Amici – Satomi Ichikawa

Amici per i giorni di festa
amici per quelli di tempesta,
amici da gennaio a dicembre.
Amici. Amici per sempre.

Gli A M I C I,  l’A M I C I Z I A, sono come un sottile filo invisibile che ci lega alle persone, ci amalgama in modo più o meno perfetto in un mix speciale di impalpabile complicità, affetto, tenerezza, ascolto, condivisione, sostegno, divertimento e tante tante scoperte!

Amici di Satomi Ichikawa è stato pubblicato la prima volta con il titolo Friends nel 1976, ed è stato il primo lavoro dell’artista giapponese Satomi Ichikawa – trasferita giovanissima a Parigi dove vive da oltre trent’anni – affermata autrice di oltre una cinquantina di libri per bambini. Amici, per la gioia di piccoli e grandi lettori, è arrivato anche in Italia in una versione totalmente rinnovata, grazie a Orecchio Acerbo, pur mantenendo tutta la freschezza e la leggerezza che accompagna sempre gli Amici.

“Amici per superare gli ostacoli,
che quando siamo a terra fanno miracoli.”

Ogni pagina mostra i tanti diversi aspetti dell’amicizia, con illustrazioni giocose ma distinte nello stile. Amici è un albo illustrato perfetto per regalo che non ha ne età ne tempo… proprio come l’Amicizia.
Leggere, osservare, perdersi nei ricordi sfogliando questo libro è come celebrare tutte quelle amicizie che completano il nostro mondo!
Qui ci sono gli amici, quelli autentici che, s’intende, fanno davvero tanta strada insieme…
Amici, con cui superare insieme tutti quegli ostacoli della vita per poi rialzarsi quando si è a terra.
Amici per ieri, per oggi e per domani, cioè per SEMPRE.
Questo è un albo illustrato per tutti, che allarga e scalda il cuore e dolcemente commuove;
penso sia proprio uno di quei libri REGALO perfetti, perchè pagina dopo pagina è come un lungo biglietto di 32 pagine da regalare agli amici più unici e cari…Grandi e piccoli…ovviamente 😉

“Amici per il presente e per il futuro,
anche se qualche volta ci separa un muro.”

Ma attenzione, qui si racconta l’amicizia quella vera, non quella di apparenza dei social, ma quella vera con la A maiuscola. Quell’Amicizia che si costruisce nella vita di ogni giorno e si sperimenta dal vivo, tra momenti belli e brutti.
Questo è l’essere amici.
È un sentimento universale che non ha e non avrà tempo, né scadenza.

Chi è un amico per i bambini di 4-6anni?

Ecco alcune risposte semplici e sincere, profonde e assolutamente vere in modo disarmante:

L’Amico è una persona che ti vuole bene; [Irene, 4 anni]
L’amico è una persona con cui giocare; [Giovanni, 5 anni]
L’amico è una persona che sposeresti; [Allegra, 5 anni]
L’amico è una persona a cui piacciono
le stesse cose che piacciono a te.
[Nicolò, 6 anni]
E’ presto confermato, per i bambini l’amico non è solo un porto sicuro dove rifugiarsi e trovare protezione e rassicurazione, ma soprattutto un compagno di giochi, una persona simile a lui, a chi piacciono le stesse cose e ci sente in sintonia.

Gli altri sono un regalo che l’esistenza ci fa. Un bene aggiunto. La nostra occasione di essere persone migliori.
Insegnamo questo valore a bambini. Condividere, andare con, procedere insieme. Perché insieme è più bello. Molto più bello.

I bambini ritratti dalla Ichikawa sono tutti diversi, alti, bassi, con le trecce, più grandi o più piccoli, ma è la loro diversità a renderli interessanti e a creare un gruppo coeso. Sono bambini che ricordano quelli che si vedevano per strada tanto tempo fa e fanno aleggiare un sorta di nostalgia del passato.

“Amici per le fatiche più dure
e per tutte le sventure.”

Per quanto il condividere così tanti momenti quotidiani non risulti così attuale e per quanto gli abiti possano non rispecchiare i tempi moderni, la narrazione no sa di irreale, anzi! Il breve testo in rima è come una filastrocca e amplifica le dimensione di gioco e di levità, bilanciando la profondità dei messaggi raccontati. Ma lo sappiamo bene che alla fine le cose semplici sono, poi, le più vere.

“Amici per essere migliori,
quando i grandi sono fuori.
Ma più di tutto per non sentirci abbandonati
e affrontare la notte da alleati.”

Amici, è una storia per ricordarci che essere amici può essere per sempre, in ogni luogo e in ogni tempo.
…siamo Amici. Amici ieri, oggi e domani

ACQUISTA IL LIBRO ADESSO QUI:

 

Hai scelto come vuoi essere oggi?

giornata-oggi

Cosa scegli di essere oggi?

In questo giorno della tua vita, caro amico, credo che Dio voglia che tu sappia…

…che la vita non ha niente a che vedere con ciò che fai, e tutto a che vedere con ciò che sei.

Stai attento a non essere preso dalla “faccendosità” della tua vita. Non è il motivo per cui sei qui. Sei un’anima sacra, e sei arrivato qui sulla terra per Essere qualcosa. E non solo una cosa, ma tante cose.

Il fatto meraviglioso è che sei tu a scegliere cosa. E lo scegli proprio ora. Sempre Proprio Ora.

Quindi cosa scegli di Essere proprio ora? Felice? Contento? Al sicuro? In pace? Indulgente? Compassionevole? Amorevole? Coraggio, scegli. Quanti ne vuoi!

Con Amore,

Felici Più di Dio - Libro
Come trasformare la nostra vita in un’esperienza straordinaria

Dio mi ha chiesto di dirti che:

Non c’è niente da correggere;
ogni cosa chiede solo di essere celebrata.

Sei stato fatto per chinarti
così da scoprire tutti gli infiniti miracoli ai tuoi piedi.

E sei stato fatto per estenderti
così da trovare il Bellissimo Paradiso Personale
appena oltre
tutte quelle responsabilità che pensi di doverti assumere.

Quando invoco Dio e gli chiedo di parlarmi,
mi sento piccolo e solo, proprio come te.

Ma è proprio in quell’istante che,
senza alcun motivo particolare,
comincio a risplendere.

In questo nuovo libro, forse il più “pratico” nella vasta produzione di Walsch, l’autore offre un programma in 17 punti per cambiare concretamente la nostra esistenza per sempre, sfruttando le forze universali tramite cui si manifesta la divinità.

La vera felicità si raggiunge quando si fa posto alla presenza di Dio nella nostra vita quotidiana. Basta smettere di giudicare e di lamentarsi, e imparare ad apprezzare quanto c’è di positivo intorno e dentro di noi.

E Neale Donald Walsch, celebre maestro di saggezza, ci spiega che è possibile farlo anche quando tutto va storto. Cinque infatti sono i Grandi Principi attraverso i quali si manifesta la divinità:

  • l’Energia dell’Attrazione, che ci dà potere;
  • la Legge degli Opposti, che ci apre diverse opportunità;
  • il Dono della Saggezza, che ci rende capaci di discernere;
  • la Gioia della Meraviglia, che è la fonte dell’immaginazione;
  • la Presenza dei Cicli, che ci offre l’eternità.

