Un mare d’Amore – Pieter Gaudesaboos – Recensione

“L’amore lo senti dentro, è come una tempesta che ti scuote tutto.
In pancia hai il mal di mare e le dita dei piedi ti formicolano”

Pinguino va da Orso con una valigia, una lanterna e un grande segreto.
Chiude gli occhi e conta fino a dieci, esita un attimo ma poi dichiara ad Orso di essere innamorato di lui.

Orso è sbalordito, ride anche, gli chiede cosa sia quest’amore di cui parla.
Orso controlla la sua pancia e i suoi piedi ma non sente niente.
Solo un po’ di fame, a dire il vero. Pinguino decide di fermarsi lì per un po’ e aspettare.

Trascorrono l’estate e le giornate in spiaggia, con giochi, passatempi, serate a guardare le stelle e raccontarsi, di merende, letture, e momenti di cose normali e quotidiane.
“E così l’estate scivolò via senza che se ne accorgessero”

Ma una mattina Pinguino decide di ripartire.
Aveva detto a Orso il suo segreto e aveva aspettato ma nulla era cambiato.

Orso sente un vuoto enorme. Così raggiunge Pinguino.
Adesso sa cos’è l’Amore.

Un mare d’Amore – Vincitore del Premio BOON, riconoscimento meritatissimo nell’ambito della letteratura fiamminga.
Come racconta il suo autore in un’intervista, questa è una storia “adulta” ma con elementi visivi che piacciono ai bambini.
E per questo è un libro per tutti, perfetto da leggere coi bambini e perfetto da regalare ai grandi.

Un mare d’Amore di Pieter Gaudesaboos edito da Terre di mezzo, è un meraviglioso albo illustrato con circa 80 pagine piene di dolcezza e umorismo; e ha una struttura narrativa molto originale, le immagini chiare raccontano la storia forse anche più chiaramente del testo. È incredibilmente intelligente che Peter Gaudesaboos sia riuscito a mettere così tanto sentimento nei suoi disegni stretti. Che sia a causa di una testa leggermente china, di un grande sorriso o di un paio di sopracciglia alzate, capisci esattamente come si sentono Orso e Pinguino. È come guardare le immagini di un film.

Un mare d’Amore è una lettura che regala emozioni e tenerezza,
mostrando l’amore fatto di cura e tempo, vicinanza e condivisione.

A volte l’amore ha bisogno solamente di uscire allo scoperto. A volte non è corrisposto e porta con sè dolore, vuoto, nostalgia. E a volte invece pensiamo di non sapere nemmeno cosa sia l’amore.
L’amore è tutto e il contrario di tutto ma sicuramente è darsi tempo, è esserci, aspettarsi, è condividere, è seguire e perseguire, è diversità, è anche saper rinunciare.
L’amore, non si può spiegare totalmente con le parole ma è solo da vivere.

Ecco un albo illustrato che, nella sua semplicità, regala parole e immagini per provare a spiegare un po’ cosa sia l’amore, sui percorsi imprevedibili e senza pregiudizi.

Che forma ha l’amore? Tutte!
L’amore ha la forma della complicità, dell’ascolto, della tenerezza, di un abbraccio!
Ha la forma di una grassa risata o di un timido bacetto sul naso!

Pinguino questo lo sa:
sa che l’amore non bada a differenze o a colori non in palette,
sa che ti fa formicolare le dita dei piedi senza mai chiederti il permesso,
e soprattutto sa che l’amore è libertà e attesa…
ed in fondo (ma neanche troppo) anche Orso lo sa❤️.

Un albo illustrato delicato dove il sentimento dell’amore è mostrato in modo così bello e sorprendente che commuoverà grandi e piccini. La storia inizia infatti sui risguardi, con una bella stampa stilizzata: un mare infinitamente azzurro, con dentro una barca a remi, visto dall’alto. Si scopre essere Pinguino, che sfida il vento e il tempo per dire a Orso che è innamorato di lui.

Segui il tuo cuore e i tuoi sogni.
Regala questo libro a tutti quelli che ami.

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Che pasticcio, Ms. Alce! – Andrea Steinhöfel

“Tu scendi dalle stelle, o re del cielo” avevo appena intonato.
…A scendere dalle stelle, però, non fu il re del cielo, bensì Mr. Alce.

Bertil è un bambino come tanti, ma a differenza dei suoi coetanei che scrivono liste lunghissime di desideri indirizzate a Babbo Natale e attendono la notte del 24 dicembre pieni di eccitazione, immaginando i doni che troveranno sotto l’albero. Bertil invece a Babbo Natale non ci crede proprio più.
Ma quando una sera, mentre intona canti di natale con la famiglia, un’alce precipita sulla sua casa mandando in frantumi il tavolino ikea del salotto e sbriciolando i biscotti della nonna (che tanto era pessimi!) è costretto a rivedere le sue posizioni…


Mr. Alce purtroppo, prendendo male una curva sopra l’Irlanda sbanda e arriva dritto nel salotto della famiglia Wagner.
Oltre al fatto che un’alce siede nel suo salotto, ci sono altri due aspetti che rendono la faccenda alquanto insolita. Innanzitutto l’animale parla e già questo sarebbe sufficiente a lasciare stupefatto chiunque. Ma, in più, dice di essere il collaudatore della slitta del “capo” e cadendo, si è ferito una zampa.

