La domanda più importante che dovresti fare a te stesso

IL NOCCIOLO DURO
Il cuore dell’ autostima
Se prenoti entro il 15/01/2012>>  SCONTO 29%

“Sai qual è la domanda più importante che dovresti fare a te stesso

per aumentare la tua Autostima, la tua Motivazione e la tua Energia?


Te lo dirò tra poco, ma prima lascia che ti dia il benvenuto o benvenuta nel corso N. 1 di Autostima in Italia con

Max Formisano (e tanti altri Top Trainer)

Ora la domanda fondamentale è ..

.. sei più Noce o più Albicocca?!?”


La noce è dura fuori, ma fragile dentro!

La maggior parte delle persone tende a essere una noce, mostra una forte corazza all’esterno, intrappolata in una gabbia sociale falsamente dorata e una serie di convinzioni e credenze limitanti.

Il comportamento “noce” solitamente è di due tipi apparentemente opposti: aggressivo e passivo.

In genere, le persone aggressive sono pronte a sottolineare solo gli errori, ad attaccare, a dare addosso.

La “noce”, dura fuori, usa uno stile aggressivo anche perché probabilmente nasconde tutta la sua fragilità interiore.

Allo stesso modo, anche le persone passive usano lo “scudo” ma per difendersi.

Quando ti parlo di “passività” non intendo “timidezza”, che è un’emozione normale e naturale.

Bensì di quella forte, incredibile, ed eccessiva voglia di proteggersi dal mondo, dalla vita, che porta a non mettersi in gioco e a non mettersi in discussione, come se ad ogni passo ci fosse un pericolo.

Dall’aggressività si passa all’eccessiva auto-difesa

La tenera e dolce albicocca al suo esterno, ha un nocciolo duro e forte al suo interno.

Nel momento stesso in cui la tua autostima è forte e consolidata, credi in te stesso, hai un buon rapporto con te stesso, ed hai capito che per il solo fatto di essere stato messo al mondo meriti di volerti bene, puoi adottare dei comportamenti e delle strategie verso l’esterno più “morbide”, ovvero flessibili, aperte ed “empatiche”, pur rimanendo stabile nei tuoi valori e nella tua mission grazie al tuo nocciolo duro.

A te la scelta!
Continuare ad essere una noce testarda,
oppure tornare ad essere un albicocca
per ritrovare …

Il corso N. 1 di Autostima in Italia

con Max Formisano (e altri Top Trainers)

Un corso straordinario per conoscersi profondamente e acquisire padronanza personale.

Una crociera all’interno di se stessi per rafforzare l’autostima ed il proprio nocciolo duro, per avere una visione precisa di sé, capire dove ci auto-limitiamo e come trovare le spinte giuste per realizzare ciò che davvero vogliamo.

Il nucleo più profondo di noi stessi: identità e credenze.

Il principio da cui si parte è che più si è consapevoli della propria “mappa del mondo” meglio possiamo assumerci la responsabilità delle nostre azioni. Scoprire a fondo la propria mappa per definirla e avere una direzione nella vita che infonda potere e coerenza. Tutto questo per la tua leadership personale.

Il corso si svolge in tre giornate uniche, coinvolgenti e di riflessione profonda su se stessi per indirizzare il proprio focus mentale e avere una direzione nella vita che infonda potere e coerenza trovare le spinte giuste per realizzare ciò che davvero vogliamo.

Il faro ci indica la destinazione e la nostra bussola, nei momenti di difficoltà, ci guida anche quando tutto sembra confuso. Avere ben chiara la missione personale e come raggiungerla, passo dopo passo, fa aumentare il desiderio e la motivazione per assaporare i benefici che otterremo.

Tutte le navi non lasciano il porto senza avere stabilito prima la destinazione da raggiungere e la rotta da seguire.

Dedica tre giornate a te stesso…

“Il Nocciolo Duro: il Cuore dell’Autostima” è l’occasione per scoprire come avere fiducia in se stessi, rafforzare l’autostima e agire con ottimismo e determinazione!”

“Una sana autostima è la più importante conquista per ognuno di noi. Tutto è subordinato ad essa ed essa è strumentale a tutto: obiettivi, risultati, relazioni. In una sola parola: felicità.”

3 giornate fantastiche in cui avrai modo di assaporare alcuni top trainer nel panorama italiano!