Come attivare questo sistema complesso e meraviglioso? Come liberarci della negatività e scoprire la gratitudine? Come dare una svolta definitiva?

In questo manuale pratico e concreto, l’autore ci accompagna in un percorso in 17 passi (resta in contatto con ciò che sei, dona agli altri qualsiasi esperienza stai cercando, riconosci la perfezione, comprendi la tristezza, smetti di fare a pugni con la tua vita…) che ci porterà a essere felici più di Dio.

Perché dentro ognuno di noi c’è una guida spirituale, pronta a tramutare la nostra esistenza e quella di chi amiamo in un’esperienza straordinaria. Per sempre.

Dimentica le sconfitte

Dimentica le sconfitte di ieri,  ignora i problemi di domani.

Vivi oggi, facendo di questo giorno  il migliore dell’anno.

di Og Mandino

Il Dodicesimo Angelo

Da non perdere

Una storia commovente: un uomo di successo che crede di aver perso tutto nella vita e un ragazzino, il suo dodicesimo angelo, che riuscirà a salvarlo col suo ottimismo e la sua voglia di vincere.

Tutto cambia..

Tutto cambia…

Ciò che oggi ritieni giusto,

domani potrai considerare sbagliato…

ciò che oggi approvi,

domani potrai disapprovare…

ciò che oggi ti piace tanto,

domani potrà disgustarti…

ciò che oggi scansi come dannoso,

domani potrai cercare come vantaggioso…

ciò che oggi ami,

domani potrai odiare…

Non dare mai niente per certo.

Finché vivi niente resta immutato.

Ciò che non cambia muore.

Se vuoi vivere, cambia.

di Omar Falworth

Vivere Vivere Meravigliosamente Vivere

Da non perdere

Ogni giorno in tutto il mondo, milioni di persone rincorrono affannosamente una vita migliore di quella che conducono.

Ma ahimé, questo obiettivo continua immancabilmente a sfuggir loro di mano.

Arrabbiati affermano che è colpa della sfortuna
che si accanisce contro di loro,
degli altri che sono disonesti,
della società che non è più a misura d’uomo,
della poca disponibilità di denaro,
della… della… della…

Ma sono davvero queste le ragioni? si chiede Denyie Vallet,
la protagonista del primo attesissimo romanzo di Omar Falworth.

Venite con me nelle pagine di questo libro
e scoprirete come sono riuscita (e come potrete riuscire anche voi)
a…. vivere, vivere, meravigliosamente vivere.

Dall’autore di bestseller quali Conoscersi, accettarsi, migliorarsi
L’Arte di amare e farsi amare, un’incredibile storia ricca di saggezza,
sentimento e fantasia, per scoprire le ragioni per cui vale
davvero la pena di vivere la vita. E che sia meravigliosa.

Per tutto il tempo

Perche’ non fare tutto cio’ che possiamo, ogni momento che possiamo, il meglio che possiamo, per tutto il tempo che possiamo? Il nostro ultimo obiettivo nella vita dovrebbe essere quello di creare tanto quanto il nostro talento, abilita’ e desiderio ci permettono. Se i tuoi risultati sono inferiori …al tuo potenziale, allora dobbiamo sforzarci di diventare meglio oggi rispetto a ieri. Le migliori ricompense sono sempre riservate a coloro che portano il maggiore valore a se stessi ed al mondo intorno a loro come risultato di chi e cosa sono diventati.

Jim Rohn

Questo libro contiene idee che possono trasformare la tua vita

Compralo su Macrolibrarsi

PNL E LIBERTA’ è un libro che parla della tua vita, delle difficoltà che hai oggi e che hai avuto in passato, di come ti sei sentito e di come ti senti in questo momento.
Del tuo potere di annullare il dolore e lo sconforto e sostituirli, letteralmente, con sensazioni di energia, vitalità e gioia.

Questo libro è una conversazione a tratti spiritosa e leggera, a tratti dura e vibrante, tra una grande mente dei nostri tempi, Richard Bandler, e un giovane trainer di Programmazione Neuro-Linguistica intelligente e profondo, Owen Fitzpatrick. Tra i vari argomenti sviluppati:

Come capire quali sono le proprie abitudini nocive e sostituirle con buone abitudini;

Come crearsi nuove opportunità di miglioramento e sviluppo;

Come “innescare” volontariamente sensazioni di piacere, divertimento ed energia in sé e negli altri attraverso tecniche di PNL, ed essere in grado di riattivare quelle sensazioni;

Come “disinnescare” rapidamente dolore, frustrazione, sfi ducia, disperazione;

Come accrescere la propria intelligenza e curiosità e crearsi gli strumenti per definire e ottenere ciò che si desidera;

Come rendersi liberi attraverso il controllo della propria vita: liberi di scegliere e non scegliere, liberi di cambiare, liberi di non cambiare, liberi dai condizionamenti derivanti dalla propria condizione familiare, sociale, fisica e ambientale. Liberi anche di sbagliare.

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<div>ISBN: 9788888612409</div>
<p>Prezzo <strong>&euro; 19,90</strong>
</p>
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<a href=”http://www.macrolibrarsi.it/libri/__pnl_e_liberta.php?pn=652&#8243; title=”Pnl e Libertà”>Compralo su Macrolibrarsi</a>
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Hai fiducia in te stesso?

La fiducia in te stesso è il più grande pregio che possiedi: Fallo venire a galla!

Tutti noi siamo direttamente responsabili di ciò che proviamo a livello emozionale e sentimentale, quindi nessun’ altro se non io posso modificare ciò che sento nel mio profondo. Sono le mie scelte non le contingenze che rendono reale ciò che sono adesso e quindi ciò che sarò domani.
Ciò che tu ti rappresenti come realtà nella tua mente, non è la realtà vera, ma è la realtà vista dal tuo punto di vista, posizione determinata da ciò che sei, la cui responsabilità è da attribuire a tutte le tue scelte passate. Perché le tue scelte e le tue decisioni hanno determinato ciò in cui credi oggi e quelli che sono i tuoi principi di vita e i tuoi valori più profondi.

Tutti noi potenzialmente siamo in grado di capovolgere la nostra vita in un attimo solo volendolo. Focalizzati su ciò che vuoi ottenere e realizza nella tua testa un film video e audio dell’uomo che vorresti essere e aggiungici le emozioni che ciò ti ssono sopraffarti. Tu sei più forte!

E con questa personalità vincente affronta anche tutti i tabù del passato, rivivili da una nuova posizione percettiva e trasforma tutti i tuoi ricordi dolorosi in lezioni di vita che hanno contribuito con i loro insegnamenti a fare sì che oggi tu sia quella grande persona che sei!

Definisci bene quali sono i tuoi obiettivi, chiariscilo prima di tutto a te stesso, abbi fiducia nelle tue azioni, prenditi la responsabilità di quello che fai, sii perseverante, costante, ambizioso e determinato. Punta sempre al top e non accontentarti mai! Tu puoi ottenere di più! “Ottimismo” deve diventare il tuo secondo nome!

