconde piccoli insegnamenti profondi e universali.
“La Rapa Gigante” è un inno alla collaborazione, all’unità e alla determinazione. Insegna ai più piccoli che nessuna sfida è insuperabile quando si lavora insieme, promuovendo valori di solidarietà e rispetto.
La storia ci ricorda, come ogni membro di una comunità, non importa quanto piccolo o insignificante possa sembrare, ha un ruolo da giocare nel superare le sfide comuni. La diversità e l’inclusione sono celebrate come risorse preziose, e l’importanza di ogni contributo è riconosciuta e valorizzata​​.

“La Rapa Gigante” è un libro illustrato che va oltre il semplice intrattenimento, diventando un’occasione di apprendimento e riflessione sia per i bambini che per i genitori. La ricchezza delle illustrazioni e la trama avvincente rendono il libro un prezioso compagno di avventure, capace di stimolare la curiosità e l’immaginazione dei più piccoli.
Per i genitori, rappresenta una risorsa preziosa per instillare nei bambini valori importanti in modo divertente e coinvolgente. Questo libro è un tesoro che, pagina dopo pagina, svela la magia della collaborazione e dell’unità, rendendo l’esperienza della lettura un viaggio indimenticabile nel cuore dell’umanità.

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Charlie e Lola: Leggermente invisibile – Lauren Child

“Ho una sorellina che si chiama Lola.
E’ piccola e molto buffa.
Vuole sempre sapere cosa sto facendo
e vuole sempre fare quello che faccio io.”

Questa storia gioca brillantemente con ciò che accade quando un bambino più grande ha un amico con cui giocare e non vuole la sorella minore, molto affezionata, in giro.
Charlie ha una sorellina di nome Lola. Gli piace giocare con lei, ma lei vuole sempre sapere cosa sta facendo, vuole fare quello che sta facendo e non vuole MAI essere da nessuna parte senza di lui.

Charlie, come tutti, vorrebbe ogni tanto poter giocare da solo con Marv, il suo migliore amico.
Lola promette di non fare “nessuna disturbazione e nessuna interruzione”, ma ci si potrà fidare di questa simpatica furbetta?
Finalmente un giorno i due amici riescono a partire in solitaria per la loro grande avventura e dopo molto viaggiare si imbattono nella creatura più strana e astuta che abbiano mai visto e che è pronta a divorarli! I due si precipitano verso il frigorifero per prendere la pozione dell’invisibilità, ma scoprono che qualcuno l’ha già bevuta tutta.

Naturalmente c’è lo zampino di Lola e del suo amico immaginario Søren Lorensen, che però si riveleranno preziosi per catturare quell’essere così pericoloso…
In un mondo metà finzione e metà verità i bambini giocano insieme in un nuovo gioco che coinvolge la voce invisibile di Søren Lorensen, tre bicchieri di rosalatte, un carretto e un coniglio!

Non è facile per un fratello maggiore definire i propri spazi, spesso invasi dalle eccessive attenzioni dei membri più giovani della famiglia. Eppure, è sempre possibile trovare una soluzione per mediare fra le esigenze di tutti, specialmente se questo comporta creare nuovi fantasiosi giochi da fare insieme.

Questo sembra dirci Lauren Child con questa storia di Charlie e Lola – Leggermente invisibile, edito da Logos, un libro avventuroso da leggere col fiato sospeso fino a scoppiare in una sonora risata!
Questo è un capolavoro di gioco e fantasia per bambini. Le immagini sono grafiche ed emozionanti con il testo che si attorciglia a raffica sulla pagina.

“E’ stato divertente giocare con te e Marv
ma per favore non fate NESSUNA

disturbazione o interruzione…”

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Forza, Daisy! – Jane Simmons

“Devi starmi vicino, Daisy”
disse Mamma Anatra.
“Va bene” disse Daisy.
Ma Daisy non ubbidì.

La madre di Daisy la avverte di starle vicino, ma ci sono tante distrazioni nello stagno!


Inizia così l’avventura di una piccola anatroccola, che guarda i pesci, gioca con le libellule, salta sulle ninfee, incontra una ranocchia, ma improvvisamente si rende conto di essersi allontanata troppo dalla mamma e quando un grosso pesce le passa sotto ed un falco le vola sul capo, benché al riparo nel canneto, Daisy vorrebbe tanto che la sua mamma fosse lì!


