L’anatra zoppa e la gallina cieca – Ulrich Hub

“Tanto il mio desiderio non si avvererà mai>”. L’anatra fa un sospiro.
“Però ti accompagno. Senza il mio aiuto finiresti di sicuro nel primo fosso e mi verrebbe un gran senso di colpa. Allora da che parte si trova questo posto?”.
“Non ne ho idea” rispose la gallina.
“Ma quando ci arriverò, lo capirò subito. L’importante è partire, finalmente.”
“Noi due andremo d’accordissimo. Me lo sento.

Io sono sempre così solare e tu sei deprimente come uno straccio”.

In un mondo dove le storie per bambini sono spesso piene di magia e avventure epiche, “L’Anatra Zoppa e la Gallina Cieca” edito da Rizzoli si distingue come un racconto genuino sull’amicizia e sulla scoperta di sé. Scritto da Ulrich Hub e  illustrato da Jörg Mühle, questo libro offre una narrazione che tocca il cuore e stimola la riflessione.

Il racconto ha inizio in un cortile desolato e privo di sole, un luogo dove la speranza sembra essere scomparsa da tempo. Qui vive un’anatra zoppa, una creatura timida e insicura, che ha sempre desiderato avere un amico con cui condividere le sue giornate. La sua zoppia e la sua paura di volare l’hanno sempre trattenuta dal cercare avventure al di fuori del suo piccolo mondo.

Un giorno, però, tutto cambia con l’arrivo di una gallina cieca, vivace e determinata. Nonostante la sua cecità, la gallina ha un spirito indomabile e una voglia insaziabile di esplorare il mondo. Propone all’anatra di intraprendere un viaggio insieme, alla ricerca di un luogo leggendario dove tutti i desideri possono avverarsi.

Sebbene riluttante, l’anatra decide di unirsi alla gallina in questa avventura. Insieme, attraversano una serie di paesaggi mozzafiato e affrontano numerose sfide. Dalla traversata di una foresta oscura e misteriosa, al superamento di un precipizio vertiginoso con un fiume silente sottostante, fino all’ascesa di una montagna che sembra non avere fine. Durante il viaggio, le due creature si imbattono in personaggi stravaganti e situazioni bizzarre, ma ciò che risalta di più è la loro interazione.
Tra battibecchi, momenti di tenerezza e risate condivise, la loro amicizia si rafforza.

Man mano che si avvicinano alla loro destinazione, entrambe iniziano a riflettere su ciò che desiderano veramente. E alla fine del loro viaggio, scoprono che il vero desiderio non era tanto raggiungere un luogo magico, ma piuttosto vivere l’avventura e riscoprire se stesse attraverso gli occhi dell’altro.

Le illustrazioni di Jörg Mühle arricchiscono la narrazione. Con la loro semplice presenza, Mühle cattura l’essenza delle emozioni delle scene principali, accompagnando la lettura della storia. Le sue illustrazioni seppure piccole ed essenziali sono vivaci e colorate, che si tratti della timida espressione dell’anatra o del sorriso audace della gallina, Mühle ha la capacità di trasmettere emozioni attraverso le sue immagini.

La consueta ironia Hub riesce nella difficile impresa di divertire il lettore e a farlo riflettere su aspetti importanti della vita, come l’amicizia e il senso profondo delle cose.
Oltre all’importanza dell’amicizia, il libro sottolinea come le avversità possano essere superate con il sostegno reciproco. Ricorda ai bambini che le differenze non dovrebbero dividere, ma piuttosto arricchire le relazioni. Inoltre, il messaggio centrale del libro è che il viaggio della vita è più importante della destinazione, e che ogni esperienza, buona o cattiva, contribuisce alla nostra crescita personale.

“Non è la meta che conta ma, il viaggio”

“L’Anatra Zoppa e la Gallina Cieca” è una storia che diverte e parla al cuore. Con personaggi memorabili, una trama avvincente, è un libro che invita i lettori a riflettere sulla natura dell’amicizia e sul significato del viaggio della vita. Per i genitori, è un’opportunità per discutere con i propri figli di temi profondi in un contesto accessibile e coinvolgente. Un must per ogni libreria domestica.
Un libro perfetto per lettori in erba. Da leggere in autonomia o in classe letto ad alta voce.