Per maggiori informazioni clicca qui: IL NOCCIOLO DURO

Saluta questo giorno con l’amore nel cuore

saluta-giorno-stella

Da “Il più grande venditore del mondo” – Capitolo nono

Gribaudi Editore -125 pag.

“Saluterò questo giorno con l’amore nel cuore.

Poiché questo è il segreto più grande per avere successo in tutti i campi. Solo l’invisibile potere dell’amore può aprire i cuori degli uomini. Finché non sarò padrone dell’arte di amare rimarrò soltanto un venditore ambulante sulla piazza del mercato. Voglio fare dell’amore la mia arma più forte così che nessuno di coloro che accosterò potrà difendersi contro la sua forza.

Potranno opporsi al mio argomentare; potranno diffidare delle mie parole; potranno rifiutare la mia persona: ma il mio amore conquisterà il loro cuore.

D’ora innanzi guarderò tutte le cose con amore, e mi sentirò rinascere. Amerò la luce perché mi mostra la via; ma amerò anche il buio perché mi permette di vedere le stelle. Darò il benvenuto alla felicità poiché allarga il mio cuore; ma sopporterò anche la tristezza perché apre la mia anima. Accetterò le ricompense perché mi sono dovute; ma darò il benvenuto anche agli ostacoli poiché sono la mia sfida.

Saluterò questo giorno con l’amore nel cuore.

E in che modo parlerò? Loderò i miei nemici, ed essi mi diventeranno amici. Incoraggerò gli amici, ed essi mi diventeranno fratelli. Mi ingegnerò sempre a trovare ragioni per approvare; non andrò mai alla ricerca di pretesti per far pettegolezzi. Quando sarò tentato di muovere una critica mi morderò la lingua; quando avrò motivo di fare una lode la griderò al mondo.



Prezzo € 9,30
Compralo su Macrolibrarsi

Non ha importanza quello che siete oggi.. chiunque può cambiare la propria vita con l’inestimabile saggezza dei dieci antichi rotoli tramandati per migliaia di anni. Da questo capolavoro imparerete a trasformare la vostra vita applicando i preziosi segreti che scoprirete negli antichi rotoli..

.

Prezzo € 9,50
Compralo su Macrolibrarsi

si legge tutto d’un fiato…E’ un libro che chiunque dovrebbe leggere…fa capire come la vita, per quanto dura e impegnativa, possa essere vissuta con serenità d’animo…si può essere utili al prossimo se si sanno risolvere innanzitutto i problemi personali..Mandino dice delle cose che sembrano quasi ovvie, ma il vero segreto è quello di applicarle tutti i giorni, tutti i minuti della propria vita…In tutti c’è qualcosa di buono..non costa nulla gratificare il tuo interlocutore..LA CONSEGUENZA è che diventerai il suo soggetto preferito…Quando trovi qualcuno disposto ad ascoltarti e, anzichè penalizzarti e umiliarti, ti gratifica e ti incoraggia, sei subito ben disposto verso di esso..lo vedi come un amico…se nella vita qualche volta potrai aiutarlo, lo farai di buon grado…
VERAMENTE MAGICO!

La felicità

felicita

L’impegno etico più importante è essere felici nell’adesso, attimo per attimo, contenti di ciò che c’è, così come è.
Un infelice è fondamentalmente una persona preda del suo Ego. Come tale non ama nessuno, ma si nutre di disprezzo, a partire dal disprezzo per sé.
Ama il prossimo tuo come te stesso diventa possibile solo se si è felici dentro, cioè se si è liberi dal dominio dell’Ego.
La felicità, a differenza di come si pensa comunemente, non è frutto delle circostanze della vita, più o meno favorevoli. Essa piuttosto nasce naturalmente dalla pratica quotidiana delle qualità dell’essere, come l’apprezzamento, la gratitudine, la generosità, l’integrità, la compassione.
Chi è felice emana onde positive che fanno bene a tutte le persone intorno. E, data la natura dell’inter-essere, far bene agli altri è far bene a se stessi.
A sua volta, l’infelicità origina dalla pratica degli inquinanti mentali, come la rabbia, il risentimento, l’ingratitudine, il disprezzo, l’invidia, il sospetto, la repressione. Gli inquinanti sono i mezzi che l’Ego utilizza per aumentare il suo potere sulla persona. Naturalmente per perseguire questa strategia, deve renderla del tutto inconsapevole: la persona non deve avere neppure il sospetto che sta impegnandosi con tutta se stessa a perseguire il suo male. Al contrario, deve credere che sta facendo le mosse giuste per “difendersi”, “proteggersi”, “perseguire i propri interessi”. Ecco perché la caratteristica fondamentale dell’Ego è la distorsione della realtà, o, in parole povere, la sistematica menzogna. La menzogna è necessaria per mantenere la persona nell’ignoranza. Ma l’Ego individuale non può far tutto da solo. Non ne sarebbe in grado. L’Ego individuale si costruisce attraverso l’interiorizzazione dell’Ego collettivo. Ecco perché è così importante, per sciogliere le proprie nevrosi, cominciare a diventare consapevoli delle sue determinanti culturali e collettive.