“Ma gli alci possono volare?” domandò poi dubbiosa la mamma.
“No”, rispose Kiki, “Così come non possono fare trekking, immersioni o giocare a tennis. E nemmeno parlare.”
Come se avesse atteso proprio quel momento, l’alce aprì gli occhi: “Ti sbagli, bambina!” bofonchiò. “Io parlo ben cinque lingue, e tutte correttamente!”
“Sarà”, ribattè Kiki impassibile.

Sulle prime incredulo, Bertil comincia a nutrire qualche dubbio sulle sue convinzioni. I due diventano ben presto amici, per la prima volta in vita sua il bambino si sente capito.
Così, nascosto nel garage di casa, inizia la sua convalescenza e anche un periodo magico per Bertil e sua sorella. Alce racconta loro il dietro le quinte del lavoro del boss e Bertil gli rivelerà il suo desiderio più segreto, quello di rivedere i suoi genitori separati di nuovo insieme.
Finché, un giorno, uno strambo vecchietto con la barba bianca si presenta alla porta reclamando Mr. Alce!

Che pasticcio, Ms. Alce (edito da Terre di Mezzo) di Andrea Steinhöfel, illustrato da Katja Gehrmann con un tocco di allegria e ironia perfettamente in armonia con la storia ci racconta un’avventura tenera e divertente, dove non mancano le risate per grandi e piccoli lettori 😉
Un bestseller da 375.000 copie vendute in Germania, tradotto in 9 lingue!
Non sarebbe un libro di Steinhöfel se non ci fosse molto rilievo comico oltre all’assoluta assurdità degli eventi: momenti divertenti che danno leggerezza alla storia.


Il libro è divertente e colpisce assolutamente il suo pubblico di destinazione. Piace anche perché la storia ha qualcosa di diverso e non segue allo stesso modo tutti i cliché natalizi.
Una storia che non nega che i regali li comprano i genitori, ma racconta di un Babbo Natale che pensa ai desideri speciali, non materiali, quelli che alla fine sono per tutti più importanti.
Un avventura questa che ci porta a sperare in questo Babbo Natale che si dedica ai desideri speciali!

Il Natale riguarda i desideri del cuore, quelli che non si possono esaudire con i soldi. Anche Bertil riconosce presto la differenza.
Ma prima di tutto, il libro è una lettura natalizia divertente. È un’avventura che non consiste in grandi sfide, ma in piccoli compiti della vita quotidiana. Questo è ciò che rende questa storia così speciale, così suggestiva ed eccitante, così divertente e piacevolmente diversa.
Una storia, a capitoli, che conquista i bambini dagli 8 anni in su, di una bellezza disarmante in cui i sentimenti si fanno vivi, e la lettura è piacevole in qualsiasi periodo dell’anno.

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Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata – Cristina Marsi

“Ooooh… ma è un’orribile lettera d’amore!
Con tanto di cuoricini. Ovviamente il piccione ha sbagliato indirizzo!”

Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta nella vita di ricevere una letterina d’amore o di trasformarsi in investigatore?
Adelina e il suo piccolo gatto, Bricco sono già abili investigatori, grazie alle loro lunghe camminate raggiungono tutti i luoghi nei dintorni, preziosa la mappa a inizio e fine libro che localizza tutti i luoghi salienti dell’avventura che i nostri piccoli e furbi protagonisti sono pronti a intraprendere senza alcuna paura, come due seri investigatori.

Adelina è una bambina intraprendente e curiosa. Le piace ficcare il naso un po’ dappertutto e quindi spesso si ritrova a dover risolvere misteri e a calarsi nei panni di un’investigatrice.
Vive così divertenti avventure, tra fantasia, immaginazione e realtà, all’interno del quartiere in cui vive.
In questo secondo libro, che la vede protagonista, un piccione viaggiatore le recapita una lettera d’amore!

Ma dalle parole sdolcinate, Adelina capisce che la lettera non è per lei.
La nasconde immediatamente perchè solo leggerla l’ha fatta arrossire e immagina come potrebbe sentirsi in imbarazzo se i suoi genitori la trovassero.

Ovviamente chiede subito consiglio alla sua vice nonna Mafalda, la quale le suggerisce di cercare il vero destinatario con gli indizi che ha e quindi non può che basarsi sulla scrittura ma anche sulla carta da lettere utilizzata. Insieme al gatto Bricco e con l’aiuto anche del piccione viaggiatore che Adelina tiene ben ancorato a sè per paura che scappi prima di arrivare alla verità sono pronti per dare inizio alla ricerca.
Il pennuto (che si chiama Agostino) ha evidentemente sbagliato indirizzo. Quindi con il fido Bricco, munita di merenda, cartina della città, biglietto d’autobus, candela e borraccia, si parte per questa nuova indagine!

Riuscirà a scoprire a chi è indirizzata la lettera e chi l’ha scritta?
Quello che Adelina ignora è che alla fine avrà una bella sorpresa su questo mistero.
Alla fine sapremo chi sono il misterioso P e la vera destinataria della lettera?

“Che vuole da me signorina?”
“Voglio aiutarla a consegnare la lettera di persona…”
“Mi risulta difficile dichiarare i sentimenti delicati.”
“Oh lo capisco, ma se lo farà, starà meglio…
E mi chiami Adelina, smetta di darmi del lei, che ho cent’anni di meno”

Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata di Cristina Marsi edito da Terre di mezzo è una storia a capitoli, curiosa e appassionata, sempre in bilico tra la realtà e l’immaginazione più sfrenata, Adelina è un personaggio che somiglia a tanti dei nostri bimbi, che non faranno fatica ad immedesimarsi e immergersi nella lettura. Perfetta dai 6 anni in sù, o per una lettura condivisa 😉


La lettura è molto scorrevole e piacevole, con il giusto mix delle bellissime illustrazioni firmate da Francesca Carabelli che aiutano ad entrare ancora di più nella storia e anche conoscer in qualche modo i protagonisti.
Adelina sa come incantare i bambini, sa come farli divertire ma sa anche come stupirli perchè è proprio una di loro.