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Rime Alfabete – Bruno Tognolini

Al centro di “Rime Alfabete” vi sono ventuno filastrocche, ognuna dedicata a una lettera dell’alfabeto. Le filastrocche, hanno uno stile frizzante e festoso come un sabato pomeriggio al parco, e conducono i lettori attraverso un viaggio giocoso e inventivo tra le lettere, offrendo un modo divertente di esplorare l’alfabeto. Invece di limitarsi a una presentazione scolastica dell’alfabeto, Tognolini invita i lettori a vedere ogni lettera come un mondo di possibilità poetiche e creative. Il libro culmina con un invito poetico all’esplorazione e alla scoperta, attraverso le parole:

“Ventuno lettere per te, ventunomila
Perché adesso tocca a te metterle in fila
In ventunomila modi e anche più
Perché ora il mondo lo potrai scrivere tu”​​.

Il viaggio inizia con la lettera ‘A’ e si conclude con la lettera ‘Z’, ma con un tocco creativo, poiché “la Zeta finisce con la A“, simbolizzando un ciclo di apprendimento continuo e invitando i lettori a vedere l’alfabeto come un gioco divertente piuttosto che come una lezione monotona.

“Rime Alfabete” di Bruno Tognolini edito da Salani è un’opera che porta i lettori in un viaggio attraverso l’alfabeto, ma non nel modo tradizionale a cui si potrebbe pensare.

Accompagnato dalle illustrazioni in bianco e nero di Sara Vivan, il libro offre una risonanza poetica alle ventuno lettere dell’alfabeto, rendendolo una lettura deliziosa sia per i bambini che per i genitori​.

Tognolini offre una celebrazione del linguaggio che va oltre l’insegnamento dell’alfabeto. Attraverso allegorie, giochi linguistici e salti logici, “Rime Alfabete” apre la mente dei giovani lettori a nuove prospettive, solleticando la loro fantasia e immaginazione, e invitandoli a vedere il mondo con occhi nuovi e curiosi.
Sono filastrocche che rimescolano poesie e scuola: parlano di didattica, certo, ma parlano di POESIA e del mondo, sottostando alla loro vera essenza, composte per imparare a scrivere la realtà. Non “servono” a imparare l’alfabeto.

Motto del libro: rimescolare scuola e poesia. Per farlo si alternano a turno, come i bambini quando giocano. Senza prepotenze, un po’ a te e un po’ a me, alcune volte vince la scuola, altre volte la poesia.
“Rime Alfabete” è una lettura che si presta ad essere tanto educativa quanto divertente, rendendola una scelta eccellente per genitori, insegnanti e bambini. Con il suo approccio unico, Tognolini ha creato una risorsa preziosa che può aiutare a instillare un amore duraturo per la lettura e la scoperta nei giovani lettori.

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La Piccola storia dei Bambini Lepre – Sibylle von Olfers

La piccola storia dei bambini lepre, racconta una storia che si lega alla tradizione fiabesca.
Quando un giorno la moglie di un guardiacaccia va nei boschi a raccogliere funghi, porta con sé i suoi due bambini piccoli, lasciandoli nella culla mentre si allontana.

«Mentre sono soli, Bobò e Mimì si svegliano
sbirciano dalla cesta e svelti se la svignano.
Stanno sull’erba, curiosi e sovrappensiero.
Mamma lepre li nota, stupita per davvero»

Mamma Lepre, passando per caso, li vede e crede che siano stati abbandonati, li porta nella sua tana e li veste come fossero delle piccole lepri e incoraggia i suoi figli a giocare con loro.
La vita sembra scorrere serenamente, seguendo i ritmi naturali, se non che appena i bambini lepre avvisano i fratelli umani di tenersi lontani dal cacciatore.
Ma quando il cacciatore e il suo cane si imbattono nei conigli, distruggeranno i piccoli Bobò e Mimì, o il veloce cane Kora salverà la situazione…?

La piccola storia dei bambini lepre, dell’autrice/artista tedesca Sibylle von Olfers edita da Pulce edizioni, originariamente pubblicato nel 1906, sembra a prima vista presentare lo stesso tipo di visione rassicurante del mondo naturale che si trova in tante altre sue opere.

La Mamma Lepre, dopotutto, si prende cura dei perduti Mimì e Bobò, assicurandosi che non accada loro alcun danno e trattandoli come suoi figli. Allo stesso modo, il cane Kora riconosce i bambini per quello che sono e agisce rapidamente per prevenire tragedie e restituirle ai loro genitori preoccupati. In questo senso, la natura è gentile e nutriente come sempre.

Una storia che si fa amare dai bambini fin da subito, e come sempre le illustrazioni sono eccezionalmente belle e ci portano nei boschi con i coniglietti all’avventura!

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