La Piccola Slitta Rossa – Erin Guendelsberger

“In un angolino di un bel negozio, c’era una meravigliosa slitta rossa…
…nel profondo del suo cuoricino, Piccola Slitta aveva un grande sogno.”

Un libro perfetto per chi ama le atmosfere del periodo natalizio e le storie che scaldano il cuore, grazie anche alle bellissime illustrazioni di Elizaveta Tretyakova.

Protagonista della storia è proprio una slitta rossa. La nostra amica Slitta è giovane, ma ha un grande sogno: vorrebbe diventare la slitta ufficiale di Babbo Natale, e volare con lui per consegnare i doni a bambine e bambini di tutto il mondo.

Nessuno, nel negozio di giocattoli, crede in lei: così piccola e fragile, non può riuscire in una simile impresa! Eppure, Slitta sente dentro di sé che può farcela, e decide di partire alla volta del Grande Nord. Così tutti vedranno “di che legno è fatta!

La strada per il Polo Nord è lunga e tortuosa, ma ecco che alcuni amici le vengono in aiuto per darle supporto e calore.
Il primo incontro di Piccola Slitta è un gentilissimo Treno, che la aiuterà a viaggiare più velocemente e concedersi un po’ di riposo. Slitta ne ammira la grandezza e la velocità, e si rammarica di essere ancora così piccola. Ma ecco che il treno le mostra la prima lezione del suo viaggio:

“Non sono stato sempre così grande né così veloce”, disse il Treno. “Quando ho iniziato avevo solo due carrozze, ho dovuto lavorare su e giù per questi binari per molto tempo prima che me ne aggiungessero un’altra. Poi ne ho guadagnata una quarta e una quinta e così via”.

“Oh, non vedo l’ora di crescere anche io”, disse Slitta.

Treno rise. “Abbi pazienza, Piccola Slitta. La vita ti dà una carrozza per volta”.

Non passa molto tempo che Slitta conosce un nuovo amico, un Furgone giallo diretto al Grande Nord con un carico di alberi. Ancora una volta, Slitta ne ammira la bravura nel correre sulle strade ghiacciate. Ed è a questo punto che, mentre è cullata dall’odore degli abeti, Furgone giallo le rivela un segreto:

“C’è stato un tempo in cui nessuno pensava che potessi riuscire a guidare così velocemente. Poi un inverno ho portato su al Nord un carico di alberi.
Erano ancora pochi. Ma la volta dopo ne ho caricati di più, sempre di più.
La mia vita è cresciuta un albero alla volta”

L’incontro con i due amici rende Slitta di buon umore, ma la mattina della Vigilia di Natale realizza che non riuscirà davvero a raggiungere il Grande Nord. Inizia perciò a scoraggiarsi, e pensare che gli altri giocattoli del negozio avessero ragione:
e se non riuscisse mai a realizzare il suo sogno?
E se non potesse essere la slitta di Babbo natale, cos’altro potrebbe mai fare?

E’ qui che avviene l’imprevisto… una bambina incontra Piccola Slitta, e la rende protagonista dei suoi giochi. Trascorrono ore felici e dorate, piene di sorrisi, divertimento, e qualche volo sulla collina piena di neve. Slitta si sente felicissima, fino a quando cade nello sconforto per non aver raggiunto il Polo Nord.

Tuttavia, la mattina di Natale Slitta trova un biglietto firmato da Babbo Natale in persona che le confida la lezione più importante: nessuna sfida è impossibile finché abbiamo fiducia e rimaniamo fedeli a noi stessi. Anche quando la meta ci appare diversa da come l’avevamo immaginata, dobbiamo continuare a credere nel viaggio.
Riuscirà una piccola slitta rossa a realizzare i suoi sogni?

“La piccola slitta rossa” di Erin Guendelsberger edito da Ape junior è un racconto incantevole che dona ancora più magia alle festività natalizie.⭐️
Slitta è un’eroina che intraprende un viaggio per mettere alla prova se stessa. Durante il suo percorso incontra molte difficoltà che la portano a scoraggiarsi, ma alcuni aiutanti sono al suo fianco per supportarla. Alla fine dell’avventura, Piccola Slitta è diversa da quando è partita, è cresciuta.
Preoccupati dal raggiungimento dell’obiettivo, impazienti di bruciare le tappe, spesso ci dimentichiamo di “goderci il viaggio”. Ma è proprio così, attraversando ogni istante bello o brutto che sia, che aggiungiamo valore alla nostra strada.

Le illustrazioni sono stupende e potrebbero stare da sole in un libro illustrato senza parole. Arricchiscono il potere del testo e il messaggio di seguire il tuo sogno ovunque ti porti.
La piccola slitta rossa è uno di quei libri che unisce grandi sogni e perseveranza con un po’ di magia natalizia ❤

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Ti Aspetterò – Makiko Toyofuku

“Le cose che vengono abbandonate non le va più a cercare nessuno,
ma quelle che sono state dimenticate le si torna a prendere sempre.”

