Sei contento di ciò che fai?

La tua vita scorre liscia? Sei contento di ciò che fai? Ti senti in pace con  il mondo, oppure la tua vita è piena di alti e bassi? Sei insoddisfatto del  mondo in cui vivi o del lavoro che svolgi? Ti riesce difficile armonizzarti con le anime che ti circondano? Incolpi del tuo scontento e della tua insoddisfazione le persone che ti stanno attorno e le circostanze materiali? Ritieni che se tu fossi altrove tutto andrebbe bene e saresti in pace? Quando dentro di te regna la pace perfetta, non importa né dove ti trovi, né con chi, né che tipo di lavoro fai, fosse anche il più banale e materiale.
Niente potrà turbarti o sbilanciarti, perché sei perfettamente equilibrato ed interiormente in armonia. Invece di lottare contro le circostanze, impara a fluire con esse e scopri dentro di te la pace e la comprensione.

Meditazione Facile come l'ABC - DVD

Non è il silenzio ma il rumore a rappresentare la dimensione costante delle nostre giornate. Spesso è quello alto e fastidioso delle città, ma ancor più frequentemente è quello della nosta mente che causa stress e malesseri psicofisici.

La meditazione spegne questo rumore e ci mette in contatto con il nostro mondo interiore. Non occorre avere competenze particolari o attrezzature complesse. Pochi minuti di pratica quotidiana basteranno a ristabilire l’equilibrio che stiamo cercando.

Seguendo i ritmi frenetici di una vita sempre in corsa, si rischiano problemi di salute e stati depressivi. Come fare?

Ritagliandosi uno spazio di meditazione! Chiunque e in qualsiasi momento, una volta acquisita la semplice tecnica della visualizzazione insegnata in questo corso base e accompagnata da utili immagini e musica, può imparare a meditare, astraendosi facilmente dal contesto caotico nel quale vive semplicemente chiudendo gli occhi e iniziando a respirare consapevolmente.

La meditazione è una tecnica fondamentale per un profondo e reale beneficio in termini di salute fisica e mentale!

Crescere e cambiare

Non puoi sperare di crescere spiritualmente se TU non sei pronta a cambiare.
I cambiamenti possono cominciare dalle piccole cose, ma via via che ti addentrerai nel nuovo, essi diventeranno piu’ drastici e importanti.
A volte è necessario un completo rivolgimento per condurre un nuovo modo di vivere, e talvolta forse anche essere in apparenza crudeli, per poter essere buoni, per eliminare il vecchio e scoprire il nuovo.
Non irritarti per gli straordinari cambiamenti che debbono avvenire, ma sii pronta ad accoglierli e a fluire con essi per aiutarne la realizzazione.

di Eileen Caddy

50 regole per organizzare la vita in funzione dei propri desideri e delle proprie aspirazioni più profonde

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Programmare per Ottenere

  • Data: 6 – 7 Febbraio 2010
  • Luogo: ROMA

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Dettagli

Seminario

Programmare per ottenere con Eleonora Brugger e Paul Kircher

Nel Seminario “Programmare per ottenere” potrai imparare:

  • qual è l’energia giusta per programmare;
  • come trovare il giusto obiettivo da programmare;
  • In che modo programmare per attirare tutto ciò che desideri;
  • quando è il momento ottimale per la programmazione;
  • in quale stato di coscienza programmare;
  • in che stato d’animo devi portarti per programmare

E’ ormai noto, essendo un argomento piuttosto in voga, che per ottenere ciò che si desidera è fondamentale l’immaginazione, la visualizzazione, la programmazione.
Ma su milioni di persone che ne sono consapevoli, solamente poche riescono a raggiungere i loro obiettivi e molte di queste rimangono spesso nel dubbio se attribuirne gli effetti alla loro programmazione o al fatto che avrebbero comunque ottenuto quanto desiderato. È chiaro, quindi, che queste persone hanno successo solo in determinati casi e che solamente poche di esse ottengono risultati duraturi.

