Il cacciatore di nuvole – Anne-Fleur Drillon, Eric Puybaret

“Da quando ho memoria, ho sempre sognato di volare!
…Quell’estate, nelle ultime pagine dei miei quaderni,
mi sono divertito a scarabocchiare macchine volanti.
…i meravigliosi viaggi che ho immaginato li ho raccontati solo a Mirella.
Mirella è la mia rondine.”

Il desiderio universale di volare, simbolo di libertà e fuga dalla monotonia quotidiana, è al centro di questa storia illustrata da Éric Puybaret e scritta da Anne-Fleur Drillon e pubblicata da Giralangolo. Racconta le avventure di un ragazzo che sogna di solcare i cieli e trascorre i suoi giorni a disegnare veicoli aerei, con la sola compagnia di Mirella, una rondine che conosce i suoi sogni. L’arrivo di Leone, un anziano con un giardino pieno di oggetti insoliti, offre al ragazzo l’opportunità di realizzare il suo sogno di costruire una macchina volante. Nonostante le iniziali difficoltà, la loro collaborazione si trasforma in un’estate di felicità e tranquillità, culminando in un finale sorprendente che celebra l’amicizia e il potere dei sogni.

“Il Cacciatore di Nuvole” è una narrazione che esplora la grande aspirazione di un bambino di volare, evidenziata dai suoi schizzi di macchine volanti. L’incontro con Leone, un vecchio enigmatico che si trasferisce vicino a lui, trasforma le speranze del ragazzo in realtà. Insieme, scoprono di condividere la stessa passione, dando vita a un legame profondo attraverso la creazione di mezzi volanti e avventure. Questa amicizia estiva, ricca di invenzioni e esplorazioni, affronta un cambiamento con la partenza improvvisa di Leone, lasciando un messaggio di speranza e la promessa di nuove avventure.

“Ogni giorno un nuovo tentativo, aggiungendo un bullone, un tubo, una molletta…
Ci sono momenti nella vita in cui vorremmo che nulla cambi, mai.
Con lui non avevo paura di nulla.
Ero un avventuriero, e lui un creatore di felicità.”

Anne-Fleur Drillon e Éric Puybaret, attraverso “Il Cacciatore di Nuvole”, invitano a credere nei propri sogni, indipendentemente dall’età. Le illustrazioni di Puybaret, ricche di dettagli e emozioni, accompagnano il testo di Drillon in un viaggio che mescola realtà e fantasia, sottolineando l’importanza dell’amicizia e della perseveranza nel perseguire i propri sogni. Quest’opera è un inno alla creatività, all’amicizia intergenerazionale e alla continua ricerca della libertà attraverso l’immaginazione.

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Scritto e illustrato da Me – Liniers

“Fellini! Guarda cosa mi ha dato la mamma!2
Una scatola di matite colorate.
E’ quasi come avere in mano un pezzo di arcobaleno.”

Il libro si apre con l’immagine di una fila di matite colorate, disposte in modo invitante come una scatola di caramelle. Sono “il più vicino possibile a possedere un pezzo di arcobaleno”, dichiara una ragazzina dal viso tondo, dal naso rosso, i capelli castani lunghi fino al mento tenuti indietro da una molletta bianca.
Si mette subito al lavoro con quelle matite colorate, realizzando la copertina di un libro: “Il mostro con tre teste e due cappelli”, di Enrietta. Le pagine che seguono alternano questa creazione effusiva, scritta a mano e disegnata da Liniers in modo sapientemente infantile.
La sua storia coinvolge una bambina di nome Emily che deve sconfiggere un mostro che emerge una notte dal suo armadio. “Avere nuove idee è sempre la parte più difficile”, dice Enrietta a Fellini all’inizio, ma presto ne è completamente assorbita. Ciò che è particolarmente meraviglioso è vederla lottare con il processo creativo, stupita da dove la porta.

“Sto disegnando molto velocemente perché voglio vedere cosa succede dopo”,
dice al gatto.

Una volta che avrà raggiunto un finale trionfante, le rimarrà solo una cosa da fare. Manoscritto sotto il braccio, annuncia a Fellini:
“Ora andiamo a cercare un editore”. Ovviamente.

Scritto e illustrato da me di Liniers edito da Terre di mezzo parla dell’imprevedibilità della narrazione, di seguire il flusso e lasciare che la mente ti porti in un viaggio. Enrietta è sorpresa di ciò che accade nella sua storia tanto quanto lo sono i lettori! Possiamo seguire il suo processo creativo e ascoltare le sue discussioni con il suo gatto Fellini mentre scrive e illustra una storia EPICA.

Questo libro divertente e intelligente inizia in realtà sul risguardo anteriore. Enrietta condivide la saggezza sul potere dei libri. Successivamente la vediamo con in mano una nuova scatola di matite scintillante che utilizzerà per creare il frontespizio della sua storia su un mostro a tre teste con solo due cappelli. La sua protagonista “Emily” sembra molto stressata per i rumori provenienti dal suo guardaroba e Enrietta si spaventa addirittura!
Enrietta consulta persino un’enciclopedia nel tentativo di aggiungere un’ampia selezione di cappelli alle sue illustrazioni.


Questo libro è una meraviglia in quanto rivela il funzionamento interiore dell’immaginazione dei bambini e la natura spontanea della loro brillante creatività. Il processo di pensiero di Henrietta mentre evoca la sua storia è mostrato in pannelli in stile fumetto con fumetti, mentre la sua storia è raffigurata in disegni colorati simili a quelli di un bambino e dialoghi scritti in tutte le lettere maiuscole. Questa interazione tra la giovane artista/scrittrice e il suo lavoro accresce il divertimento, la suspense e la sorpresa di questa storia nella storia.
La scrittura e le illustrazioni di Liniers sono eccellenti. Ma quando leggerai questo libro, non penserai a lui perché crea un personaggio adorabile che ha il controllo completo delle redini di questo libro.

Un libro è come un mondo che puoi portare sempre con te.

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Le Caramelle magiche – Heena Baek

“Io gioco da solo.
Giocare da soli non è poi così male.
Gli altri bambini non immaginano neanche quanto possa essere divertente giocare con le biglie. Loro fanno altri giochi, e non mi invitano mai.
Per questo, alla fine ho deciso di giocare da solo.
Mi servono delle biglie nuove. Ehi, queste non le avevo mai viste prima d’ora.
‘Queste sono caramelle speciali. Sono deliziose!'”

Giocare da soli può essere divertente, soprattutto quando si ha un sacchetto pieno di biglie nuove. Questo è ciò che pensa Dong Dong, un bambino che non viene mai invitato a giocare con gli altri. Così, quando entra in un negozio in cerca di biglie, scopre che le biglie che sta per comprare sono in realtà caramelle speciali e deliziose.

Le caramelle sono rotonde come biglie e hanno sapori insoliti, come quella scozzese che sa di menta. Appena la inizia a gustare, Dong Dong si sente chiamare da una voce che proviene dal soggiorno e scopre che è il divano a parlare e a lamentarsi. È incredibile! Caramelle magiche?

La seconda caramella che Dong Dong mette in bocca ha macchie come il suo cane e gli permette di fare due chiacchiere con lui. Poi papà torna a casa e Dong Dong, nonostante il divieto di mangiare dopo essersi lavato i denti, di nascosto nella sua camera, mette in bocca la terza caramella, quella a puntini che sembra avere la barba.

Le storie di Heena Baek sono uniche e rimangono impresse nella mente del lettore per sempre. Sono visivamente ammalianti e raccontano storie in cui la vita quotidiana si intreccia con la meraviglia e la tenerezza. Heena Baek sa essere sempre divertente, spargendo una sottile ironia nelle sue parole e nei suoi personaggi. Heena Baek, che si è formata in Corea in tecnologie applicate all’educazione e poi si è specializzata in California in animazione, è strepitosa nella sua capacità di rendere ogni suo albo illustrato un vero e proprio set di cinema.
L’illustrazione del libro è semplicemente incredibile. Figure modellate, scenari strutturati e una perfetta profondità di campo danno al lettore la sensazione di essere dentro la storia, come se stesse guardando un’opera teatrale. L’autrice racconta che il processo creativo è lungo e laborioso, ma pieno di emozioni. Il primo passo è lo storyboard, poi la costruzione dei personaggi con fil di ferro, stagnola e argilla, poi il colore e l’abbigliamento. Infine, con i personaggi pronti, si passa agli scatti fotografici, che possono essere migliaia prima di raggiungere l’inquadratura perfetta.

Dong Dong continua a gustare le sue caramelle magiche, scoprendo sapori e sensazioni sempre nuove e sorprendenti. Ogni caramella gli offre un’esperienza unica e indimenticabile, può sentire i pensieri del suo divano, capire cosa turba il suo cane e scoprire che suo padre esigente in realtà lo ama. Anche la nonna morta gli parla e Dong Dong si rende conto che queste voci hanno molto da dire.

Le Caramelle Magiche, è un libro illustrato, scritto dalla pluripremiata autrice coreana Heena Baek edito da Terre di Mezzo, che accompagna i lettori in un viaggio emozionante con Dong Dong, mentre passa da solitario a coraggioso. Grazie alle voci, il bimbo scopre nuove comprensioni e guadagna fiducia in se stesso, permettendogli di cercare un nuovo amico.

Le espressioni di Dong Dong ispirano pozzi di empatia, dall’ilarità alle emozioni agrodolci mentre comunica con sua nonna. Questa storia è un viaggio meraviglioso che trasporta il lettore in un mondo magico all’interno della vita quotidiana. L’autrice ci ricorda che quanto più forte è la sua gioia durante il processo creativo, tanto più sarà apprezzato dai lettori.

Dong Dong impara anche che non c’è bisogno di avere tanti amici per essere felici, perché l’amicizia più importante è quella che si ha prima di tutto con se stessi e poi con un amico speciale.  Inoltre, giocando con le caramelle magiche, Dong Dong impara anche che tutto ciò che ci circonda può essere visto in modo diverso e che ogni cosa ha una sua magia se solo ci prendiamo il tempo di guardarla con occhi diversi.

In conclusione, Heena Baek in questo racconto, ci insegna che giocare da soli non è mai una cosa negativa, perché ci permette di divertirci con noi stessi e di scoprire nuovi mondi, di vedere con nuovi occhi le cose e le persone che ci stanno vicine.
Questa lettura fa nascere una piccola nuova consapevolezza in grandi e piccini, quel desiderio di assaporare a pieno una semplice caramella, e un semplice momento…perchè gustandolo a pieno, anche nella sua semplicità possiamo scoprire e trovare sapori, momenti e persone meravigliose 😉

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Le Bambole di Carta – Julia Donaldson

“C’era una volta una bambina con le pantofole a forma di tigre
e il soffitto pieno di stelle
e una molletta con una farfalla che cadeva sempre
e due pesci rossi
e una mamma gentile che la aiutava a ritagliare bambole di carta.”

Una mamma gioca con la sua bambina e insieme creano incantevoli bambole di carta: sono Puntina e Righetto, Gina Girata, Teo con due nasi e Betta Fiocchin. Le bambole di carta, tenendosi sempre per mano, ballano, cantano, e affrontano i peggiori pericoli: un dinosauro, una tigre, un feroce coccodrillo.

