Emma e il Baku Blu – Bradburne

Se fossi blu saresti anche tu
uno scalpitante e incalzante Baku.
Se i sogni fossero frittelle, e non pensieri a rotelle,
ne mangeresti di sicuro di più.
…Emma si rigira con un gran sorriso sul volto
gli occhi ancora chiusi nel sonno.

Emma è una bimba di 8 anni e Baku è un mostro blu in grado di divorare i suoi sogni ma non i suoi incubi, perchè non può digerirli.
La storia di Emma racconta una leggenda giapponese che se un bambino, svegliato da un terribile incubo, ripete per tre volte «Baku-san, vieni a mangiare il mio sogno», la creatura entrerà nella sua stanza e divorerà l’incubo. Ma guai ad abusare dei servigi del Baku, perché se dovesse rimanere affamato, potrebbe mangiare anche speranze e desideri! Al Baku blu che abita i sogni di Emma, però, gli incubi sono indigesti. Preferisce di gran lunga il sapore dei sogni belli e questo è un gran problema.


Nella trama si fondono stupore, meraviglia, scoperta dell’altro: Emma è una bambina di indole solitaria. La notte è di quelle agitate, perché il giorno dopo c’è un importante esame di matematica. Ma quando nel sonno le appare il tapiresco Baku blu, tutto prende una piega magica e surreale. Baku è in difficoltà: c’è un incubo che proprio non gli va giù. Finché Emma comprende quanto quella strana dieta a base onirica renda difficile l’esistenza della creatura blu.
C’è anche una morale: il Baku, nonostante la fame, capisce che non può mangiare i sogni più belli della piccola.
Il Baku Blu è un mostro blu che mangia i sogni con una lunga lingua, spaventoso, ma in qualche modo anche amichevole e affascinante.

Ne hai compiuti sette solo un anno fa,
in un baleno ne avrai quattordici,
e poi volerai all’università.
Gli anni passano come in un sogno,
ma se fuori invecchiamo
dentro restiamo quelli di sempre.
Gli anni passano, ma i nostri sogni
d’infanzia restano per sempre.

La storia è accompagnata dalle illustrazioni stupende e delicate di Chiara Sacchi con uno stile lirico, etereo, impalpabile come i bei sogni, ma a volte anche tormentato, nervoso, inquieto quando si tratta di incubi. Le illustrazioni accompagnano e ben si adattano al testo estremamente musicale e ritmico di Bradburne.
È come se la musica, in questa versione di Emma e il Baku blu, sia stata sostituita dalle illustrazioni, che raccontano le emozioni della bambina attraverso l’alternanza di colori ora freddi, ora caldi.

Eppure, senza i sogni
la vita e i progetti non sono niente, perchè
un vuoto totale senza sogni
non vale poi un granchè.

E grazie a te, mio dolce Baku
tutto per me un sogno bellissimo terrò
Che ogni giorno mi aiuterà
ad affrontare le sfide che incontrerò.

Il risultato di questa collaborazione è lo splendido volume di Emma e il Baku Blu edito da Valentina Edizioni, un libro di un’opera lirica per bambini e famiglie, rappresentato per la prima volta nel 2017 presso la Biblioteca Braidense.
Quello di Bradburne, non è solo una storia di evasione ma è un modo per avvicinare le famiglie e i bambini al mondo delle opere splendidamente racconatate e messe in scena a teatro.

L’autore James M. Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, ha incontrato per la prima volta il Baku nel 1985, mentre era in viaggio in Oriente, la figura di questa creatura ibrida della tradizione cinese, entrata poi nella mitologia giapponese. “Quando la figlia di 9 anni del mio amico compositore Bruce Adolphe ha letto la storia ha voluto a tutti i costi che il padre scrivesse un’opera ispirata al racconto, e io scrissi il libretto»

Ecco, ora abbiamo capito perchè a volte i sogni son così difficili da ricordare, c’è un buffo e strambo Baku blu affamato che li vuole mangiucchiare?!
Dopo la lettura, diamo spazio ai bambini per farci raccontare a ruota libera i loro sogni sulle ali della fantasia,… non si sa mai che non vediamo e sentiamo comparire un Baku blu mangiucchione 😉

ACQUISTA IL LIBRO ADESSO QUI:

C’è un RINOFANTE sul tetto!

“Daniel va a dormire per la prima volta dai nonni.
Il nonno gli legge la storia di un soldato valoroso.
La nonna gli canta la canzone di un topolino coraggioso
che corre sopra un orologio.
Adesso è ora di addormentarsi.”