Il libro racconta la storia di una pecorella di pezza, dimenticata per sbaglio al parco, un oggetto dimenticato ma non perduto, che attende pazientemente sulla panchina.
Questa pecorella non è un semplice giocattolo, ma un simbolo della tenacia e della fiducia incrollabile nel ritorno della sua amica umana, Mina. Affronta la pioggia, i corvi e perfino la benintenzionata compagnia di una gatta con i suoi cuccioli con una forza silenziosa che nasce dalla certezza del veder ritornare la sua AMICA Mina!

Le illustrazioni, parte integrante del racconto, insieme alla traduzione empatica e sensibile di Laura Imai Messina, impreziosiscono il libro, donando vita alle pagine che narrano non solo attraverso le parole, ma anche attraverso i piccoli gesti, le attese e le atmosfere catturate nei disegni. Queste immagini, arricchite dal cuore e dall’anima dell’autrice, permettono di percepire visivamente la tenacia e la speranza della pecorella.

“Ti Aspetterò”, opera di Makiko Toyofuku, delicatamente tradotta da Laura Imai Messina edita da Mondadori, è un gioiello narrativo che cattura l’essenza della speranza e dell’attesa. La storia, sebbene semplice nella sua trama, è un’affresco di sentimenti e un viaggio nella profondità delle relazioni umane, come suggeriscono le parole della postfazione, trasformando la lettura in un’esperienza emotiva e riflessiva.

Attraverso il viaggio emotivo di un oggetto smarrito, questa dolcissima storia esplora i concetti giapponesi di “wasuremono” e “otoshimono“, trasportando il lettore oltre il significato letterale della perdita e del ritrovamento, verso una comprensione più profonda della riconciliazione e del ciclo naturale della vita. Questi oggetti dimenticati, descritti con un linguaggio poetico e immaginifico, sono metafore dei nostri ricordi e speranze, e il loro ritrovamento simboleggia un momento di rivelazione interiore e una dolce riconquista di ciò che credevamo perduto.

Toyofuku intreccia la filosofia orientale con le emozioni personali, creando una narrazione che culla e conforta il lettore, promettendo che tutto ciò che conta, seppur perso, può essere ritrovato, forse cambiato, ma ancora impregnato dell’amore che vi abbiamo investito. Ogni frase sembra essere una promessa che riconcilia con il passato e accende la speranza di un nuovo inizio.

“Ti Aspetterò” è una lettura che sin dalla copertina e dalla prima lettura si fa amare da bambini e non solo 😉 si distingue per la sua capacità di afferrare delicatamente il cuore, ricordando che la pazienza è una virtù che può portare a ritrovamenti inaspettati e preziosi. Con la sua narrazione dolce ma mai sdolcinata, offre una riflessione sulla vita, l’amore e l’amicizia che consola e ispira.

“Ti Aspetterò”, pagina dopo pagina ci porta in quella panchina, al parco, insieme alla pecorella di pezza e con tutta la profondità emotiva che essa rappresenta. È un libro che parla al cuore con una semplicità disarmante, eppure profonda, capace di risvegliare in noi la speranza e la certezza che, in fondo, tutto ciò che è veramente importante, troverà il modo di ritornare a noi.

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Tempesta – Guojing

Tempesta è un meraviglioso e commovente libro illustrato senza parole,
perfetto per gli amanti dei cani e dei silent books.

Un giorno come tanti, una ragazza scopre un cucciolo che dorme sotto una panchina in cima a una collina: trasandato, spaventato e solo. Sembra essersi perso, è solo e senza casa.
Quando lei cerca di avvicinarsi al cane, lui scappa, tornando a nascondersi sotto la panchina dopo che lei se ne va.


Con gentile persuasione, la ragazza cerca di fare amicizia con il cagnolino, ma il cane è troppo spaventato per lasciarla avvicinare. Giorno dopo giorno, la ragazza ci prova e, giorno dopo giorno, il cane scappa. Con perseveranza e pazienza, e con l’aiuto di un’allettante pallina da tennis, inizia un’amicizia timida.

Dopo alcuni giorni di insistenza, il cagnolino finalmente la segue a casa ma lei non lo vede.
Quando quella sera arriva una forte tempesta, si dirige nel diluvio per salvarlo, ma lui non è dove lei pensa che sarà.

Cosa succederà a questo povero cagnolino? La ragazza lo vedrà mai più?
Le loro strade si incroceranno?
(Sono certa che puoi indovinare la risposta.
Tuttavia, guardare i due avvicinarsi è delizioso da guardare.)

Tempesta racconta ed esplora l’idea di fiducia, l’importanza del tempo e della determinazione nel promuovere una relazione d’amore e di grande Amicizia.
L’autrice, Guojing racconta intensamente come la fiducia non sia sempre facile, ma come, nel tempo, e con gentilezza e determinazione, l’amore possa crescere per sempre.

Tempesta, è una storia commovente sulla forte connessione emotiva tra cane e umano, ogni illustrazione è piena di amore e fa appello con successo al nostro sentimento umano più basilare.
Le illustrazioni di Guojing sono tali che non servono parole.

