Cambia e migliora ogni giorno

Rischia. Cambia e migliora ogni giorno.

Dai il meglio di te e non voltarti indietro.

Considera le novità e i cambiamenti come nuove opportunità. Prova cose nuove.

Considera varie opzioni. Conosci sempre nuova gente. Fai un sacco di domande.

Abbi sempre il controllo della tua salute psicofisica.

Sii ottimista.

Tratto da: Oltre The Secret

Oltre The Secret
Nuove rivelazioni del Segreto per cambiare la tua vita

Voto medio su 7 recensioni: Buono

Secondo la Legge dell’Attrazione a regola dell’Universo, il pensiero attrae irresistibilmente ciò che immagina. Con la volontà ogni desiderio può entrare a far parte della nostra vita. Con la sola forza di ciò che pensa, ciascuno di noi può essere protagonista di una rivoluzione, che comincia nell’interiorità ma si traduce rapidamente in occasioni, opportunità, successi insperati.

Dopo lo straordinario successo di The Secret, Brenda Barnaby propone ai lettori altre, formidabili lezioni dei Maestri del Grande Segreto. Una serie di nuove rivelazioni trasformerà la vita di tutti coloro che ne faranno esperienza. Il Segreto è infatti un tesoro inesauribile di saggezza, di consapevolezza e di energia, antichissimo e sempre attuale, che l’autrice propone arricchito di una serie di esercizi utili a metterlo in pratica nel nostro quotidiano.

Le storie raccontate in questo libro sembreranno a molti incredibili, ma sono tutte vere. Ci dimostrano che la malattia può essere sconfitta, che qualunque difficoltà può essere superata, che la ricchezza è alla portata di tutti, che l’amicizia non può escludere nessuno.

Chi ha amato The Secret, non può fare a meno di questo libro, perché il Segreto non ha esaurito le sue verità, e un’altra vita è possibile, più completa, positiva e profonda di quella che viviamo.

Nessun obiettivo è irraggiungibile se sappiamo chi siamo e cosa veramente vogliamo.

Oltre The Secret ci aiuta a capire qual è l’autentico

Segreto della vita.

 

Nel libro troverai 4 esercizi pratici e semplici da fare, dove con soli 15 minuti al giorno potrai riempirti la vita di nuove energie. E come disse una volta Roy Martina ad un corso, una buona respirazione elimina più tossine dal nostro organismo di quanto si pensi. Quindi ragazzi respirare bene è fondamentale.

LA RESPIRAZIONE PROFONDA:

La principale virtù della respirazione è che agisce come punto di raccordo tra il corpo e la mente. L’ossigenazione del nostro organismo non solo è imprescindibile per restare in vita, ma ci offre anche la possibilità di penetrare nella parte più profonda di noi stessi

LA RESPIRAZIONE PROFONDA METTE IN COMUNICAZIONE LA TUA MENTE CON LA PARTE PIU’ RECONDITA DEL TUO ANIMO E CON IL COSMO.

“La respirazione profonda è fondamentale per la salute fisica e la crescita personale”. – tratto da OLTRE THE SECRET

LA VISUALIZZAZIONE:

Per attrarre ciò che desideriamo nella nostra vita bisogna imparare a dominare la visualizzazione, che consiste nel tramutare in immagini i tuoi pensieri positivi.

La visualizzazione è il legame che unisce il mondo spirituale con quello fisico.

Nel libro troverai 6 tecniche di visualizzazione creativa semplici da utilizzare (ps: solo queste tecniche per me valgono già molto di più del costo del libro, era ciò che cercavo).

Capirai come la visualizzazione è efficace per la tua salute, per il rapporto col denaro, per la tua vita affettiva e per raggiungere i tuoi obiettivi personali.

Nel libro troverai poi molti esercizi per sconfiggere le tue paure, aumentare la tua concentrazione e molto altro ancora.

La Felicità è liberarsi dal passato

Con il termine “passato” ci si riferisce a ciò che è trascorso nel tempo, anteriore al tempo attuale. Ma anche a ciò che ha superato un certo limite, che è andato a male o che ha superato la fase della maturità.

Le pesanti eredità del passato

La maggior parte dei nostri disagi è originata da un’insana relazione con il passato. Per la maggior parte di noi, infatti, il passato è inteso come la sostanza dell’ essere, come se ogni uomo fosse soprattutto il risultato della sua esperienza. Questa premessa conferisce al passato un potere supremo: esso infatti condiziona il presente dando origine a situazioni ed emozioni che ci allontanano dalla felicità. Vediamole qui di seguito elencate.

–         Il confronto con ciò che siamo stati: il ricordo spesso edulcora il passato, facendoci sentire perdenti rispetto a qualità che un tempo ci riconoscevamo e ora non ritroviamo più in noi.