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Un mare di Draghi! Betsy e Mr. Tigre contro i pirati – Sally Gardner

“Tutto cominciò in una giornata burrascosa,
con la pioggia che danzava scintillante
sui ponti della Tartaruga della Tortuga,
la nave pirata più temuta di tutti i sette mari…”

È tempo che Mr Tiger, Betsy e i Gongalonghi si mettano in viaggio per la loro seconda avventura…
Ritroviamo Betsy,  la protagonista di questa seconda storia, una ragazzina decisamente speciale che ha una madre sirena che vive in mare e un padre sempre pronto a starle accanto.
Ovviamente, dopo aver sperimentato la prima avventura con Mr Tigre, non vede l’ora di viverne un’altra ed ecco perchè lo sta aspettando con impazienza.


In questa seconda avventura, deve salvare un uovo di drago marino rubato dalle grinfie di un fastidioso gruppo di pirati. La collaborazione tra le parole e le illustrazioni è profonda ed equilibrata e aiuta sicuramente il lettore a tenere traccia di una storia spesso frenetica.
Pagina dopo pagina troviamo Betsy in questa nuova missione di protezione e salvataggio e dei pirati con la loro determinazione nel conquistare qualcosa di così allettante.
Mr Tigre non può mancare!

La storia inizia con quelle che sembrano essere due trame indipendenti, ma nel tempo queste narrazioni si intrecciano e si scontrano in un finale in crescendo. Il primo è la ricerca di Betsy per garantire che una visita annuale all’isola da parte del drago marino locale vada secondo i piani. L’altro parla di un giovane pasticcere di nome Septimus che, bloccato su una nave pirata, deve cercare di contrastare gli sforzi del capitano della nave, il signor Calico Kettle, per rubare questo prezioso uovo. Betsy desidera garantire la custodia dell’uovo in modo che il villaggio possa ricevere una mela d’oro da un frutteto sotto il mare per i suoi problemi. Tuttavia, questa mela d’oro è anche la pupilla degli occhi del Capitano Kettle, e quindi i problemi insorgono all’orizzonte del mare.

Soffia un vento rosso canaglia e il malvagio capitano pirata e il suo equipaggio stanno depredando i sette mari vicino all’isola lasciata fuori dalla mappa del mondo. Un raro uovo è scomparso e un infelice drago marino lo rivuole indietro.
La nave pirata, con il capitano Tartarugatto della Tortuga, è ancorata nella baia segreta al largo dell’isola esclusa dalla mappa del mondo.
Betsy e sua madre, la sirena Myrtle, devono tuffarsi sotto le onde, mentre Alfonso Glory e Mr Tigrr volano in alto sopra le nuvole in mongolfiera…


Insomma, in questa nuova avventura Un mare di draghi – Betsy e Ms. Tigre contro i pirati di Sally Gardner con le illustrazioni al tratto di Nick Maland edito sempre da Terre di Mezzo, oltre a ritrovare i personaggi che abbiamo già amato nel primo volume, Il sapore dei desideri, se ne aggiungono di nuovi, capaci di far breccia nei cuori e nella fantasia dei lettori.

Sull’isola dimenticata dalle mappe del mondo, Betsy, l’impavida e curiosa bimba, è pronta a combattere una nave di pirati per salvare il cugino tritone ed un prezioso uovo di drago marino.
Verrà aiutata dai piccoli Gongalunghi, non manca ovviamente il ritorno di Mr Tigre, la mamma sirena e da Septimus Plank, un coraggioso pasticciere rapito dai pirati che troverà l’amore fuori dalle mappe.

Non c’ è spazio per la noia in questa storia, temi e personaggi attirano moltissimo i bambini, una lettura perfetta per i bambini che amano le storie d’avventura frenetiche che coinvolgono draghi, pirati, sirene, tigri parlanti 😉
Come la precedente, la scrittura a penna blu viene mantenuta, così come le stesse illustrazioni che non mancano mai ad accompagnare la storia.

L’umorismo è cosparso in ogni pagina. I personaggi sono adorabili, come il pasticcere che lavora nella cucina della nave. Questa è una lettura a capitoli, perfetta per i bambini delle elementari inferiori, un’età popolare per pirati, draghi e sirene. E questo libro li ha tutti.

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Nino & Taddeo e i primi fiocchi di neve – Henri Meunier

“La fortuna è come un fiocco di neve
che ondeggia nel vento. Non basta crederci, bisogna saperla cogliere…
La fortuna come un fiocco di neve. Oggi volteggia tutto intorno a noi, la senti?
La fortuna turbina sempre intorno a noi quando siamo insieme…”

È il grande ritorno dei nostri due simpatici amici, Nino e Taddeo, ma questa volta in pieno inverno.


I due migliori amici vivono vicini e non passa giorno che non si vedano. Nel corso delle stagioni, condividono molti momenti con noi: pesca, pittura, gite in tandem, ora anche la lettura accanto al fuoco e non mancheranno i fiocchi di neve!
Il freddo si sta lentamente avvicinando ed è iniziato il periodo di letargo per i topi campagnoli. Tuttavia, la nostra cara talpa ha deciso di divertirsi. È fuori questione per lui dormire!! e ancora meno per il suo amico topo campestre!!