La storia si svolge a un ritmo naturale e i pannelli illustrati mostrano lo sviluppo esitante di una relazione. Il cagnolino è ombroso e non permette a nessuno di avvicinarsi. Ma la ragazza è tenace.
Guojing ha incorniciato perfettamente le sue emozioni nelle illustrazioni dall’aspetto morbido.
Su diverse pagine, perfettamente scandite, attraverso l’uso di pagine affiancate a tutta pagina e piccoli riquadri, osserviamo la loro relazione crescere gradualmente. Solo quando cade una violenta tempesta il racconto raggiunge il suo culmine.


È incredibile come tante emozioni e storie possano essere trasmesse senza parole.

Dopo il libro, Il figlio Unico, che abbiamo raccontato qui, l’autrice è tornata con un albo speciale, dedicato al suo cane scomparso, Guojing lo ha scritto chiaramente come un modo di guarigione e lo gestisce magnificamente. Tempesta, è un libro per tutti e l’ultima pagina scalderà il cuore più freddo.

Tempesta edito da Terre di Mezzo parla a tutti i lettori, grandi e piccini di fiducia, paura, solitudine, amore, perseveranza e gentilezza. Può essere consigliato per età 3-7, ma è davvero un libro per tutti gli amanti dei cani di qualsiasi età perchè può stimolare conversazioni sui problemi di mancanza di casa e insicurezza, o semplicemente essere goduto come la storia di un cane che trova una” casa per sempre.
Guojing segue magnificamente la sua storia, mostrando la pazienza e il tempo necessari per creare un senso di sicurezza e fiducia tra la ragazza e il cagnolino.

Ci sono momenti dolorosamente solitari di notte, il cane da solo, il cane con solo la sua palla, il cane fuori dalla finestra. Guojing dà a quei momenti lo spazio nel libro per essere lì, ammaliante e adorabile.

Un grande libro illustrato senza parole sulla costruzione della fiducia e sulla ricerca di una casa.
È difficile non amare questa dolce storia di un cagnolino solitario e una ragazza che ha molto amore da dare.
Incantevole, commovente è uno dei libri illustrati più belli

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L’infilatrice di lacrime – Franca Perini

Le cercava dovunque
e ne trovava dappertutto.
Le raccoglieva a mani nude, con cura.
E le infilava una ad una.

La protagonista, sembra essere la bambina che compare subito in copertina. Lei l’infilatrice raccoglie e custodisce le lacrime che hanno segnato momenti speciali e particolari della sua vita…di ieri, quand’era bambina e di oggi, con qualche ruga in più…


Raccoglie delle lacrime, ovvero delle emozioni e crea delle collane che rappresentano le delusioni e le sofferenze. Quelle emozioni che tutti, adulti e bambini, considerano come negative.
In ogni pagina grazie a parole e immagini molto metaforiche L’infilatrice di Lacrime, ci accompagna attraverso le piccole grandi sofferenze della vita, nella creazione di una collana che racconta a chi la sa ascoltare… di sofferenza, delusione, ingiustizia, conforto, tempo e solitudine…

Erano di foglie, per il tempo trascorso
e che non tornerà.
Erano di cristalli, per le parole d’amore
dimenticate o mai avute.
Erano di fiammella, per ogni ingiustizia
che gli occhi avevano visto, che l’anima aveva subito.

Per ogni sentimento provato, per ogni avvenimento vissuto…c’è una lacrima e l’infilatrice di lacrime lo sa. Quando ne ha raccolte abbastanza se le lega al collo come un gioiello unico e cammina per il mondo, continuando a vivere e cercare.
Ma ci sono delle lacrime preziose e speciali che l’infilatrice non vuole raccogliere, sono delle lacrime che lascia lungo la strada perché possano essere trovate… ❤

Le collane di lacrime sono delicate per la materia di cui si compongono, ma anche pesanti per il carico emotivo che portano. Perché si sa bene che la tristezza esiste, ma in qualche modo può essere anche creativa e costruttiva. L’infilatrice di lacrime non è solo un libro illustrato, è un piccolo manuale di educazione sentimentale per riconoscere le emozioni che provocano turbamento e commozione sin da bambini e che parla di quanto sia importante l’ascolto tra le persone.

L’infilatrice di lacrime di Franca Perini, edito da Kalandraka è un albo illustrato poetico e profondo. Ogni pagina nella sua essenzialità ha una carita vitale indescrivibile!
Vincitore dell’XI Premio Internazionale Compostela per albi Illustrati, è un libro illustrato stupendo perchè accompagna i bambini in bei momenti di condivisione per capire che ci sono lacrime che vanno accolte, raccolte e poi con pazienza e amore trasformate


Parole e illustrazioni delicate, dolcemente scavano nell’intimità dei lettori e, con grande delicatezza e rispetto, quasi in punta di piedi, aiutano i genitori e gli educatori a mettere i bambini dinanzi a questa altra faccia dell’esistenza…perchè le lacrime e il dolore esistono, ma ci sono anche lacrime di gioia e lacrime piene di sorrisi 🙂

Questo è un libro che tutti, ma davvero tutti dovremmo leggere perchè, poche volte lo ammettiamo ma in realtà abbiamo un grandissimo bisogno di queste storie che parlano (a grandi e piccini) di quel lato di noi, di cui fatichiamo a parlare e riconoscere..storie come questa ci incoraggiano ad andare avanti e trovare dopo tante lacrime di sofferenza… quella del sorriso

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Ti Aspetto – Rebecca Dautremer

Allora siamo d’accordo? ” A MEZZOGIORNO IN PUNTO”
…Sono le 9.20 e ti sto già aspettando. Non ne dubitavi vero?
Ma tu? Arriverai in tempo?

….Poco importa se fai la strada a zig zag.
L’importante è che tu mi raggiunga.
…L’imbarcadero è affollato. Oggi è anche giorno di grandi arrivi.
Cerca la vela rossa, l’ho fatta issare apposta per te.
…Sei tu quella che attendo, e nessun altro.

11.59 Mi si stringe il cuore.

12.05 Sto per arrendermi quando…

Per darsi appuntamento bisogna essere almeno in due.
I due coniglietti Jacominus e Dolce, per esempio.
E poi servono un posto, un luogo e un orario.
…e l’attesa per l’incontro crescerà ad ogni pagina, come se anche noi, ci stessimo dirigendo verso il nostro appuntamento tanto atteso e sperato…

Jacominus, il dolcissimo coniglio, dopo Il libro delle ore felici, ritorna protagonista in Ti aspetto, per raccontarci una storia romantica, fatta di attesa e speranza ❤
Il libro attraverso i suoi ricami delicati e le sue illustrazioni dai colori caldi e vivi, condurrà Jacominus e la sua amata Dolce, verso il più speciale degli appuntamenti.
Proprio così non un semplice libro ma un libro con illustrazioni finemente intagliate, in un gioco di tanti piccoli dettagli tra luci, colori e prospettiva, con poche parole a completare il tutto in un viaggio alla scoperta di ciò che rappresenta: un piccolo tesoro.
Ancora una volta, la bravissima illustratrice, Rebecca Dautremer, usa gli animali come tramite per arrivare a toccare l’anima umana e raccontare sprazzi di vita in cui ognuno di noi può riflettersi.

Nella prefazione l’autrice ci accoglie così:
” A te che tieni questo libro tra le mani: grazie per averlo scelto. E’ un po’ particolare, no? Sono sicura che lo hai pensato quando l’hai visto per la prima volta, In effetti, questo libro che guardi sollevando le sopracciglia e trattenendo il respiro tu lo stai per ATTRAVERSARE… Non nel senso che è uno di quei libri in cui bisogna leggere “tra le righe” o che la sua lettura ti farà vivere un’esperienza spirituale o trascendentale. No. Ti sto dicendo che questo libro lo attraverserai PER DAVVERO.”

Ti Aspetto, è un libro “particolare” perchè lo attraversi con gli occhi pagina dopo pagina e qualcosa sbuca da dietro un albero e qualcos’altro scompare voltando pagina, lo sceniario lentamente cambia, dal salotto, al giardino, la strada, la citta, i bambini, il mulino, il mercato…fino al porto. Ogni pagina la giriamo con calma, lentamente solo dopo aver assaporto a pieno i dettagli, la tranquillità che che questo viaggio fatto di attese ci dona.
Un viaggio in cui certamente vi perderete, catturati continuamente da questa o quella particolare minuzia, che vi lascerà a bocca aperta; arriverete all’ultima pagina desiderosi di sfogliarlo ancora e ancora per essere sicuri di non aver tralasciato nulla.

In Ti Aspetto edito da Rizzoli penso proprio che Rebecca Dautremer abbia davvero superato se stessa.
La storia è raccontata con un testo essenziale ma anche se esiguo da il giusto risalto a quest’opera, accompagna perfettamente ogni dettaglio di ogni singola pagina e ci accompagna verso un epilogo fatto di pura gioia per gli occhi e per il cuore.

Non un semplice libro, è un super mega libro che ci invita a fermarci, ad osservare, ad ascoltare il tic tac dell’orologio, a respirare a pieni polmoni la vita attorno a noi, fino ad arrivare al tanto atteso appuntamento… un abbraccio che ci fa trattenere il fiato..una promessa che vale il bello della vita.

E’ la storia di un amore tra Jacominus e Dolce, che insegna l’imprevedibilità della vita e quella felicità indescrivibile di incontrarsi, la nostalgia di separarsi ancora, e quella frizzante attesa di rivedersi ancora.
Un libro per chi ama i libri.
Un luogo per rifugiarsi in tranquillità.

Ti aspetto, è un libro che sarà sicuramente amato dai giovani lettori, ma vi assicuro, ch sarà soprattutto apprezzato e ammirato dai più grandi. Con i bambini (dai 6 anni) possiamo sperimentare il disegno di una piccola storia strutturata di scorci ed elementi che compaiono e scompaiono proprio come ha fatto l’autrice…un progetto fatto di pazienza, fantasia e piccola manualità per raggiungere una gran soddisfazione 😉

Ti Aspetto, merita in ogni sua pagina, in ogni dettaglio,
merita di essere scoperto, impossibile non innamorarsi di queste 200 pagine!!

E’ profondo, intenso
E’ un libro da vivere, guardare e toccare

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Uno in più – Olalla Gonzalez

Mamma, ti vedo più tonda.
Credo che avrai un cucciolo!

Bè sì. fra poco saremo
uno in più.

Coniglietto un giorno vede la pancia della mamma un po’ più tonda del solito e ha subito un’intuizione: “Mamma, credo che avrai un cucciolo!”. Alla conferma della mamma, la sua gioia diventa subito un’esplosione incontenibile di energia e Coniglietto inizia a correre per tutto il bosco annunciando ai sui amici la felice la notizia.

La mamma però non gli ha dato una risposta precisa precisa su quando il fratellino nascerà, si è limitata a rispondergli “Quando non mi vedrò più i piedi” ❤
Così Coniglietto diventa, giustamente, impaziente e, non perdendosi d’animo, pone la stessa domanda a Picchio, Scoiattolo, Orso e Pecora, vuole sapere insomma quando sarà il momento in cui il suo fratellino farà la propria comparsa.

-E quando nascerà?
-Quando non riuscirò più a vedermi i piedi.

Ma anche da ognuno dei suoi amici riceve risposte vaghe, Scoiattolo gli risponde quando avrà finito i giocattoli che sta preparando e Picchio invece quando la culla che sta costruendo sarà finita, Orso gli dice quando avrà finito il propio letargo, Pecora quando avrà completato i vestitini

Così a Coniglietto non rimane che armarsi di santa pazienza, attendere e sognare tutti i divertimenti e i giochi che a breve potrà fare assieme a un fratellino in più…

Uno in più, albo illustrato edito da Kalandraka, scritto e illustrato da Olalla Gonzalez e Marc Taeger, moglie e marito nella vita.
Una storia semplice, di attesa, che conquistata perché racconta con divertimento l’ansia dell’attesa mettendo in luce quella magica concretezza tipica dell’infanzia. È un racconto che, perfettamente riflette il vissuto dei bambini lasciando allo stesso tempo un bel respiro all’immaginazione.


Non si parla di quanto si vorranno bene i due fratelli, nemmeno dei litigi, delle gelosie, dell’amore della mamma eccetera.
Si parla di giochi. Di tutto ciò che nella fantasia di coniglietto si potrà realizzare insieme al cucciolo, del come staranno insieme, di cosa potranno fare.
Ohhh, quando saremo uno in più potremo…” e poi parlano solo le illustrazioni.

Una storia gradevolissima, tenera e molto divertente, non solo per i bambini 😉 in cui quell’agitazione felice dei piccoli fratelli che da lì a poco diventeranno fratelli maggiori è descritta con la giusta leggerezza e con sorriso, aiutandoli a capire che non sempre nella vita le certezze si possono avere, anzi, spesso molte sorprese possono nascondersi dietro l’angolo.
…e poi alla fine, secondo voi, nascerà davvero un fratellino? Uno in più?

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Una storia a puzzle – Gabriele Clima

“Coccodrilla, hai visto che sorpresa?” dice elefante
“Ciao Elefante, di che sorpresa parli?” risponde coccodrilla
“Ma come non lo sai?”

Questi albi sono un mix di tutto quello che può catturare l’attenzione di un piccolo lettore. Animali, colori vivaci, porzioni di libro puzzle che si staccano e sono giocabili, il tutto in perfetto materiale cartonato rigido e legno.

Ciao Elefante! e Che sorpresa coccodrilla!, editi da La Coccinella, colpiscono al primo sguardo i bambini (dai 18 mesi) grazie alle pagine robuste, i colori vivaci e illustrazioni precise ed essenziali, tutto in linea con il target di lettori scelto.
Il puzzle è facilmente giocabile, l’elefantino o la coccodrilla sono i due protagonisti dei racconti e sarà il bambino, aiutato dalle fustellature di ogni pagina, a ricomporli (ognuno nel suo libro) nelle copertine e all’interno dei libri nelle varie pose nelle quali vengono proposti per raccontare le due storie.

Sono forme pensate per loro, facilmente ricollocabili e comodamente estraibili. Anche dopo vari utilizzi da parte delle loro piccole mani esploratrici, la qualità del materiale rimane invariata.

Il puzzle è un tipico gioco per bambini che aiuta a sviluppare il pensiero spaziale e la capacità di eseguire azioni complesse. Certamente si tratta di un primo gioco divertente ed educativo.
Un bambino di 2 anni è ancora troppo piccolo per incastrare le tessere di cartone; questo non vuol dire che non si possa cimentare con semplici operazioni di riconoscimento ed incastro, ma devono essere progettate apposta per lui, proprio come questi due libri-gioco progettati e nati dal testo di Gabriele Clima.

Gli animali di legno si prestano a creare simpatici siparietti extra libro come storie e giochini improvvisati.

Montare e smontare puzzle è un esercizio per allenare la pazienza e la capacità di risolvere un problema passando attraverso gli errori. Attenzione: non è banale e non sono molti i giocattoli che permettono di lavorare su simili aspetti già a partire dai 2 anni. Nell’ottica di trasformare l’esperienza di gioco in una palestra per crescere, il puzzle è sicuramente un giocattolo consigliato. Tra l’altro, è propedeutico ad una scomposizione analitica dei problemi dunque giocando e leggendo, incastrando, provando, sbagliando e riprovando …si impara
La struttura e la dimensione di questi albi li rendono onore e sono sicuramente una bella idea regalo origianle per manine curiose di scoprire e comporre 😉

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sono il quinto – Norman Junge – Babalibri

sono il quinto
porta aperta
esce uno
l’altro dentro

tre ed entro.

Una storia raccontata con un andamento ritmico perchè presenta la stessa situazione in modo identico e ripetuto più volte, mostrando pagina dopo pagina l’avvicinarsi di quel “terribile” evento che è l’incontro con il dottore.


I giocattoli tra loro non parlano ed i dialoghi sono tutti nella testa del povero Pinocchio che è l’ultimo della fila.
Ce ne sono uno due tre quattro davanti a lui, e poi chi sa cosa succede dietro quella porta dove uno alla volta il primo il secondo il terzo il quarto entrano senza fiatare. E tra poco, tra pochissimo, è il suo turno.

Sono il quinto è il titolo di questo bell’albo che viene dal passato, scritto da Norman Junge ed Ernst Jandl, edito in Italia da Babalibri.
Si sa, che andare dal dottore richiede una grande dose di pazienza.
E di pazienza, il nostro piccolo protagonista ne ha davvero tanta, visto che prima di lui ci sono ben 4 giocattoli!

Si tratta di giocattoli rotti, pronti a farsi riparare chi le ali, chi le rotelle, chi un occhio e… beh non posso svelarvi di più, per non togliervi il piacere di sfogliare questa tenera storia fatta di attesa, di sorpresa e di un po’ di suspense, che non guasta mai.
Vi posso solo anticipare che la tensione si scioglie in un sorriso e vi ritroverete a bocca aperta con un grande punto esclamativo in testa 😀

Racconta con una sequenza di tavole l’attesa, carica di mistero e ansia, quell’attesa che solitamente non piace ai bambini a maggior ragione se è la fila per andare dal medico.
Le tavole sono senza scritte e la parte narrante la troviamo nella pagina bianca accanto in maniera veramente stringata. Le ripetizioni delle brevissime frasi e gesti, il ritmo lento della storia e l’alternarsi di luce e buio portano il piccolo lettore in una grande carica emotiva.

Sono il quinto è un albo illustrato inaspettato e semplicissimo nella sua grandezza psicologica spiega come non aver paura delle cure mediche, attraverso una storia visiva dolcemente raffinata.

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FeLicottero – Kim Crabeels

A ogni bambino che ha avuto qualche incidente,
grande o piccolo. Tu continua sempre a vedere
il lato positivo. E vedrai che, come FeLicottero,
si supera tutto!
Marc Herremans

Questa storia è ispirata dal triatleta belga Marc Herremans che invita tutti i bambini che hanno avuto un incidente grande o piccolo che sia a vedere oltre…a trovare il lato positivo di ogni cosa, come imparerà a fare il nostro Felicottero!

FeLicottero racconta la storia di un bellissimo fenicottero rosa circondato da tanti amici che lo adulano e invidiano per le sue vittorie in tutti gli sport: ha vinto la medaglia dei 50 metri in volo veloce, dei 100 metri di corsa sui trampoli, danza in aria con le uova e il campionato degli uccelli migratori…lui era su tutti i giornali.

“E i suoi sogni di gloria
si sono infranti come un guscio di un uovo.”

Un giorno fenicottero cade giù dalle nuvole… e d’un tratto i suoi sogni s’infrangono… perde una delle sue zampe…lui la cerca ogni giorno… a volte gli sembra che stia solo giocando a nascondino con lui la zampa, perché sente fastidio, a volte anche prurito… ma non la trova mai. Anche i suoi amici non ci sono più, tutti scomparsi, magari anche loro si sono nascosti?
L’incidente è raccontato da un’illustrazione che resta impressa nella memoria: il fenicottero è sdraiato a terra, con le ali spalancate, le piume al vento e una zampa in meno. L’immagine più dolorosa, però, è quella successiva, dove Fenicottero chiama gli amici, e non li trova. Attorno a lui non c’è più nessuno. Fenicottero, però, è un FeLicottero e non ha perso l’ironia.

“Ogni cosa a suo tempo.
Passo dopo passo,
un piede dietro l’altro…
Ci vuole pazienza!”

Un giorno arriva in suo soccorso un saccente e simpatico mille piedi che con le sue 500 braccia e 500 zampette un po’ infastidisce Felicottero, ma lo sprona a dare il meglio di sé e stuzzicandolo di qua e stuzzicandolo di là riesce a infondere coraggio e forza di volontà a Fenicottero anzi a F(elicottero) che riprenderà a volare con le sue magnifiche ali, ritroverà i suoi amici e riprenderà a vincere i suoi trofei come faceva prima dell’incidente.

“Bravo Fenicottero, finalmente hai capito!
per sognare non ti servono i piedi!”

Proprio così, “Per sognare non servono i piedi..” dice infatti il millepiedi, che svela agli altri uccelli una verità importante: a Fenicottero manca una zampa, ma soprattutto mancano gli amici!

Sinnos edizioni ci presenta un libro particolare di Kim Crabeels e dell’illustratrice Marije Tolman su un argomento delicatissimo.