Non dubitare mai di raggiungere i tuoi scopi e sii sempre convinto di essere sulla strada giusta, perché è così! Tu sei più forte di qualunque sfida ti si possa presentare. Sei tu quello che ne uscirà sempre vincente! La parola “fallimento” non fa parte del tuo vocabolario, perché ogni esperienza che tu vivi è un esperienza positiva che porta conoscenza, crescita, evoluzione e insegnamenti sempre nuovi e indispensabili perché il tuo futuro sia sempre più luminoso.
Vivi le difficoltà come semplici stimoli a crescere e migliorarti, le sensazioni negative non sono altro che campanelli d’allarme che ti inducono a cambiare direzione e tornare sulla strada maestra.
Sii sempre tollerante ed elastico con il tuo prossimo, perché la maggior parte delle persone non sono quasi mai quello che sembrano, spesso non sono nemmeno quello che pensano di essere, e in ogni caso tu non puoi conoscere la strada che le ha portate ad essere quello che sono diventate, per cui sii sempre indulgente e vedrai che ti sarà riservato il medesimo trattamento.

Non ti spaventare delle novità e non temere il cambiamento, da queste esperienze non può che derivare arricchimento.
Conosci persone nuove, vedi posti nuovi, fai nuove esperienze, la vita è una sola (o per lo meno delle altre non hai memoria) quindi sfruttala, vivila , fai tutto ciò che ti permette di non avere rimpianti domani.

Allarga tutti i tuoi orizzonti e varia spesso la tua prospettiva, ne avrai un enorme arricchimento spirituale, emozionale, culturale e cognitivo.

Sappi sempre nel profondo del tuo cuore che tu sei in costante crescita e miglioramento per rendere la tua vita sempre più favolosa e accattivante aggiungendo ad essa sempre maggior valore.

Tu sei una gran persona e sei la precisa manifestazione dei tuoi pensieri e delle tue emozioni.

Punta su te stesso e vivi alla grande!

fonte:

di GIO’ http://www.giopop.blogspot.com

Inizia ad amarti e ad avere fiducia in te stesso

Compralo su Macrolibrarsi

Se non vi convince ciò che vi hanno insegnato su come va la vita; se non vi basta ciò che la società vi ha dato; se avete speso grandi quantità di tempo, energie e denaro per migliorarvi, cercando di diventare la persona che credete di dover essere per far funzionare il mondo, questo è il libro che fa per voi.

Vi spiega che non potete migliorare e correggere ciò che siete, semplicemente perché non c’è niente di sbagliato in voi. Ma c’è molto di sbagliato in ciò che vi hanno detto su di voi e sulla vita. Le parole semplici e profonde di Cheri Huber vi porteranno ad accettarvi e amarvi, mettendo in pratica nella quotidianità l’antica sapienza zen.

Sprigiona il Potere che è in Te

imparare-pensare

Decidi ora per puntare al futuro

Negli ultimi anni è cresciuta notevolmente l’attenzione del nostro Paese verso la formazione motivazionale e i suoi benefici. Il livello di motivazione personale influenza, infatti, la qualità della nostra vita. Spesso non riusciamo a vivere come vorremmo e a concretizzare quello che realmente desideriamo, perché non siamo sufficientemente consapevoli delle nostre enormi e infinite potenzialità.
Di impronta americana, la formazione motivazionale pone proprio l’accento sul Self-empowerment, ossia sulla capacità di potenziare le risorse interiori presenti in ciascuno di noi con strumenti e tecniche che ci consentono di definire in modo chiaro e consapevole gli obiettivi da raggiungere, per crescere nel privato e realizzarci professionalmente.

L’investimento in formazione motivazionale è sempre più frequente nelle realtà aziendali.

Imprenditori e Manager ne hanno colto la natura strategica, confermando con le loro scelte il profondo legame che esiste tra la redditività e un approccio mentale orientato alle soluzioni, piuttosto che ai problemi. La competitività delle aziende è destinata a crescere, se si adotta nei confronti delle risorse umane un sistema motivazionale efficace ed efficiente, basato sulla ricerca del miglioramento continuo, sul valore dell’apprendimento e sulla definizione di obiettivi ambiziosi.

A che punto sei oggi nella tua vita?

Ecco alcune aree specifiche della tua vita: ritagliati del tempo e assegna a ciascuna un valore da 0 a 10, che esprima il punto in cui ti trovi, oggi.

  • RELAZIONI ……………………..
  • LAVORO/CARRIERA……………
  • FINANZE ………………………..
  • TEMPO …………………………..
  • FORMA FISICA …………………

E dove vorresti essere tra 5 anni ?

LA CONSAPEVOLEZZA E’ IL PRIMO PASSO PER DEFINIRE OBIETTIVI ECCELLENTI ED AZIONI CONCRETE. MA DA SOLA NON BASTA.

Il 95% delle persone che si pongono buoni propositi non porta mai a termine.Per dirigere con successo le tue energie verso obiettivi ambiziosi, hai bisogno di 7 strumenti fondamentali, individuati da Anthony Robbins in oltre 30 anni di studi e di ricerche nel campo del massimo rendimento psico-fisico.(peak performance).

Da oltre 12 anni il corso di sviluppo personale più efficace al mondo.

“Anthony Robbins:
il più grande motivatore
del potenziale umano”

New York Times

Anthony Robbins

Per la prima volta a Roma

25 – 28 Settembre 2009

Dopo aver accolto in Italia, da oltre 12 anni, i più autorevoli Trainer del panorama formativo internazionale: Brian Tracy – oratore d’eccezione nel Personal e Professional Management, John Grinder – coideatore insieme a Bandler della PNL, John Gray  – autore del bestseller ‘Gli Uomini vengono da Marte, le Donne da Venere’, Deepak Chopra e Roy Martina – massimi esperti del Benessere Psicofisico, è con orgoglio che diamo il benvenuto – per la prima volta a Roma – al Numero uno nel campo della formazione motivazionale: Anthony Robbins.
Dal 25 al 28 Settembre 2009 potrai incontrare dal vivo, in una location del tutto eccezionale, il formatore che da oltre 30 anni insegna le sue strategie di potenziamento personale a leader politici, uomini d’affari e campioni sportivi di tutto il mondo (tra cui Mikhail Gorbachev, Bill Clinton, Donald Trump).
In questi anni, tantissimi tra voi ci hanno espresso il desiderio di avere il corso di Tony in Italia e ciò ci rende ancor più lieti nell’essere riusciti a mantenere questa promessa, diventando organizzatori dell’edizione 2009 e coinvolgendo in questo importante progetto le principali aziende di formazione italiane come nostri Partner .
Ora tocca a te: sei pronto a cogliere questa straordinaria opportunità di crescita personale?
Ti aspettiamo,
Nello Acampora

Ps: Prenotati subito per partecipare a questo imperdibile evento. qui


La spinta all’azione: i 7 passi del Metodo Robbins

CONSAPEVOLEZZA: definisci i tuoi  punti di forza e le aree da migliorare.
CHIAREZZA: cosa ami e cosa odi nella vita?
ENTUSIASMO: alimentalo sognando  senza limiti e annotando qualsiasi cosa tu voglia fare, essere, condividere, avere, dare, imparare vivere.
FOCUS: tra tutti i tuoi obiettivi, quali sono le tue priorità?
IMPEGNO: quali sono i motivi  per cui raggiungerai a tutti i costi ciò che desideri?
STRATEGIA: verifica la coerenza delle tue azioni con gli obiettivi prefissati.

Programma del corso
ROMA, 25 – 28  Settembre  2009
“Sprigiona il Potere che è in Te”

Il Seminario esperenziale dai risultati concreti e duraturi

1° GIORNOTrasformi i tuoi limiti in potere

  • Comprendi il legame esistente tra convinzioni e risultati
  • Acquisisci la forza per prendere decisioni importanti
  • Impari a potenziare il tuo stato mentale, emotivo e fisico (peak state) per massimizzare energia e rendimento in ogni contesto
  • A fine serata vivi l’esperienza di camminare sui carboni ardenti (non sei obbligato… ma alla fine vorrai farlo!), con cui sperimentare la capacità di ottenere risultati che superano  le tue aspettative.

2° e  3° GIORNOScopri il tuo vero Io

  • Trasformi i propositi generici in obiettivi chiari, dettagliati e concreti
  • Individui le tue passioni e aspirazioni più profonde e radicate
  • Scopri esattamente il tipo di esistenza che vuoi condurre
  • Immagini la tua vita ed i tuoi risultati con un’intensità superiore rispetto a quanto hai mai fatto finora
  • Definisci le ragioni per cui vuoi realizzare i tuoi obiettivi
  • Inizi fin da subito ad attuare il piano d’azione personale.

4° GIORNOVivi in salute

  • Acquisisci profonda coscienza del tuo stato di salute e del suo impatto sui tuoi risultati
  • Impari a sprigionare l’energia e la vitalità di cui hai bisogno per mettere in pratica tutto ciò che hai appreso nei giorni precedenti
  • Acquisisci tecniche nutrizionali e psicologiche per potenziare il tuo sistema immunitario
  • Adotti strategie personalizzate per eliminare definitivamente le abitudini dannose.

La pace interiore

pace-mondo-famiglia

Ora, dovremmo davvero domandarci, ma come può l’uomo, finalmente, prendere il cammino che lo porti al raggiungimento di una pace universale? Sicuramente attraverso un percorso di consapevolezza che difficilmente potrà passare solo per le piazze o per l’idea di una guerra che produca davvero pace.

Purtroppo la guerra è un business. Ma lo è anche la pace, in molte situazioni. Anche se quest’ultima non rende probabilmente abbastanza da controbilanciarne i ricavi economici. Fare ricorso ai vari Gandhi, a M.L.King, o ai Vangeli, per  chi è credente, a Madre Teresa, San Francesco, poco serve. Questo è un percorso per iniziati, per chi ha deciso di mettere in gioco se stesso, di pagare in prima persona il prezzo delle proprie azioni. E’ un percorso duro, pericoloso, perché rende diversi, emarginati.

Porsi accanto ai diseredati, vuol dire accettare la medesima condizione, se non fisicamente, perlomeno nello spirito. Chi sceglie la maturazione interiore dell’idea di pace, sa che questa si raffronta solo con l’individuo, inteso come singola persona.

La pace va insegnata, ma come scelta di vita.

Si deve partire dalla persona per arrivare alle masse, il percorso inverso mai ha dato davvero dei risultati decenti e spesso è stato il seme per qualcosa di peggio. La pace deve diventare momento di confronto, di meditazione, di crescita. La pace è amore verso gli altri e verso se stessi. Non si deve attendere di essere su un’auto lanciata a grande velocità per imparare guidare, si deve partire da piccole lezioni e solo alla fine, quando si sarà maturata la tecnica potremmo fare le nostre prove. Per chi crede, il percorso potrebbe apparire più chiaro.

La pace che ci portò il Cristo, non è la pace che immaginiamo noi, della tranquillità, della sicurezza. “Vi porto la pace, vi do la mia pace” ……. La Mia pace…. Non ci facilita il compito Gesù Cristo, quando ci indica la strada del distacco dalle cose, del possesso che corrompe, la pace che ci regala è quella della consapevolezza, della solitudine dell’uomo che si accosta agli altri, e non ne teme la presenza. E la Sua pace è quella dell’amore. E come si può dire di amare gli altri se non li si accetta per come sono, se li si vede soffrire senza che nulla si faccia per aiutarli. Finché ci sarà un ricco, o un insieme di paesi ricchi, ed un resto del mondo povero, alla fame. Fino al giorno in cui l’ingiustizia colpirà tanti innocenti, in questo terreno melmoso, la guerra troverà la sua vittoria. La pace non è assenza di guerra. La pace va costruita ogni giorno, nei piccoli gesti quotidiani, nell’aiutare chi ci è vicino ed ha bisogno. Come possiamo pensare di comprendere chi ci è tanto lontano, se siamo incapaci di stendere la mano ai nostri compagni di viaggio?

La guerra è solo una delle aberrazioni della mancanza di pace. Le altre sono la fame, l’odio, l’egoismo, l’incapacità di comprendere che nessuno può davvero dirsi diverso dagli altri. La pace va insegnata sempre, perché ci soccorra quando necessita e ci dia la grande occasione di sentirci uomini, tutti uguali, con un unico cammino ed una medesima meta. E soprattutto che non consenta a nessuno di utilizzare la pace per altri fini, economici, politici o legati a qualsiasi interesse personale. L’occidente deve capire che la più grande guerra che sta facendo al resto del mondo, quello povero, va sotto nomi che con la guerra in se possono non avere nulla a che spartire: fame, sete, cure mediche, istruzione, discriminazione.

La pace è interessarsi degli altri con animo tranquillo, gratuitamente, considerando il punto di vista altrui con pari dignità del nostro e non ritenendosi benefattore, parola che sovente nasconde l’idea di superiorità.

Esiste una sola pace?

Come ho già detto, non esiste un solo tipo di pace, laddove le motivazioni sono tra di loro diverse e diversi gli intendimenti per raggiungerla. La pace non esiste, se non c’è pace in una famiglia, o nelle strade, o se chi governa non rispetta e rende giustizia ad ogni singolo cittadino, dove l’economia arricchisce chi è già ricco ed impoverisce chi è già povero.

La pace diventa un puzzle impazzito, quando la spezzettiamo, la sezioniamo, la codifichiamo secondo interessi di parte. La pace non è uno stato delle cose, o non solo, ma qualcosa che risiede nell’animo umano. La pace è una sola e non potrebbe essere altrimenti. E’ un modo di essere, di pensare.

La pace va agita con il nostro modo d’essere, i nostri gesti devono essere lo specchio dei pensieri, delle emozioni che ne sono prodotte. La pace va insegnata ogni giorno, ogni ora dell’anno, attraverso un insegnamento all’amore, all’ascolto verso se stessi e verso gli altri. Va seminata riconsiderando il nostro tenore di vita, il vuoto consumismo, l’inutilità della maggior parte delle cose che crediamo di possedere. Ed essa germoglierà ogni volta che verranno riconosciuti i diritti anche di un solo uomo.

L’educazione alla pace produce amore, empatia, tolleranza, condivisione, altrimenti avremo odio, insofferenza, discriminazione. Noi, oggi, produciamo l’arrogante opulenza della nostra società che contrasta con l’infinito vuoto morale, con l’insofferenza per il dovere, per la poca consapevolezza delle nostre responsabilità.

Dovremmo tener presente che siamo tutti interdipendenti. Ogni cosa che accade ad un uomo, in qualsiasi parte del mondo egli viva, ci rende un po’ responsabili della sua sorte. Far finta di non vedere, vuol dire solo sostenere quella violenza cieca che è la causa principale dell’assenza di pace nel mondo. Siamo ciechi, tutti… sordi… distratti da non vedere ed udire quel dolore che provoca la sofferenza di donne, uomini e bambini in condizioni di indigenza talmente gravi da non aver nessuna speranza di vita.

fonte: http://www.ildialogo.org/

La necessità di una scelta consapevole

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Constatando il fallimento di molte iniziative di pace, Deepak Chopra propone una strategia alternativa per sconfiggere la cultura della guerra, la stessa che proponeva il Mahatma Gandhi: “Non c’è una via della pace, la pace è la via”. Non si tratta quindi di risolvere questo o quel conflitto, ma di sradicare l’idea stessa della guerra, nonostante essa sia istinto ancestrale, valvola di sfogo di bisogni di vendetta e possibilità di accedere alla sicurezza e al potere. Tutto questo fa parte dell’uomo, ma è compensato da una forza di peso uguale ma direzione contraria: quella dell’amore. Sulla scorta degli insegnamenti dei grandi pacificatori della storia, da Gesù a Buddha, da Gandhi a Nelson Mandela, Chopra stila un programma in sette passi per tutti coloro che vogliono trasformarsi in autentici “creatori di pace”.

Noi siamo quello che pensiamo

pensiamo

Questi sono anni di cambiamento: da una società in cui i problemi umani venivano posti in termini di benessere materiale, stiamo passando ad una in cui il tema politico più importante sta diventando quello della FELICITA’. Si sente la necessità di far fronte alla realtà contemporanea, travolta da innumerevoli cambiamenti e ormai priva del rassicurante sostegno di prospettive facilmente pianificabili, che portano ad un disagio e ad una confusione che si manifestano con crescente insistenza.

Mentre in passato potevamo sentire una certa sicurezza e stabilità per quanto riguardava il lavoro, il matrimonio, l’ambiente futuro, ora sembra tutto a rischio. I giornali riportano in continuazione articoli riguardanti fusioni di compagnie in cui migliaia di persone perdono il loro posto di lavoro. Poi ci sono i problemi dell’ecosistema, il riscaldamento globale, oggi entrato in azione sottoforma di uragani ed alluvioni. E infine, ci sono le relazioni quotidiane di conflitti armati in tutto il mondo che sebbene lontani, hanno comunque un effetto di instabilità.

Se confrontiamo lo stile di vita e il ritmo lavorativo di oggi con quello di una decina di anni fa, ci rendiamo conto di quanto siamo molto più stressati e sotto pressione per le questioni economiche e costretti ad un ritmo di vita assai più frenetico. Le fonti di stress provengono dal nostro ambiente più immediato, come i datori di lavoro, i familiari, e gli amici, ma nascono anche dentro di noi, dai nostri problemi personali, le nostre insicurezze e la mancanza di fiducia in noi stessi.
Oggi ci si rende però sempre più conto di quanto lo stress sia nocivo per la salute e la sfida di oggi è quella di trovare la strada verso un equilibrio tra una realtà esterna in trasformazione e una interna in evoluzione verso il raggiungimento di un proprio benessere. Quindi, se da una parte siamo stressati dai molteplici impegni e da necessità quotidiane, dall’altra sentiamo anche la necessità di nutrirci in modo più sano, di smettere di fumare, di fare un po’ di esercizio fisico o di apprendere una tecnica di rilassamento nella nostra giornata piena di cose da fare.. Oggi è indispensabile esaminare tutte le fonti di stress per cercare di capire in che modo possiamo affrontarle in maniera più efficace.

E’ proprio la neuroscienza che oggi sostiene la necessità di prendere molto seriamente le nostre emozioni, sulle quali possiamo esercitare molto più controllo di quanto siamo abituati a credere.
Le emozioni sono il sale della vita, in determinati momenti ci aiutano e se sono positive, sono bellissime. Le nuove scoperte scientifiche ci assicurano che se cerchiamo di aumentare l’autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci anche degli altri, possiamo sperare in una vita e in un futuro migliore.

Le soluzioni esistono. Ma ogni grosso cambiamento comincia con un piccolo passo. Per influire in modo positivo sul nostro ambiente, dobbiamo cercare di fare qualcosa di positivo personalmente. Via via che ci sforziamo di superare i nostri problemi personali, ci sentiamo più rilassati dentro di noi, riusciamo quindi a lavorare in modo più efficiente, nutriamo più interesse per la vita. Possiamo così occuparci anche maggiormente del nostro ambiente perché, anziché consumare tutte le nostre energie per risolvere i nostri drammi interiori, abbiamo le forze per guardare quello che accade intorno a noi, imparando ad avere rapporti più efficaci e sereni con gli altri. Se ci sentiamo sereni, le persone che ci stanno intorno iniziano a rilassarsi anch’esse e a sentirsi a loro agio.

Per riuscire a far questo, possiamo imparare ad organizzare la nostra mente in funzione della vita, imparando a coltivare fiducia in noi stessi, nelle nostre capacità e possibilità, attraverso l’elaborazione di nuovi processi di pensiero che si traducono in serenità, sicurezza e alla fine felicità.

A tal fine, è importante renderci conto che noi utilizziamo solo una minima parte del nostro enorme potenziale mentale: in genere solo l’ 8% e al massimo il 10 % delle nostre potenzialità: le persone di genio che raggiungono risultati eccellenti, usano forse il 20% delle loro capacità mentali, il resto va gettato dalla finestra; è come guidare una Ferrari e andare a 30 km all’ora!

Basta semplicemente aumentare anche solo un po’ l’utilizzo delle nostre capacità mentali, per raggiungere i risultati desiderati, per sviluppare la nostra creatività, uno dei beni più preziosi dell’uomo, indispensabile per farci trovare nuove vie, anzitutto per quanto concerne la nostra vita, il nostro modo di essere, le nostre aspirazioni personali, i nostri obiettivi professionali, per renderci più facili i rapporti umani.
Lo sviluppo della creatività in Occidente è stata impedita, o quanto meno rallentata e sminuita, da una scuola razionale, nozionistica e rigida.

E’ noto come il cervello si divide in due emisferi congiunti fra loro dal corpo calloso.
L’emisfero sinistro, che controlla la parte destra del corpo, è preposto prevalentemente al linguaggio, alla ragione, all’analisi, alla logica, alla rigidità del “TU DEVI”; l’emisfero destro, che controlla la parte sinistra del corpo, più dolce e più soave, è preposto prevalentemente alla creatività, all’intuizione, alla musicalità, alla visualizzazione, alla combinazione in modi nuovi.

Tenuto conto che molti problemi e molte incomprensioni nascono dall’utilizzo prevalente o esclusivo di uno dei due emisferi, è oltremodo opportuno l’addestramento a far lavorare ambedue gli emisferi cerebrali, ad armonizzare ed integrare il loro funzionamento congiunto.

Fino ad oggi è stata data la prevalenza alla logica e alla ragione ed era quasi una colpa sognare ad occhi aperti, essere spontanei e creativi. Ora finalmente si è arrivati ad incoraggiare le persone a usare e a mettere a frutto tutte le risorse del loro cervello, a sognare ad occhi aperti ed essere spontanee. Crescono sempre più gli investimenti sugli studi del cervello e sulle tecniche di realtà simulata. Il maggior futurologo vivente, Arthur Charles Clarke, giura che “la nostra mente sarà il luogo più bello in cui vivere; impareremo a governare la nostra vita manovrando meglio la nostra mente….con il tempo più che allo psicanalista, si ricorrerà all’ingegnere della mente…”.

La nostra cultura è ammalata perché utilizziamo troppo il pensiero razionale. Dobbiamo lasciar fluire le emozioni, imparare a star soli con noi stessi, fantasticare liberamente, trovare uno spazio nostro, così come fanno i bambini che vivono liberamente e felicemente.

Le tecniche del pensiero positivo permettono di fare tutto questo. Sono tecniche che ciascuno di noi potrà e dovrà fare proprie per utilizzarle da solo, perché come sostiene Galileo “Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo. Lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé”.

Le tecniche del pensiero positivo permettono all’essere umano di ottenere un aumento delle capacità mentali e raggiungere quell’equilibrio psicosomatico, quella tranquillità e quella serenità nel lavoro o nella vita di tutti i giorni, necessarie per evitare di cadere nello stress.

La nostra mente è divisa tra conscio e inconscio, ma di questo inconscio sappiamo ben poco, trascurandone la notevole importanza. E’ come se possedessimo un palazzo, ne abitassimo solo il piano superiore ma ci fosse totalmente sconosciuto l’inferiore. E’ possibile dare degli ordini precisi alla nostra mente: una volta che abbiamo raggiunto uno stato di rilassamento, possiamo suggestionare in modo positivo il nostro subconscio facendo delle esperienze mentali ripetute.

Molti sono i metodi per raggiungere un buon rilassamento. Tali stati di rilassamento portano dallo stato di tensione elettrica cerebrale, con una frequenza da 21 a 12 hertz (oscillazioni) al secondo, chiamate beta, allo stato alfa, da 12 a 7 hertz al secondo.
Questa discesa di valore della frequenza porta a un livello psichico in cui siamo a contatto con il nostro subconscio. In tale livello, usando il linguaggio del nostro subconscio, che funziona per immagini, possiamo operare per qualsiasi modificazione desideriamo effettuare su di noi, relativamente alle nostre abitudini e ai nostri comportamenti, e possiamo dare l’avvio ad arricchimenti positivi della nostra personalità. Una volta appresa una tecnica di rilassamento e resala automatica, con un mese circa di addestramento, quando ci capita di trovarci in uno stato di tensione, è possibile, mettendosi in stato di rilassamento, abbassare immediatamente la propria tensione e ridurre lo stress.

La relazione tra fenomeni fisici e psichici è costante e, ad esempio, sotto l’influenza dello stress, alcuni ormoni producono un eccesso di secrezioni, quali l’andrenalina e il comportamento mentale influenza gli effetti psicosomatici. Se siamo stressati o tesi, il nostro organismo reagisce male. Sintetizziamo adrenalina e quando questa è eccessiva, fa male. Ma come sintetizziamo adrenalina, abbiamo anche la possibilità di sintetizzare endorfine, i famosi ormoni della felicità; sono sostanze che danno uno stato di euforia e ci aiutano a sentire meno il dolore e a ridurre lo stress. Quando ci poniamo in stato di rilassamento, portiamo il nostro encefalogramma a un livello più lieve, in quel modo produciamo più endorfine e quindi ci sentiamo meglio.

Attraverso il rilassamento psicofisico è possibile migliorare la concentrazione, mantenere la calma quando ci si sente sotto stress, dormire meglio e svegliarsi meglio, migliorare in genere il proprio umore. Ciò che abbiamo nel nostro subconscio e che magari avevamo completamente rimosso, determina i nostri comportamenti automatici e ci fa reagire negativamente, scattare, innervosire, arrabbiare e talvolta “scoppiare”.

E’ pur vero che a volte situazioni e bagagli interiori molto pesanti frenano nel cammino per raggiungere quell’atteggiamento mentale positivo che ci mantiene in buona salute e che ci consente di rimanere sereni ed equilibrati dinnanzi a qualsiasi evenienza della nostra vita. Quella specie di pentola a pressione che è il nostro subconscio poi, se non ha una valvola, è sempre a rischio di scoppiare.

Chi è stato compresso come una molla e chi nella sua infanzia e nella sua giovinezza non ha ricevuto che rimbrotti e mortificazioni, e mai i gratificanti riconoscimenti e gli appoggi psicologici amorevoli e positivi che sono necessari come l’aria che si respira, dovrà lavorare molto per ripristinare la perduta dignità e ritrovare la fiducia in se stesso. Quanti errori sono stati compiuti e vengono compiuti nei nostri riguardi anche da parte delle persone che ci amano..

E così oggi noi siamo il frutto di ciò che è stato inserito in noi nel passato. I fattori che ci hanno determinato sono fattori ereditari e ambientali. Può essere che non abbiamo ereditato il fisico che avremmo voluto, né i genitori che avremmo sognato, né la culla d’amore a cui ogni creatura che viene al mondo avrebbe diritto, né l’ambiente stimolante e rassicurante indispensabile per la piena fioritura di quell’essere unico che è ciascuno di noi. Come risultato di queste carenze e di queste inadeguatezze può accadere che ci sentiamo talvolta infelici o depressi, o incapaci o senza entusiasmo.

Può capitare che l’immagine che abbiamo di noi stessi non riveli la potenza intrinseca che potrebbe essere espressa da ogni essere umano. E intanto ciascuno di noi si rapporta agli altri e alle situazioni della vita, a seconda dell’immagine che ha di se stesso. Se tale immagine è statica e se nulla mettiamo di nostro per modificare le situazioni, se ci sentiamo sempre delle vittime, la nostra vita non può mutare.

Ma per fortuna, ogni individuo ha la facoltà di trasformare la propria vita, cambiando i pensieri, perché i nostri pensieri determinano il nostro destino. Per farlo, è indispensabile andare dentro di noi a vedere cosa accade, cosa determina comportamenti sbagliati, a volte inconcepibili: atteggiamenti di negativismo ad oltranza, di villania, di reazioni violente, anche con le persone che rispettiamo e che amiamo. Sappiamo tutti che se rimaniamo compressi e chiusi nella nostra rigidità possono venirci tanti malanni, come l’ulcera, l’asma, la colite, quelle malattie chiamate psicosomatiche, che altro non sono se non il risultato del problema o dei problemi che dalla mente passano al corpo. E si può arrivare anche a malattie più serie.

Grazie alle tecniche del pensiero positivo, possiamo inserire quanti pensieri positivi vogliamo, per frantumare un po’ alla volta quelli negativi, per il ripristino del sentimento di umana dignità, ove sia crollato o sminuito, e per l’acquisizione o il recupero della totale fiducia in noi stessi e nelle nostre positive potenzialità. Possiamo trasformare la rabbia repressa in forza propulsiva orientata al successo, aumentare la nostra autostima individuando ed affrontando i meccanismi di autosabotaggio e i propri condizionamenti inconsci, trasformare i nostri errori e le esperienze negative in occasioni di crescita.

Abbiamo la tendenza a vedere il negativo negli altri, nelle situazioni, negli oggetti. E’ molto meglio cercare di vedere ciò che c’è di positivo nelle cose, nelle situazioni della nostra vita, nelle persone.

Pensare positivamente significa riconoscere innanzitutto che i pensieri che scegliamo di concepire danno origine alle esperienze che viviamo, determinando la qualità della nostra vita. L’unico modo per influire sul nostro comportamento o sulla riuscita delle nostre azioni è agire sul subcosciente, selezionando esclusivamente pensieri nuovi e positivi. I pensieri negativi, invece, ripetuti continuamente, influiscono negativamente sul subcosciente, portando a risultati negativi nel momento stesso in cui desideri e idee vengono tradotti in realtà. Se per esempio pensiamo di non essere capaci di fare qualcosa, questa idea diventa per noi vera e le nostre azioni tenderanno a confermare questa convinzione. Dobbiamo pertanto cambiare i nostri pensieri, in modo da ottenere comportamenti positivi.

Per concludere: il pensiero positivo non è, come un’interpretazione semplicistica potrebbe suggerire, un invito all’ottimismo forzato ignorando i dolori e le frustrazioni che ognuno di noi ha incontrato nella propria esperienza. E’ riconoscere il potere di scelta che abbiamo a disposizione ogni volta che interpretiamo la nostra realtà, poiché i pensieri che scegliamo di concepire danno origine alle esperienze che viviamo.

La maggior parte di noi crede di poter essere felice nel momento in cui si verificheranno determinate condizioni nella propria vita: un nuovo amore, un lavoro migliore, una casa più bella…… e se invece fosse il contrario? Se fossero la felicità, la gioia di essere vivi, la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità a creare il terreno ideale per attirare a sè relazioni costruttive, amicizie sincere, successi professionali, e tutto quello che si desidera?

di Chiara Svegliado

Mai più contro noi stessi!
ISBN: 9788875079451

Prezzo € 14,50
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Tra i libri più significativi di Hal e Sidra Stone, conosciuti per aver creato e diffuso in tutto il mondo il metodo del Voice Dialogue, Il Critico Interiore rappresenta una guida unica e preziosa alla scoperta e alla trasformazione di noi stessi.

Ogni volta che sentiamo una voce interiore che critica ciò che siamo, il modo in cui agiamo, quello che diciamo e perfino ciò che pensiamo, stiamo ascoltando il nostro Critico, uno degli aspetti che compongono il meraviglioso caleidoscopio della nostra personalità.

Spesso questa voce risuona particolarmente distruttiva e come uno specchio deformante ci impedisce di considerare con lucidità il nostro corpo, la nostra psiche e i nostri comportamenti.

Come un genitore ansioso che crede di sapere ciò che è meglio per noi, il Critico Interiore ci tiene lontani da comportamenti e situazioni che potrebbero danneggiarci ma al tempo stesso limita la nostra capacità di rischiare e creare.

Spesso un’azione eccessiva del Critico dà origine alle nostre crisi di autostima, al nostro continuo confronto con gli altri e alla nostra paura dell’insuccesso.

Come impedire al Critico interiore di nuocerci
e come fare per trasformarlo in una vera risorsa per il nostro benessere?

Attraverso semplici ragionamenti, esempi immediati ed esercizi pratici, i coniugi Stone mostrano al lettore come recuperare dal proprio Critico Interiore le preziose facoltà che è in grado di offrirci: la capacità di valutare serenamente le nostre qualità e i nostri limiti e quella di giudicare con lucidità ed equilibrio persone e situazioni.

Una lettura che ci regalerà la fiducia in noi stessi
e la gratificante scoperta
di quanto possiamo stare bene con noi e con gli altri

Pensare bene per stare bene

stare-bene

Da che cosa nasce l’arte di valorizzare se stessi. Se avessimo ali per sfuggire al ricordo, molti volerebbero abituati a cose più lente, gli uccelli sgomenti scruterebbero l’interminabile schiera di uomini in fuga dalla mente dell’uomo.

Emily Dickinson

Domanda del giorno:

Che cos’è l’arte di valorizzare se stessi?

Esistono alcune situazioni “tipiche” in cui possiamo esercitarla: quando siamo cedevoli e non abbiamo certezze; quando non giudichiamo e siamo aperti al nuovo; quando ci appassioniamo e riusciamo a stare in silenzio; quando sappiamo che cos’è la compassione; quando non abbiamo obiettivi rigidi e prefissati; quando riusciamo a galleggiare nelle cose senza cercare di modificarle a tutti i costi;

quando consentiamo alla tristezza di fluire dentro di noi come un’energia purificante; quando non ripetiamo sempre le stesse cose e non abusiamo della facoltà di giudizio; quando ci siamo liberati della nostra storia.

L’arte di valorizzare se stessi – l’autostima – nasce dalla nostra capacità di vivere nel presente. Una capacità che era particolarmente connaturata all’essenza dell’uomo antico. Noi ci sentiamo molto contemporanei, molto tecnologici, estremamente veloci. Abbiamo perso il piacere della lentezza e il gusto della contemplazione; invece l’uomo “antico” non agiva sulla scorta dei giudizi, ma si lasciava andare, sapeva come abbandonarsi dolcemente nel ventre del mondo.

È questo l’atteggiamento che dovremmo re-imparare da lui: perché l’uomo antico non cerca di cambiare se stesso o gli altri, ma vive nel presente e non si proietta nel futuro né si aggancia al passato; l’uomo antico non si schiera, non si arrocca sulle proprie convinzioni, non sposa dogmi o ideali, ma agisce in maniera del tutto naturale e preferisce l’essere all’avere.

Il raggiungimento di questo stato di “presenza energetica” richiede un lungo percorso, che ci porta ben al di là della nostra esistenza quotidiana, e ci fa comprendere che noi, in realtà, non abbiamo nessuna forma di potere su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Perché noi siamo generati a ogni respiro da una forza immanente, che è la stessa che forma L’Universo: non c’è bisogno di fare sforzi, è sufficiente essere.

L’Universo, del resto, è stato creato per l’uomo, è come un grande embrione che cresce con l’uomo. In questa immensa entità caotica e intelligente, la coscienza esisteva fin dall’inizio, ma era oscurata dal suo stesso vortice di creazione.

In maniera speculare anche noi, per ripercorrere quell’iter creativo, dobbiamo cercare di non oscurarci con false credenze e opinioni preformate, lasciando che anche la nostra coscienza affiori e generi un uomo nuovo, libero da maschere e abiti consunti.

Un uomo leggero, capace di volare in alto, finalmente privo di zavorre che lo ancorano a vecchi paradigmi.

Spogliamoci di tempi e aggettivi

Di solito noi tendiamo ad avere una visione quantitativa, se vogliamo “consumistica”, dell’autostima e della felicità. Ci domandiamo per esempio: Quanto sono felice?», ci chiediamo quali e quanti siano stati in passato i momenti in cui abbiamo immagazzinato più benessere.

di rado ci poniamo invece la domanda: Come sono felice?». E ci dimentichiamo che è la qualità di un sentimento che lo rende unico, non la sua consistenza quantitativa ne, tanto meno, la sua visibilità.

La qualità della felicità la rende un flusso creativo, riproducibile all’infinito: una sorta di pietra filosofale allemica che trasforma in benessere tutta la materia con la quale viene messa a contatto.

Consapevolezza è la pietra filosofale di noi stessi: non chiediamoci quanta ne abbiamo, consentiamole semplicemente di agire. I recenti studi di neurofisiologia hanno infatti messo in luce che la struttura biologica del nostro cervello viene modificata non soltanto dalle emozioni e i sentimenti, ma anche dalla normale attività di pensieri.

Tutto ciò in cui noi crediamo, le nostre convinzioni, la nostra visione del mondo, diventano nel cervello “abitudimi” che si materializzano, che si fissano sulla coscienza escludendone molte altre.

Il cervello trasferisce al corpo queste abitudini: per cui non soltanto i mali dell’anima dipendono dalla nostra filosofia di vita, ma anche le patologie somatiche discendono da una distorta attività cerebrale. Molto di questo inutile lavorio della mente, che si affanna ad agganciarsi alle abitudini, è determinato anche da una frequente e pericolosa tendenza a vivere nel passato: ciò che è trascorso e compiuto spesso è visto come un porto sicuro, un punto di riferimento, un patrimonio prezioso da tenersi ben stretto.

In realtà non si pensa che il cervello, questa macchina meravigliosa composta da miliardi di neuroni capace di spazzar via memorie anche molto recenti, può trattenere ricordi invece lontanissimi.

Se noi continuiamo a stimolarlo e incitarlo a questo pesante lavoro di “ripescaggio”, sollecitando la mente a lavorare “all’indietro” e non nel presente, corriamo il rischio di uscire dal presente e di vivere un’esistenza sbilanciata, in cui le energie psicofisiche sono frenate dalle griglie della memoria.

E lo stesso vale per il futuro: come avviene col passato, anche la tendenza a guardare sempre avanti, a fare progetti a lunga scadenza, a porsi obiettivi di lunga durata, ci impedisce di godere della carica energetica dell’oggi.

Per questo dobbiamo ricorrere al pensiero dei saggi e dei maestri che sembrano aver conosciuto meglio di altri il modo migliore per far funzionare il cervello secondo le sue naturali attitudini, e non in base a quelle che assorbiamo dall’ambiente, dalla cultura, dalle mode, dalla psicologia di massa.

A questo punto, possiamo riassumere i consigli da tenere presenti per proseguire sulla via dell’autostima.

Sono considerazioni di vari maestri, antichi e contemporanei che, come vedremo, hanno come finalità quella di ripulire la coscienza dal giogo dei pensieri dominanti, dal pesante fardello dei ricordi e dall’ansia insinuante del futuro, dagli schemi e dalle false credenze.

Cerchiamo di farne dei punti di riferimento della nostra quotidianità, trasformiamoli in suggestioni da ricordare ogni giorno: funzioneranno come “fluidificanti” lungo il cammino che abbiamo iniziato insieme…

● “Più lontano tu vai meno conosci. Senza peregrinare il Saggio apprende”. (LaoTze)

Il grande saggio cinese indica che la conoscenza, la gioia di vivere, la felicità non dipendono dal nostro immergerci nell’esteriorità. La conoscenza è tanto più salutare quanto più ci immergiamo dolcemente dentro noi stessi. Insegnamento tanto più valido in quest’epoca, in cui corriamo da un viaggio all’altro, da un’informazione all’altra. Quando si smette di cercare fuori di sé, cioè negli altri, la soluzione dei loro problemi.

● “Chi desidera non vuole: il desiderio, la paura e il pentimento uccidono la volontà”.

(G. Kremmerz, alchimista)

Sentiamo bene

Il grande alchimista indica una prerogativa fondamentale del cervello: se viene riempito di desideri, di pensieri, di paure, di sensi di colpa la sua capacità di volere, di creare schema, si riduce inesorabilmente. Quando si smette di “ce-rebralizzare”, vale a dire di pensare e ripensare alle cose che si desiderano, la volontà si afferma spontaneamente, e ci si accorge che riesce con estrema facilità a realizzare ciò che cercava.

● “Ogni parola che dici cambia il mondo”.

(Il Rebbe Lubavitch, pensatore)

II grande saggio chassidico indica che: “Noi diventiamo le parole che diciamo a noi stessi e agli altri”. Se ti lamenti, ti lamenterai sempre di più; se sei iroso, ti arrabbierai sempre di più.

Le parole infatti sono vibrazioni che, entrando in noi attraverso l’orecchio, modificano la sostanza cerebrale: per questo i mistici di tutte le Tradizioni stavano a lungo in silenzio, senza parlare.

di Sergio Morelli

Pensare bene per stare bene

“La causa dì quasi tutti i problemi riguardanti la nostra salute ha un comune denominatore che può avere diversi nomi: pensiero, mente, cervello, stato d’animo, idea, ragione, sentimento, anima e così via, Ma l’organo del pensiero, purtroppo, non ha fino a oggi un nome e un’identità precisa. Perché? È proprio necessario che tutto ciò che gira intorno al cervello umano resti così misterioso e metafìsico? lo credo che sì dovrebbe almeno intraprendere un tentativo per cercare di analizzare e di decifrare questa inesplorata e irraggiungìbile entità, che tanta importanza riveste nella nostra vita.

Per questa ragione mi permetto, insieme a te, caro lettore, di affrontare il problema del nostro ‘pensare’, dì come esso si sviluppi in me e in te, di come possiamo comandare i pensieri e come i pensieri comandino noi, come per uno stato d’animo i nostri occhi possano splendere di gioia o riempirsi di lacrime dì tristezza, come una forza inferiore ci dia energia per vivere e nello stesso tempo ce la possa far mancare, come una semplice idea ci regali sonni tranquilli o ci rubi notti intere, come uno stato mentale negativo alla lunga ci crei buchi nello stomaco e come, nello stesso tempo, un atteggiamento mentale positivo ci faccia guarire da una malattiia grave.

Tutto questo non è fantascienza e non fa parte dì un mondo lontano. Tutto questo è dentro dì noi“.