Daniel, un bambino come tanti, già in pigiama, indossa pantofole tartan e tiene sotto il braccio il suo orso e, accompagnato dalla sua valigia, viene lasciato a dormire a casa dei nonni…per la prima volta e quando si spegne la luce la sua fantasia si scatena.
È alla sua prima prova di autonomia, lontano dai suoi genitori e le cose non vanno proprio per il verso giusto.
I nonni sono molto bravi: gli leggono una storia, gli cantano una canzone, ma già dalla prima pagina, quando tutto sembra tranquillo, le illustrazioni “entrano” nella testa di Daniel e ci fanno vedere il suo mondo, che amplifica i dettagli più inquietanti di ciò che lo circonda.

Una volta si aveva paura di un semplice lupo…
Ma se ora ballano sul tetto pesantissimi “RINOFANTI
oppure sbuffa nel bagno un viscido “COCCOPOTAMO”?
O sbuca dall’armadio una “DRAGORAFFA” blu dagli occhi fluorescenti
e da sotto al letto fa capolino un peloso “CERVORILLA”?

Daniel ha paura, anche se fatica ad ammetterlo.
Chiama il nonno per quel rumore sul tetto (i rinofanti, appunto)….

…in modo piuttosto paziente, il nonno provvede a scacciare i rinofanti con il suo bastone da passeggio…

 


poi la nonna, per il coccopotamo in bagno,

e ancora il nonno, per la dragoraffa nell’armadio.
La paura, si sa, è creativa: ci porta a immaginare, a ricostruire, a rimescolare elementi tra di loro rendendoli più spaventosi di ciò che sono.
Le creature nascono da un rumore che proviene dalla stanza accanto, o da qualcosa di intravisto nell’armadio: sono i sensi amplificati dall’allerta provocata dalla nuova situazione in cui Daniel si ritrova.

Con l’aiuto amorevole e giocoso dei nonni, Daniel affronterà uno a uno i «mostri» della sua immaginazione, uscendo indenne dall’attacco sferrato. La penultima battaglia contro i fantasmi della paura sarà con un cervorilla sotto il letto, che scoprirà essere un orsacchiotto di peluche, innocuo e addormentato.
L’ultima, invece, sarà la più ardua da combattere. Questa volta qualcosa si muove sul serio fra le coperte. Daniel vorrebbe sprofondare nel sonno senza vedere, ma è il caso di resistere e fare una coraggiosa ricognizione.
Questa volta la belva non è nata dalla fantasia, esiste davvero ed è il gattone dei nonni che fa le fusa e ha scelto l’amicizia di quell’ospite inatteso e gradito 😀

Con l’ironica trovata di questi animali spaventosi ma immaginari abbiamo un albo illustrato, che arriva dal Sudafrica per LupoGuido, neo-nato marchio per ragazzi, un albo illustrato che affronta in modo nuovo, la tanto famosa paura del buio. Un libro che si rivolge ai bambini, e vuole raccontare senza insegnare, ma per divertire, e questo è un albo davvero divertente!
C’è qualcuno che spia la scena da un buco, attorno il nero più pesto, Daniel e l’orso hanno gli occhi fissi e spalancati.
Quel qualcuno che osserva la scena da un buco è proprio il lettore che da passivo si farà attivo, pronto a sostenere Daniel e aiutarlo ad attuare un piano…di fuga! C’è un RINOFANTE SUL TETTO!!!!

Daniel riuscirà a trovare pace solo quando riuscirà ad ammettere ai nonni (e soprattutto a se stesso) di avere avuto paura, dimostrando che le sensazioni vanno vissute, affrontate e comunicate, e non nascoste.

C’è un rinofante sul tetto! di Marita van der Vyver, illustrato da Dale Blankenaar pubblicato per la prima volta nel 1997, è valso alla sua autrice vari premi letterari.
Opera molto più complessa di quanto potrebbe sembrare, C’è un rinofante sul tetto! è un divertente viaggio all’interno della psiche infantile e dei suoi arcani segreti, in grado di chiarire aspetti spesso misteriosi e conflittuali.
Dedicata a chiunque si trovi in difficoltà al momento di lasciare i bambini dai nonni per qualche notte…
ll bambino non esiterà a riconoscersi in quella lunga serie di paure e a ridere di gusto di un inconscio non ancora in grado di superare a pieno il terrore del buio e dell’ignoto 😉

Il formato insolito, stretto e alto, del libro, amplifica la dimensione onirica delle illustrazioni: la stanza dove dorme Daniel, ad esempio, sembra altissima, come se Daniel fosse osservato da qualcosa di molto più grande di lui.

E i mostri immaginari invadono le doppie pagine in tutta la loro trabordante presenza, incontenibili come le paure del protagonista.