Per fortuna ecco arrivare Mamma Anatra: la piccola Daisy avrà imparato la lezione?

Forza, Daisy! di Jane Simmons edito da Logos fa parte della collana “Gli albi della Copi” e racconta una storia adorabile per i bambini più piccoli che ricorda l’importanza di ascoltare mamma, papà e gli adulti che li accompagnano.
I bimbi si riconoscono fin da subito nella piccola Daisy, stessa voglia di scoprire, stessa curiosità, e quel pizzico di sicurezza e spensieratezza che è marchio dei più piccoli 😉

L’autrice è un personaggio davvero particolare, in un’intervista ha raccontato da dove nasce la storia di Daisy, infatti ha sempre usato il mondo intorno a lei per le mie storie. Quando ha scritto e dipinto Forza, Daisy! viveva su una barca che si chiama Prosperity in Cornovaglia. I dipinti provengono da tutto ciò che poteva vedere, come gli anatroccoli che nuotavano intorno alla sua barca. Si perdevano sempre, proprio come il figlio di un suo amico che per poco non si perdeva nel mercato mentre lo attraversavano.

Le illustrazioni corrispondono perfettamente alla storia. Sono in effetti bellissimi dipinti, il lavoro del pennello è evidente nelle immagini e aggiungono un tocco stravagante e morbido per abbinare le parole. La storia stessa ha un ritmo perfetto. Non è una storia in rima, ma la struttura della frase breve e la ripetizione di parole e frasi aiuta l’interazione e consente ai bambini di “leggere” la storia da soli, inoltre è perfetta per una lettura ad alta voce in gruppo 😉

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Mistero nel bosco – Susanna Isern

“Ogni mattina, alle prime luci dell’alba, Cervo esce di casa, volta a destra al quinto pino, taglia per il boschetto di salici, attraversa il fiume e camminando allegramente, si addentra nell’angolo più remoto del bosco.” 

Una storia tenera e deliziosa, “Un mistero nella foresta“, di Susanna Isern edito da Logos, che insegna il potere dell’empatia e del perdono in una bellissima favola nella foresta.

In questa storia incontriamo Cervo, che ogni mattina attraversa la foresta e il fiume per procurarsi il cibo di cui ha bisogno per le sue ricette. Nessuno meglio di lui conosce la foresta e cosa può offrire a seconda del periodo dell’anno in cui ti trovi: arance, pere e mele in inverno; fragole, ciliegie e albicocche in primavera; mirtilli, lamponi, prugne e fichi d’estate; e in autunno uva, castagne, noci e nocciole. Questa sequenza è bella e dinamica, potendo osservare il protagonista godersi ciò che gli piace fare di più. Con le sue provviste è in grado di preparare succulente prelibatezze, e il profumo gradevole si diffonde per tutte le case adiacenti  per invitare gli amici a mangiare tutti insieme a un enorme tavolo all’aperto.

“Condividono uno spuntino, ridono e chiacchierano
finché il sole non tramonta e i primi grilli iniziano a cantare”.

Ma improvvisamente un giorno qualcuno è andato nella foresta prima di lui e ha preso e rovinato tutto nel bosco. E come se non bastasse, ha messo sottosopra la cucina di Cervo ed è sparito con il suo ricettario!

Chi ha rubato il ricettario? Perché è successo? E, soprattutto, come dovrebbe o reagirà Cervo quando troverà il colpevole?

Scoprire chi è il colpevole è un compito semplice seguendo una sospetta scia di pinoli…

Coniglio è solo e senza amici, e pensa che se solo potesse cucinare come Cervo, la sua vita sarebbe diversa. Per questo motivo ha saccheggiato i luoghi segreti di Cervo e rubato il suo amato ricettario.  Questa situazione porterà entrambi ad acquisire una lezione molto preziosa.

Mistero nel bosco, è una storia per giovani lettori in cui le parole sono usate magistralmente. L’autrice apporta un grande valore alla scrittura attraverso l’uso ampio e variegato di esse. Ogni lettera ha un grande potere evocativo poiché nella sua lettura si percepisce la musicalità, l’odore e il sapore delle prelibatezze di Cervo. Susanna Isern ci mostra ancora una volta che le storie per bambini non devono essere prive di qualità linguistica, anzi!