Nino, l’imprevedibile e creativo miope, si invita a casa di Taddeo per un pomeriggio di lettura accanto al fuoco, mentre sonnecchia in un sonno invernale. Tra uno che non vede nulla e l’altro che non è sveglio, la lettura si preannuncia folcloristica…
Infatti quale modo migliore per tenersi svegli se non una bella storia da leggere accanto al fuoco (ma attenzione a non confondere il libro con un ceppo…), o divertirsi e anche sfidarsi a catturare il primo fiocco di neve!? E non può mancare, alla prima nevicata, un gioco improvvisato di bocce con i vicini.


L’universo di Nino e Taddeo e i primi fiocchi di neve di Henri Meunier illustrato da Benjamin Chaud edito da Terre di Mezzo, è la quarta avventura di questo universo che appassiona e incanta i bambini e non solo. Anche questo quarto libro è strutturato con 3 storie indipendenti che riprendono lo scorrere del tempo dall’autunno all’inverno e che permettono di dare un ritmo alla lettura e di osservare insieme ai bambini i segnali premonitori dell’inverno.


Le illustrazioni che accompagnano la storia sono semplicemente sublimi e offrono un’atmosfera estremamente morbida.
Personalmente, mi piacciono molto questi graziosi libri che stanno tra l’albo illustrato e il romanzo e  sono quindi perfetti per i bambini dai 5/6 anni dove le situazioni comiche sono mirabilmente descritte con una scrittura cesellata e umoristica!

È un bellissimo inno all’amicizia che Henri Meunier e Benjamin Chaud ci offrono con le avventure di questo duo. Nonostante le loro differenze, Nino & Taddeo vanno d’accordo meravigliosamente e, come due gentiluomini, sono pieni di attenzioni l’uno per l’altro. Ciò che li rende terribilmente accattivanti per noi lettori! C’è da dire che hanno il dono di trasformare banali momenti quotidiani in indimenticabili momenti di gioia.

3 storie divertenti e perfette da leggere al caldo, rannicchiati sotto un plaid.

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Buonanotte bosco – Karen Jameson

Placida pancia piena di more
Morbido muso che odora di miele
Il cielo a valle diventa fosco
mentre tu riempi la grotta del bosco.

Un bambina bionda con stivali rossi, accompagnata dal suo cane nero, cammina nel bosco al tramonto e ci tende la mano, ci invita a passeggiare nel bosco, che lentamente si addormenta alla fine dell’autunno. È una bambina attenta, che spalanca gli occhi, che ascolta e che disegna questo bel momento sul suo taccuino e si sofferma a osservare a salutare uno ad uno gli animali che incontra.
Camminando nel bosco incontra piccoli e grandi animali della foresta, che si preparano a rifugiarsi, e a stare al caldo per tutto l’inverno.

Buonanotte bosco di Karen Jameson illustrato da Marc Boutavan edito da Terre di Mezzo è un libro illustrato nei toni del marrone, dell’arancione e del verde ed emana una certa morbidezza.
Ci lasciamo stupire da questa natura, dai suoi boschi e dai suoi abitanti, ma anche dalle dolci parole che accompagnano questi disegni. È una lettura che tranquillizza grandi e piccini, è magia.


Una vera passeggiata nel bosco e un bel passaggio tra l’autunno e l’inverno.
La lettura dal breve testo in rima è poetica e confortante. Ogni doppia pagina è una piccola gioia per gli occhi. Pagina dopo pagina pare quasi di sentire i rami e le foglie che scricchiolano, poi il silenzio circostante con l’arrivo dei primi fiocchi di neve. Meraviglioso e dolcissimo!

Un tenero albo con un titolo così evocativo e una copertina meravigliosamente autunnale per invitarci a dormire, serenamente, per tutto il tempo che occorre, in armonia con la natura.
Man mano che le pagine scorrono, la luminosità cala sui colori pieni di sfumature del bosco.
L’aria è più frizzante, il freddo comincia, la neve cade e vediamo tutti rannicchiati per la notte o il letargo.
Il testo ricco di poesia invita tutti a chiudere gli occhi, a riposare, a dormire un sonno ristoratore, che duri diversi mesi o solo poche ore.


Tutti sono invitati e chiamati con i loro nomi caratteristici dalla bambina, troviamo infatti Naso Velluto, la grande alce, Passi leggeri sono invece i cerbiatti, Lunghe orecchie invece è la piccola lepre, tra gli altri, ci sono ancora Ombra Enorme, l’orso, con la sua “placida pancia piena di more”, Rapide Zampe, la volpe, che corre a rifugiarsi nella sua tana, e Soffice Coda, lo scoiattolo, occupato a raccogliere le ultime ghiande.

A tutti loro dedica dolci parole attente, come il calore di un tenero abbraccio, raccomandazioni amorevoli che riconoscono ed evidenziano le loro doti più preziose, le loro fatiche, la laboriosità della vita nel bosco….tutti al suo passaggio si avviano a dormire.


Ad accogliere invece Piccoli Piedi quando fa ritorno a casa c’è il suo papà, che sta aspettando la bambina sulla soglia. Anche per lei e il suo cane è giunto il momento di riposare, stretti l’uno all’altra…anche lei ora si addormenta silenziosamente come se vegliasse su di loro, sulla natura e sul regolare svolgimento del suo ciclo.

Esploratrice curiosa del mondo
Sguardo preciso, attento e profondo
Nella tua comoda e calda casetta
c’è un letto morbido pronto che aspetta.