È una storia che può essere goduta a più livelli e a differenti età che, come abbiamo già indicato, non vuole insegnare nulla ai bambini su come affrontare le proprie paure.
È una storia senza morale per i bambini, ma con un enorme insegnamento per noi adulti: è il bambino che deve rimanere al centro della storia, esattamente così com’è, con le sue paure, le sue debolezze, i suoi salti di crescita.
Noi adulti possiamo solo metterci accanto e far sentire loro che siamo presenti a supportarli con serenità e comprensione, senza però prendere la guida della situazione (non a caso i co-protagonisti di questa storia sono i nonni e non mamma e papà, solitamente più coinvolti emotivamente).
In C’è un rinofante sul tetto! i nonni giocano un ruolo fondamentale, affrontando e sconfiggendo – senza mai negarli – i mostri che nascono dalla fantasia del nipote Daniel.

Buona lettura tra mostri creativamente spaventosi e avventure tutte vostre per sconfiggerli 😉
Puoi acquistare il libro QUI:

Il mondo sembra brutto perché tu stai male

mondo-felici
Il sistema è perfetto cosí com’è.
L’unico che deve cambiare sei tu!
Esci dal tumultuoso torrente degli eventi e prendine il controllo.
Sii domatore di fiumi. Nell’ accusare il sistema del tuo fallimento lo stai idolatrando, gli stai assegnando i poteri di un Dio, ti inginocchi ai suoi piedi, ti pieghi al suo volere, ne diventi schiavo.
In altre parole stai facendo il suo gioco, ne sei complice.
Dare la colpa per quanto ti accade a qualcuno che non sei tu, significa trasferire la Forza da te a lui.
Il Sistema è tarato sul livello di coscienza delle masse.
Il cibo, le medicine, le leggi, l’istruzione ….. tutto è pensato per gestire la coscienza di massa.
Il Sistema e’ perfetto, cosí come l’universo è perfetto.
La responsabilita’ di uscire dal Sistema è solo tua, si trova interamente nelle tue mani, non in quelle del Sistema. Ma se vuoi essere libero devi esserlo rispetto ai tuoi stessi meccanismi interiori, non rispetto a qualcuno che si trova la’ fuori.

La fuori ci sono solo le tue proiezioni, i tuoi sogni, i tuoi incubi.
Se sei infelice a causa del Sistema, allora il Sistema è più forte di te, e se è più forte di te non puoi vincerlo.
Abbandona la descrizione rovesciata del mondo che viene inculcata sin da tenere eta’ nei cuccioli appartenenti alle masse del pianeta.
La causa è all’interno e l’effetto è all’esterno, non viceversa.
Non stai male perche’ il mondo è brutto, ma il mondo sembra brutto perché tu stai male.
Il Sistema di cui sei schiavo vuole fortemente che tu continui a lamentarti di lui e se tu iniziassi a combatterlo sarebbe ancora più’ contento.
Nel lamentarti gli riconosci potere.
La lamentela è la preghiera che gli rivolgi tutti i giorni.
Nel lamentarti lo stai pregando come si prega un idolo.

”Divieni re e un regno ti sarà dato.”

Risvegliare la Macchina Biologica Umana

Voto medio su 39 recensioni: Buono

“Al di là delle parole che vi sono scritte, in questo libro è impressa una Forza che lo rende un amuleto. Proprio il fatto che sia breve evita le dispersioni e lo “polarizza” in un’unica direzione – il risveglio – rendendolo un laser. Il mio consiglio è di acquistarlo come acquistereste un oggetto magico da tenere sempre con voi (è agevolmente contenibile in una borsetta o in una tasca).

Un amuleto è un oggetto “caricato” che agisce sui piani sottili della persona che lo porta con sé. Toccarlo, guardarlo, leggerne alcune righe aprendolo “a caso” servirà a ricordarvi che state lavorando su voi stessi, che siete voi ad aver attratto la realtà che osservate in questo momento nella vostra vita, e che proprio voi potete cambiarla cambiando voi stessi.

Lo scopo di questo piccolo libro è farvi tornare costantemente al Centro… che lo vogliate o meno!”

Salvatore Brizzi

Questo è un libro in formato tascabile di sole 80 pagine.

Come ha detto lo stesso autore in un’intervista: In verità non c’è molto da scrivere sul risveglio.

Per fare il Lavoro pratico non servono incomprensibili testi di Esoterismo e Alchimia.

Questi sono libri molto utili per altri versi, sui quali anch’io ho studiato, ma per sapere come fare a svegliarsi basterebbero tre pagine scritte bene… e tanta, tanta voglia di lavorare.

