La sorpresa della Volpe – Virginia Stefanini

Un giorno la Volpe ha un’idea delle sue.
“È un’idea talmente furba” pensa, “che nessuno riuscirà a indovinare che cosa ho in mente”.

La Volpe, è un animale molto furbo, molte storie ce lo insegnano e questa volta ne ha pensata una delle sue: è un’idea così geniale che nessuno riuscirà ad immaginarla! E così inizia la sua giornata in giro alla ricerca dei suoi cinque amici animali.

Il primo incontro è con l’Orso goloso e buongustaio di torte: viene invitato dalla volpe a recarsi all’albero cavo perché “ci sarà una sorpresa da leccarsi i baffi”!
L’Orso pensa subito alla cosa che gli piace di più cioè alla gara di torte e pertanto segue subito la volpe per essere sicuro che la “furbastra” non mangi tutti i dolci.

Il secondo incontro è con la Lepre sportiva: viene invitata a correre all’albero cavo per vivere un’occasione speciale da non farsi scappare! La lepre, appassionata di calcio vuole raggiungere l’albero sperando di fare una bella partita; è meglio seguirla prima che la volpe imbrogli l’arbitro!

Il terzo personaggio che incontra la volpe è il Topo appassionato di libri: viene invitato all’albero cavo per ascoltare una storia speciale…
Il topo è così curioso e desideroso di leggere nuove storie che segue la volpe con la paura che spariscano tutti i libri!

Il quarto animale che la volpe incontra è la Civetta appassionata di rock: viene invitata all’albero cavo per ascoltare qualcosa di speciale; la civetta corre veloce e pensa: ”meglio che segua la volpe, non vorrei entrasse senza biglietto”.

L’ultimo incontro è con la Tartaruga appassionata di circo: viene invitata a recarsi all’albero cavo per vedere una sorpresa che farà morire dal ridere tutti. Si dirige verso l’albero cavo in fretta per evitare che la volpe arrivi per prima!

L’orso, la lepre, il topo, la civetta e la tartaruga, decidono di seguire la volpe senza esitazione perché ripensano immediatamente a ciò che più li appassiona: le torte, il calcio, i libri, la musica rock, il circo.
Anche se sono un po’ diffidenti vogliono arrivare in fretta per evitare uno scherzetto della volpe furbastra. Si recano tutti verso l’albero cavo, appena entrano nell’albero cavo si fa buio e gli animali hanno paura.
Ma dov’è la sorpresa che volpe tanto elogiava?
Cos’ha nascosto nell’albero cavo?
Ha davvero una sorpresa per gli animali o vuole fare a tutti uno scherzo?

La Sorpresa della Volpe di Virginia Stefanini e Margherita Micheli edito da Camelozampa è un albo illustrato che racconta il pomeriggio di un gruppo di sei animali che scoprono che condividere le proprie passioni con gli altri, anche quando sono molto diverse, è l’idea più sorprendente che si possa avere.
(Il libro, inoltre, è stampata in un’edizione ad alta leggibilità.)
Virginia Stefanini costruisce un racconto brillante, con un finale davvero a sorpresa. Le illustrazioni di Margherita Micheli, dai raffinati toni pastello, invitano a un gioco alla scoperta dei deliziosi dettagli che caratterizzano ognuno dei protagonisti.
In compagnia di questi simpatici animali alle prese con le loro passioni scopriamo un racconto dolce e pieno di tenerezza su quello che facciamo perché i nostri amici capiscano quanto sono speciali per noi, ci aiuta a uscire dai pregiudizi e a capire che cosa è realmente la condivisone
Condividere ciò che amiamo senza imporlo agli altri,
condividere passioni e aprirsi alle passioni dell’altro,
senza per questo rinunciare alle proprie.
E’ questo che Virginia Stefanini racconta ai piccoli lettori. Racconta e non insegna perché questa storia non è mai moralista e questo grazie alla freschezza del personaggio della volpe e all’ironia che pervade il racconto
L’amicizia è un tema portante raccontato e illustrato con i giusti toni, l’amicizia contro ogni pregiudizio e al di là di ogni differenza.

La sorpresa della volpe e la sorpresa che è custodita all’interno rappresentano un invito a vivere la felicità condividendo le passioni di ciascuno, dando a tutti la possibilità di esprimersi per come si è, senza pensare a stereotipi e pregiudizi, mettendo in luce le proprie caratteristiche, i propri talenti, i propri limiti e le passioni. Una storia speciale con un finale a sorpresa!

