Fili – Torill Kove

Impareremo a fidarci l’una dell’altra
e a ritornare l’una dall’altra

Un filo rosso solleva una donna e la conduce da una bambina piccola.
La bambina sembra ansiosa e timida al contatto, ma le due trovano il logo legame insieme. Pagina dopo pagina le seguiamo attraverso l’educazione e la crescita – fino a quando il filo si allenta e la bambina va per la sua strada. Una storia avvincente e toccante di amore e connessione, raccontata quasi senza parole. ❤

Fili è un albo illustrato che diventa quasi una riflessione emozionante sui legami madre-figlia e la complessità dell’amore dei genitori.
Racchiude una storia in cui molti potranno riconoscersi, ed è raccontata con un calore e una sensibilità che attanagliano.  C’è molta saggezza di Vita espressa nel rapporto tra madre e figlia e una calma armoniosa premurosa sopra la descrizione.
È questa una storia sull’adozione? Sì, forse. Ma le intuizioni veicolate sono valide per tutte le relazioni tra adulti e bambini. Il fatto che le persone che si amano siano legate da fili è un quadro simpatico e preciso della nostra dipendenza dagli altri e del nostro bisogno di essere amati e curati


Anche lo stile di disegno di Kove è stilizzato e discreto. Le figure sono disegnate in modo bidimensionale, senza modellazione rotonda, e vengono utilizzate principalmente la figura principale e la prospettiva normale. Arriva chiaro che la narrazione profondamente personale diventa più forte quando tutti i mezzi sono smorzati. Per questo funziona! Sembra una dichiarazione d’amore e una filosofia di vita. ❤

“Con me dovrai sentirti al sicuro,
cos’ potrai imparare
a stare sulle tue gambe..
scoprire quanto c’è di bello
nel mondo intorno a noi.”

...dal desiderare con tutto il cuore un figlio, e dopo tanto cercare e sperare diventare finalmente mamma.
A crescere non è solo la bimba, ma anche la mamma…imparano un nuovo amore, una nuova fiducia, un nuovo ascolto insieme.

“Impareremo a fidarci l’una dell’altra
e a ritornare l’una dall’altra”

Fili è un libro illustrato profondo e commovente, narrato e illustrato da Torill Kove edito da Giralangolo. Nessun legame è più forte di quello tra madre e figlia: e questo libro vi farà emozionare
Torill Kove, scrittice e illustratice, racchiude tutto in un filo, il filo che lega una mamma (un genitore) a un figlio.
È un filo di vita che li lega e che man mano si allunga a dare spazio. Legate da quel filo la mamma si prende cura della figlia, poi, legate, vanno alla scoperta del mondo, del gioco, di nuovi amici.
E quando i tempi sono maturi, sono entrambe pronte per tagliare quel filo e arrotolarne ognuna un pezzetto, da tenere sempre con sé, proprio all’altezza del cuore. Così, con quel gomitolo rosso, la figlia potrà partira alla ricerca della propria vita e del proprio filo, sempre certa che quel legame, quel filo vicino al cuore, non la abbandonerà mai.

“…Saprai nel tuo cuore
che cosa significa voler bene a qualcuno

e avere qualcuno che ti vuole bene.”

Lasciamoci cullare attraverso le emozioni, pagina dopo pagina, con questo testo potente, essenziale e profondo. Leggendolo, possiamo inserire la nostra storia, arricchire, ricordare…
Fili, ci racconta di infiniti destini e racconta il legame tra madre e figlia attraverso la delicatezza dei suoi disegni e proponendo una metafora semplice ma al contempo capace di smuovere le emozioni.

L’autrice racconta, che una parte della storia si ispira alla sua esperienza di genitore adottivo di una bambina, ora quindicenna. Tuttavia, aggiunge, non è un assolutamente un albo illustrato sul processo di adozione. Si concentra sulle relazioni, in particolare quella unica e speciale che si crea tra madre e figlia nelle varie fasi della vita.

La forza dei sentimenti emerge dirompente tra le pagine del libro proprio a dimostrare come il rapporto tra madre e figlia sia uno dei legami più forti che esistano:
il filo rosso che unisce le due protagoniste, infatti, è sottile, leggero ma indistruttibile, una presenza e non un laccio, una sicurezza e non un intralcio.
Tutti i genitori dovrebbero avere questo libro. Tutti tutti, madri e padri!

Acquista il LIBRO ADESSO QUI:

L’isola del Nonno – Benji Davies

Syd si ritrovò sul ponte di una grande nave.
Tutto intorno c’era un oceano di tetti.
Il nonno tirò una leva,
BOOOOOOOOP!
La sirena suonò e la nave iniziò
lentamente a muoversi.

Syd si reca spesso a trovare il nonno, nella sua abitazione in fondo al giardino. Ha tanta familiarità da poter entrare anche quando il nonno è assente, conoscendo il nascondiglio dove egli ripone la chiave.
Un giorno che la casa pare deserta, il bambino si sente chiamare dalla soffitta. Il nonno si è rifugiato in soffitta, quella stanza sconosciuta, ingombra di oggetti curiosi.