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L’arcobaleno del Tempo — Jimmy Liao

«Mamma se ne andò quand’ero piccola.
Se piangevo perché ne sentivo la mancanza,
papà diceva:
“Dai, andiamo al cinema!”.

“Alla mamma piaceva tanto guardare i film,
forse un giorno la incontreremo”».

Inizia così la storia di questa bambina, che per tutta la vita trova nel cinema un momento di conforto, di pausa e un luogo speciale in cui condividere le proprie emozioni con il padre e non solo. Quando però lo schermo si spegne la tristezza interiore riaffiora, ma questo momento intimo e liberatorio diventa un luogo catartico che pian piano aiuta ad andare avanti.

Giorno dopo giorno, film dopo film la vita scorre e la bambina cresce tra discorsi immaginari con la madre, passeggiate con il padre e film che condivide con gli amici, con i ragazzi, ma soprattutto da sola.

“C’erano momenti in cui mi sentivo confusa
e dovevo affrontare problemi che mi parevano insormontabili…
Per fortuna, quasi per caso,
trovavo le risposte nei film e la vita ricominciava.”

L’arcobaleno del tempo” ci porta sulle montagne russe delle emozioni e ci tiene incollati alle sue tavole fino dalla prima all’ultima pagina con la necessita di fare questo viaggio, di guardare questo film.
E’ proprio come un viaggio che ci racconta il potere dell’amore e del cinema, in un romanzo illustrato dalle molte sfaccettature che diventa evocativo per gli appassionati di cinema, ma ha molto da raccontare anche a tutti gli altri.

Il cinema, un luogo chiuso, come se proteggesse dalle insidie del mondo e della vita. Sembra quasi il posto ideale dove poter coltivare il proprio mondo, elaborare mancanze, popolare solitudini, imparare ad affrontare le proprie paure, per poi tornare a quella vita reale di fuori, che procede dritta seguendo la sua ferrea logica.

“Ah! La vita nei film è meravigliosa!”

Per la protagonista del libro illustrato, il cinema è sempre stato casa, rifugio, risposte, sogni. Ma anche speranza di ritrovare un giorno sua madre, che ama quel magico mondo, il cinema.
Nelle sale è dove avvengono gli incontri importanti della sua vita, incontra anche l’amore, casuale e inaspettato, che sembra trasformare la realtà in un sogno, la vita in un film, appunto. La vita, però, è un’altra cosa, non è sufficiente condividere le proprie passioni, quando ognuno è divorato dalle proprie mancanze e si tenta di colmare reciprocamente le rispettive solitudini.


Così la protagonista diventata donna va al cinema con sua figlia, aggiungendo storia alle storie, nuove mancanze alle assenze.


L’arcobaleno del Tempo di Jimmy Liao edito da Terre di Mezzo è un libro speciale, in tutte le sue 165 pagine arriva dritto al cuore e commuove con un finale da film che non svelo, perchè merita di essere letto, sfogliato, merita tutto il viaggio. ❤


Jimmi Liao racconta una vita intera, tra alti e bassi, perché come lui stesso dice non esistono dolore o felicità assoluti ma un’alternanza di entrambi…

È un libro illustrato o un fumetto? Per bambini o adulti? In verità è una storia universale che sarà apprezzata da chiunque abbia un interesse per la condizione umana, indipendentemente dall’età o dalla tendenza a un particolare formato di lettura.

“Se seguo la luce del proiettore,
il buio non è più così spaventoso”.

Il cinema è una metafora meravigliosa della vita che come sappiamo mai corrisponde alla vita stessa.
Le illustrazioni di questo libro sono dei veri capolavori romantici e i film citati sono tantissimi da “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar a “When Love Comes” di Chang Tso-chi.
Ciò che però lo rende unico è il modo in cui le parole e le figure ti avvolgono facendoti entrare in empatia con la bambina fin dall’inizio.


Liao crea un’atmosfera fortemente malinconica su un mondo completamente introverso, ma in qualche modo non è mai deprimente. Si crogiola nella nostalgia del passato e si compiace dell’arricchimento che i grandi film possono portare.

La vivida arte di Jimmy Liao spinge la storia a un altro livello. Le immagini che mostra trasmettono un’incredibile profondità di emozioni, indipendentemente dal fatto che la nostra eroina si senta giocosa, confortata, rievocativa o addolorata; il testo della storia è essenziale e limitato a poche righe per pagina, Liao riesce a trovare il giusto equilibrio.


La storia è raccontata in così tanti modi che non è nemmeno necessario conoscere la lingua per capire cosa sta raccontando l’autore.
Tra le pagine di questo film, di questa vita c’è una storia di passione, di abbandoni e di ritrovi, di viaggi fantastici e reali, di alti e bassi di cui la vita è piena.

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Che cos’è la Scuola? Luca Tortolini – Marco Somà

A tutte le bambine e a tutti i bambini che vanno a scuola
e che cominciano a prendersi cura del mondo.
L.T.

Inizia con questa meravigliosa e profonda dedica questo libro. Una dedica preziosa e ricca di buoni auspici, per tutti i bambini che vanno a scuola. Per tutti quelli che la inizino per la prima volta, o anche per chi invece prosegue un percorso già cominciato.

“La scuola è uno spazio aperto anche quando è al chiuso
…Nella scuola ci sono tante di quelle idee che le puoi sentire nell’aria.
Talvolta sono addirittura troppe, bisogna aprire le finestre, per farne uscire un po’ e spargerle tutte intorno…”

 

Che cos’è la scuola? di Luca Tortolini illustrato da Marco Somà edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato dalla struttura circolare, con un incipit potente, si apre e si chiude con la stessa frase. Con questo gioco di parole, che Somà rappresenta come una portone aperto in un giardino, entriamo all’interno della storia.