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Il nocciolo duro: il cuore dell’Autostima

DEFINIZIONE DI “NOCCIOLO DURO”:
“Sviluppare chiarezza, consapevolezza e coerenza su chi
si è come persone (identità) e sul proprio “scopo” su questa terra (missione);
su cosa sia maggiormente importante nella vita (valori),
sulle proprie convinzioni più importanti ( credenze),
su quali siano i propri talenti, le proprie capacità e le proprie passioni”.

Una sessione esplosiva per conoscersi profondamenteacquisire padronanza personale. Una crociera all’interno di se stessi per rafforzare il proprio “nocciolo duro”, la propria identità, per avere una “visione” precisa di sé; per capire dove ci si autolimita e per trovare le spinte giuste volte a realizzare ciò che davvero si vuole.

IL NOCCIOLO DURO

Il principio di partenza: più si è consapevoli della propria “mappa del mondo” meglio ci si assume la responsabilità delle proprie azioni. Scoprire, guardando con le lenti della consapevolezza, le proprie radici, significa avere una bussola sempre con sé che punta il nord, una direzione che infonde potere e coerenza, frutto della leadership personale.


NOCE
o ALBICOCCA?

E’ questa la domanda su cui tutti noi dovremmo riflettere… E’ questa la domanda chiave a cui il corso di autostima NOCCIOLO DURO darà le giuste riposte… risposte che vi consentiranno di scegliere e di volere ciò che deciderete di fare!

Una sana autostima è la più importante conquista per ognuno di noi.
Tutto è subordinato a essa ed essa è strumentale a
tutto: obiettivi, risultati, relazioni.
In una sola parola: FELICITA’.

Tre giornate uniche, coinvolgenti e di riflessione profonda su se stessi per indirizzare il proprio focus mentaleavere una direzione nella vita che infonda potere e coerenza trovare le spinte giuste per realizzare ciò che davvero vogliamo.

Il faro ci indica la destinazione e la nostra bussola, nei momenti di difficoltà, ci guida anche quando tutto sembra confuso. Avere ben chiara la missione personale e come raggiungerla, passo dopo passo, fa aumentare il desiderio e la motivazione per assaporare i benefici che otterremo.

Tutte le navi non lasciano il porto senza avere stabilito prima la destinazione da raggiungere e la rotta da seguire. Dedica tre giornate a te stesso:

IL NOCCIOLO DURO: IL CUORE DELL’AUTOSTIMA
è l’occasione per scoprire
come avere fiducia in se stessi,
rafforzare l’autostima e agire con ottimismo e determinazione!

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Ami la tua Vita?

Guardiamoci intorno per un momento.

Tutti noi amiamo le cose materiali, gli oggetti, ciò che possediamo. Amiamo fare shopping, acquistare, possedere, collezionare, essere proprietari.

Perché invece non proviamo ad amare di più la vita anziché le cose?

Sicuri che non ci sentiremmo meglio?

Pensiamoci: la nostra ossessione per le cose e gli oggetti è divenuta una condizione decisamente poco salutare. Quando avvertiamo un vuoto o una mancanza nella nostra vita, cerchiamo di colmarla acquistando cose. Quando abbiamo problemi, compriamo cose. E tutti questi oggetti stanno diventando sempre più costosi, sempre più grandi, sempre più luccicanti…. sempre più inutili.

Questa ossessione per le cose ci porta a possedere sempre più oggetti, sempre più confusione, sempre più disordine… e nulla di tutto ciò che acquistiamo è in grado di dare maggiore significato alla nostra esistenza.

Noi non siamo ciò che possediamo. Prova a semplificare. Elimina tuttò ciò che non ti è davvero necessario. Riscopri l’amore per la vita e la gioia delle esperienze, la meraviglia del contatto con il prossimo e il piacere delle emozioni.

Non hai bisogno di possedere oggetti e cose materiali per essere felici.

Prova a sostituire la ricerca delle cose con l’amore per la vita. E’ più semplice ed infinitamente più appagante.

Ecco alcuni suggerimenti che puoi mettere in pratica da subito:

Riscopri la passione per la vita.

Spesso, quando siamo depressi, facciamo shopping per cercare di sollevarci. Prova invece ad uscire e a riscoprire la bellezza della natura, apprezza la meraviglia del mondo intorno a te. Fai una passeggiata, un giro in bicicletta, nuota, fai sport. Assapora la vita, sentila scorrere nel tuo io più intimo e profondo.

