Tutti desiderano essere amati

Tutti desiderano essere amati

Tutti desiderano essere amati

In realtà qualunque cosa facciamo, pensiamo, diciamo,
ha lo scopo di cercare di essere amati.

Fin da bambini l’unico grande desiderio è l’accoglienza della mamma, il suo morbido abbraccio.

E per tutta la vita sarà proprio quello ad essere inseguito.

L’abbraccio della mamma tuttavia non è il primo e il più importante poiché ve n’è uno esistenziale: quello di Dio, della madre Vita, dell’Uno, del Sé, della vera natura della mente o comunque vogliate chiamare la sostanza del nostro essere.

Noi proveniamo dall’amore, dimoriamo nell’amore e ritorneremo all’amore;
il problema è che non abbiamo sufficiente consapevolezza per sentirlo.

Il termine amore è stato da sempre usato per descrivere talmente tante sfumature sentimentali da essere ormai confuso con ciò che amore non lo è affatto.

Per esempio l’attaccamento che si prova per i figli o per il partner o per qualcuno vicino a noi non è il nobile sentimento dell’anima, sostanza del nostro essere, ma un bisogno che mantiene viva l’illusione del nostro ego, causa principale di ogni nostra sofferenza.

Il sentimentalismo, di cui fa parte anche l’attaccamento, si basa su un nostro bisogno, quindi non può essere quella forza dell’universo che basta a se stessa.

Come un sole non ha bisogno di luce così l’amore non ha bisogno di amore.
Di conseguenza possiamo amare l’altro solo se non ne abbiamo bisogno.

Ma come si fa a realizzare questo? Cos’è l’amore, e come è possibile non confonderlo con quel sentimentalismo che imprigiona sempre più?

L’amore è la forza che fa respirare la nostra anima, è l’energia madre di tutto e di tutti noi.

Aneliamo all’amore che è in realtà l’unico nostro vero desiderio.

Il problema è che lo cerchiamo nel posto e nel modo sbagliato, cioè fuori da noi.

Finché pretenderemo amore non lo avremo mai, finché non apriremo il nostro cuore per lasciarlo spontaneamente sorgere non lo sentiremo mai, finché vorremo qualcuno che ci ama non lo avremo mai veramente.

L’amore accade quando apriamo il nostro intero essere alla vita, a qualunque costo; 
allora la Vita che è Amore ci inonderà e saremo felici.

È come dire: tutto è amore…
come faccio a sentire che lo sono anch’io in modo da esserne totalmente appagato?

Ciò che ci serve è smettere di difenderci con la chiusura e scegliere l’apertura del cuore a qualunque costo. Allora la Forza dell’amore scorrerà in noi.

Una delle prove che l’iniziato si trova a dover affrontare per scoprire veramente il potere dell’amore è proprio quella di rimanere con il cuore aperto di fronte alla più grande ferita.

Ma come si fa ad aprire il cuore quando è abituato a chiudersi ogni volta che veniamo feriti?

E per sentirci feriti basta un nulla…
un’occhiata, una parola fuori posto, un’aspettativa tradita.

È come se dentro di noi ci fosse una perenne Grande Aspettativa che ci dice: “Se quello di fronte a te non ti ama incondizionatamente, non ti accetta, non ti stima, non ti mostra amore in tutto ciò che fa… chiuditi e respingilo”.

In questo modo respingiamo l’amore ad ogni nostro respiro, poiché ogni volta che ci chiudiamo, qualunque sia la ragione, sbattiamo la porta in faccia all’amore che altrimenti potrebbe inondarci totalmente anche di fronte al più grande torto subito.

Che cosa ci convince a difenderci?

Il pensiero.

I nostri pensieri sono i condizionamenti di tutte quelle persone che ci hanno fatto credere sia meglio chiuderci all’amore per sopravvivere.

Guardate cosa c’è dietro ad ogni pensiero; la matrice di ognuno di esso è un credo errato che è causa di ogni nostra sofferenza: “Io sono separato dall’amore e da tutto quello che vedo sento e percepisco… quindi visto che è tutto è separato da me devo difendermi”.

Il pensiero o meglio l’identificazione con il pensiero, è il filo che ci tiene legati all’illusione; dobbiamo sicuramente imparare ad averci a che fare in altro modo.

I maestri dicono di cogliere quello spazio vuoto tra un pensiero e l’altro. Questo è possibile dopo essere divenuti abili nella pratica della contemplazione.

Prima occorre allenarsi nell’arte della disidentificazione. Il pensiero attiva tutto ciò che penso di essere ma che in realtà non sono, tutti i condizionamenti, tutte le maschere, tutti i traumi piccoli e grandi…

L’errore è credere di risolvere i problemi pensando!

Dobbiamo smettere di volerci trovare… noi dobbiamo perderci!

Dobbiamo lasciare dissolvere tutto ciò che crediamo di essere per permettere alla vita, a Dio, all’amore di rivelarci la nostra vera natura.

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