Dal punto di vista fisico, l’infelicità è un treno di onde negative, che produce malessere o malattia. E’ una musica stonata, che fa male all’orecchio e al cuore. Come treno di onde, l’infelicità si propaga nell’ambiente circostante, contaminando le persone intorno, a meno che non abbiano sviluppato sufficiente consapevolezza per sottrarsi al fenomeno della risonanza. La presenza di un infelice può rendere un gruppo depresso. Tutti si sentono meno bene, e per sottrarsi a questo dispiacere, facilmente compiono delle mosse controproducenti.

Chi è felice costituisce un esempio che è desiderabile seguire.
Naturalmente ci può essere chi vede nella felicità altrui una minaccia: una minaccia al proprio potere di imporre il suo cattivo umore e attraverso quello condizionare parenti, amici, conoscenti. In altre parole, i leader radicati nelle qualità dell’essere sono mal visti dai leader egoici negativi.

I genitori felici hanno molto più potere nell’educare i figli. Chi è felice significa che dà valore alla felicità. Genitori felici danno valore a ciò che può favorire felicità nei figli: affetto, presenza, empatia, amore. Non hanno quindi bisogno di compensarli per le loro carenze, di viziarli, di cedere ai ricatti. Inoltre, i figli vedono nei genitori dei modelli di come essi stessi potranno diventare nel futuro seguendo il loro esempio. Se i genitori sono tristi e di cattivo umore, i figli non avranno voglia di seguirli. Se cercheranno di insegnare loro qualcosa, mancheranno di leadership. I figli si opporranno: non voglio diventare come te!

Le parti interne meno evolute, le subpersonalità, si comportano come i figli: non hanno alcuna intenzione di seguire le direttive di un io-governo infelice! Rifiuteranno la sua leadership. Si opporranno e continueranno a fare di testa loro. Ma essendo molto piccole come età mentale, il loro contributo sarà scarsamente apprezzabile, se non addirittura dannoso o devastante. Tutte cose che alimenteranno l’infelicità del povero io-governo, sempre meno capace di governare e sempre più pronto a lamentarsi e subire.

Nella nostra filosofia, la felicità è spesso stata confusa con il piacere, senza guardare alle conseguenze che i diversi tipi di piacere recano con se.
Alcuni piaceri sono in realtà pieni di veleno, e oscurano la possibilità di essere felici.
Se una ferita mi prude, grattarmi offre un piacere momentaneo. Ma se continuo a grattarmi, che cosa accadrà? Se mi sento giù, cerco sollievo nell’alcol o nel cibo. Ma alla lunga, questa scelta dove mi porta?

Nella visione buddista, felicità significa gioia dell’essere, senza cause, senza condizioni. Sukha, ananda, non dipendono da prestazioni, aspetto esteriore, successo, salute, anche se possono esserne influenzate.

Dal nostro punto di vista, il cattivo umore è una forma, tra le più subdole, di racket, cioè di mafia psicologica, attraverso la quale una persona ruba l’energia ad un’altra, senza per questo diventare contenta.
In altri termini, è un equivalente aggressivo, una forma passivo-aggressiva: fa del male occultando la sua natura distruttiva. Dato che è una forma molto diffusa, è facile per chi la pratica sottrarsi al feedback e al confronto. In questo modo può continuare su questa strada per anni, senza averne la minima consapevolezza, e spargendo intorno a se molti semi di infelicità.
L’Ego, che si nutre di infelicità, trova in questa forma un modo semplice ed efficace per aumentare il suo potere sulla persona, sulla coppia, sulla famiglia, sul gruppo dove può esercitarla.