Regala emozioni ed esperienze.
Acquistiamo oggetti per gli altri per cercare di dimostrare loro quanto li amiamo: ciò spesso ci impedisce di connetterci intimamente con il prossimo, blocca le nostre emozioni e ci mantiene distanti dalle persone cui invece vorremmo mostrare il nostro affetto. Prova allora a regalare esperienze anziché oggetti. Scrivi una lettera a chi vuoi bene, organizza una gita con gli amici, un breve viaggio con il tuo partner, qualcosa che possa trasmettere delle emozioni. Un’esperienza ha molto più significato di un oggetto.

Connettiti con il prossimo.
Se è da un pò che non vedi un tuo amico, chiamalo al telefono e invitalo a uscire. Togli tuo figlio da davanti la TV e portalo a fare una passeggiata nella natura. Organizza una serata romantica con il tuo partner. Vai a trovare i tuoi genitori o i tuoi nonni. E sii presente quando sei con loro – ascolta veramente, parlagli con il cuore.

Gestisci le tue emozioni.

Se avverti l’esigenza di fare shopping semplicemente perché vuoi risollevare il tuo umore, cerca innanzitutto di assumerne consapevolezza. Prova quindi a gestire le emozioni che sono la causa del tuo stato d’animo, anziché cercare di dimentarle facendo shopping. Se ti senti depresso, nervoso, ansioso, prova a sentire queste emozioni, prova a comprendere cosa le ha causate, prova a gestirle. La buona notizia è che immergersi nella vita, diventare più attivi e connettersi con il prossimo è un aiuto impagabile per superare gli stati emozionali negativi.

Comprendi che ciò che conta davvero è la vita, non le cose.
Gli oggetti sono oggetti – se li perdi, te li rubano o si rompono, in fondo non si tratta di un dramma, no? Se sei affezionato ad un oggetto perchè è legato a un ricordo piacevole o a una persona cui vuoi bene, focalizzati su quel ricordo o su quella persona, non sull’oggetto.

La vita è una lunga serie di emozioni, di esperienze, di pensieri e di sentimenti. Al termine di questo viaggio, ti guarderai indietro e ricorderai le tue esperienze, le persone che ti hanno amato e quelle a cui hai voluto bene, le emozioni che hai vissuto e le passioni che ti hanno rapito. Non le cose che hai posseduto.

La Legge dell’Attrazione e l’Amore: 4 Percorsi per Amare Davvero!

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Dopo il successo di Il Potere dell’Amore, Roy Martina, medico e psicologo esperto di kinesiologia, ritorna con un libro che descrive il suo metodo di formazione personale applicato all’amore. Questo libro è il frutto più recente della ricerca di nuove strade per la cura degli stati di disagio e per la liberazione dei blocchi energetici che ci impediscono di percorrere il sentiero di luce e di amore verso la realizzazione personale.

Il dottor Martina ha studiato per molti anni l’approccio distico alla medicina e ne insegna i principi fondamentali: equilibrio, amore, gioia, saggezza. La sua missione coinvolge interamente i pazienti e i clienti che si rivolgono a lui per risolvere piccole e grandi problematiche e ha come fondamento l’insegnamento dell’amore come approccio alla vita.

Il primo principio del suo percorso di crescita e sviluppo personale infatti dice: “Ama e accetta te stesso così come sei”.

E il CD contiene una meditazione scritta da Roy Martina con voice over in italiano, intesa a risvegliare la forza d’amore dentro di te, insieme a musiche originali composte da Capitanata per sciogliere le tensioni di mente e corpo.

Questa è la chiave della felicità. Ed è già nelle tue mani.

È la cosa più semplice da fare: prendere quella chiave e aprire la prigione di convinzioni, pregiudizi, paure, insicurezze dentro la quale ti sei rinchiuso volontariamente, e uscire.

Amando veramente te stesso puoi farlo. Il mondo ti verrà incontro sotto una luce nuova e vivrai una vita felice, vibrerai all’unisono con i tuoi desideri e con l’energia dell’universo, e grazie alla legge dell’attrazione manifesterai i tuoi desideri. Perché tutto quello di cui hai bisogno è l’amore: All you need is love!

Le critiche

biglie
Ogni persona è convinta di essere nel giusto.