Molti, giustamente, si domandano perché e in quali casi questo principio funzioni o meno.Altri immaginano possa essere una storia inventata da qualcuno che in fondo aveva già un certo successo e non si rendeva conto che per se stesso non era nemmeno necessario programmare qualcosa; oppure suppongono si tratti solamente di tecniche inventate per soddisfare il desiderio –  comune a molte persone in questo periodo – di portarsi sulla cresta dell’onda, di cercare attenzione, oppure di crearsi un opportunità per costruire un attività. 
Ma forse, invece, in tutto questo c’è realmente un qualcosa di vero e ciò che manca è solamente la conoscenza dei principi che ne stanno alla base.


Programma del Seminario

Spiegheremo:

•    i fondamenti del campo divino e come questo campo è collegato con noi;
•    il collegamento tra causa – programma – ed effetto;
•    come attraversare l’intero processo creativo della programmazione, dalla ricerca dell’obiettivo ottimale da programmare alla preparazione del campo morfico;
•    come evitare le ricadute nei vecchi automatismi e nelle credenze;
•    come continuare ad operare autonomamente con la tecnica

Supporti:

•    ti aiuteremo a percepire il campo che “da
•    e a scoprire ciò che ostacola il tuo fluire in ogni ambito della tua vita (“cosa non mi piace, che cosa non desidero”) per trasformare/ rimuoverne i blocchi.

Senza queste conoscenze la programmazione rimane spesso un atto puramente razionale. La programmazione mentale permette, infatti, risultati che si basano prevalentemente sull’energia della personalità – che tra l’altro non è inesauribile – perciò questo tipo di impostazione risulta piuttosto impegnativa. Mentre, invece, portandosi nel flusso e raggiungendo una consapevolezza dei principi di creazione universali si può attingere a campi morfici estremamente più potenti senza accusare alcuna perdita energetica.

E una volta terminato il Seminario?
Il Seminario “Programmare per Ottenere” è strutturato in modo tale da consentire una profonda comprensione dei principi fondamentali necessari per una buona programmazione. Ti seguiremo passo dopo passo nel portare a compimento i vari training, in modo che potrai poi applicarli giornalmente a casa tua.

Dove e quando

Il Seminario si terrà a Roma il 6 e 7 Febbraio 2010, con inizio alle ore 10.00 di Sabato e termine alle ore 12.00 della Domenica.

Clicca qui per partecipare al seminario di PADOVA

Il respiro è vita (prima parte)