Le persone intorno, specie quelle predisposte a soffrire di sensi di colpa, quelle che ritengono che la felicità degli altri dipenda dal loro comportamento, cadono così in un tranello molto rischioso: per sottrarsi al peso del cattivo umore di un compagno o di un amico, cominciano a indagare sui suoi bisogni insoddisfatti, ottenendo in risposta una sequenza di lamentele: mi manca questo, avrei bisogno di quello, c’è questa cosa terribile che non riesco ad eliminare ecc. A questo punto loro si sentono in dovere di lenire il dolore dell’altro, cominciando ad agire in sua vece o facendo promesse che spesso richiederanno un impegno assai superiore alle previsioni, visto la passività della persona sofferente.
Ogni promessa diventa debito. Ed ecco che la relazione con l’altro lamentoso o di cattivo umore diventa una sorta di lavoro che diventa sempre più pesante. Da relazione fraterna, di aiuto, diventa una relazione parassitaria, in cui uno dei due continua a dare, e l’altro a ricevere e disperdere nel vento. Prima c’era una persona infelice, ora ce ne sono due. L’Ego di entrambi può festeggiare.

Aiutare l’altro non significa mai fare le cose al suo posto, addossarsi i suoi carichi, assumersi i suoi impegni e responsabilità. Questo non fa che indebolire l’altro, rendendolo sempre più succube e alimentando la sua rabbia e rancore. Cioè proprio quegli inquinanti che gli impediscono di vedere la realtà così come è, nelle sue infinite possibilità.
L’aiuto è tale solo se accompagnato dall’insieme delle qualità dell’essere. L’amore, in primo luogo. E amare una persona significa favorire la sua evoluzione, la sua crescita psicologica e spirituale. Favorire cioè lo sviluppo delle sue risorse e di un governo interiore ispirato dai messaggi dell’anima, anziché dalla propaganda dell’Ego. Qui sta la differenza tra pietà e compassione. La pietà vede nell’altro solo i suoi problemi. La compassione, oltre ai problemi, vede la sua forza e le sue risorse. Vede nei problemi solo dei sintomi del modo distorto di osservare il mondo. La pietà fa sì che ci si sostituisca all’altro: tu sei un poverino, io sono superiore, in condizioni assai migliori delle tue. La compassione vede nel dolore dell’altro un riflesso del proprio dolore: io, a livello profondo, sono come te, un fuscello che galleggia nel grande fiume della vita. Ho i miei limiti, come tu hai i tuoi. Ma so che c’è qualcosa di più grande che può aiutarci entrambi: la crescita della consapevolezza e l’apertura del cuore.
Quando il cuore è chiuso, gli occhi non vedono davvero la realtà, ma la inventano di sana pianta. La mappa che guida la nostra vita è quindi profondamente falsa e distorta. E’ una mappa paranoide, che vede ostacoli e nemici ovunque.
Aiutare una persona significa fondamentalmente questo: favorire l’apertura del suo cuore attraverso l’apertura del proprio nella presenza e nella consapevolezza.
Il primo passo da compiere in questa direzione è liberarsi dai sensi di colpa, inadeguatezza, indegnità. Tutti radicali nevrotici che dipendono dalla pratica del giudizio, del criticismo, delle doverizzazioni, attraverso i quali la cultura oppressiva ed egoica indebolisce i suoi appartenenti, rendendoli schiavi di false percezioni e di bisogni indotti, certamente incapaci di una rivoluzione che vada al centro dei problemi: smascherare la natura impersonale e perversa dell’Ego e del potere dominio.

Mauro Scardovelli

fonte:  http://www.aleph.ws

Il controllo di sé stessi è il segreto della felicità

Prezzo € 9,00
Compralo su Macrolibrarsi

Se è vero che tutti cercano la felicità, l’autore insiste sul fatto che essa si esprime solo nel qui e ora, non è possibile essere felici domani o ripetere la felicità di ieri. Detto questo propone delle chiavi per nutrirla: la legge di causa e effetto, essere coscienti del proprio vivere, godere della vita in ogni momento.