La scuola è una e tante cose: è un edificio, è un gruppo di bambini, sono i maestri, le idee, la storia, la poesia, la matematica, la musica. E’ un luogo in cui tutto si mescola e s’intreccia per costruire il saper essere e il saper vivere.
La scuola non ha muri, ma è libera di uscire e di mescolarsi nel mondo, perché ovunque si possono apprendere cose nuove, fare esperienze e condividere scoperte: si viaggia nel tempo imparando la Storia, oppure nel mondo con la geografia, si imparano la scienza, l’arte e la musica. E poi nella scuola ci sono gli altri: i bambini con cui giocare, scambiarsi la merenda o la gomma per cancellare, e gli adulti che hanno la pazienza di ascoltare, di insegnare e di far divertire.

“Tutte le bambine e tutti i bambini che vanno a scuola formano un gruppo:
si scambiano pensieri, le penne, le gomme….
e gli abbracci qualche volta.
Così nascono le amicizie.”

Un testo poetico che celebra la scuola per quello che realmente rappresenta prima di tutto per i bambini, ma che dovrebbe invece essere per tutti: un luogo di incontro e di scambio. Un albo sicuramente originale nella sua composizione, che non racconta delle paure e dei timori del primo giorno di scuola, non ci sono singoli personaggi che vivono avventure, interagiscono tra loro.
In questo spazio quasi onirico invece si muovono, giocano e si prendono cura l’uno dell’altro, animali antropomorfi tutti diversi tra loro.

“Le maestre e i maestri aiutano a imparare.
Insegnano che cos’è la bellezza
e quella meraviglia che si chiama immaginare.
Insegnano anche a sbagliare:
perchè più si sbaglia più si impara.”

Un albo che parla di scuola, senza cadere in stereotipie o imporre canoni.
La scuola non è “quel luogo dove si ascolta la maestra e si fanno i compiti”. La scuola è di più.
A scuola si impara, non solo la storia, la geografia, la matematica.. si impara la meraviglia e la bellezza intorno a noi.
Le potenti parole di mescolano alle dolcissime immagini che compongono questo albo, capace di catturare lo sguardo ma anche il cuore.
L’albo è un clamoroso intreccio di emozioni, scoperte, considerazioni e percezioni che spesso dimentichiamo perché ci focalizziamo solo sulla fatica dell’impegno scolastico vissuto prima da studenti e poi da genitori.

Ma la scuola è e sarà sempre un luogo in cui il dialogo, le idee, l’immaginazione ed il pensiero degli altri, arricchisce tutti.
La scuola serve. Serve a tutto. Serve, a imparare. Ma mica solo dai libri.
Serve a crescere, a legare, ad apprendere l’abilità di stare insieme e comunicare.
La scuola serve a sognare.
A sognare, sì. Un futuro di successo e di soddisfazioni.
E poi serve a perseguirlo. Insegna a fare passi nella direzione giusta.
La scuola serve a scoprire, a curiosare, a sperimentare.
E poi serve a scovare passioni, ambizioni, interessi, talenti.
Serve a costruire i ricordi più belli della propria vita. Come quando anni dopo ti siedi a mangiare una pizza con le amiche e almeno una decina di volte ti ritrovi a dire “ti ricordi a scuola…”
Perché te ne accorgi solo dopo che gli anni della scuola sono i più belli, disegnati ad arte nella memoria con un pennarello indelebile.

Che cos’è la scuola?racconta una verità assoluta.
Si legge da adulti con un po’ di nostalgia e da bambini con grande meraviglia.

“Dentro la scuola ci sono le bambine e i bambini.
Dentro le bambine e i bambini c’è tutto.
La paura, la gioia e anche la tristezza.
La rabbia e anche l’amore.
Ci puoi trovare anche un pezzo di torta.
Nelle bambine e nei bambini c’è tutto il mondo.”

Buona lettura
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Una Vacanza da Unicorni – Gilles Bachelet

E’ successo tutto molto in fretta.
Ieri sera, al telegiornale delle otto,
il presentatore ha brutalmente annunciato la notizia:
“Si è chiusa l’epoca degli unicorni…”

Proprio così, tutto è successo molto rapidamente, sembra che l’era degli unicorni sia passata in secondo piano, ora a farsi amare da tutti i bambini ci sono i loviuciù.


La nostra cara Signorina Puffy già all’alba salta, nel bus gremito di altri unicorni di ogni tipo e per andare alla residenza Villa Tranquilla con gli altri residenti.

Puffy, è un unicorno bianco con i capelli arcobaleno, e ora vede la sua vita messa in stand-by con l’arrivo di quei morbidosi loviuciù dalle orecchie giganti…entrati in brevissimo tempo nel cuore dei bambini.


Per fortuna il residence è comodo e accogliente: parrucchiere, aqua-pony, footing, fitness o pasticceria, c’è tanto da fare.


Ci imbattiamo in residenti di tutte le generazioni, come Pokemon, delfini, fenicotteri e persino un T-rex. Insomma, tutte le creature che hanno tenuto, per un certo periodo, il primo posto nella vetta della popolarità dei bambini.