Syd lo raggiunge e insieme passano oltre una misteriosa porta di ferro, nascosta da un telo.
Al di là c’è il ponte di una nave, svettante sui tetti delle città. Un rombo di sirena e i due salpano, prendono il mare aperto e giungono fino a un’isola tropicale rigogliosa, verdeggiante, fitta di una vegetazione meravigliosa.

L’isola in cui approdano è bellissima, decisamente tropicale, il nonno sta talmente bene che non gli serve nemmeno il bastone.
Tanto divertente è la vita sull’isola, tra tuffi, giochi e momenti di quiete, che al momento di tornare indietro, verso casa, il nonno comunica a Syd che la sua intenzione è quella di restare.

Il bimbo comprende e dopo un attimo di preoccupazione, coraggiosamente assume il comando della nave e rientra in città. Il viaggio verso casa sarà più duro senza il nonno, ma seppur nella tempesta, Syd porterà la nave a casa sana e salva.

E’ il giorno dopo, quando Syd torna nella casa deserta, che scatta la malinconia: il nonno non è più lì, la soffitta è deserta e perfino la porta di metallo è scomparsa.
Che sia stato solo un sogno?
Ma in bocca a un pellicano arriva il messaggio a rassicurare e fugare il dubbio: un nonno sorridente, sereno in mezzo agli amici dell’isola.

L’isola del nonno di Benji Davies, autore inglese di grande dolcezza e sensibilità, edito da EDT – Giralangolo, riesce ad affrontare l’argomento con una dose davvero mirabile di grazia, merito anche della scelta di una chiave immaginifica, simbolica e fantasiosa, lieta oltre la malinconia di fondo, grazie alla quale la dimensione affettiva si percepisce in ogni grande, colorata, intensa e vivissima tavola…è un tripudio di colori, la quintessenza della vita che vive anche quando qualcosa, o qualcuno, si perde per strada.
Infatti le illustrazioni hanno un tratto morbido, gaio e gentile, tinte pastose, semplici nello stile eppure eloquenti, che si accompagnano a un testo lieve ed essenziale, raccontando – grazie a rimandi, citazioni, particolari, pose, espressioni – molto agli occhi che sanno indugiare nell’osservazione.
Ad esempio con un occhio attento si potrà notare che alcuni degli oggetti che popolavano la soffitta si ritrovano anche sull’isola. La teiera, ad esempio, il grammofono, ma anche la scimmia, che in casa era un pupazzo inerte di peluche mentre ora è un animale vivo e vivace.

È una bellissima metafora del saluto, del ricordo, della bellezza del volersi bene e dello stare insieme, ma anche una conferma rassicurante di ciò che rimane dopo e che resta per sempre parte di noi, del fatto che la vita ci mette di fronte a delle grandi sfide, ma che in fondo si può riuscire a superarle tornando a casa sani e salvi.

Non è semplice con in nostri bambini affrontare il tema della morte di una persona cara, di un famigliare, di un nonno magari, al quale si è voluto molto bene, con il quale si sono condivisi momenti di gioco, complicità, scoperta, affettività.
E’ propio questo a rendere L’isola del nonno un libro illustrato molto prezioso, proprio grazie a questa sua capacità di parlare di una tematica dolorosa e difficile senza aver bisogno di nominarla, né di darne una rappresentazione diretta, didascalica. Non per questo risulta meno eloquente, anzi, dal punto di vista emotivo è estremamente toccante

E’ inoltre una metafora efficace per parlare, senza dirlo, del potere del ricordo, della possibilità di far rivivere costantemente chi si è perso nella memoria delle esperienze che si hanno avute insieme: l’isola è quel posto speciale dove risiedono tutti i momenti felici che nonno e nipote hanno condiviso ed è lì che il nonno si troverà per sempre a vivere, mandando al suo amato nipote messaggi che sono, e sempre saranno, i ricordi, che continueranno a germogliare nel suo cuore.

Consiglio con affetto questo libro a chi è alle prese con bambine e bambini che hanno bisogno di elaborare un lutto perché può contribuire a offrire al piccolo un riferimento immaginifico cui appoggiarsi.
Certamente, come tutti i buoni libri, non può fornire loro risposte, non promette soluzioni, ma sicuramente accarezza il loro cuore, le loro emozioni e spinge il lettore a guardare dentro di sé, a sentire, rivivere e pensare da un punto di vista diverso.
L’isola del nonno non ha età, può essere letto insieme ai bambini dai 4 anni, a quelli più grandi, ma scalda il cuore anche a noi adulti
E uno di quei libri capaci di smuovere i sentimenti più profondi, lasciandoti con gli occhi pieni di lacrime e il sorriso stampato sulla bocca.

Puoi acquistare il libro QUI: