Per saper amare bisogna amarsi

Una buona amante è una donna che ama se stessa. Solo attraverso una profonda accettazione di sé è possibile farsi conoscere e lasciarsi conquistare dagli affetti.

Una buona amante? E’ una donna che ama se stessa.
Si tratta di un concetto fondamentale, che spesso dimentichiamo. L’amore che proviamo per noi stesse è il pilastro delle relazioni con gli altri. Solo con una grande fiducia in noi possiamo credere di essere amabili, e di essere in grado di dare piacere.
Fare l’amore significa poi avvicinarsi al compagno, rivelarsi, farsi conoscere in un senso profondo: solo chi si accetta veramente può tollerare un tale sguardo ravvicinato. Purtroppo, invece, tante donne malate di non-amore rimangono incastrate in una sessualità difensiva, in cui magari la performance è perfetta ma non c’è vero abbandono o reale apertura. (Il discorso vale ovviamente anche per gli uomini, che però spesso vivono il disamore di sé con dinamiche differenti).La persona che non si accetta frequentemente non apprezza il proprio corpo, è timorosa nei gesti, ha paura del giudizio del partner, non osa esprimersi, provare nuovi comportamenti, espandersi.
Ma forse la caratteristica più evidente è l’abitudine a scegliersi il compagno sbagliato: negativo, critico, giudicante, incapace di amare, oppure non libero. La tendenza al rifiuto di sé, con tutte le sue conseguenze sulla relazione e la sessualità, è molto diffusa: “Donne che amano troppo”, un libro della psicoterapeuta americana Robin Norwood, che analizza tali dinamiche, ha venduto più di dieci milioni di copie in tutto il mondo.

“Nemo dat quod non habet”: nessuno può dare quello che non ha. E dunque è difficile instaurare una relazione basata sulla fiducia, il rispetto, l’attenzione se qualcuno non l’ha insegnato prima a noi, se in passato, in famiglia, non abbiamo sperimentato questo tipo di relazione. Ritrovare l’amore per noi stesse, se nessuno ce lo ha insegnato, o se ce lo hanno trasmesso con troppi limiti e condizioni, è possibile con un percorso di crescita non affannoso e non solamente razionale: non serve ripetersi che ci si deve amare, ma cercare, a poco a poco, nelle situazioni della vita, quel nutrimento emotivo che ci è mancato.

D'Amore e d'Accordo - DVD + Libro

Questo DVD contiene una serie di preziosi e indispensabili consigli per migliorare il proprio rapporto di coppia e la comunicazione con sé stessi.

Al fine di rendere più efficace e piacevole l’apprendimento il dvd alterna ai consigli del Coach dei video con attori che riproducono le scene che si verificano quotidianamente in molte coppie.

In particolare con questo dvd tu impari a: migliorare la comunicazione con te stesso; migliorare la comunicazione col tuo partner; prevenire ed evitare i conflitti; gestire equilibri e tensioni nella coppia; scoprire i segreti per capire il tuo partner e farti capire…

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Uscire dalla propria infelicità

La felicità può diventare quasi insopportabile se non si trova il modo di consumare l’eccesso di energia che l’accompagna. Per questo – come spiega Igor Sibaldi in questa intervista – lamentarsi e restare attaccati alle situazioni che creano infelicità è una modalità così diffusa: perché è un modo per consumare la propria vitalità eccedente.

– Come uscire dalle situazioni che ci rendono infelici?

Una persona normale in genere non ha nessuna intenzione di uscire dalla propria infelicità, sarebbe un pessimo affare: non avrebbe più niente di cui parlare. Se hai il mal di schiena o qualcosa ti è andato storto, allora c’è molto di cui parlare, e gli altri stanno anche a sentirti perché, visto che ti lamenti, sono quasi rassicurati di stare meglio di te.

In realtà nessuno è convinto di esistere davvero: in una società normale e civile tutti quanti sanno di essere più o meno uno strumento, un ingranaggio di un meccanismo, allora quando ci si può fermare e dire “ahi, mi fa male qui”, “come sono infelice” o “tizio mi ha lasciato…” il nostro io acquista valore, importanza.

Spesso, dal medico non si va per farsi guarire – sarebbe un grosso dispetto se il medico lo facesse – ma per farsi curare. Si resta lì il più a lungo possibile e si è disposti anche a pagare tantissimo purché il medico ci stia a sentire mentre diciamo “io”. Ad esempio, durante le mie consultazioni (Ndr – di angelologia) capita regolarmente che una persona su dieci si lamenti perché non è privata ma pubblica, infatti di fronte agli altri non c’è spazio per certe cose… ed è esattamente quello lo scopo. Dal medico puoi dire “io… io… io…” e “occupati di me” invece il tipo di indicazione che penso sia giusto dare è “occupati di te stesso” – non “io mi devo occupare di te”. Solo che quando una persona comincia a occuparsi di sé la sua capacità di conversazione crolla improvvisamente…

Immaginiamo, ad esempio, che la nostra spesa energetica sia indicata da un contatore come quello del gas. Il contatore di una persona che si lamenta va rapidissimo, nel senso che la spesa energetica di una persona che sta spiegando quanto soffre è gigantesca, è come se scaricasse un tir, come se andasse in palestra, dopodiché è contenta… La quota di energia di cui una persona dispone quotidianamente in genere è molto alta, e nella civiltà moderna dove si mangia tre volte al giorno, ci si sposta sempre in auto ecc., si hanno ben poche occasioni per consumare questa riserva allora, dato che non si sa cosa farne, ci si scarica lamentandosi e raccontando i propri problemi. In questo modo la sera si è stanchi e si può dormire, sennò subentra l’insonnia…

Diversamente, se un individuo usa l’unico modo esistente e immediatamente valido di essere felici cioè il non notare, il non dare assolutamente peso alle cose negative che vede intorno, e bensì vedere solamente le cose che vale la pena di vedere e che piacciono – il che è difficilissimo da fare – allora comincia a stare meravigliosamente bene. Al punto che, poi, subentra la paura… perché il problema è che quando si comincia a stare bene, la propria quantità di energia aumenta a dismisura; un individuo del genere rischia di diventare uno squilibrato, perché non sa assolutamente cosa farne e qualsiasi lavoro diventa inadatto.

In questa nostra civiltà svolgiamo lavori che richiedono pochissima energia rispetto a quella di cui si dispone, e quindi tutta questa energia che avanza va impiegata in qualche modo. Anche perché questa energia inutilizzata a un certo punto si trasforma in malattia – di quelle che consumano l’eccesso di energia, come quella richiesta per mettere in moto un raffreddore, produrre tutto quel muco, l’infiammazione ecc…

Come dicevo, per uscire veramente dall’infelicità l’atteggiamento è quello di andare in giro per la città ed evitare di notare o di soffermarsi su qualunque cosa che non sia gradita, e invece imporsi di notare solamente quello che piace. Una persona può essere brutta, antipatica, grassa, cattiva, violenta… ma puoi notare che le sue scarpe sono molto belle (“hai visto che belle scarpe che ha?”) e non spendi energia in questo, poi vai a comprarle subito mentre ci avresti impiegato un pomeriggio per trovare le scarpe che ti piacevano…

– Come la mettiamo con l’eccesso di energia? Come può una persona che ha questo atteggiamento, impiegare la propria energia evitando di attaccarsi all’infelicità e alla malattia?

Per impiegare l’energia ci sono due canali essenziali: la creatività e la sessualità.

– Allora c’è qualcos’altro rispetto all’ammalarsi e al lamentarsi…

Dare spazio alla creatività porta a sperimentare situazioni diverse, così come la sessualità può diventare molto attiva, però l’energia alla base è davvero eccedente e a volte non basta essere creativi e avere una vita sessuale regolare. Occorre trovare qualcosa di veramente significativo, una via come quella di un fisico nucleare, di un santo, di un poeta… ma c’è chi ha letto solo quattro libri in vita sua, e cosa può fare costui? Non gli rimane che trovare qualcosa di cui lamentarsi… lamentarsi del vicino di casa, del capo sul lavoro, di quell’altro problema e altro ancora, di modo che possa sentirsi stanco, avere sonno e tirarsi sù con un bel caffè.

Imperfetti e Felici
Come imparare a essere se stessi e a trovare il proprio posto in mezzo agli altri

Essere se stessi, finalmente. Non preoccuparsi dell’impressione che facciamo sugli altri. Agire senza temere la sconfitta, il giudizio altrui. Non tremare più di fronte alla possibilità di un rifiuto. E trovare serenamente posto in mezzo agli altri… Mai come in questo libro, Christophe André si rivolge al lettore come a un amico, condividendo le sue esperienze di medico e di uomo.

Essere consapevoli del senso di inadeguatezza di fronte alle sfide della vita che prima o poi coglie tutti noi è il punto di partenza fondamentale dal quale sviluppare una sana autostima.

E, passo dopo passo, André spiega come liberarsi da tale senso di inadeguatezza e come costruire una sicurezza che non prenda a esempio modelli irraggiungibili, ma che sia commisurata a noi, alle nostre capacità, alle nostre qualità e ai nostri difetti.

Non per cedere alla rassegnazione, ma per migliorare la nostra vita, per accettarci come siamo: imperfetti.

E per aspirare a quel che legittimamente vorremmo essere: felici. Imperfetti e felici.

La serenità di coppia

Amore, passione e serenità sembra che questi siano gli ingredienti per un rapporto di coppia soddisfacente. Ma come si fa quando di fronte ai numerosi impegni quotidiani, ai figli, alle famiglie di origine, la serenità viene minata? A volte basta poco per ritrovare l’armonia nella coppia, ecco alcuni suggerimenti per mantenere viva l’unione e anche l’eros.

La serenità di coppia
Affinché una coppia sia serena e superi i problemi che si incontrano sulla strada della vita sono fondamentali la complicità, il desiderio e la capacità di comunicare.
Ovviamente la felicità dipende da vari elementi e tra questi il rispetto, una buona sessualità e la condivisione di alcune cose, insieme alla libertà sono gli ingredienti fondamentali per una coppia serena.

I consigli per la serenità
In concreto cosa possono fare i partner di una coppia per essere davvero sereni?
Per prima cosa è importante ritagliarsi del tempo per stare insieme. Appare ovvio ma non è così scontato, spesso i partner riescono a vedersi solo un paio d’ore la sera dopo una giornata pesante. Durante la settimana le cose da fare sono troppe: casa, figli, lavoro, genitori e il tempo per stare tranquilli e rilassati è davvero poco. Ma a volte basta anche una cena da soli, un’ora in cui chiacchierare nel letto o qualche ora in macchina insieme per andare a prendere i figli. Piccole cose che aiutano però a mantenere unita la coppia: se si perde questo contatto il rischio è poi di viaggiare su due binari paralleli, ma distanti.
Per ritrovare la serenità, la coppia dovrebbe dedicarsi insieme ad una attività. Può essere il corso di ballo, o di vela, purché sia insieme. Il tango, per esempio, è una danza che aiuta a mobilizzare l’energia, inclusa quella di coppia e sessuale; ballare è una metafora della vita perché per ballare bene i due partner devono accordarsi, trovare un equilibrio e affinità. Tutte cose molto utili anche nella quotidianità.
Insieme ai sentimenti una coppia dovrebbe stimolare anche un lato più intellettuale, magari continuando a sentire il piacere di condividere attività culturali come andare al cinema, a una mostra o un concerto. Sono tutte occasioni che allontanano la coppia dalla routine e la gratificano, unendola anche dal punto di vista mentale.
I due partner devono anche sapersi coccolare per trasmettere amore e attenzione all’altro. Possono farlo anche trascorrendo qualche ora insieme in un centro benessere, purché ci si diano delle attenzioni reciproche.
Ovviamente anche la sfera sessuale va stimolata per non rischiare di cadere nella monotonia. Quindi niente vergogna o paura a parlare delle proprie fantasie o desideri erotici e scegliere ogni tanto un luogo diverso dove abbandonarsi all’amore.
Per le coppie che stanno attraversando un periodo di stanchezza emotiva, un modo per ridare vigore al rapporto è ricordare il passato, non solo a parole ma anche con le immagini. Un gioco da fare insieme potrebbe essere quello di creare un album di fotografie della propria storia d’amore: riguardare le vecchie immagini e selezionare quelle più significative aiuta i partner a ricordare i motivi che li ha fatti innamorare e che li ha resi così importanti agli occhi dell’altro.

Autore: Bianca Maria Fracas – Psicologa e consulente sessuale

Come prevenire e curare le crisi nelle relazioni sentimentali

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La famiglia è in crisi: in Italia una coppia su tre finisce per separarsi. Da questo dato emerge quanto sia importante aiutare le persone a scegliere il partner giusto con cui trascorrere la propria vita. Purtroppo molti finiscono per unirsi a persone troppo diverse o inadatte per paura della solitudine, per bisogno di protezione, perché “è un bravo/brava ragazza”, perché “il sesso funziona a meraviglia”.

Prima o poi, tuttavia, sopraggiungono l’insoddisfazione e la conseguente ricerca di “alternative”, che causano rotture, battaglie anche legali e sofferenza a non finire. Questa si ripercuote anche sui figli, che, diventati adulti, potrebbero andare incontro a depressione, dipendenze di vario tipo, fobie e ossessioni, fino a diventare coppio-fobici, trasformandosi in un fattore di instabilità sociale.

La coppia che scoppia” vuole essere un aiuto nella scelta del partner più adatto, insegnando come far durare nel tempo i rapporti in modo soddisfacente. Nel caso sia già troppo tardi, diventa invece una valida guida per lasciare nel modo più corretto e meno doloroso il coniuge, superare il trauma dell’abbandono e affrontare in modo sereno la gestione dei figli. Infine fornisce dei suggerimenti ai nuovi compagni (il partner della famiglia allargata è definito “il terzo genitore”), che si trovano a gestire i figli del proprio partner separato.

Fate l’amore, non la guerra!

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Da uno studio realizzato dalla Wilkes University (Pennsylvania), sugli effetti del sesso nello stress,  è risultato che le persone che fanno sesso almeno due – tre volte la settimana, sono molto meno soggette di altre ad ammalarsi di raffreddore.

Fate l’amore, non la guerra!

Cominciamo col dire che il sesso, a tutti i livelli, è un atto di purificazione.
Quando facciamo l’amore, a livello biochimico, si scatena una vera tempesta di ormoni, che attiva tutti i sistemi (assi neuroendocrini, circuiti mentali ecc.).
Tra l’altro si ha un aumento della dopamina, un neurotrasmettitore appartenente alla famiglia dele endorfine, la base naturale di quell’estasi che i meno fortunati cercano invano nella droga, e dell’ossitocina, un ormone misconosciuto perché oltre al suo effetto in sala parto, è un modulatore del piacere.
Sotto tutti questi stimoli lo stress ha un picco di attività che facilita il ritorno alla norma (omeostasi), cosa molto rara nella vita moderna.

È proprio questa la ragione principale per cui chi ha una vita sessuale regolare si ammala meno. Nello studio citato, può sembrare singolare che si sia indagato sul semplice raffreddore, ma la cosa è perfettamente coerente.
Il raffreddore è una tipica malattia dovuta alla disregolazione del sistema immunitario e rappresenta, quindi, un indice significativo dello stato di salute e della condizione di stress dell’individuo, che secondo la ricerca d’avanguardia è alla base della maggior parte delle patologie.
L’impulso armonico che riceve l’organismo con il sesso accelera il ritmo biologico, stimola l’espulsione delle tossine e facilita i fenomeni di rigenerazione di organi, cellule e tessuti.

Anche a livello psicologico, avere una vita sessuale sana rappresenta una periodica rigenerazione della mente. Permette di staccare da tutto il contesto usuale, di perdere, per brevi preziosi momenti, la cognizione del proprio Io.
A tutti i livelli, la sessualità è aprirsi verso un’altra persona, è la gioia di darsi all’altro, da cui scaturisce il vero piacere.
Alcune religioni di tradizione antichissima, come il Taoismo, considerano la sessualità una delle strade privilegiate che l’uomo ha per raggiungere il Supremo.
Nell’Healing Tao (il “Tao che guarisce”), contrazione ed espansione, cioè quella pulsazione che chiamiamo orgasmo, si susseguono di continuo anche nell’universo. Ecco perché l’orgasmo è vissuto come un’esperienza “oceanica”, che ci fa sentire tutt’uno con il mondo.

Quale sesso?

Ma allora il sesso è la panacea di tutti i   mali? Come mai la nostra esperienza ci dice il contrario?
È chiaro che abbiamo finora parlato di una sessualità sana.
Diciamoci la verità: persone con una buona vita sessuale come quelle della ricerca citata, saranno frequenti, speriamo, nelle lontane Americhe; da noi non tanto.
Allora facciamoci un paio di domande: tanto per cominciare, le persone osservate alla Wilkes University  sono erotomani ? Assolutamente no!

Una vita sessuale regolare è perfettamente compatibile con le esigenze fisiologiche e psicologiche medie. Il fatto da rilevare è che si tratta ovviamente di persone che hanno stabilito un buon accordo con il partner e che vivono l’esperienza dell’unione con gioia e serenità.

L’altra domanda interessante è: -dove finiscono le energie che la natura ci mette a disposizione per la sessualità, quando non vengono usate?
Molto all’ingrosso, fatte salve poche ed illustri eccezioni, in genere finiscono in: malattie, violenza e condizionamenti.
Gli studi in questo senso, partiti già da Sigmund Freud sono, almeno in parte, noti a tutti.

Facciamo ora qualche osservazione sulla nostra vita di tutti i giorni.
Nella pubblicità che, anche se nessuno di noi vuole ammetterlo, ci condiziona pesantemente, i riferimenti al sesso sono talmente diffusi che nei rari casi in cui mancano riaffiorano per contrasto.
La violenza, di cui facciamo il pieno tutti i giorni alla TV e nei piccoli litigi quotidiani, ha quasi sempre un sottofondo sessuale, ben riconoscibile nei media, più nascosto, ma non tanto, nella vita quotidiana.
Questo grande dono che la natura o Dio, secondo il nostro sentire, ci hanno fatto, può volgersi in una vera dannazione.
Ci sono stati ricercatori, come W. Reich che hanno studiato le relazioni tra la mancanza di una vita sessuale sana ed il comportamento irrazionale delle masse.
Il punto è che la sessualità è indissolubilmente legata alla sfera affettiva, e non può esistere una buona vita sessuale senza quella poco scientifica ed evanescente cosa che chiamiamo amore.
Proprio qui si ritrova il senso delle antiche religioni, che vedevano nello sviluppo della coppia la strada per conoscere se stessi e tramite l’altro, entrare in contatto con l’universo.

Idee sbagliate

Facciamo un esempio, sfatando un altro bel mito. Nella nostra visione il sesso è legato alla prestanza fisica, alla giovinezza, al vigore, cosa molto lontana dalla realtà e causa di molti dolori.
Qualcuno avrà sentito dire che gli antichi Hawaiiani apprezzavano maggiormente i partner più anziani, al contrario di noi.
Ma, anche nella nostra realtà, ci sono oggi molte coppie che nella terza età riscoprono o addirittura scoprono, finalmente, le gioie del sesso e senza assilli di performance e di impegni esterni, si passano intere mattinate a letto a fare sesso.
Non fraintendeteci, non stiamo consigliando di aspettare gli ottant’anni, ma vogliamo sfatare schemi e modelli che certa cultura và propinandoci quotidianamente.
Perciò: a) Non è mai troppo tardi; b) Come dice Antonia, uno dei nostri Maestri di meditazione nonché sessuologa, non andate trovare la nonna senza telefonare prima!

Virtuoso e vizioso

Una vita attiva, che in qualche modo corrisponde all’attivazione della risposta di stress fisiologica, stimola anche la sfera sessuale.
Questo si riscontra nel quotidiano, quando a volte davanti a condizioni di stress repentino, sentiamo il desiderio salire. È anche noto in alcune professioni, ad esempio negli artisti e nella persone che devono prendere molte decisioni.

Dall’altra parte, coma abbiamo visto, la sessualità sana è un potente antistress.
Quindi in una reazione naturale s’instaura un circolo virtuoso, in cui la vita attiva stimola la sessualità, e questa riequilibra i livelli di stress.
Quando la risposta di stress è iperattivata (distress), oltre al sistema immunitario e a molte altre funzioni organiche deprime anche la sessualità.
Si entra qui in un inferno di desiderio – repressione, incapacità e senso d’impotenza. Una piccola ricerca realizzata diversi anni fa sui manager evidenziava che, a dispetto dell’iperattivazione generata dal loro lavoro, avevano in genere una pessima vita sessuale.
Viene così a mancare la capacità rigenerativa della sessualità, che al contrario induce nuovi conflitti interiori ed interpersonali, in un troppo noto circolo vizioso.

fonte: http://www.lauraquinti.net/

Continuare ad amarsi quando la vita si complica

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In questo nuovo volume della fortunata serie “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, il guru delia coppia John Gray analizza quanto e in che modo lo stress dei nostri tempi logori i rapporti tra i due sessi.

Negli ultimi cinquantanni la vita è cambiata in modo vorticoso, gli uomini e le donne hanno dovuto imparare a fare i conti con nuovi ritmi e soprattutto con nuovi ruoli. Questo ha fatto sì che i livelli di stress si impennassero vertiginosamente.

Sempre più spesso accade che l’uomo, così come la donna, sia costretto a dare tutto se stesso in ambito lavorativo; quando lui torna a casa è troppo stanco per tener vivo il dialogo e preferisce isolarsi, lei invece vuole sostegno incondizionato e sente il bisogno di comunicare i suoi stati d’animo. Tutto questo contribuisce a incrementare i livelli di tensione e inevitabilmente a minare l’armonia della coppia.

In “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere e sono tutti sotto stress” Gray parte dal principio che il dialogo è il collante fondamentale di qualsiasi rapporto affettivo, quindi ci da gli strumenti per imparare a conoscerci meglio, propone efficaci teorie per intessere relazioni serene, e tecniche per favorire il relax e la sensazione di appagamento.

Il cervello e gli ormoni maschili e femminili, spiega Gray, sono concepiti per reagire diversamente allo stress; le donne si aspettano che gii uomini si comportino come loro, gli uomini fraintendono le effettive esigenze delle partner.

Capire, quindi, come “Marte” e “Venere” affrontano lo stress ci permetterà di guardare ogni cosa da un nuovo punto di vista. In questo modo lo stare insieme — anche per le coppie apparentemente in bilico — diventerà un’occasione di conforto e sostegno, e potremo provare sulla nostra pelle che “il vero amore non implica la perfezione, anzi fiorisce sulle imperfezioni”.

L’amore secondo Payeur

amore-fiducia-rispetto

Esistono dei principi inerenti l’esperienza dell’amore e la sua modalità d’espressione, senza i quali l’amore non può essere vissuto. Questi principi sono tre.
1) Il primo è il rispetto. Perché la sessualità possa diventare un mezzo di perfezionamento della coppia bisogna che tra i partner ci sia un profondo rispetto. Ma non è così facile sviluppare il rispetto in noi. Il rispetto implica, infatti, di essere capaci d’accettare l’altro nella sua differenza.

Colui che non rispetta l’altro è, in realtà, una persona che non si conosce. Questo essere, profondamente insicuro, ha paura perché non ha ancora trovato la sua identità.

Amare se stessi significa essenzialmente conoscersi. Se per rispettare l’altro ci si modella a ciò che egli è, ci si crea una grave illusione: il complesso del camaleonte. La vittima di questo complesso dirà tra sé, più o meno inconsciamente: “Mi sto modellando a ciò che lui è, sto dicendo cose che gli faranno piacere, etc.”. Si tratta di un errore con terribili conseguenze, poiché rispettare l’altro non significa mentirgli e neppure mentire a se stessi.

L’amore implica prima di tutto trasparenza. Coloro i quali contraggono il complesso del camaleonte vivono una profonda angoscia quando scoprono che non potranno essere amati per ciò che sono realmente.

Il primo principio dell’amore è dunque il rispetto, e questo rispetto è prima di tutto di se stessi.

2) Il secondo principio inerente l’amore è la fiducia. Si crede generalmente che avere fiducia in un altro significhi essere sicuri dell’altro; ma si rivela impossibile raggiungere questa certezza, poiché è già impossibile essere sicuri di se stessi. Questa incertezza risiede nel fatto che ogni essere umano dispone del libero arbitrio. Ogni essere umano ha la possibilità di trasformare il suo destino, così appare molto difficile stabilire una certezza in sé o nell’altro.

Per rimediare all’impossibilità di raggiungere questa sicurezza, esiste una predisposizione soprannaturale: la fiducia. La fiducia, seconda componente dell’amore, permette all’essere umano di agire come se possedesse questa sicurezza mentre in realtà non ce l’ha e non l’avrà mai. Egli agisce allora come se questa fiducia, ripetiamolo, non provenisse dalla personalità, ma da una forza divina che scende in coloro che amano.

3) Il terzo principio che riguarda l’esperienza amorosa, è l’impegno in un’opera comune. In una relazione basata su di un sentimento autentico l’essere umano vive un reale rapporto d’impegno. Questo impegno si manifesterà sotto varie forme. La prima non è altro che la responsabilità.

Nell’impegno che una relazione amorosa implica c’è lo sviluppo dell’unicità e questa è legata al senso di responsabilità, quell’aspetto dell’impegno che è il dono di sé. L’altro acquista valore perché diventa una parte di noi stessi.

Un’altra forma sotto la quale si manifesta l’impegno è la fedeltà. La nozione di fedeltà è un aspetto concreto della vita coniugale. L’espressione classica “impegnarsi nel bene e nel male” rende bene l’idea di ciò che essa implica.

Amare non è un’esperienza naturale, ma qualcosa di trascendente che supera di molto i limiti del nostro ego.

[Le più belle parole che si possano dire alla persona amata sono: “Tu mi deludi, ma resto ugualmente con te”.]

Charles-Rafaël Payeur

Come far funzionare l’amore nei rapporti affettivi

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Se si vuole che l’amore fiorisca occorre ascoltarne le richieste senza ostacolarlo. Il lavoro terapeutico qui documentato mostra come l’amore segua le leggi dell’Anima ed evidenzia i problemi derivanti dal danneggiarlo o dall’ignorarne i bisogni, rivela inoltre come le ferite inferte da precedenti membri della famiglia possano ripercuotersi sui discendenti. Infine, spiega come guarire facendo ordine nelle proprie relazioni intime.

L’estasi e l’Amore

I confini del corpo e le regioni dell’anima.

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La nostra vita si espande in un cosmo di colori. Tutto ciò che sfioriamo con il corpo e con lo spirito svela un dettaglio dell’Immenso che ci circonda. Quindi per realizzare appieno la vita, gustando e assaporando le infinite sfumature dell’esistenza, occorre lasciarsi scorrere come l’acqua che, consapevolmente, entra nei particolari avvolgendo ogni cosa, nutrendo, con la sua essenza, tutto ciò che tocca, con semplicità e amore. Questo significa che anche l’esperienza fisica del corpo esprime già la forza interiore, la spiritualità dell’essenza di ciascuno. Generalmente, la maggior parte delle persone fatica nel riconoscere la propria parte spirituale perché vive, con elevata intensità, le pulsioni terrene del corpo, percependo in esse la massima realizzazione delle emozioni creative della vita.

In altre parole l’estasi erotica, creata dall’unione dei corpi che si perdono l’uno nell’altro, donandosi vicendevolmente, in un elevato scambio d’amore, come le radici che affondano nella terra, come il fiume che si versa nel mare, viene vissuta come la più elevata emozione, l’istante sublime della vita. Il corpo è tutto questo. Il corpo ha bisogno di gustare il sapore estremo di ogni cosa, di toccarla, di assorbirne pienamente il profumo, di sfiorarne la forma, perché quest’emozione gli permette di elevarsi, di percepire la “scintilla” della vita che pulsa al suo interno.

Riflettendoci potrete scoprire che queste sensazioni non sono proprie solamente del “contatto sessuale” con l’altro ma possono essere percepite anche nell’accarezzare una foglia, nell’appoggiarsi ad un albero, nell’immergersi in acqua, nel respirare, intensamente, l’aria sottile delle cime lasciandosi attraversare dalla luce del sole. L’estasi dei sensi, lentamente, ci avvicina ai confini del corpo. E’ come se la fisicità evaporasse, dolcemente, trasformandosi in un profumo, un suono, un colore, una luce che eleva le frequenze del cuore.

Bene, stiamo entrando nelle “regioni dell’anima”. La “luce” determinata dal “contatto interiore” delle anime è come la sublimazione dell’atto erotico dell’amore. Quando si incontrano e si “aprono” si AMANO PER SEMPRE come due limpidi cristalli “nudi” nel sole. Immaginate quali riflessi e quali colori possono espandere. Il contatto interiore delle anime va oltre ogni confine, supera infinite distanze, sfiora i dettagli dei pensieri gustando il profumo dell’essenza di ciascuno, creando un’estasi ed un benessere paragonabili al sospiro del vento, all’emozione di una goccia che si lancia nel vuoto tra gli echi e le melodie di una cascata, alla consapevolezza di una foglia che cade a terra e, lentamente, vi si fonde per tornare al tremito delle radici.

Tutto questo avviene quando si osa attraversare il portale di cristallo del Sé, il confine tra il corpo e l’anima. La sessualità che si limita all’appagamento esteriore dei sensi è sterile e lascia un vuoto interiore incolmabile, un senso di insoddisfazione che taglia le ali del Sé. In un rapporto di coppia, in una relazione d’amore, prima o poi, bisogna affrontare il grande salto nel vuoto per provare la vera ebbrezza dell’alto volo, per superare lo strapiombo che separa il Sé dall’altro Sé. Il “risveglio” interiore, l’evoluzione spirituale, aprono il cuore e la “vista” svelando i corridoi segreti per l’incontro delle anime che vivono l’incanto dell’Amore oltre i confini della fisicità: fiori tra i fiori, foglie tra le foglie.

Per entrare nelle regioni dell’anima e sperimentare l’elevato contatto d’Amore occorre svincolarsi dall’attaccamento ai desideri del corpo poiché essi portano dipendenza, sofferenza e dispiaceri.
Rajinder Singh (esperto maestro di meditazione ben conosciuto in tutto il mondo) nel suo libro L’infinito potere dell’anima, scrive:

L’attaccamento blocca la nostra anima. L’attaccamento è una qualità della mente, il non-attaccamento invece appartiene alla sfera dell’anima… Quando siamo attaccati a qualcosa temiamo di perderla e di conseguenza ci comportiamo in modo negativo. Se ci viene a mancare l’oggetto del nostro desiderio diventiamo aggressivi, se bramiamo qualcosa che non ci appartiene arriviamo a mentire e a ingannare pur di averla…”.

Non è semplice comprendere le sfumature dell’anima. Tuttavia, sperimentarne la potenza risanatrice è un’esperienza che porta un benessere davvero superiore.

di Gabriele
fonte: www.diventiamopensieri.it


Bob Mandel

Vivi Relazioni Straordinarie

di coppia, con gli altri e con te stesso

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Quando ci guardiamo intorno e vediamo coppie felici, mentre la nostra relazione sta naufragando, vorremmo chiedere loro se esiste un segreto per far funzionare bene i rapporti.

Ci sono coppie felicemente insieme da molti anni che hanno messo in pratica nella vita quotidiana il segreto spiegato in questo manuale, un segreto che può essere davvero alla portata di tutti.

Vivi Relazioni Straordinarie insegna proprio questo, attraverso consigli, esercizi, esempi di vista vissuta (Bob e Mallie sono felicemente insieme da più di vent’anni) e dalla lunga esperienza professionale dell’autore. Mandel offre sperimentati suggerimenti su come instaurare  e mantenere una relazione stabile e soddisfacente. Evidenzia anche il modo migliore di interagire con il nostro partner e come costruire un rapporto di coppia felice e duraturo.

Ma non solo le relazioni di coppia hanno bisogno di “funzionare”: il primo e più importante rapporto noi l’abbiamo con noi stessi e, solo a partire da una buona autostima, possiamo costruire qualunque altra relazione. È  questo il primo gradino per vivere qualunque rapporto nel modo migliore, assicura Mandel che ci insegna nella pratica come ottenere questo risultato; ed è importante per tutti allo stesso modo, per chi ha già un partner o per chi ancora lo sta cercando.

Vivi Relazioni Straordinarie ci spiega quali sono i meccanismi, consci e inconsci, che entrano in gioco nelle varie fasi di una relazione e ne determinano l’andamento e ci insegna a gestire la nostra nel modo migliore e con la massima soddisfazione.

Stress: concediti del tempo per Te

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La vita moderna mette continuamente alla prova sia il nostro organismo che le nostre capacità mentali ed emotive. Il risultato? Reagiamo male a queste pressioni, che diventano fonte di stress. Ma sta a noi domarle…



Susannah Marriott

1001 Modi per Rilassarsi

Rilassarsi al lavoro, rilassarsi a casa, vivere la natura, stare bene con gli altri, contrastare lo stress


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Siete stressati e non riuscite a staccare la spina? Ecco 1001 modi per non perdere il controllo nella frenesia della vita quotidiana.

Piccole tecniche per vincere il nervosismo e recuperare la tranquillità
Posizioni yoga e sequenze di massaggi calmanti
Semplici strategie per superare le feste, il Natale, i picchi di lavoro e altri periodi stressanti
Ricette defatiganti naturali: oli da bagno, bouquet di profumi e tisane calmanti

Affrontate i vostri mille impegni con entusiasmo e serenità senza bisogno di farmaci o di terapie costose.

Chakra:un viaggio dentro di Te (parte prima)

Noti da millenni a gran parte delle civiltà orientali e precolombiane (i Maya), i chakra (=centri energetici, porte girevoli, centri di forza) sono punti di connessione ai quali affluisce l’energia che scorre dal corpo di un individuo a quello di un altro e all’universo circostante. Sono porte in continua rotazione. Dei 12 chakra orientati all’aspetto fisico, 7 sono localizzati all’interno del corpo umano:

In sè, il chakra non è un organo specifico, ma il luogo e la sede di un insieme di attività che sono al contempo fisiche, emotive, psicologiche, e spirituali.

chakra

1°: CHAKRA DELLA RADICE

Connesso con gli istinti primari. Il centro dell’energia fisica e della vitalità, l’energia per farcela sul lavoro o nei possedimenti materiali. Gestisce le energie atte a rifornire le parti dure del corpo, ed interscambia con la terra e con tutto ciò che è materia. È la Vita, la nascita, l’appartenenza al mondo fisico, l’azione, la volontà, l’apprendimento e tutto ciò che è Energia sia distruttiva che costruttiva. Gestisce Sesso (se squilibrato, diviene possesso), Azione (se squilibrato, diviene incapacità), Volontà (se squilibrato, diviene pigrizia). Centro delle manifestazioni. Riceve la propria struttura elementare dal nucleo famigliare: in base ad essa il soggetto prenderà le proprie decisioni riguardo ai propri diritti e alla propria volontà di sopravvivenza. In questa sede sono anche registrate le primissime esperienze dell’individuo, che danno luogo a fenomeni di consapevolezza o di rimozione dei sentimenti primitivi.

Quando le energie o le vibrazioni dei chakra di due persone si mischiano, accade che la luce di un chakra influenza quella del chakra dell’altro: queste onde di luce si miscelano così da creare diverse figure, che saranno tanto più belle quanto maggiore sarà l’amore fra queste due persone.

Chi non Libera il primo chakra, sostituisce il Voglio con il Devo e si ritrova a non avere più il tempo da dedicare a se stesso perchè quello che deve fare (per gli altri) non lascia spazio, e la paura lascia fare perchè solo così può controllare l’ambiente circostante. Il controllo è la vera malattia del secolo perchè la maggior parte della popolazione è bloccata al primo chakra.

  • Si trova: zona inferiore del bacino e area genitale, presso l’osso sacro
  • Funzione dell’Io: io voglio (avere per diventare)
  • Colore: Rosso / Nero
  • Senso: Olfatto
  • Parola-chiave: consapevolezza
  • Fonte di: passione, rabbia, terrore, gioia, energia di sopravvivenza, energia materiale
  • Sede di: volontà di vivere
  • Energia equilibrata: centrato, coi piedi per terra, in salute, pienamente vivo, inesauribile energia fisica, può manifestare abbondanza
  • Eccessiva energia: egoistico, dominante, avido, sadico, energia sessuale interamente genitale
  • Mancanza di energia: insicurezza, debolezza, impossibilità di raggiungere i propri obiettivi, istinti suicidi, masochistico, energia sessuale: scarso interesse per il sesso, ci si sente indegni d’essere amati
  • Per bilanciare questo chakra: danzare è un ottimo metodo per tornare “coi piedi per terra”. D’estate, camminare scalzi. Fare pulizie domestiche e cucinare. Abbracciare un albero, prendersi cura delle proprie piante.

2°: CHAKRA SPLENICO

È il centro dei sentimenti, dell’amichevolezza, della creatività, della sessualità, delle emozioni e dell’intuito “a livello di stomaco”. È influenzato dal modo in cui le emozioni sono state espresse o represse durante l’infanzia. È connesso all’intestino e agli organi addominali. È il centro sessuale per le donne, collegato alle ovaie e dunque ai figli.

Quando due persone fanno l’amore, le luci dei loro chakra sessuali si mischiano e le luci creano figure la cui bellezza, anche in questo caso, dipende dall’amore che c’è fra le due persone. Due che si Amano veramente, creano un’aura fantastica attorno a sè quando fanno l’amore – che può essere paragonata a una foresta di alberi da fiaba, i cui fiori e foglie creano un arco sopra gli amanti, le cui vibrazioni sono così forti da bruciare un sacco di karma negativo. In altre parole, semplicemente amando un’altra persona e dimostrandolo facendo del sesso che faccia godere e soddisfi entrambi, è possibile svilupparsi molto e pertanto evolvere anche spiritualmente.

È una delle porte principali dal micro al macrocosmo: il desiderio attivandosi costringe il primo chakra a fornire Volontà e al terzo chiede la Forza (giallo). Desiderio e Piacere sono le pulsioni che questo chakra produce per farci andare verso il mondo, per stimolarci al movimento, a costruire/scoprire quella parte di noi ancora latente attraverso il mondo che ci circonda. Opera anche su sensualità e seduzione, al fine di renderci piacevoli al mondo e viceversa. Chiudere questa porta significa reprimersi, privarsi del gusto di vivere, di manifestarsi:la Paura ha in questo chakra un suo caposaldo, infatti paralizza e così come chi è fermo si pretende che tutto e tutti siano sotto controllo. L’elemento peggiore è il possesso del tempo: qui nascono tutte le preoccupazioni del futuro. Qui muore l’Io Voglio e nasce l’Io Devo. Occuparsi di quello che gli altri vogliono per non perderne il controllo. Qui si perde il Presente, l’Attimo, e sempre qui il Poi regna assoluto.

  • Si trova: 3~5 cm sotto l’ombelico
  • Funzione dell’Io: io desidero
  • Colore: Arancione
  • Elemento: Acqua
  • Senso: Gusto
  • Parola-chiave: sentimento, creatività
  • Fonte di: sentimenti ed energia creativa
  • Sede di: facoltà creative
  • Comunicazione fisica: pianto, grido, riso
  • Tipo di energia: Chi: energia vitale
  • Energia equilibrata: amichevole, interessato al prossimo, senso di appartenenza, intuitivo, chiarosenziente. Buon senso dell’umorismo. Irradia calore umano e compassione.
  • Eccessiva energia: eplosioni emotive, eccessivamente ambizioso, manipolativo, prigioniero di illusioni, troppo indulgente, e sessualmente tende a vedere le persone come oggetti sessuali.
  • Mancanza di energia: timido, facile all’imbarazzo, paralizzato dalla paura, ipersensibile, tende a negare sè stesso, oppresso da senso di colpa, energia sessuale: dipendente dal sesso, sensi di colpa legati alla sessualità, sessualmente abusato, frigida o impotente.
  • Per bilanciare questo chakra: esprimi la tua creatività, danza, muovi i fianchi, ridi, divertiti.. e, soprattutto: non giudicare e non giudicarti.

3°: CHAKRA DEL PLESSO SOLARE

Centro del potere personale. Quando il plesso solare è aperto, hai trovato il tuo dono unico, il lavoro che ti dà piacere e soddisfazione. (Un metodo per trovare il tuo dono consiste nel ripensare a cosa ti piaceva di più fare quand’eri piccolo: ciò ti fornirà degli indizi circa le tue predisposizioni naturali.) Nelle arti marziali si insegna a tirare i colpi col Plesso Solare poichè il terzo chakra è considerato il centro del Chi, la forza vitale (conosciuta anche come ReiKi). Funziona da deposito dei giudizi, delle opinioni e delle convinzioni su di sè e sul mondo. È il luogo dei processi decisionali. È anche il centro dei rapporti sociali.

Ha il potere di vivere ciò che conosce, di fare esperienza e misurarsi con essa, al fine di tramutare il vissuto in nuova conoscenza. Nutre dal basso il 4° e se manca il coraggio di sperimentare la Vita, di affrontare le proprie insicurezze, di lasciare il passato conosciuto per andare verso il futuro da scoprire, allora il Cuore si riempirà costantemente di Paura – una paura forte, difficile da combattere: la paura che porta l’anima verso il buio.

Quando due persone stanno litigando, le luci dei loro chakra del plesso solare divengono scura, e il modo che hanno di mischiarsi è caratterizzato dalla negatività. Si possono osservare forme differenti. Quanto più scura è la luce, tanto più odio c’è fra i due – e quando diventa sufficientemente scuro, diviene nero, e può avvenire un blocco del centro del plesso solare in uno o entrambi i contendenti.

  • Si trova: plesso solare
  • Funzione dell’Io: io sperimento
  • Colore: Giallo
  • Elemento: Fuoco
  • Senso: Vista
  • Parola-chiave: potere, discriminazione
  • Fonte di: potere personale, giudizi di sè e del prossimo
  • Sede di: autostima, potere, intelligenza, ma anche di orgoglio e impotenza
  • Comunicazione fisica: idee, pensieri, sapere
  • Tipo di energia: mentale, intellettuale
  • Energia equilibrata: spigliato, di buon umore, rispetta sè e gli altri, forte consapevolezza del proprio potere personale, abile, intelligente, rilassato, sponteneo, espressivo, pronto a nuove sfide, ama attività fisiche e il buon cibo.
  • Eccessiva energia: sempre a giudicare, lavoro-dipendente, perfezionista, eccessivamente intellettuale, bisogno di farmaci per rilassarsi, sessualmente inibito, incapace di esprimere le emozioni. L’accumulo di energie bloccate nel 3° chakra provengono dal passato che non riusciamo a lasciar scorrere per poter entrare nel futuro. Qui risiedono i rimorsi per le cose fatte e quelle subite.
  • Mancanza di energia: la persona tende a perdere la motivazione e l’interesse verso coloro che non appartengono alla famiglia; appaiono problemi di relazione interpersonale e mancanza di fiducia negli amici, c’è delusione e dipendenza dagli altri, non si è in grado di prendere iniziative. Depresso, confuso, si preoccupa di ciò che dicono gli altri, cattiva digestione, paura della solitudine, energia sessuale: insicuro, ha bisogno di continue rassicurazioni, geloso, infedele.
  • Per bilanciare questo chakra: strofìnati lo stomaco, visualizza un sole che irradia dal tuo plesso solare, respira usando il diaframma. Per liberare questa parte occorre Luce proveniente dal 4, ovvero Amore per se stessi, l’Amore che perdona, che comprende, che Libera – per sviluppare la capacità di perdonare e perdonarsi: ripeti più spesso: “Va bene”, “E sia”, “Come vuoi”..

4°: CHAKRA DEL CUORE

Il Cuore è considerato fin dall’alba dei tempi il centro del corpo umano, la sede dell’energia divina. Alla nascita il muscolo cardiaco è verde (indizio della capacità e dell’energia di tipo lenitivo innate nell’essere umano), poi nel corso dell’adolescenza diventerebbe rosa, infine il cuore di un adulto dovrebbe assumere la colorazione dorata (propria dell’amore universale). Il chakra del cuore è il centro della compassione: quando il cuore è aperto, trascendi i limiti della tua gente, delle piante, degli animali, di tutta quanta la vita. È il centro umanitario che ti spinge a interessarti di cause sociali, come salvare le balene e il pianeta Terra.

È la Porta tra il Mondo Invisibile e quello visibile, il varco dal quale entrano ed escono le energie Emozionali.È il Regno dell’Amore Puro ma anche della Paura più buia. È un Chakra poco adoperato: le Preghiere, i Sentimenti, i Legami che oggi l’uomo costruisce sono più Mentali. (Anche il Dio in cui si crede è più un Dio Mentale, che un Dio D’Amore.) Con questo chakra si smette di essere animale e si diventa Essere Umano.

  • Si trova: nel cuore (in mezzo al petto)
  • Funzione dell’Io: io sento
  • Colore: verde o rosa o giallo-oro
  • Senso: Tatto
  • Parola-chiave: amore, guarigione
  • Fonte di: energia curativa, sogni personali
  • Sede di: compassione
  • Comunicazione fisica: bisogni fisici ed emotivi
  • Tipo di energia: astrale
  • Energia equilibrata: compassionevole, empatico, umanitario, vede il bene in ogni persona, desidera educare gli altri, amichevole, spigliato, in contatto con le emozioni, energia sessuale: sa lasciarsi andare e unirsi in una relazione d’amore, sa aspettare l’arrivo del giusto partner.
  • Eccessiva energia: con molte pretese, ipercritico, possessivo, lunatico, melodrammatico, maniaco-depressivo, usa il denaro o il sesso per controllare le persone. Fa il martire, ed è un vero maestro dell’amore condizionato: “Ti amo se”. Sfrutta l’amore per ottenere il comportamento desiderato: “Non faresti questo se tu davvero mi amassi.”
  • Mancanza di energia: paranoide, dispiaciuto di sè stesso, indeciso, preoccupato di lasciarsi andare ed essere libero. Energia sessuale: si sente indegno di essere amato, non riesce a stabilire un contatto, è terrorizzato all’idea di venir respinto, ha bisogno costantemente di essere rassicurato.
  • Per bilanciare questo chakra: volontariato (gratis), guardare film romantici, ascoltare musica soft, giocare con gatti o cuccioli. Stare seduto tenendo in braccio un bambino. Abbracciare qualcuno. Soprattutto: ama e perdona te stesso.


Anodea Judith Selene Vega

I Sette Chakras

Un programma completo di tecniche ed esercizi per armonizzare corpo, mente e spirito e raggiungere la salute fisica e mentale


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Questo volume scaturisce dall’esperienza maturata sul campo dalle autrici, che da anni organizzano corsi di guarigione olistica attraverso il risveglio dei sette centri vitali di energia, e propone un programma completo e graduale per raggiungere l’armonia fra il corpo, la mente e lo spirito operando direttamente sui chakras.

In particolare, questo manuale, corredato di numerose illustrazioni offre:

• un’introduzione generale sulla natura dei chakras e delle correnti di energia che scorrono attraverso di essi, nonché sui motivi che ne causano i blocchi;

• sette capitoli, ognuno dei quali è dedicato ad un chakra, con l’illustrazione dei metodi di purificazione attraverso esercizi ginnici, tecniche di meditazione, attività artistiche (danza, musica, scrittura), esercizi interattivi e un apposito spazio per registrare i progressi.

Il programma può essere seguito individualmente, con un partner o in gruppo; le autrici, tuttavia, sottolineano l’importanza del confronto e dell’incoraggiamento reciproci fra tutti coloro che condividono l’esperienza.

Lasciare andare il passato

Lasciare andare il passato

Ripercorrendo gli eventi della propria vita, ognuno di noi ha avuto successi e insuccessi. Ma se mettiamo a fuoco le situazioni che riteniamo non vadano per il meglio, possiamo notare che hanno delle caratteristiche in comune, delle costanti che si ripetono nel tempo e che alla lunga si rivelano determinanti affinché quelle situazioni vadano male.

Dice Louise Hay che per ogni situazione che si ripete c’è un bisogno dentro di noi.

Se non fosse così non avremmo bisogno dei fallimenti, dei rapporti mediocri, della povertà, degli eccessi o di qualunque altra cosa corrisponda a un nostro problema.

Questi comportamenti che non vorremmo avere sono però solo dei sintomi e volontà e disciplina non bastano se non si elimina la causa. I sintomi torneranno di nuovo quando la volontà a un certo punto verrà meno.

È fondamentale invece entrare in contatto con i bisogni sottostanti e imparare a comunicarli con efficacia. Sono bisogni fondamentali di amore, di nutrimento, di contatto, di accettazione, di riconoscimento, di sicurezza e considerazione che quasi sempre ci rifiutiamo di ammettere.

Da bambini abbiamo imparato che esprimere liberamente le nostre emozioni è una cosa negativa. E questo vale un po’ per tutte le emozioni ma in particolare per ciò che ha a che fare con la sessualità e la rabbia.

La rabbia è talmente repressa che molti di noi sono spaventati dalla propria rabbia: temiamo di non riuscire a controllarla e che ci spinga a compiere qualche azione dannosa. Il risultato è che la rabbia o esce in modo del tutto inconscio e incontrollato come in un attacco d’ira, oppure si esprime in modo nascosto o spostato.

E’ invece importante e liberatorio permettere a noi stessi anzitutto di sentirla completamente e renderci così finalmente conto di quanta ne abbiamo e poi di creare una situazione sicura dove poterla esprimere: da soli all’inizio è difficile, meglio con una guida, con una persona esperta di cui ci possiamo fidare.

In una situazione sicura possiamo permetterci di parlare ad alta voce o di urlare, di scalciare o diventare collerici, di insultare chi vogliamo, di colpire cuscini e materassi, o qualunque altra cosa vogliamo fare.

Dopo aver fatto ciò in un ambiente sicuro, saremo molto più coscienti della nostra rabbia e di quali situazioni ci fanno arrabbiare e impareremo a mostrarla (non ad agirla) senza troppa paura di compiere atti distruttivi.

Saremo capaci di affrontare tali situazioni nella maniera che riteniamo sia più efficace e cominceremo ad usare la fermezza al posto della rabbia per farci valere.

Impareremo a chiedere ciò che ci serve e a fare ciò che desideriamo senza farci influenzare dagli altri o sentirci in colpa per i nostri desideri.

Dopo aver provato e manifestato la nostra rabbia, è necessario cercare il dolore che essa nasconde per sentirlo ed esternarlo. Utilizziamo la rabbia come meccanismo di difesa per non sentire questo dolore.

Perdonare

Perdonare non vuol dire giustificare il cattivo comportamento di qualcun altro o diventare vittime della violenza altrui; vuol dire lasciare andare il nostro risentimento su quella situazione.

Rinunciare al nostro risentimento e trasformarlo in comprensione libera noi stessi. Il perdono è un dono che ci facciamo.

Non è facile perdonare chi riteniamo ci abbia fatto dei torti o delle cattiverie, quindi cominciamo con le situazioni che ci sembrano più facili, per attraversare man mano dolori sempre maggiori. Cominciamo con piccoli, ma autentici, atti di perdono.

[..] Il perdono è quel processo di scioglimento dell’odio che nel tempo ci trasforma profondamente nel nostro modo di pensare, agire e sentire e ci libera dai legami col passato.

A questo serve infatti prendere coscienza della propria rabbia, serve a sciogliere l’odio distruttivo di cui essa è la punta dell’iceberg.

Perché il perdono sia autentico è necessario rinunciare all’odio vendicativo col quale vorremmo essere ripagati delle umiliazioni subite, invece di lenire le ferite che tali umiliazioni ci hanno prodotto.

Le affermazioni

Tutto ciò che abbiamo detto finora è possibile fin da ora, a patto che noi lo vogliamo. Dice Louise Hay che possiamo cominciare da subito a modificare gli schemi mentali a cui abbiamo ricorso finora, rendendo positivo il nostro modo di parlare e basandoci su schemi più positivi per i nostri pensieri.

Questo è possibile facendo uso delle affermazioni. Per affermazioni si intende scegliere consapevolmente frasi e termini che ci aiutino a metterci immediatamente nel processo per raggiungere quello che desideriamo.

Le affermazioni si possono fare davanti allo specchio, leggerle ad alta voce con convinzione, scriverle più volte al giorno o, perché no, anche cantarle.

Le affermazioni sono il primo passo per il cambiamento. Facendo affermazioni, diciamo all’inconscio che stiamo prendendo in mano la nostra situazione, che possiamo e vogliamo fare qualcosa per cambiare.

Le affermazioni usate con una certa costanza diventano convinzioni e produrranno sempre dei risultati.

Alcuni esempi di affermazioni:

* Sono una persona realizzata e sicura di sé

* Il mio corpo è vitale e la mia mente serena, sono in perfetta armonia

* Faccio tutte le cose con amore e ogni giorno la vita mi restituisce cose buone

* Riesco sempre a mettere in pratica le mie capacità e il mio talento

* Lavoro in un posto meraviglioso e i colleghi mi stimano

Perché le affermazioni siano funzionali è necessario che il messaggio da fornire all’inconscio sia ben chiaro. Quindi le frasi è meglio che siano dirette, precise e positive e lo scopo va dichiarato apertamente senza sottintesi. I verbi usati nelle affermazioni devono essere al presente.

Ad esempio la prima affermazione dice “Sono una persona realizzata e sicura di sé” e non “sarò una persona realizzata e sicura di sé“. E neanche “Non voglio più essere una persona insicura“.

Guardarci allo specchio e dirci ad esempio “ti amo” o “sono un uomo di successo” all’inizio potrà sembrarci poco buffo e verosimile, ma con le affermazioni stiamo gettando un seme.

di Claudio Faggi

http://www.ass-arcano.it/louise_hay.htm

Libro consigliato:


Louise L. Hay

Vivere!

Percorrere con successo il cammino dell’esistenza alla luce del pensiero positivo

Nel volume sono trattati i vari periodi e aspetti della vita umana, dall’infanzia alla vecchiaia, dal rapporto con il nostro corpo a quello con l’ambiente di lavoro.
Louise Hay ci insegna a prendere coscienza delle infinite risorse presenti in ciascuno di noi e a metterle al servizio delle nostre aspirazioni e del nostro benessere psicofisico. L’autrice propone inoltre una lista di 101 pensieri positivi in favore della vita da ripetere, meditare e assimilare per migliorare il rapporto con noi stessi e con quanti ci circondano, oltre che per sentirci finalmente appagati e felici.

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Il respiro è vita (prima parte)

pancia

Poiché non possiamo essere vivi senza il respiro, respirazione e vita sono sinonimi.
La vita è ciò che esiste tra il primo e l’ultimo respiro. Nella Bibbia Dio creò Adamo soffiando su un pezzo di creta.
Per significare il respiro e lo spirito, i greci usavano una sola parola: pneuma.
Il prana, nell’insegnamento yoga e tantrico, è la forza vitale che anima ogni forma vivente assorbita dall’aria.
Il respiro è come un’onda: ha inizio nella bocca e scorre all’ingiù nell’inspirazione. Il diaframma si contrae e si
distende, consentendo ai polmoni di espandersi verso il basso mentre si riempiono d’aria.
L’onda espiratoria inizia coinvolgendo la parte profonda del bacino, dunque l’addome, poi il torace, la gola e la bocca.
La respirazione sana finisce per essere un’azione di tutto il corpo in cui quasi tutti i muscoli sono impegnati. Se osserviamo la respirazione di un neonato o di un gatto o di un qualunque animale mentre riposa, vedremo che il loro respiro è lungo, ritmato e coinvolge, come un’onda, torace e addome. Respirano correttamente e per farlo non hanno bisogno di istruzioni.
Il modo di respirare di noi adulti, invece, tende spesso ad essere turbato. La maggior parte di noi non respira abbastanza profondamente o respira a scatti per evitare di sentire emozioni o sensazioni.
Immaginiamo di trovarci di fronte a un grande pericolo e di essere spaventati. Automaticamente il respiro si arresta e restiamo contratti in questa posizione. Poiché non possiamo smettere di respirare, presto respireremo nuovamente, in maniera non completa e profonda, ma leggera e a tratti.
Bloccare il respiro è quindi una reazione istintiva di difesa di fronte al pericolo, per non farci sentire dall’eventuale nemico e raccogliere le forze per la fuga. E quando da bambini ci troviamo di fronte a situazioni traumatiche ripetute, come emozioni di paura, tristezza e rabbia la cui espressione è interdetta, impariamo a bloccare queste emozioni con il respiro.
Limitare il respiro per “non sentire la sensazione” costituisce per un bambino una decisione difensiva presa per sopravvivere.
Wilhelm Reich, che per primo ha studiato il rapporto tra corpo e sentimenti, afferma che la respirazione frenata costituisce il meccanismo fisiologico della repressione degli affetti e la rimozione degli affetti è il meccanismo fondamentale della nevrosi in generale. Il nostro carattere stesso, così come il nostro atteggiamento corporeo e respiratorio, si forma in rapporto a questo tipo di esperienze.
Wilhelm Reich aveva chiamato la struttura di questo insieme di difese corporee “corazza caratteriale“.
Infatti, l’atteggiamento fisico di una persona rivela la sua personalità molto più delle sue parole. Lo sappiamo perché è un’esperienza che viviamo ogni giorno, anche senza analizzare le radici delle nostre reazioni. Da un individuo, per esempio, con il corpo totalmente rigido e con il tono di voce ricercato, non ci attendiamo sicuramente una calda cordialità, né fervida immaginazione. Da un uomo che parla ansimando non ci aspetteremo certo un atteggiamento saggio verso la vita. Da una persona rilassata e tonica ci aspettiamo invece spontaneità ed equilibrio.
Prendiamo, inoltre, in considerazione il respiro nella vita di relazione. Se la persona per me importante mi dice: “non vali niente“, “ti odio“, il respiro si ferma, mentre il mio corpo si contrae restringendo visceri e sfinteri. Ma se qualcuno mi dice: “sei in gamba“, “mi è piaciuto quello che hai fatto“, se il mio amore mi dice: “ti amo“, io sento calore su di me, il respiro si fa disteso. Il mio corpo si allarga e si espande al ricevere e godere le “carezzepositive. Per questo una persona innamorata si esprime dicendo: “sono piena d’amore“.
Questa è la ragione per cui durante la fase dell’innamoramento il desiderio sessuale è più intenso, così come più intense sono tutte le sensazioni erotiche, ed è la ragione per cui si può affermare che l’amore è il più potente afrodisiaco.

Riunificare il corpo: la pancia che respira.

E nella pancia, nel ventre che la vita viene concepita e portata.
È nel ventre e nei visceri che sperimentiamo i nostri desideri più profondi. Ogni volta che piangiamo o ridiamo è nel ventre che sperimentiamo la vita a livello viscerale. E per questa ragione che per controllare e reprimere i sentimenti di tristezza dobbiamo contrarre e tenere fermo il ventre.
Il portamento insegnato con “petto fuori, pancia in dentro” può essere indicato per quel soldato che si muove in schiera come un robot e non deve sentire la paura della morte. Ma quell’esibizione, classicamente “virile”, rappresenta il massimo della rigidità che si estende anche al pensiero.
In questo modo ci neghiamo l’autonomia, la spontaneità e la sessualità.
La pancia risucchiata in dentro rende la respirazione addominale molto difficile e nello stesso tempo costringe a gonfiare il petto per avere abbastanza aria. “Trattenere il respiro e mantenere il diaframma contratto è uno dei primi e più importanti atti che hanno lo scopo sia di sopprimere le sensazioni di piacere nell’addome, sia di soffocare sul nascere l’angoscia addominale”. ‘E trattenendo il respiro si aumenta la pressione sull’addome impedendo al respiro stesso di fluire.

Continua domani la seconda parte

Elisabetta Leslie Lionelli “Coccole e carezze”

Libro consigliato:


Deepak Chopra

La Dimensione Interiore – Edizione Economica

Per ascoltare la propria voce segreta e comprendere meglio se stessi e la vita

Con la consueta sensibilità e profondità, Deepak Chopra ci insegna ad allargare la nostra visione della realtà e a relativizzare tutto quanto ci accade, per farci infine comprendere il potenziale positivo di ogni evento e scorgere così la sostanziale armonia dell’universo.

Mostrare il meglio di ciò che siamo, inseguire successi nel lavoro, accumulare beni materiali, fare, quotidianamente, scelte piccole e grandi: oggi siamo tutti più o meno costretti a vivere così. E intanto ci sfuggono la ricchezza e la sapienza che già possediamo nella nostra interiorità, con il risultato di essere più infelici. Ma se imparassimo a «leggerci dentro», trasformando ogni momento difficile in strumento di consapevolezza, potremmo davvero navigare verso la felicità.

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Amati e la vita cambierà

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“I pensieri sono creativi e noi siamo i pensatori.”
Se solo cogliessimo la verità di quest’affermazione, tutta la visione della nostra vita cambierebbe in un istante!
Qualcuno ha scritto: “Se puoi pensare a te stesso come ad un giardino fiorito, attirerai a te solo luci, colori e profumi. Ciò che pensi di te diventa la tua realtà”. Tutti noi intratteniamo un continuo dialogo interiore con noi stessi. Siamo sintonizzati sulla nostra radio mentale privata. I programmi che queste radio trasmettono sono spesso intitolati cosi’: “ non ce la faro’ mai”, “non posso, non ho, non sono, non merito…”. Questi “slogan” li abbiamo memorizzati sin da bambini, quando assorbivamo come spugne i modelli che avevamo a disposizione e che nel tempo sono diventati il leitmotiv della nostra vita.
Se questi pensieri così limitanti, ci rendono insoddisfatti, perché non tentare un nuovo approccio?
Il pensiero positivo non è, come un’interpretazione semplicistica potrebbe suggerire, un invito all’ottimismo forzato ignorando i dolori e le frustrazioni che ognuno di noi ha incontrato nella propria esperienza. Il pensiero positivo è il pensiero posto in essere. E’ riconoscere il potere di scelta che abbiamo ha disposizione ogni volta che interpretiamo la nostra realtà.

I pensieri che scegliamo di concepire danno origine alle esperienze che viviamo. Se, per esempio, pensiamo di non essere capaci di fare qualcosa, quest’idea diventa vera per noi e le nostre azioni tenderanno a confermare questa convinzione. Pensare positivo significa accettare l’idea che ogni problema, incidente o malattia non siano avvenimenti casuali. Essi racchiudono in sè un messaggio per la nostra evoluzione e che, una volta colto il senso non abbiamo più bisogno di ripetere quell’esperienza. La maggior parte di noi crede di poter essere felice nel momento in cui si verificheranno determinate condizioni nella nostra vita: un nuovo amore, un lavoro migliore, una casa più bella… e se invece fosse il contrario? Se fossero la felicità e la gioia di essere vivi a creare il terreno ideale per attirare a noi relazioni costruttive, amicizie sincere, successi professionali, e quant’altro desideriamo?
Vale la pena di provare, non credete!
La filosofia e le tecniche elaborate da Louise L. Hay, hanno cambiato la vita di migliaia di persone. Prima di iniziare ad aiutare gli altri, Louise ha guarito se stessa e la sua vita. Il giorno che le fu diagnosticato un cancro che i medici giudicarono incurabile, invece di accettare questa sentenza decise che se nulla di esterno poteva guarirla, il rimedio si trovava dentro di lei. Ripercorrendo col pensiero le tappe della sua vita, giunse alla conclusione che la malattia è il risultato di esperienze negative, rabbie represse, angosce e frustrazioni trattenute.
Decise quindi di cambiare gli schemi di vita che l’avevano accompagnata sino a quel momento cruciale per sostituirli con un atteggiamento positivo all’insegna dell’amore.

Ma da dove si comincia?

Qual è il punto di partenza fondamentale per cambiare in positivo la percezione di se’ e del mondo?

Il potere è in Te ricercando ed individuare le nostre convinzioni limitanti e sostituendole con altre positive ed efficaci, ci ricreiamo il nostro vero equilibrio.

Che cosa dobbiamo imparare?

  • AUTOSTIMA: è il filtro attraverso il quale percepiamo noi stessi e il mondo ed è il risultato dei nostri schemi mentali e delle nostre credenze. Accrescendo così il proprio livello di autostima, di conseguenza,crescono  le nostre possibilità di successo in ogni ambito della vita.
  • SALUTE: è il risultato del nostro stile di vita, della cura che abbiamo di noi stessi. Il corpo “racconta” la nostra storia emotiva. Abbiamo imparato a somatizzare le emozioni represse? Ora abbiamo l’opportunità di mettere in atto il processo inverso: liberando le memorie emotive lasciamo fluire l’energia rigeneratrice e possiamo tornare forti e in forma.
  • RELAZIONI: le nostre relazioni si modellano sulla relazione più importante delle nostra vita: quella che intratteniamo con noi stessi. Le nostre relazioni sono lo specchio della nostra autostima. Se ci reputiamo degni di amore, rispetto e considerazione attraiamo persone che confermano le nostre aspettative e “calamitiamo” gli amori che ci fanno bene al cuore.
  • CARRIERA: che cos’è il successo? E come si misura? Ognuno di noi lo definisce a modo suo. “Fare carriera” non equivale sempre ad un’escalation ai massimi vertici di una compagnia. Per molti è un percorso di crescita per fare del proprio lavoro espressione creativa di sé. Guardarci dentro è importante per scoprire le risorse che abbiamo a disposizione per migliorare la nostra posizione professionale o per trovare il coraggio di inventarne una che ci assomigli.
  • PROSPERITA’: “Chiedete e vi sarà dato” . La prosperità è un’attitudine che si può sviluppare. La prosperità economica è il risultato di una serie di azioni compiute con il medesimo atteggiamento: di massima fiducia. Se crediamo che nell’Universo c’è abbondanza per tutti, mettiamo automaticamente in atto strategie inconsce che producono prosperità. Individuiamo le nostre convinzioni limitanti e impariamo fin da ora a sostituirle con altre positive ed efficaci.
  • SESSUALITA’: l’energia sessuale è la forza creatrice per eccellenza e permea interamente le nostre vite. Per vivere una sessualità ricca ed appagante bisogna trovarsi seducenti. Se amiamo il nostro corpo e ci permettiamo la libera espressione delle nostre emozioni, possiamo sperimentare non solo il piacere, ma l’estasi, la via suprema della conoscenza. Ritrovare il contatto con la nostra dimensione fisica in un processo di ascolto e accettazione ci apre le porte a nuove consapevolezze.

Perchè dobbiamo “lavorare” su noi stessi?

· Per appropriarsi del proprio potere personale e raggiungere le proprie mete
· Per vivere e scegliere da protagonisti.
· Per sviluppare l’energia che trasforma i desideri in azione.
· Per trasformare la rabbia repressa in forza propulsiva orientata al successo.
· Per accettare il proprio valore, l’unicità e la bellezza che ci appartiene
· Per apprendere le tecniche per aumentare la nostra autostima.
· Per trasformare i nostri errori ed esperienze negative in occasioni di crescita.
· Individuare ed affrontare i meccanismi di autosabottaggio ed i propri condizionamenti inconsci.

Libro consigliato

per approfondire l’argomento e cominciare ora a cambiare:


Louise L. Hay

Il Potere è in Te

Amore, gioia, serenità: scoprili dentro di te per vivere in perfetta armonia

Per permette a ciascun individuo di raggiungere la Saggezza Interiore tenendo ben salde le redini del proprio destino.

Le affermazioni

affermazioni

Oggi, continuiamo l’importante percorso del pensiero positivo, pensiero creativo; perchè come abbiamo visto ieri, le affermazioni sono essenziali per aiutarci a focalizzare l’attenzione sulla direzione verso la quale siamo diretti.

Questi semplici ed efficaci esercizi possono essere applicati nelle vostre relazioni, nel vostro lavoro e in ogni campo di vostro interesse. Creando nuove e nutrienti abitudini in ogni settore della propria vita:
Salute, Autostima, Prosperità, Sessualità, Relazioni, Spiritualità.

Il successo
· Io sono onorato e rispettato in ogni senso dalle persone con cui lavoro e dal lavoro che svolgo.
· Io godo, per la mia realizzazione di abbondante supporto ed entusiasmo da parte delle persone della mia comunità.
· Io sono molto conosciuto e molto rispettato per la mia esperienza, talento, abilità e realizzazione.
· La mia reputazione di onestà, affidabilità e compassione cresce ogni giorno.
· Io merito tutto il successo che voglio
· L’Universo è il mio manager
· Ogni mia azione porta alla mia realizzazione
· Ho fiducia nelle mie scelte, e con gioia accetto il successo

la salute
· Amo il mio corpo
· Il mio corpo conosce il modo per essere in salute
· Sono pulito/a nel corpo e nei pensieri
· Io sto già incominciando a guarire
· Accetto la guarigione
· Sono disposto/a a provare emozioni. Le emozioni sono fonte di sicurezza
· Nutro con amore e gioia tutto me stesso/a
· Ho fiducia nel processo vitale
· Io mi merito di stare bene. Ora la mia salute è raggiante, vibrante e dinamica

l’autostima

· Io (inserisci il tuo nome) sono fantastica, la numero uno, la migliore e mi amo così come sono.
· Questo è uno dei giorni più belli della mia vita.
· Tutto opera per il mio bene.
· Tutto ciò di cui ho bisogno mi viene dato.
· Tutto quello che ho bisogno di sapere mi è rivelato nel modo, nel tempo e nel luogo giusto.
· Nella mia vita va tutto bene. E così sia.
· Sono sempre sicura e protetta dal divino.
· Sono pronta a cambiare e a crescere.

la bellezza
· Mi sento stupendamente bene, ho un aspetto fantastico e sono in ottima forma. Sono bella, rilassata, perfettamente capace di godermi la vita.
· Sono eternamente giovane e ogni giorno più bella e brillante. Sono giovane e bella…a qualsiasi età.
· Io mi amo e mi accetto esattamente così come sono.
· Ho dei capelli bellissimi, robusti e splendenti. Mi piace il mio aspetto. Ho delle mani e delle gambe molto forti e sane. Ho una pelle liscia e vellutata. Ho degli occhi luminosi. Sono fantastica. Sono la migliore.
· Sono bellissima e attraente. Sono libera di essere me stessa.
· Il mio corpo è perfetto così come è. Amo e accetto il mio corpo.
· Ogni caloria che assumo si trasforma in energia pura.
· Mangio ciò che voglio e quando voglio e mantengo sempre il mio peso forma.
· Sono felice di aver fiducia e di seguire le mie sensazioni, così facendo dimagrisco e divento bellissima.
· So come mantenermi giovane e sana. Il mio corpo si rinnova ad ogni momento. Sono vitale, vivace e sana. Piena di vita.
· Mi concedo del tempo per giocare con il mio bambino – la mia bambina interiore.
· Medito, faccio tranquille passeggiate e mi godo la natura, amo trascorrere il tempo da sola. E questo contribuisce alla mia bellezza.
· Saluto ogni nuovo giorno con energia e gioia. Dormo bene di notte.
· Sorridere fa parte della mia vita. Io sono sana, felice e integra.
· Io sono la mia persona preferita. Io mi amo totalmente in questo momento. Sono un’espressione divina e magnifica della vita.

la prosperità
· Stupende opportunità si presentano nella mia vita quotidianamente.
· Identifico me stessa con l’abbondanza. L’abbondanza di Dio e la mia abbondanza. Dio è la sorgente delle mie risorse.
· Il mio reddito aumenta continuamente. La mia impresa si sta espandendo oltre ogni mia aspettativa.
· Il mio giro di affari aumenta costantemente ed io ho più lavoro di quanto non riesca a smaltire.
· Vi è abbondanza per tutti, anche per me.
· Io ho una carriera meravigliosa davanti a me.
· Scelgo di formulare pensieri che mi aiutino a prosperare e, di conseguenza, vivo nella prosperità.
· L’oceano della vita è estremamente ricco. Esso riesce a soddisfare ogni mia esigenza,ogni mio desiderio. Io ricevo il bene da ogni luogo, persona e cosa.
· Il bene mi giunge da ogni luogo. Io sono un essere illimitato e ricevo illimitatamente da una fonte illimitata. La vita mi dà di più di quanto io possa mai desiderare ricevere.
· Io sono mentalmente ed emotivamente pronto a vivere una vita prospera e ricca di amore. Io merito tutto il bene possibile e affermo questo mio diritto.
· Il denaro è la cosa più facile da ottenere.
· Io merito ed accetto che la mia vita abbondi di prosperità. Io do e ricevo con gioia ed amore.

· Io firmo ogni assegno e pago ogni conto con amore e gratitudine. In banca io ho soldi a
sufficienza per coprire ogni mia necessità e ogni lusso che mi concedo nella vita.

le relazioni
· Io amo me stessa e attraggo naturalmente relazioni di amore nella mia vita.
· Ora sono pronta ad accettare una relazione di amore felice e soddisfacente.
· Le mie relazioni mi aiutano a guarire e ad amare me stessa.
· Le mie relazioni sono degli specchi che mi mostrano me stessa. Imparo da tutte le mie
relazioni.
· La mia famiglia mi offre tutto il suo sostegno ed io le offro il mio.
· Sono rispettata da tutti coloro con i quali entro in contatto.
· Amo e onoro me stessa. Sono un essere umano di valore. Vengo sempre trattata con
rispetto.
· Più amo me stessa e mi sento soddisfatta e più la gente mi ama.
· Il mio compagno in amore è affettuoso, tenero, libero, bello, famoso e ricco. Mi sento
costantemente attratta da lui e vivo il nostro rapporto di amore in maniera
soddisfacente e piena. Nella mia vita viene prima il piacere e poi il…piacere.
· Dentro di me vi è un amore incondizionato ed io lo esprimo a tutti. Rivolgo questo mio
amore incondizionato anche verso me stesso/a, poichè so di essere degno/a di amore.
· Io sono infinitamente amato/a e accetto questo amore ora.
· Sono aperto e ricettivo nei confronti di un meraviglioso rapporto di amore.
· Dichiaro di avere un rapporto meraviglioso e pieno di armonia con tutti.
· Io posso esprimere tutto il mio amore e sentirmi completamente al sicuro e protetta.
· Io sono in armonia con la vita. Io ho un rapporto armonioso con la vita.
· Ovunque vada, io porto gioia ed allegria.
· Io apro il mio cuore all’amore e mi sento sicuro e protetto.
· L’amore nella mia vita inizia da me. La mia vita è piena di amore.
· Io sono degna/o di amore e rispetto.

Il lavoro di Louise L. Hay ha aiutato milioni di persone di tutto il mondo a cambiare e
migliorare le loro vite.

Iniziate, da ora, la giornata con un atteggiamenti di fede, speranza e amore.

DVD audio consigliato:



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Puoi Guarire la tua Vita – DVD

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ISBN: 9788864120003

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Un messaggio spirituale liberatorio, dalla grande carica umana di una donna che ha superato le difficoltà più grandi della vita!

“Siamo tutti in viaggio, che lo sappiamo o no. Siamo tutti in un viaggio per imparare come esprimere il nostro pieno potenziale in questo mondo. Molti di noi hanno imparato a vedere i propri pensieri come un riflesso del mondo esterno – un riflesso di qualcosa che ci sta accadendo. Ma come sarebbe, se l’Universo non funzionasse così?
E se invece con ogni pensiero che pensi, tu stessi creando il tuo presente e il tuo futuro?
E se tu stessi creando la storia della tua vita con ogni pensiero che ti passa per la mente proprio adesso?”

Il film si apre con l’immagine di una donna seduta in auto, bloccata nel traffico e noi siamo resi partecipi del suo dialogo interiore: Si lamenta delle sue sventure, senza mai fermarsi.

Noi spettatori viaggiamo con lei, dentro la sua testa, mentre si muove nelle prime ore del mattino.
E ci è subito chiaro che non trova nulla intorno a lei che la renda felice.

Mentre cammina sul marciapiede insieme all’altra gente, sentiamo i discorsi di tutti.

Queste persone si sfiorano l’una con l’altra catturate nel loro brontolio mentale, simile a quello della protagonista, fino a che non appare una donna, i cui pensieri sono diversi.

Sono pensieri positivi ed entusiastici!

Mentre le due donne passano, una carta cade e la nostra protagonista la raccoglie, c’è scritto:

“Io voglio cambiare”

Più la nostra eroina procede nel viaggio interiore, più il suo dialogo interno evolve.

E noi siamo testimoni partecipi di ogni rivelazione ad ogni stadio verso l’illuminazione.

Mentre percorre il suo sentiero alla scoperta di Sé, attraverso i vari CAPITOLI DEL FILM ci accompagna verso tutti gli stadi del cambiamento.