Non appena iniziamo a leggere, assistiamo alla fusione meravigliosa del testo con le illustrazioni di Daniel Montero Galàn, da sole, sono capaci di evocare i misteri, i profumi e la magia di quei paesaggi, è in grado di ispirare nel lettore la magia e il calore della foresta, rendendola visivamente accattivante.

La storia mantiene un profondo apprendimento emotivo tra le sue pagine. Infatti i personaggi si evolvono da soli dopo aver provato emozioni negative come l’invidia e l’egoismo. Sono in grado di reindirizzarli attraverso il percorso dell’empatia, dell’apprendimento e della cooperazione, portando il lettore a un risultato musicalmente perfetto.

Con questa bellissima storia, Susanna Isern dimostra ai bambini, che la cosa migliore è esprimere le nostre paure, potendo trovare sempre un “Cervo” che presterà la mano per accompagnarli nel loro percorso di crescita e maturazione.
Invidia, esclusione sociale, empatia e capacità di perdono sono argomenti da discutere in questo bosco innevato che profuma di torta di mele.

Tutti possiamo imparare a perdonare e dimenticare.
Come ti sentiresti se qualcuno ti derubasse? E se scoprissi che lo ha fatto solo perché voleva essere come te e voleva avere quello che hai tu? Lo perdoneresti?
Queste complesse domande sulla gelosia, la compassione e il perdono sono al centro di questo delizioso

La gelosia è un’emozione onnipresente, ma spesso non indirizzata, nei bambini. Questo libro fa un ottimo lavoro nel mostrare la gelosia e poi dimostrare come può essere gestita con grazia e gentilezza.

Un bel libro sul perdono che racconta anche come l’amicizia può nascere anche nelle situazioni più improbabili.

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Kiwi – Carmen Posadas

Una mattina, di buon’ora, il postino lasciò un pacchetto
nella cassetta della posta della fattoria.

Probabilmente era un errore.
Era un pacco grande come una scatola di scarpe.
E veniva da molto lontano.

Un giorno alla fattoria viene recapitato un pacchetto. Arriva da molto lontano. Non c’è il nome del destinatario. Nessuno lo aspetta. Cane che è responsabile della sicurezza, afferma subito che bisogna disfarsene, potrebbe essere pericoloso, ma per Colibrì, prima di gettarlo nel fiume, bisogna vedere cosa c’è dentro.
In effetti a pensarci bene, tutti gli animali sono d’accordo.

Un grandissimo “Oooh!”
Perchè dentro la scatola,
ben protetto da un’imbottitura di cotone,
c’era…un uovo!

Con molta cautela il pacco viene e aperto e dentro trovano un uovo bianco con delle macchioline marroni!
Dopo lo stupore iniziale, tutti gli animali tornano alle loro faccende quotidiane,
Nessuno tra di loro vuole prendersene cura, così Cane decide di tenerlo al caldo finché non si schiude.

“Insomma… visto che nessuno lo vuole,
sarò io a prendermi cura di lui”.

Così passarono i giorni finchè una mattina qualcosa iniziava a muoversi e a rompere il guscio.
Dopo una lunga lotta per uscire pian piano dal guscio, apparve un corpicino grigio, uno strano animale: ha il becco lungo e sottile, le piume grigie e le zampe grosse a forma di gallina.
Trovandolo brutto e strano, di nuovo nessuno vuole occuparsene, solo Cane nel frattempo continuava a prendersi cura del suo bebè, facendogli scoprire i vari cibi..il suo preferito? Le formiche!


I giorni passavano e gli animali in gran fermento avevano sparso la voce e un giorno di primavera arrivano le rondini da terre lontane.
Fu allora che la Vecchia Rondine, vedendolo, lo riconosce subito: è un kiwi, un uccello esotico che arriva da molto lontano, dall’estremo Sud.
Subito l’interesse per il piccolo cresce, e l’idea di avere un cucciolo famoso risveglia l’interesse negli animali che lo avevano rifiutato inizialmente, ma…

“Chi si è occupato di Kiwi quando era solo un uovo e nessuno lo voleva?
Chi l’ha covato e l’ha tenuto al caldo?
Chi gli ha insegnato a camminare e a mangiare?

Il padre di kiwi sono io,
perchè l’ho amato prima ancora che nascesse.”