“Ho speso i migliori anni della mia vita a procurare ai miei simili i
migliori divertimenti, per aiutarli a vivere meglio, e la ricompensa è stata
la calunnia e tutta un’esistenza da braccato.”
(Al Capone). Lui non si
sentiva affatto in colpa, anzi si considerava una specie di pubblico
benefattore.

La gente non accetta  critiche sul proprio modo di comportarsi, per quanto
sbagliato possa essere. La critica è inutile perché pone le persone sulla
difensiva e le induce immediatamente a cercare una giustificazione. È
pericolosa, perché ferisce l’orgoglio della gente, la fa sentire impotente e
suscita risentimento.

Il risentimento per le critiche ricevute può demoralizzare i dipendenti, i
familiari, gli amici, senza contribuire in alcun modo a migliorare la
situazione.

La critica è come un piccione viaggiatore: ritorna sempre da dove era
partita. Convinciamoci che la persona che cerchiamo di correggere o di
condannare farà di tutto per difendersi e ritorcere l’accusa, o per lo meno
dirà: “Non vedo come avrei potuto agire diversamente”.

Conoscete qualcuno che volete cambiare, mettere in riga, migliorare? Bene,
ma perché non cominciate da voi stessi? Da un punto di vista egoistico dà
molto più profitto che migliorare gli altri e fa meno danni.

Se volete suscitare domani un risentimento che può persistere per decenni e
magari fino alla morte, avanti con le critiche, anche se del tutto
ingiustificate.

Trattando con la gente ricordiamoci che abbiamo a che fare con creature
governate non dalla logica ma dalle passioni, piene di pregiudizi e mosse
dall’orgoglio e dalla vanità.

Benjamin Franklin
, intervistato, alla domanda su quale fosse il segreto del
suo successo, svelò: “Non parlo male di nessuno e dico di tutti tutto il
bene possibile “
.

Tutti gli sciocchi sono capaci di condannare, criticare, recriminare, e la
maggior parte lo fa. Ma ci vuole carattere e autocontrollo per capire e
perdonare.

Spesso i genitori provano l’irresistibile impulso di criticare i loro figli,
vi leggerò un classico del giornalismo americano: “Father Forgets” di
Livingstone Larned

Ascolta figlio, ti dico questo mentre stai dormendo con la manina sotto la
guancia e i capelli biondi appiccicati alla fronte. Mi sono introdotto nella
tua camera da solo: pochi minuti fa, quando mi sono seduto a leggere in
biblioteca, un’ondata di rimorso mi si è abbattuta addosso, e pieno di senso
di colpa mi avvicino al tuo letto.

E stavo pensando a queste cose: ti ho messo in croce, rimproverato mentre ti
vestivi per andare a scuola perché invece di lavarti ti eri solo passato un
asciugamano sulla faccia, perché non ti sei pulito le scarpe. Ti ho
rimproverato aspramente quando hai buttato la roba sul pavimento.

A colazione, anche lì ti ho trovato un difetto: hai fatto cadere cose sulla
tovaglia, hai ingurgitato cibo come un affamato, hai messo i gomiti sul
tavolo. Hai spalmato troppo burro sul pane e, quando hai cominciato a
giocare e io sono uscito per andare a prendere il treno, ti sei girato e hai
gridato: “Ciao, papino!” e io ho aggrottato le sopracciglia e ho risposto.
“Su dritto con la schiena!”

E tutto è ricominciato da capo nel tardo pomeriggio, perché quando sono
arrivato eri in ginocchio sul pavimento a giocare alle biglie e si vedevano
le calze bucate. Ti ho umiliato davanti agli amici, spedendoti a casa
davanti a me. Le calze costano, e se le dovessi comprare tu, le tratteresti
con più cura.

Ti ricordi più tardi come sei entrato timidamente nel salotto dove leggevo,
con uno sguardo che parlava dell’offesa subita? Quando ho alzato gli occhi
dal giornale, impaziente per l’interruzione, sei rimasto esitante sulla
porta. “Che vuoi?” ti ho aggredito brusco. Tu non hai detto niente, sei
corso verso di me e mi hai buttato le braccia al collo e mi hai baciato e le
tue braccine mi hanno stretto con l’affetto che Dio ti ha messo nel cuore e
che, anche se non raccolto non appassisce mai. Poi te ne sei andato
sgambettando giù dalle scale.

Be’, figlio, è stato subito dopo che mi è scivolato di mano il giornale e mi
ha preso un’angoscia terribile, cosa mi sta succedendo? Mi sto abituando a
trovare colpe, a sgridare; è questa la ricompensa per il fatto che sei un
bambino, non un adulto? Non che non ti volessi bene, beninteso: solo che mi
aspettavo troppo dai tuoi pochi anni e insistevo stupidamente a misurarti
col metro della mia età.