Finché un giorno un bambino con un paio di forbici non le divide e le bambole, ridotte a pezzettini di carta, volano in cielo e se ne vanno per sempre. Ma le bambole non spariscono, continuano a cantare e a tenersi per mano nella memoria della bambina, nella quale ci sono altre cose belle.
Man mano che la bambina cresce e diventa madre lei stessa, conserva questo ricordo nella sua mente e lo condivide con sua figlia.

L’autrice, Julia Donaldson, non smette mai di stupire e dopo aver fatto entrare nel bosco del mostro Gruffalò piccoli lettori di tutto il mondo, con “Le bambole di carta” edito da Rizzoli, l’autrice inglese racconta una storia tenera e intensa con protagonista una bambina simpatica e un po’ eccentrica che si dedica con passione e dedizione a ritagliare bambole di carte.


Il racconto è magistralmente accompagnato dalle illustrazioni tenere di Rebecca Cobb aprendo una finestra sul mondo dell’infanzia, sulla grande importanza della creatività e dei sogni che anche se affidati a un semplice foglio carta che si usura o può essere tagliato e distrutto persistono nel tempo e regnano nel cuore di ognuno di tutti noi… anche quando diventiamo grandi.

È possibile usare il libro Le bambole di Carta per parlare ai bambini di quanto possiamo sentirci tristi quando le cose vanno perse e se ne sono andate, ma c’è un modo per trattenerle nella nostra mente e nel nostro cuore e così possono continuare a vivere.
Vi lascio l’immagine qui di seguito da salvare e stampare per creare e colorare a vostro piacimento le vostre bambole di carta. Ecco che dopo la lettura si può trascorrere del tempo insieme ❤

 

C’è un grande ritornello che piace e involontariamente diventa melodia leggendo la storia
“Tanto non ci prendi.
te lo scordi, sai!
Noi ci diam la mano e non ci lasciamo mai.
Siamo Puntina e Righetto e Gina Girata e Teo con due nasi e Betta Fiocchin!”

Non solo il libro è una lettura divertente e leggera, ma contiene anche un bellissimo messaggio su come la vita chiude il cerchio con la bambina che cresce e crea bambole di carta con la sua stessa bambina. L’ho trovato molto emozionante…


Questa storia è un toccante promemoria della crescita dei bambini e del passare del tempo, e questo può essere molto toccante come un genitore che legge a un bambino piccolo. Affronta anche il tema della perdita, e penso che sarebbe un buon libro da condividere con un bambino che ha vissuto un lutto o qualsiasi altro tipo di perdita, poiché si basa sull’idea che niente e nessuno è andato per sempre, loro vivrà sempre nei tuoi ricordi.

CURIOSITA’: Pensate che con queste bamboline di carta è stato battuto il record mondiale della catena di paper dolls più lunga al mondo e proprio qui a Londra.
Era l’11 Novembre 2013 e le 45.252 bamboline di carta create da una miriade di bambini, genitori, volontari, servirono per raccogliere fondi per Save The Children. Un’evento spettacolare! Potete vedere qualche foto qui:

Una bella storia sull’infanzia e quelle piccole cose che rimarranno impresse nella tua memoria da adulto.
Una storia che ricorda la magia dei bambini e il potere dell’immaginazione.
Un paio di forbici aiutano a creare e distruggere una catena di bambole di carta, ma le loro avventure rivivono nella memoria dei bambini.

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Tutti i giorni NATALE – W. D. Howells

“…ti racconterò la storia della bambina che voleva fosse Natale tutti i giorni. Ti va?”
“Si che bello!”
E come un uccellino nel nido si rannicchiò comodamente sulla pancia del papà.”

Ebbene, una volta c’era una bambina a cui piaceva così tanto il Natale che voleva che fosse Natale tutti i giorni dell’anno; e appena trascorso il Ringraziamento cominciò a mandare cartoline alla vecchia Fata di Natale per chiedere se poteva esaudire questo suo desiderio. Ma la vecchia fata non rispondeva a nessuna posta… solo il giorno prima di Natale, ricevette una lettera dalla Fata, che diceva che avrebbe potuto festeggiare il Natale tutti i giorni per un anno, e poi avrebbero provveduto a tenerlo più a lungo.

La bambina era già parecchio eccitata, e decise di tenere per sé questo segreto e di sorprendere tutti mentre Il Natale tutti i giorni sarebbe diventato una realtà.

“Che cos’è?” disse la bambina, e si stropicciò gli occhi e cercò di alzarsi sul letto.
“Natale! Natale! Natale!” gridarono tutti e agitarono le calze.
“Senza senso! Ieri era Natale».
I suoi fratelli e le sue sorelle si limitarono a ridere.
“Non lo sappiamo. Comunque oggi è Natale. Vieni

Poi, all’improvviso, la bambina si rese conto che la Fata stava mantenendo la sua promessa e che stava iniziando il suo anno di Natale. Era terribilmente assonnata, ma balzò su.
E così fu, era Natale tutti i giorni, la bambina mangiava così tante caramelle che non aveva più fame, ricevevano tutti così tanti regali che non sapevano più dove metterli, e non avevano nemmeno voglia di giocarci.

La bambina cominciò a spaventarsi, tenendosi tutto per sé il segreto; voleva dirlo a sua madre, ma non osava; e si vergognava di chiedere alla Fata di riprendersi il suo dono, le sembrava ingrato e maleducato, e pensava che avrebbe provato a sopportarlo, ma non sapeva come avrebbe potuto, per un anno intero. Così andò avanti.
Ebbene, dopo circa tre o quattro mesi, la bambina, ogni volta che entrava nella stanza la mattina e vedeva quelle calze grosse, brutte e bitorzolute che penzolavano davanti al camino, e quei regali disgustosi ovunque, era solita basta sedersi e scoppiare a piangere. In sei mesi era perfettamente esausta.