Ma la ruota gira, Puffy lo sa. E gli unicorni possono tornare sul mercato. No, quello che veramente preoccupa Puffy è che alcuni residenti tendono a scomparire senza spiegazioni… E ciò che preoccupa noi lettori, è questo strano personaggio che vediamo passare nell’ombra, pagina dopo pagina…

Se compriamo questo album perché ci siamo innamorati dell’unicorno molto alla moda in copertina, non rimarremo delusi! Proprio questo è l’argomento della beffa scelto dall’autore, Gilles Bachelet: le mutevoli mode preferite dai bambini. E soprattutto la velocità con cui queste tendenze cambiano. Tra tenero humor e satira sul marketing dei giocattoli che fa impazzire (e poveri) i genitori, questo colorato album ci porta di sorpresa in sorpresa.

Infatti passano pochi giorni dopo l’arrivo di Puffy, e un nuovo autobus arriva alla residenza, i loviuciù, sono diventati obsoleti. L’unicorno farà amicizia con uno di loro e insieme si renderanno conto che sotto magnifici aspetti, la residenza nasconde un pesante segreto…

Una Vacanza da Unicorni di Gilles Bachelet edito da Terre di Mezzo è un libro molto riuscito, divertente, con uno scenario che mantiene la suspense fino all’ultima pagina.
I bambini e non solo, sono immersi nell’universo stravagante e creativo di Gilles Bachelet. Potremmo passare lunghi momenti a scrutare ogni pagina, i dettagli abbondano, troviamo riferimenti letterari, cinematografici e di marketing.


Evoca con molto umorismo la gloria effimera e gli effetti della moda.
Tutto il fascino e l’intelligenza degli album di Gilles Bachelet si trovano in questi molteplici gradi di lettura e nel rapporto molto complementare tra testo e immagine. È così che un libro per bambini non mancherà di soddisfare i bambini piccoli, medi e grandi. Ognuno troverà riferimenti culturali e l’universo dell’autore, indizi sulla storia che si gioca nei dettagli e un buon momento di umorismo.

VINCITORE PREMIO ORBIL 2022 CATEGORIA ALBI ILLUSTRATI, ATTRIBUITO DA ALIR ASSOCIAZIONE LIBRERIE INDIPENDENTI PER RAGAZZI

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Il Sapore dei Desideri – Betsy, Mr. Tigre e le bacche della Felicità – Sally Gardner

“A volte la felicità è un palloncino rosso,
tondo e grande quanto basta per sollevarti
i piedi da terra.”

Betsy, figlia del miglior gelataio del mondo e di una sirena, vive su un’isoletta che nessuno conosce.
Le sue giornate passano tra la preparazione dei gelati, le chiacchiere con la mamma e l’attesa del circo di Mr. Tigre.


Una sera il circo arriva sull’isola per un solo indimenticabile spettacolo.
E davvero non ci sono eguali perché i piccoli acrobati che lavorano per Mr. Tigre sono i migliori in assoluto.


Infatti sono Gongalunghi ma un terribile pericolo li attende una volta tornati sulla loro isola.
Solo un gelato fatto con le bacche Gongalunghe raccolte con la luna blu può aiutarli.
Mr. Tigre non si tira certo indietro di fronte a una richiesta d’aiuto e così il circo, insieme a Betsy e ai suoi genitori, parte alla volta dell’isola Gongalunga.

Il sapore dei desideri – Betsy, Mr. Tigre e le bacche della felicità di Sally Gardner, illustrato da Nick Maland edito da Terre di Mezzo ci porta in un mondo di grandi felini elegantemente vestiti, rospi parlanti e principesse prepotenti, una fiaba stravagante e bizzarra; Tanti desideri, tanto gelato e una ricerca del genere che i bambini possono solo sognare incanteranno e delizieranno sicuramente.

Magia, coraggio e immaginazione scorrono liberamente in questo racconto in cui la logica è lasciata saldamente alla porta come nulla è impossibile – anche trasformare la luna blu, che succede “a volte mai” – e dove un palloncino rosso è la felicità.
L’autrice Sally Gardner è un’appassionata sostenitrice dei bambini dislessici e questo titolo è prodotto in un font blu adatto ai dislessici in modo che anche più bambini possano goderselo. A complemento della storia ci sono illustrazioni in stile tratteggiato che immergono i lettori in questo racconto onirico tra i più accattivanti.

Mr. Tigre tirò fori dal taschino l’orologio e batté con l’artiglio d’oro sul quadrante, poi annunciò: “Abbiamo una sfida molto difficile da affrontare, una luna da far diventare blu, bacche da raccogliere e gelato da creare. Oh, e desideri da esaudire. Ma non temete, amici, ho un piano”.

C’è da perdersi in questo meraviglioso mondo dei Gongalunghe, delle sirene e, naturalmente, dell’enigmatico Mr. Tigre. In un’isola che non troverai da nessuna parte su una mappa del mondo. Il sapore dei desideri ha tutti gli elementi che renderanno grandi e piccini desiderosi di leggerlo: una rana a cui piace mangiare il gelato, acrobati del circo in miniatura, un gigante che vive su una montagna e fa nuvole di nebbia e una sorellastra malvagia che ha bisogno di essere ingannato.
In questo libro, Sally Gardner attinge ai concetti fiabeschi tradizionali e li fonde perfettamente in un contesto moderno. Un gigante emarginato che ha bisogno di un restyling, un rospo filosofico sotto l’incantesimo di un fratello egoista e un protagonista sognante con un’educazione non tradizionale servono tutti a raccontare una storia che esplora il lavoro di squadra, la creatività e un tema generale di fiducia in se stessi.
Non c’è un solo eroe nel racconto di Gardner. Ogni personaggio porta con sé i propri punti di forza unici, il che aiuta ad avvicinare la squadra al proprio obiettivo: che messaggio meraviglioso per tutti i bambini!