Un albo dal formato verticale, con colori sgargianti, in particolare il rosa del nostro protagonista, che spiccano sullo sfondo bianco e regala tra palme e trampoli anche le buffe espressioni dei protagonisti.
Come già detto la storia è ispirata dal triatleta belga Marc Herremans, questo albo si fa forte di una particolarità testuale: è infarcito di modi di dire, sui quali si appiglia anche l’ironia del protagonista e la sua capacità di scherzare sulla menomazione che si porta dietro. In Millepiedi trova un degno compare di risata; insieme prendono con leggerezza quel che viene, la leggerezza saggia di chi sa dire le cose come sono, anche quando è il caso di rimproverare gli altri amici che difettano un po’ in presenza e solidarietà.
Far comprendere a un bambino la disabilità, sia essa sua o di un’altra persona a lui vicina, non è facile ma questo libro può aiutare con delicatezza a trasmettere il bambino in un mondo che può sembrare complicato da spiegare ma in realtà non lo è, perché con una disabilità non cambia la visione del mondo, cambia solo il punto di vista da dove si osserva.

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Il giardino curioso – Peter Brown

C’era una volta una città
senza giardini né alberi né prati.

Nulla, neppure un ciuffo d’erba.
La maggior parte delle persone
passava il proprio tempo al chiuso.

Come puoi immaginare
era un posto molto triste.

La forza della natura è sempre sotto i nostri occhi:
un fiore che cresce da una crepa nell’asfalto, una pianta rampicante che esce da un buco in un muro, l’erba che sfida il peso della ghiaia del vialetto e spunta tra i sassolini bianchi. Sembra che fiori, piante e erbe siano curiosi di vedere cosa c’è anche dove non è esattamente il loro posto e, quindi, sbucano dove meno ce l’aspettiamo.
È un po’ questa l’idea su cui si basa Il giardino curioso edito da Giralangolo, la cui storia, narrata con parole e immagini strepitose da Peter Brown, è ispirata da ciò che è successo veramente alla vecchia ferrovia sopraelevata, la High Lane, a New York, sul lato ovest di Manhattan.
Per anni i treni hanno viaggiato su quelle rotaie, finché, nel 1980, sono state abbandonate. Da allora, pian piano, la vegetazione ha preso il sopravvento, e adesso, guardando in quella direzione, si vedono fiori, piante selvatiche e alberi: un vero e proprio giardino che si snoda sopra strade e palazzi.

Il protagonista di questa avventura è Liam, un bambino che ama stare all’aperto, sempre, anche quando piove. Un giorno, per caso, sale gli scalini di una stazione della vecchia ferrovia sopraelevata. Tra binari arrugginiti e traversine disfatte, Liam vede una piccola macchia di colore: è un fiore che, con fatica, cerca di crescere.


Liam, non è un giardiniere, ma non ci mette molto a decidere di prendersi cura di lui e delle altre piantine che via via scopre tra la ghiaia. Liam con il suo entusiasmo, la sua pazienza e il suo impegno, riesce pian piano a far in modo che le piante comincino a crescere bene e le massicciata si trasformi in un giardino speciale, che sembra muoversi impaziente in avanti, curioso di esplorare tutto il percorso della ferrovia.

Il giardino curioso è un albo illustrato molto interessante per la storia e per come è narrata. Le parole raccontano, ma sono soprattutto le grandi immagini a catturare il piccolo lettore. Le pagine si aprono come finestre affacciate su questo giardino e ne mostrano i particolari, riducendo il testo al minimo necessario per lasciar parlare la natura nella sua voglia dirompente di rigogliosità.
Le tavole di Peter Brown sono incorniciate da sottili linee nere, che sembrano dar loro la natura di un quadro o una fotografia e, nello stesso tempo paiono arginare la natura esuberante, che ormai ha preso il sopravvento riempiendo sempre più di colore anche le pagine.

Come dice l’autore nella nota in fondo al libro, sebbene sembri impossibile per la natura svilupparsi in una città fatta di mattoni e acciaio, viaggiando e guardando il mondo intorno a noi è facile realizzare che spesso la natura esplora posti che abbiamo dimenticato.
Un libro decisamente positivamente visionario sulla forza della natura che, con la collaborazione di tutti, può cambiare anche il volto di una intera grande città.


Un libro straordinario. Una storia bella e commovente che cela significati profondi ma senza ostentare una morale.
La natura vince sul grigiore della città!
Giorno dopo giorno, con impegno e costanza, il bambino curioso riesce a dar vita ad un giardino altrettanto curioso, che si spinge oltre i suoi binari per esplorare altri luoghi, fino a colorare l’intera città, riportando il sorriso tra gli abitanti.

Non perdiamo mai occasione di educare i bambini alla natura.
Quanto bello sarebbe se in ogni città ci fosse più natura?
Un libro che incuriosisce i bambini e li diverte, educandoli al rispetto della natura, con i suoi tempi e le sue attese: attraverso l’impegno, la costanza e la tenacia, il piccolo Liam riesce a raggiungere obiettivi straordinari, coinvolgendo anche i suoi concittadini.
Sensibilizziamo e sensibilizziamoci in questa direzione per vivere meglio e garantire un futuro più felice ai nostri figli.

