“E tu, dove vai di bello?” gli chiese Orso curioso.
“Anche io sto cercando qualcosa.”
“E che cosa stai cercando?”
“La felicità.”
“Ah, e com’è la felicità?”
“Non lo so ancora, ma ne parlano tutti e mi piacerebbe trovarla.”
“La felicità è una tazza di tè” con le dolci illustrazioni di Toni Galmés, è una delicata esplorazione della felicità attraverso gli occhi e le avventure di alcuni indimenticabili personaggi del bosco. Questo libro, un gioiello della letteratura per bambini, si dipana come una moderna favola che parla al cuore non solo dei più piccoli ma anche degli adulti, invitandoli a riflettere sul vero significato della felicità.
Orso ha perso gli occhiali e li cerca ovunque. Senza non vede davvero nulla, i color sono sbiaditi e tutto gli pare in bianco e nero. Non può far nulla, nemmeno andare a pescare. Ed ha pure in programma una cenetta con Orsa, come mai farà senza i suoi preziosi occhiali, regalo del nonno?
Tasso ha perso il sonno. È quindi alla ricerca del riposo perduto. Che baccano e quante nuvole! Orso e Scoiattolo lo hanno davvero svegliato nel bel mezzo di un bellissimo sogno. E piove a dirotto pure, ora, con fulmini che squarciano il cielo grigio. Tanto vale accettare l’invito di Tasso ed entrare nella sua tana. Al coperto e al riparo si starà senza dubbio molto meglio. Quando poi viene offerto loro un delizioso e profumato tè alla fragola, con tanto di teneri biscottini al cioccolato, l’invito è ancora più bello.
Lupo è, invece, in cerca di amici. Nelle favole è sempre il cattivo e desta sempre molti timori. Gli stessi che hanno Orso, Tasso e Scoiattolo nel farlo entrare quando bussa alla porta della tana di Tasso, bagnato e infreddolito. Non si fidano. Forse i lupi non sono poi tutti uguali, qualcuno si salva.
Bisogna ammettere, però, che Scoiattolo batte tutti: si è messo in testa di trovare… la felicità.
“Ah, e com’è la felicità?” gli chiede Orso.
“Non lo so ancora”, risponde Scoiattolo,
“ma ne parlano tutti…”.
La narrazione segue dunque le vicende di orso che ha perso i suoi occhiali, tasso in cerca del sonno perduto, lupo desideroso di amicizia, e Scoiattolo, il più audace di tutti, che si pone l’obiettivo di scoprire cosa sia realmente la felicità. Quest’ultimo, mosso da una curiosità insaziabile, intraprende un viaggio alla ricerca della leggendaria Mucca che Ride, convinto che in lei risieda il segreto della felicità.
Attraverso un linguaggio semplice e una narrazione dolce, Eulàlia Canal ci porta in un viaggio ricco di incontri e scoperte, dove ogni personaggio, con la propria ricerca personale, contribuisce a costruire un mosaico di esperienze che riflettono le diverse sfaccettature della felicità. Le illustrazioni di Toni Galmés arricchiscono il testo con immagini calde e accoglienti, che catturano l’essenza dei personaggi e dei paesaggi, rendendo il viaggio ancora più immersivo e suggestivo.
La felicità è una tazza di tè di Eulalia Canal, edito da Terre di mezzo, è un meraviglioso libricino, perfetto per i piccoli lettori in erba o da godersi tutto d’un fiato in lettura condivisa.
Si parla di felicità sì, ma anche amicizia, ascolto, accoglienza oltre i pregiudizi, fiducia (commovente la scena in cui accolgono il lupo grondante nonostante la paura). Si respira l’aria buona delle cose belle, dei sentimenti positivi, una leggerezza sincera che fa stare bene.
La storia si svolge con una leggerezza che tocca temi profondi come l’amicizia, la condivisione, l’accettazione di sé e la scoperta che, spesso, la felicità risiede nelle piccole cose, come una tazza di tè condivisa in buona compagnia. Questo libro è un invito a rallentare, a guardare dentro di noi e intorno a noi, per riconoscere e apprezzare i momenti di gioia quotidiana.
“La felicità è una tazza di tè” è quindi più di un semplice libro per bambini; è una riflessione poetica e universale sulla ricerca della felicità, che incoraggia i lettori di tutte le età a cercare la gioia nelle relazioni e nelle esperienze di vita, ricordandoci che la felicità, come l’amore, è spesso molto più vicina di quanto pensiamo. Un’opera da leggere e da regalare, per condividere un messaggio di speranza e di gioia.
Questa storia, pur essendo ambientata in un mondo incantato di animali del bosco e avventure, parla direttamente all’anima umana, ricordandoci che la felicità è spesso un percorso interiore tanto quanto un viaggio esteriore.
Il viaggio dello scoiattolo diventa un simbolo potente della ricerca umana di significato e appagamento. La sua determinazione a trovare la Mucca che Ride, una figura quasi mitologica nel contesto della storia, rappresenta la nostra stessa ricerca di una felicità definitiva, quella sensazione o esperienza che crediamo ci completerà. Ma, come scopre lo scoiattolo, e come molti di noi scoprono nel corso della vita, la felicità non è un traguardo fisso o un oggetto da possedere. È piuttosto un mosaico di momenti, relazioni e realizzazioni personali che, messi insieme, danno vita a una sensazione di pienezza e contentezza.
Questa storia è un invito a celebrare le piccole gioie, a riconoscere il valore del viaggio e a ricordare che, a volte, la felicità più profonda si trova nel calore di una tazza di tè condivisa con un amico.
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