E c’era tanto di buono, di nobile, di vero nel tuo carattere! Il tuo piccolo
cuore così grande come l’alba sulle colline. Lo dimostrava il generoso
impulso di correre a darmi il bacio della buona notte. Nient’altro per
stanotte figliolo. Colo che son venuto qui vicino al tuo letto e mi sono
inginocchiato, pieno di vergogna.

È una misera riparazione, lo so che non capiresti queste cose se te le
dicessi quando sei sveglio. Ma domani sarò per te un vero papà. Ti sarò
compagno, starò male quando tu starai male e riderò quando tu riderai, mi
morderò la lingua quando mi saliranno alle labbra parole impazienti.
Continuerò a ripetermi, come una formula di rito: “è ancora un bambino, un
ragazzino!”

Ho proprio paura di averti sempre trattato come un uomo. E invece come ti
vedo adesso, figlio, tutto appallottolato nel tuo lettino, mi fa capire che
sei ancora un bambino. Ieri eri dalla tua mamma, con la testa sulla sua
spalla. Ti ho chiesto troppo, troppo.”

Invece di condannare l’operato della gente, cercate piuttosto di capirla.
Cercate di immaginare perché la gente fa quello che fa. È molto più utile
che criticare, senza contare che genera simpatia, tolleranza e gentilezza.

Libri consigliati:



Dale Carnegie

Come Trattare gli Altri e Farseli Amici

Bompiani
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Prezzo € 8,50

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Vivere l’istante presente

– La difficoltà non sta nel riflettere, ma nell’avere l’intenzione di riflettere. Inizia con l’accogliere sempre le occasioni che ti si offrono. Accettare volontariamente di riflettere conferisce l’abitudine di riflettere spontaneamente.

– La parte più profonda dell’anima è quella che ti dà il potere di essere, nel bel mezzo della folla, a chilometri di distanza con lo spirito. Possiede la più nobile e la più rara delle libertà.

– Impara ad afferrare l’istante. Non nasconderti, non fuggire nella fantasmagoria del passato o del futuro. Chiama a raccolta il tuo spirito, là dove sei, con un’acuta consapevolezza dell’istante.                                    Esso è là dove siamo noi . Non c’è altro luogo che questo.

– Sii felice ora. Non c’è altra occasione per amare.

– Ti lamenti dell’incomprensione degli altri, della solitudine e della mancanza di amore. Ma non pensare che domani andrà meglio. “Domani” è solo un modo di vedere dello spirito e non ha più realtà di un sogno. Impara ad afferrare l’istante. Tutte le risposte ti sono date in ogni istante che viene. Non accontentarti di restare sulla riva a osservare l’acqua che scorre: immergiti nel fiume.

– Se vuoi distruggere la tua paura del tempo e della morte immagina la vita come un cerchio senza inizio né fine. Considera l’istante presente come il punto che indica l’inizio e la fine nello stesso tempo.

– Quando incontri qualcuno non accontentarti di vivere istanti superficiali. Se lo ami prova quello che lui sente nella sua interiorità. Impara a viaggiare nei suoi sogni e nei suoi desideri. Non confondere l’istante presente con gli istanti quotidiani che la gente crede di poter misurare con l’orologio.

– Non si costruisce l’avvenire sognando il futuro, ma concentrando il desiderio e la volontà sull’istante presente. Non c’è altra via. L’istante presente è la fonte di tutte le cose, il cuore del mondo.

– Non rimandare a domani quello che puoi vivere oggi. L’istante passato, che non hai saputo trattenere, è un istante perduto.

– Un’esperienza vissuta, forte, intensa non appartiene al passato. E’ con te in ogni istante. Non lasciare l’istante.

Vivere in accordo con la vita non vuol solo dire seguire precetti e comandamenti rigidi, che soffocano il cuore e incatenano a forza le passioni. E’ un errato modo di vedere la disciplina spirituale. Impara ad ascoltare i fruscii dell’aria, i battiti del secondo che passa. Torna a essere il bambino stupito dalla vita, e la vita ti colmerà dei suoi doni.

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Libri consigliati:



Candace B. PertMolecole di Emozioni

Il perché delle emozioni che proviamo. Prefazione di Deepak Chopra

Tea libri
ISBN: 9788850207589

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