I Figli una Nuova Visione – Osho

osho-figli

 “Ogni bambino nasce felice, innocente, colmo di meraviglia. Poi accade qualcosa, e tutti quei bambini meravigliosi si perdono: la loro innocenza viene distrutta. E tutta la loro felicità si trasforma in disperazione. Osserva un bambino che raccoglie conchiglie e pietre colorate sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio.”

In questo meraviglioso libro “I Figli una Nuova VisioneOsho ci guida a riscoprire la grande importanza dei condizionamenti che fin da bambini riceviamo e a nostra volta, anche inconsciamente diamo ai nostri figli.

Sono suggerimenti da non sottovalutare per portare i bambini a vivere un futuro “diverso”, sono allo stesso tempo molto semplici ma radicali per chi sceglie di essere genitore;

Osho propone come soluzioni per non condizionare e reprimere i bambini nei desideri dei genitori alcune soluzioni: incoraggiare lo spirito d’avventura che i bambini hanno e il loro innato spirito di ricerca, per lasciarli quindi liberi di esplorare il mondo e anche loro stessi e la loro sessualità, creare fin dall’inizio relazioni di comunicazione fortemente ed assolutamente sincere ed oneste tra figli e genitori per evitare il ripetersi di “errori”  generazionali, vivere come nelle comuni, in alternativa alla famiglia singola, accettare la disubbidienza per lasciare gli orizzonti aperti alle avventure della vita.

E’ una visione sicuramente nuova per noi, che ci potrà risultare fin troppo rivoluzionaria ma ricordiamoci che ci sembra tale perché abbiamo paura perché siamo noi genitori che abbiamo progetti ben precisi, vorremmo che i nostri figli diventino questo o quest’altro, che diventino ricchi, rispettati, e famosi, vorremmo che i nostri figli soddisfino i nostri ego insoddisfatti, per far vivere alla fine a loro la vita che avremmo voluto vivere noi…

Al fine di amare i nostri figli sarebbe bello non far vivere attraverso di loro i nostri desideri ed ambizioni.

Loro hanno bisogno di amore e libertà ed è pura gioia vederli VIVERE la propria VITA e la propria libertà.

Se li amiamo veramente non gli imponiamo le nostre idee..

” Il bambino ha bisogno del tuo amore, non del tuo aiuto. Non puoi aiutarlo a raggiungere uno scopo che non conosci: tutto ciò che puoi fare è non interferire. E di solito, con la scusa dell’aiutare l’altro, si interferisce continuamente con lui, e poiché lo si fa in nome di qualcosa di bello, nessuno solleva obiezioni. La capacità di non interferire è una delle cose più difficili, non fa parte della natura della mente. La mente desidera interferire continuamente e con insistenza. Più riesci a interferire, più potente diventi.

 …Non si tratta di aiutare il bambino, si tratta di proteggerlo. Se hai un bambino, proteggilo da te stesso. Proteggilo da tutti coloro che possono influenzarlo. Esistono solo bambini che si portano appresso le paure e la debolezza dei loro padri, delle loro madri e di tutti i parenti, di quelli che hanno loro impedito di essere se stessi.

 …Se sei un genitore, hai bisogno di un grande coraggio: il coraggio di non interferire. Mostra al bambino direzioni sconosciute da esplorare. Non fargli temere il buio, non creare in lui l’incubo del fallimento o la paura per tutto ciò che è sconosciuto. Sostienilo. Quando inizia ad esplorare zone sconosciute dagli tutto il tuo appoggio, il tuo amore e le tue benedizioni.

 …Se ami, sarà molto facile. Non domandare “come fare” perché il “come” implica chiedere un metodo, una tecnica, e l’amore non è una tecnica. Ama i tuoi figli, gioisci della loro libertà.

 …Potranno essere felici solo se diventeranno ciò che devono diventare. Possono solo realizzare il seme che portano dentro di sé. …L’educazione è un ponte tra ciò che è potenziale e il suo realizzarsi. “

Infine Osho ci insegna che “ i bambini nascono attraverso di voi, ma appartengono a Dio, appartengono al tutto. Non possedeteli, non crediate che vi appartengano: come potrebbero appartenervi? Se questo modo di vedere si farà largo in voi, allora… solo allora non ci sarà più crudeltà.”

Il segreto della felicità è tutto qui: sii qui e ora!

Elisa – Crescere Leggendo

I Figli una Nuova Visione - Libro
La scienza dell’essere

Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

E se anche una sola volta hai assaporato cosa si provi a essere nel presente – a volte, mentre guardi un’alba o un tramonto, sii semplicemente presente, così potrai assaporarne il gusto – ti stupirai, ma arriverai a possedere per sempre la chiave che ti introduce nel reale.

Una chiave che può aprire tutte le porte dei misteri della vita..

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: L'Amore non Muore Mai di Hernàn Huarache Mamani