Acchiappasguardi – Marina Núñez

La nonna ha sempre occhi per lei,
anche se dice di non vederci più tanto bene.
Ascolta tutte le sue storie,
anche se dice di non sentirci più bene come prima.
E non ha mai fretta e altre mille cose da fare.
Marina Núñez

E’ molto bella, tanto quanto attuale, questa storia, di questa bambina che non può restare indifferente quando tutte le persone intorno a lei guardano uno schermo e non hanno tempo di guardarla e guardarsi.
Sente il bisogno di trovare una soluzione a questo problema, motivo per cui esce di casa molto presto in cerca di sguardi. Armata di retino deve acchiappare sguardi, vede molte persone, ma nessuno la guarda; ognuno guarda il proprio schermo: cellulare o tablet che sia.


A volte riceve in cambio uno sguardo consapevole da altri bambini, anche se non da tutti. Anche a casa non la guardano, i suoi genitori e suo fratello guardano sempre il loro piccolo schermo. Se la guardano, è con un telefono per scattare una foto di un suo gesto, o in malo modo per far sparire uno di quei dispositivi.

“Se gli adulti non osservano
e non apprezzano le cose meravigliose,
come riuscirò a fare in modo che mi guardino?”

Più i giorni passano più una strana e brutta sensazione cresce nel petto di Vera. Come fare?
Quando non ce la fa più, va alla ricerca dell’unica persona che può aiutarla, sua nonna Marga.
Come far capire alle persone che la meraviglia del mondo non si trova dentro uno schermo del telefono, ma alzando gli occhi e vivendo quello che le circonda? Per fortuna nonna Magda ha un piano… che deve funzionare!
Hanno passato un intero pomeriggio a elaborare un piano.
Hanno inventato un gioco che hanno messo in pratica nel parco, quando passavano più persone.

E’ una rivoluzionaria la piccola Vera, la protagonista di questo albo illustrato Acchiappasguardi di Marina Núñez edito da Kalandraka. Con un retino da pesca e tanta determinazione, vuole riuscire a cambiare quella che ormai è diventata un’ossessione, ossia “scollare” gli occhi degli adulti (e non solo) dallo schermo del telefono, tablet, pc.


In Acchiappasguardi troviamo quello che spesso si verifica nella realtà: da una parte abbiamo i bambini ai quali è proibito l’uso della tecnologia e dall’altra parte gli adulti incollati allo schermo dello smartphone da diventarne quasi un tutt’uno.
Vera è una bambina che ama ancora le cose “reali”, che ama guardare lontano con il suo cannocchiale, che ama osservare la natura e rincorrere le farfalle con il suo retino.
Il bello di questo libro è che sono i bambini a tentare di riportare gli adulti alla vera realtà!

Un albo illustrato dal formato quadrato, ricco di illustrazioni colorate, attuale e senza età, che fa riflettere su come il modo di osservare la realtà sia cambiato con l’avvento degli smartphone e dei social network: ormai troppo impegnati per cogliere l’attimo perfetto col cellulare piuttosto che godere davvero delle piccole cose e delle persone che ci circondano.


Questa storia si presta a far riflettere anche noi adulti sulla qualità delle relazioni e del tempo che dedichiamo ai nostri bambini. Inoltre permette di approcciare con loro molteplici temi (la comunicazione, l’educazione digitale, la solidarietà intergenerazionale, l’educazione alle emozioni…) L’albo è stato finalista del XII Premio Internazionale Compostela di Albo Illustrato.

I cellulari esistono e non possono scomparire ma Vera, con l’aiuto di nonna, riesce a far capire agli adulti che ogni tanto alzare lo sguardo, distoglierlo dal cellulare, e soprattutto vivere la vita reale, è un’ottima opportunità per scoprire altre cose, cose fantastiche come la vita e lo stare insieme.
Ecco dunque come questo libro illustrato riflette una realtà che tutti osserviamo intorno a noi: persone appassionate di chiamate, messaggi, foto, musica, social network … che vedono la realtà attraverso i loro telefoni cellulari e dimenticano che ci sono cose meravigliose che possono essere osservate solo alzando gli occhi, senza la mediazione di alcun dispositivo elettronico…


Marina racconta in modo semplice ma perfettamente veritiero di come è mutata la nostra società, ma questo albo è anche un chiaro messaggio di speranza: un invito a tornare a guardarsi negli occhi e Vera ha scoperto come fare!

Sicuramente piacerà a tutti i lettori, perché gli album di qualità non hanno un pubblico specifico, piacciono a grandi e piccini.

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