pancia

Poiché non possiamo essere vivi senza il respiro, respirazione e vita sono sinonimi.
La vita è ciò che esiste tra il primo e l’ultimo respiro. Nella Bibbia Dio creò Adamo soffiando su un pezzo di creta.
Per significare il respiro e lo spirito, i greci usavano una sola parola: pneuma.
Il prana, nell’insegnamento yoga e tantrico, è la forza vitale che anima ogni forma vivente assorbita dall’aria.
Il respiro è come un’onda: ha inizio nella bocca e scorre all’ingiù nell’inspirazione. Il diaframma si contrae e si
distende, consentendo ai polmoni di espandersi verso il basso mentre si riempiono d’aria.
L’onda espiratoria inizia coinvolgendo la parte profonda del bacino, dunque l’addome, poi il torace, la gola e la bocca.
La respirazione sana finisce per essere un’azione di tutto il corpo in cui quasi tutti i muscoli sono impegnati. Se osserviamo la respirazione di un neonato o di un gatto o di un qualunque animale mentre riposa, vedremo che il loro respiro è lungo, ritmato e coinvolge, come un’onda, torace e addome. Respirano correttamente e per farlo non hanno bisogno di istruzioni.
Il modo di respirare di noi adulti, invece, tende spesso ad essere turbato. La maggior parte di noi non respira abbastanza profondamente o respira a scatti per evitare di sentire emozioni o sensazioni.
Immaginiamo di trovarci di fronte a un grande pericolo e di essere spaventati. Automaticamente il respiro si arresta e restiamo contratti in questa posizione. Poiché non possiamo smettere di respirare, presto respireremo nuovamente, in maniera non completa e profonda, ma leggera e a tratti.
Bloccare il respiro è quindi una reazione istintiva di difesa di fronte al pericolo, per non farci sentire dall’eventuale nemico e raccogliere le forze per la fuga. E quando da bambini ci troviamo di fronte a situazioni traumatiche ripetute, come emozioni di paura, tristezza e rabbia la cui espressione è interdetta, impariamo a bloccare queste emozioni con il respiro.
Limitare il respiro per “non sentire la sensazione” costituisce per un bambino una decisione difensiva presa per sopravvivere.
Wilhelm Reich, che per primo ha studiato il rapporto tra corpo e sentimenti, afferma che la respirazione frenata costituisce il meccanismo fisiologico della repressione degli affetti e la rimozione degli affetti è il meccanismo fondamentale della nevrosi in generale. Il nostro carattere stesso, così come il nostro atteggiamento corporeo e respiratorio, si forma in rapporto a questo tipo di esperienze.
Wilhelm Reich aveva chiamato la struttura di questo insieme di difese corporee “corazza caratteriale“.
Infatti, l’atteggiamento fisico di una persona rivela la sua personalità molto più delle sue parole. Lo sappiamo perché è un’esperienza che viviamo ogni giorno, anche senza analizzare le radici delle nostre reazioni. Da un individuo, per esempio, con il corpo totalmente rigido e con il tono di voce ricercato, non ci attendiamo sicuramente una calda cordialità, né fervida immaginazione. Da un uomo che parla ansimando non ci aspetteremo certo un atteggiamento saggio verso la vita. Da una persona rilassata e tonica ci aspettiamo invece spontaneità ed equilibrio.
Prendiamo, inoltre, in considerazione il respiro nella vita di relazione. Se la persona per me importante mi dice: “non vali niente“, “ti odio“, il respiro si ferma, mentre il mio corpo si contrae restringendo visceri e sfinteri. Ma se qualcuno mi dice: “sei in gamba“, “mi è piaciuto quello che hai fatto“, se il mio amore mi dice: “ti amo“, io sento calore su di me, il respiro si fa disteso. Il mio corpo si allarga e si espande al ricevere e godere le “carezzepositive. Per questo una persona innamorata si esprime dicendo: “sono piena d’amore“.
Questa è la ragione per cui durante la fase dell’innamoramento il desiderio sessuale è più intenso, così come più intense sono tutte le sensazioni erotiche, ed è la ragione per cui si può affermare che l’amore è il più potente afrodisiaco.

Riunificare il corpo: la pancia che respira.

E nella pancia, nel ventre che la vita viene concepita e portata.
È nel ventre e nei visceri che sperimentiamo i nostri desideri più profondi. Ogni volta che piangiamo o ridiamo è nel ventre che sperimentiamo la vita a livello viscerale. E per questa ragione che per controllare e reprimere i sentimenti di tristezza dobbiamo contrarre e tenere fermo il ventre.
Il portamento insegnato con “petto fuori, pancia in dentro” può essere indicato per quel soldato che si muove in schiera come un robot e non deve sentire la paura della morte. Ma quell’esibizione, classicamente “virile”, rappresenta il massimo della rigidità che si estende anche al pensiero.
In questo modo ci neghiamo l’autonomia, la spontaneità e la sessualità.
La pancia risucchiata in dentro rende la respirazione addominale molto difficile e nello stesso tempo costringe a gonfiare il petto per avere abbastanza aria. “Trattenere il respiro e mantenere il diaframma contratto è uno dei primi e più importanti atti che hanno lo scopo sia di sopprimere le sensazioni di piacere nell’addome, sia di soffocare sul nascere l’angoscia addominale”. ‘E trattenendo il respiro si aumenta la pressione sull’addome impedendo al respiro stesso di fluire.