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Ops! Abbiamo un problema – Jacob Grant

C’era una volta un orso pieno di sicurezze.
Orso e Orsetta pulivano la loro casa
tutti i giorni. La pulivano da cima a fondo.
Un giorno, mentre puliva, Orso scoprì
una cosa strana.

Orso è pieno di sicurezze. È sicurissimo di avere una casa pulitissima, ordinatissima e di saper fare ogni cosa nel modo migliore. Tra le certezze di Orso c’è anche quella di occuparsi nel migliore dei modi della sua amica di peluche Orsetta, ma una mattina mentre Orso rassetta si accorge di una cosa molto strana.
Un libro è fuori posto. Orso è SICURISSIMO di non averlo lasciato in terra!
Come’è possibile che ci sia un libro pieno di ragnatele per terra?
Che disordine! Che sporcizia!

Orso ribalta casa, cerca ovunque con orsetta, mettendo sotto sopra una stanza dopo l’altra, ragnatela dopo ragnatela.
Un ragnetto dispettoso si sta divertendo a riempire la casa di ragnatele!

Nella foga di cercare il ragno che sta riependo la casa di ragnatele, succede una cosa terribile: Orsetta rimane incastrata con un braccio sotto ad un tavolo e Orso, nel tentativo di prenderla, inavvertitamente le strappa un braccio.

Ecco il disastro, orsetta si è rotta; Orso è triste e dispiaciuto, cerca in tutta casa qualcosa per riparare la sua amica e corre a prendere la valigetta del pronto soccorso. Quando torna per fasciare la povera zampa trova orsetta già sistemata, come nuova!

Chi sarà stato?
Il piccolo ragnetto, con i fili della sua ragnatela, ha ricucito il braccio della sua piccola amica!
Ad orso ora non davano più fastidio le ragnatele, la casa non sembrava più tanto in disordine, e il nuovo amico non era poi così male!

Ops! Abbiamo un problema di Jacob Grant edito da Lapis Edizioni è una storia dolce che comunica ai nostri bambini quando la frettolosità nel giudicare, nel cercare un colpevole, alle volte, arrechi più danni che cercare di capire che cosa stia succedendo, avere pazienza di guardare. Non tutto il male viene per nuocere.
Con semplicità, Orso e ragnetto dimostrano a piccoli (e grandi) lettori che alle volte essere troppo sicuri di qualcosa, ci porta a perdere o rovinare oggetti e rapporti a cui teniamo.
Insegnano quanto è bello aprirsi a nuovi amici, e quanto questi possono essere diversi da noi, di diverse forme, ma non per questo sbagliati 😉

Le simpatiche e deliziose illustrazioni, il testo breve e semplice, rendono Ops! Abbiamo un problema un libro adatto a letture di gruppo ad alta voce; provate a leggerlo con un pizzico di enfasi e intonazione diversa per scandire meglio le emozioni che prova Orso, i bambini si divertiranno un sacco e chiederanno il bis!!

Buone letture!
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A taaavola! – Babalibri

A taaavola!
Mangia la minestra, è buonissima…
Non mi piace la minestra!

Sono tantissimi i genitori che ogni giorno si inventano di tutto per far mangiare i loro pargoli, minestre di verdure salutari dal colore talvolta improbabile risultano a volte difficili da proporre. E allora la pazienza e la calma finiscono presto e si parte con metodi ancestrali, adesso viene il lupo a mangiare la tua minestra se non finisci subito di mangiare.
Solo che non si tratta di una minaccia a vuoto, eh no! Infatti il lupo si presenta veramente 😉

A taaavola!”: una storia unica e esilarante, quando la cena può diventare l’occasione per invitare un lupo e un orco. Matthieu Maudet e Michaël Escoffier si divertono a ribaltare la prospettiva del mondo dei bambini il tutto in un libro divertente targato Babalibri.

I due autori decidono però di dare un pizzico di follia alla storia e di far diventare questo libro, unico!
«Se non mangi» lo minaccia la mamma,
«sarà il lupo a mangiare te».
E infatti «1… 2… 3! Lupo, a taaavola!».


Ed ecco il lupo presentarsi a cena, peccato che a lui non piacciono i bambini, e quindi se il lupo non vuole mangiare, ci penserà l’orco a farsi uno spuntino!


«1… 2… 3! Orco, a taaavola!» grida la mamma.
Ma anche l’orco ha dei gusti piuttosto insoliti…

Quindi il bambino è salvo, ma alla fine chi avrà mangiato la minestra?!

Il bambino deve a questo punto divorare la minestra, prima che i due ospiti possano mangiarla, una storia ironica che gioca con gli stereotipi sui famosi cattivi e li rende più umani e simpatici.
Lo stile dell’albo è divertente, scanzonato e spiazzante, sia nel testo che nelle illustrazioni.
Poche parole e colori che attirano ne fanno un albo da presentare anche ai più piccoli.
Le immagini buffe e la storia di solo dialoghi, rende il libro affascinante e leggero e come ci hanno abituato gli autori, un libro dal finale sorprendente!

Non ci resta che augurarvi Buone minestre! 😛
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