Nel racconto di William Dean Howells del 1892 riportato sugli scaffali per questo Natale da Pulce edizioni incontriamo un papà amorevole che ama trascorrere del tempo con la sua bambina raccontando storie di fantasia. La curiosità immensa della bambina incita il papà a raccontare anche quella mattina una nuova storia, una storia sul Natale.
E’ uno spaccato di vita autentica, dove non manca il calore del Natale e i bei momenti di condivisione padre e figlia.
È raccontato come una storia all’interno di una storia.
La morale della favola è fantastica sia per i bambini che per gli adulti.
Ciò che rende speciale il Natale è che arriva solo una volta all’anno e che ogni cosa dovrebbe avere il suo tempo e il suo posto.

Una storia un po’ più lunga che consiglio dai 5 anni per una lettura ad alta voce condivisa, dai 7 per una lettura autonoma.
Il bello degli albi illustrati natalizi è proprio la condivisione, leggere insieme vicini vicini sotto una bella coperta, perchè le storie lette insieme sono una piccola magia.
Una storia con un bel ritmo, con un incalzare di eventi che vanno in loop temporale e un finale caldo e rassicurante.

Con le illustrazioni originali di fine ‘800 Tutti i giorni Natale, è un piccolo libro che si fa amare subito. Questo racconto sul Natale dal sapore antico e magico, ci restituisce un’atmosfera speciale, fatta di cose piccole, a testimonianza che certe emozioni, certi sentimenti sono proprio senza tempo.

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Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri – Margery Williams

C’era una volta un coniglietto di velluto…

C’è qualcosa di speciale nelle relazioni che i bambini instaurano con i loro giocattoli e mai un libro lo ha evidenziato meglio di “il Coniglietto di Velluto”.

Pubblicato per la prima volta nel 1922, Il Coniglietto di Velluto è una storia fantastica che nella sua semplicità, ha insiti insegnamenti fondamentali: una storia che ha come protagonista un giocattolo donato per natale. Dopo i primi giochi e quell’entusiasmo derivante dalla novità, il bambino che riceve in dono il piccolo coniglio, lo ripone in un armadio, dimenticandolo. Una moltitudine di giocattoli più alla moda, prendono in giro il coniglietto dimenticato per via della sua semplicità, quasi noiosa, e lo accusano di non essere un gioco autentico a differenza loro.
Persino Timothy, il leone snodabile di legno realizzato dai soldati invalidi, che avrebbe dovuto essere di più ampie vedute, si dava delle arie.
Solo un giocattolo gli dimostra gentilezza…

“Il Cavallino di cuoio viveva nella camera del Bambino da molto più tempo degli altri.
Era vecchio, lo si vedeva dal suo manto rovinato e mezzo scucito e dalla sua coda spelacchiata. Era anche saggio. Nella sua vita aveva conosciuto molti giocattoli meccanici. Li aveva sentiti vantarsi e poi le aveva visti rompersi e finire nella spazzatura.
Il Cavallino di cuoio lo sapeva. E sapeva anche altri magici segreti che solo i giocattoli più vecchio conoscono.”

L’unico giocattolo ad essere gentile con il povero coniglietto è il saggio Cavallino di Cuoio che gli spiegherà il significato di essere Vero.

«Che cosa vuol dire essere VERI?», chiese un giorno il Coniglietto al Cavallino di cuoio.

«Essere Vero non dipende da come sei fatto», rispose il Cavallino di cuoio. «È qualcosa che ti succede. Quando un bambino ti vuole bene per tanto, tanto tempo, quanto tu per lui non sei solo qualcosa con cui giocare, ma qualcuno da amare DAVVERO, ecco, allora diventi VERO.»
«È una cosa che fa male?» domandò il coniglietto.

«Qualche volta», disse il Cavallino che era sempre sincero…
«Veri si diventa piano piano, ci vuole tempo.
Quando diventi vero, lo sei per sempre»

E così il coniglietto di velluto aspetta la sua occasione per diventare “vero”, e da lì a poco arriva, perché una sera il bambino non trova il suo cagnolino di porcellana e la tata gli propone proprio il coniglietto di velluto.
Da quel giorno il coniglietto il suo bambino diventano veramente inseparabili: condividono tutti i momenti belli della giornata, dai giochi, ai sogni, dalle nottate stretti stretti alle avventure in giardino con costruzioni di rami, dagli incidenti ai bagni. Sono sempre insieme, ed il Coniglietto viene trascinato, lanciato, appoggiato, portato in carriola…
Giocano insieme durante una lunga estate dorata e, anche se il Coniglietto diventa sempre più logoro e vecchio, diventa “reale” per il bambino che lo ama così tanto.
I conigli in giardino la pensano diversamente:
Come può Coniglio essere reale quando non può saltare e saltellare?

Però tutto cambia quando un giorno il «Bambino improvvisamente si ammalò».
Vediamo come Coniglietto vive con tristezza il vedere il suo amico ammalato, lontano da ogni giocattolo ed ogni forma di divertimento. Finchè un giorno gli adulti raccolgono tutti i giochi a contatto con il bambino nel periodo di degenza, in quanto aveva avuto la scarlattina, e sarebbero potuti essere infetti, quindi devono essere bruciati. Ecco che, mentre il coniglio aspetta di essere bruciato, piange una lacrima reale, da cui emerge una fata. La fata consola il piccolo coniglio dicendogli che, per il ragazzo, lui era reale, in quanto il bambino lo amava.

La fata che riconosce il ruolo che Coniglietto ha avuto nella vita del piccolo bambino: si è dunque meritato di diventare vero, vero per davvero.
Così accade la magia, da coniglietto di velluto, Coniglietto si trasformò in un coniglietto selvatico che da lontano, un giorno, può anche salutare il suo amico, il bambino.

L’autrice Margery Williams, ha un messaggio che arriva con delicatezza ai bambini che ascoltano e leggono ma anche per gli adulti: un adulto che legge la sua opera, non potrà fare a meno di chiedersi cos’è il reale. L’autrice che, di base, fa pervadere le sue opere da sfumature di sentimentalismo, non tralascia la tenacia di sottolineare l’importanza di accettare sé stessi, i difetti che rendono unici e che compongono l’autenticità di ognuno.

Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri di Margery William splendidamente illustrato da Sarah Massini pubblicato da Emme Edizioni è una fiaba commovente sullo straordinario potere dell’amore, qui in versione integrale.
Le illustrazioni di Sarah Massini hanno un bellissimo fascino antico, completano perfettamente questa meravigliosa storia. Sfondi meravigliosamente dettagliati con colori tenui e con un uso favoloso di luci e ombre. Le illustrazioni a pagina intera ti trascinano nella storia e catturano l’amore tra il ragazzo e il suo coniglio.
Una rielaborazione di un classico può essere una cosa complicata da gestire, ma ciò che amo di questo è che ha utilizzato il testo originale, completo e integrale. La storia originale di Margery Williams è un classico molto amato per un’ottima ragione e sono così felice che sia qui nella sua interezza per far innamorare un’intera nuova generazione.
Da bambini ci piaceva pensare che i nostri giocattoli fossero reali, ora vediamo come sia lo stesso per i bambini di oggi… forse prendono vita quando dormiamo…  Questa è una storia con cui ogni singolo bambino può identificarsi, capire e divertirsi.

In un mondo pieno di rumore come il nostro, è difficile rimanere autentici, accettarci come si è e non come “dovremmo essere” secondo standard assurdi che spopolano nel web e non solo. Si è spinti a raggiungere una perfezione irrealizzabile nascondendo quei difetti che però ci rendono unici e autentici.

Troppo spesso tralasciamo quelle che sono le nostre aspirazioni per adeguarci a ciò che si aspettano gli altri da noi. Durante il percorso della vita è facile perdere la propria strada, ma è attraverso queste piccole e semplici letture che si può venire colpiti da un fulmine a ciel sereno che ci fa fermare e riflettere su ciò che stiamo facendo.

Buona lettura!
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Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata – Cristina Marsi

“Ooooh… ma è un’orribile lettera d’amore!
Con tanto di cuoricini. Ovviamente il piccione ha sbagliato indirizzo!”

Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta nella vita di ricevere una letterina d’amore o di trasformarsi in investigatore?
Adelina e il suo piccolo gatto, Bricco sono già abili investigatori, grazie alle loro lunghe camminate raggiungono tutti i luoghi nei dintorni, preziosa la mappa a inizio e fine libro che localizza tutti i luoghi salienti dell’avventura che i nostri piccoli e furbi protagonisti sono pronti a intraprendere senza alcuna paura, come due seri investigatori.

Adelina è una bambina intraprendente e curiosa. Le piace ficcare il naso un po’ dappertutto e quindi spesso si ritrova a dover risolvere misteri e a calarsi nei panni di un’investigatrice.
Vive così divertenti avventure, tra fantasia, immaginazione e realtà, all’interno del quartiere in cui vive.
In questo secondo libro, che la vede protagonista, un piccione viaggiatore le recapita una lettera d’amore!

Ma dalle parole sdolcinate, Adelina capisce che la lettera non è per lei.
La nasconde immediatamente perchè solo leggerla l’ha fatta arrossire e immagina come potrebbe sentirsi in imbarazzo se i suoi genitori la trovassero.

Ovviamente chiede subito consiglio alla sua vice nonna Mafalda, la quale le suggerisce di cercare il vero destinatario con gli indizi che ha e quindi non può che basarsi sulla scrittura ma anche sulla carta da lettere utilizzata. Insieme al gatto Bricco e con l’aiuto anche del piccione viaggiatore che Adelina tiene ben ancorato a sè per paura che scappi prima di arrivare alla verità sono pronti per dare inizio alla ricerca.
Il pennuto (che si chiama Agostino) ha evidentemente sbagliato indirizzo. Quindi con il fido Bricco, munita di merenda, cartina della città, biglietto d’autobus, candela e borraccia, si parte per questa nuova indagine!

Riuscirà a scoprire a chi è indirizzata la lettera e chi l’ha scritta?
Quello che Adelina ignora è che alla fine avrà una bella sorpresa su questo mistero.
Alla fine sapremo chi sono il misterioso P e la vera destinataria della lettera?

“Che vuole da me signorina?”
“Voglio aiutarla a consegnare la lettera di persona…”
“Mi risulta difficile dichiarare i sentimenti delicati.”
“Oh lo capisco, ma se lo farà, starà meglio…
E mi chiami Adelina, smetta di darmi del lei, che ho cent’anni di meno”

Adelina Testafina e la lettera d’amore sbagliata di Cristina Marsi edito da Terre di mezzo è una storia a capitoli, curiosa e appassionata, sempre in bilico tra la realtà e l’immaginazione più sfrenata, Adelina è un personaggio che somiglia a tanti dei nostri bimbi, che non faranno fatica ad immedesimarsi e immergersi nella lettura. Perfetta dai 6 anni in sù, o per una lettura condivisa 😉


La lettura è molto scorrevole e piacevole, con il giusto mix delle bellissime illustrazioni firmate da Francesca Carabelli che aiutano ad entrare ancora di più nella storia e anche conoscer in qualche modo i protagonisti.
Adelina sa come incantare i bambini, sa come farli divertire ma sa anche come stupirli perchè è proprio una di loro.

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Charlie e Lola: Leggermente invisibile – Lauren Child

“Ho una sorellina che si chiama Lola.
E’ piccola e molto buffa.
Vuole sempre sapere cosa sto facendo
e vuole sempre fare quello che faccio io.”

Questa storia gioca brillantemente con ciò che accade quando un bambino più grande ha un amico con cui giocare e non vuole la sorella minore, molto affezionata, in giro.
Charlie ha una sorellina di nome Lola. Gli piace giocare con lei, ma lei vuole sempre sapere cosa sta facendo, vuole fare quello che sta facendo e non vuole MAI essere da nessuna parte senza di lui.

Charlie, come tutti, vorrebbe ogni tanto poter giocare da solo con Marv, il suo migliore amico.
Lola promette di non fare “nessuna disturbazione e nessuna interruzione”, ma ci si potrà fidare di questa simpatica furbetta?
Finalmente un giorno i due amici riescono a partire in solitaria per la loro grande avventura e dopo molto viaggiare si imbattono nella creatura più strana e astuta che abbiano mai visto e che è pronta a divorarli! I due si precipitano verso il frigorifero per prendere la pozione dell’invisibilità, ma scoprono che qualcuno l’ha già bevuta tutta.

Naturalmente c’è lo zampino di Lola e del suo amico immaginario Søren Lorensen, che però si riveleranno preziosi per catturare quell’essere così pericoloso…
In un mondo metà finzione e metà verità i bambini giocano insieme in un nuovo gioco che coinvolge la voce invisibile di Søren Lorensen, tre bicchieri di rosalatte, un carretto e un coniglio!

Non è facile per un fratello maggiore definire i propri spazi, spesso invasi dalle eccessive attenzioni dei membri più giovani della famiglia. Eppure, è sempre possibile trovare una soluzione per mediare fra le esigenze di tutti, specialmente se questo comporta creare nuovi fantasiosi giochi da fare insieme.

Questo sembra dirci Lauren Child con questa storia di Charlie e Lola – Leggermente invisibile, edito da Logos, un libro avventuroso da leggere col fiato sospeso fino a scoppiare in una sonora risata!
Questo è un capolavoro di gioco e fantasia per bambini. Le immagini sono grafiche ed emozionanti con il testo che si attorciglia a raffica sulla pagina.

“E’ stato divertente giocare con te e Marv
ma per favore non fate NESSUNA

disturbazione o interruzione…”

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Turlututù. Giochi di magia – Hervé Tullet

Mi chiamo Turlututù! Ho poteri magici! (davvero!)
Qui puoi fare magie anche tu.
Vuoi provare? 

Turlututù è un simpatico alieno con un enorme occhio al posto della testa e una con sopra una corona.
Viene da un paese lontano e ha bisogno che i bambini lo aiutino, dicendo parole magiche alla velocità che indica, soffiando, solleticando, premendo pulsanti colorati e molto altro.
Turlututù, attraverso queste sei mini-avventure, ci porta in un mondo di divertimento e coinvolgente “magia”.
Riuscirai a pronunciare correttamente l’incantesimo e rendere invisibile Turlututù?
Riuscirà Turlututù ad arrivare puntuale da Tarlatatà?

PERCHÉ CI PIACE COSÌ TANTO QUESTO LIBRO?

Turlututù, giochi di magia, racconta delle semplici avventure di un extraterrestre e lo fa coinvolgendo il piccolo lettore nelle storie presentate: il bambino dovrà allora aiutare attivamente Turlututù, a con parole magiche, frasi ripetute velocissimamente, soffiando forte fortissimo, e ancora battendo le mani o schiacciando pulsanti colorati … e molto altro!

Battere le mani, soffiare, premere e ripetere parole magiche insieme, attira attivamente i più piccoli nel mondo dei libri, stimola la loro immaginazione e risveglia il loro appetito per la lettura.

E’ un libro che richiede la presenza dell’adulto: sebbene, siano pagine accattivanti e facilmente comprensibili, è opportuno, almeno una prima lettura insieme, per consegnare al bimbo le precise richieste verbali del testo, creando in questo modo il coinvolgimento appropriato rispetto alle immagini presenti e dando significato a ciò che poi capita nelle pagine seguenti.

Ancora una volta Tullet porta una speciale occasione di sano intrattenimento, che permette anche al bambino di costruire un buon rapporto con lo strumento, LIBRO.
Le potenzialità di un libro, come si sa, sono molteplici e favorirne un uso consapevole e divertente fin dalla tenera età.

Hervé Tullet, l’autore, è un artista, padre di 3 figli e uno scrittore francese che traduce l’arte in storie. È conosciuto in Francia come “il principe dei libri di scuola materna”.

Le sue storie semplici invitano a giocare, scoprire, esplorare colori e forme in modo attivo e intuitivo.
Leggere è un invito al mondo della gioia, della magia e del divertimento – soffiamo, battiamo, solletichiamo, abbracciamo – ogni pagina è un compito interattivo che trasforma la lettura insieme in risate, vicinanza e gioia.

Turlututù invita e incoraggia a scherzare. Servono manine che percorrono le pagine, battono le mani, colorano, orecchie che ascoltano con attenzione i comandi, occhi perché la loro acutezza determina la correttezza del compito e un viso che deve ripetere parole lunghe e anche lunghissime.
Piacciono ai bambini ma anche a noi adulti, tutti i lavori di H.Tullet per l’idea, i compiti che coinvolgono il bambino e l’elemento sorpresa che tutti amano.

 

QUALI ATTIVITÀ POSSO FARE A CASA/A LEZIONE CON QUESTA STORIA?