Continua domani la seconda parte

Elisabetta Leslie Lionelli “Coccole e carezze”

Libro consigliato:


Deepak Chopra

La Dimensione Interiore – Edizione Economica

Per ascoltare la propria voce segreta e comprendere meglio se stessi e la vita

Con la consueta sensibilità e profondità, Deepak Chopra ci insegna ad allargare la nostra visione della realtà e a relativizzare tutto quanto ci accade, per farci infine comprendere il potenziale positivo di ogni evento e scorgere così la sostanziale armonia dell’universo.

Mostrare il meglio di ciò che siamo, inseguire successi nel lavoro, accumulare beni materiali, fare, quotidianamente, scelte piccole e grandi: oggi siamo tutti più o meno costretti a vivere così. E intanto ci sfuggono la ricchezza e la sapienza che già possediamo nella nostra interiorità, con il risultato di essere più infelici. Ma se imparassimo a «leggerci dentro», trasformando ogni momento difficile in strumento di consapevolezza, potremmo davvero navigare verso la felicità.

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Meditazione sulla gentilezza amorevole

Per tutti coloro il cui umore oggi non è splendido… affinché possiate ritrovare la freschezza, la pace e la gioia.
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MEDITAZIONE SULLA GENTILEZZA AMOREVOLE

Porto l’attenzione sulla mia mente.
Ispirando, osservo lo stato della mia mente,
sono consapevole di qual’è lo stato della mia mente ora.
Espirando, lascio che la mia mente diventi calma e pacifica….

Ora focalizzo la mia attenzione su quell’aspetto della mia mente che è compassionevole, amorevole, comprensivo e chiaro…..
mi collego a questa parte sana dentro di me….
Questo mi dà la forza e la stabilità per rivolgermi ora all’altro aspetto della mia mente, quello che è stato ferito, che si sente incompreso e frustrato, che è amareggiato o in collera, che ha sofferto in una relazione o che non è stato compreso dalla società…

Inspiro e sento che l’aspetto amorevole dentro di me è qui per me come un buon amico: aperto e pronto a starmi vicino, senza giudicarmi, qualunque siano i miei errori e le mie debolezze.
Espiro e sento che il mio cuore si apre e si rivolge con calore e compassione all’aspetto ferito e incompreso dentro di me…..
Ora sono più forte e posso accogliere tutta la mia sofferenza.
Inspirando, accolgo il mio dolore, la mia collera e la mia amarezza.
Espirando, lascio fluire verso di me calore, fiducia e guarigione….

Quando inspiro accolgo tutta la sofferenza, tutto il dolore.
Quando espiro, lascio fluire verso di me calore, fiducia e guarigione.

Ora posso vedere che il mio stato mentale pian piano ha trovato la pace.
Ha rafforzato in me l’energia della comprensione, dell’amore e della gioia.
Adesso posso trasmettere questa energia ad altre persone.
Penso ad una persona che soffre, oppure a più persone che stanno soffrendo in questo momento e inspirando accolgo il dolore, la sofferenza di queste persone.
Espirando, trasmetto la mia stabilità, la mia gioia e il mio amore a queste persone….
Inspirando, accolgo la sofferenza e il dolore dell’altro.
Quando espiro, lascio fluire verso l’altro calore, fiducia e guarigione.
Inspirando, accolgo la sofferenza e il dolore degli altri.
Espirando, irradio amore e gioia verso gli altri….

Forse ora posso sentire che l’energia dell’amore, trasmettendola agli altri , si è rafforzata. E posso vedere che dalla sofferenza nasce profonda compassione

Questa meditazione ci aiuta a trasformare gli stati mentali non salutari in stati mentali salutari e ad aumentare così la pace, la felicità, la stabilità e l’amore.

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Marie Mannschatz

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Il Silenzio tra due Onde

Il Buddha, la meditazione, la fiducia

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