Nonostante allevare un figlio richieda tanto lavoro e dedizione, Cane non cede di un passo: kiwi starà con lui perché è lui quello gli ha voluto bene ancor prima che il guscio si aprisse…
Era il padre del kiwi e lo amava davvero, che diventasse famoso o meno.

“Ma anche se non dovesse andare così,
anche se sarai bruttino,
papà Cane ti vorrà sempre bene.
E ora fai sogni d’oro, piccolo Kiwi.”
aggiunse dandogli un bacio sul lungo becco ricurvo.

Kiwi di Carmen Posadas pubblicato da Logos edizioni è un libro dal piccolo formato ma dalla grande qualità, accompagnato dalle eleganti illustrazioni a pastello di Alessandra Manfredi.
Un racconto per imparare a prendersi cura degli altri, a non discriminare chi ci sembra diverso, a vedere in ogni piccolo uovo un’opportunità… e per scoprire che ciò che tiene unita una famiglia non è la genetica, ma l’amore.
Una storia profonda, mai scontata o banale.
Una storia dolce e delicata, che parla di cura, vita e responsabilità.

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Ti curo io, disse piccolo orso – Janosch

Un giorno Piccolo Tigre uscì dal bosco zoppicando.
Piccolo Orso arrivò di corsa da lui e disse:
“Che succede, Tigre, sei malato?
Non è grave”, disse piccolo Orso, “ti curo, io.”

La storia ha inizio proprio così nel bel mezzo di un accadimento. Piccolo Tigre è a terra dolorante, su una stradina accanto al bosco “nel bel mezzo del prato”. Zoppica e sta molto male.


Piccolo Orso giunge in suo aiuto, indaga il malessere, lo porta a casa, lo fascia da capo a piedi (“la testa no”, aggiunse Piccolo Tigre “perché potrebbe venirmi la tosse”).


Ora iniziano una serie di azioni per curare e rispondere alle richieste di Tigre fino a essere accompagnato da un corteo di amici all’ospedale degli animali dove sarà curato (e finalmente guarito!).
Tutto bene quel che finisce bene, dunque, certo.
Non era sufficiente la cura di Orso?
No, probabilmente in questo caso non lo era, ma non fa niente, la cura di Orso era indispensabile lo stesso!

Ti curo io, disse piccolo Orso è un libricino di piccolo formato, leggero e in brossura di Janosch pubblicato da Logos edizioni.


Con grande delicatezza, Janosch dipinge quadretti dal sapore familiare e domestico nei quali i protagonisti – Tigre, Orso e altri animali – vivono piccole avventure ambientate nella loro casetta e negli immediati dintorni. Nelle sue storie si respira una piacevole armonia.

Non solo i disegni di Janosch emanano magia, ma anche i vari contenuti: insieme riescono a superare i momenti difficili, proprio come la tigre che non solo riceve un grande sostegno dall’orso, ma anche dai suoi amici. Compaiono termini come radiografia e chirurgia e sono spiegati quasi incidentalmente, rimuovendo così la paura dell’esame e dell’ospedale. Un classico, e giustamente, non solo per i bambini che stanno poco bene.

Il valore dell’amicizia affiora pagina dopo pagina nella complicità, nelle parole non dette, nei piccoli gesti di cura, nelle attenzioni per l’altro e negli abbracci. È un’amicizia a due, quella tra Piccolo Tigre e Piccolo Orso ma anche di un’intera comunità quando al bisogno arrivano anche tutti gli altri animali – Elefantone Gentile, Anatra Gialla, Topo, Riccio, Asino Errante… Tutti vogliono bene a Tigre, “il nostro Tigre” come dice Zia Oca pronta a farlo star meglio con lo sciroppo di nuvole

Adesso chiedi pure il tuo piatto preferito“, disse Piccolo Orso una volta arrivati a casa
e io te lo cucinerò“.

Trota salterina con salsa alle mandorle e pangrattato“, esclamò Piccolo Tigre.
Dinne un altro“, ribatté Piccolo Orso.

Pasta all’uovo con salsa alle mandorle e pangrattato“, disse Piccolo Tigre.
Un altro ancora” disse Piccolo Orso, di “zuppa!”
“Ma certo è proprio quello che volevo dire!”

In questo breve scambio di battute si racchiude il senso profondo della relazione che lega Orsetto a Tigre, ma a ben vedere, che tiene insieme l’intero gruppo di animali. E’ un desiderio naturale e speciale di andare incontro all’altro, con la consapevolezza di poter rinunciare senza sforzo a qualcosa di sé, per la felicità dell’altro.