Nella stessa storia, la pagina finale è un disegno che invita i bambini a colorare Turlututù con il colore preferito dopo aver giocato con i colori.
Disegnare Turlututù su oggetti e vasi per decorare il giardino. O creare Turlututù con un rotolo di carta e tanta fantasia 😉

Turlututù, Giochi di Magia di Hervè Tullet edito da Franco Cosimo Panini è un libro originale e vertiginoso come la fantasia dei più piccoli.
Un libro dove fantasia e divertimento s’intrecciano dando vita ad un albo delle illustrazioni tipiche di Tullet, e nella sua semplicità, geniale.
Se non sapete quale libro regalare a un bimbo curioso e che ama essere sorpreso o se volete favorire un buon rapporto del bambino con il mondo della lettura, sicuramente Hervé Tullet fa per voi: i suoi libri sono sempre un successo!
Poi se ci aggiungiamo la simpaticissima compagnia di Turlututù sarà Amore a prima vista! 😉

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Un mare di Draghi! Betsy e Mr. Tigre contro i pirati – Sally Gardner

“Tutto cominciò in una giornata burrascosa,
con la pioggia che danzava scintillante
sui ponti della Tartaruga della Tortuga,
la nave pirata più temuta di tutti i sette mari…”

È tempo che Mr Tiger, Betsy e i Gongalonghi si mettano in viaggio per la loro seconda avventura…
Ritroviamo Betsy,  la protagonista di questa seconda storia, una ragazzina decisamente speciale che ha una madre sirena che vive in mare e un padre sempre pronto a starle accanto.
Ovviamente, dopo aver sperimentato la prima avventura con Mr Tigre, non vede l’ora di viverne un’altra ed ecco perchè lo sta aspettando con impazienza.


In questa seconda avventura, deve salvare un uovo di drago marino rubato dalle grinfie di un fastidioso gruppo di pirati. La collaborazione tra le parole e le illustrazioni è profonda ed equilibrata e aiuta sicuramente il lettore a tenere traccia di una storia spesso frenetica.
Pagina dopo pagina troviamo Betsy in questa nuova missione di protezione e salvataggio e dei pirati con la loro determinazione nel conquistare qualcosa di così allettante.
Mr Tigre non può mancare!

La storia inizia con quelle che sembrano essere due trame indipendenti, ma nel tempo queste narrazioni si intrecciano e si scontrano in un finale in crescendo. Il primo è la ricerca di Betsy per garantire che una visita annuale all’isola da parte del drago marino locale vada secondo i piani. L’altro parla di un giovane pasticcere di nome Septimus che, bloccato su una nave pirata, deve cercare di contrastare gli sforzi del capitano della nave, il signor Calico Kettle, per rubare questo prezioso uovo. Betsy desidera garantire la custodia dell’uovo in modo che il villaggio possa ricevere una mela d’oro da un frutteto sotto il mare per i suoi problemi. Tuttavia, questa mela d’oro è anche la pupilla degli occhi del Capitano Kettle, e quindi i problemi insorgono all’orizzonte del mare.

Soffia un vento rosso canaglia e il malvagio capitano pirata e il suo equipaggio stanno depredando i sette mari vicino all’isola lasciata fuori dalla mappa del mondo. Un raro uovo è scomparso e un infelice drago marino lo rivuole indietro.
La nave pirata, con il capitano Tartarugatto della Tortuga, è ancorata nella baia segreta al largo dell’isola esclusa dalla mappa del mondo.
Betsy e sua madre, la sirena Myrtle, devono tuffarsi sotto le onde, mentre Alfonso Glory e Mr Tigrr volano in alto sopra le nuvole in mongolfiera…


Insomma, in questa nuova avventura Un mare di draghi – Betsy e Ms. Tigre contro i pirati di Sally Gardner con le illustrazioni al tratto di Nick Maland edito sempre da Terre di Mezzo, oltre a ritrovare i personaggi che abbiamo già amato nel primo volume, Il sapore dei desideri, se ne aggiungono di nuovi, capaci di far breccia nei cuori e nella fantasia dei lettori.

Sull’isola dimenticata dalle mappe del mondo, Betsy, l’impavida e curiosa bimba, è pronta a combattere una nave di pirati per salvare il cugino tritone ed un prezioso uovo di drago marino.
Verrà aiutata dai piccoli Gongalunghi, non manca ovviamente il ritorno di Mr Tigre, la mamma sirena e da Septimus Plank, un coraggioso pasticciere rapito dai pirati che troverà l’amore fuori dalle mappe.

Non c’ è spazio per la noia in questa storia, temi e personaggi attirano moltissimo i bambini, una lettura perfetta per i bambini che amano le storie d’avventura frenetiche che coinvolgono draghi, pirati, sirene, tigri parlanti 😉
Come la precedente, la scrittura a penna blu viene mantenuta, così come le stesse illustrazioni che non mancano mai ad accompagnare la storia.

L’umorismo è cosparso in ogni pagina. I personaggi sono adorabili, come il pasticcere che lavora nella cucina della nave. Questa è una lettura a capitoli, perfetta per i bambini delle elementari inferiori, un’età popolare per pirati, draghi e sirene. E questo libro li ha tutti.

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La grande avventura di Nara – David Pintor

“Se ti sei mai chiesto da dove vengono i sogni
che ti raggiungono la notte, guardati intorno… Eccoli lì.”

“Prima di andare a dormire, mia figlia Nara mi chiede sempre di raccontarle una storia. Alcuni parlano di pirati e isole segrete; altri, di mostri incredibili o luoghi magici e spettacolari. Ma questa non è solo un’altra storia. Tutto inizia con l’apparizione di un misterioso palloncino. A volte, quando trovi uno di questi palloncini, devi solo lasciarti andare…”


Proprio così ha inizio questa avventura della piccola Nara in compagnia del suo fidato cagnolino.
La grande avventura di Nara, a differenza delle storie tradizionali è che nessuno ci scrive nulla, non ci sono parole, solo immagini meravigliose con cui ogni narratore, adulto o bambino, può costruire la propria storia.

I capelli di Nara sono raccolti con due codine, indossa un maglione a righe e scarpe rosse.
Nara è sdraiata e sta guardando intensamente un libro.
Nara ha un cane di nome… Il cane abbaiando la conduce nella sua cuccia. Indica un palloncino rosso appeso al tetto.
Nara ci pensa un po’, abbraccia forte il cane e, agganciata al filo del palloncino, si lascia andare in aria!….