–         La paura di sbagliare: vivere l’esperienza di oggi alla luce di quella di ieri fa aumentare il timore di commettere gli stessi errori e ci induce a ritrovare somiglianze con il passato che distolgono dalla novità di ciò che ci sta accadendo ora.

–         Il desiderio di rivalsa o di riscatto: trattare le opportunità presenti come occasioni per pareggiare i conti con le sconfitte subite in passato, porta a vivere “per reazione”, innescando una catena di automatismi che ci vincolano a filo doppio alle vecchie sofferenze.

–         I sensi di colpa: sono tra gli effetti collaterali più negativi dell’incapacità di chiudere con il passato, capaci di inquinare con la loro presenza ingombrante il benessere di oggi. – Il rimpianto: la sensazione di aver perduto occasioni importanti ci fa dimenticare che, in quel momento, non avevamo la consapevolezza necessaria per coglierne il valore, e ci porta a svalutare il presente.

–         La nostalgia: la distanza ci fa enfatizzare ciò che non c’è più e ci fa dimenticare che persino le nostre “radici” sono un’abitudine mentale; per ritrovarle non è necessario ricreare l’atmosfera del “come eravamo”, ma ci basta farle rivivere dentro di noi adesso.

–         I bilanci: altra cattiva tentazione cui il passato ci induce, nel tentativo di fare chiarezza nel “dare” e “avere” della nostra esistenza. Sperimentiamo, nell’effetto depressivo che creano, che la contabilità si addice non alla vita, ma alle cose morte.

–         I propositi: sono i figli naturali dei bilanci e sono mortiferi e inutili, i primi quanto i secondi. Sappiamo già, mentre ce li ripetiamo, che non riusciremo a esaudirli e questo ci carica di senso di inadeguatezza e di sconfitta.

–         I tentativi di recupero: le diserzioni da ruoli, responsabilità, anche svaghi che non abbiamo adempiuto fino in fondo in passato, ci spingono oggi a riempire quei vuoti con azioni compensative. Ma il tempo del recupero non esiste, e ogni esperienza vissuta fuori-tempo non è mai foriera di benessere.

–         Il rimorso: è lo strascico più bruciante del senso di colpa, che rimorde dentro eternizzando il dolore di chi non riesce o non vuole perdonarsi.

II passato è… la mente

Lasciarsi invadere dal passato, non solo da quello che è suc­cesso davvero, ma da tutti i modi in cui vorremmo correg­gerlo, è l’atteggiamento che ci predispone al malessere, alla depressione, alla rassegnazione.

Perché il pedaggio altissimo che il passato ci chiede è di vi­vere in un tempo che, di fatto, non esiste più, se non nelle proiezioni della nostra mente che ci tiranneggia distraen­doci dal presente, l’unico tempo reale.

Il passato, felice o infelice che sia, è infatti sempre fonte di malessere: se felice ci manca; se infelice, ci frustra. Questo accade perché, mentre il presente è il luogo delle emozioni, che si bruciano e si rinnovano istante per istante, senza intaccare il nucleo profondo, il passato è il regno dei pensieri, che invece si incrostano, si cristallizzano, si invi­schiano al nostro essere, fino a farci credere di esserne la so­stanza integrante.

In tal senso il passato è la mente. Più siamo legati al passato, più siamo schiavizzati dai circoli viziosi della mente.

La felicità è liberarsi dal passato

La nostra memoria è oppressa dal senso del passato. L’at­taccamento ai ricordi, a un oggetto, a una foto, a un’espe­rienza, testimonia l’aggrapparsi a ciò che è stato per evita­re di guardare da vicino la solitudine o il vuoto di senso di un’esistenza in cui non ci riconosciamo.

Frasi come: «Ascolta la voce dell’esperienza» o «Fidati di chi è più vecchio di te», poggiano sul presupposto erro­neo che la consapevolezza sia la facoltà che si accumula semplicemente vivendo giorno dopo giorno, e non, come invece accade, grazie a una particolare illuminazione o stando all’erta, in uno stato di vigilanza ininterrotta su ciò che è. Vivere il presente significa veder scomparire il tempo inteso come ostacolo: non appena si toglie di

mezzo, non ci sentiamo più schiacciati dall’onere del pas­sato e dai suoi conti sospesi.

Quello che è decisivo è la nostra presenza nelle cose: il passato che incombe è in tal senso il segnale più evidente della nostra assenza. Solo quando siamo totalmente con­segnati all’istante comprendiamo che il mondo si sta creando adesso, e noi con lui.

(tratto da “Dizionario della felicità” – Riza – Raffaele Morelli)

La Felicità è Qui
Domande e risposte sulla vita, l’amore, l’eternità