“Ti curo io” sicuramente una piccola frase che trabocca di amore profondo, di protezioni, di quel desiderio speciale di star bene insieme…perchè la cura, è non solamente da intendersi in senso stretto, ma anche come accudimento di una relazione di affetto reciproco…ecco dunque è proprio questo il senso bellissimo e profondo di questo piccolo bellissimo libro!

La disponibilità, lo stare insieme e la prima grande visita dal dottore sono i temi centrali. Ma si tratta anche di prendersi cura, prendersi cura e cucinare… Una storia perfetta per tutta la famiglia!

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Giacinto – Graciela Beatriz Cabal

Non c’è niente di meglio di un buon racconto per lenire i mali,
tenere lontana la paura e mettere tranquilla una bimba piccolina e pasticciona.
Niente di meglio di un buon racconto per scacciare le lacrime e conciliare il sonno.
Ecco come è nato Giacinto.

Graciela Beatriz Cabal

E’ il compleanno della piccola Giulietta e i regali non mancano!


Ha ricevuto una tartaruga vera, un burattino di nome Pincopallino, una piantina con un bel fiore rosso… e pure un nuovo amico: Giacinto, un esserino buffo e birichino.
È l’amico più simpatico e unico, che abbia mai avuto e inizia a portarlo sempre con sé, anche all’asilo, nascosto nella tasca del grembiulino.


I due diventano inseparabili e insieme ne combinano di tutti i colori…forse di pasticci nè combina qualcuno in più il piccolissimo Giacinto ma se i grandi non lo vedono le colpe saranno di Giulietta.
Ma un bel giorno nasce il fratellino di Giulietta, Santiaguito. Tutta la famiglia è in fibrillazione, notte e giorno e corre senza tregua su e giù per la casa, e anche Giulietta non ha occhi che per lui il nuovo piccolo arrivato.
Giacinto, abituato a tutte le attenzioni dell’amica si sente un po’ messo da parte, e per la gelosia si riempie di macchioline, diventando più dispettoso del solito…

Chi avrà fatto sparire il ciuccio di Santiaguito?
E soprattutto chi lo ritroverà?!

Leggendo Giacinto di Graciela Beatriz Cabal edito da Logos Edizioni, è inutile negarlo, si ha voglia di tornare bambini per riacquistare la capacità di immaginare l’invisibile. Avere un amico sempre presente con il suo affetto onnipresente, un alterego nei momenti di difficoltà.
L’autrice, in questa dolcissima storia è riuscita ad inventare un universo a misura di bambino, dove il quotidiano si stempera attraverso la favola, e anche le paure si sciolgono e in un attimo ritorna tutto illuminato dalla magia che solo le parole sanno regalare.
Una storia dedicata all’importanza della fantasia, dedicata agli amici immaginari che i bambini possono vedere e gli adulti no. ❤

“Giulietta non disse nulla,
ma guardò Giacinto e il fratellino.
Giacinto le fece l’occhiolino e, zitto zitto,
si accoccolò nella culla pulita, profumata
e piena di fiocchetti celesti.”

Una storia con testi semplici e perfettamente arricchiti dalle illustrazioni splendide e naturali di Giulia Pintus, trasformando la lettura in gioco dal profumo di quotidianità.

L’autrice Graciela Beatriz Cabal (1939–2004) è stata una scrittrice e giornalista argentina. Accanita lettrice, è stata studentessa di Jorge Luis Borges. Trovava noiose le Cenerentole e le case perfette, mentre le piaceva moltissimo collezionare premi e viaggiare per l’Argentina con la sua valigia carica di racconti. Ha avuto figli, nipoti, un marito, un cane, un gatto, pappagalli e una casa tanto, ma tanto, strana. Ha scritto più di sessanta libri per ragazzi, e anche qualcuno per adulti, tutti finora inediti in Italia. “Batata” è stato pubblicato per la prima volta nel 1998. Della stessa autrice #logosedizioni ha pubblicato anche questo libro, “Giacinto” (2018), il suo primo racconto.

Chissà forse dopo la lettura, in occasione di qualche compleanno spunterà Giacinto anche a casa di qualche altro bambino?!
Nel frattempo divertiamoci con i bambini a disegnare un Giacinto unico, come piace a loro 😉

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