“Non conta di che misura siamo.
Ciò che conta è come ci sentiamo dentro,
e io mi sento davvero temerario,
ve lo garantisco.”

La natura sognante della missione di Betsy si riflette magnificamente nelle illustrazioni di Maland. Il misterioso arrivo del signor Tigre al bar di famiglia è catturato nella gloria di una pagina intera, e le prime pagine sono costellate di scene abbozzate che offrono lo sfondo perfetto per la narrativa di Gardner.

Il sapore dei desideri è una lettura piacevolissima, che consiglio vivamente a bambini di tutte le età (dai 7 anni) e anche agli adulti che hanno bisogno di un po’ di magia in più!!
E dopo la lettura tenetevi pronti a voler trovare il vostro gelato che “sa di desideri”! ❤
L’avventura magica ti aspetta!

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Una Vita da farfalla – Christian Merveille

“Non ti ho mai vista”, dice il fiore. “Dov’eri ieri?”
“Ieri?” chiede la farfalla.
“Sì ieri, quando ero un bocciolo.
Non importa, torna domani quando sarò una ciliegia…”
“Domani?” ripete la farfalla.
“Non capisco. Ma non ho tempo:
ho così tante cose da fare, da guardare, da scoprire.
Io voglio vivere oggi”.

Le farfalle sanno da molto tempo che il tempo è sempre nel presente…


Tutto inizia di notte. La nebbia nasconde un mondo che sembra addormentato ma dove alcuni animali stanno in agguato. Con l’alba, una crisalide si trasforma in una farfalla colorata e il lettore accompagnerà la farfalla meravigliata che vola e incontra il fiore, l’airone, la bambina.

Tutti le parlano del tempo: “Non ti conosco”, “Da quanto tempo ci sei?”, “Sono anni per me…”.
La farfalla non capisce cosa sia ieri, domani, sei mesi fa. E inoltre, non ha tempo per interrogarsi. Ci sono tante cose da vedere e da vivere, da scoprire e da guardare…

Viviamo questa avventura attraverso una piccola farfalla che è appena nata e incontra altri che sono lì da un po’ di tempo, ma per la farfalla tutto questo rimane molto astratto.

Una vita da farfalla di Christian Merveille, illustrato da Ian De Haes edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato magnifico, che incanta!
Le illustrazioni sono superbe, i colori tenui, aureolati da una luce sublime…
Il testo, in ogni doppia pagina, è ripetitivo secondo gli incontri che fa la farfalla, il testo quindi, è semplice e va dritto al punto: la farfalla non ha nulla a che fare con il passato o con il futuro, “vuole solo vivere l’oggi come il giorno più bello della sua vita” .


Un bellissimo messaggio di carpe diem, che stupirà grandi e piccini, un album tesoro, da guardare con mille stelle negli occhi, da sussurrare all’orecchio dei bambini perché possano vivere felicemente il momento presente…

“Domani quando sarà giorno,
la storia ricomincerà”.

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La fata sotto il letto – Rosalinde Bonnet

“Quando cala la notte, prima che i sogni mi portino via con loro,
mi diverto a chiacchierare con la fata sotto il letto.”

È con grande piacere che vi presento questo album che oggi ci ha portato una bella boccata d’aria fresca! È la storia di un bambino a cui è affidata una missione della massima importanza… La fata che vive sotto il suo letto e che veglia sulla sua casa e sul giardino è raffreddata, quindi tocca a lui sostituirla.
E’ un grande onore aiutare una fata!
Ci metterà tutto il suo cuore!

Ma lo sappiamo, essere una fata è più complicato di quanto sembri!
Il bimbo dovrà trovare un nuovo mantello per l’ombra che vive nell’armadio, aiutare l’unicorno che vuole invitare l’autunno a prendere il tè, nutrire il mostro nascosto sotto il tavolo o persino creare un rifugio per il re della foresta.


Per essere una fata, devi saper ascoltare e avere anche molte altre qualità…come essere magica, e pure furba, fantasiosa e generosa, ma anche accogliente e premurosa.
Questa sarà una giornata impegnativa e una casa che potrebbe finire rapidamente sottosopra!

La fata sotto il letto di Rosalinde Bonnet edito da Terre di Mezzo è una storia illustrata che mette l’immaginazione sotto i riflettori e ci mostra che possiamo tenerci completamente occupati e trovare cose divertenti da fare senza uscire di casa. È davvero un album che colpisce nel segno affascinando i bambini e non solo 😉

Le illustrazioni di ogni stanza pullulano di dettagli e hanno un lato magico perché girando i lembi delle pagine l’ambiente si trasforma davanti ai nostri occhi . Date un’occhiata alle stanze della casa prima e dopo l’intervento della nostra fata in erba! È divertente e rinfrescante. Visitiamo le stanze di questa incredibile casa chiedendoci quale personaggio straordinario ci aspetta nella pagina successiva.


Le missioni che il bimbo deve compiere sono totalmente nel regno dell’immaginazione, ma allo stesso tempo sono cose che i bambini potrebbero immaginare come possibili. È davvero divertente, dolce e bizzarro allo stesso tempo.

I bambini troveranno qui tutte le creature che di solito possono immaginare nella loro casa. Ma qui avrà qualcosa di magico!
È una storia che si legge con molto piacere (dai 3 anni in su) e che porterà i giovani lettori in un mondo tanto immaginario quanto eccentrico.
La fata sotto il letto è un libro dolcissimo che valorizza l’aiuto reciproco e la solidarietà , e mostra che la gentilezza e lo sforzo sono sempre premiati

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