Così il narratore, piccolo o adulto che sia, sfruttando le meravigliose illustrazioni che popolano ciascuna delle ottanta pagine del libro illustrato, avrà la possibilità di costruire ogni volta una storia diversa, o la stessa modificandone i dettagli, oppure quella che suggeriscono i disegni.

Le avventure si svolgono in luoghi esotici di giorno, ma anche di notte, in mari pericolosi, nelle savane e nelle giungle. Nara incontra animali selvatici con cui finirà per essere amica.
E poi viaggiamo con lei e il suo cagnolino persino sulla Luna con un razzo; a curiosare tra i crateri lunari e, senza alcuna intenzione di disturbarlo, svegliare un drago che dormiva tranquillo, e correre e correre, sfuggendo tra scherni e linguacce alle fauci spalancate più che minacciose… perché in fondo non conta la logica, ma lasciarsi trasportare nei luoghi che più desideriamo.

La grande avventura di Nara di David Pintor edito da Mondadori è un libro speciale che ci permetterà di parlare, di inventare, di viaggiare, esplorare e sognare.
In questo albo senza testo (silentboook), David Pintor stabilisce un ritmo di avventura in cui le avventure si susseguono su ogni doppia pagina senza bisogno di una sola parola. La struttura segue una logica sequenziale e fa appello all’immaginazione e alla fantasia.


La circolarità si impone con il ritorno del razzo a casa, ma la presenza di un nuovo pallone lascia aperta la possibilità di vivere nuove avventure.
L’espressività della protagonista, la complicità tra lei e il suo compagno di avventure canine, l’umorismo e i dettagli di gesti o comportamenti servono il giocoso senza pretese e con una semplicità empatica. I piccoli salti contestuali non cedono alla tentazione di spiegare nulla, quindi sta a ciascuno leggere la propria storia,
Ci sono molti modi per leggere lo stesso libro. Ogni lettore ha il suo

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Dov’è mia sorella? – Sven Nordqvist

“Devi aiutarmi a cercare!
Mia sorella è scomparsa!
Dovevamo uscire a giocare e ora non c’è più.
Se ne va sempre lontano, e a me tocca cercarla,
qui e là e su e giù e sotto ogni cosa”.

Come si fa a stare dietro a una sorella che sparisce sempre?
Dice che il mondo è così grande e ci sono così tante cose da vedere…
Subito viene da pensare…Cosa ci sarà di più bello di quella frizzante voglia di scoprire il mondo?
E se il mondo da scoprire fosse pure incantato? Wooow! Meglio ancora!

È proprio così che inizia questo libro, con una sorella che scappa un po’ dappertutto perché vuole vivere il mondo, alla ricerca di esperienze uniche e bizzarre. Le trova dietro l’angolo, o meglio, dietro ogni collina, cespuglio, tetto o nuvola 😉

Nordqvist ci accompagna di nuovo in un viaggio spettacolare tra paesaggi sconfinati ricchi di elementi surrealisti e di infiniti, esilaranti dettagli da scoprire. Questa volta partiamo insieme ad un topolino e ad un topo anziano, che potrebbe essere il nonno, o il saggio del villaggio…
La missione: ritrovare la sorella maggiore del piccolo topo, che – scopriremo subito – è un tipo piuttosto avventuroso.

Salgono a bordo di una mongolfiera fatta da una tazzina da caffè e una pera e mentre sorvolano terre incredibili del quartiere intorno a casa.
Il topolino mentre viaggiano, racconta a briglia sciolta della sorella..
E noi voliamo con loro, sopra crepacci vertiginosi, campi e villaggi, una città con casette altissime con abitanti spilungone, sopra un museo all’aria aperta in cui un piccolo popolo di folletti nasuti osserva manufatti della civiltà umana.
Arriviamo al mare, ci addentriamo in una caverna, in un bosco, in altre città fatte di scale e acqua e illusioni ottiche, dentro un armadio gigante. Dappertutto incontriamo creature fantastiche, animali e frutti fuori formato, insediamenti umani di ogni tipo, oggetti della quotidianità che si trasformano prodigiosamente in tutt’altro.

Questo è un secondo capolavoro di Sven Nordqvist, dopo Passeggiata col cane (Premio Soligatto Miglior Libro e Miglior Copertina dai 7 anni, finalista Premio Andersen Miglior Libro senza parole) con questa nuova storia, Dov’è mia sorella? edito sempre da Camelozampa, nello stesso grande formato, e con un nuovo invito a perdersi in mondi fantastici e strabilianti, pieni di dettagli da esplorare, osservare e cercare.
Come Passeggiata col cane, anche questo albo si inserisce nella tradizione dei wimmelbuch, i libri “brulicanti” di elementi da scoprire, dettagli che richiedono molteplici letture, inviti a soffermarsi sulle pagine per esplorare.
Già tradotto in 19 lingue, ha vinto in Svezia il Premio August, il più importante riconoscimento a un libro per bambini.

“Un gioco surreale con illusioni ottiche,
una moltitudine di personaggi,
una spedizione che accende l’immaginazione”

(Giuria del Premio August)

Questo libro, di una bellezza e giocosità speciale, mostra quanto potere ha la sola immagine, che ci porta a viaggiare con la fantasia e i colori.
Ovunque si posi lo sguardo sono infiniti i dettagli che troviamo in queste grandi pagine, a comporre la complessità di tanti microcosmi formicolanti di vita…ma attenzione..riuscirete ad avvistare la zazzera bionda di questa leggendaria sorella?!

Un stupendo invito per tutti i bambini a saliere a bordo di questo libro e godersi il viaggio perchè sarà come fare un giro in mongolfiera!

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